Linguaggi ed Applicazioni mul1mediali
|
|
- Nicolina Clemente
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Linguaggi ed Applicazioni mul1mediali Introduc1on to transport protocols Distribu1on of mul1media streaming Streaming Protocols Mul1media in rete Maurizio Maffi ISTI Informa1on Science and Technology Ins1tute
2 Applicazioni mul1mediali Le applicazioni mul1mediali possono essere classificate nelle seguen1 categorie: 1. Real 1me 2. Synchronous (interac1ve) / Asynchronous 3. Unicast / Mul1cast / Broadcast 4. One- way / bidirec1onal
3 Applicazioni mul1mediali Real &me Sostanzialmente un sistema in tempo reale è un sistema che deve reagire ad un dato s1molo entro un tempo predefinito. Hard &me i sistemi hard richiedono un rispeuo rigido dei vincoli di precisione temporale, in quanto mancare una scadenza significherebbe invalidare il funzionamento dell intero sistema So- &me I sox si limitano ad un rispeuo sta1s1co dei vincoli che, se forza1, portano ad una degradazione dell applicazione che può però essere tollerata in funzione del suo costo per l u1lizzatore
4 Applicazioni mul1mediali Unicast: il des1natario della tramissione è un unico host Mul&cast: il des1natario è rappresentato da un gruppo di host Broadcast: il des1natario della trasmissione è rappresentato da ogni host raggiungibile
5 Applicazioni mul1mediali - Mul1cast Il mul&cast è un metodo per la distribuzione di da1 verso un certo numero di host. I da1 vengono trasmessi solo una volta dall host sorgente verso le des1nazioni, che possono anche trovarsi su diverse re1. Tipicamente, il gruppo di des1natari in una trasmissione mul1cast è dinamico, nel senso che è sempre aperto all entrata di nuovi host o all uscita di quelli già esisten1. Questo dinamismo consente al sistema di operare anche in caso di interruzione nei normali servizi di rete.
6 Re1 di computer Per una migliore comprensione delle architeuure, dei protocolli e tecniche, è necessario introdurre alcuni conce\ di base rela1ve alle re1 di computer (in par1colare a rete Internet). Il modello ISO/OSI, concepito per re1 di telecomunicazioni a commutazione di paccheuo, è cos1tuito da una pila (o stack) di protocolli auraverso i quali viene ridoua la complessità implementa1va di un sistema di comunicazione per il networking. In par1colare ISO/OSI è cos1tuito da stra1 (o livelli), i cosidde\ layer, che racchiudono uno o più aspe\ fra loro correla1 della comunicazione fra due nodi di una rete. I layers sono in totale 7 e vanno dal livello fisico (quello del mezzo fisico, ossia del cavo o delle onde radio) fino al livello delle applicazioni, auraverso cui si realizza la comunicazione di alto livello.
7 Re1 di computer Ogni layer individua un protocollo di comunicazione del livello medesimo. ISO/OSI realizza una comunicazione per livelli, cioè da1 due nodi A e B, il livello n del nodo A può scambiare informazioni col livello n del nodo B ma non con gli altri: ciò conferisce modularità al sistema e semplicità di implementazione e reimplementazione.
8 Layers LAYER 3 2 1
9 Layer 1 physical L obie\vo di questo livello è quello di trasmeuere bit su un canale di comunicazione. Gli aspe\ di progeuo sono: Garan1re che la comunicazione avvenga in modo correuo (es. se viene inviato un 1, venga ricevuto un 1 e non uno 0) Ges1one esplicita delle caraueris1che meccaniche, eleuriche e procedurali delle interfacce di rete (componen1 che conneuono l'elaboratore al mezzo fisico) e le caraueris1che del mezzo fisico Si ges1scono, ad esempio: Tensioni scelte per rappresentare 0 ed 1 Durata (in microsecondi) di un bit Trasmissione simultanea in due direzioni oppure no Forma dei conneuori
10 Layer 2 data link Obie\vo: far sì che un mezzo fisico trasmissivo appaia, al livello superiore, come una linea di trasmissione esente da errori di trasmissione non rileva1. TrasmeUe frame con "sufficiente affidabilità tra due en1tà direuamente connesse, rileva errori di trasmissione e (raramente) li corregge. Operazioni legate ai frame delimitazione, ordinamento dei bit, suddivisione in campi, indirizzi, etc. Rilevazione e correzione errori codici auto correggen1, ritrasmissione, basata su pacche\ ACK (acknowledgement)
11 Layer 2 data link Funzionamento SpezzeUa i da1 provenien1 dal livello superiore in frame; Invia i frame in sequenza AspeUa un acknowledgement (ack) per ogni frame inviato
12 Layer 2 data link Compi1: Aggiunta di delimitatori (framing) all'inizio ed alla fine del frame; Ges1one di errori di trasmissione causa1 da: Errori in ricezione Perdita di frame Duplicazione di frame (da perdita di ack) regolazione del traffico (per impedire che il ricevente sia "sommerso ) meccanismi per l'invio degli ack piggybacking (da pickaback, cioè trasportare sulle spalle) dei pacche\ ACK Per le re1 broadcast che devono controllare l'accesso condiviso al canale trasmissivo,è stato implementato uno speciale souolivello del livello data link, il MAC (Medium Access Control)
13 Layer 3 network Obie\vo: ges1re l'instradamento di frame auraverso sistemi intermedi, e trovare percorsi alterna1vi in caso di problemi. E il primo livello che si occupa del correuo instradamento (rou1ng) dei pacche\ nella rete. Il layer determina se e quale sistema intermedio deve essere auraversato dai messaggi al fine di giungere a des1nazione. A questo scopo il layer u1lizza apposite rou1ng tables per consen1rgli di individuare strade alterna1ve in caso si presen1no degli errori (fault tolerance).
14 Layer 4 Transport Obie\vo del layer 4 è quello di garan1re una trasmissione affidabile, o\mizzando l'uso delle risorse e di fauo ignorando la topologia della rete o la presenza di ulteriori sistemi di rou1ng intermediari (end to end). Affidabilità: tuue le trame arrivano a des1nazione, in copia unica e in ordine. O\mizzazione: traffico ripar1to sui canali disponibili, prevenzione della conges1one della rete. Deve acceuare da1 dal livello superiore, spezzeuarli in pacche\, passarli al livello rete ed assicurarsi che arrivino alla peer en7ty corrispondente.
15 Layer 4 Transport Si occupa della creazione di connessioni di livello rete: 1. Una connessione rete per ciascuna connessione trasporto 2. Molte connessioni rete per una singola connessione trasporto 3. Una singola connessione rete per molte connessioni trasporto, con meccanismi di mul1plexing Offerta di servizi al livello superiore: 1. canale punto a punto affidabile, che consegna da1 in ordine e senza errori (il servizio più diffuso, connec7on oriented) 3. invio di messaggi isola1, con o senza garanzia di consegna (connec7onless) 4. broadcas1ng di messaggi a mol1 des1natari (connec7onless)
16 Layer 5 Session Obie\vo: ges1re il dialogo end- to- end tra due programmi applica1vi che devono comunicare Dialogo garan1re la mutua esclusione nell'u1lizzo di risorse condivise (token) intercalare domande e risposte garantendo la consequenzialità Sincronizzazione stabilire pun1 intermedi (checkpoint) nella comunicazione rispeuo ai quali entrambe le par1 abbiano la garanzia che quanto accaduto prima sia andato a buon fine
17 Layer 6 Presenta1on Obie\vo: ges1re la sintassi dell'informazione lungo l'intero percorso end- to- end, convertendo i vari forma7 (criuografia, compressione, ri- formauazione). Tre diverse seman1che consentono di definire le trasformazioni dei da1 provenien1 dal livello 7: Sintassi astraua definizione formale dei da1 scambia1 dagli applica1vi Sintassi concreta locale come i da1 sono rappresenta1 sui singoli sistemi Sintassi concreta di trasferimento come i da1 sono rappresenta1 lungo il percorso
18 Layer 7 Applica1on Obie\vo: definire i servizi auraverso cui l'utente (non necessariamente umano) u1lizza la rete, con tuue le rela1ve interfacce di accesso Servizi di utente terminale virtuale, trasferimento di file, posta eleuronica, servizi di directory, etc. Servizi di sistema opera7vo risoluzione di nomi, localizzazione di risorse, sincronizzazione degli orologi tra sistemi diversi, controllo di diri\ di accesso, etc.
19 Protocolli internet e relazioni con iso/osi
20 Il protocollo IP il protocollo IP (Internet protocol) che definisce il livello di rete (layer 3) di internet è: 1. NON ORIENTATO ALLA CONNESSIONE (connec1onless): ogni paccheuo con1ene l indirizzo di partenza e di des1nazione e può seguire un percorso diverso (rou1ng). 2. NON AFFIDABILE: (best effort) ogni singolo paccheuo può non arrivare, o arrivare con un ritardo impredicibile a priori.
21 Il livello di trasporto Nella suite protocollare del livello di trasporto (layer 4) sono disponibili due diversi protocolli di trasporto 1. TCP (Trasmission Control Protocol): è un protocollo con connessione di 1po affidabile, ossia tu\ i pacche\ spedi1 arrivano rispeuando l ordine di arrivo. 2. UDP (User Datagram Protocol): è un protocollo senza connessione ed è di 1po non affidabile poiché i pacche\ spedito possono arrivare in ordine diverso o nel caso peggiore non arrivare affauo.
22 TCP vs UDP Possiamo riassumere le differenze tra TCP ed UDP nel seguente modo: TCP Garan1sce la consegna ordinata dei pacche\ Richiede più banda e più tempo di comunicazione a causa dei controlli per garan1re la consegna UDP NON garan1sce la consegna ordinata dei pacche\ Non dovendo effeuuare controlli per garan1re le consegna dei pacche\, risulta essere veloce.
23 Tempo di trasmissione Calcolare il tempo necessario per trasferire un paccheuo da una sorgente verso la sua des1nazione può, nella rete, essere un operazione molto complessa. Una delle cause è legata alla differenza di orario tra le due macchine, differenza che non può essere colmata con semplici operazioni di sincronizzazione.
24 Tempo di trasmissione
25 Round trip &me Al fine di misurare le performance di rete, è possibile u1lizzare il Round Trip Time (RTT), come espressione del tempo necessario ad un paccheuo per giungere a des1nazione e tornare indietro. Questo tempo può quindi essere calcolato come differenza tra due diversi tempi ouenu1 con il medesimo orologio.
26 Round trip &me
27 Round trip &me
28 Applicazioni mul&mediali La scelta del protocollo di trasporto da u1lizzare in ambito mul1mediale dipende fortemente dal 1po di applicazione mul1mediale che si vuole realizzare Possiamo dis1nguere due 1pi di applicazioni 1. Applicazioni che richiedono il download completo delle risorse mul1mediali. Esempio: applicazioni peer- to- peer. 2. Applicazioni che NON richiedono il download completo delle risorse mul1mediali, ma operano su flussi genera1 dal media con1nuo nel tempo
29 Applicazioni mul&mediali Non sempre il download completo del file è una strategia u1lizzabile ed esistono addiriuura casi in cui ciò rappresenta una metodica di 1po insostenibile. Non è possibile, ad esempio, il download completo in caso di applicazioni che operino in tempo reale, come può essere per esempio la radio via Internet, o analogamente la TV via Internet. Esistono poi casi in cui il download sarebbe possibile ma sarebbe così lungo da scoraggiare l'utente. Per esempio nel caso del video on demand, il download di un intero film può richiedere anche ore e l'utente non è 1picamente disponibile ad auendere così tanto per iniziare a fruire del servizio che ha richiesto.
30 STREAMING quando il download sarebbe troppo lungo allora si u1lizza una tecnica nota come STREAMING che opera considerando il media come stream, ovvero flusso, e non come file. L host ricevente comincia il playout del media con1nuo (audio e video) prima che si concluda la comunicazione con l host trasmikente comunicazione
31 Streaming Il meccanismo di base dello streaming lo si può semplificare nel seguente modo: L host sorgente inizia la trasmissione L host des1nazione riceve il primo paccheuo dalla sorgente e aspela un certo periodo durante il quale accumula pacche\ che arrivano a des1nazione terminato il periodo d auesa l host di des1nazione comincia il playout dei pacche\ accumula1 La trasmissione con1nua con la modalità descriue sino al termine
32 Streaming su UDP Tipicamente i sistemi di streaming operano su UDP, cioè il protocollo di trasporto che NON controlla l integrità della trasmissione né l ordine di arrivo dei pacche\ (connec7onless). PRO: viene velocizzata la trasmissione liberandola dai controlli CONTRO: possono esserci pacche\ persi e pacche\ disordina1, causa1 dal servizio best effort (massimo impegno) offerto da IP.
33 JiLer Se il controllo di ordine ed integrità non è effeuuato a livello di trasporto (UDP) allora deve essere effeuuato a livello applicazione. Il disordine che si produce presso la stazione ricevente è causato dal fauo che ciascun paccheuo impiega un tempo diverso a raggiungere la des1nazione. La variabilità del ritardo (e conseguentemente la sua impredicibilità) prodouo dalla trasmissione è deua DELAY JITTER ( variazione del ritardo )
34 Buffer L host di des1nazione deve predisporre uno spazio di memoria in cui accumulare i pacche\ in auesa del playout ( buffer) Il buffer è una struuura a pila di 1po FIFO (first- in- first- out) che viene riempita da un lato e svuotata dall altro Il buffer non si riempie in modo regolare Perché i pacche\ possono arrivare disordinatamente Perché alcuni pacche\ possono non arrivare affauo
35 Buffer Playout 1 TIME 2 3 J J Playout J Playout J = delay- jiler
36 Packet Loss Nell esempio precedente il paccheuo #2 non è arrivato in tempo per essere ascoltato Questo 1po di errore è deuo PACKET LOSS e genera una interruzione del segnale Il paccheuo perso può essere Realmente perso, ossia non arriverà mai al ricevente Troppo in ritardo, arriverà al ricevente ma non in tempo per il playout
37 Buffer e QoS (Quality of Service) La struuura a buffer ha sia dei vantaggi che degli svantaggi VANTAGGI: EffeUua automa1camente il riordino dei pacche\, tentando di compensare e ges1re il delay jiuer SVANTAGGI: I pacche\ messi in auesa ritardano forzatamente il momento del loro playout, con1nuando ad occupare spazio. Nell esempio precedente il paccheuo 1 era presente al tempo 1, ma il suo playout avviene solo al tempo 6
38 Parametri di qualità I parametri per valutare la qualità di trasmissione audio/video su IP sono: Il numero di pacche\ persi Il ritardo tra il momento in cui la trasmissione parte ed il momento in cui il media viene visto o ascoltato La variazione che questo ritardo può assumere a causa dell impredicibilità del comportamento della rete ( delay jiuer)
39 Percezione La percezione che l utente ha della qualità dello streaming è legata ai seguen1 fauori Pacche[ persi: può essere perce\bile, come discon1nuità il mancato arrivo del paccheuo Ritardo: ritardo iniziale di buffering o auesa per rebuffering
40 Protocolli Le applicazioni di streaming in ambito web sono 1picamente basate sui seguen1 protocolli Protocolli per le trasmissioni mul&mediali real &me che usano anche TCP, ma preferibilmente UDP. RTP (Real Time Protocol) RTCP (Real Time Control Protocol) Protocollo per il controllo dell a[vità di streaming RTSP (Real Time Streaming Protocol) Compressione e decompressione Rimozione del jiuer delay Correzione degli errori
41 RTSP CaraUeris1che dell RTSP Supporto per il controllo dell erogazione in streaming del flusso da parte dell applicazione ( client server) Supporto per il controllo del flusso da parte dell utente (Rewind, stop, play..) Protocollo di controllo fuori banda. Vengono usate due connessioni, una per lo stream mul1mediale e una per il controllo.
42 Meta File La richiesta di a\vazione di una connessione di 1po RTSP avviene tramite il web, con una richiesta di 1po HTTP che parte da un browser ed arriva ad un server, e quindi si avvia lo streaming tra client- server. Il browser richiede una risorsa che in realtà è un meta file, ossia un file che descrive il media di cui verrà fauo lo streaming. Il server web risponde inviandolo. Il browser lancia l appropriato player e gli passa il meta file Il player seguendo le indicazioni del meta file avvia lo streaming
Reti di Telecomunicazione Lezione 8
Reti di Telecomunicazione Lezione 8 Marco Benini Corso di Laurea in Informatica marco.benini@uninsubria.it Livello di trasporto Programma della lezione relazione tra lo strato di trasporto e lo strato
DettagliUniversità di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15. Pietro Frasca. Parte II Lezione 5
Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15 Parte II Lezione 5 Giovedì 19-03-2015 1 Intensità del traffico e perdita dei pacchetti La componente
DettagliARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA
ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA INTRODUZIONE È denominata Architettura di rete un insieme di livelli e protocolli. Le reti sono organizzate gerarchicamente in livelli, ciascuno dei quali interagisce
DettagliReti di Telecomunicazione Lezione 6
Reti di Telecomunicazione Lezione 6 Marco Benini Corso di Laurea in Informatica marco.benini@uninsubria.it Lo strato di applicazione protocolli Programma della lezione Applicazioni di rete client - server
DettagliPARTE 1 richiami. SUITE PROTOCOLLI TCP/IP ( I protocolli di Internet )
PARTE 1 richiami SUITE PROTOCOLLI TCP/IP ( I protocolli di Internet ) Parte 1 Modulo 1: Stack TCP/IP TCP/IP Protocol Stack (standard de facto) Basato su 5 livelli invece che sui 7 dello stack ISO/OSI Application
DettagliCorso di Sistemi di Elaborazione delle informazioni. Reti di calcolatori 2 a lezione a.a. 2009/2010 Francesco Fontanella
Corso di Sistemi di Elaborazione delle informazioni Reti di calcolatori 2 a lezione a.a. 2009/2010 Francesco Fontanella Una definizione di Rete Una moderna rete di calcolatori può essere definita come:
DettagliComunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione
I semestre 04/05 Comunicazione tra Computer Protocolli Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica 1
DettagliUna panoramica su HL7
HL7 è uno standard ANSI di integrazione molto importante per tutto il Sistema Informativo Sanitario in generale e per il sistema RIS/PACS in particolare. L'acronimo HL7 sta per Health Level Seven, ossia
DettagliTECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI
TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI Confronto tra ISO-OSI e TCP/IP, con approfondimento di quest ultimo e del livello di trasporto in cui agiscono i SOCKET. TCP/IP
DettagliReti di Calcolatori. Il software
Reti di Calcolatori Il software Lo Stack Protocollare Application: supporta le applicazioni che usano la rete; Transport: trasferimento dati tra host; Network: instradamento (routing) di datagram dalla
DettagliLo scenario: la definizione di Internet
1 Lo scenario: la definizione di Internet INTERNET E UN INSIEME DI RETI DI COMPUTER INTERCONNESSE TRA LORO SIA FISICAMENTE (LINEE DI COMUNICAZIONE) SIA LOGICAMENTE (PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE SPECIALIZZATI)
DettagliProva di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00
Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00 NB: alcune domande hanno risposta multipla: si richiede di identificare TUTTE le risposte corrette. Cognome: Nome:
DettagliModello ISO- OSI. Modelli di re* Livelli (L5, L6) Livelli (L3, L4) A. Ferrari
Modello ISO- OSI Modelli di re* A. Ferrari L OSI (Open System Interconnec*ons) è un progeao formulato dall ISO (Interna*onal Standard Organiza*on) alla fine degli anni 70 con lo scopo di proporre un modello
DettagliPage 1. Elementi Base del Modello OSI. Il modello di riferimento ISO/OSI OSI: Open Systems Interconnection. Struttura a Livelli.
Università degli Studi di Parma Elementi Base del Modello OSI Sistema A Sistema B Sistema C Sistema D Modello OSI mezzi fisici Connessioni Struttura a Livelli Per ridurre la complessità progettuale, tutte
DettagliUDP. Livello di Trasporto. Demultiplexing dei Messaggi. Esempio di Demultiplexing
a.a. 2002/03 Livello di Trasporto UDP Descrive la comunicazione tra due dispositivi Fornisce un meccanismo per il trasferimento di dati tra sistemi terminali (end user) Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it
DettagliModello di riferimento OSI Descrizione dei livelli
Reti di Telecomunicazioni R. Bolla, L. Caviglione, F. Davoli Principali organismi di standardizzazione Modello di riferimento OSI Descrizione dei livelli 6.2 User N+1_Layer User REQUEST RESPONSE CONFIRMATION
DettagliInformatica per la comunicazione" - lezione 8 -
Informatica per la comunicazione - lezione 8 - I multipli 1 KB (kilo) = 1000 B 1 MB (mega) = 1 mln B 1 GB (giga) = 1 mld B 1 TB (tera) = 1000 mld B Codifica binaria dei numeri Numerazione con base 10:
DettagliDal protocollo IP ai livelli superiori
Dal protocollo IP ai livelli superiori Prof. Enrico Terrone A. S: 2008/09 Protocollo IP Abbiamo visto che il protocollo IP opera al livello di rete definendo indirizzi a 32 bit detti indirizzi IP che permettono
DettagliMODELLI ISO/OSI e TCP/IP
D. Talia RETI DI CALCOLATORI - UNICAL 1 Reti di Calcolatori MODELLI ISO/OSI e TCP/IP D. Talia RETI DI CALCOLATORI - UNICAL 2 Reti di Calcolatori Livelli e Servizi Il modello OSI Il modello TCP/IP Un confronto
DettagliStreaming Streaming. Multimedia su Internet (1)
Pagina 1 di 32 Streaming Streaming Buongiorno, io mi chiamo Paola Salomoni e insegno Sistemi Operativi e Sistemi Multimediali all'università di Bologna. Lo scopo di questa lezione è quello di introdurre
DettagliIndirizzi Internet e. I livelli di trasporto delle informazioni. Comunicazione e naming in Internet
Indirizzi Internet e Protocolli I livelli di trasporto delle informazioni Comunicazione e naming in Internet Tre nuovi standard Sistema di indirizzamento delle risorse (URL) Linguaggio HTML Protocollo
DettagliLaboratorio di Informatica Corso di laurea in Lingue e Studi interculturali. AA 2010-2011. Paola Zamperlin. Internet. Parte prima
Laboratorio di Informatica Corso di laurea in Lingue e Studi interculturali. AA 2010-2011 Paola Zamperlin Internet. Parte prima 1 Definizioni-1 Una rete di calcolatori è costituita da computer e altri
DettagliProva di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00
Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 200, ore 1.00 NB: alcune domande hanno risposta multipla: si richiede di identificare TUTTE le risposte corrette. Cognome: Nome:
DettagliLIVELLO DATA LINK (DI LINEA)
LIVELLO DATA LINK (DI LINEA) 1 TRASMISSIONE 2 FRAMING 3 CONTROLLO DEGLI ERRORI 4 CONTROLLO DI FLUSSO 1 Asincrona 2 Sincrona 1 Orientata al byte 2 Orientata al bit 1 Codici correttori 2 Codici Rivelatori
DettagliMODELLO CLIENT/SERVER. Gianluca Daino Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Siena daino@unisi.it
MODELLO CLIENT/SERVER Gianluca Daino Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Siena daino@unisi.it POSSIBILI STRUTTURE DEL SISTEMA INFORMATIVO La struttura di un sistema informativo
DettagliStandard: OSi vs TCP/IP. Il livello di trasporto. TCP e UDP. TCP: Transmission Control Protocol. TCP: funzionalità
Standard: OSi vs TCP/IP Application Presentation Session NFS XDR RPC Telnet, FTP SMTP, HTTP SNMP, DNS RTP,... Protocolli per la comunicazione tra applicativi: le raisons d etre della rete Transport TCP
DettagliUniversità di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15. Pietro Frasca. Parte II Lezione 1
Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15 Parte II Lezione 1 Giovedì 5-03-2015 TESTO DI RIFERIMENTO RETI DI CALCOLATORI E INTERNET un
DettagliReti di Telecomunicazioni Mobile IP Mobile IP Internet Internet Protocol header IPv4 router host indirizzi IP, DNS URL indirizzo di rete
IP Analizziamo con sufficiente dettaglio il sistema denominato IP, usato per consentire a due computer mobili di spostarsi liberamente in altre reti pur mantenendo lo stesso indirizzo IP. In particolare,
DettagliProva in itinere - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Mercoledì 23 Maggio 2007, ore 15.00
Prova in itinere - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Mercoledì 23 Maggio 2007, ore 15.00 NB: alcune domande hanno risposta multipla: si richiede di identificare TUTTE le risposte corrette. Cognome:
DettagliLinguaggi ed Applicazioni mul1mediali
Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Linguaggi ed Applicazioni mul1mediali 01.02 - streaming Introduzione alla compressione e allo streaming Maurizio Maffi ISTI Informa1on Science and Technology
DettagliI canali di comunicazione
I canali di comunicazione tipo velocità min velocità max doppino telefonico 300bps 10 mbps micro onde 256kbps 100 mbps satellite 256kbps 100 mbps cavo coassiale 56 kbps 200 mbps fibra ottica 500 kbps 10
DettagliGLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1. Il Repeater 2. L Hub 2. Il Bridge 4. Lo Switch 4. Router 6
GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1 Il Repeater 2 L Hub 2 Il Bridge 4 Lo Switch 4 Router 6 Gli apparati per l interconnessione di reti locali Distinguiamo i seguenti tipi di apparati:
DettagliVideoStreaming su IP
VideoStreaming su IP Anno Accademico 2007/2008 Agenda Principi di video Streaming Come prevenire gli errori e come mascherarli Appendice Come si realizza la codifica/decodifca Protocollidirete Overview
DettagliCapitolo 1 - parte 1. Corso Reti ed Applicazioni Mauro Campanella
Capitolo 1 - parte 1 Corso Reti ed Applicazioni Mauro Campanella Precisazione Noi ci occuperemo solo della trasmissione di informazione in formato digitale. Un segnale analogico è basato su una variazione
DettagliSUITE PROTOCOLLI TCP/IP ( I protocolli di Internet )
PARTE 2 SUITE PROTOCOLLI TCP/IP ( I protocolli di Internet ) Parte 2 Modulo 1: Stack TCP/IP TCP/IP Protocol Stack (standard de facto) Basato su 5 livelli invece che sui 7 dello stack ISO/OSI Application
DettagliINFORMATICA DISTRIBUITA. lez 4 Livello applicazione
INFORMATICA DISTRIBUITA prof. lez 4 Livello applicazione Università degli Studi di Milano Scienze e Tecnologie della Comunicazione Musicale a.a. 2009-2010 applicazioni di rete Processo: programma in esecuzione
DettagliCorso di Informatica
CdLS in Odontoiatria e Protesi Dentarie Corso di Informatica Prof. Crescenzio Gallo crescenzio.gallo@unifg.it Le Reti di Computer 2 Introduzione Una rete è un complesso insieme di sistemi di elaborazione
DettagliIl livello trasporto Protocolli TCP e UDP
Il livello trasporto Protocolli TCP e UDP Standard: OSi vs TCP/IP Application Presentation Session NFS XDR RPC Telnet, FTP SMTP, HTTP SNMP, DNS RTP,... Protocolli per la comunicazione tra applicativi:
DettagliProtocolli di Comunicazione
Protocolli di Comunicazione La rete Internet si è sviluppata al di fuori dal modello ISO-OSI e presenta una struttura solo parzialmente aderente al modello OSI. L'architettura di rete Internet Protocol
DettagliPrincipi fondamentali
Principi fondamentali Elementi di base Definizione di rete di calcolatori Tipologia di connessioni Architettura di rete Prestazioni di una rete di calcolatori Conclusioni 1 1 Bit e Byte BIT = BInary digit
DettagliReti di calcolatori. Reti di calcolatori
Reti di calcolatori Reti di calcolatori Rete = sistema di collegamento tra vari calcolatori che consente lo scambio di dati e la cooperazione Ogni calcolatore e un nodo, con un suo indirizzo di rete Storia:
DettagliProva di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 7 Febbraio 2005, ore 15.00
Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 7 Febbraio 2005, ore 15.00 NB: alcune domande hanno risposta multipla: si richiede di identificare TUTTE le risposte corrette. Cognome: Nome:
DettagliIl client deve stampare tutti gli eventuali errori che si possono verificare durante l esecuzione.
RETI INFORMATICHE CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA INFORMATICA SPECIFICHE DI PROGETTO A.A. 2010/2011 Il progetto consiste nello sviluppo di un applicazione client/server. Sia il server che il client dovranno
DettagliStandard di comunicazione
Standard di comunicazione Organizzato a livelli per ridurne la complessità e aumentarne la flessibilità il numero dei livelli e le loro funzionalità dipendono dal tipo di rete ogni livello formalizza un
DettagliTransmission Control Protocol
Transmission Control Protocol Franco Callegati Franco Callegati IC3N 2000 N. 1 Transmission Control Protocol - RFC 793 Protocollo di tipo connection-oriented Ha lo scopo di realizzare una comunicazione
DettagliElementi di Informatica e Programmazione
Elementi di Informatica e Programmazione Le Reti di Calcolatori (parte 2) Corsi di Laurea in: Ingegneria Civile Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Università degli Studi di Brescia Docente: Daniela
DettagliInternet. Introduzione alle comunicazioni tra computer
Internet Introduzione alle comunicazioni tra computer Attenzione! Quella che segue è un introduzione estremamente generica che ha il solo scopo di dare un idea sommaria di alcuni concetti alla base di
DettagliReti LAN. IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it
Reti LAN IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it Le LAN Una LAN è un sistema di comunicazione che permette ad apparecchiature indipendenti di comunicare fra loro entro un area limitata
Dettagli12.5 UDP (User Datagram Protocol)
CAPITOLO 12. SUITE DI PROTOCOLLI TCP/IP 88 12.5 UDP (User Datagram Protocol) L UDP (User Datagram Protocol) é uno dei due protocolli del livello di trasporto. Come l IP, é un protocollo inaffidabile, che
DettagliRete Internet Prova in Itinere Mercoledì 23 Aprile 2008
Rete Internet Prova in Itinere Mercoledì 23 Aprile 2008 NB: alcune domande hanno risposta multipla: si richiede di identificare TUTTE le risposte corrette. Cognome: Nome: Corso di laurea e anno: Matricola:
DettagliQuanto sono i livelli OSI?
RETI DI CALCOLATORI Domande di riepilogo Prima Esercitazione Quanto sono i livelli OSI? Esistono 7 livelli OSI. 2 Sergio PORCU 1 Livello 1: Fisico Il livello fisico si occupa della trasmissione dei singoli
DettagliUniversità di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2013-14. Pietro Frasca. Parte II Lezione 1
Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2013-14 Pietro Frasca Parte II Lezione 1 Martedì 4-03-2014 1 TESTO DI RIFERIMENTO RETI DI CALCOLATORI
DettagliInformatica per la comunicazione" - lezione 8 -
Informatica per la comunicazione - lezione 8 - Esercizio Convertire i seguenti numeri da base 10 a base 2: 8, 23, 144, 201. Come procedere per risolvere il problema? Bisogna ricordarsi che ogni sistema,
DettagliLe reti. Introduzione al concetto di rete. Classificazioni in base a
Le reti Introduzione al concetto di rete Classificazioni in base a Software di rete OSI e TCP/IP Definizione di rete Vantaggi delle reti Reti ad architettura centralizzata e distribuita Sistemi aperti
DettagliTrasmissione di dati al di fuori di un area locale avviene tramite la commutazione
Commutazione 05.2 Trasmissione di dati al di fuori di un area locale avviene tramite la Autunno 2002 Prof. Roberto De Prisco -05: Reti a di circuito Università degli studi di Salerno Laurea e Diploma in
DettagliModello OSI e architettura TCP/IP
Modello OSI e architettura TCP/IP Differenza tra modello e architettura - Modello: è puramente teorico, definisce relazioni e caratteristiche dei livelli ma non i protocolli effettivi - Architettura: è
DettagliConfigurazione dei Windows Media Services in Windows Server 2008. di Nicola Ferrini MCT MCSA MCSE MCTS MCITP
Configurazione dei Windows Media Services in Windows Server 2008 di Nicola Ferrini MCT MCSA MCSE MCTS MCITP Introduzione Windows Media Services (WMS) è un componente software di Microsoft Windows Server
DettagliIl VoIP nel mondo di Internet e l evoluzione del carrier telefonico. Relatore: Ing. Carrera Marco - Audit Technical Manager Switchward
Il VoIP nel mondo di Internet e l evoluzione del carrier telefonico. Relatore: Ing. Carrera Marco - Audit Technical Manager Switchward Sommario 1) L evoluzione della comunicazione: dalla rete PSTN alla
DettagliCORSO DI RETI SSIS. Lezione n.3 9 novembre 2005 Laura Ricci
CORSO DI RETI SSIS Lezione n.3 9 novembre 2005 Laura Ricci IL LIVELLO TRASPORTO realizza un supporto per la comunicazione logica tra processi distribuiti comunicazione logica = astrazione che consente
DettagliTopologia delle reti. Rete Multipoint: ogni nodo è connesso agli altri tramite nodi intermedi (rete gerarchica).
Topologia delle reti Una RETE DI COMPUTER è costituita da un insieme di elaboratori (NODI) interconnessi tra loro tramite cavi (o sostituti dei cavi come le connessioni wireless). Rete Point-to-Point:
DettagliINTERNET e RETI di CALCOLATORI A.A. 2011/2012 Capitolo 4 DHCP Dynamic Host Configuration Protocol Fausto Marcantoni fausto.marcantoni@unicam.
Laurea in INFORMATICA INTERNET e RETI di CALCOLATORI A.A. 2011/2012 Capitolo 4 Dynamic Host Configuration Protocol fausto.marcantoni@unicam.it Prima di iniziare... Gli indirizzi IP privati possono essere
DettagliProgramma del corso. Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori
Programma del corso Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori Sistemi operativi di rete (locale) In una LAN si vogliono condividere
DettagliElementi di Informatica e Programmazione
Elementi di Informatica e Programmazione Le Reti di Calcolatori (parte 2) Corsi di Laurea in: Ingegneria Civile Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Università degli Studi di Brescia Docente: Daniela
DettagliPronto Esecuzione Attesa Terminazione
Definizione Con il termine processo si indica una sequenza di azioni che il processore esegue Il programma invece, è una sequenza di azioni che il processore dovrà eseguire Il processo è quindi un programma
DettagliICMP OSI. Internet Protocol Suite. Telnet FTP SMTP SNMP TCP e UDP NFS. Application XDR. Presentation. Session RPC. Transport.
ICMP Application Presentation Session Transport Telnet FTP SMTP SNMP TCP e UDP NFS XDR RPC Network Data Link Physical OSI ICMP ARP e RARP IP Non Specificati Protocolli di routing Internet Protocol Suite
DettagliProtocolli di rete. Vittorio Maniezzo Università di Bologna. Vittorio Maniezzo Università di Bologna 02 Protocolli - 2/30
Protocolli di rete Vittorio Maniezzo Università di Bologna Vittorio Maniezzo Università di Bologna 02 Protocolli - 1/30 Strati di protocolli (Protocol Layers) Le reti sono complesse Molti elementi: host
DettagliA intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini.
Algoritmi di routing dinamici (pag.89) UdA2_L5 Nelle moderne reti si usano algoritmi dinamici, che si adattano automaticamente ai cambiamenti della rete. Questi algoritmi non sono eseguiti solo all'avvio
DettagliNelle reti di calcolatori, le porte (traduzione impropria del termine. port inglese, che in realtà significa porto) sono lo strumento
I protocolli del livello di applicazione Porte Nelle reti di calcolatori, le porte (traduzione impropria del termine port inglese, che in realtà significa porto) sono lo strumento utilizzato per permettere
DettagliCoordinamento e sincronizzazione
Coordinamento e sincronizzazione Tempo locale e globale Nei sistemi distribuiti non esiste un orologio fisico globale Algoritmi di sincronizzazione e di coordinamento Applicazioni: correttezza di sequenze
DettagliReti e Internet: introduzione
Facoltà di Medicina - Corso di Laurea in Logopedia Corso di Informatica III anno Prof. Crescenzio Gallo Reti e Internet: introduzione c.gallo@unifg.it Reti e Internet: argomenti Tipologie di reti Rete
DettagliInsegnamento di Informatica CdS Scienze Giuridiche A.A. 2007/8
Insegnamento di Informatica CdS Scienze Giuridiche A.A. 2007/8 Livelli di rete e architettura Client-Server Lez 12 architettura client-server 1 Scorsa lezione: comunicazione Gli utenti chiedono comunicazione
DettagliUniversità degli Studi di Cagliari Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Elettronica SISTEMI OPERATIVI
Università degli Studi di Cagliari Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Elettronica SISTEMI OPERATIVI SISTEMI A ORIENTAMENTO SPECIFICO I SISTEMI MULTIMEDIALI Obiettivi! Identificare le caratteristiche
DettagliSi tratta dell offerta di accesso ad Internet in FIBRA OTTICA di Rete-Tel costituita da circuiti portati fino alla sede del cliente.
Servizio di accesso ad internet in FIBRA OTTICA - Informazioni Tecniche Si tratta dell offerta di accesso ad Internet in FIBRA OTTICA di Rete-Tel costituita da circuiti portati fino alla sede del cliente.
DettagliCORSO DI RETI SSIS. Lezione n.2. 2 Novembre 2005 Laura Ricci
CORSO DI RETI SSIS Lezione n.2. 2 Novembre 2005 Laura Ricci IL DOMAIN NAME SYSTEM (DNS) Indirizzi IP poco adatti per essere memorizzati da utenti umani è prevista la possibiltà di associare nomi simbolici
DettagliTecniche di Comunicazione Multimediale
Tecniche di Comunicazione Multimediale Standard di Comunicazione Multimediale Le applicazioni multimediali richiedono l uso congiunto di diversi tipi di media che devono essere integrati per la rappresentazione.
Dettagli10. Stratificazione dei protocolli
10. Stratificazione dei protocolli 10.1. Introduzione Abbiamo visto la struttura dell'internet. Ora dobbiamo esaminare la struttura del restante software di comunicazione, che è organizzato secondo il
DettagliOfferta Televisiva. Generalità
Offerta Televisiva Generalità Quadro Generale Cambiamenti a livello delle filiera televisiva Accanto alla tradizionale modalità di diffusione terrestre (satellitare, TV via cavo,...) l offerta di contenuti
DettagliIntroduzione. Livello applicativo Principi delle applicazioni di rete. Stack protocollare Gerarchia di protocolli Servizi e primitive di servizio 2-1
Introduzione Stack protocollare Gerarchia di protocolli Servizi e primitive di servizio Livello applicativo Principi delle applicazioni di rete 2-1 Pila di protocolli Internet Software applicazione: di
Dettagliesales Forza Ordini per Abbigliamento
esales Rel. 2012 Forza Ordini per Abbigliamento Scopo di questo documento è fornire la descrizione di una piattaforma di Raccolta Ordini via Web e la successiva loro elaborazione in ambiente ERP Aziendale.
DettagliServizi orientati alla connessione
Servizi orientati alla connessione Viene creata una connessione permanente tra gli end host handshaking: istituzione di uno stato per cui due host sanno di essere in comunicazione tra loro su Internet
DettagliProgetto di RHS MicroAODV per Reti di Sensori A.A. 2007/2008
Progetto di RHS MicroAODV per Reti di Sensori A.A. 2007/2008 Si consideri una rete di sensori MicaZ con sistema operativo TinyOS, dove ogni nodo è identificato da un ID unico e dove è presente un solo
Dettagli1. RETI INFORMATICHE CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA INFORMATICA SPECIFICHE DI PROGETTO A.A. 2013/2014. 1.1 Lato client
RETI INFORMATICHE - SPECIFICHE DI PROGETTO A.A. 2013/2014 1. RETI INFORMATICHE CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA INFORMATICA SPECIFICHE DI PROGETTO A.A. 2013/2014 Il progetto consiste nello sviluppo di un
DettagliLivello di Rete. Gaia Maselli maselli@di.uniroma1.it
Livello di Rete Gaia Maselli maselli@di.uniroma1.it Queste slide sono un adattamento delle slide fornite dal libro di testo e pertanto protette da copyright. All material copyright 1996-2007 J.F Kurose
DettagliInformatica per la comunicazione" - lezione 7 -
Informatica per la comunicazione - lezione 7 - Campionamento La codifica dei suoni si basa sulla codifica delle onde che li producono, a sua volta basata su una procedura chiamata campionamento.! Il campionamento
DettagliInternet. Internet. Internet Servizi e Protocolli applicativi. Internet. Organizzazione distribuita
Organizzazione distribuita Il messaggio viene organizzato in pacchetti dal calcolatore sorgente. Il calcolatore sorgente instrada i pacchetti inviandoli ad un calcolatore a cui è direttamente connesso.
DettagliDispositivi di rete. Ripetitori. Hub
Ripetitori Dispositivi di rete I ripetitori aumentano la distanza che può essere ragginta dai dispositivi Ethernet per trasmettere dati l'uno rispetto all'altro. Le distanze coperte dai cavi sono limitate
DettagliReti diverse: la soluzione nativa
Reti diverse: la soluzione nativa Quando si deve trasmettere un messaggio attraverso reti diverse, per il mezzo fisico, per il protocollo di accesso o altro, a che livello si colloca la procedura di traduzione
Dettagli3 Caratteristiche del servizio
3 Caratteristiche del servizio Il GPRS offre all utente la possibilità di inviare e ricevere dati in modalità a commutazione di pacchetto, con diverse modalità e qualità. Il servizio di trasporto è particolarmente
DettagliUniversità di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2013-14. Pietro Frasca. Parte II Lezione 4
Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2013-14 Pietro Frasca Parte II Lezione 4 Giovedì 13-03-2014 1 Ritardi e perdite nelle reti a commutazione
DettagliIl livello Data-Link e i suoi protocolli
Il livello Data-Link e i suoi protocolli Modulo 5 (Integrazione) Livello Data-Link Abbiamo visto che il Livello Data link provvede a: o offrire servizi al livello network con un'interfaccia ben definita;
DettagliCenni di programmazione distribuita in C++ Mauro Piccolo piccolo@di.unito.it
Cenni di programmazione distribuita in C++ Mauro Piccolo piccolo@di.unito.it Socket Nei sistemi operativi moderni i servizi disponibili in rete si basano principalmente sul modello client/server. Tale
DettagliFirewall e Abilitazioni porte (Port Forwarding)
Firewall e Abilitazioni porte (Port Forwarding) 1 Introduzione In questa mini-guida mostreremo come creare le regole sul Firewall integrato del FRITZ!Box per consentire l accesso da Internet a dispositivi
DettagliInformatica. Prof. M. Colajanni Università di Modena Reggio Emilia
Informatica Prof. M. Colajanni Università di Modena Reggio Emilia PARTE 4 - World Wide Web WORLD WIDE WEB La killer application di Internet I motivi alla base del successo del Web ( perché è risultata
DettagliReti di Calcolatori:
Reti di Calcolatori: Internet, Intranet e Mobile Computing a.a. 2007/2008 http://www.di.uniba.it/~lisi/courses/reti/reti0708.htm dott.ssa Francesca A. Lisi lisi@di.uniba.it Orario di ricevimento: mercoledì
DettagliStandard per Reti a Commutazione di Pacchetto Prof. Vincenzo Auletta Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica
I semestre 03/04 Standard per Reti a Commutazione di Pacchetto Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Standard per Reti a Pacchetto Principali standard
DettagliReti di Telecomunicazione Lezione 7
Reti di Telecomunicazione Lezione 7 Marco Benini Corso di Laurea in Informatica marco.benini@uninsubria.it Il protocollo Programma della lezione file transfer protocol descrizione architetturale descrizione
DettagliIntroduzione alle Reti Telematiche
Introduzione alle Reti Telematiche Esercizi Copyright Gruppo Reti Politecnico di Torino INTROUZIONE ALLE RETI TELEMATICHE - 1 Copyright Quest opera è protetta dalla licenza Creative Commons Noerivs-NonCommercial.
DettagliInizializzazione degli Host. BOOTP e DHCP
BOOTP e DHCP a.a. 2002/03 Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/~auletta/ Università degli studi di Salerno Laurea e Diploma in Informatica 1 Inizializzazione degli Host Un
DettagliScopo della lezione. Informatica. Informatica - def. 1. Informatica
Scopo della lezione Informatica per le lauree triennali LEZIONE 1 - Che cos è l informatica Introdurre i concetti base della materia Definire le differenze tra hardware e software Individuare le applicazioni
DettagliAltro esempio di HTML
HTML (Hyper Text Markup Language) Linguaggio per descrivere una pagina di ipertesto Specifica come dovra apparire quando sara visualizzata, quali collegamenti contiene e dove portano Comando in HTML: riguarda
Dettagli