Allegato 2. Relazione finale
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- Gianleone Tommasi
- 8 anni fa
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1 Relazione finale IL PANE DEGLI ALTRI è una proposta della Caritas lodigiana. Il concorso senza premi vuole sensibilizzare i bambini del primo mondo alle problematiche delle popolazioni del terzo e del quarto mondo. Il progetto mi è stato proposto dall ins. di religione cattolica Morici all inizio dell a.s. 2005/ 06. Il progetto è stato proposto a due classi terze elementari, rispettivamente di 17 e 16 alunni. Le docenti coinvolte sono state: Sonia Boldrini, Orietta Morici (insegnante di religione cattolica del plesso), Laura Bragherio, Ornella Raffa, Ornella Gregori. Dopo una fase di analisi della proposta nella quale è stata valutata la coerenza del progetto con gli obiettivi formativi e didattici indicati nella programmazione annuale, abbiamo individuato per le due aree di intervento le finalità, gli obiettivi e le modalità di intervento: Avvicinare i bambini alla realtà del terzo mondo, ai paesi africani e alle condizioni di vita dei loro coetanei più poveri (lezione frontale); Scoprire differenze e analogie alimentari tra culture diverse (obiettivo trasversale); Comprendere il valore del cibo e del non-spreco di esso (obiettivo trasversale); Comprendere la fatica del lavoro manuale (preparazione della boulle); Conoscere sommariamente il continente africano (lezione frontale); Conoscere il processo di lavorazione del pane (uscita didattica al panificio Bertolotti); Comprendere sequenze temporali (preparazione della boulle); Imparare a lavorare in piccoli gruppi (preparazione della boulle, preparazione delle slide a coppie); Conoscere le principali funzioni di ppt (lezioni quindicinali con gruppi di 8/9 alunni, lavoro a coppie). Il termine per la consegna dell elaborato erano le vacanze natalizie; questo ha reso necessaria una programmazione delle fasi di lavoro dettagliata e precisa. Le insegnanti hanno perciò programmato nelle tre settimane successive le attività, le modalità di intervento e pianificato i tempi, le risorse umane, gli spazi e le attrezzature necessarie. Inizialmente sono state necessarie delle lezioni frontali in aula, tenute principalmente dall insegnante di religione cattolica, per la presentazione del progetto e per una conoscenza almeno sommaria del continente africano e dello Stato del Niger, nonché del problema della fame nel mondo.
2 Dall ultimo mercoledì di settembre fino alla fine di novembre ogni mercoledì dalle 10:30 alle 12:30 i bambini in aula informatica hanno imparato ad utilizzare le principali funzioni di ppt. Il 16 novembre, durante una compresenza, ci siamo riuniti in aula magna, abbiamo realizzato la boulle e l insegnante Raffa l ha cotta presso la sua abitazione. Il giorno dopo l abbiamo assaggiata. Verso la fine di novembre abbiamo visitato il panificio Bertolotti di Melegnano (MI). Una volta che tutte le immagini, recuperate e scattate durante le attività, sono state caricate sul pc del laboratorio destinato alla stesura della presentazione è iniziata la fase finale del progetto. Ogni mercoledì mattina e durante molti intervalli dopo pranzo gli alunni a coppie hanno realizzato la presentazione ppt secondo le bozze stabilite in un lavoro comunitario. L insegnante Morici ha infine consegnato l elaborato presso la sede della Caritas di Lodi. Il 3 maggio 2006 i bambini si sono recati presso il Seminario Vescovile di Lodi dove hanno ricevuto un attestato di partecipazione e hanno visto, insieme al loro, un sunto degli elaborati di tutte le scuole partecipanti. Ogni alunno ha avuto una copia dell elaborato su un cd, da me masterizzato presso la mia abitazione. Una delle prime difficoltà che abbiamo incontrato è stata la scarsa disponibilità di accesso al laboratorio di informatica. La necessità di tempi stretti ci ha obbligate a concentrare le attività nella prima parte dell anno scolastico, ma ciò è entrato in contrasto con l organizzazione degli spazi del plesso. In una piccola scuola di provincia, che ha ritmi stabiliti e ripetuti da anni, è stato necessario chiedere aiuto ad altri team di lavoro: un altro interclasse ha rinunciato a lavorare nel laboratorio multimediale per tutto il primo quadrimestre; in cambio, noi abbiamo promesso di dare loro la precedenza nel secondo. Questo perché gli spazi non consentono in quella scuola di separare l aula informatica da quella della televisione, oggetto molto usato e non trasportabile su un carrello. Ho pensato più volte nel corso della realizzazione del progetto a quelle belle lavagne multimediali montate su carrelli. Per ironia della sorte, alla fine dell anno scolastico il Dirigente ci ha messi al corrente che aveva acquistato proprio una di quelle lavagne fortuna per chi lavorerà in futuro in quel plesso (sono stata trasferita al termine dell anno scolastico). Un altro problema è stato l insegnamento dell utilizzo di Power Point. Il laboratorio è attrezzato con quattro computer indipendenti tra loro; come ho già detto non c è un videoproiettore né un maxischermo. Così ho dovuto lavorare con 8/9 bambini per volta, sistemandoli a coppie alle postazioni dei pc, per un ora a gruppo. In questo modo ogni alunno ha potuto seguire le lezioni di informatica per
3 un ora ogni due settimane, dovendo occuparmi di due classi da sola viste le scarse competenze delle mie colleghe in materia di nuove tecnologie. Il lavoro più impegnativo è stato quello di insegnare ad usare un programma che i bambini non avevano mai utilizzato e del quale nemmeno conoscevano il nome. La mia scelta è stata quella di far esplorare loro i tasti e le funzioni di ppt prima di dar loro strumenti e percorsi corretti. E chiaro che i bambini sono molto recettivi, dato che in poco tempo hanno imparato a creare slide divertenti, anche con suoni e gif animate. Ho però notato da parte di alcuni alunni un grande timore di rompere la macchina: alcuni hanno confessato che i genitori a casa non fanno loro accendere e spegnere il pc, ma lo fanno trovare loro già pronto per essere utilizzato per un videogioco. La finalità ultima era però quella di insegnare la logica di questi programmi: arrivare ad ottenere lo stesso risultato attraverso diverse strade. Anche per questo i bambini hanno dimostrato una grande attitudine. Un altra caratteristica messa in evidenza dal software è stata la predisposizione artistica di alcuni bambini nell uso del colore per gli sfondi delle slide di prova. Anche chi non aveva particolari capacità fino-motorie ha potuto facilmente dimostrare capacità di accostamento di colori e di gestione dello spazio da colorare. Durante le lezioni sono stata affiancata dalla collega Bragherio, che però non ha saputo acquisire competenze sufficienti per rendere indipendente il suo gruppo classe dal mio. Pur con tutta la buona volontà della collega, è chiaro che mettersi in gioco in prima persona e imparare insieme ai propri alunni è difficile e comunque una scelta personale. Più semplice è stato mostrare qualcosa alle colleghe quando gli alunni non erano presenti. Allora le dinamiche chiaramente cambiano, è quindi possibile abbassare certe difese e rendersi disponibili all ascolto e all acquisizione di competenze di altri colleghi. Nelle fasi manipolative invece i ruoli si sono invertiti: io ho potuto solo osservare (e fotografare) e le mie colleghe hanno decisamente condotto la lezione. Meno problematiche sono state le relazioni tra gli alunni. Obbligati a lavorare in piccoli gruppi e più spesso a coppie, hanno facilmente trovato un equilibrio. Chiaramente le coppie di alunni sono state pensate e stabilite secondo diversi criteri di compatibilità. In quasi tutte le coppie era presente un alunno che aveva una certa familiarità con i computer, così da facilitare l apprendimento cooperativo ed
4 evitare gruppi di livello. I bambini hanno prodotto alcune presentazioni di prova nelle quali si sono divertiti a pasticciare, caricando le slide fino all eccesso, senza il timore di essere valutati. Sapevano infatti che non avrebbero ricevuto alcun voto per il laboratorio di informatica e questo sicuramente li ha liberati dal vincolo del rendimento e perciò dall ansia di prestazione. Tutti gli alunni hanno imparato ad utilizzare le funzioni di base del programma Power Point, anche se a livelli diversi. Alcuni si sono dimostrati invece particolarmente recettivi. La valutazione finale degli alunni è stata più che positiva per diversi motivi: prima di tutto hanno finalmente mostrato ai genitori che i bambini non giocano solamente con i computer, ma sanno costruire e progettare elaborati seri. Inoltre si sono visti protagonisti insieme a diversi ordini di scuola: il concorso era aperto infatti a tutti gli ordini di scuola del lodigiano e il giorno della premiazione il loro elaborato è stato apprezzato quanto quello di alcune scuole superiori. La mia valutazione non può che essere positiva. Le attività proposte sono state varie, mai monotone e seguite con entusiasmo ed interesse da tutti gli alunni. Anche i bambini con ritmi di apprendimento lenti e con programmazioni differenziate hanno potuto contribuire alla preparazione del lavoro in ogni sua fase. Il termine per la consegna dell elaborato alla Caritas (Natale 2005) ha reso i tempi stretti, ma ci ha aiutato a non disperdere le energie e a mantenere ritmi di lavoro elevati e costanti. Sicuramente un laboratorio informatico più attrezzato sarebbe stato utile, ma fortunatamente dispongo a casa di hardware sufficiente per esaudire le richieste tecnologiche (fotocamera digitale, chiave usb, masterizzatore, lettore dvd. La Caritas di Lodi ha previsto anche per quest anno la realizzazione del progetto Il pane degli altri, anche se con un taglio diverso: si dovrà approfondire la problematica dell acqua in alcune zone del mondo. Visto il mio trasferimento, non mi occuperò in prima persona del progetto, ma so che i bambini, entusiasti del lavoro dello scorso anno, hanno aderito al concorso: approfondiranno il tema riferendosi alla zona del Sud-Est asiatico. Ho promesso di controllare ogni tanto il lavoro nelle sue fasi; spero di averli resi indipendenti nell uso di Power Point, dato che le altre insegnanti non hanno confidenza con il programma.
5 La scelta di proporre per questo modulo di progettazione un elaborato precedente al DOL chiaramente non consente di utilizzare al meglio i contenuti del corso stesso: sarebbe stato interessante applicare alla presentazione le funzioni avanzate che ho imparato ad usare durante il modulo a scelta di ppt. In merito a questo mi sto organizzando per la preparazione della progettazione del secondo anno del DOL: quest anno ho una classe quinta, mi è perciò possibile progettare un elaborato ben articolato avendo a disposizione un intero anno scolastico. I miei ex-alunni hanno però un buon testo di informatica a disposizione; considerato l entusiasmo che hanno dimostrato per le nuove tecnologie, credo che proveranno ad approfondire la conoscenza di alcuni programmi. E infatti la prima finalità didattica di un docente di informatica insegnare ad imparare. Questo è ciò che ho cercato di trasmettere ai due gruppi classe durante quell intenso primo quadrimestre.
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