Paderno Energia Srl. Istanza di Valutazione di Impatto Ambientale

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1 Paderno Energia Srl Impianto per il deposito preliminare di rifiuti liquidi e solidi (D13 D15), messa in riserva (R13), termodistruzione (D10) e recupero energetico (R1) di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi Istanza di Valutazione di Impatto Ambientale Sintesi non tecnica 9 dicembre 2009 Timbro e Firma Committente Timbro e Firma Progettista Vedi descrizione del Gruppo di Lavoro al paragrafo 1.1. Studio predisposto, su mandato di Paderno Energia Srl da: CRAMER Srl Via Ghezzi, Bergamo Tel Fax info@cramersrl.com Capitale Sociale ,00 P.Iva

2 SOMMARIO SOMMARIO PADERNO ENERGIA SRL PREMESSE GRUPPO DI STUDIO INTRODUZIONE E MOTIVAZIONE DEL PROGETTO PRESENTAZIONE DELLA SOCIETA INQUADRAMENTO NORMATIVO INQUADRAMENTO E LOCALIZZAZIONE Localizzazione dell impianto attualmente autorizzato Rilocalizzazione - storia del sito inquadramento DESCRIZIONE DELL IMPIANTO DESCRIZIONE SINTETICA DELL IMPIANTO Tipologia di rifiuti trattati Quantità stoccaggi/depositi Rifiuti liquidi Rifiuti solidi Rifiuti ospedalieri Emissioni Potenziali impatti Ricadute sul territorio Produzione di acqua calda per teleriscaldamento Produzione di energia elettrica da pannelli fotovoltaici QUADRO PROGRAMMATICO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Piano Territoriale Regionale Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Milano (PTCP) Altri piani territoriali PIANIFICAZIONE LOCALE Paderno Dugnano PIANIFICAZIONE DI SETTORE Programma regionale di Gestione dei rifiuti Piano provinciale di Gestione dei rifiuti Altri piani di settore Programma Regionale per la Qualità dell Aria (PRQA) SINTESI DEI VINCOLI, DELLE SALVAGARDIE E DELLE MISURE DI TUTELA SINTESI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI E STIMA DEGLI IMPATTI ATMOSFERA Aspetti Climatici Regime pluviometrico Regime termico Direzione e velocita dei venti Qualità dell Aria Situazione a livello locale - provinciale Valutazione della dispersione degli inquinanti Conclusioni e considerazioni finali ACQUE, SUOLO E SOTTOSUOLO ECOSISTEMI E PAESAGGIO VIABILITA E TRAFFICO RUMORE Considerazioni sul rispetto dei limiti INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO - RADIAZIONI CONCLUSIONI Preparato da CRAMER Srl Via Ghezzi Bergamo 2

3 1 PREMESSE Preparato da CRAMER Srl Via Ghezzi Bergamo 3

4 1.1 GRUPPO DI STUDIO Il presente Studio di impatto Ambientale è frutto di un lavoro coordinato dei seguenti professionisti: Responsabile del Progetto CRAMER SRL Ing. Alberto C. Ruocco Coordinamento SIA CRAMER SRL Dott. Andrea Colleoni Dott.ssa Luisa Quarenghi Collaborazione redazione SIA CRAMER SRL Dott. Ing. Francesca Punzi Dott. Pietro Arnoldi Collaborazione progettazione impianto CRAMER SRL P.Ch Sergio Cisani Relazione geologica/idrogeologica Libero professionista Dott. Geol. Alessandro Chiodelli Valutazione inquinamento atmosferico Studio associato Gervasoni Zucchi Ing. Sergio Gervasoni Valutazione previsionale dell'impatto acustico Ecosphera Ing. Rudiano Testa Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 4

5 1.2 INTRODUZIONE E MOTIVAZIONE DEL PROGETTO Il presente Studio di Impatto Ambientale è redatto dallo Studio CRAMER SRL su incarico della società PADERNO ENERGIA SRL ai fini dell ottenimento del giudizio di compatibilità ambientale per la delocalizzazione ed il potenziamento dell impianto, gestito dalla società medesima, di smaltimento rifiuti speciali prevalentemente di provenienza ospedaliera, mediante combustione attualmente sito in comune di Paderno Dugnano, in via Valassina 85/87, autorizzato con Autorizzazione Integrata Ambientale Decreto n del 11 ottobre 2007, valida sino al 10 ottobre A seguito di un periodo di inattività dovuto ad una scelta del precedente gestore, l impianto esistente ha da pochi mesi riavviato la propria funzionalità dopo un cambio di titolarità e un intervento di ammodernamento ed adeguamento impiantistico. Nel corso delle due sedute di Conferenza dei Servizi dalle quali è scaturita la citata e vigente autorizzazione, Paderno Energia, accogliendo il suggerimento espresso dal Comune di Paderno Dugnano, si è attivata per valutare la possibilità di delocalizzare l impianto in area più idonea. Inoltre, Paderno Energia Srl ha acquisito il controllo del 100% delle quote della Società Termoecodue Srl, titolare dell Autorizzazione Integrata Ambientale Decreto n del 30 marzo 2007 alla costruzione e gestione dell impianto di termodistruzione da realizzarsi in comune di Cesano Boscone (MI). Con la presentazione della presente istanza s intende pertanto rilocalizzare sia l impianto esistente in Comune di Paderno Dugnano, sia quello previsto in Comune di Cesano Boscone, riunendo così le due autorizzazioni, al fine ottimizzarne il funzionamento e minimizzare gli impatti. Al momento dell ottenimento della nuova Autorizzazione Integrata Ambientale, la proponente si impegna a rinunciare all autorizzazione ubicata in Comune di Cesano Boscone, e si impegna altresì a dismettere il vecchio impianto sito in Via Valassina entro sei mesi dal collaudo di effettivo funzionamento a piena potenzialità del nuovo impianto. Tale impegno potrà, se richiesto, essere formalizzato mediante la sottoscrizione di una convenzione con il Comune di Paderno Dugnano. Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 5

6 La necessità di potenziamento deriva, oltre che dall accorpamento delle autorizzazione di due impianti, da quanto previsto dal Piano Provinciale di Gestione Rifiuti che definisce un fabbisogno di termovalorizzazione di t/a per il raggiungimento dell autosufficienza provinciale. Tale fabbisogno di smaltimento dovrà, secondo tale piano, essere prioritariamente soddisfatto attraverso il potenziamento e/o il rifacimento degli impianti di termovalorizzazione esistenti. Tale delocalizzazione, prevedendo la costruzione di un impianto ex novo, considerato che l impianto attuale risulta difficilmente riutilizzabile, richiede investimenti notevoli. La scelta imprenditoriale nella progettazione dell impianto e della sua gestione è conforme a quanto riportato nel Waste Incineration BAT Reference Document, pubblicato nel 2006 dall IPPC, utilizzando tutte le BAT (Best Available Techiques) di settore al fine di minimizzare gli impatti sull ambiente circostante. Le tecniche progettuali e gestionali adottate terranno conto ha tenuto conto delle più recenti disposizione e norme in tema di risparmio ed efficienza energetica. In particolare saranno finalizzate a: - alla massimizzazione del recupero di energia dai fumi derivanti dal trattamento termico, - alla massimizzazione del recupero di scorie e dei metalli (ferrosi e non) in esse contenuti, - al riciclo delle acque di scarico per usi interni all impianto. Oltre all immissione in rete dell energia elettrica prodotta dalla turbina per il recupero energetico dai gas di combustione, la realizzazione dell impianto prevederà la collocazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture, e l energia prodotta potrà essere ceduta a prezzo agevolato al Comune, senza oneri di vettoriamento. Paderno Energia è inoltre disponibile a sottoscrivere una convenzione per la cessione di vapore utilizzabile per una rete di teleriscaldamento. Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 6

7 Studio di impatto 1.3 PRESENTAZIONE DELLA SOCIETA La società Paderno Energia Srl codice fiscale si è costituita il 13/11/2008 con sede legale a Pavia, in via Montegrappa 4. Legale rappresentante è Ghilioni Gianpaolo. Indirizzo via Beccaria n. civico Sn CAP Comune Paderno Dugnano Provincia Milano Telefono Fax nd@nd.it Coordinate Gauss-Boaga E N 1.4 INQUADRAMENTO NORMATIVO La realizzazione dell impianto sarà vincolata all ottenimento dell Autorizzazione Integrata Ambientale, ai sensi dell art. 5 del Dlgs 59/2005 e s.m.i. in materia di IPPC. L ottenimento di tale autorizzazione comprende e sostituisce la richiesta autorizzazioni riguardanti: - realizzazione dell impianto, - trattamento e gestione dei rifiuti, - emissioni in atmosfera, - scarichi industriali. La competenza per il rilascio di tale autorizzazione è della Provincia di Milano. L impianto, inoltre, rientrando fra le tipologie elencate nell allegato 3, alla parte II del titolo III del Dlgs 152/2006 e s.m.i., è soggetto a procedura preventiva di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) la cui competenza è della Regione Lombardia. Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 7

8 Studio di impatto L impianto proposto rientra inoltre fra quelli considerati a rischio di incidente rilevante, ai sensi del D.Lgs. 334/1999, con potenziali ricadute esterne sui comuni di Bollate e Cormano. Poiché le sostanze pericolose sono presenti in quantità inferiore a quelle dell allegato I del D.Lgs. 334/99 e s.m.i., il gestore dovrà adottare misure di sicurezza appropriate e idonee a prevenire gli incidenti rilevanti e a limitarne le conseguenze per l uomo e l ambiente (art. 5, comma 1). Si provvederà inoltre, come richiesto dallo stesso art. 5 comma 2, a: - individuare i rischi di incidente rilevante, integrando il documento di valutazione dei rischi di cui al D.Lgs. 81/08 e s.m.i.; - informare, formare, addestrare ed equipaggiare i lavoratori, nel rispetto del D.M. Ambiente 16/03/1998 (in G.U. n. 74 del 30/03/1998). Come anticipato in premessa, la ditta istante, Paderno Energia Srl, è titolare di un Autorizzazione Integrata Ambientale Decreto n del 11 ottobre 2007, valida sino al 10 ottobre 2012, per l impianto sito in via Valassina. La ditta Termoeco è titolare di un Autorizzazione Integrata Ambientale n del 30 marzo 2007 per attività previste al punto 5.1 dell allegato I al d.lgs. 59/05. Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 8

9 Studio di impatto 1.5 INQUADRAMENTO E LOCALIZZAZIONE Localizzazione dell impianto attualmente autorizzato Attualmente, l impianto di cui è titolare la Paderno Energia srl è situato in via Valassina 85/87, al limite nord occidentale del territorio comunale. Il complesso dista dalla frazione di Incirano circa 390 metri e dalla frazione di Palazzolo Milanese 400 metri. Inoltre, si inserisce in un area abbastanza rilevante dal punto di vista naturalistico per la presenza di aree versi, e del perimetro del PLIS Grugnotorto-Villoresi, dal quale dista 240 metri. Ulteriori elementi naturalistici presenti in questa porzione di territorio sono il torrente Seveso, ad una distanza di 930 metri, ed il canale Villoresi, canale artificiale e di irrigazione ormai diventato elemento quasi naturale del paesaggio con le sue sponde alberate. Lo stato di applicazione delle MTD e gli interventi proposti dal gestore evidenziano talune criticità sull impianto. La principale problematica è sicuramente la ridotta superficie, che non consente ampliamenti e rende poco semplice in alcuni casi la gestione delle attività; un altra criticità è rappresentata dalla mancanza di alcuni dati relativi al monitoraggio ambientale. Una criticità sembra essere rappresentata dagli impatti sulla componente acustica, considerando la non conformità alla zonizzazione acustica nel periodo notturno; ma in merito è corretto evidenziare che l impianto è inserito in una fascia relativa ad Aree di tipo misto, che dovrebbero essere caratterizzate dall assenza di attività industriali Rilocalizzazione - storia del sito inquadramento L area su cui Paderno Energia ha ritenuto opportuno progettare di delocalizzare l impianto esistente è situata nella porzione sud-occidentale del comune di Paderno Dugnano, al confine con i comuni di Bollate ad ovest e Cormano a sud. Paderno Dugnano è situato nel settore settentrionale della provincia di Milano, a pochi chilometri dal confine comunale del capoluogo. Paderno Dugnano presenta un altitudine media di circa 160 metri sul livello pianeggiante, ed appartenendo alla pianura asciutta è pressoché totalmente pianeggiante. Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 9

10 Studio di impatto Paderno Dugnano concorre a pieno titolo a costituire il cosiddetto hinterland milanese, ossia quell area urbanizzata intorno al capoluogo lombardo, in cui l agglomerazione urbana è compatta ed i territori che la compongono sono ormai uniti tra loro senza soluzione di continuità. Lo sviluppo urbanistico di Paderno Dugnano ha registrato, a partire dagli anni 50, brusche accelerazioni, senza che ci fosse un preciso disegno di governo ordinato; ne è pertanto scaturita una certa incoerenza spaziale negli usi del suolo e delle funzioni su di esso dislocate. Un ambito che può essere definito a prevalente uso produttivo-industriale è quello disegnato dal confine occidentale del comune e la linea delle ferrovie Nord: qui si sono dislocate diverse industrie, le quali hanno occupato aree anche molto ampie e utilizzato come asse viario principale la strada provinciale Comasina, oggi SP 44 bis. L uso del territorio a prevalente destinazione residenziale-commericale è quello compreso tra la ferrovia e la superstrada Milano-Meda. La crescita edilizia ha seguito il tracciato disegnato dalle strade secondarie ortogonali alle antiche vie di comunicazione. Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 10

11 Studio di impatto Figura 1: Corografia dell area di progetto e dell area vasta L area in oggetto ricade pienamente nel comparto produttivo sopra descritto, situato all estremità sud-occidentale del territorio comunale, al confine con i comuni di Bollate ad ovest e Cormano a sud. L area destinata all impianto, occupa una superficie di circa mq all interno di un più vasto comprensorio produttivo-industriale che vede la presenza di insediamenti industriali e produttivi (Eco-Bat). Storicamente, l area in questione è stata occupata dagli stabilimenti della Tonolli S.p.A., diventata poi SITINDUSTRIE, azienda storica del comparto metallurgico dei metalli non ferrosi, che avrebbe iniziato la propria attività verso la fine degli anni 30 e il cui insediamento occupava una superficie complessiva di circa mq. Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 11

12 Studio di impatto Attualmente, è in corso l attività di riqualificazione mediante dismissione, demolizione e sgombero degli edifici preesistenti della Tonolli S.p.A. Parte dell area è inoltre soggetta a procedura di bonifica ai sensi della parte IV, Titolo V del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. in quanto, in seguito ad un piano di indagine, è stato rilevato il supero dei limiti per alcuni parametri (idrocarburi pesanti C>12 e metalli pesanti) Successivamente alla comunicazione agli Enti competenti, Società ELDAP S.r.l, divenuta nel frattempo proprietaria del terreno, ha provveduto a presentare un piano di caratterizzazione per una superficie di mq, che è approvato, ai sensi del comma 3 art. 242 del d.lgs. 152/06, con d.d.u.o. Attività Estrattive e di Bonifica n del 18 luglio Attualmente le indagini di caratterizzazione del sito risultano concluse e si è in attesa dell ufficializzazione dei risultati. E pacifico che la società Paderno Energia Srl, che ha nel frattempo stipulato un preliminare d acquisto per una quota parte di circa mq dell area ex Tonolli, comincerà i lavori di realizzazione dell impianto solo dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni e solo dopo che si sia stato ottenuto il certificato di avvenuta bonifica per il lotto in oggetto. La condizione dimensionale del futuro insediamento industriale è descritta dalla tabella seguente: SUPERFICIE TOTALE MQ SUPERFICIE COPERTA MQ SUPERFICIE SCOPERTA IMPERMEABILIZZATA MQ VOLUME TOTALE DEI FABBRICATI MC Il terreno su cui insisterà l impianto è individuato al foglio 53 mappale 35, 36parte, 41parte, 66, 102parte. Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 12

13 Studio di impatto 2 DESCRIZIONE DELL IMPIANTO Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 13

14 2.1 DESCRIZIONE SINTETICA DELL IMPIANTO L attività svolta nel nuovo impianto da Paderno Energia Srl consisterà nello stoccaggio (deposito preliminare o messa in riserva), termovalorizzazione e recupero energetico di rifiuti solidi e liquidi, classificati come speciali pericolosi e non pericolosi. La potenzialità dell impianto di termovalorizzazione sarà pari a 4,5 t/h di rifiuti aventi, alla bocca di carico, un contenuto di cloro organico < 2%. Come noto la potenzialità degli impianti di termovalorizzazione, ai sensi del D.Lgs 133/05, è espressa come carico termico, e pertanto le tonnellate/ora sono da intendersi come carico medio di rifiuti sulle ore lavorate ogni anno, e il quantitativo totale pari a circa t/anno, calcolato su un rifiuto avente un potere calorifico basso; è intuitivo immaginare che al variare dei poteri calorifici dei rifiuti conferiti i quantitativi totali possono variare anche notevolmente, fermi restando sia il carico termico, sia la potenzialità oraria media. Il carico termico sarà pari a kcal/h, corrispondenti ad una potenza termica di 14,5 MW termici. L impianto può ottemperare a quanto disposto dalla Direttiva 2000/76/CE e dal D.lgs 133/05 e dal Dlgs 152/2006 e s.m.i. L impianto oggetto della presente richiesta sarà suddiviso nelle seguenti sezioni principali: area di ricezione e stoccaggio di rifiuti liquidi in serbatoi fuori terra ad asse verticale; area di ricezione e stoccaggio di rifiuti solidi sfusi in vasche interrate; sezione di combustione rifiuti costituita da un forno a tamburo rotante, una camera statica e una camera di post-combustione; sezione recupero energetico costituita da una caldaia destinata alla produzione di vapore surriscaldato; sezione di produzione energia elettrica comprendente il turbogruppo e tutte le apparecchiature del ciclo termico; sezione di trattamento fumi, che avviene sia in fase di combustione, con la preneutralizzazione con aggiunta di soda, sia nella linea di trattamento fumi, comprendente depolverazione primaria Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 14

15 mediante precipitatore elettrostatico, condizionamento termico e neutralizzazione finale con calce idrata in reattore a secco, iniezione di carbone attivo, depolverazione secondaria con filtro a maniche e DeNOx catalitico dei fumi. I rifiuti in ingresso verranno alimentati in parte in un forno a tamburo rotante, in parte ad una camera statica posta immediatamente a valle del forno stesso. I fumi prodotti nella sezione di combustione verranno inviati ad una caldaia a recupero per la produzione di vapore surriscaldato a 380 C e 45 bar. I fumi in uscita dalla sezione di recupero verranno inviati alla relativa linea di depurazione prima di essere scaricati in atmosfera e successivamente inviati ad un camino di espulsione; la qualità dei fumi verrà monitorata in continuo con l ausilio di una centralina che utilizza la tecnologia FTIR (Fourier Transform Infra Red), nei parametri stabiliti dalle disposizioni vigenti. A valle della caldaia sarà installata una turbina a condensazione multistadio. Sono previsti due spillamenti di vapore, uno destinato agli utilizzi interni del ciclo termico e degli ausiliari ed inviata direttamente al degasatore, ed uno utilizzato per la produzione di acqua calda destinata al teleriscaldamento. Con tale assetto la potenza elettrica continua generabile sarà pari a circa 2,0 MWe misurati ai morsetti dell alternatore. Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 15

16 2.1.1 Tipologia di rifiuti trattati Presso l impianto in esame verranno trattati rifiuti pericolosi e non pericolosi (secondo la classificazione del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) e rifiuti ospedalieri. I rifiuti trattati saranno sia pompabili che solidi, ad alto e a basso potere calorifico, e potranno essere conferiti sia sfusi che confezionati. Al fine di predisporre un carico omogeneo in alimentazione al forno, si attuerà anche la miscelazione tra rifiuti sfusi, purché siano compatibili tra loro, ovvero purché non provochino reazioni indesiderate/pericolose. Si riportano di seguito le tabelle con i codici CER dei rifiuti che si intendono trattare. La presenza di un asterisco * identifica i codici per i rifiuti pericolosi. 1 Codice CER P DESCRIZIONE R1 R13 D10 D13 D15 RIFIUTI DERIVANTI DA PROSPEZIONE, ESTRAZIONE DA MINIERA O CAVA, NONCHÉ DAL TRATTAMENTO FISICO O CHIMICO DI MINERALI rifiuti prodotti dall'estrazione di minerali rifiuti da estrazione di minerali non metalliferi rifiuti prodotti da trattamenti chimici e fisici di minerali metalliferi * sterili che possono generare acido prodotti dalla lavorazione di minerale solforoso * altri sterili contenenti sostanze pericolose sterili diversi da quelli di cui alle voci e * altri rifiuti contenenti sostanze pericolose prodotti da trattamenti chimici e fisici di minerali metalliferi polveri e residui affini diversi da quelli di cui alla voce rifiuti prodotti da trattamenti chimici e fisici di minerali non metalliferi * rifiuti contenenti sostanze pericolose, prodotti da trattamenti chimici e fisici di minerali non metalliferi polveri e residui affini, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti della lavorazione di potassa e salgemma, diversi da quelli di cui alla voce sterili ed altri residui del lavaggio e della pulitura di minerali, diversi da quelli di cui alle voci e rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce fanghi di perforazione ed altri rifiuti di perforazione fanghi e rifiuti di perforazione di pozzi per acque dolci * fanghi e rifiuti di perforazione contenenti oli Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 16

17 Codice CER P DESCRIZIONE R1 R13 D10 D13 D * fanghi di perforazione ed altri rifiuti di perforazione contenenti sostanze pericolose fanghi e rifiuti di perforazione contenenti barite, diversi da quelli delle voci e fanghi e rifiuti di perforazione contenenti cloruri, diversi da quelli delle voci e RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia scarti di tessuti animali scarti di tessuti vegetali rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi) feci animali, urine e letame (comprese le lettiere usate), effluenti, raccolti separatamente e trattati fuori sito rifiuti della silvicoltura * rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose rifiuti agrochimici diversi da quelli della voce rifiuti della preparazione e del trattamento di carne, pesce ed altri alimenti di origine animale fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della preparazione e del trattamento di frutta, verdura, cereali, oli alimentari, cacao, caffè, tè e tabacco; della produzione di conserve alimentari; della produzione di lievito ed estratto di lievito; della preparazione e fermentazione di melassa fanghi prodotti da operazioni di lavaggio, pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione di componenti rifiuti legati all'impiego di conservanti rifiuti prodotti dall'estrazione tramite solvente scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti non specificati altrimenti rifiuti prodotti dalla raffinazione dello zucchero terriccio residuo delle operazioni di pulizia e lavaggio delle barbabietole carbonato di calcio fuori specifica fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti dell'industria lattiero-casearia scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti rifiuti dell'industria dolciaria e della panificazione scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione rifiuti legati all'impiego di conservanti fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 17

18 Codice CER P DESCRIZIONE R1 R13 D10 D13 D rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione di bevande alcoliche ed analcoliche (tranne caffè, tè e cacao) rifiuti prodotti dalle operazioni di lavaggio, pulizia e macinazione della materia prima rifiuti prodotti dalla distillazione di bevande alcoliche rifiuti prodotti dai trattamenti chimici scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti 3 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODUZIONE DI PANNELLI, MOBILI, POLPA, CARTA E CARTONE rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli e mobili scarti di corteccia e sughero * segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci contenenti sostanze pericolose segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce rifiuti dei trattamenti conservativi del legno * prodotti per i trattamenti conservativi del legno contenenti composti organici non alogenati * prodotti per i trattamenti conservativi del legno contenenti composti organici clorurati * prodotti per i trattamenti conservativi del legno contenenti composti organometallici rifiuti della produzione e della lavorazione di polpa, carta e cartone scarti di corteccia e legno fanghi di recupero dei bagni di macerazione (green liquor) fanghi prodotti dai processi di disinchiostrazione nel riciclaggio della carta carti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone scarti della selezione di carta e cartone destinati ad essere riciclati fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio scarti di fibre e fanghi contenenti fibre, riempitivi e prodotti di rivestimento generati dai processi di separazione meccanica fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DI PELLI E PELLICCE, NONCHÉ DELL'INDUSTRIA TESSILE rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce carniccio e frammenti di calce rifiuti di calcinazione * bagni di sgrassatura esauriti contenenti solventi senza fase liquida liquido di concia contenente cromo liquido di concia non contenente cromo fanghi, prodotti in particolare dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti cromo fanghi, prodotti in particolare dal trattamento in loco degli effluenti, non contenenti cromo cuoio conciato (scarti, cascami, ritagli, polveri di lucidatura) contenenti cromo Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 18

19 Codice CER P DESCRIZIONE R1 R13 D10 D13 D rifiuti delle operazioni di confezionamento e finitura rifiuti dell'industria tessile rifiuti da materiali compositi (fibre impregnate, elastomeri, plastomeri) materiale organico proveniente da prodotti naturali (ad es. grasso, cera) * rifiuti provenienti da operazioni di finitura, contenenti solventi organici rifiuti da operazioni di finitura, diversi da quelli di cui alla voce * tinture e pigmenti, contenenti sostanze pericolose tinture e pigmenti, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti da fibre tessili grezze rifiuti da fibre tessili lavorate 5 RIFIUTI DELLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO, PURIFICAZIONE DEL GAS NATURALE E TRATTAMENTO PIROLITICO DEL CARBONE rifiuti della raffinazione del petrolio * fanghi da processi di dissalazione * morchie depositate sul fondo dei serbatoi * fanghi acidi prodotti da processi di alchilazione * perdite di olio * fanghi oleosi prodotti dalla manutenzione di impianti e apparecchiature * catrami acidi * altri catrami * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti prodotti dalla purificazione di carburanti tramite basi * acidi contenenti oli fanghi residui dell'acqua di alimentazione delle caldaie rifiuti prodotti dalle torri di raffreddamento rifiuti contenenti zolfo prodotti dalla desolforizzazione del petrolio bitumi rifiuti prodotti dal trattamento pirolitico del carbone * catrami acidi * altri catrami rifiuti prodotti dalle torri di raffreddamento 6 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI INORGANICI rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di acidi * acido solforico ed acido solforoso * acido cloridrico * acido fluoridrico * acido fosforico e fosforoso * acido nitrico e acido nitroso rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di basi * idrossido di calcio * idrossido di ammonio Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 19

20 Codice CER P DESCRIZIONE R1 R13 D10 D13 D * idrossido di sodio e di potassio rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di sali, loro soluzioni e ossidi metallici * sali e loro soluzioni, contenenti cianuri * sali e loro soluzioni, contenenti metalli pesanti sali e loro soluzioni, diversi da quelli di cui alle voci e rifiuti contenenti metalli, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti contenenti altri metalli pesanti fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti chimici contenenti zolfo, dei processi chimici dello zolfo e dei processi di desolforazione * rifiuti contenenti solfuri pericolosi rifiuti contenenti solfuri, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti alogeni e dei processi chimici degli alogeni * carbone attivato dalla produzione di cloro rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso del silicio e dei suoi derivati * rifiuti contenenti clorosilano pericoloso rifiuti non specificati altrimenti * rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti fosforosi e dei processi chimici del fosforo rifiuti prodotti da reazioni a base di calcio contenenti o contaminati da sostanze pericolose rifiuti prodotti da reazioni a base di calcio, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti chimici contenenti azoto, dei processi chimici dell'azoto e della produzione di fertilizzanti * rifiuti contenenti sostanze pericolose rifiuti non specificati altrimenti rifiuti dalla produzione di pigmenti inorganici ed opacificanti rifiuti prodotti da reazioni a base di calcio nella produzione di diossido di titanio rifiuti di processi chimici inorganici non specificati altrimenti * prodotti fitosanitari, agenti conservativi del legno ed altri biocidi inorganici * carbone attivato esaurito (tranne ) 7 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI ORGANICI rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti chimici organici di base * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso (PFFU) di plastiche, gomme sintetiche e fibre artificiali * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 20

21 Codice CER P DESCRIZIONE R1 R13 D10 D13 D rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di coloranti e pigmenti organici (tranne 06 11) * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti fitosanitari (tranne e ), agenti conservativi del legno (tranne 03 02) ed altri biocidi organici * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti farmaceutici * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri rifiuti solidi, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di grassi, lubrificanti, saponi, detergenti, disinfettanti e cosmetici * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri rifiuti non specificati altrimenti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di prodotti della chimica fine e di prodotti chimici non specificati altrimenti * soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri 8 RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO DI RIVESTIMENTI (PITTURE, VERNICI E SMALTI VETRATI), ADESIVI, SIGILLANTI E INCHIOSTRI PER STAMPA rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso e della rimozione di pitture e vernici * residui di vernici o di sverniciatori rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di altri rivestimenti (inclusi materiali ceramici) polveri di scarto di rivestimenti rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di inchiostri per stampa fanghi acquosi contenenti inchiostro rifiuti liquidi acquosi contenenti inchiostro * toner per stampa esauriti, contenenti sostanze pericolose toner per stampa esauriti, diversi da quelli di cui alla voce RIFIUTI DELL'INDUSTRIA FOTOGRAFICA rifiuti dell'industria fotografica * soluzioni di sviluppo e attivanti a base acquosa carta e pellicole per fotografia, contenenti argento o composti dell'argento carta e pellicole per fotografia, non contenenti argento o composti dell'argento 10 RIFIUTI PRODOTTI DA PROCESSI TERMICI rifiuti prodotti da centrali termiche ed altri impianti termici (tranne 19) rifiuti solidi prodotti da reazioni a base di calcio nei processi di desolforazione dei fumi rifiuti fangosi prodotti da reazioni a base di calcio nei processi di desolforazione dei fumi * acido solforico Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 21

22 Codice CER P DESCRIZIONE R1 R13 D10 D13 D * rifiuti prodotti dalla depurazione dei fumi, contenenti sostanze pericolose * rifiuti prodotti dalla depurazione dei fumi, diversi da quelli di cui alle voci , e fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi acquosi da operazioni di pulizia caldaie, contenenti sostanze pericolose fanghi acquosi da operazioni di pulizia caldaie, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti dell'industria del ferro e dell'acciaio * fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti sostanze pericolose fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce altri fanghi e residui di filtrazione rifiuti della metallurgia termica dell'alluminio * rifiuti contenenti catrame della produzione degli anodi rifiuti contenenti catrame della produzione degli anodi, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti della metallurgia termica del rame * fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi rifiuti della metallurgia termica di altri minerali non ferrosi * fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti sostanze pericolose fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti della fabbricazione del vetro e di prodotti di vetro scarti di materiali in fibra a base di vetro * scarti di mescole non sottoposte a trattamento termico, contenenti sostanze pericolose * * scarti di mescole non sottoposte a trattamento termico, diverse da quelle di cui alla voce fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti sostanze pericolose fanghi e residui di filtrazione prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti solidi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose rifiuti solidi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti della fabbricazione di prodotti di ceramica, mattoni, mattonelle e materiali da costruzione scarti di mescole non sottoposte a trattamento termico fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti 11 RIFIUTI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO CHIMICO SUPERFICIALE E DAL RIVESTIMENTO DI METALLI ED ALTRI MATERIALI; IDROMETALLURGIA NON FERROSA Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 22

23 Codice CER P DESCRIZIONE R1 R13 D10 D13 D rifiuti prodotti dal trattamento e ricopertura di metalli (ad esempio, processi galvanici, zincatura, decapaggio, pulitura elettrolitica, fosfatazione, sgrassaggio con alcali, anodizzazione) * acidi di decappaggio * acidi non specificati altrimenti * basi di decappaggio * fanghi di fosfatazione * fanghi e residui di filtrazione, contenenti sostanze pericolose fanghi e residui di filtrazione, diversi da quelli di cui alla voce * soluzioni acquose di lavaggio, contenenti sostanze pericolose soluzioni acquose di lavaggio, diverse da quelle di cui alla voce * rifiuti di sgrassaggio contenenti sostanze pericolose rifiuti di sgrassaggio diversi da quelli di cui alla voce * eluati e fanghi di sistemi a membrana e sistemi a scambio ionico, contenenti sostanze pericolose * resine a scambio ionico saturate o esaurite * altri rifiuti contenenti sostanze pericolose rifiuti prodotti dalla lavorazione idrometallurgica di metalli non ferrosi * rifiuti della lavorazione idrometallurgica dello zinco (compresi jarosite, goethite) rifiuti non specificati altrimenti rifiuti solidi e fanghi prodotti da processi di rinvenimento * rifiuti contenenti cianuro * altri rifiuti rifiuti prodotti da processi di galvanizzazione a caldo zinco solido ceneri di zinco * rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi * fondente esaurito rifiuti non specificati altrimenti RIFIUTI PRODOTTI DALLA LAVORAZIONE E DAL TRATTAMENTO FISICO E MECCANICO SUPERFICIALE DI METALLI E PLASTICA rifiuti prodotti dalla lavorazione e dal trattamento fisico e meccanico superficiale di metalli e plastiche limatura e trucioli di materiali plastici * oli minerali per macchinari, non contenenti alogeni (eccetto emulsioni e soluzioni) * emulsioni e soluzioni per macchinari, contenenti alogeni * emulsioni e soluzioni per macchinari, non contenenti alogeni * oli sintetici per macchinari * cere e grassi esauriti * fanghi di lavorazione, contenenti sostanze pericolose fanghi di lavorazione, diversi da quelli di cui alla voce * fanghi metallici (fanghi di rettifica, affilatura e lappatura) contenenti olio * oli per macchinari, facilmente biodegradabili * corpi d'utensile e materiali di rettifica esauriti, contenenti sostanze pericolose corpi d'utensile e materiali di rettifica esauriti, diversi da quelli di cui alla voce Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 23

24 Codice CER P DESCRIZIONE R1 R13 D10 D13 D rifiuti prodotti da processi di sgrassatura ad acqua e vapore (tranne 11) * rifiuti prodotti da processi di sgrassatura a vapore 13 OLI ESAURITI E RESIDUI DI COMBUSTIBILI LIQUIDI (tranne oli commestibili ed oli di cui ai capitoli 05, 12 e 19) oli di sentina * altri oli di sentina della navigazione prodotti di separazione olio/acqua * oli prodotti dalla separazione olio/acqua * acque oleose prodotte dalla separazione olio/acqua rifiuti di carburanti liquidi * olio combustibile e carburante diesel * petrolio * altri carburanti (comprese le miscele) 14 SOLVENTI ORGANICI, REFRIGERANTI E PROPELLENTI DI SCARTO (tranne 07 e 08) solventi organici, refrigeranti e propellenti di schiuma/aerosol di scarto * clorofluorocarburi, HCFC, HFC * altri solventi e miscele di solventi, alogenati * altri solventi e miscele di solventi * fanghi o rifiuti solidi, contenenti solventi alogenati * fanghi o rifiuti solidi, contenenti altri solventi RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (NON SPECIFICATI ALTRIMENTI) imballaggi (compresi i rifiuti urbani di imballaggio oggetto di raccolta differenziata) imballaggi in carta e cartone imballaggi in plastica imballaggi in legno imballaggi metallici imballaggi in materiali compositi imballaggi in materiali misti imballaggi in vetro imballaggi in materia tessile * imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze * imballaggi metallici contenenti matrici solide porose pericolose (ad esempio amianto), compresi i contenitori a pressione vuoti assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi * assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO veicoli fuori uso appartenenti a diversi modi di trasporto (comprese le macchine mobili non stradali) e rifiuti prodotti dallo smantellamento di veicoli fuori uso e dalla manutenzione di veicoli (tranne 13, 14, e 16 08) pneumatici fuori uso Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 24

25 Codice CER P DESCRIZIONE R1 R13 D10 D13 D * componenti contenenti mercurio * componenti esplosivi (ad esempio isair bagl.) * pastiglie per freni, contenenti amianto pastiglie per freni, diverse da quelle di cui alla voce serbatoi per gas liquido metalli ferrosi metalli non ferrosi plastica vetro * componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci da a , e componenti non specificati altrimenti scarti provenienti da apparecchiature elettriche ed elettroniche * trasformatori e condensatori contenenti PCB * apparecchiature fuori uso contenenti PCB o da essi contaminate, diverse da quelle di cui alla voce * apparecchiature fuori uso, contenenti amianto in fibre libere * apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi diversi da quelli di cui alle voci e * componenti pericolosi rimossi da apparecchiature fuori uso prodotti fuori specifica e prodotti inutilizzati * rifiuti inorganici, contenenti sostanze pericolose rifiuti inorganici, diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti organici, contenenti sostanze pericolose rifiuti organici, diversi da quelli di cui alla voce gas in contenitori a pressione e prodotti chimici di scarto * gas in contenitori a pressione (compresi gli halon), contenenti sostanze pericolose gas in contenitori a pressione, diversi da quelli di cui alla voce * * * sostanze chimiche di laboratorio contenenti o costituite da sostanze pericolose, comprese le miscele di sostanze chimiche di laboratorio sostanze chimiche inorganiche di scarto contenenti o costituite da sostanze pericolose sostanze chimiche organiche di scarto contenenti o costituite da sostanze pericolose sostanze chimiche di scarto diverse da quelle di cui alle voci , e rifiuti della pulizia di serbatoi per trasporto e stoccaggio e di fusti (tranne 05 e 13) * rifiuti contenenti olio * rifiuti contenenti altre sostanze pericolose rifiuti non specificati altrimenti catalizzatori esauriti * catalizzatori esauriti contenenti oro, argento, renio, rodio, palladio, iridio o platino (tranne ) catalizzatori esauriti contenenti metalli di transizione pericolosi o composti di metalli di transizione pericolosi Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 25

26 Codice CER P DESCRIZIONE R1 R13 D10 D13 D catalizzatori esauriti contenenti metalli di transizione o composti di metalli di transizione, non specificati altrimenti catalizzatori liquidi esauriti per il cracking catalitico (tranne ) * catalizzatori esauriti contenenti acido fosforico * liquidi esauriti usati come catalizzatori * catalizzatori esauriti contaminati da sostanze pericolose sostanze ossidanti * permanganati, ad esempio permanganato di potassio * cromati, ad esempio cromato di potassio, dicromato di potassio o di sodio * perossidi, ad esempio perossido d'idrogeno * sostanze ossidanti non specificate altrimenti rifiuti liquidi acquosi destinati ad essere trattati fuori sito * soluzioni acquose di scarto, contenenti sostanze pericolose soluzioni acquose di scarto, diverse da quelle di cui alla voce * concentrati acquosi, contenenti sostanze pericolose concentrati acquosi, diversi da quelli di cui alla voce scarti di rivestimenti e materiali refrattari * rivestimenti e materiali refrattari a base di carbone provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, contenenti sostanze pericolose * * rivestimenti e materiali refrattari a base di carbone provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce altri rivestimenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, contenenti sostanze pericolose altri rivestimenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, contenenti sostanze pericolose rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (COMPRESO IL TERRENO PROVENIENTE DA SITI CONTAMINATI) cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche * miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, contenenti sostanze pericolose miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce legno, vetro e plastica legno vetro plastica * vetro, plastica e legno contenenti sostanze pericolose o da esse contaminati miscele bituminose, catrame di carbone e prodotti contenenti catrame * miscele bituminose contenenti catrame di carbone miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce * catrame di carbone e prodotti contenenti catrame terra (compreso il terreno proveniente da siti contaminati), rocce e fanghi di dragaggio Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 26

27 Codice CER P DESCRIZIONE R1 R13 D10 D13 D * fanghi di dragaggio, contenente sostanze pericolose fanghi di dragaggio, diversa da quella di cui alla voce altri rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione * altri rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione (compresi rifiuti misti) contenenti sostanze pericolose rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e RIFIUTI PRODOTTI DAL SETTORE SANITARIO E VETERINARIO O DA ATTIVITÀ DI RICERCA COLLEGATE (tranne i rifiuti di cucina e di ristorazione non direttamente provenienti da trattamento terapeutico) rifiuti dei reparti di maternità e rifiuti legati a diagnosi, trattamento e prevenzione delle malattie negli esseri umani oggetti da taglio (eccetto ) * parti anatomiche ed organi incluse le sacche per il plasma e le riserve di sangue (tranne ) rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni rifiuti che non devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni (es. bende, ingessature, lenzuola, indumenti monouso, assorbenti igienici) * sostanze chimiche pericolose o contenenti sostanze pericolose sostanze chimiche diverse da quelle di cui alla voce medicinali diversi da quelli di cui alla voce rifiuti legati alle attività di ricerca e diagnosi, trattamento e prevenzione delle malattie negli animali oggetti da taglio (eccetto ) * rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni rifiuti che non devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni * sostanze chimiche pericolose o contenenti sostanze pericolose sostanze chimiche diverse da quelle di cui alla voce * medicinali citotossici e citostatici medicinali diversi da quelli di cui alla voce RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHÉ DALLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE rifiuti da incenerimento o pirolisi di rifiuti * rifiuti liquidi acquosi prodotti dal trattamento dei fumi e di altri rifiuti liquidi acquosi * carbone attivo esaurito, impiegato per il trattamento dei fumi rifiuti prodotti da specifici trattamenti chimico-fisici di rifiuti industriali (comprese decromatazione, decianizzazione, neutralizzazione) miscugli di rifiuti composti esclusivamente da rifiuti non pericolosi * miscugli di rifiuti contenenti almeno un rifiuto pericoloso * fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici, contenenti sostanze pericolose Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 27

28 Codice CER P DESCRIZIONE R1 R13 D10 D13 D fanghi prodotti da trattamenti chimico-fisici, diversi da quelli di cui alla voce * oli e concentrati prodotti da processi di separazione * rifiuti combustibili liquidi, contenenti sostanze pericolose * rifiuti combustibili solidi, contenenti sostanze pericolose rifiuti combustibili, diversi da quelli di cui alle voci e * altri rifiuti contenenti sostanze pericolose rifiuti stabilizzati/solidificati * rifiuti contrassegnati come pericolosi, parzialmente stabilizzati rifiuti stabilizzati diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti contrassegnati come pericolosi, solidificati rifiuti solidificati diversi da quelli di cui alla voce rifiuti prodotti dal trattamento aerobico di rifiuti solidi parte di rifiuti urbani e simili non compostata parte di rifiuti animali e vegetali non compostata compost fuori specifica rifiuti prodotti dal trattamento anaerobico dei rifiuti liquidi prodotti dal trattamento anaerobico di rifiuti urbani digestato prodotto dal trattamento anaerobico di rifiuti urbani liquidi prodotti dal trattamento anaerobico di rifiuti di origine animale o vegetale digestato prodotto dal trattamento anaerobico di rifiuti di origine animale o vegetale percolato di discarica * percolato di discarica, contenente sostanze pericolose percolato di discarica, diverso da quello di cui alla voce rifiuti prodotti dagli impianti per il trattamento delle acque reflue, non specificati altrimenti vaglio rifiuti dell'eliminazione della sabbia * soluzioni e fanghi di rigenerazione delle resine a scambio ionico * rifiuti prodotti da sistemi a membrana, contenenti sostanze pericolose miscele di oli e grassi prodotte dalla separazione olio/acqua, contenenti esclusivamente oli e grassi commestibili * * * miscele di oli e grassi prodotte dalla separazione olio/acqua, diverse da quelle di cui alla voce fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce fanghi contenenti sostanze pericolose prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti prodotti dalla potabilizzazione dell'acqua o dalla sua preparazione per uso industriale rifiuti solidi prodotti dai processi di filtrazione e vaglio primari fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell'acqua Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 28

29 Codice CER P DESCRIZIONE R1 R13 D10 D13 D fanghi prodotti dai processi di decarbonatazione carbone attivo esaurito soluzioni e fanghi di rigenerazione delle resine a scambio ionico rifiuti prodotti da operazioni di frantumazione di rifiuti contenenti metallo * fluff - frazione leggera e polveri, contenenti sostanze pericolose fluff - frazione leggera e polveri, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti prodotti dalla rigenerazione dell'olio * fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti (ad esempio selezione, triturazione, compattazione, riduzione in pellet) non specificati altrimenti carta e cartone plastica e gomma * legno contenente sostanze pericolose legno diverso da quello di cui alla voce prodotti tessili rifiuti combustibili (CDR: combustibile derivato da rifiuti) * * * * * altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, contenenti sostanze pericolose altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce rifiuti prodotti dalle operazioni di bonifica di terreni e risanamento delle acque di falda rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, contenenti sostanze pericolose rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, diversi da quelli di cui alla voce fanghi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, contenenti sostanze pericolose fanghi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni, diversi da quelli di cui alla voce fanghi prodotti dalle operazioni di risanamento delle acque di falda, contenenti sostanze pericolose rifiuti liquidi acquosi e concentrati acquosi prodotti dalle operazioni di risanamento delle acque di falda, contenenti sostanze pericolose rifiuti liquidi acquosi e concentrati acquosi prodotti dalle operazioni di risanamento delle acque di falda, diversi da quelli di cui alla voce RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITÀ COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA frazioni oggetto di raccolta differenziata (tranne 15 01) carta e cartone abbigliamento prodotti tessili * acidi * sostanze alcaline Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 29

30 Codice CER P DESCRIZIONE R1 R13 D10 D13 D * prodotti fotochimici * pesticidi * apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi oli e grassi commestibili * oli e grassi diversi da quelli di cui alla voce * vernici, inchiostri, adesivi e resine contenenti sostanze pericolose vernici, inchiostri, adesivi e resine diversi da quelli di cui alla voce * detergenti contenenti sostanze pericolose detergenti diversi da quelli di cui alla voce * medicinali citotossici e citostatici medicinali diversi da quelli di cui alla voce * legno, contenente sostanze pericolose legno, diverso da quello di cui alla voce plastica rifiuti prodotti da giardini e parchi (inclusi i rifiuti provenienti da cimiteri) altri rifiuti non biodegradabili altri rifiuti urbani rifiuti urbani non differenziati rifiuti ingombranti Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 30

31 2.1.2 Quantità stoccaggi/depositi Nella tabella seguente sono indicate le potenzialità massime di trattamento annuo (quantitativo massimo in ingresso) stimate. Ovviamente la quantità effettiva dipenderà dal valore del potere calorifico medio dei rifiuti conferiti, essendo il carico termico il parametro guida nei calcoli di riferimento. Area Stoccaggio Quantità massima in Quantità annua massima Superficie P.C.I. [kj/kg] stoccaggio in ingresso m 2 m 3 t min. max. m 3 t A 270, B 136, C 37, D 12, Totali 456, Tali quantitativi, su base giornaliera equivalgono a circa 108,5 t/d e 756 m 3 /d. La capacità termica dell impianto è pari a 12,5 Gcal/h. Entro i limiti di tale capacità, l impianto è in grado di recuperare/smaltire mediamente 4,5 t/h (~ t/a). Nelle fasi di avviamento/spegnimento dell impianto ed in caso di necessità, la temperatura minima di combustione viene garantita dal funzionamento (automatico) di appositi bruciatori ausiliari a metano, il cui consumo, in quanto discontinuo, non è stato calcolato. A titolo di esempio, nella tabella di seguito si riportano i flussi di massa e di energia in ingresso all impianto di combustione relativi alla variazione in due situazioni distinte. Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 31

32 Ipotesi A Ipotesi B TIPOLOGIA RIFIUTO PCI Carico Carico PORTATA PORTATA nominale termico termico (kg/h) (kg/h) (kcal/kg) (Gcal/h) (Gcal/h) Solidi triturati , ,853 Liquidi a basso PCI , ,353 Rifiuti ospedalieri , ,294 TOTALE , , Rifiuti liquidi L area di stoccaggio occuperà una superficie di circa 650 m2 e sarà adibita alla ricezione, scarico, stoccaggio e pompaggio dei reflui da trattare. La sezione comprenderà: piazzola scarico autobotti; locale pompe di travaso e alimentazione forno; serbatoi stoccaggio acque, compreso bacino di contenimento; I serbatoi di stoccaggio saranno i seguenti: - n. 3 serbatoi ad asse verticale per reflui a basso PCI da 100 mc l uno; - n. 1 serbatoio da 100 mc per reflui a basso PCI con Cl organico > 2%; Gli sfiati dei serbatoi saranno inviati al ventilatore dell aria primaria del forno durante il funzionamento a regime. Nel caso il forno non sia in marcia, gli sfiati saranno inviati ad un sistema di abbattimento costituito da un filtro a carboni attivi installato presso il capannone di stoccaggio solidi e alimentazione forno. Su tutti i serbatoi saranno montati dei dispositivi che consentiranno di monitorare il livello e la pressione; il tutto sarà poi collegato al sistema di controllo generale dell impianto con i relativi interblocchi. Sui serbatoi sarà inoltre installata una valvola di sicurezza contro le sovrapressioni tarata a +0,05 bar e una valvola antimplosione tarata a -0,003 bar. Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 32

33 Rifiuti solidi La ricezione, lo stoccaggio e l alimentazione dei rifiuti allo stato solido e/o semisolido avverranno presso un apposita struttura chiusa, che occuperà una superficie complessiva di circa 850 m2 e comprenderà l alimentazione forno. Le quantità in stoccaggio come deposito preliminare dei rifiuti in ingesso saranno così distinte: - n. 2 vasche interrate per rifiuti solidi densi e/o pastosi; - n. 1 vasca interrata per lo stoccaggio di solidi a bassa densità; - n. 1 vasca interrata a disposizione (per la preparazione della carica al forno); per un totale di stoccaggio pari a m3. Le operazioni di stoccaggio e miscelazione solidi sfusi avverranno in struttura attrezzata con accorgimenti tali da minimizzare le fuoriuscite all esterno di aria contaminata e/o vapori tramite un sistema di aspirazione dell aria interna, successivamente inviata al forno come aria di combustione Rifiuti ospedalieri La struttura di stoccaggio dei rifiuti ospedalieri avrà un altezza utile interna di 5,0 m, dimensioni 26,0 x 9,0 m, e sarà costituito da una struttura prefabbricata resistente al fuoco REI 90. L alimentazione al forno avverrà attraverso una serie di trasportatori a rulli ed un montacarichi. Le operazioni di carico dei rifiuti solidi provenienti dal capannone di stoccaggio avverranno tramite uno spintore che alimenterà i singoli colli nel canale di alimentazione raffreddato ad acqua dotato di doppia serranda e spintore finale Emissioni Le emissioni atmosferiche provenienti dall impianto dovranno rispettare i limiti previsti dall allegato 1, paragrafo A del Dlgs 133/05, riportati nelle seguenti tabelle (i valori si riferiscono ad effluente gassoso secco, T=273 K, P=101,3 kpa e tenore di O2 pari a 11% in volume). Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 33

34 Sostanza Valore medio giornaliero Valore medio su 30 minuti Polvere totale 10 mg/m3 30 mg/m3 SOV (come TOC) 10 mg/m3 20 mg/m3 HCl 10 mg/m3 60 mg/m3 HF 1 mg/m3 4 mg/m3 SO2 50 mg/m3 200 mg/m3 CO 50 mg/m3 100 mg/m3 NOX (come NO2) 200 mg/m3 400 mg/m3 Sostanza Cd + Tl Hg Sb+As+Pb+Cr+Co+ Cu+Mn+Ni+V Valore medio orario 0,05 mg/m3 0,05 mg/m3 0,5 mg/m3 Sostanza IPA PCDD+PCDF (come TCDD equiv.) Valore medio su 8 ore 0,01 mg/m3 0,1 ng/m3 Per garantire il rispetto di tali limiti, la linea di abbattimento fumi è progettata secondo le migliori tecniche disponibili (riportate nel Waste Incineration BAT Reference Document, pubblicato nel 2006). In particolare, si prevede la presenza di: Filtro elettrostatico e filtro a maniche per l abbattimento di polveri e ceneri volanti. Reattore di contattamento con iniezione di calce per l abbattimento di sostanze acide e iniezione di carbone attivo per l abbattimento di sostanze organiche volatili, PCDD/PCDF, IPA e mercurio. Reattore catalitico SCR per l abbattimento degli ossidi di azoto. Inoltre il funzionamento della camera di combustione e postcombustione è ottimizzato per ridurre all origine la formazione di inquinanti, con particolare attenzione alle emissioni di monossido di carbonio e di sostanze organiche totali; nella camera di combustione viene poi Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 34

35 pre-alimentato NaOH in soluzione, così da ridurre ulteriormente la formazione di inquinanti acidi. Il punto di emissione in atmosfera è costituito dal camino, realizzato completamente in lamiera d acciaio Corten ed autoportante, ha un altezza di circa 40 m e un diametro della canna pari a mm, con un convergente finale che porta il diametro interno fino a mm. Tale dimensione consente di ottenere velocità superiori a 15 m/s (stima circa 17 m/s) Le condizioni operative del camino sono sintetizzate nella tabella seguente. Portata fumi umidi (Nmc/h) T fumi ( C) 150 C Velocità fumi (m/s) > 15 Diametro interno bocca (m) 1,12 Altezza (m) 40 Al camino si installerà un sistema di supervisione delle emissioni realizzato mediante analizzatore FTIR in controllo su CO, CO2, HCl, SOx, HF, NOx, NH3 e misuratori di O2, portata, umidità, temperatura e polveri. I segnali inviati dagli strumenti suddetti sono gestiti tramite PC dedicati completamente ridondanti. I PC provvedono alla correzione dei dati, riferendoli alle condizioni normali, allo stoccaggio dei dati in memoria, alla realizzazione delle medie di legge, al report degli allarmi in caso di superamento dei limiti di legge e ad allarmi di mal funzionamento. Per IPA e PCDD/PCDF si prevede invece un controllo discontinuo, secondo quanto stabilito dalla normativa. Analogamente alle emissioni in atmosfera, anche lo scarico in acque superficiali di acque reflue provenienti dalla depurazione degli effluenti gassosi sarà progettato in modo da rispettare almeno i valori di emissioni previsti dall'allegato 1, paragrafo D. Non sono previsti scarico su suolo, sottosuolo né acque sotterranee. Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 35

36 2.1.4 Potenziali impatti La progettazione dell impianto e della sua gestione è avvenuta in conformità a quanto riportato nel Waste Incineration BAT Reference Document, pubblicato nel 2006 dall IPPC, utilizzando tutte le BAT (Best Available Techniques, migliori tecnologie disponili) di settore al fine di minimizzare gli impatti sull ambiente circostante. Le tecniche progettuali e gestionali adottate saranno finalizzate: - alla massimizzazione del recupero di energia dai fumi derivanti dal trattamento termico, - alla massimizzazione del recupero di scorie e dei metalli (ferrosi e non) in esse contenuti, - al riciclo delle acque di scarico per usi interni all impianto. Sarà inoltre previsto un adeguato sistema di controllo e monitoraggio relativo a: - Rifiuti in ingresso - Residui dell incenerimento - Consumo risorse idriche - Consumo risorse energetiche - Emissioni in atmosfera - Acque reflue - Stato delle acque sotterranee - Generazione di rumori - Generazione di radiazioni - Rifiuti in uscita. Il piano di controllo e monitoraggio verrà incentrato particolarmente sulle emissioni in atmosfera, considerate l aspetto più significativo per la tipologia di impianto in esame. Le tecniche di misurazione proposte per le emissioni negli effluenti gassosi e nelle acque di scarico sono conformi a quanto previsto dal Dlgs 133/05. Il controllo e la sorveglianza saranno condotti da personale qualificato e le analisi previste per garantire il rispetto dei limiti alle emissioni saranno effettuate da laboratori certificati. Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 36

37 2.1.5 Ricadute sul territorio Oltre alle positive ricadute sul territorio in termini occupazionali, Paderno Energia è disponibile a sottoscrivere una convenzione per la cessione del vapore necessario al teleriscaldamento, ed è disponibile a realizzare una centrale di cogenerazione per sopperire ai momenti di fermo impianto, al fine di garantire la continuità della fornitura. Oltre all immissione in rete dell energia elettrica prodotta dalla turbina per il recupero energetico dai gas di combustione, la realizzazione dell impianto prevederà la collocazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture, e l energia prodotta potrà essere ceduta a prezzo agevolato al Comune, senza oneri di vettoriamento Produzione di acqua calda per teleriscaldamento Dalla turbina per il recupero energetico sarà possibile ricavare, in via teorica, 350 t/h di acqua calda alla temperatura di 95 C. Ipotizzando un salto termico di 25 C sul circuito di teleriscaldamento, e rendimenti di distribuzione e regolazione pari al 92% l uno, e si ottiene quindi una potenza termica effettiva disponibile pari a circa 10,26 MWt. L estensione della rete di teleriscaldamento dipende naturalmente dal fabbisogno termico delle unità abitative, differente a seconda della tipologia di abitazioni. In caso di costruzione di nuove unità abitative, i consumi medi saranno attorno ai kwh/m2 anno, con dei picchi di consumo concentrati nei mesi invernali e nelle ore diurne. Considerando appartamenti di 100 m2 l uno, con la potenza termica prevista (10,26 MWt) sarà possibile teleriscaldare circa appartamenti. In caso di estensione del teleriscaldamento ad unità abitative già esistenti, il fabbisogno termico potrà essere calcolato ricorrendo alla potenza termica di picco attualmente installata presso le abitazioni. In questo caso, è possibile ipotizzare consumi mediamente più alti rispetto a quartieri di nuova edificazione, poiché gli edifici apparterranno a classi energetiche più basse (probabilmente D o E). Di conseguenza, sarà possibile teleriscaldare un numero minore di abitazioni, probabilmente circa appartamenti da 100 m2. Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 37

38 Si prevede inoltre di installare una caldaia ausiliaria ad olio diatermico da circa 12,5 MW, alimentata con gas naturale, tale da garantire il soddisfacimento delle esigenze termiche delle aree tele riscaldate anche in caso di fermo impianto dell inceneritore Produzione di energia elettrica da pannelli fotovoltaici Oltre all immissione in rete dell energia elettrica prodotta dalla turbina per il recupero energetico dai gas di combustione, la realizzazione dell impianto prevederà la collocazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture. Al momento è in corso di predisposizione uno studio per il dimensionamento dell impianto e la conseguente quantificazione della produzione di energia elettrica. Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 38

39 3 QUADRO PROGRAMMATICO Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 39

40 3.1 PIANIFICAZIONE TERRITORIALE Piano Territoriale Regionale La LR 12/05 Legge per il governo del territorio individua il Piano Territoriale Regionale quale atto fondamentale di indirizzo agli effetti territoriali, della programmazione di settore della Regione e di orientamento della programmazione e pianificazione dei comuni e delle province. Il sistema insediativo che si è determinato è l esito dello sviluppo di singoli sistemi insediativi e di successive conurbazioni che si sono espanse e spesso fuse creando un effetto di continuo edificato, di processi di urbanizzazione lungo fascia pedemontana collinare sovente saldati con i sistemi vallivi, di insediamenti sparsi frutto di dispersione urbana. Il territorio di Paderno Dugnano ricade all interno della polarità dell area metropolitana milanese e della Brianza. Dall analisi dell elaborato Zone di preservazione e salvaguardia ambientale, con riferimento diretto al macro-obiettivo Proteggere e valorizzare le risorse della regione, si desume che l area non ricade in zone protette né in aree a rischio. È da segnalare la presenza del Parco delle Groane e del Parco Nord Milano al di fuori dell area vasta di 2 km di raggio considerata. Il territorio di Paderno Dugnano è situato in un comprensorio a nord del capoluogo lombardo in cui la rete viabilistica risulta particolarmente sviluppata, e con interventi ancora in corso di progettazione. Tale rete comprende, in prima istanza, il tracciato della A4 situato a 2.2 km a sud dal sito; il tracciato della tangenziale nord di Milano, a 2 km in direzione est, e la viabilità extraurbana secondaria costituita dalla SP 46 Rho-Meda (420 m dir N e 300 dir W) e dalla SP ex SS 35 Milano-Meda (1 km dir E). L area non interferisce con le infrastrutture per la difesa del suolo del Bacino Lambro Seveso Olona che presenta complessivamente presenta elementi di forte criticità. Il PTPR definisce un ampia area indicata Ambiti del sistema metropolitano lombardo, con forte presenza di aree di frangia destrutturate, al cui interno ricade il territorio comunale di Paderno Dugnano. Alla luce delle considerazioni sopra riportate, si può affermare che il progetto in esame non risulta in contrasto con le previsioni del PTR. Dall analisi della tavola B del Piano Territoriale Paesistico Regionale, l area di progetto in primis, e l area vasta considerata, non risultano interessare o interferire elementi identificativi e percorsi Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 40

41 di interesse paesaggistico quali: strade panoramiche, tracciati guida paesaggistici, belvedere, visuali sensibili, punti di osservazione del paesaggio lombardo. L unico elemento segnalato, identificato quale canale di rilevanza paesaggistica regionale, ovvero il canale Villoresi, si trova a oltre 3 km in direzione nord, quindi al di fuori dell area vasta considerata. L area non ricade all interno di parchi regionali né interferisce con luoghi dell identità regionale, paesaggi agrari tradizionali o geositi di rilevanza regionale, né di aree appartenenti alla rete Natura 2000 (Zone Protezione Speciali ZPS e Siti di Importanza Comunitaria). I parchi regionali più prossimi al sito, situati a oltre 2 km di distanza nelle versioni approvate di piano, sono il Parco Nord Milano e il Parco delle Groane Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Milano (PTCP) Il Piano Territoriale della Provincia di Milano attualmente vigente è stato approvato con la deliberazione del Consiglio Provinciale n. 55 del 14 ottobre L area di studio ricade nell unità di paesaggio definita come Alta pianura irrigua (sotto-unità alta pianura irrigua centrale), posta immediatamente a sud del canale Villoresi, che artificialmente la divide dall alta pianura asciutta. L area non appartiene ad ambiti di rilevanza naturalistica né paesistica. All interno dell area vasta di 2 km di raggio, si segnalano, in particolare: - ambiti di rilevanza paesistica, lungo il corso del torrente Seveso, - canali; - siepi e filari - aree boscate sparse e isolate; - centri storici e nuclei di antica - corsi d acqua - elementi storico architettonici Tali elementi non insistono sull area di progetto. Alla luce delle considerazioni sopra riportate, si può affermare che il progetto in esame non risulta in contrasto con le previsioni del PTCP. Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 41

42 AREA VASTA AREA IMPIANTO Estratto tavola 5 PTCP Sistema dei vincoli paesistici e ambientali A livello sovracomunale, gli indirizzi strategici paesistici e territoriale sono indicati dalla rete ecologica. La costituzione di una rete ecologica su un territorio fortemente compromesso dal punto di vista ecologico, quale quello di Paderno Dugnano, trova il suo principale ostacolo in un territorio diffusamente antropizzato e con una rete viaria molto ramificata e con un sistema di aree naturaliformi di scarso rilievo, costituito da alcuni lembi boscati relitti. L area oggetto di studio non intercetta corridoi ecologici né gangli primari Altri piani territoriali Dall analisi di altri Piani Territoriali presi in considerazione, si riporta quanto segue: Preparato da CRAMER Srl Via ghezzi Bergamo 42

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