Nuove prospettive nella lotta alla varroa e considerazioni sulla produzione del polline

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Nuove prospettive nella lotta alla varroa e considerazioni sulla produzione del polline"

Transcript

1 Nuove prospettive nella lotta alla varroa e considerazioni sulla produzione del polline Sicurezza Alimentare dei prodotti dell apicoltura Prof. Carlo D Ascenzi Università di Pisa Latina, Venerdì 8 Maggio 2015

2 Sicurezza Alimentare dei prodotti dell apicoltura Programma della lezione I prodotti alimentari dell apicoltura La sicurezza alimentare L igiene dei prodotti alimentari Le garanzie che offre l apicoltore La filiera apistica Gli obbiettivi di sicurezza alimentare La dimostrazione della sicurezza alimentare Le liste positive Le principali alterazioni I pericoli microbiologici I pericoli chimici

3 Sicurezza Alimentare dei prodotti dell apicoltura I prodotti alimentari dell apicoltura

4 I prodotti dell apicoltura Prodotti primari Miele Pappa reale Polline Propoli Veleno d api Cera Api, famiglie, nuclei e sciami Api regine

5 I prodotti alimentari dell apicoltura Miele Pappa reale Polline Propoli Cera

6 Sicurezza Alimentare dei prodotti dell apicoltura La sicurezza alimentare

7 Food security La tutela della disponibilità e dell accesso ai prodotti alimentari nelle quantità necessarie a condurre una vita sana ed attiva.(fao, 1996) Food defence La tutela degli alimenti nei riguardi del rischio che siano intenzionalmente contaminati o manomessi Food safety La tutela dei consumatori nei riguardi dei pericoli non intenzionali.

8 I beni pubblici Salute del consumatore Lealtà commerciale Salute, benessere degli animali Salute dell ambiente Sicurezza per gli operatori Salute delle piante Patrimonio nettarifero Sicurezza per i cittadini

9 Sicurezza alimentare Salute e benessere animale Sicurezza degli operatori Sicurezza ambientale

10 Sicurezza Alimentare dei prodotti dell apicoltura L igiene dei prodotti alimentari

11 La sicurezza alimentare è molto cambiata in questi ultimi anni, in forza delle nuove norme comunitarie.

12 L igiene degli alimenti ha molte componenti: Contenuti giuridici; Contenuti tecnico-scientifici; Contenuti riguardanti la cultura, il saper vivere, il buon senso, di ciascuno di noi.

13 Alcuni contenuti appartengono alle nostre esperienze quotidiane. Tutti noi applichiamo criteri igienici di selezione nei riguardi di cosa mangiamo.

14

15 Analisi del materiale che ci troviamo davanti Confronto con la nostra esperienza

16 Analisi del materiale che ci troviamo davanti Confronto con la nostra esperienza

17 I nostri sensi ci guidano a giudicare quale sia la scelta giusta: Aspetto; Odore; Sapore.

18 Il nostro impegno è finalizzato a comprendere ciò che ci sta davanti, in modo da avere chiaro se il materiale è buono da mangiare.

19 Quali sono i requisiti del buono da mangiare?

20 1. Riconoscimento di una materia mangiabile; 2. Riconoscimento di una materia pulita; 3. Riconoscimento di una materia integra.

21 Si tratta di una competenza che abbiamo sviluppato fin da bambini. Attraverso un lungo processo abbiamo acquisito la capacità: formativo a differenziare ciò che è buono da mangiare, da ciò che non lo è; a selezionare i metodi di preparazione, preferendo quelli con maggiore attitudine a fornirci alimenti buoni e duraturi nei vari contesti ambientali.

22 Uno sguardo retrospettivo L attitudine all utilizzo di un elevato numero di fonti alimentari ha rappresentato per Homo sapiens la strategia della sopravvivenza, ma anche un opzione molto insidiosa. L atteggiamento dell onnivoro oscilla sempre fra la diffidenza e la curiosità : atteggiamento conservatore di fronte all innovazione, ma anche atteggiamento di interesse verso le novità.

23 SVILUPPO DELLE SCIENZE Scienze mediche Scienze veterinarie CONOSCENZA: dei rischi sanitari; degli agenti responsabili; dei meccanismi che li determinano; degli strumenti terapeutici; dei metodi efficaci per la loro prevenzione.

24 Si è sviluppata così la disciplina scientifica dell igiene. Louis Pasteur

25 Igiene Ogni attività finalizzata alla ricerca dei mezzi idonei a prevenire le malattie ed a migliorare lo stato di salute dei singoli e delle collettività (OMS). Salute Stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia (OMS).

26 Igiene dei prodotti alimentari Tutte le condizioni e le misure necessarie per garantire la sicurezza e l idoneità alimentare dei prodotti alimentari in tutte le fasi, dalla produzione al consumo (Codex Alimentarius).

27 Commissione Codex Alimentarius La Commissione Codex Alimentarius è un Ente intergovernativo composto attualmente da 184 stati membri e un Organizzazione, l Unione Europea (2012). La sua rappresentanza copre il 99% della popolazione mondiale. Fondato nel 1961 in seno alla FAO, dal 1962 sviluppa la collaborazione fra la FAO e l Organizzazione Mondiale della Sanità nella definizione degli standards igienici negli alimenti. Dalla propria attività deriva il Codex Aimentarius, una raccolta pubblicata di standard, norme pratiche e altre raccomandazioni. Gli atti del Codex sono stati accettati dagli stati membri della Commissione, ma non hanno per sé valore di legge. I contenuti del Codex possono essere recepiti dalle autorità legislative nazionali ed internazionali per essere tradotti in norme.

28 Commissione Codex Alimentarius Nata dalla collaborazione di: WORLD HEALTH ORGANIZATION COMPOSIZIONE (Organizzazione Mondiale della Sanità) 184 Paesi Membri ed una Organizzazione, la Comunità Europea. FINALITÀ Sviluppare il programma di definizione degli standards per gli alimenti, finalizzato in via prioritaria alla tutela della salute dei consumatori e a favorire l'applicazione di pratiche igieniche nel commercio degli alimenti. REALIZZAZIONI Pubblicazione del Codex Alimentarius: raccolta di standard, norme pratiche e altre raccomandazioni. FOOD AND AGRICULTURE ORGANIZATION OF THE UNITED NATIONS (Organizzazione delle Nazioni Unite per l Alimentazione e l Agricoltura)

29 Igiene dei prodotti alimentari Tutte le condizioni e le misure necessarie per garantire la sicurezza e l idoneità alimentare dei prodotti alimentari in tutte le fasi, dalla produzione al consumo (Codex Alimentarius).

30 SICUREZZA ALIMENTARE (food safety) La garanzia che l alimento non causerà danno al consumatore, allorché sia preparato e consumato nel rispetto dell uso a cui è destinato (Codex Alimentarius). Sinonimi: assenza di nocività, innocuità. Pericolo (hazard) Ogni agente o condizione presente nell'alimento, di natura fisica, chimica o biologica, in grado di provocare danno alla salute del consumatore.

31 Esempi: Polline con larve di insetti Miele con spore di Clostridium botulinum

32 IDONEITÀ ALIMENTARE (food suitability) La garanzia che l alimento è adatto per il consumo umano, nel rispetto dell uso a cui è destinato. Sinonimi: genuinità, integrità. 1. Riconoscimento di una materia mangiabile; 2. Riconoscimento di una materia pulita; 3. Riconoscimento di una materia integra.

33 Esempi: Miele alterato

34 GENUINITÀ ALIMENTARE (wholesomeness) (concetto astratto) Rispetto delle caratteristiche compositive dell'alimento, quali l'integrità (assenza di alterazioni elemento estraneo al prodotto). (concetto legale) Rispetto delle caratteristiche e stabiliti dalle norme. essenziali e la naturalità, e di qualsiasi dei requisiti

35 Sicurezza Alimentare dei prodotti dell apicoltura Le garanzie che offre l apicoltore

36 Il concetto di «garanzia» La garanzia si esige allorché nelle relazioni fra individui il rispetto di obblighi presenta ambiti di aleatorietà. Include almeno tre componenti: Chiara comprensione dei contenuti; Dimostrazione sostanziale ed affidabile; Valore della reputazione di persona responsabile di chi la offre.

37 Quali garanzie possiamo dare? Chiara comprensione dei contenuti; Evidenza che conosciamo cosa vogliono gli acquirenti e come fare per offrire il prodotto atteso dai clienti. Dimostrazione sostanziale ed affidabile; Dimostrare di saper fare il proprio mestiere Valore della reputazione di persona responsabile di chi la offre. Evidenze che si è affidabili.

38 Nel caso dell igiene dei prodotti alimentari, le garanzie igieniche corrispondono alla dimostrazione della sussistenza dei presupposti per qualificare un prodotto alimentare sicuro ed idoneo. I presupposti corrispondono alla capacità a gestire i processi di produzione in modo efficace ad escludere che sui prodotti alimentari possano determinarsi situazioni pregiudizievoli per l igiene.

39 L istituzione delle garanzieˮ ha spostato il livello della prevenzione dalla conformità di prodotto alla conformità delle modalità con cui viene realizzato. Il livello della prevenzione si sposta dall accertamento delle caratteristiche che descrivono la conformità del prodotto, ai presupposti necessari a determinarle.

40 La gestione delle garanzie aziendali Sistema di gestione adottato dall azienda con il fine di dimostrare la propria capacità a tenere sotto controllo i pericoli e le cause di perdita di idoneità alimentare, in modo da garantire che gli alimenti siano sicuri e idonei al momento del consumo umano. capacità a programmare; capacità a condurre le attività coerentemente a quanto programmato; capacità a verificare e a riesaminare le attività.

41 Sicurezza Alimentare dei prodotti dell apicoltura La filiera apistica

42 Chi può pregiudicare la sicurezza alimentare dei prodotti dell apicoltura? Dove posizionare i controlli? Come dovrebbe funzionare la filiera di produzione per fornire prodotti sicuri?

43

44 Il riferimento delle garanzie appartiene a tutta la filiera alimentare. Nessun ambito può ritenersi estraneo. L estensione a tutta la filiera alimentare ha cambiato l approccio precedente, che individuava solo in alcuni momenti la localizzazione operativa degli strumenti di prevenzione.

45 I processi produttivi e i prodotti dell apicoltura Materie prime e strumenti Competenze Attrezzature Api Famiglie di api Api regine Cera Alimenti per api Farmaci veterinari Detergenti Disinfettanti Prodotti Processo produttivo Miele Pappa reale Polline Propoli Veleno d api Cera Api Famiglie di api Api regine

46 Sicurezza Alimentare dei prodotti dell apicoltura Gli obbiettivi di sicurezza alimentare

47 Gli obblighi per gli operatori: le garanzie aziendali Gli obbiettivi: Sui prodotti alimentari dell apicoltura, destinati al consumatore, entro la data di scadenza, non devono esserci: pericoli in grado di produrre danno; agenti estranei alla composizione naturale del prodotto in quantità inaccettabili; modificazioni delle caratteristiche organolettiche ad un livello inaccettabile.

48 Le più frequenti non conformità ai requisiti di sicurezza alimentare (ex Art 14 Reg. 178/2002) storicamente riscontrati nei prodotti alimentari dell apicoltura sono: Contaminazioni microbiologiche da pericoli o agenti indesiderabili: Clostridium botulinum ed altri in substrati favorevoli. Contaminazioni chimiche da pericoli o agenti indesiderabili: Sostanze antibiotiche; Carbammati e piretroidi; Pesticidi organofosforati; Metalli pesanti. Contaminazioni fisiche da pericoli o agenti indesiderabili Processi alterativi (fermentazione del miele, imbrunimento non enzimatico, ecc.)

49 Gli obblighi per gli operatori: le garanzie aziendali Le modalità operative praticabili: esclusione/minimizzazione delle contaminazioni da agenti estranei alla composizione naturale del prodotto alimentare e al contesto ambientale di produzione. delle dinamiche amplificative di agenti alterativi o patogeni per l uomo. di utilizzazioni inappropriate da parte del consumatore.

50 Manuali validati con la vecchia procedura (applicata fino al 1 Settembre 2007) Manuale di corretta prassi igienica per la produzione del miele "FAI" - corso Vittorio Emanuele n Roma "UNAAPI" - strada per Tassarolo n Novi Ligure (AL) "Federazione regionale lombarda coltivatori diretti" - via T. Salvini n. 1, Milano

51 Manuali validati con la nuova procedura (aggiornamento 17 luglio 2012) 1.Manuale per la rintracciabilità e l'igiene dei prodotti alimentari e dei mangimi (COLDIRETTI - Confederazione Nazionale Coldiretti)

52 Come e chi definisce gli obbiettivi di sicurezza alimentare? Fase informativa: opinioni o dati? Fase della scelta: scienziati o politici? Fase dell applicazione: apicoltori o veterinari?

53 Sicurezza Alimentare dei prodotti dell apicoltura La dimostrazione della sicurezza alimentare

54 Dimostrare di conoscere gli obbiettivi da raggiungere; Dimostrare di avere acquisito le competenze, gli strumenti e i metodi necessari per perseguire gli obbiettivi; Dimostrare di saper gestire in modo da raggiungere gli obbiettivi.

55 Gli obblighi per gli operatori Regolamento CE 852/ Articolo 4 Requisiti generali e specifici in materia d'igiene 1. Gli operatori del settore alimentare che effettuano la produzione primaria e le operazioni connesse elencate nell'allegato I rispettano i requisiti generali in materia d'igiene di cui alla parte A dell'allegato I e ogni requisito specifico previsto dal regolamento (CE) n. 853/2004.

56 Gli strumenti Buone Pratiche di Lavorazione (GMP) Hazard Analysis Critical Control Point (HACCP )

57 Da: «Manuale per la rintracciabilità e l'igiene dei prodotti alimentari e dei mangimi», Coldiretti

58 Sicurezza Alimentare dei prodotti dell apicoltura Le liste positive

59 I requisiti di edibilità Prevenzione da contaminazioni inaccettabili da agenti estranei alla composizione naturale del prodotto alimentare o a quella dichiarata dal Idoneità alimentare produttore (Reg. 178/2002, Art. 14, Prevenzione nei riguardi di comma 2, lettera b) modificazioni organolettiche inaccettabili conseguenti ad alterazioni insorte nel corso della conservazione dei prodotti.

60 I requisiti di edibilità Concetto di contaminazione estranea Il prodotto alimentare identificato con una sua composizione che riguarda i seguenti profili: 1) la composizione naturale, che invoca la genuinità del prodotto e dei suoi ingredienti; 2) la composizione dichiarata da chi ha la titolarità del prodotto. La contaminazione estranea è quella determinata da un agente inatteso in quanto: a) non appartiene alla composizione del prodotto e non rientra in specifiche tolleranze quantitative, legate alla concreta inevitabilità della sua presenza; b) si trova in quantità inaccettabili rispetto alle tolleranze stabilite.

61 Il principio giuridico Il diritto alimentare, particolarmente in Italia, applica generalmente il principio del diritto positivo, ovvero è lecito impiegare nella produzione degli alimenti le sostanze (e le tecnologie produttive) esplicitamente autorizzate. L acquisizione dell autorizzazione è generalmente espresso dall inserimento della sostanza alimentare nelle cosiddette liste positive.

62 Il principio giuridico Alcune sostanze, in quanto «estranee» alla composizione del prodotto alimentare, non hanno la qualifica di edibilità. Tuttavia, acquisiscono tale qualifica sotto condizioneˮ, nella misura in cui sono funzionali alla tecnologia di produzione dell alimento. Per tali sostanze, sottoposte a specifiche procedure autorizzative, sono state istituite liste positive.

63 Liste positive Prodotti fitosanitari Farmaci veterinari Additivi alimentari Aromi alimentari Enzimi alimentari Presidi medico-chirurgici/biocidi

64 DETERGENTI E DISINFETTANTI Sono sostanze disciplinate dalle norme dedicate ai presidi medico-chirurgici (norme nazionali) o ai biocidi (norme comunitarie). Garanzie sull identificazione del prodotto e del fornitore. Garanzie sulle corrette modalità d impiego. I detergenti e i disinfettanti dovrebbero essere impiegati nelle modalità previste, in sicurezza, su materiali ed attrezzature in assenza di api e prodotti alimentari. Per le superfici che vanno a contatto con i prodotti alimentari occorre utilizzare questi ausili, facendo attenzione a che non persistano successivamente al trattamento.

65 SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI Garanzie sull identificazione del farmaco e del fornitore. Quando è prevista, occorre la ricetta veterinaria in triplice copia. Somministrazione dei farmaci in assenza di melari. Rispetto dei tempi di sospensione. Applicazione nei tempi indicati, ad evitare l esposizione a concentrazioni ridotte di antiparassitario, al fine di evitare resistenza al principio farmaceutico. Adempimenti di registrazione (registro dei trattamenti farmaceutici).

66 OBBLIGHI DI REGISTRAZIONE Regolamento 852/2004, All. I Produzione primaria - PARTE A: Requisiti generali in materia di igiene per la produzione primaria e le operazioni associate 8. Gli operatori del settore alimentare che allevano animali o producono prodotti primari d'origine animale devono tenere registrazioni, in particolare, riguardanti: a) la natura e l'origine degli alimenti somministrati agli animali; b) i prodotti medicinali veterinari o le altre cure somministrate agli animali, con le relative date e i periodi di sospensione; c) l'insorgenza di malattie che possono incidere sulla sicurezza dei prodotti di origine animale; d) i risultati di tutte le analisi effettuate su campioni prelevati da animali o su altri campioni prelevati a scopi diagnostici, che abbiano rilevanza per la salute umana; e e) tutte le segnalazioni pertinenti sui controlli effettuati su animali o prodotti di origine animale.

67 OBBLIGHI DI REGISTRAZIONE D.Lgs. 193/2006 (come modificato dal DLgs 143/2007) Art. 79. Registro dei trattamenti di animali destinati alla produzione di alimenti ( ) i proprietari e i responsabili di animali destinati alla produzione di alimenti devono tenere un registro in cui riportare, relativamente all'acquisto, alla detenzione e alla somministrazione di medicinali veterinari, le seguenti indicazioni: a) data; b) identificazione del medicinale veterinario; c) quantità; d) nome e indirizzo del fornitore del medicinale; e) identificazione degli animali sottoposti a trattamento; f) data di inizio e di fine del trattamento. ( )

68 Sicurezza Alimentare dei prodotti dell apicoltura Le principali alterazioni

69 DEFINIZIONE DI ALTERAZIONE Trasformazione a carico di uno o più componenti chimici dell alimento che ne determinano una modificazione delle proprietà fisiche, chimiche e biologiche. Nell accezione prevalente fa riferimento a modificazioni percepite in senso negativo delle proprietà organolettiche, nutritive o delle caratteristiche tecnologiche. Sono condizionate soprattutto da: composizione chimica del prodotto alimentare; dalle caratteristiche fisico-chimiche che caratterizzano la suscettibilità agli agenti fisici, chimici e microbiologici; dal livello di esposizione agli agenti causali; dalle condizioni ambientali in cui si trova il prodotto alimentare.

70 Alterazioni di origine biologica Fermentazione Alterazione di origine biologica, per effetto di microrganismi in grado di sviluppare nel miele, che trasformano gli zuccheri in acidi organici. Sono generalmente lieviti, dei quali la specie più frequente è Saccaromices ruxii.

71 Alterazioni di origine biologica Ammuffimento Sviluppo di muffe, con organolettiche del prodotto. modificazioni

72 Alterazioni di origine fisico-chimica Imbrunimento non enzimatico elementi chimici reagenti composti carbonilici - zuccheri riduttori - alcune vitamine (Vit. C e K) - ortofenoli - aromi naturali (vanillina) - prodotti dell ossidazione dei lipidi R gruppi amminici liberi - gruppo amminico dei residui di lisina - aminoacidi - proteine H C NH2 COOH gruppo amminico

73 Imbrunimento non enzimatico Nel miele, nel corso della conservazione aumenta lentamente il 5-idrossimetilfurfurale (HMF), per effetto dell imbrunimento non enzimatico. Questa sostanza chimica costituisce un indicatore della qualità del miele, così come di altri prodotti alimentari suscettibili di imbrunimento: alti tassi di HMF testimoniano un invecchiamento; le alte temperature di conservazione accentuano questa tendenza; eventuali trattamenti termici innalzano la concentrazione dell HMF. L aumento dell HMF si accompagna nel miele a odore e sapore di caramello e a gusto amaro.

74 Imbrunimento non enzimatico Significato del tenore di HMF nel miele (Decreto Legislativo 21 maggio 2004, n. 179, Attuazione della direttiva 2001/110/CE concernente la produzione e la commercializzazione del miele). b) HMF: in genere, tranne miele per uso industriale non più di 40 mg/kg (fatte salve le disposizioni di cui alla lettera a), secondo trattino); miele di origine dichiarata da regioni con clima tropicale e miscele di tali tipi di miele non più di 80 mg/kg.

75 Alterazioni di origine fisico-chimica Irrancidimento ossidativo Colore indesiderabile Odore indesiderabile Sapore indesiderabile Perdita di valore nutrizionale a carico degli ac. grassi insaturi Perdita di Vit. A e Vit. K che vengono ossidate Ossidazione di aromi Prodotti terminali con effetti irritanti sulle mucose Problematica dei radicali liberi

76 Sicurezza Alimentare dei prodotti dell apicoltura I pericoli microbiologici

77 BOTULISMO INFANTILE Il botulismo infantile è una grave malattia alimentare che si manifesta in bambini al di sotto di un anno di età. Gli studi epidemiologici segnalano casi di questa tossinfezione in tutto il mondo. Negli Stati Uniti la prevalenza del botulismo infantile ha superato le altre forme di botulismo, sia quella alimentare classica che quella conseguente a traumi. In molti casi (35%) si è potuto costatare la corrispondenza fra il Clostridium tossigeno rilevato nel paziente e lo stesso microrganismo riscontrato nel miele che era stato somministrato al bambino.

78 Sicurezza Alimentare dei prodotti dell apicoltura I pericoli chimici

79 Notifiche RASFF per miele e prodotti alimentari dell apicoltura ( ) (

80 I pericoli chimici Contaminazione da antibiotici non autorizzati Contaminazione da «1,4-dichlorobenzene» (insetticida, contaminante ambientale) Cattivo stato igienico Imballaggio inadeguato o danneggiato Materiali estranei: (plastica, gomma, vetro, metallo) Cattivo stato di conservazione Idrossimetilfurfurale fuori limiti consentiti Infestazione da insetti Operatore/importatore non autorizzato Aflatossina B1 (miele con noci) Caratteristiche organolettiche alterate Importazione illegale Contaminazione da «semicarbazide» Sofisticazione per aggiunta di zuccheri

81 I pericoli chimici Risultati PNR Tipologia di sostanze ricercate

82 I pericoli chimici Risultati PNR I dati pubblicati dimostrano come le non conformità riscontrate su miele hanno riguardato: Sostanze antibiotiche; Carbammati e piretroidi; Pesticidi organofosforati; Metalli pesanti. Alla luce di queste evidenze possiamo stimare che quote comprese fra lo 0,4 e il 3% di miele, corrispondenti in Italia a circa t, risultano contaminate (in prevalenza da antibiotici).

83 Sicurezza Alimentare dei prodotti dell apicoltura La gestione delle non conformità

84 La «gestione dei prodotti alimentari a rischio» Riepilogando gli obblighi per gli operatori in caso di riscontro di un prodotto alimentare a rischio che non è più all interno del sistema aziendale di prevenzione: Comunicazione alle autorità competenti del Controllo Ufficiale; Collaborazione con le autorità competenti del Controllo Ufficiale; Applicazione di misure in grado di evitare la commercializzazione di prodotti alimentari a rischio; Attivazione ritiro/informazione ai consumatori-richiamo; Individuazione delle cause; Ristabilimento delle garanzie igieniche; Chiusura dell emergenza in condivisione con le autorità competenti del Controllo Ufficiale.

85 Nuove prospettive nella lotta alla varroa e considerazioni sulla produzione del polline Sicurezza Alimentare dei prodotti dell apicoltura Prof. Carlo D Ascenzi Università di Pisa Latina, Venerdì 8 Maggio 2015

Produzione Certificata: il Manuale di Corretta Prassi Operativa (Parte I)

Produzione Certificata: il Manuale di Corretta Prassi Operativa (Parte I) Produzione Certificata: il Manuale di Corretta Prassi Operativa (Parte I) Dr. Giovanni Formato Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana Il nuovo approccio per garantire la salubrità

Dettagli

Obblighi ed Adempimenti dei Produttori Primari. Relatore: Dr. Pierluigi Conte

Obblighi ed Adempimenti dei Produttori Primari. Relatore: Dr. Pierluigi Conte Obblighi ed Adempimenti dei Produttori Primari Relatore: Dr. Pierluigi Conte Concetto di produzione a Tutte le operazioni effettuate sui prodotti a condizione che questi non subiscano alterazioni sostanziali

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l igiene dei mangimi Regolamento 183/2005 Applicazione sul territorio regionale L applicazione

Dettagli

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi FORMAZIONE DEGLI ALIMENTARISTI E DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE (OSA) AI SENSI DELLA D.G.R. LIGURIA 29/06/2012 N. 793 1. Introduzione Un efficace formazione e un adeguato addestramento del personale

Dettagli

APPLICAZIONE DEL (D.L.1937/07) SISTEMA DI AUTOCONTROLLO HACCP. DOTT. ANDREA STORTI 24-ottobre 2014

APPLICAZIONE DEL (D.L.1937/07) SISTEMA DI AUTOCONTROLLO HACCP. DOTT. ANDREA STORTI 24-ottobre 2014 APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO HACCP (D.L.1937/07) DOTT. ANDREA STORTI 24-ottobre 2014 DEFINIZIONE HACCP ( HAZARD ANALYSIS AND CRITICAL POINT) Analisi dei Rischi e Controllo dei Punti Critici

Dettagli

OBBLIGHI ED ADEMPIMENTI DEI PRODUTTORI PRIMARI. Dott.ssa Viviana Pisano S.C. Igiene Alimenti e Nutrizione

OBBLIGHI ED ADEMPIMENTI DEI PRODUTTORI PRIMARI. Dott.ssa Viviana Pisano S.C. Igiene Alimenti e Nutrizione OBBLIGHI ED ADEMPIMENTI DEI PRODUTTORI PRIMARI Dott.ssa Viviana Pisano S.C. Igiene Alimenti e Nutrizione PRINCIPALE NORMATIVA DI RIFERIMENTO Regolamento (CE) n. 178/2002 Regolamento (CE) n. 852/2004 Regolamento

Dettagli

E. Monica Russo. Integratori alimentari e novel food

E. Monica Russo. Integratori alimentari e novel food E. Monica Russo Integratori alimentari e novel food enza.russo@lab-to.camcom.it Isernia, 2 aprile 2014 1 MINISTERO DELLA SALUTE www.salute.gov.it TEMI E PROFESSIONI ALIMENTI ALIMENTI PARTICOLARI integratori

Dettagli

Dalla progettazione igienica degli ambienti alla qualità in tavola QUALITÀ DEGLI ALIMENTI: IGIENE E SICUREZZA ALIMENTARE SISTEMA HACCP

Dalla progettazione igienica degli ambienti alla qualità in tavola QUALITÀ DEGLI ALIMENTI: IGIENE E SICUREZZA ALIMENTARE SISTEMA HACCP Dalla progettazione igienica degli ambienti alla qualità in tavola Milano 21 Maggio 2015 Galleria Meravigli QUALITÀ DEGLI ALIMENTI: IGIENE E SICUREZZA ALIMENTARE SISTEMA HACCP Ing. Patrizia Di Lelio 1

Dettagli

Aspetti di sicurezza alimentare: manuali nazionali di corretta prassi operativa e piani di autocontrollo Carlo Donati

Aspetti di sicurezza alimentare: manuali nazionali di corretta prassi operativa e piani di autocontrollo Carlo Donati Aspetti di sicurezza alimentare: manuali nazionali di corretta prassi operativa e piani di autocontrollo Carlo Donati Ufficio II Igiene generale degli alimenti Roma CONTENUTO DELLA PRESENTAZIONE Organizzazione

Dettagli

Il Regolamento CE 178/2002: La Rintracciabilità negli Alimenti degli Animali. Ragusa 28/01/2005

Il Regolamento CE 178/2002: La Rintracciabilità negli Alimenti degli Animali. Ragusa 28/01/2005 REGIONE SICILIANA ASSESSORATO SANITA' AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE N. 7 RAGUSA DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE -AREA DI SANITA' PUBBLICA VETERINARIA IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI E DELLE PRODUZIONI ZOOTECNICHE

Dettagli

GMP e HACCP. I principali rischi di aziende non certificate sono:

GMP e HACCP. I principali rischi di aziende non certificate sono: GMP e HACCP Tramite un accurata selezione dei fornitori, con molti anni di esperienza sul mercato farmaceutico e cosmetico, tutti i prodotti ESSENS possono esporre il certificato d origine GMP riconosciuto

Dettagli

H A C C P. Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points, analisi

H A C C P. Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points, analisi H A C C P Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points, analisi del pericolo e punti critici di controllo) rappresenta uno strumento operativo per l'analisi dei rischi che caratterizzano

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Gestione del rischio. Ridurre la probabilità che si generi un danno per la salute

Gestione del rischio. Ridurre la probabilità che si generi un danno per la salute Gestione del rischio Ridurre la probabilità che si generi un danno per la salute AUTOCONTROLLO - DECRETO LEGISLATIVO 155/ 97 I principi su cui si basa l elaborazione di un piano HACCP sono 7: Identificare

Dettagli

Igiene e tracciabilità nella produzione mangimistica: applicazione dei Regolamenti comunitari 178/2002 e 183/2005 Il Reg. 183/2205/CE sull igiene dei mangimi Ing. Gaetano Manzone 1 IERI 2 DLGS 123/99 OBBLIGO

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

Autocontrollo e Sicurezza Alimentare. Dr. Maurizio Mangelli Venerdì 18 Febbraio 2005

Autocontrollo e Sicurezza Alimentare. Dr. Maurizio Mangelli Venerdì 18 Febbraio 2005 Autocontrollo e Sicurezza Alimentare Dr. Maurizio Mangelli Venerdì 18 Febbraio 2005 SOMMARIO Lo scenario attuale della legislazione alimentare igienico sanitaria DL 155/97: Autocontrollo e sicurezza alimentare

Dettagli

Questa lezione tratta il sistema HACCP e la sua applicazione come viene presentata dal Codex Alimentarius

Questa lezione tratta il sistema HACCP e la sua applicazione come viene presentata dal Codex Alimentarius Questa lezione tratta il sistema HACCP e la sua applicazione come viene presentata dal Codex Alimentarius 1 Il Codex ha accettato il sistema HACCP come il migliore strumento per garantire la sicurezza

Dettagli

Sicurezza alimentare. Il sistema di autocontrollo HACCP

Sicurezza alimentare. Il sistema di autocontrollo HACCP Sicurezza alimentare Il sistema di autocontrollo HACCP HACCP HACCP = Hazard Analysis Critical Control Points "Analisi del Pericolo e gestione dei Punti Critici di Controllo" Il metodo HACCP e' un protocollo

Dettagli

NORME PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI GESTIONE DELL AUTOCONTROLLO NELLE BOTTEGHE

NORME PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI GESTIONE DELL AUTOCONTROLLO NELLE BOTTEGHE NORME PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI E GESTIONE DELL AUTOCONTROLLO NELLE BOTTEGHE Dr. Maurizio Mangelli Responsabile Sicurezza PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI

Dettagli

Data inizio : 2014-01-01 Prezzo per partecipante : 100 EUR Località : Da definire

Data inizio : 2014-01-01 Prezzo per partecipante : 100 EUR Località : Da definire Data inizio : 2014-01-01 Prezzo per partecipante : 100 EUR Località : Da definire DATE, ORARI E SEDI Il corso sarà attivato al raggiungimento del numero minimo di partecipanti con date, orari e sedi DA

Dettagli

Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti

Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Secondo il D.Lgs. 81/2008 s.m. e l Accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione del 21 dicembre 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Dr. Sebastiano Papa Valutazione dei rischi

Dettagli

Accordo tra il Governo, le regioni e le province autonome relativo a "Linee guida sui criteri per la

Accordo tra il Governo, le regioni e le province autonome relativo a Linee guida sui criteri per la Supplemento n. 1 al B.U. n. 11/I-II del 12/03/2013 / Beiblatt Nr. 1 zum Amtsblatt vom 12/03/2013 Nr. 11/I-II 58 83547 Deliberazioni - Parte 1 - Anno 2013 Provincia Autonoma di Trento DELIBERAZIONE DELLA

Dettagli

MANGIMI & FITOFARMACI - AUTOCONTROLLO E CONTROLLO UFFICIALE INCONTRO FORMATIVO PER LE IMPRESE OPERANTI NELL AZIENDA ULSS 4 - THIENE 11 APRILE 2013

MANGIMI & FITOFARMACI - AUTOCONTROLLO E CONTROLLO UFFICIALE INCONTRO FORMATIVO PER LE IMPRESE OPERANTI NELL AZIENDA ULSS 4 - THIENE 11 APRILE 2013 RIFERIMENTI NORMATIVI Reg. (CE) n 183/2005 Requisiti per l igiene dei mangimi Reg. (CE) n 767/2009 Etichettatura dei mangimi Reg. (CE) n 178/2002 Procedure sulla sicurezza alimentare Reg. (CE) n 852/2004

Dettagli

Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro

Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro Standard di competenza ENETOSH per formatori ed istruttori relativo alla sicurezza e alla salute sul luogo di Ambito di competenza: sicurezza e salute sul luogo di Livello: 6 Credito: Capacità Conoscenze

Dettagli

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi Allegato I Parte A Obiettivi formativi Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012, si riportano di seguito i contenuti comuni degli specifici corsi

Dettagli

Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova.

Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova. Regolamento (CE) n. 1028/2006 del 19 giugno 2006. Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova. (pubbl. in Gazz. Uff. dell Unione

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO Studio Candussi & Partners novembre 2008 Lo Studio Candussi & Partners Lo Studio opera dal 1998 con consulenti

Dettagli

Fulvio Salati. Fish Disease and Aquaculture Center, IZS of Sardinia, State Veterinary Institute, Oristano, Italy

Fulvio Salati. Fish Disease and Aquaculture Center, IZS of Sardinia, State Veterinary Institute, Oristano, Italy Sicurezza alimentare nei prodotti ittici Fulvio Salati Fish Disease and Aquaculture Center, IZS of Sardinia, State Veterinary Institute, Oristano, Italy Cagliari, 27 maggio 2016 Aspetti qualitativi di

Dettagli

Portale Acqua e Salute

Portale Acqua e Salute Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Portale Acqua e Salute Liana Gramaccioni 23/06/2008 Roma Liana Gramaccioni Portale Acqua e Salute L acqua è il bene strategico del terzo millennio.

Dettagli

DOP & IGP_ Checklist documenti

DOP & IGP_ Checklist documenti +39.06.97602592 DOP & IGP_ Checklist documenti Documenti necessari per l avvio della pratica di riconoscimento della certificazione DOP/IGP Per ottenere il riconoscimento di una DOP o di una IGP è necessario

Dettagli

1. Il decreto Legislativo 155/97

1. Il decreto Legislativo 155/97 CAPITOLO III IL SISTEMA H.A.C.C.P. 1. Il decreto Legislativo 155/97 Il Decreto Legislativo 155/97 stabilisce le regole generali che devono essere osservate da tutti i produttori e responsabili della filiera

Dettagli

D. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori

D. LGS 81/2008. Informazione ai lavoratori D. LGS 81/2008 L INFORMAZIONE E LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI L ADDESTRAMENTO Informazione ai lavoratori 1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione: a)

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25

Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25 Sezione di Tecnologia e Legislazione Farmaceutiche Maria Edvige Sangalli Corso di Laurea Magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche E25 Fabbricazione Industriale dei Medicinali 4 CFU Prof. Andrea

Dettagli

Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08

Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 LE PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE PICCOLE IMPRESE Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 (Ma anche dall

Dettagli

DISCIPLINARE PER LA CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI DESTINATI A CONSUMATORI VEGETARIANI E VEGANI PER AZIENDE CONTROLLATE

DISCIPLINARE PER LA CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI DESTINATI A CONSUMATORI VEGETARIANI E VEGANI PER AZIENDE CONTROLLATE DISCIPLINARE PER LA CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI DESTINATI A CONSUMATORI VEGETARIANI E VEGANI PER AZIENDE CONTROLLATE www.imveg.it info@imveg.it DISCIPLINARE PER LA CERTIFICAZIONE DEI PRODOTTI DESTINATI

Dettagli

rispetto a... La normativa Quadro normativo Quadro normativo Regolamento dell'unione Europea Regolamento rintracciabilità sicurezza

rispetto a... La normativa Quadro normativo Quadro normativo Regolamento dell'unione Europea Regolamento rintracciabilità sicurezza rispetto a... La normativa rintracciabilità sicurezza Quadro normativo COGENTE: disposizione di legge che impone l adozione di un sistema gestionale o di uno standard di qualità VOLONTARIO: regola tecnica

Dettagli

Linee Guida per la stesura del Documento Tecnico

Linee Guida per la stesura del Documento Tecnico Linee Guida per la stesura del Documento Tecnico relativo alle certificazioni di prodotto agroalimentare di cui al Regolamento per il rilascio del Certificato di Conformità del prodotto agroalimentare

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

Uso delle attrezzature di lavoro

Uso delle attrezzature di lavoro COORDINAMENTO TECNICO PER LA PREVENZIONE DEGLI ASSESSORATI ALLA SANITA DELLE REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Decreto Legislativo n 626/94 D O C U M E N T O N 11 LINEE GUIDA SU TITOLO III

Dettagli

FORMAZIONE E PRESCRIZIONI PER GLI UTILIZZATORI, I DISTRIBUTORI E I CONSULENTI (ARTICOLI 7, 8, 9 E 10 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 150/2012).

FORMAZIONE E PRESCRIZIONI PER GLI UTILIZZATORI, I DISTRIBUTORI E I CONSULENTI (ARTICOLI 7, 8, 9 E 10 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 150/2012). FORMAZIONE E PRESCRIZIONI PER GLI UTILIZZATORI, I DISTRIBUTORI E I CONSULENTI (ARTICOLI 7, 8, 9 E 10 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 150/2012). INTRODUZIONE In Italia il sistema di formazione, di base e di

Dettagli

IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI DECRETO 9 agosto 2000 Recepimento delle direttive della Commissione n. 99/66/CE, n. 99/67/CE, n. 99/68/CE e n. 99/69/CE del 28 giugno 1999, relative alle

Dettagli

PROCEDURA GENERALE PG 01 Rev. 0 APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 1 di 6. Azienda DESTINATARI. Data di emissione. Redazione..

PROCEDURA GENERALE PG 01 Rev. 0 APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 1 di 6. Azienda DESTINATARI. Data di emissione. Redazione.. APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 1 di 6 DESTINATARI emissione. Redazione.. Approvazione Distribuzione. APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 2 di 6 1. SCOPO E APPLICAZIONE La presente Procedura è riferita alle

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

Istamina nei prodotti della Pesca

Istamina nei prodotti della Pesca NEWS sulla SICUREZZA E QUALITÀ DEGLI ALIMENTI Istamina nei prodotti della Pesca G.U.U.E. L del 24 ottobre 2013, n. 282 Regolamento (UE) n. 1019/2013 della Commissione del 23.10.2013 che modifica l Allegato

Dettagli

Stress lavoro-correlato: le novità della guida operativa

Stress lavoro-correlato: le novità della guida operativa INCONTRO TECNICO GRATUITO Stress lavoro-correlato: le novità della guida operativa Treviso, 17 giugno 2010 Oggi parleremo di: Principali riferimenti normativi e presentazione dell accordo quadro europeo

Dettagli

Sicurezza degli alimenti e tutela della salute dei consumatori nella vigente disciplina alimentare

Sicurezza degli alimenti e tutela della salute dei consumatori nella vigente disciplina alimentare Sicurezza degli alimenti e tutela della salute dei consumatori nella vigente disciplina alimentare I controlli interni delle imprese sulla sicurezza degli alimenti Milano 28 marzo 2014 F Castoldi avvertenza

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

La sicurezza alimentare dai campi alla tavola: puntualizzazioni e riflessioni

La sicurezza alimentare dai campi alla tavola: puntualizzazioni e riflessioni La sicurezza alimentare dai campi alla tavola: puntualizzazioni e riflessioni Elisabetta Delibato elisabetta.delibato@iss.it Istituto Superiore di Sanità DSPVSA Microrganismi negli alimenti Ogni alimento

Dettagli

Dott. Dario Capelli Dirigente Medico SIAN ASL NA 2 NORD referente SIAN ex ASL NA 3 PRINCIPI GENERALI DELLA LEGISLAZIONE ALIMENTARE. Art.

Dott. Dario Capelli Dirigente Medico SIAN ASL NA 2 NORD referente SIAN ex ASL NA 3 PRINCIPI GENERALI DELLA LEGISLAZIONE ALIMENTARE. Art. Dott. Dario Capelli Dirigente Medico SIAN ASL NA 2 NORD referente SIAN ex ASL NA 3 PRINCIPI GENERALI DELLA LEGISLAZIONE ALIMENTARE Art. 5 Obiettivi Generali 1. La legislazione alimentare persegue uno o

Dettagli

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari

Dettagli

PNAA biennio 2006-2007- Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte

PNAA biennio 2006-2007- Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte CONTROLLI NELLA FILIERA ALIMENTARE PER LA RICERCA DI RESIDUI DI SOSTANZE INDESIDERATE DA PARTE DEI SERVIZI DI SANITA PUBBLICA VETERINARIA DELLA REGIONE LAZIO Le diossine sono un gruppo di 210 sostanze

Dettagli

Corso per alimentaristi

Corso per alimentaristi Il tema della sicurezza alimentare riveste un ruolo di primaria importanza all interno della vita di ogni consumatore. La legislazione alimentare, fondamentale per assicurare un equo agire della autorità,

Dettagli

ONLUS e pubblici esercizi, attività polisportive dilettantistiche e commercio su aree pubbliche: i chiarimenti del MISE

ONLUS e pubblici esercizi, attività polisportive dilettantistiche e commercio su aree pubbliche: i chiarimenti del MISE CIRCOLARE A.F. N. 34 del 6 Marzo 2014 Ai gentili clienti Loro sedi ONLUS e pubblici esercizi, attività polisportive dilettantistiche e commercio su aree pubbliche: i chiarimenti del MISE Premessa Il Ministero

Dettagli

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1

CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 Convenzione 161 CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell Ufficio Internazionale

Dettagli

LA RESPONSABILITA SOCIALE DELLE IMPRESE

LA RESPONSABILITA SOCIALE DELLE IMPRESE LA RESPONSABILITA SOCIALE DELLE IMPRESE Il concetto di responsabilità socialedelle imprese vienedefinito come: L integrazione su basevolontaria, da parte delle imprese, dellepreoccupazioni sociali ed ecologichenelleloro

Dettagli

ABC di un etichetta alimentare: accorgimenti utili per la sua comprensione. Dott.ssa Serena Pironi serenapironi@pigaservice.it www.pigaservice.

ABC di un etichetta alimentare: accorgimenti utili per la sua comprensione. Dott.ssa Serena Pironi serenapironi@pigaservice.it www.pigaservice. ABC di un etichetta alimentare: accorgimenti utili per la sua comprensione Dott.ssa Serena Pironi serenapironi@pigaservice.it www.pigaservice.it NOI SIAMO CIO CHE MANGIAMO FEUERBACH Etichettatura: [ ]l'insieme

Dettagli

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L.

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. D.Lgs 231/2001 Codice Etico 1 INDICE 1. Introduzione Pag. 3 2. Politiche di condotta negli affari Pag. 3 2.1 Dipendenti, collaboratori e consulenti Pag. 5 3. Salute,

Dettagli

GLI ALIMENTI FUNZIONALI A BASE LATTE:LEGISLAZIONE ITALIANA, EUROPEA E I FUTURI HEALTH CLAIMS

GLI ALIMENTI FUNZIONALI A BASE LATTE:LEGISLAZIONE ITALIANA, EUROPEA E I FUTURI HEALTH CLAIMS GLI ALIMENTI FUNZIONALI A BASE LATTE:LEGISLAZIONE ITALIANA, EUROPEA E I FUTURI HEALTH CLAIMS Avv. Neva Monari Studio Avv.Corte e Andreis Cremona, 1 dicembre 2006 1 DEFINIZIONE (Linee guida Min. Salute

Dettagli

NOVEL FOOD: QUADRO TECNICO NORMATIVO

NOVEL FOOD: QUADRO TECNICO NORMATIVO Ministero della Salute DIPARTIMENTO PER LA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, LA SICUREZZA ALIMENTARE E GLI ORGANI COLLEGIALI PER LA TUTELA DELLA SALUTE Direzione Generale dell Igiene e Sicurezza, degli Alimenti

Dettagli

Le modalità di individuazione e gestione dei CCP

Le modalità di individuazione e gestione dei CCP Le modalità di individuazione e gestione dei CCP Pietro Noè Ministero della Salute CODEX ALIMENTARIUS - PROCEDURE PER CONTROLLO ALIMENTI.pdf HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point) (analisi dei

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi; Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per

Dettagli

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico La formazione riferita a questo modulo formativo intende far acquisire le nozioni relative alla normativa e ai processi operativi che governano

Dettagli

GMP e norme ISO nella produzione dei dispositivi medici. Antonella Mamoli Roma, 19 Maggio 2009

GMP e norme ISO nella produzione dei dispositivi medici. Antonella Mamoli Roma, 19 Maggio 2009 GMP e norme ISO nella produzione dei dispositivi medici Antonella Mamoli Roma, 19 Maggio 2009 GMP: riferimento normativo per i produttori farmaceutici L attuale normativa italiana del farmaco Il Decreto

Dettagli

Sistemi di certificazione e accreditamento

Sistemi di certificazione e accreditamento Sistemi di certificazione e accreditamento Beniamino Cenci Goga L accreditamento riduce i rischi delle imprese e dei clienti poiché garantisce che gli organismi accreditati sono in grado di portare a termine

Dettagli

Data inizio : 2014-01-01 Prezzo per partecipante : 60 EUR Località : Da definire

Data inizio : 2014-01-01 Prezzo per partecipante : 60 EUR Località : Da definire Data inizio : 2014-01-01 Prezzo per partecipante : 60 EUR Località : Da definire DATE, ORARI E SEDI Il corso sarà attivato al raggiungimento del numero minimo di partecipanti con date, orari e sedi DA

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 304/2008 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (CE) N. 304/2008 DELLA COMMISSIONE I L 92/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 3.4.2008 REGOLAMENO (CE) N. 304/2008 DELLA COMMISSIONE del 2 aprile 2008 che stabilisce, in conformità al regolamento (CE) n. 842/2006 del Parlamento europeo

Dettagli

Le nuove check list di controllo del piano di sicurezza alimentare 2006 Alcune esemplificazioni delle nuove procedure di controllo.

Le nuove check list di controllo del piano di sicurezza alimentare 2006 Alcune esemplificazioni delle nuove procedure di controllo. L Unione Albergatori incontra l azienda sanitaria Migliora la sicurezza alimentare nelle aziende Nel mese di marzo 2006 l Unione Albergatori ha partecipato ad un importante incontro con il dott Carraro

Dettagli

La legislazione sui Nutraceutici, Alimenti funzionali e gli integratori dott. Antonio Verginelli

La legislazione sui Nutraceutici, Alimenti funzionali e gli integratori dott. Antonio Verginelli La legislazione sui Nutraceutici, Alimenti funzionali e gli integratori dott. Antonio Verginelli Definizione di farmaco ogni sostanza o associazione di sostanze presentata come avente proprietà curative

Dettagli

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

CITTADINANZA E COSTITUZIONE CITTADINANZA E COSTITUZIONE CLASSE 1 a TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DEL- LE COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INDICATORI DI VALUTAZIONE (Stabiliti dal Collegio Docenti) AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

La sicurezza dell acqua trattata al ristorante. IStituto Superiore di Sanità, Luca Lucentini. Milano, 08 ottobre 2015. Federata

La sicurezza dell acqua trattata al ristorante. IStituto Superiore di Sanità, Luca Lucentini. Milano, 08 ottobre 2015. Federata La sicurezza dell acqua trattata al ristorante IStituto Superiore di Sanità, Luca Lucentini Milano, 08 ottobre 2015 Federata Associazione costruttori impianti e componenti per il trattamento delle acque

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

La rintracciabilità e la gestione dei requisiti igienico sanitari nelle aziende del settore primario alla luce del pacchetto igiene

La rintracciabilità e la gestione dei requisiti igienico sanitari nelle aziende del settore primario alla luce del pacchetto igiene GLI SCHEMI INTERNAZIONALI DI CERTIFICAZIONE (IFS, BRC, EUREPGAP E ISO 22000) A SUPPORTO DELLA NUOVA NORMATIVA IN MATERIA DI IGIENE, SICUREZZA E RINTRACCIABILITÀ La rintracciabilità e la gestione dei requisiti

Dettagli

Procedura di Responsabilità Sociale

Procedura di Responsabilità Sociale Pag. 1 di 5 INDICE 1. Generalità... 2 2. Responsabilità... 2 3. Procedura... 3 3.1 Piano di rimedio per bambini lavoratori... 3 3.2. Selezione ed assunzione di giovani lavoratori... 4 3.3. Comunicazione

Dettagli

I Microrganismi. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational. Relatore: Nicola Bruno prof.

I Microrganismi. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational. Relatore: Nicola Bruno prof. Associazione di Promozione Sociale Cucinaverarte No profit Organization Area Educational I Microrganismi Relatore: Nicola Bruno prof. Casadei mail: nicola.casadei@cucinaverarte.eu Per uso personale e di

Dettagli

AGENZIA ITALIANA del FARMACO Aula Magna Istituto Superiore di Sanità

AGENZIA ITALIANA del FARMACO Aula Magna Istituto Superiore di Sanità AGENZIA ITALIANA del FARMACO Aula Magna Istituto Superiore di Sanità Roma 17 Dicembre 2004 La qualità dei medicinali: un requisito in evoluzione Il ruolo del commercio nella filiera di produzione dei medicinali

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO

CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO Roma, 31 Marzo 2005 INDICE Premessa pag. 3 Destinatari ed Ambito di applicazione pag. 4 Principi generali pag.

Dettagli

Nestlé e l alimentazione dei lattanti nei Paesi in via di sviluppo: I quesiti principali

Nestlé e l alimentazione dei lattanti nei Paesi in via di sviluppo: I quesiti principali Nestlé e l alimentazione dei lattanti nei Paesi in via di sviluppo: I quesiti principali Nestlé e l alimentazione dei lattanti nei Paesi in via di svilup È vero che l Organizzazione Mondiale della Sanità

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E 08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.

Dettagli

INDIRIZZO: Enogastronomia OPZIONE: Prodotti dolciari artigianali e industriali. PROGRAMMAZIONE MODULARE CLASSE: 4 A pasticceria

INDIRIZZO: Enogastronomia OPZIONE: Prodotti dolciari artigianali e industriali. PROGRAMMAZIONE MODULARE CLASSE: 4 A pasticceria Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Via Domizia Lucilla Programmazione annuale A.S. 2015-2016 Mod. 7.1.A

Dettagli

REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE?

REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE? 13 Salone della qualità e sicurezza sul lavoro REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE? Dott. Ing. Massimo

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona LA CERTIFICAZIONE Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000/00) Requisito Esigenza

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

EDUCAZIONE ALIMENTARE DELLA SCUOLA E PERCORSI DIDATTICI SENSORIALI. Un cammino verso frutta e verdura con i 5 sensi

EDUCAZIONE ALIMENTARE DELLA SCUOLA E PERCORSI DIDATTICI SENSORIALI. Un cammino verso frutta e verdura con i 5 sensi EDUCAZIONE ALIMENTARE DELLA SCUOLA E PERCORSI DIDATTICI SENSORIALI Educazione alimentare nella scuola Le attività di educazione alimentare per l anno scolastico 2004 2005 sono state condotte in più di

Dettagli

Qualità igienico-nutrizionale del pasto nella mensa scolastica CONVEGNO AGIDAE

Qualità igienico-nutrizionale del pasto nella mensa scolastica CONVEGNO AGIDAE Qualità igienico-nutrizionale del pasto nella mensa scolastica CONVEGNO AGIDAE Chianciano,, giugno 2008 dott. Alessandra Mauti - Dietista NUOVI MODELLI DI CONSUMO CRESCITA DELLA RISTORAZIONE EXTRADOMESTICA

Dettagli

Regolamento Isvap n. 24 del 19 maggio 2008

Regolamento Isvap n. 24 del 19 maggio 2008 Regolamento Isvap n. 24 del 19 maggio 2008 1 Oggetto - 1 Il Regolamento disciplina: a) la proposizione e la gestione dei reclami presentati all ISVAP dalle persone fisiche e giuridiche dalle associazioni

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE

Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Le direttive nuovo approccio applicabili alle macchine in riferimento alla direttiva 2006/42/CE Cuneo, 8 Ottobre 2013 Ivan Furcas ivan.furcas@it.bureauveritas.com Sviluppo della legislazione di prodotto

Dettagli

Padova, 13 gennaio 2011. Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Marisa Sartori e Mauro Zaniboni

Padova, 13 gennaio 2011. Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Marisa Sartori e Mauro Zaniboni Il cruccio del Provider: ci sono o ci faccio? Fase sperimentale ECM 2002 Fase a regime ECM Accordo Stato-Regioni Novembre 2009 LA NOVITA PIU RILEVANTE: Non si accreditano più gli EVENTI MA si accreditano

Dettagli