Sussidiarietà e impresa sociale. Il VI Rapporto sulla Cooperazione sociale in Lombardia
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1 Palazzo delle Stelline Milano 27 novembre ore ATTI DEL SEMINARIO Sussidiarietà e impresa sociale. Il VI Rapporto sulla Cooperazione sociale in Lombardia Nella realtà economica lombarda il sistema cooperativo svolge un ruolo importante per vitalità delle imprese, per la produttività e l occupazione. Un fenomeno, quello delle imprese cooperative e delle cooperative sociali in particolare, che nel corso degli ultimi anni ha registrato un costante e positivo trend di crescita. Infatti, il numero delle imprese cooperative iscritte all Albo regionale nel 27è salito a 1.42, da 743 del Regione Lombardia vanta nel panorama italiano il primato per numero e presenza di cooperative sociali. Peculiarità e caratteristiche specifiche, quali ad esempio la presenza di soci volontari e l assenza di finalità di lucro, proprie della cooperativa sociale ne fanno un soggetto determinante nel settore no profit e un modello di riferimento anche per le imprese profit. Il Rapporto sulle cooperative sociali, giunto alla sesta edizione, rappresenta lo strumento che la Direzione generale Industria, PMI e Cooperazione mette a disposizione per approfondire la conoscenza delle dinamiche e delle linee di tendenze del mondo della cooperazione sociale lombarda, consapevole delle forti potenzialità che questo comparto è in grado di esprimere.
2 Milano, 27 novembre 28 MOTORE DI DI SVILUPPO Regione Lombardia e Cooperazione Direzione generale: Industria, PMI e Cooperazione Unità Organizzativa: Sviluppo dell imprenditorialit imprenditorialità Struttura: Servizi a sostegno alle imprese e del sistema delle imprese cooperative
3 Regione Lombardia e Cooperazione Legge regionale n. 16/1993 Istituzione Albo regionale ( tre sezioni) Sezione A: Gestione di servizi socio sanitari, assistenziali ed educativi; Sezione B: Inserimento lavorativo di persone svantaggiate, attraverso lo svolgimento di attività diverse; Sezione C: Consorzi formati per il 7% da Cooperative Sociali. Predisposizioni delle convenzioni tipo Interventi di sostegno Legge regionale n. 21/23 Confermato quanto previsto dalla legge 16/93 per l Albo Art Azioni regionali per la qualità dei servizi sociali Legge regionale 1/28 (art ) Testo unico in materia di volontariato, cooperazione sociale, associazionismo e società di mutuo soccorso; Legge 1/28 Testo unico in materia di volontariato, cooperazione sociale, associazionismo e società di mutuo soccorso Art. 27 Albo regionale delle cooperative sociali Istituzione dell Albo L iscrizione è la condizione per accedere alle agevolazioni regionali La gestione e affidata alle Province L iscrizione è la condizione per la stipula delle convenzioni con gli enti pubblici (art /1991) La Regione emana il regolamento dell Albo Art. 29 Azioni regionali per la qualità dei servizi sociali Adozione di indirizzi per sostenere l attività svolta dalle cooperative sociali Privilegiare la gestione dei servizi aggiudicati in base all offerta economicamente più vantaggiosa (art. 83 d.lgs 163/26) Promuovere intese con le associazioni degli enti locali e degli enti gestori dei servizi La G.R. approva gli schemi di convenzione Affidare la gestione complessiva del servizio e non le mere prestazione di manodopera
4 Modelli convenzioni tipo Delibera di approvazione degli schemi di convenzione n del 17/11/1933 Protocollo intesa con Anci, OO.SS e Associazioni delle cooperative delibera n. 464 del 28/1/1999 Delibera di approvazione degli schemi di convenzione n del 23/12/ Cooperative iscritte Cooperative iscritte all Albo al 31/12/27 n COOP. A 62,4% COOP. B 33,5% CONSORZI 4,1% Sez. A Sez. B Sez. C Incremento di iscrizioni all Albo dal 1998 al 27 Sezione A + 11 % Sezione B + 56 % Sezione C % Totale + 9% Incremento di iscrizioni all Albo nel 27 Sezione A + 5,2% Sezione B + 4,2% Sezione C + 1,7% Totale + 4,7%
5 Diffusione territoriale: Cooperativa Sociale per numero di abitanti cooperativa sociale tipo A una ogni 1.77 abitanti cooperativa sociale tipo B una ogni 2. 5 abitanti Complessivamente una cooperativa sociale ogni 6.72 abitanti 7 Cooperative sociali e Imprese Province Imprese Cooperative Cooperative sociali n % n % s ul numero delle imprese n % sul numero delle imprese % cooperative sociali sul numero delle cooperative Bergamo , ,15 146,17 15,2 Brescia , ,94 258,24 25,12 Como , ,15 84,19 16,37 Lecco , ,7 38,16 14,73 Cremona , ,34 69,24 18,11 Mantova , ,2 74,19 15,64 Milano , ,6 474,14 8,77 Lodi , ,49 35,22 14,58 Pavia , ,1 86,19 17,52 Sondrio , ,26 44,28 22,34 Varese , ,13 112,18 15,49 Totale , , ,18 13,3 8
6 Soci volontari = 1,6% del totale dei soci SOCI volontari Coop. A Coop. B TOTALE INCREMENTO % DEI SOCI VOLONTARI DAL 1998 AL 27 Coop. A + 117% Coop. B + 73% TOTALE + 98% Numero soci volontari coop. A coop. B Grafico Tabella n Genere dei dei soci soci nelle Cooperative Sociali iscritte all'albo. (v.a = valore Grafico assoluto) n Genere dei presidenti Genere presidente Genere dei soci pers.giur. 1% femmina 33% maschio femmina maschio 37% maschio 67% femmina 62% maschio femmina pers.giur. soci persone soci maschi socie femmina totale giuridiche v.a % v.a % v.a % v.a % Coop. A , ,28 422, Coop. B , , , Totale , , ,
7 Regione Lombardia Numero occupati % 27 % 25 % 1998 Cooperatie sociali tipo A ,79 78,4 75,46 Cooperatie sociali tipo B ,21 21,6 24,54 TOTALE , 1, 1, Occupati cooperative sociali Dipendenti tempo pieno: 46% 43,6% 41% Dipendenti tempo parziale: 32% 39,9% 42% Collaboratori tempo pieno: 5% 3,9% 4% Collaboratori tempo parziale: 17% 12,5% 13% Media occupati Anno coop. A coop. B totale , , , , , , ,5 DIPENDENTI SUBORDINATI 83,11% COLLABORATORI 16,89% SOCI 65% NON SOCI 35% Tempo pieno 44,55% Tempo parziale 55,45% Occupati cooperative sociali di tipo B Regione Lombardia Numero occupati % 27 % 25 % 1998 Lavoratori normodotati ,19 61,44 57,6 Lavoratori svantaggiati ,81 38,56 42,4 TOTALE , 1, 1, Collaboratori professionali 427 3,89 3,21 TOTALE Incremento percentuale dal 25 al 27 degli occupati nelle cooperative sociali di tipo B Regione Lombardia Lavoratori normodotati + 8,43% Lavoratori svantaggiati + 9,58% Incremento complessivo + 8,87% Numero occupati borse lavoro collaboratori soci volontari volontari non soc i 12
8 Occupati svantaggiati REGIONE LOMBARDIA Tipologia persone svantaggiate Numero % 27 % 25 % 1998 Disabili fisici psichici e sensoriali ,34 51,6 45,34 Malati psichici 845 2,65 23,61 24,29 Tossicodipendenti Alcoldipendenti ,49 14,78 23, numero 1998 numero 25 numero 27 Minori 15,37,48,93 Detenuti 293 7,16 1,7 5,69 TOTALE , 1, 1 tirocini ,79 22,3 26,4 Totale Percentuale persone svantaggiate sul totale degli Percentuale persone svantaggiate sul totale degli occupati nelle cooperative sociali occupati nelle cooperative sociali Regione Regione Lombardia Lombardia 38,8% 38,8% Disabili Malati psichici Toss icodip. Minori Detenuti Persone svantaggiate inserite n disabili mal.psic. tossi cod. minori carcerati
9 ,2 54,8 57,7 5,3 45,4 44,9 Aree intervento coop.soc. tipo A minori disabili educativa anziani 39,1 famiglia 34,9 27,6 24,5 dis.giov 16,4 prevenz. 25,8 15 3,6 stranieri 17,3 19,7 16,1 16 7,8 emargin. mal.psic 1,7 8,6 tossicodip 5,6 2,1 detenuti ,9 4,3 mal.aids Rapporti con pubblica amministrazione (27) ,5 coop iscritte 34,95 coop. A 76,66 coop. B 23,34 convenzioni Cooperative Convenzioni iscritte contratti n % n % Cooperative sociali tipo A , ,66 Cooperative sociali tipo B , ,34 TOTALE , ,
10 Contratti/convenzioni con Enti Pubblici coop. A coop. B comuni asl altri enti istit.scolas. ipab province aziende osp. comunità mont. consorzi com. fondazioni azie nde speciali Contratti/convenzioni con Enti Pubblici Attività convenzionata cooperative sociali di tipo B 23 % su , , ,3 3,4 3,4 1,8 1,8 pulizie manutenzione verde inserimenti lavorativi raccolta differ. pulizia strade custodia/serv.cimit serviz io mense e gestione trasporti vari servizi informatici altri serviz i vari
11 Suddivisione dei ricavi in base alle fonti di entrata Cooperative sociali di tipo A 26 68,3 25,91 6, ,39 26,1 6,6 2 7,18 23,2 6, ,85 2,11 7, ,5 2,5 7,45 % 2% 4% 6% 8% 1% Enti pubblici Privati Altro Cooperative tipo A - ricavi 19 Suddivisione dei ricavi in base alle fonti di entrata Cooperative sociali di tipo B 26 45,62 44,19 1, ,85 49,68 9, ,4 56,67 7, ,7 53 7, ,6 54,37 6,57 % 1% 2% 3% 4% 5% 6% 7% 8% 9% 1% Enti pubblici Privati Altro Cooperative tipo B - ricavi 2
12 .. per andare avanti Confermare, ampliare la presenza ed il ruolo nel territorio coordinamento della rete Instaurare relazioni che permettano di avere un peso politico Rapporti con la Pubblica amministrazione Coinvolgere nella gestione della cooperativa diversi portatori di interesse Sviluppare le competenze non solo professionali Gestionali, manageriali, di coordinamento, di programmazione Valorizzare le risorse umane
13 Settore Politiche Sociali Alcune rappresentazioni funzionali a chiarire le connessioni fra Settore e Cooperative Sociali Anno 27 Le connessioni sotto l aspetto della gestione condivisa di servizi ed interventi area Minori e Famiglie A. O. UONPIA Consultori Familiari e Liberi Professionisti Interventi per minori disabili Sostegno alla genitorialità Sostegno alla crescita dei bambini Associazioni e Volontariato Iniziative a sostegno Minori disabili gravi Titoli Sociali Piano di Zona Servizio Tutela Minori: Inserimento in strutture ADM Penale minorile Affidi Consorzio Lodigiano Segretariato sociale Asilo nido Spazio gioco Massaggio bambino Sostegno economico / assegno maternità / assegno nucleo familiare Sportello affitto / contributi affitto ERP Iniziative a sostegno minori disabili gravi Trasporti assistiti Inserimento in comunità di accoglienza Settore Politiche Sociali Comune di Lodi Area Minori e Famiglie. Servizio educativo integrativo asili nido. Servizio pulizie spazio gioco. Centro Ricreativo Diurno (CRD). Servizio doposcuola. ADM (casi gestiti da Servizio Sociale). Scuola infanzia estiva. Assistenza ad personam alunni disabili. Assistenza sui trasporti. Assegnazione alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP) Altri Settori Comune di Lodi Cooperative Sociali
14 Le connessioni sotto l aspetto della gestione condivisa di servizi ed interventi area Anziani Associazioni e Volontariato Piano di Zona Aziende Assistenza infermieristica Ginnastica dolce Trasporto assistito Buoni Sociali Preparazione pasti Telesoccorso Analisi mediche / int. infermieristici Segretariato sociale Centro diurno anziani Soggiorni climatici Prontobus Trasporto assistito Amministrazione sostegno Sostegno economico Sportello affitto Pasti a domicilio Azioni contrasto caldo SAD Consegna Pasti a domicilio Centro Diurno Anziani (CRD estivo) Sportello Sociale Consorzio Lodigiano Coop. Sociale Settore Politiche Sociali Comune di Lodi Area Anziani Accesso Centro Diurno Integrato Accesso case di riposo (RSA) CdZ Porta Regale ADI ASL Le connessioni sotto l aspetto della gestione condivisa di servizi ed interventi area Disabili Aziende Associazioni e Volontariato Preparazione pasti Telesoccorso Soggiorni estivi Trasporto assistito Azienda ospedaliera (CPS) Corso computer inserimento lavorativo SAD Servizi Diurni Disabili Piano di Zona + ASL (UOIL) Consorzio Lodigiano ASL Gestione tutele / curatele Confezionamento e gestione pasti a domicilio Autonomie abitative / avvicinamento residenzialità Trasporto assistito Contributo abbattimento barriere Segretariato sociale Sostegno economico Sostegno in emergenza / forte carico Supporto psico-sociale alle famiglie Settore Politiche Sociali Comune di Lodi Area Disabili Trasporto Centri Diurni Prontobus Inserimento in strutture residenziali Comunità alloggio Campo Marte Consegna pasti a domicilio Assistenza sui trasporti Altri Settori Comune di Lodi ADI Coop. Sociale ASL
15 Le connessioni sotto l aspetto della gestione condivisa di servizi ed interventi area Immigrati, Adulti in difficoltà e Nuove Povertà Associazioni e Volontariato Piano di Zona + ASL (UOIL) Ditte Asilo notturno Docce pubbliche Sportello richiedenti asilo / rifugiati Progetto FAI - ANCI Inserimento contesti seconda accoglienza. inserimento lavorativo Consorzio Lodigiano Preparazione pasti Telesoccorso Settore Politiche Sociali Comune di Lodi Area Immigrati, Adulti in difficoltà e N. P. Segretariato sociale Sostegno economico Sportello affitto Contributi straordinari affitto ERP. SAD. Mediazione linguistico/culturale. Consegna pasti a domicilio. Sportello stranieri Cooperaz. Sociale ASL Progetti con Ser.D per persone con forme di dipendenza. Inserimenti in strutture di prima accoglienza. Mensa Case di Accoglienza Le connessioni sotto l aspetto delle risorse umane impiegate nell operatività (tutte le aree) numero operatori dei servizi esternalizzati per tipologia di professionalità e tipologia di organizzazione di appartenenza anno 27 Consorzio Lodigiano Cooperative sociali Associazioni Ditte professionalità effettivi* n. totale ore di operatività figurativi** effettivi* n. totale ore di operatività figurativi** effettivi* n. totale ore di operatività figurativi** effettivi* n. totale ore di operatività figurativi** Servizi / interventi / unità operative Servizio di Telesoccorso Ricreativo Diurno Caccialanza 1 663,35 Centro responsabili di 1 3,2 Assistenza Domiciliare Minori servizio Comunità Alloggio Campo Marte Servizio Tutela Minori 1 655,34 assistenti sociali Servizio Tutela Minori Servizio Sostituzione Educatrici ,54 Nidi ,89 Assistenza Domiciliare Minori Assistenza Domiciliare Minori ,42 educatori 1 45,24 Assistenza Carcere ,88 Doposcuola Oltre la Scuola ,6 Comunità Alloggio Campo Marte Attività Motoria Centro Anziani animatori 4 216,12 Centro Ricreativo Diurno Caccialanza ,62 assistenti educativi ,51 Assistenza sui trasporti protetti ,39 Trasporto e confezionamento pasti a domicilio esecutori socioassistenziali ,74 Servizio di Assistenza Domiciliare Comunità Alloggio Campo Marte SPRAR sportello Rifugiati , ,2 Assistenza Infermieristica Pulizia Spazio Gioco 1 33,18 Servizio di Preparazione pasti ,48 altro (volontari, collaboratori, ecc.) 12 98,48 Trasporti protetti ,7 Asilo notturno / Docce pubbliche Sportello stranieri 2 486,2 Servizio di Preparazione 1 365,19 pasti ,67 Totale , , ,11 *A volte gli operatori, in particolare gli educatori, sono fisicamente gli stessi che si occupano di più servizi nel corso del'anno **gli operato ri figurativi sono ottenuti prendendo il totale ore per quella professionalità, o rganizzazione e tipo logia di servizio o intervento, e dividendola per le ore di un tempo pieno (1872 h/anno, tranne che per le educatrici dei nidi, per le quali
16 una sintesi rispetto alle risorse umane impiegate effettivi* n. totale ore di operatività figurativi** Consorzio Lodigiano ,52 Cooperative sociali ,4 Associazioni ,11 Ditte ,67 27 esterni operanti in servizi a titolarità comunale per tipologia di organizzazione di 11% 6% 4% appartenenza anno 27 25% Consorzio Lodigiano Cooperative sociali Associazioni Ditte n. totale ore di lavoro operatori esterni coinvolti in servizi a titolarità comunale per tipologia di organizzazione di appartenenza anno 27 Ditte 5.12 Associazioni Cooperative sociali Consorzio Lodigiano Le risorse economiche complessive impiegate nel 27 costi 4 aree anno 27 % 27 interventi di natura economica ,21 12,7% servizi territoriali/ domiciliari ,5 47,5% servizi socio - sanitari integrati ,9 25,7% Interventi residenziali anziani ,7 5,8% sub-totale servizi ed interventi ,23 91,7% quota parte servizi trasversali ,5 8,3% Totale spese correnti ,73 1% risorse economiche complessive Settore Politiche Sociali per macro voci di spesa anno 27 quota parte servizi trasversali ,5 Interventi residenziali anziani ,7 servizi socio - sanitari integrati ,9 servizi territoriali/ domiciliari ,5 interventi di natura economica ,
17 Le risorse economiche complessive acquisite nel 27 fonti di finanziamento servizi ed interventi 4 aree anno 27 da bilancio comunale ,57 dallo Stato FNPS e progetti nazionali) ,87 da Regione Lombardia (FSR) ,66 da compartecipazione utenti ,19 Altre entrate (Enti Locali ed ASL) ,44 Totale entrate ,73 risorse economiche Settore Politiche Sociali per fonti di entrata anno 27 Altre entrate (Enti Locali ed ASL) ,44 da compartecipazione utenti ,19 da Regione Lombardia (FSR) dallo Stato FNPS e progetti nazionali) , ,87 da bilancio comunale ,
18 RISORSE COMUNI ANCI Sussidiarietà e impresa sociale. Il VI rapporto sulla Cooperazione Sociale in Lombardia Come Amministrazione Comunale abbiamo inserito nel nostro programma di mandato un progetto di sviluppo del "Sistema di Welfare Locale" che prevede di dare risposte: -sul piano della gestione dei servizi (dopo la remissione della delega da parte dell'asl) -sul piano della programmazione a partire da una rivisitazione dell'analisi dei bisogni -la definizione di un "Sistema Integrato di servizi, azioni, interventi" che veda la valorizzazione e la messa in rete delle differenti soggettività (pubbliche e del privato sociale no profit) -la riconduzione in capo alla Amministrazione Comunale della "titolarità" e della "responsabilità" dello sviluppo delle politiche sociali. Alla fine del 25 abbiamo avviato una fase di "analisi dei bisogni sociali" coinvolgendo 45 tra Coop Sociali, Associazioni, Gruppi informali di Volontariato. Da questo lavoro abbiamo tratto alcune importanti considerazioni: Aspetti positivi il privato sociale e soprattutto la cooperazione sociale esprimevano: -competenza, esperienza rispetto al lavoro sociale messo in campo (hanno portato conoscenza delle dinamiche territoriali come valore aggiunto) la cooperazione sociale ha contribuito a potenziare l'offerta di servizi rispetto ad un contesto territoriale di welfare caratterizzato da molti interventi di carattere monetario la cooperazione sociale ha agevolato la vicinanza ai bisogni sociali reali, quelli presenti sul territorio, ed in qualche modo ha tentato di diversificare l'offerta. Ha aiutato a porsi il tema della "relazione" come nodo centrale della azione sociale la cooperazione sociale ha iniziato a porsi la domanda (non sempre ponendo in atto le necessarie attività) di andare a verificare la qualità delle prestazioni offerte la cooperazione sociale ha iniziato a porsi domande su come rilevare la soddisfazione dell'utenza la cooperazione sociale sicuramente più all'inizio della sua esperienza (un pò meno ora) ha fatto perno sugli aspetti motivazionali/etici dei lavoratori Criticità delega completa alla cooperazione sociale una volta affidato il servizio in appalto o in convenzione. La delega era favorita anche dalla volontà della cooperativa di svolgere in autonomia il servizio, senza condizionamenti da parte del comune. Processo di autoreferenzialità non sviluppata la logica del lavoro di rete e della costruzione di un sistema integrato, così come sollecitato dalla legge 328/2 sviluppo di servizi, non sempre in relazione ai bisogni reali, bensì sulla base della continua ricerca di finanziamenti. In questa logica hanno fatto strada le "leggi di settore" ed i "bandi a progetto" Ogni Coop Sociale si è arroccata a difesa delle proprie peculiarità di intervento. Iperspecializzazione. Ne è conseguita una scarsa capacità di confronto con gli altri referenti della cooperazione sociale, quando, poi, non si sono sviluppati veri e propri conflitti di interesse diffidenza nel confronto/ nelle relazioni con l'istituzione pubblica Non sempre è stato mantenuto il rispetto delle condizioni e delle protezioni sociali dei dipendenti a fronte del venir meno delle condizioni economiche di autosufficienza
19 Ci si è posti la domanda su come passare dall'analisi dei bisogni ad un Sistema Integrato di servizi e prestazioni sociali. QUESTO LAVORO LO ABBIAMO IMPOSTATO SIA PRESSO L'ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI DEL COMUNE DI LODI, SIA PER IL PIANO DI ZONA (49 COMUNI) Passaggi fondamentali: -abbiamo ricomposto i bisogni sociali in un quadro di insieme in modo da rendere più semplice l'individuazione delle priorità del territorio -abbiamo poi focalizzato l'attenzione sui problemi di rilevanza sociale in maniera da poter individuare le cause, le dinamiche territoriali Questo processo ci ha permesso di avviare un lavoro condiviso di analisi e conoscenza di natura progettuale finalizzato a costruire azioni e risposte. E' quindi partita una fase di PROGETTAZIONE PARTECIPATA che ha visto l'ingaggio di molte realtà del terzo settore e della cooperazione sociale. La partecipazione è stata favorita sulla base della competenza rispetto al problema da aggredire (PUBBLICO E PRIVATO SOCIALE), con una specie di delega da parte delle altre realtà sociali Dal problema alle azioni: la progettazione ha individuato le piste di lavoro/azioni da mettere in campo. Ogni attore sociale presente ha assunto un pezzo di lavoro sulla base delle proprie capacità professionali e proprie competenze. Su questi pezzi di lavoro condiviso c'è stata l'assegnazione delle partite economiche Questo processo ha favorito la valorizzazione delle risorse territoriali e di interventi innovativi tesi a rispondere ai bisogni sociali emergenti Servizi Innovativi che vedono il coinvolgimento della Cooperazione Sociale in maniera partecipata: -Mosaico - Pleiadi- S.Naborre: tipo b + Patto territoriale del lavoro -Sportello Porta Regale: figura di Mediatore sociale -una sorta di Sfa psichiatrico (PdZ- Mosaico-Cps) -Educativa di strada per minori e per senza fissa dimora -dormitorio/docce pubbliche -educativa di sostegno al reddito ULTERIORE PASSAGGIO: strumento del Bilancio Sociale dell'assessorato alle Politiche Sociali (PARES): (le coop avranno l'obbligo dal 29. Noi lo abbiamo scelto) -raccolta e sistematizzazione dei dati -rendicontare -trasparenza -programmare 1 BS= visione interna 2 BS= scritto a più mani. tenta di far vedere Sistema Integrato (vedi slide) TUTTO QUESTO E' STATO POSSIBILE GRAZIE ANCHE AD UN FATTORE FACILITANTE: L'ALLEANZA FRA COMPONENTE TECNICA E COMPONENTE POLITICA, che ha visto la condivisione di obiettivi programmatori e di azioni sociali coerenti con le scelte di politica sociale sostenibile da parte degli amministratori, dalla comune rappresentazione delle priorità sociali e azioni da mettere in campo.
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