Relazione tecnica di prevenzione incendi REL.VVF COMUNE DI CASTELGOMBERTO

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1 COMUNE DI CASTELGOMBERTO NUOVA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO, AUDITORIUM DA 360 POSTI E BLOCCO SPOGLIATOI ALL'INTERNO DEL PLESSO SCOLASTICO E. FERMI PROGETTAZIONE: STUDIO DI INGEGNERIA NICOLA SOMA' VIA ANDREA COSTA N RASTIGNANO (BO) TEL/FAX INFO@STUDIONICOLASOMA.IT PROGETTO ESECUTIVO PREVENZIONE INCENDI OGGETTO DELL'ELABORATO: Relazione tecnica di prevenzione incendi DATA: DICEMBRE 2015 SCALA: - - REV. 00 ELABORATO NUMERO: REL.VVF

2 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 1 di 39 Nuova scuola secondaria di primo grado, auditorium da 360 posti e blocco spogliatoi all interno del plesso scolastico E. Fermi Comune di Castelgomberto VALUTAZIONE DEL RISCHIO: SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ED AUDITORIUM Attività n B dell elenco allegato al D.P.R. n.151 del 01/08/2011 Attività n C dell elenco allegato al D.P.R. n.151 del 01/08/2011

3 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 2 di 39 INDICE PREMESSA RELAZIONE TECNICA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CAMPO DI APPLICAZIONE CLASSIFICAZIONE CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE SCELTA DELL'AREA UBICAZIONE ACCESSO ALL'AREA ACCOSTAMENTO AUTOSCALE SEPARAZIONI COMPORTAMENTO AL FUOCO RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE REAZIONE AL FUOCO SEZIONAMENTI COMPARTIMENTAZIONE SCALE ASCENSORI E MONTACARICHI MISURE PER L'EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA AFFOLLAMENTO CAPACITÀ DI DEFLUSSO SISTEMA DI VIA DI USCITA LARGHEZZA DELLE VIE DI USCITA LUNGHEZZA DEI PERCORSI DI ESODO LARGHEZZA TOTALE DELLE USCITE DI OGNI PIANO NUMERO DI USCITE SPAZI A RISCHIO SPECIFICO CLASSIFICAZIONE SPAZI PER ESERCITAZIONI SPAZI PER I DEPOSITI... 13

4 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 3 di SERVIZI TECNOLOGICI Impianti di produzione di calore Impianti di condizionamento e di ventilazione Condizionamento localizzato Impianti centralizzati per la produzione di aria compressa SPAZI PER L'INFORMAZIONE E LE ATTIVITÀ PARASCOLASTICHE AUTORIMESSE SPAZI PER SERVIZI LOGISTICI Mense Dormitori IMPIANTI ELETTRICI GENERALITÀ IMPIANTO ELETTRICO DI SICUREZZA SISTEMI DI ALLARME GENERALITÀ TIPO DI IMPIANTO MEZZI ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI GENERALITÀ RETE IDRANTI ESTINTORI IMPIANTI FISSI DI RILEVAZIONE E/O DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI SEGNALETICA DI SICUREZZA NORME DI SICUREZZA PER LE SCUOLE DI TIPO NORME DI ESERCIZIO NORME TRANSITORIE DEROGHE...19 A IMPIANTO FOTOVOLTAICO RELAZIONE TECNICA AUDITORIUM DA 360 POSTI CAMPO DI APPLICAZIONE DISPOSIZIONI GENERALI PER LA COSTRUZIONE DEI LOCALI UBICAZIONE Generalità...22

5 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 4 di Scelta dell area Accesso all area Ubicazione ai piani interrati SEPARAZIONI COMUNICAZIONI Generalità Complessi multisala Comunicazione con altre attività Abitazioni ed esercizi ammessi dentro i locali STRUTTURE E MATERIALI Resistenza al fuoco delle strutture Reazione al fuoco dei materiali Materiale scenico Materiali di copertura DISTRIBUZIONE E SISTEMAZIONE DEI POSTI NELLA SALA DISTRIBUZIONE DEI POSTI A SEDERE SISTEMAZIONE DEI POSTI FISSI A SEDERE SISTEMAZIONE DEI POSTI IN PIEDI MISURE PER L ESODO DEL PUBBLICO DALLA SALA AFFOLLAMENTO CAPACITÀ DI DEFLUSSO SISTEMA DELLE VIE D USCITA Generalità Numero delle uscite Larghezza delle vie d uscita Lunghezza delle vie d uscita PORTE SCALE Generalità Gradini, rampe, pianerottoli Ventilazione Scale di sicurezza esterne ASCENSORI SCALE MOBILI DISPOSIZIONI PARTICOLARI PER LA SCENA...30

6 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 5 di DISPOSIZIONI GENERALI SCENA SEPARATA DALLA SALA Caratteristiche della separazione tra scena e sala Altezza della scena Corridoi, scale, porte, uscite verso l esterno Sipario di sicurezza Sistema di evacuazione fumi e calore Locali di servizio della scena Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi SCENA INTEGRATA NELLA SALA DISPOSIZIONI PARTICOLARI PER LE CABINE DI PROIEZIONE CIRCHI, PARCHI DI DIVERTIMENTO E SPETTACOLI VIAGGIANTI UBICAZIONE DISTRIBUZIONE DEI TENDONI E DELLE ATTREZZATURE SCUDERIE DEPOSITI E LABORATORI MISURE DI PREVENZIONE INCENDI IMPIANTI ANTINCENDIO DOCUMENTAZIONE E VERIFICHE TECNICHE TEATRI TENDA E STRUTTURE SIMILARI UBICAZIONE AREA DELLA SCENA CAMERINI DEPOSITI E LABORATORI IMPIANTI ANTINCENDIO DOCUMENTAZIONE E VERIFICHE TECNICHE LUOGHI E SPAZI ALL APERTO LOCALI MULTIUSO LOCALI DI TRATTENIMENTO CON CAPIENZA NON SUPERIORE A 100 PERSONE AREE ED IMPIANTI A RISCHIO SPECIFICO CLASSIFICAZIONE DEPOSITI IMPIANTI TECNOLOGICI... 33

7 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 6 di Impianti di produzione di calore Impianti di condizionamento e ventilazione AUTORIMESSE IMPIANTI ELETTRICI GENERALITÀ IMPIANTI ELETTRICI DI SICUREZZA QUADRI ELETTRICI GENERALI SISTEMA DI ALLARME MEZZI ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI GENERALITÀ ESTINTORI IMPIANTI IDRICI ANTINCENDIO Naspi Idranti dn Attacchi per il collegamento con le autopompe vv.f Impianto idrico esterno Alimentazione normale Alimentazione ad alta affidabilità IMPIANTO DI SPEGNIMENTO AUTOMATICO A PIOGGIA (IMPIANTO SPRINKLER) IMPIANTO DI RIVELAZIONE E SEGNALAZIONE AUTOMATICA DEGLI INCENDI SEGNALETICA DI SICUREZZA GESTIONE DELLA SICUREZZA GENERALITÀ CHIAMATA DEI SERVIZI DI SOCCORSO INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEL PERSONALE ISTRUZIONI DI SICUREZZA PIANO DI SICUREZZA ANTINCENDIO REGISTRO DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO ADEGUAMENTO DEI LOCALI ESISTENTI...39

8 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 7 di 39 PREMESSA Si premette che nell area interessata era già stato svolto un progetto definitivo ed esecutivo per un ampliamento dell edificio scolastico nel Con il progetto definitivo si era pertanto acquisito il parere del Comando dei Vigili del Fuoco di Vicenza in data 23/04/2008 (pratica n. 4478). Il rifacimento integrale del progetto definitivo ed esecutivo per nuove e diverse necessità, sia in termini dimensionali che volumetrici (tra cui l inserimento dell auditorium e del blocco spogliatoi), ha comportato la necessità di acquisire un nuovo parere sul presente progetto. La presente relazione tecnica si riferisce ad una nuova scuola secondaria di primo grado (scuola media) con annesso auditorium, il tutto all interno dell area del plesso scolastico esistente E. Fermi di via Europa n. 14 a Castelgomberto. Con previsione di permanenza all interno dei locali della nuova scuola media di un numero di persone presenti pari a 220 (di cui al massimo 200 studenti) in conformità al calcolo dell affollamento previsto nella norme tecniche (vedi paragrafo 5.0). Per quanto riguarda l auditorium il numero di persone presenti è pari a 370 persone di cui 360 spettatori a sedere. Con l adozione del nuovo regolamento in materia di prevenzione incendi, D.P.R. 151 del 01/08/2011, la classificazione delle attività soggette alla prevenzione incendi assume varianti considerevoli: tra le quali una suddivisione in tre classi (A, B, C) in funzione, nel caso specifico dell edilizia scolastica, dell affollamento. Tali attività rientrano nell ambito di applicazione del regolamento in materia di prevenzione incendio, D.P.R. 151 del 01/08/2011, attraverso l attività n. Attività 67.2.B: Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 150 persone presenti (fino a 300 persone) ed attraverso l attività Attività 65.2.C: Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, palestre, sia a carattere pubblico che privato, con capienza superiore a 200 persone ovvero di superficie lorda in pianta al chiuso superiore a 200 mq. La regola tecnica utilizzata per la valutazione delle prestazioni dell edificio scolastico in termini di sicurezza antincendio è definita dal Decreto Ministeriale del 26/08/1992 Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica, mentre per l auditorium si utilizzerà il Decreto Ministeriale del 19/08/1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo. La presente relazione è pertanto composta da due parti distinte in osservanza ai Decreti di cui sopra richiamando i singoli paragrafi ed adattandoli al progetto presentato.

9 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 8 di 39 1 RELAZIONE TECNICA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La relazione tecnica è redatta a dimostrazione della correttezza della progettazione nelle misure attuate per: minimizzare le cause di incendio; assicurare la possibilità che gli occupanti lascino i locali indenni o che gli stessi siano soccorsi in altro modo, tenendo anche conto delle effettive caratteristiche di mobilità dei presenti; garantire la stabilità delle strutture portanti al fine di assicurare il soccorso degli occupanti; limitare la produzione e la propagazione di un incendio all interno dei locali; limitare la propagazione di un incendio ad edifici e/o locali contigui; garantire la possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza. Come detto, per quanto riguarda la verifica della progettazione si sono considerati i riferimenti delle NORME DI PREVENZIONE INCENDI PER L'EDILIZIA SCOLASTICA dell Allegato di cui al D.M. 26 Agosto Per una più agevole lettura, i capitoli ed i singoli paragrafi riportati sono conformi nella numerazione e nella denominazione ai singoli paragrafi dell allegato sopra richiamato. 1.1 Campo di applicazione L edificio di cui alla presente esame progetto trova perfetta applicazione nel Decreto di riferimento in quanto l edificio è ad uso scolastico (scuola secondaria di primo grado) di nuova costruzione. 1.2 Classificazione Le scuole vengono suddivise, in relazione alle presenze effettive contemporanee in esse prevedibili di alunni e di personale docente e non docente, in diversi tipi. La scuola in esame, prevedendo un affollamento massimo, di massimo 220 persone contemporanee di cui 200 alunni, 16 insegnanti e 4 di personale didattico o di servizio, rientra nelle scuole di tipo 1 (scuole con numero di presenze contemporanee da 101 a 300 persone). Come detto in precedenza il presente edificio scolastico verrà realizzato all interno del plesso scolastico esistente di via Europa 14 (scuole elementari e medie), ma essendo collegato da una semplice tettoia con gli edifici esistenti e quindi non direttamente comunicante con gli altri edifici, rientra nella categoria riferita al proprio affollamento.

10 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 9 di 39 2 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE 2.0 Scelta dell'area Il nuovo edificio scolastico, verrà realizzato all interno del plesso scolastico esistente E. Fermi di Castelgomberto, non risulta ubicato in prossimità di attività che comportino gravi rischi di incendio e/o di esplosione. Per quanto riguarda la scelta del sito, si è tenuto conto delle disposizioni contenute nel Decreto del Ministro dei lavori pubblici 18 dicembre Ubicazione Il presente progetto si riferisce ad una scuola secondaria di primo grado (scuola media) di nuova costruzione, in una struttura esclusivamente destinata a scuola, ubicata in edificio indipendente. La scuola media è pertanto ubicata in un edificio di tipo isolato. Nelle vicinanze della scuola, in adiacenza al portico di ingresso, ma staccato strutturalmente dallo stesso è presente l edificio scolastico esistente con accesso totalmente separato da quello oggetto della presente. Inoltre accanto alla nuova scuola verrà realizzato l auditorium scolastico con struttura portante indipendente dalla scuola stessa, ma vista la destinazione, collegata tramite filtro a questo nuovo edificio scolastico. L edifico sarà composto da un unico piano completamente fuori terra. Le presenze contemporanee di persone è prevista in 220 unità di cui massimo 200 studenti. 2.2 Accesso all'area. Per consentire l'intervento dei mezzi di soccorso dei Vigili del fuoco gli accessi all'area avranno i seguenti requisiti minimi: - larghezza: 3,50 m; - altezza libera: 4 m; - raggio di volta: 13 m; - pendenza: non superiore al 10%; - resistenza al carico: almeno 20 tonnellate (8 sull'asse anteriore e 12 sull'asse posteriore; passo 4 m). 2.3 Accostamento autoscale L edificio, ad un piano, non necessita di particolare attenzione per l accostamento delle autoscale, non avendo peraltro locali siti ad altezza superiore a 12 m.

11 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 10 di Separazioni Il nuovo auditorium risulta essere collegato alla presente scuola tramite filtro a prova di fumo con caratteristiche di separazione pari a REI120. Non sono presenti ulteriori collegamenti diretti con strutture di nuova realizzazione o esistenti. 3 COMPORTAMENTO AL FUOCO 3.0 Resistenza al fuoco delle strutture Il dimensionamento degli spessori e delle protezioni da adottare, per i vari tipi di materiali, nonché la classificazione degli edifici in funzione del carico di incendio, vanno determinati con le modalità specificate nel D.M. 16/2/2007 Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione e nel DM 9/3/2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del C.N.VV.F. anche per quanto attiene il calcolo del carico di incendio per locali aventi strutture portanti in legno (come nel caso specifico). La scuola media verrà realizzata con pareti portanti in legno multistrato con pannelli tipo MHM dello spessore di 20,5 cm (9 strati) e 16 cm (7 strati) e solai di copertura in legno lamellare strutturale di abete. Tutte le strutture verticali e orizzontali portanti garantiranno resistenza al fuoco non inferiore a R60 in conformità a quanto previsto per le scuola con altezza antincendi fino a 24 metri. Le strutture verticali di separazione interne alla scuola (previste unicamente tra il locale ripostiglio, il locale tecnico e le altre destinazioni) garantiranno una resistenza al fuoco non inferiore a REI60 (strutture separanti). Con l auditorium le strutture di separazione del filtro permetteranno di garantire un REI Reazione al fuoco Per la classificazione di reazione al fuoco dei materiali: a) negli atrii, nei corridoi, nei disimpegni, nelle scale, nelle rampe, nei passaggi in genere, è consentito l'impiego dei materiali di classe 1 in ragione del 50% massimo della loro superficie totale (pavimento + pareti + soffitto + proiezioni orizzontali delle scale). Per le restanti parti debbono essere impiegati materiali di classe 0; b) in tutti gli altri ambienti è consentito che le pavimentazioni compresi i relativi rivestimenti siano di classe 2 e che gli altri materiali di rivestimento siano di classe 1; oppure di classe 2 se in presenza di impianti di spegnimento automatico asserviti ad impianti di rivelazione incendi.

12 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 11 di 39 I rivestimenti lignei possono essere mantenuti in opera, tranne che nelle vie di esodo e nei laboratori, a condizione che vengano opportunamente trattati con prodotti vernicianti omologati di classe 1 di reazione al fuoco, secondo le modalità e le indicazioni contenute nel DM (Gazzetta Ufficiale n. 66 del 19 marzo 1992); c) i materiali di rivestimento combustibili, ammessi nelle varie classi di reazione al fuoco debbono essere posti in opera in aderenza agli elementi costruttivi, di classe 0 escludendo spazi vuoti o intercapedini; d) i materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce (tendaggi, ecc.) devono essere di classe di reazione al fuoco non superiore a 1. A tal proposito di specifica che: Nell atrio, nei corridoi e passaggi in genere (ed eventuali altri ambienti come da specifiche progettuali) si avranno: - rivestimento interno in cartongesso incombustibile in euroclasse A1; - pavimento in gres incombustibile in euroclasse A1; - controsoffitto in fibre in euroclasse A1; Gli altri ambienti (secondo le specifiche progettuali del progetto esecutivo): - rivestimento interno in cartongesso in euroclasse A2-s1,d0; - pavimento in gres incombustibile in euroclasse A1; - controsoffitto in fibre in euroclasse A1. 4 SEZIONAMENTI 4.0 Compartimentazione L attività è sviluppata su un piano fuori terra, di superficie inferiore ai 6.000,00 mq e pertanto non sono necessarie compartimentazioni (unico compartimento). 4.1 Scale Non sono presenti scale in quanto l edificio si sviluppa su un piano unico. 4.2 Ascensori e montacarichi Non sono previsti impianti di sollevamento. 5 MISURE PER L'EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA

13 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 12 di Affollamento Il massimo affollamento ipotizzabile è fissato in: - aule: 26 persone/aula. Qualora le persone effettivamente presenti siano numericamente diverse dal valore desunto dal calcolo effettuato sulla base della densità di affollamento, l'indicazione del numero di persone deve risultare da apposita dichiarazione rilasciata sotto la responsabilità del titolare dell'attività; - aree destinate a servizi: persone effettivamente presenti + 20%; - refettori e palestre: densità di affollamento pari a 0,4 persone/m². Per il caso in esame, vista la presenza di 8 aule scolastiche, l affollamento è determinato considerando 208 persone (26 persone/aula), 8 insegnati suppletivi a disposizione (eventuale cambio ora) nonché 4 di personale complessivo di servizio (considerando già l aumento del 20% richiesto). Non sono presenti locali refettorio e/o mense e/o palestre di nuova realizzazione o comunicanti direttamente con l edificio in progetto. 5.1 Capacità di deflusso La capacità di deflusso per gli edifici scolastici è pari a 60 per ogni piano. 5.2 Sistema di via di uscita Le vie di uscita devono essere in grado di assicurare il sicuro esodo degli occupanti che a tal fine, senza assistenza esterna, devono poter utilizzare in sicurezza un percorso senza ostacoli e chiaramente riconoscibile fino ad un luogo sicuro. Per l edificio in esame non si ritiene vi siano problematiche relative alle vie di uscita in quanto largamente superiori al numero minimo di 2 uscite per piano (in posizioni contrapposte). Inoltre ho aula, oltre alla porta di ingresso, ha un uscita diretta in giardino. 5.3 Larghezza delle vie di uscita Tutte le porte delle vie di uscita hanno una larghezza minima di 120 cm. La misurazione della larghezza delle singole uscite va eseguita nel punto più stretto della luce. 5.4 Lunghezza dei percorsi di esodo Il percorso effettivo per raggiungere un luogo sicuro da ogni punto della scuola è inferiore a 60 metri. Non sono inoltre presenti corridoi ciechi all interno della scuola.

14 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 13 di Larghezza totale delle uscite di ogni piano Se si considera, cautelativamente, la via di fuga soltanto il corridoio centrale, lo stesso dovrà avere almeno 3,67 moduli di uscita (220/60=3,67). Tale corridoio presenta invece 9 moduli di uscita (3+3+3 in posizioni contrapposte). Tale conteggio risulta estremamente cautelativo visto che per ogni aula si è comunque prevista l uscita di emergenza diretta. 5.6 Numero di uscite Come specificato, la scuola media presenta numerose uscite (da ogni classe/aula), oltre che dai corridoi e pertanto largamente superiori al numero minimo di 2 uscite per piano (in posizioni contrapposte). Le porte che si aprono verso corridoi interni di deflusso sono realizzate in modo da non ridurre la larghezza utile dei corridoi stessi. 6 SPAZI A RISCHIO SPECIFICO 6.0 Classificazione Gli spazi a rischio specifico sono così classificati: spazi per esercitazioni; spazi per depositi; servizi tecnologici; spazi per l'informazione e le attività parascolastiche; autorimesse; spazi per servizi logistici (mense, dormitori). 6.1 Spazi per esercitazioni Non sono presenti spazi specifici per le esercitazioni, i locali sono tutti dimensionati come aule scolastiche e comunque con strutture con resistenza al fuoco R60. Non rientrano infatti in tali fattispecie, ad esempio, le aule di disegno, informatiche, di linguistica, per esercitazioni musicali o similari (lettera circolare 30/10/1996, n. 2244/4122). 6.2 Spazi per i depositi All interno dell edificio è presente un solo spazio per ripostiglio o deposito, ovvero ambiente destinato alla conservazione dei materiali per uso didattico e per i servizi amministrativi. Tale locale (identificato con il n. 02) di superficie di circa 5,96 mq risulta aerabile direttamente tramite finestra apribile. Le predette strutture dovranno comunque essere realizzate in modo da garantire una resistenza al fuoco di almeno REI 60.

15 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 14 di 39 L'accesso al deposito avviene tramite porta REI 60 dotata di congegno di autochiusura. Il suddetto locale dispone di un apertura di aerazione di superficie non inferiore ad 1/40 della superficie in pianta. Il carico di incendio del locale non deve comunque superare i 30 kg/m². Ogni deposito dovrà essere dotato di almeno un estintore di tipo approvato, di capacità estinguente non inferiore a 21 A 89 BC. 6.3 SERVIZI TECNOLOGICI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI CALORE L impianto di riscaldamento prevede l installazione di una pompa di calore ad energia elettrica e pertanto non rientra nell attività soggetta a controlli dei Vigili del Fuoco. Per gli impianti di produzione di calore valgono le disposizioni di prevenzione incendi in vigore IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO E DI VENTILAZIONE Non sono presenti impianti di condizionamento all interno della scuola. Localmente invece sono presenti macchine di piccola taglia per la ventilazione meccanica controllata degli ambienti principali (portata massima complessiva di circa mc/h attraverso piccole macchine poste nei controsoffitti) Dispositivo di controllo Sono presenti dispositivi di spegnimento manuale dei ventilatori in caso di incendio. Non sono invece necessari, vista la portata complessiva, dispositivi automatici termostatici o dispositivi automatici di rilevazione dei fumi CONDIZIONAMENTO LOCALIZZATO Non sono presenti dispositivi localizzati di condizionamento IMPIANTI CENTRALIZZATI PER LA PRODUZIONE DI ARIA COMPRESSA Non sono presenti impianti centralizzati per la produzione di aria compressa. 6.4 Spazi per l'informazione e le attività parascolastiche Vengono definiti "spazi destinati all'informazione ed alle attività parascolastiche", i seguenti locali: - auditori; - aule magne; - sale per rappresentazioni.

16 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 15 di 39 Come detto in precedenza, all interno del presente progetto si prevede di realizzare un nuovo edificio adibito ad auditorium (vedi relazione tecnica specifica). Detto spazio è ubicato in locali fuori terra o al 1 interrato fino alla quota massima di - 7,50 m; inoltre visto che la capienza supera le cento persone (si prevedono circa 370 persone) e potrà essere adibito a manifestazioni non scolastiche, si prevede l applicazione integrale delle norme di sicurezza per i locali di pubblico spettacolo. La comunicazione tra la nuova scuola media e l auditorium avverrà tramite filtro a prova di fumo in conformità alle disposizioni di cui al punto Autorimesse Non sono presenti autorimesse. 6.6 Spazi per servizi logistici MENSE All interno del nuovo edificio non sono presenti locali destinati alla distribuzione e/o consumazione dei pasti DORMITORI All interno del nuovo edificio non sono presenti dormitori. 7 IMPIANTI ELETTRICI 7.0 Generalità Gli impianti elettrici saranno realizzati a regola d arte e nel rispetto delle specifiche disposizioni di prevenzione incendi in vigore. In particolare, ai fini della prevenzione degli incendi, gli impianti elettrici dovranno avere le seguenti caratteristiche: a) non costituire causa di innesco di incendio o di esplosione; b) non costituire causa di propagazione degli incendi; c) non costituire pericolo per gli occupanti a causa della produzione di fumi e gas tossici in caso di incendio; d) garantire l indipendenza elettrica e la continuità di esercizio dei servizi di sicurezza; e) garantire la sicurezza dei soccorritori. Ogni scuola deve essere munita di interruttore generale, posto in posizione segnalata, che permetta di togliere tensione all'impianto elettrico dell'attività; tale interruttore deve essere munito di comando di sgancio a distanza, posto nelle vicinanze dell'ingresso o in posizione presidiata. I pulsanti di sgancio dell alimentazione saranno 3:

17 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 16 di 39 1 pulsante di sgancio generale ubicato in prossimità dell entrata dalla scuola che agisce sul quadro generale; 1 pulsante di sgancio del locale tecnico ubicato in corrispondenza del suddetto locale e che agisce sul sotto-quadro del locale tecnico; 1 pulsante di sgancio del fotovoltaico ubicato in corrispondenza del suddetto locale e che agisce sul quadro del fotovoltaico. 7.1 Impianto elettrico di sicurezza I seguenti impianti devono essere dotati di alimentazione di sicurezza: a) illuminazione di sicurezza; b) impianto di diffusione sonora e/o allarme; Il dispositivo di ricarica degli eventuali accumulatori deve essere di tipo automatico e con tempi di ricarica conformi a quanto previsto dalla regola dell arte. Tutti gli ambienti saranno dotati di illuminazione di sicurezza che garantiranno un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux ad 1 m di altezza. 8 SISTEMI DI ALLARME 8.0 Generalità La scuola è munita di un sistema di allarme in grado di avvertire gli alunni ed il personale scolastico presenti in caso di pericolo (con funzionamento manuale tramite numerosi pulsanti dislocati in vari punti della scuola). 8.1 Tipo di impianto Il sistema di allarme può essere costituito, per le scuole di tipo 0-1-2, dello stesso impianto a campanelli usato normalmente per la scuola, purché venga convenuto un particolare suono. 9 MEZZI ED IMPIANTI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI 9.0 Generalità Tutte le attrezzature e gli impianti di protezione attiva installati saranno realizzati a regola d arte secondo le vigenti norme di buona tecnica. Ogni tipo di scuola deve essere dotato di idonei mezzi antincendio come di seguito precisato in conformità al D.M. 20/12/2012 Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi.

18 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 17 di Rete idranti La rete di idranti è stata dimensionata in conformità alla norma UNI 10779:2014, definendo: Livello di pericolosità: nel caso specifico pari a 1. Tipologia di protezione: protezione interna; Caratteristiche dell'alimentazione idrica: singola (UNI 12845:2015). La nuova scuola è dotata di 3 idranti a muro tipo DN45 con lunghezza pari a 20 metri che permettono di raggiungere ogni punto dell edificio. La rete a servizio degli idranti è realizzata ad anello intorno alla scuola. L impianto dovrà essere in grado di garantire il simultaneo funzionamento di almeno 2 idranti a muro, idraulicamente più sfavoriti, garantendo una portata minima per ciascun idrante di 120 l/min e pressione residua all ingresso non minore di 0,2 Mpa. Viste le garanzie fornite dall Ente gestore (protocollo AVS n del 12/11/2015) che fornisce l acqua e gli esiti dei calcoli, non è stato necessario prevedere una riserva idrica dedicata. 9.2 Estintori Devono essere installati estintori portatili di capacità estinguente non inferiore a 13 A 89BC di tipo approvato dal Ministero dell'interno in ragione di almeno un estintore per ogni 200 m² di pavimento o frazione di detta superficie, con un minimo di due estintori per piano. Nel caso in esame si prevede l installazione di 5 estintori (di cui due riservati rispettivamente al locale tecnico esterno e al deposito interno). Considerando una superficie complessiva netta di circa 750 mq tale numero permette di rispettare il requisito riportato. 9.3 Impianti fissi di rilevazione e/o di estinzione degli incendi Non risulta necessario installare tali impianti in quanto nessun locale si supera il carico di incendio di 30 kg/m SEGNALETICA DI SICUREZZA La segnaletica di sicurezza, espressamente finalizzata alla sicurezza antincendio, deve essere conforme al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni. 11 NORME DI SICUREZZA PER LE SCUOLE DI TIPO 0 Non si applicano al caso specifico. 12 NORME DI ESERCIZIO

19 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 18 di 39 A cura del titolare dell'attività dovrà essere predisposto un registro dei controlli periodici ove sono annotati tutti gli interventi ed i controlli relativi all'efficienza degli impianti elettrici, dell'illuminazione di sicurezza, dei presidi antincendio, dei dispositivi di sicurezza e di controllo, delle aree a rischio specifico e dell'osservanza della limitazione dei carichi d'incendio nei vari ambienti dell'attività (nessun locale della nuova scuola dovrà comunque superare i 30 kg/mq di carico di incendio). Tale registro deve essere mantenuto costantemente aggiornato e disponibile per i controlli da parte dell'autorità competente Deve essere predisposto un piano di emergenza e devono essere fatte prove di evacuazione, almeno due volte nel corso dell'anno scolastico Le vie di uscita devono essere tenute costantemente sgombre da qualsiasi materiale È fatto divieto di compromettere la agevole apertura e funzionalità dei serramenti delle uscite di sicurezza, durante i periodi di attività della scuola, verificandone l'efficienza prima dell'inizio delle lezioni Le attrezzature e gli impianti di sicurezza devono essere controllati periodicamente in modo da assicurarne la costante efficienza Nei locali ove vengono depositate o utilizzate sostanze infiammabili o facilmente combustibili è fatto divieto di fumare o fare uso di fiamme libere I travasi di liquidi infiammabili non possono essere effettuati se non in locali appositi e con recipienti e/o apparecchiature di tipo autorizzato Nei locali della scuola, non appositamente all'uopo destinati, non possono essere depositati e/o utilizzati recipienti contenenti gas compressi e/o liquefatti. I liquidi infiammabili o facilmente combustibili e/o le sostanze che possono comunque emettere vapori o gas infiammabili, possono essere tenuti in quantità strettamente necessarie per esigenze igienicosanitarie e per l'attività didattica e di ricerca in corso come previsto al punto 6.2 del Decreto Al termine dell'attività didattica o di ricerca, l'alimentazione centralizzata di apparecchiature o utensili con combustibili liquidi o gassosi deve essere interrotta azionando le saracinesche di intercettazione del combustibile, la cui ubicazione deve essere indicata mediante cartelli segnaletici facilmente visibili Negli archivi e depositi, i materiali devono essere depositati in modo da consentire una facile ispezionabilità, lasciando corridoi e passaggi di larghezza non inferiore a 0,90 m Eventuali scaffalature dovranno risultare a distanza non inferiore a m 0,60 dall'intradosso del solaio di copertura.

20 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 19 di Il titolare dell'attività deve provvedere affinché nel corso della gestione non vengano alterate le condizioni di sicurezza. Egli può avvalersi per tale compito di un responsabile della sicurezza, in relazione alla complessità e capienza della struttura scolastica. 13 NORME TRANSITORIE Non si applicano. 14 DEROGHE Non si applicano.

21 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 20 di 39 A IMPIANTO FOTOVOLTAICO Per le attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco è in vigore una guida del Ministero dell Interno allegata alla nota n del 07/02/2012 che ha come oggetto: Guida per l installazione degli impianti fotovoltaici Edizione anno Nella circolare si chiarisce che: L'installazione di un impianto fotovoltaico a servizio di un'attività soggetta ai controlli di prevenzione incendi richiede gli adempimenti previsti dal comma 6 dell'art. 4 del D.P.R. n. 151 del 1 agosto La guida in particolare prescrive: L'installazione dovrà essere eseguita in modo da evitare la propagazione di un incendio dal generatore fotovoltaico al fabbricato nel quale è incorporato. Tale condizione si ritiene rispettata qualora l'impianto fotovoltaico, incorporato In un opera di costruzione, venga installato su strutture ed elementi di copertura e/o di facciata incombustibili (Classe 0 secondo il DM 26/06/1984 oppure Classe A1 secondo il DM 10/03/2005). Risulta, altresì, equivalente l'interposizione tra i moduli fotovoltaici e il piano di appoggio, di uno strato di materiale di resistenza al fuoco almeno El 30 ed incombustibile (Classe 0 secondo Il DM 26/06/1984 oppure Classe A1 secondo il DM 10/03/2005). L'ubicazione dei moduli e delle condutture elettriche dovrà inoltre sempre consentire il corretto funzionamento e la manutenzione di eventuali evacuatori di fumo e di calore (EFC) presenti, nonché tener conto, in base all'analisi del rischio incendio, dell'esistenza di possibili vie di veicolazione di incendi (lucernari, camini, ecc.). In ogni caso i moduli, le condutture, gli inverter, i quadri ed altri eventuali apparati non dovranno essere installati nel raggio di 1 m dagli EFC. L'impianto FV dovrà, inoltre, avere le seguenti caratteristiche: - essere provvisto di un dispositivo di comando di emergenza, ubicato in posizione segnalata ed accessibile che determini il sezionamento dell'impianto elettrico, all'interno del compartimento/fabbricato nei confronti delle sorgenti di alimentazione, ivi compreso l'impianto fotovoltaico. - in caso di presenza di gas, vapori, nebbie infiammabili o polveri combustibili, al fine di evitare i pericoli determinati dall'innesco elettrico, è necessario Installare la parte di impianto in corrente continua, compreso l'inverter, all'esterno delle zone classificate ai sensi del D. Lgs. 81/ allegato XLIX; - nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di materiale esplodente, il generatore fotovoltaico e tutti gli atri componenti in corrente continua costituenti potenziali fonti di innesco, dovranno essere installati alle distanze di sicurezza stabilite dalle norme tecniche applicabili; - i componenti dell'impianto non dovranno essere installati in luoghi definiti "luoghi sicuri" ai sensi del DM 30/11/1983, nè essere di intralcio alle vie di esodo;

22 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 21 di 39 - le strutture portanti, ai fini del soddisfacimento del livelli di prestazione contro l'incendio di cui al DM 09/03/2007, dovranno essere verificate e documentate tenendo conto delle variate condizioni dei carichi strutturali sulla copertura, dovute alla presenza del generatore fotovoltaico, anche con riferimento al DM 14/01/2008 "Norme tecniche per le costruzioni". È previsto un impianto fotovoltaico da circa 16,00 kwp posizionato sulla copertura ad una falda dell edificio scolastico. L impianto sarà realizzato secondo normative vigenti e nel pieno rispetto delle indicazioni delle linee guida.

23 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 22 di 39 1 RELAZIONE TECNICA AUDITORIUM DA 360 POSTI La relazione tecnica è redatta a dimostrazione della correttezza della progettazione nelle misure attuate ai fini della prevenzione incendi. Come detto, per quanto riguarda la verifica della progettazione si sono considerati i riferimenti della REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI PER LA PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE ED ESERCIZIO DEI LOCALI DI INTRATTENIMENTO E DI PUBBLICO SPETTACOLO dell Allegato di cui al D.M. 19 Agosto Per una più agevole lettura, i capitoli ed i singoli paragrafi riportati sono conformi nella numerazione e nella denominazione ai singoli paragrafi dell allegato sopra richiamato. 1.1 Campo di applicazione L edificio di cui alla presente esame progetto trova perfetta applicazione nel Decreto di riferimento in quanto l edificio è ad auditorium (comunicante con la scuola secondaria di primo grado) di nuova costruzione. In particolare il nuovo edificio può essere classificato alla lettera d) del Decreto ovvero auditori e sale convegno. La presente relazione tecnica è redatta a dimostrazione della correttezza della progettazione nelle misure attuate per i seguenti obiettivi: minimizzare le cause di incendio; garantire la stabilità delle strutture portanti al fine di assicurare il soccorso degli occupanti; limitare la produzione e la propagazione di un incendio all interno dei locali; limitare la propagazione di un incendio ad edifici e/o locali contigui; assicurare la possibilità che gli occupanti lascino i locali indenni o che gli stessi siano soccorsi in altro modo; garantire la possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza. 2 DISPOSIZIONI GENERALI PER LA COSTRUZIONE DEI LOCALI 2.1 Ubicazione GENERALITÀ L attività di nuova realizzazione sarà dotata ubicata in un edificio adiacente ad altre attività (blocco spogliatoi e nuove aule scuola media), ma con struttura portante autonoma.

24 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 23 di 39 Ai sensi del Decreto pertanto l attività può essere iscritta al punto b) ovvero in edifici adiacenti con proprie strutture autonome SCELTA DELL AREA La nuova attività sorgerà a servizio del plesso scolastico esistente E. Fermi di via Europa 14 a Castelgomberto. Vista la necessità di utilizzo anche extra-scolastico dell auditorium si prevedrà comunque un accesso dal parcheggio interno al plesso scolastico (lato via Gramsci), ma utilizzabile anche quando lo stesso edificio risulterà essere chiuso ACCESSO ALL AREA Per consentire l'intervento dei mezzi di soccorso dei Vigili del fuoco gli accessi all'area avranno i seguenti requisiti minimi: - larghezza: 3,50 m; - altezza libera: 4 m; - raggio di volta: 13 m; - pendenza: non superiore al 10%; - resistenza al carico: almeno 20 tonnellate (8 sull'asse anteriore e 12 sull'asse posteriore; passo 4 m). L eventuale utilizzo degli spazi esterni, di pertinenza del locale, ai fini del parcheggio di autoveicoli, può essere consentito a condizione che non siano pregiudicati l accesso e la manovra dei mezzi di soccorso e non costituiscano ostacolo al deflusso del pubblico. Non sono presenti locali siti ad altezza antincendio superiore a 12 m UBICAZIONE AI PIANI INTERRATI Il piano di riferimento della nuova attività, localizzato in prossimità dell accesso principale dell attività, ovvero sul parcheggio interno del plesso scolastico (lato via Gramsci), è di circa 2,0 metri dal piano di calpestio del solaio finito dell auditorium (quota assoluta di progetto pari a -1,65 m dallo 0,00 progettuale). Non ci sono pertanto locali posti a quota inferiore a -10 metri e neppure locali tra i -7,5 e -10 m e pertanto non sono necessari impianti di spegnimento automatico a pioggia (impianto sprinkler).

25 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 24 di Separazioni Comunicazioni GENERALITÀ L auditorium sarà separato dal blocco spogliatoi e, cautelativamente, anche dal blocco di ingresso con strutture separanti e portanti aventi almeno REI90. Per quanto riguarda il blocco spogliatoi di nuova realizzazione non ci saranno comunicazioni dirette con l auditorium COMPLESSI MULTISALA Non si applica alla presente attività essendoci un unica sala spettatori COMUNICAZIONE CON ALTRE ATTIVITÀ E consentito che l auditorium si collegato direttamente con la scuola media (entrambi di nuova realizzazione ovvero con attività n. 85 ex DM 16 Febbraio 1982, ora attività n. 67 ai sensi del D.P.R. n.151 del 01/08/2011) attraverso un filtro a prova di fumo con caratteristiche almeno pari a REI120 (così come previsto dal punto 2.4 del Decreto Ministeriale 26/08/1992 Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica). Detta comunicazione non sarà comunque considerata ai fini del computo delle vie di uscita ABITAZIONI ED ESERCIZI AMMESSI DENTRO I LOCALI Non sono previsti spazi adibiti ad abitazione e/o pubblici esercizi di vendita. 2.3 Strutture e materiali RESISTENZA AL FUOCO DELLE STRUTTURE Il dimensionamento degli spessori e delle protezioni da adottare, per i vari tipi di materiali, nonché la classificazione degli edifici in funzione del carico di incendio, vanno determinati con le modalità specificate nel D.M. 16/2/2007 Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione e nel DM 9/3/2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del C.N.VV.F.. L auditorium verrà realizzato con struttura portante verticale in cemento armato in opera o prefabbricato e con solai di copertura in prefabbricato. Tutte le strutture verticali e orizzontali portanti garantiranno resistenza al fuoco non inferiore a R90 in conformità in conformità alla scelta di garantire strutture separanti con tutti gli ambienti almeno pari ad REI90. La resistenza al fuoco R90 è pertanto superiore al valore minimo previsto per strutture con altezza antincendi fino a 12 metri.

26 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 25 di 39 Le strutture verticali di separazione con la scuola garantiranno una resistenza al fuoco non inferiore a REI120 (strutture separanti) REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI Le caratteristiche di reazione al fuoco dei materiali devono essere le seguenti: a) negli atri, nei corridoi, nei disimpegni, nelle rampe, nei passaggi in genere e nelle vie di esodo, è consentito l impiego dei materiali di classe 1 in ragione, al massimo, del 50% della loro superficie totale (pavimento + pareti + soffitti + proiezioni orizzontali delle scale); per le restanti parti debbono essere impiegati materiali di classe 0; b) in tutti gli altri ambienti è consentito che i materiali di rivestimento dei pavimenti siano di classe 2 e che gli altri materiali di rivestimento siano di classe 1; c) i materiali suscettibili di prendere fuoco su entrambe le facce (tendaggi e simili) devono essere di classe di reazione al fuoco non superiore a 1; d) le poltrone ed i mobili imbottiti devono essere di classe 1 IM; e) i sedili non imbottiti costituiti da materiali combustibili devono essere di classe non superiore a 2; f) i materiali isolanti in vista, con componente isolante direttamente esposto alle fiamme, devono essere di classe di reazione al fuoco non superiore a 1; nel caso di materiale isolante in vista, con componente isolante non direttamente esposto alle fiamme, sono ammesse le classi di reazione al fuoco 0-1, 1-0, 1-1; g) i materiali di rivestimento combustibili, ammessi nelle varie classi di reazione al fuoco, devono essere messi in opera in aderenza agli elementi costruttivi o riempiendo con materiale incombustibile eventuali intercapedini. Ferme restando le limitazioni di cui alla precedente lettera a), è consentita l installazione di controsoffitti nonché di materiali di rivestimento e di materiali isolanti in vista, posti non in aderenza agli elementi costruttivi, purché abbiano classe di reazione al fuoco non superiore ad 1 e siano omologati tenendo conto delle effettive condizioni di impiego anche in relazione alle possibili fonti di innesco; h) i materiali di cui alle lettere precedenti devono essere omologati ai sensi del decreto del Ministro dell interno 26 giugno 1984 (S.O. Gazzetta Ufficiale n. 234 del 25 agosto 1984); i) qualora siano previsti effettivi accorgimenti migliorativi delle condizioni globali di sicurezza dei locali rispetto a quanto previsto dal presente decreto, quali efficaci sistemi di smaltimento dei fumi asserviti ad impianti di rivelazione automatica degli incendi e/o impianti di spegnimento automatico, può consentirsi l impiego di materiali di classe 1, 2 e 3 in luogo delle classi 0, 1 e 2 precedentemente indicate, con esclusione dei tendaggi, controsoffitti e materiali di

27 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 26 di 39 rivestimento posti non in aderenza per i quali è ammessa esclusivamente la classe 1, nonché delle poltrone e dei mobili imbottiti per i quali è ammessa esclusivamente la classe 1 IM; l) è consentita la posa in opera, a parete e a soffitto, di rivestimenti lignei opportunamente trattati con prodotti vernicianti omologati di classe 1 di reazione al fuoco, secondo le modalità e le indicazioni contenute nel decreto del Ministro dell interno 6 marzo 1992 (Gazzetta Ufficiale n. 66 del 19 marzo 1992); m) per il palcoscenico e la sala è ammesso il pavimento in legno; negli altri ambienti tale tipo di pavimento può essere consentito purché stabilmente aderente a strutture non combustibili o rivestite con materiali di classe 0; n) è consentito l impiego del legno per i serramenti esterni ed interni; o) i lucernari devono avere vetri retinati oppure essere costruiti in vetrocemento o con materiali combustibili purché di classe 1 di reazione al fuoco; p) i materiali isolanti installati all interno di intercapedini devono essere incombustibili. E consentita l installazione di materiali isolanti combustibili all interno di intercapedini delimitate da strutture realizzate con materiali incombustibili ed aventi resistenza al fuoco almeno REI 30. Nell auditorium si avranno: - rivestimento interno in intonaco o cartongesso incombustibile in euroclasse A1; - pavimento in gres incombustibile in euroclasse A1; - controsoffitto a fonoassorbente in doghe in euroclasse B-s2, d0. Negli altri ambienti si avranno: - rivestimento interno in intonaco o cartongesso incombustibile in euroclasse A1; - pavimento in gres incombustibile in euroclasse A1; - controsoffitto in fibre in euroclasse A MATERIALE SCENICO Per la realizzazione degli scenari fissi e mobili (quinte, velari, tendaggi e simili) è ammesso l impiego di materiali combustibili di classe di reazione al fuoco non superiore a 2. Nei locali con scena di tipo integrato nella sala, i materiali allestiti nell area scenica devono essere di classe di reazione al fuoco non superiore a 1.

28 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 27 di MATERIALI DI COPERTURA I materiali impiegati nella copertura dei locali devono avere caratteristiche di reazione al fuoco secondo quanto previsto al punto DISTRIBUZIONE E SISTEMAZIONE DEI POSTI NELLA SALA 3.1 Distribuzione dei posti a sedere Complessivamente la sala in progetto potrà prevedere 360 posti a sedere, riservati al pubblico, di tipo fisso e distribuiti in quattro settori, ciascuno composto da 90 posti ovvero da 9 posti per fila su 10 file. Tale distribuzione rispetta quanto stabilito dal Decreto (massimo 160 posti per settore con un massimo di 16 posti per fila e 10 file). I settori saranno separati l uno dall altro mediante passaggi longitudinali e trasversali di larghezza non inferiore a 1,2 m. Tra i posti a sedere e le pareti della sala sarà lasciato un passaggio di larghezza non inferiore a 1,2 m. 3.2 Sistemazione dei posti fissi a sedere La distanza tra lo schienale di una fila di posti ed il corrispondente schienale della fila successiva deve essere di almeno di 0,8 m, nel caso in progetto è pari a 0,90 metri. La larghezza di ciascun posto deve essere almeno di 0,5 m con braccioli e di 0,45 m senza braccioli. Nel caso in progetto è pari a 0,6 metri con sedili previsti con i braccioli. Le sedie e le poltrone devono essere saldamente fissate al suolo ed avere sedile del tipo a ribaltamento automatico o per gravità. Sono ammessi sedili mobili esclusivamente nei palchi. 3.3 Sistemazione dei posti in piedi Nessun spettatore può sostare nei passaggi esistenti nella sala. Per il progetto del nuovo auditorium non sono consentiti posti in piedi e pertanto non sono previste aree riservate. 4 MISURE PER L ESODO DEL PUBBLICO DALLA SALA 4.1 Affollamento L affollamento massimo deve essere stabilito come segue:

29 Data stampa: 02/12/2015 REL.VVF.docx 28 di 39 a) nei locali, di cui all art. 1, comma 1, lettere a), b), c), d), g), h), del Decreto pari al numero dei posti a sedere ed in piedi autorizzati, compresi quelli previsti per le persone con ridotte o impedite capacità motorie. Nel caso specifico i posti a sedere complessivi sono pari a Capacità di deflusso La capacità di deflusso per i locali al chiuso non deve essere superiore ai seguenti valori: a) 50 per locali con pavimento a quota compresa tra più o meno 1 m rispetto al piano di riferimento; b) 37,5 per locali con pavimento a quota compresa tra più o meno 7,5 m rispetto al piano di riferimento; c) 33 per locali con pavimento a quota al di sopra o al di sotto di 7,5 m rispetto al piano di riferimento. Nel caso progettuale in esame la capacità di deflusso, avendo un piano di riferimento posto a più 2 metri circa dal piano del pavimento, è pari a 37, Sistema delle vie d uscita GENERALITÀ Il locale è provvisto di un sistema organizzato di vie di uscita dimensionato in base al massimo affollamento previsto ed alle capacità di deflusso sopra stabilite, che, attraverso percorsi indipendenti, adduca in luogo sicuro all esterno. Nei passaggi interni alla sala, qualora sia necessario realizzare gradini per superare dislivelli, gli stessi debbono avere pedate ed alzate di dimensioni rispettivamente non inferiori a 30 cm (pedata) e non superiori a 18 cm (alzata), ed essere segnalati con appositi dispositivi luminosi. Nel progetto in esame tale prescrizione risulta soddisfatta in quanto le pedate sono pari a 90 cm e le alzate pari a 16,5 cm. La pendenza di corridoi e passaggi non può essere superiore al 12%. Le rampe ubicate lungo le vie di uscita, a servizio di aree ove è prevista la presenza di persone con ridotte o impedite capacità motorie, non possono avere pendenza superiore all 8%. Nel caso in esame le rampe sono tutte dimensionate con una pendenza massima pari al 5%. I pavimenti in genere ed i gradini in particolare non avranno superfici sdrucciolevoli. Le superfici lungo le vie di uscita esposte alle intemperie devono essere tenute sgombre da neve e ghiaccio e se del caso adeguatamente protette.

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