CAPITOLO 1 - Il modello organizzativo e il capitale umano aziendale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CAPITOLO 1 - Il modello organizzativo e il capitale umano aziendale"

Transcript

1 LA SICILIA 1

2 INTRODUZIONE CAPITOLO 1 - Il modello organizzativo e il capitale umano aziendale 1.1 La struttura organizzativa 1.2 Caratteristiche della forza lavoro 1.3 Il turnover aziendale 1.4 Investimenti in capitale umano aziendale 1.5 Evoluzione dei livelli occupazionali CAPITOLO 2 - Gli investimenti 2.1 La propensione ad investire delle imprese 2.2 Gli interventi e gli obiettivi 2.3 Le fonti di finanziamento CAPITOLO 3 - L innovazione aziendale 3.1 La propensione ad innovare delle imprese 3.2 Le aree ed i canali di innovazione 3.3 Le fonti di finanziamento 3.4 Innovazione e competitività CAPITOLO 4 - L internazionalizzazione 4.1 La propensione all export 4.2 Delocalizzazione produttiva 4.3 Internazionalizzazione delle imprese: alcune considerazioni CAPITOLO 5 - La competitività delle imprese 5.1 Il posizionamento competitivo 5.2 Le leve della competitività aziendale 5.3 Il livello tecnologico delle imprese Conclusioni 2

3 Introduzione La presente ricerca ha preso in considerazione un campione rappresentativo di imprese siciliane operanti in quattro dei più importanti settori dell economia regionale, ovvero il Manifatturiero, le Costruzioni, l ICT ed il Turismo. Il campione è composto da imprese la cui occupazione complessiva dichiarata è pari a unità, di cui occupati fissi e occupati con contratti atipici. Nell analisi condotta i dati sono stati elaborati separatamente per tenere opportunamente conto delle specificità di ciascun comparto e delle aziende che lo rappresentano. La distribuzione per province è stata effettuata cercando di riprodurre, nei limiti del possibile, la composizione del tessuto produttivo locale per i comparti esaminati. Nel dettaglio, il settore manifatturiero è rappresentato da 656 aziende con una occupazione complessiva dichiarata di circa unità di cui occupati fissi e occupati con contratti atipici. Tali aziende operano su un ampia gamma di branche, tra le quali assumono maggiore rilevanza, con pesi superiori al 20% del totale, quelle dei prodotti in metallo, industrie alimentari e fabbricazione prodotti della carta. Il 55% del campione è rappresentato da piccole imprese (da 10 a 50 addetti), mentre le più grandi (oltre 251 addetti) costituiscono il 9%; il 45% delle imprese ha un fatturato inferiore al milione di euro, mentre il 6% lo ha superiore ai 10 milioni. Con riferimento alla forma giuridica, per il 62% si tratta di società di capitali, mentre le società di persone rappresentano il 14% e le ditte individuali l 8%; da rilevare, infine, che quasi il 20% del campione appartiene alla categoria delle imprese artigiane. Il comparto delle Costruzioni è rappresentato da 176 aziende con una occupazione complessiva dichiarata di circa unità di cui occupati fissi e occupati con contratti atipici. Tali aziende operano prevalentemente nella branca edilizia e genio civile (43% del totale), in quella della installazione di servizi in un fabbricato (24%) e nei lavori di completamento degli edifici (19%). Il 52% del campione è rappresentato da piccole imprese (da 10 a 50 addetti), mentre le più grandi (oltre 251 addetti) costituiscono l 8%; ancora, il 45% delle imprese ha un fatturato inferiore al milione di euro, mentre il 2% lo ha superiore ai 10 milioni. Con riferimento alla forma giuridica, la gran parte delle imprese, circa il 90% sono costituite come società di capitali, mentre esiguo è il numero delle società di persone (2%) e di ditte individuali (3%); da rilevare, infine, che solo il 4% del campione appartiene alla categoria delle imprese artigiane. Per il comparto dell ICT il campione osservato comprende 166 aziende con una occupazione complessiva dichiarata pari a unità, di cui occupati fissi e occupati con contratti atipici. L attività preponderante è quella dell Informatica e servizi connessi (45 % del totale campione), seguita dall attività di ricerca e sviluppo (32%) e dalle Telecomunicazioni (23%). Ben il 74% del campione è rappresentato da piccole imprese, mentre le più grandi costituiscono il 5%; Anche in termini di fatturato vi è una forte preponderanza delle piccole dimensioni: oltre l 87% delle imprese ha un 3

4 fatturato inferiore al milione di euro, mentre solo l 1% lo ha superiore ai 10 milioni. Molto più omogenea, rispetto agli altri comparti esaminati, la distribuzione delle imprese per forma giuridica; infatti il 47% è costituita come società di capitali, il 34% come società di persone, il 15% come ditta individuale; da rilevare che nessuna impresa del campione appartiene alla categoria delle imprese artigiane. Infine, per quanto riguarda il comparto del turismo, il campione osservato comprende 178 aziende con una occupazione complessiva dichiarata pari a unità, di cui occupati fissi e occupati con contratti atipici. Le aziende operano nel ramo degli alberghi e motel per il 63% del campione e nel ramo campeggi ed altre strutture ricettive per il restante 37%. Il 67% del campione è rappresentato da piccole imprese, mentre le più grandi costituiscono il 7%; in termini di fatturato il 77% delle imprese è sotto il milione di euro, mentre solo poco più del 3% supera i 10 milioni. Molto più omogenea, rispetto agli altri comparti esaminati, la distribuzione delle imprese per forma giuridica; infatti il 47% è costituita come società di capitali, il 28% come società di persone, il 17% come ditta individuale; anche nel comparto turistico nessuna impresa del campione appartiene alla categoria delle imprese artigiane. Relativamente ai dati sull occupazione e sul fatturato, come spesso accade in simili indagini, è possibile che vi siano delle discrepanze fra quanto dichiarato dalle aziende e l effettiva realtà, motivate essenzialmente dalla tendenza degli imprenditori a mantenere una certa riservatezza sui punti che potrebbero rivelare situazioni aziendali economicamente più favorevoli, in termini di maggiori ricavi e minori costi. Per tali aspetti si rimanda alla parte generale del lavoro, in questa sede va evidenziato che, per una migliore interpretazione delle informazioni acquisite, si è preferito considerare tali dati così come presentati dalle aziende, nella loro entità proporzionale rispetto a quella del campione di riferimento, piuttosto che nel loro valore assoluto. Il livello di benessere di un economia locale è strettamente connesso all abilità degli operatori economici di mobilizzare le risorse produttive capitali finanziari, risorse umane e stock di conoscenze in modo efficiente e adattarsi alle continue evoluzioni del mercato. L analisi delle dinamiche del modello competitivo delle imprese è una condizione necessaria per comprendere le trasformazioni in atto nell economia siciliana. Qui di seguito vengono messe in evidenza quattro determinanti fondamentali del livello di competitività delle imprese operanti nella regione : - caratteristiche e dinamiche delle risorse umane aziendali e modello organizzativo ; - propensione ad investire e caratteristiche degli investimenti realizzati ; - propensione ad innovare; - internazionalizzazione. 4

5 CAPITOLO 1 IL MODELLO ORGANIZZATIVO E IL CAPITALE UMANO AZIENDALE 1.1 La struttura organizzativa In base ai risultati dell indagine campionaria condotta, la struttura organizzativa delle imprese siciliane risulta ancora prevalentemente impostata secondo criteri abbastanza tradizionali. In tutti i comparti esaminati, infatti, risulta molto elevata la percentuale di aziende che non affida nessuna area funzionale ad un responsabile, mentre l area funzionale che, con maggior frequenza, viene gestita da un referente specifico è quella amministrativa e del controllo di gestione, seguita dall area commerciale. La bassa propensione all innovazione delle imprese dell Isola sembra trovare conferma nel fatto che, molto spesso, l area ricerca e sviluppo viene accorpata ad altre funzioni aziendali. Anche le altre aree specifiche, e quella finanziaria in particolare, vengono nella maggior parte dei casi, gestite in modo indistinto. Molto scarsa risulta, infine, l attenzione prestata alle azioni di prevenzione per la tutela ambientale e la sicurezza dei lavoratori (tab. 1). 5

6 TABELLA 1 Aree funzionali affidate ad un Responsabile di funzione sulle quali si basa l'attuale modello organizzativo della Azienda MANIFATTURA COSTRUZIONI ICT TURISMO Fonte: Elaborazione OBI, SRM Area finanziaria 11,1 Area strategica 11,2 Area produzione e logistica 41,2 Area ricerca e sviluppo 7,7 Area amministrativa e controllo gestione 53,5 Area informatica e tecnologica 11,6 Area ambiente e sicurezza 14,2 Area commerciale 44,3 Nessuna di queste 33,8 Area finanziaria 11,8 Area strategica 5,7 Area produzione e logistica 24,9 Area ricerca e sviluppo 4,4 Area amministrativa e controllo gestione 53,4 Area informatica e tecnologica 9,8 Area ambiente e sicurezza 7,7 Area commerciale 23,4 Nessuna di queste 40,8 Area finanziaria 4,4 Area strategica 6,7 Area produzione e logistica 6,1 Area ricerca e sviluppo 7,0 Area amministrativa e controllo gestione 34,6 Area informatica e tecnologica 21,9 Area ambiente e sicurezza 6,3 Area commerciale 20,3 Nessuna di queste 48,8 Area finanziaria 4,1 Area strategica 3,4 Area produzione e logistica 4,9 Area ricerca e sviluppo 1,6 Area amministrativa e controllo gestione 33,6 Area informatica e tecnologica 2,6 Area ambiente e sicurezza 1,6 Area commerciale 22,9 Nessuna di queste 61,4 Osservando i singoli settori emergono interessanti differenze: in primo luogo, risalta il fatto che, le imprese operanti prevalentemente nel terziario, ovvero quelle operanti nell ICT e, soprattutto, nel Turismo, appaiono caratterizzate da organizzazioni meno articolate rispetto a quelle del secondario (costruzioni e manifatturiero), con aree funzionali distribuite in modo più trasversale. Ciò deriva, oltre che dalla tipologia dei prodotti/ servizi realizzati, dalle minori dimensioni medie delle imprese del comparto. Nel dettaglio, le imprese dell ICT e del turismo tendono ad esternalizzare anche funzioni vitali, quali quelle amministrative, mentre le imprese manifatturiere sembrano di gran lunga essere le più attente alla gestione dell area commerciale. Altre rilevanti differenze sono quelle relative ad alcune delle funzioni ad alta specializzazione: per esempio l area ambiente e sicurezza è più curata nelle imprese manifatturiere, che riservano maggiore attenzione anche alla funzione finanziaria, area che è particolarmente attenzionata dalle imprese edili. 6

7 A livello di singolo settore produttivo (tab.2) si evidenziano altre differenze anche rilevanti: nelle costruzioni spicca la maggiore evoluzione organizzativa delle imprese edili operanti nel campo della preparazione cantieri ed installazione, corroborata da una più spiccata tendenza all innovazione ed alle tecnologie. Fra le manifatturiere, le imprese più organizzate sembrano essere quelle del settore meccanica e mezzi di trasporto, molto probabilmente anche per l influsso esercitato dalle grandi imprese committenti presenti nell Isola, fra cui in primo luogo la Fiat ed alcuni grandi gruppi tessili nazionali. Nel campo dei servizi, le imprese delle telecomunicazioni sono quelle ovviamente più attente alle aree innovative, ricerca e sviluppo, informatica ee tecnologie. Infine, nel comparto del turismo rileva la maggiore tendenza da parte degli alberghi a dotarsi di una organizzazione più strutturata rispetto a quella di cui si avvalgono i campeggi e le altre strutture ricettive. TABELLA 2 Modello organizzativo dell azienda per settore produttivo e aree funzionali, valori %, risposte multiple MANIFATTURIERO Area finanziaria Area strategica Area produzione e logistica Area ricerca e sviluppo Area amministrativa e controllo gestione Area informatica e tecnologica Area ambiente e sicurezza Area commerciale Nessuna di queste Totale Campione 11,1 11,2 41,2 7,7 53,5 11,6 14,2 44,3 33,8 Alimentari tabacco 11,5 10,7 35,6 4,2 43,6 12,0 14,8 41,0 40,9 Tradizionali di consumo 5,7 8,0 40,7 12,1 61,7 8,9 7,1 39,4 32,7 Prodotti di base 10,8 8,7 39,4 4,6 45,0 8,7 11,5 46,6 37,9 Meccaniche e mezzi di trasporto 12,0 13,4 46,0 10,1 61,1 15,2 19,4 46,8 28,4 Altre manifatturiere 12,5 12,7 42,3 8,9 57,4 10,7 13,3 44,8 30,7 COSTRUZIONI Area finanziaria Area strategica Area produzione e logistica Area ricerca e sviluppo Area amministrativa e controllo gestione Area informatica e tecnologica Area ambiente e sicurezza Area commerciale Nessuna di queste Totale Campione 11,8 5,7 24,9 4,4 53,4 9,8 7,7 23,4 40,8 Preparazione del cantiere edile 19,6 7,7 16,0 10,4 62,7 15,2 13,5 41,1 30,8 Edilizia e genio civile 13,9 2,9 24,3 2,6 50,8 4,6 7,9 17,9 47,1 Installazione di servizi in un fabbricato 11,3 8,6 38,0 6,0 61,6 22,2 6,5 27,8 31,0 Lavori di completamento di edifici 2,2 6,9 16,2 2,2 42,7 2,2 4,7 17,8 46,1 ICT Area Area Area Area Area Nessuna Area Area amministrativa informatica ambiente Area produzione ricerca e di finanziaria strategica e controllo e e commerciale e logistica sviluppo queste gestione tecnologica sicurezza Totale Campione 4,4 6,7 6,1 7,0 34,6 21,9 6,3 20,3 48,8 Informatica e attività connesse 3,2 10,0 5,0 7,2 32,7 16,7 8,7 20,0 56,7 Ricerca e sviluppo 2,1 0,3 3,1 2,4 28,6 26,9 0,0 20,8 46,3 Telecomunicazioni 10,1 9,1 12,4 13,3 46,5 25,2 10,1 20,0 36,4 TURISMO Area finanziaria Area strategica Area produzione e logistica Area ricerca e sviluppo Area amministrativa e controllo gestione Area informatica e tecnologica Area ambiente e sicurezza Area commerciale Nessuna di queste Totale Campione 4,1 3,4 4,9 1,6 33,6 2,6 1,6 22,9 61,4 Alberghi e Motel 2,3 4,7 7,7 2,5 34,9 4,1 0,0 23,9 59,3 Campeggi e altri alloggi per brevi soggiorni 7,0 1,1 0,0 0,0 31,5 0,0 4,3 21,2 65,0 Fonte: Elaborazione OBI, SRM A livello provinciale, l area del catanese si conferma come polo guida del tessuto produttivo regionale: le imprese di tutti i comparti appaiono le più strutturate essendo, in particolare, le più attente alla funzione commerciale e, soprattutto, alla ricerca ed 7

8 allo sviluppo. La provincia di Agrigento appare, invece, quella in cui l apparato produttivo è più destrutturato, salvo che per le imprese edili; sorprende che in un territorio ad alta vocazione turistica, le imprese del comparto siano quelle dotate di organizzazioni fra le meno articolate della regione. La situazione è esattamente opposta nella provincia di Trapani, dove l apparato produttivo appare il più strutturato a livello regionale compreso quello del comparto turistico ed escluso, invece, quello delle costruzioni, le cui imprese risultano fra le meno organizzate a livello di tutto il territorio regionale. Le imprese della provincia di Enna, forse come retaggio dei rilevanti poli industriali tessili che in passato vi si sono sviluppati, mantengono una alta attenzione alle aree commerciali e strategiche. Nel Messinese, invece, è particolarmente sentita l esigenza di una amministrazione ordinata ed una finanza ben gestita; a fronte di ciò, si riscontra una minore tensione sugli aspetti commerciali e su quelli informatico- tecnologici. La forte eterogeneità dell apparato produttivo presente in provincia di Palermo, non ne fa emergere caratteristiche peculiari, conformandosi alle medie del campione, salvo che per la propensione alle funzioni tecnologiche ed una maggiore sensibilità alle problematiche dell ambiente e della sicurezza, caratteristica condivisa dalle aziende di Caltanissetta e di Ragusa. Infine da notare come a Siracusa, nonostante la presenza del grande polo chimico, le imprese presentino la più bassa specializzazione in assoluto delle funzioni tecnologiche e, soprattutto, di quelle relative all ambiente e sicurezza. In definitiva le imprese siciliane del campione esaminato, mostrano in genere la tendenza a dotarsi di forme organizzative di tipo tradizionale, presentano una bassa propensione alla ricerca, poca specializzazione funzionale. Tale tendenza- tipica di aziende di minime dimensioni dove non vi sono gli spazi per una struttura organizzativa più articolata e dove le funzioni vengono di fatto accorpate nella figura dell imprenditore titolare- crea inevitabili problemi di governance nelle imprese con organici e fatturati più consistenti, finendo per rappresentare, su larga scala, un fattore limitante del dinamismo imprenditoriale, proprio perché ostacola la fase più delicata della vita aziendale, ovvero quella della crescita dimensionale delle stesse imprese. BOX DI APPROFONDIMENTO L effettuazione della pianificazione strategica nelle imprese siciliane Nelle imprese siciliane dei settori considerati l attività di pianificazione aziendale viene svolta, prevalentemente, dallo stesso imprenditore, molto spesso quest ultimo non coinvolge nemmeno il proprio gruppo dirigente (tab.3). Abbastanza limitati sono i casi in cui tale delicata attività viene espletata insieme a tali collaboratori e, quasi mai, essa viene affidata all esterno. 8

9 Questa forma di accentramento decisionale è presente in tutti i comparti ed appare particolarmente accentuata nelle costruzioni e nel turismo. Più in generale, va rilevato come le imprese del terziario mostrino una elevata propensione a non effettuare alcuna attività programmata di pianificazione. All interno dei comparti esaminati, i singoli settori produttivi sembrano comportarsi in modo abbastanza similare. A livello provinciale le imprese del catanese confermano la più spiccata tendenza a dotarsi di organizzazioni articolate; in particolare nel manifatturiero l imprenditore condivide spesso l attività pianificatoria con il proprio gruppo dirigente. Nel complesso, però, le imprese che presentano il più alto grado di decentramento in tal senso sono quelle della provincia di Caltanissetta, anche in questo caso, con picchi positivi nel settore manifatturiero; gli stessi imprenditori nisseni sono anche quelli che con maggiore frequenza delegano all esterno la pianificazione della propria azienda. Al contrario Agrigento è la provincia in cui gli imprenditori tendono maggiormente a realizzare direttamente la funzione di programmazione (addirittura l 80% degli intervistati nel settore edile) ed in questa stessa provincia sono più numerosi i casi di imprese che non effettuano alcuna attività di pianificazione. Va segnalato comunque che il picco più alto in assoluto di accentramento si verifica nel settore dell ICT presso le imprese del ragusano. Riassumendo, dunque, le imprese siciliane si caratterizzano, in genere, per la presenza di Imprenditori particolarmente accentratori, mentre troppo numerose risultano quelle aziende che non espletano alcuna attività programmata di pianificazione, ciò pur essendo assai esiguo il ricorso alle competenze ed alle professionalità esterne. Ciò potrebbe costituire per tali imprese una difficoltà aggiuntiva nell efficace sfruttamento dei processi di miglioramento introdotti, che invece solitamente richiedono il massimo coinvolgimento possibile della struttura aziendale. 9

10 TABELLA 3 Modello organizzativo dell azienda per comparto produttivo e attività di pianificazione aziendale, valori %, risposte multiple MANIFATTURIERO Solo dall'imprenditore /amministratore e talvolta comunicata al gruppo di direzione Solo dall'imprenditore /amministratore e sempre comunicata al gruppo di direzione Dall'imprenditor e con la partecipazione diretta del gruppo di direzione Dall'imprenditor e insieme ai collaboratori e comunicata sempre ai vari settori Viene affidata all'esterno ad aziende specializzate Non si ricorre ad attività programmate di pianificazione Totale Campione 47,3 20,0 15,7 11,6 0,9 4,4 Alimentari tabacco 47,1 14,7 19,5 15,0 0,0 3,6 Tradizionali di consumo 46,0 20,7 11,6 17,8 0,0 3,9 Prodotti di base 44,6 17,5 14,5 14,9 1,6 6,9 Meccaniche e mezzi di trasporto 49,4 21,0 17,7 9,6 1,5 0,8 Altre manifatturiere 47,9 25,3 13,0 5,8 0,7 7,4 COSTRUZIONI Solo dall'imprenditore /amministratore e talvolta comunicata al gruppo di direzione Solo dall'imprenditore /amministratore e sempre comunicata al gruppo di direzione Dall'imprenditor e con la partecipazione diretta del gruppo di direzione Dall'imprenditor e insieme ai collaboratori e comunicata sempre ai vari settori Viene affidata all'esterno ad aziende specializzate Non si ricorre ad attività programmate di pianificazione Totale Campione 53,6 25,3 13,4 4,9 0,3 2,5 Preparazione del cantiere edile 50,0 14,7 33,1 2,2 0,0 0,0 Edilizia e genio civile 49,2 31,2 11,1 7,7 0,0 0,8 Installazione di servizi in un 60,8 18,0 13,9 0,7 1,3 5,3 fabbricato Lavori di completamento di 57,1 28,6 4,0 5,6 0,0 4,7 edifici ICT Solo Solo Dall'imprenditor Dall'imprenditor dall'imprenditore dall'imprenditore Viene e con la e insieme ai Non si ricorre ad /amministratore e /amministratore e affidata partecipazione collaboratori e attività talvolta sempre all'esterno diretta del comunicata programmate di comunicata al comunicata al ad aziende gruppo di sempre ai vari pianificazione gruppo di gruppo di specializzate direzione settori direzione direzione Totale Campione 57,1 8,0 9,3 13,3 0,0 12,3 Informatica e attività connesse 53,6 6,8 14,3 10,9 0,0 14,3 Ricerca e sviluppo 60,1 3,6 8,8 16,2 0,0 11,2 Telecomunicazioni 59,9 16,6 0,0 13,7 0,0 9,8 TURISMO Solo dall'imprenditore /amministratore e talvolta comunicata al gruppo di direzione Solo dall'imprenditore /amministratore e sempre comunicata al gruppo di direzione Dall'imprenditor e con la partecipazione diretta del gruppo di direzione Dall'imprenditor e insieme ai collaboratori e comunicata sempre ai vari settori Viene affidata all'esterno ad aziende specializzate Non si ricorre ad attività programmate di pianificazione Totale Campione 59,0 11,5 8,6 8,2 0,6 12,0 Alberghi e Motel 60,1 13,3 8,9 7,5 0,7 9,6 Campeggi e altri alloggi per brevi soggiorni 57,2 8,5 8,2 9,3 0,5 16,3 Fonte: Elaborazione OBI, SRM 10

11 1.2 Caratteristiche della forza lavoro Le caratteristiche della forza lavoro delle imprese siciliane, in base alle risultanze dell indagine campionaria condotta, confermano in larga parte il quadro organizzativo delineato al paragrafo precedente. Le imprese sono organizzate in modo prevalentemente tradizionale e presentano un forte accentramento delle funzioni direttamente in capo agli imprenditori. Ciò vale per tutti i settori esaminati e, con le dovute proporzioni, per tutte le classi di grandezza delle imprese. Il dato che rileva principalmente, in tal senso, è il modesto ricorso a figure dirigenziali nell ambito dell organico aziendale in tutti i settori osservati: tale figura è totalmente assente nelle imprese più piccole (da 10 a 50 addetti) ed è poco presente anche nelle imprese medie (da 51 a 250 addetti) e, sorprendentemente, anche in quelle più grandi (oltre i 251 addetti) ; infatti, in media, oltre due terzi di queste ultime non hanno al proprio interno dirigenti (tab. 4). TABELLA 4 Modello organizzativo dell azienda per classe di addetti, per comparto produttivo e livelli gerarchici formali presenti nell organico aziendale, valori %, risposte multiple MANIFATTURIERO Addetti fissi Totale Campione oltre Dirigenti 5,8 0,0 9,6 30,7 Quadri 16,0 13,8 14,2 39,1 Impiegati 81,8 78,1 89,2 76,6 Intermedi 8,1 6,1 10,1 13,3 Operai qualificati 61,4 55,4 72,3 57,3 Operai comuni e Apprendisti 58,5 55,2 65,2 52,8 Consulenti 35,0 30,0 40,1 48,2 COSTRUZIONI Addetti fissi Totale Campione oltre Dirigenti 5,8 0,0 7,6 43,5 Quadri 17,7 11,9 21,1 43,5 Impiegati 87,1 78,7 96,3 94,9 Intermedi 5,0 4,5 6,2 0,0 Operai qualificati 88,7 87,5 91,8 76,5 Operai comuni e Apprendisti 75,5 71,9 82,4 58,0 Consulenti 31,0 26,6 37,8 20,4 ICT Addetti fissi Totale Campione oltre Dirigenti 1,3 0,0 1,6 29,0 Quadri 4,5 2,8 8,1 29,0 Impiegati 85,5 88,4 71,6 79,9 Intermedi 3,6 2,9 8,3 0,0 Operai qualificati 13,5 7,2 36,9 56,0 Operai comuni e Apprendisti 9,2 6,6 11,6 56,0 Consulenti 25,5 22,1 42,8 29,0 TURISMO Addetti fissi Totale Campione oltre Dirigenti 7,7 0,0 17,1 33,9 Quadri 16,1 8,5 24,8 43,6 Impiegati 80,6 79,3 80,8 88,5 Intermedi 10,6 7,3 15,3 20,0 Operai qualificati 58,5 56,3 59,3 70,4 Operai comuni e Apprendisti 50,7 45,2 47,5 95,5 Consulenti 22,0 22,0 24,0 17,2 Fonte: Elaborazione OBI, SRM 11

12 Di poco più cospicuo è il ricorso ai quadri aziendali, presenti, comunque, a livello più diffuso in tutte le aziende, seppur sempre con una maggiore concentrazione in quelle medie e, soprattutto, in quelle grandi. Al contrario diffusissima è la presenza di personale impiegatizio generico (impiegati ed intermedi) non dotati di alcuna delega direttiva, presenti sostanzialmente in quasi tutte le imprese. La tendenza alla genericità delle mansioni affidate ai dipendenti, è confermata dalla presenza di un numero di operai comuni ed apprendisti molto vicino a quello degli operai specializzati; tale fenomeno riguarda, seppur con diverse connotazioni, tutte le imprese del campione. Limitato appare anche il ricorso ai consulenti, a cui ricorre poco più di una impresa su quattro; in particolare le consulenze sono più richieste dalle aziende di medie dimensioni. Nel dettaglio, le imprese operanti nel comparto delle costruzioni risultano quelle più specializzate per funzione, seguite da quelle manifatturiere, al contempo, queste ultime, soprattutto se di grandi dimensioni, sono quelle che più frequentemente ricorrono ai consulenti. Abbastanza sorprendente è la scarsa tendenza alla specializzazione delle imprese dell ITC, soprattutto di quelle medie e piccole, che si caratterizzano anche per l esiguità della presenza di dirigenti e di quadri; tale situazione può essere determinata dal fatto che questo comparto si è sviluppato più recentemente rispetto agli altri e, quindi, le imprese sono mediamente più giovani. Sotto il profilo dell analisi settoriale, non si rilevano (tab. 5) forti eterogeneità fra le diverse imprese operanti nello stesso comparto. Si può rilevare la concentrazione di dirigenti nel comparto edile della preparazione del cantiere e, per converso, la totale assenza di dirigenti e quadri nel comparto delle telecomunicazioni, dove sono poco presenti anche gli operai specializzati. Un ultima notazione va fatta circa l omogeneità di comportamento sia degli alberghi che delle altre strutture ricettive, nell ambito del settore turismo. 12

13 TABELLA 5 Modello organizzativo dell azienda per settori di attività, per comparto produttivo e livelli gerarchici formali presenti nell organico aziendale, valori %, risposte multiple MANIFATTURIERO Dirigenti Quadri Impiegati Intermedi Operai Operai comuni e qualificati Apprendisti Consulenti Totale Campione 5,8 16,0 81,8 8,1 61,4 58,5 35,0 Alimentari,tabacco 7,4 18,3 81,3 10,0 62,1 59,0 38,1 Tradizionali di consumo 5,3 15,8 70,7 2,3 65,2 56,7 32,3 Prodotti di base 6,6 16,5 79,5 6,0 60,2 56,5 44,3 Meccaniche e mezzi di trasporto 3,7 11,4 86,7 15,3 66,1 65,3 32,0 Altre manifatturiere 6,4 18,6 83,3 2,4 55,2 53,0 29,1 COSTRUZIONI Dirigenti Quadri Impiegati Intermedi Operai Operai comuni e qualificati Apprendisti Consulenti Totale Campione 5,8 17,7 87,1 5,0 88,7 75,5 31,0 Preparazione del cantiere edile 11,2 18,1 100,0 6,5 100,0 70,9 11,8 Edilizia e genio civile 6,3 16,3 84,2 2,5 87,4 78,7 34,2 Installazione di servizi in un fabbricato 4,6 23,5 83,3 12,6 82,9 76,3 46,1 Lavori di completamento di edifici 2,2 13,1 88,8 0,0 90,4 70,8 18,9 ICT Dirigenti Quadri Impiegati Intermedi Operai Operai comuni e qualificati Apprendisti Consulenti Totale Campione 1,3 4,5 85,5 3,6 13,5 9,2 25,5 Informatica e attività connesse 0,0 2,4 83,2 3,1 16,1 11,7 27,2 Ricerca e sviluppo 3,8 10,2 88,7 6,0 14,6 4,2 28,6 Telecomunicazioni 0,0 0,0 84,9 1,0 7,4 12,3 18,2 TURISMO Dirigenti Quadri Impiegati Intermedi Operai Operai comuni e qualificati Apprendisti Consulenti Totale Campione 7,7 16,1 80,6 10,6 58,5 50,7 22,0 Alberghi e Motel 7,8 14,6 85,3 12,5 58,0 57,9 19,3 Campeggi e altri alloggi per brevi soggiorni 7,5 18,8 72,3 7,3 59,3 38,2 26,8 Fonte: Elaborazione OBI, SRM A livello provinciale è da segnalare come le imprese della provincia di Palermo - ed a seguire quelle della provincia di Ragusa - sono quelle in cui sono più presenti dirigenti, quadri ed impiegati generici, inclusi gli intermedi; al contrario a Siracusa e subito dopo a Trapani, sono presenti il minor numero di dirigenti e di quadri; le imprese dell ennese sono quelle che hanno in organico il minor numero di impiegati generici. A Ragusa e Caltanissetta si fa il maggior ricorso ad operai specializzati; le imprese ragusane sono inoltre quelle che inquadrano nel loro organico più consulenti. In definitiva, dunque, nelle imprese esaminate prevalgono strutture aziendali despecializzate, con pochissimi dirigenti e pochi quadri; mentre l organico risulta appesantito da un eccesso di figure generiche, soprattutto fra gli operai; oltre che di personale impiegatizio. Ancora una volta si conferma prevalente un archetipo di struttura organizzativa tipica dalle imprese familiari e di minime dimensioni, da cui gli imprenditori siciliani sembrano avere particolari difficoltà a staccarsi per adottare forme di governance aziendale più evolute e rispondenti alle rinnovate esigenze del mercato. I responsabili delle singole aree funzionali sono prevalentemente inquadrati come dipendenti fissi, tale tendenza si accentua col crescere delle dimensioni aziendali; un dipendente su dieci, circa, è inquadrato come consulente, mentre bassissimo è il ricorso alla figura di manager interinale, con eccezione del settore turistico e specificamente negli alberghi. In genere l area in cui più frequentemente il responsabile viene inquadrato come consulente è quella della amministrazione e del controllo di gestione, dove probabilmente si genera un trade off con gli studi di consulenza esterna. Il settore con il 13

14 maggior numero di responsabili di area inquadrati come consulenti è, in particolare, quello manifatturiero, mentre il settore col maggior numero di responsabili dipendenti fissi è quello delle costruzioni. Per quanto riguarda l età, va rilevato come il gruppo dirigente (tab.6), inclusi i quadri, sia costituito prevalentemente da soggetti che hanno fra i 40 ed i 50 anni. Comunque i giovani fino ai 40 anni sono più numerosi dei dirigenti anziani (oltre i 50 anni). In particolare, sono le imprese più piccole che tendono ad avere dirigenti più giovani, ad esclusione come vedremo in seguito, del comparto turistico, dove si ha la massima concentrazione di dirigenti di mezza età. Le imprese dell ICT spiccano per avere il gruppo dirigente più giovane in assoluto, addirittura tutti sotto i 40 anni nelle imprese più piccole; ciò appare conforme al ciclo di vita delle produzioni di questo comparto, molto rapido ed a forte obsolescenza. Occorre, tuttavia, tenere presente che proprio nell ICT è stato rilevato un numero di quadri e dirigenti molto più esiguo rispetto agli altri comparti, ciò in parte risponde alle esigenze di snellezza operativa tipiche delle imprese operanti nei settori ad alta intensità di capitali, ma in parte è dovuta a carenze negli assetti organizzativi e patrimoniali di tali imprese, talvolta inadeguati per affrontare mercati altamente specializzati in cui si trovano ad operare. Per converso, i gruppi dirigenti più anziani sono quelli delle medie e grandi imprese turistiche - soprattutto degli alberghi, come vedremo in seguito - e delle grandi imprese manifatturiere. TABELLA 6 Età media del gruppo dirigente (dirigenti e quadri) delle aziende per comparto produttivo, valori %, risposte multiple Fra 25 e 40 anni 40,6 MANIFATTURIERO Fra 40 e 50 anni 43,6 Oltre i 50 anni 15,8 Oltre i 50 anni 17,6 COSTRUZIONI Fra 25 e 40 anni 33,5 Fra 40 e 50 anni 48,9 Fra 25 e 40 anni 70,6 ICT Fra 40 e 50 anni 29,4 Oltre i 50 anni 0,0 Fra 25 e 40 anni 22,6 TURISMO Fra 40 e 50 anni 49,6 Oltre i 50 anni 27,8 Fonte: Elaborazione OBI, SRM Esaminando i singoli settori produttivi (Tab. 7) non sembrano emergere particolari peculiarità degne di rilievo, con l eccezione, nell ambito delle costruzioni, delle imprese operanti nella preparazione dei cantieri, che hanno una forte presenza di dirigenti sotto i 40 anni, ciò in netta controtendenza con le altre imprese del settore che tendono invece ad affidarsi a gruppi dirigenti oltre i

15 Ancora, si evidenzia una difformità rilevante già segnalata nell ambito del settore turistico, dove mentre gli alberghi hanno in prevalenza gruppi dirigenti anziani, le altre strutture recettive, tendono ad averli molto più giovani ( quasi il 95% sotto i 50anni). A livello provinciale non si evidenziano grandi differenze, ma si può far rilevare come le imprese della provincia di Agrigento siano quelle che hanno i gruppi dirigenti più giovani, mentre le imprese messinesi hanno quelli più anziani. TABELLA 7 Età media del gruppo dirigente (dirigenti e quadri) delle aziende per settori produttivi, valori %, risposte multiple MANIFATTURIERO Fra 25 e 40 anni Fra 40 e 50 anni Oltre i 50 anni Totale Campione 40,6 43,6 15,8 Alimentari,tabacco 43,1 36,5 20,4 Tradizionali di consumo 33,8 51,5 14,7 Prodotti di base 61,8 29,8 8,4 Meccaniche e mezzi di trasporto 33,0 54,3 12,7 Altre manifatturiere 30,6 49,8 19,6 COSTRUZIONI Oltre i 50 anni Fra 25 e 40 anni Fra 40 e 50 anni Totale Campione 17,6 33,5 48,9 Preparazione del cantiere edile 74,0 19,3 6,7 Edilizia e genio civile 17,8 27,1 55,1 Installazione di servizi in un fabbricato 0,0 41,6 58,4 Lavori di completamento di edifici 0,0 47,4 52,6 ICT Fra 25 e 40 anni Fra 40 e 50 anni Oltre i 50 anni Totale Campione 70,6 29,4 0,0 Informatica e attività connesse 100,0 0,0 0,0 Ricerca e sviluppo 62,7 37,3 0,0 Telecomunicazioni 0,0 0,0 0,0 TURISMO Fra 25 e 40 anni Fra 40 e 50 anni Oltre i 50 anni Totale Campione 22,6 49,6 27,8 Alberghi e Motel 17,0 38,7 44,3 Campeggi e altri alloggi per brevi soggiorni 30,3 64,3 5,4 Fonte: Elaborazione OBI, SRM In definitiva, osservando il profilo anagrafico dei gruppi dirigenti, in cui si registra una prevalenza di giovani sugli anziani, in qualche misura sembra scorgersi una tendenza, seppur appena delineabile, a superare quella situazione di ingessamento dei vertici aziendali che ha rappresentato e rappresenta ancora, una delle caratteristiche più negative dell apparato produttivo regionale, sia perché ne limita la propensione all innovazione, sia perché penalizza le giovani professionalità locali, incentivando la fuga di cervelli ed impoverendo ulteriormente il contesto locale. La distribuzione per titolo di studio della forza lavoro (tab. 8), sembra evidenziare un forte scollamento fra la scuola ed il mondo delle imprese, infatti queste ultime sembrano assumere persone a cui l istituzione scolastica ha dato una formazione generica, la prevalenza è di soggetti con titolo di scuola media superiore, privi di 15

16 specifica specializzazione. Elevatissima è anche la percentuale di lavoratori in possesso della solo licenza della scuola dell obbligo, con eccezione del settore dell ITC. Per converso molto esiguo è il numero dei laureati, soprattutto di quelli con indirizzo tecnico scientifico. Le imprese più grandi (tab. 8) sembrano far ricorso con maggiore frequenza ai laureati, salvo che nel settore dell ICT, ed ai diplomati generici, salvo che nel settore turistico. Nelle imprese medie sono più presenti lavoratori non diplomati. TABELLA 8 Distribuzione per dimensione aziendale (classi di addetti) e per titolo di studio della forza lavoro MANIFATTURIERO Totale Campione Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani Scuola dell'obbligo 42,6 43,7 46,4 47,8 39,2 35,0 40,6 47,7 41,5 40,3 Diploma di scuola media superiore 51,0 48,1 45,6 45,5 58,0 59,5 52,3 49,1 53,9 51,4 Di cui tecnici professionali 9,1 11,2 5,9 10,6 4,0 10,4 5,0 6,4 3,2 17,5 Diploma di laurea 6,4 8,1 8,0 6,7 2,8 5,5 7,0 3,2 4,6 8,3 Di cui in materie tecnico scientifiche 3,1 4,6 1,5 4,1 1,2 6,0 3,1 0,7 0,3 3,0 COSTRUZIONI Totale Campione Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani Scuola dell'obbligo 46,7 48,9 35,3 52,8 45,2 46,4 51,0 46,0 34,7 47,0 Diploma di scuola media 47,2 45,4 61,9 39,6 47,3 46,0 41,4 47,2 62,1 49,9 superiore Di cui tecnici professionali 15,3 15,7 28,1 8,0 16,7 19,1 17,5 7,5 18,3 13,1 Diploma di laurea 6,1 5,8 2,8 7,6 7,5 7,6 7,6 6,8 3,2 3,1 Di cui in materie tecnico scientifiche 6,8 8,1 8,0 13,5 4,6 5,8 7,7 1,8 0,1 3,7 ICT Totale Campione Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani Scuola dell'obbligo 0,6 0,0 4,5 0,0 0,1 0,2 1,5 0,0 0,0 0,0 Diploma di scuola media superiore 72,9 66,5 51,9 70,4 86,1 82,8 76,1 56,2 73,1 79,3 Di cui tecnici professionali 16,2 10,0 24,4 15,6 20,1 11,0 20,2 33,1 7,0 7,1 Diploma di laurea 26,5 33,5 43,6 29,6 13,9 17,0 22,5 43,8 26,9 20,7 Di cui in materie tecnico scientifiche 14,6 10,5 20,8 20,9 13,5 7,8 12,6 33,1 6,3 7,7 TURISMO Totale Campione Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani Scuola dell'obbligo 28,5 40,5 34,4 29,1 23,9 31,7 23,1 39,5 19,8 22,7 Diploma di scuola media 62,9 50,9 56,2 57,3 66,0 61,5 68,8 51,0 70,9 71,5 superiore Di cui tecnici professionali 6,1 4,5 21,9 0,8 0,4 5,0 6,6 15,0 10,2 6,8 Diploma di laurea 8,7 8,7 9,4 13,5 10,1 6,9 8,1 9,5 9,4 5,7 Di cui in materie tecnico scientifiche Fonte: Elaborazione OBI, SRM 0,5 4,5 0,0 0,2 0,0 0,1 0,0 1,0 0,0 0,0 Più in generale, il profilo della formazione scolastica della forza lavoro, sembra confermare quanto già rilevato nel paragrafo relativo all inquadramento dell organico, in cui si evidenziava una certa tendenza alla despecializzazione operativa, presente, in media, nelle imprese siciliane Non si riscontrano, infine, significative disomogeneità a livello dei singoli settori produttivi esaminati (tab. 9). 16

17 TABELLA 9 Distribuzione per settore di attività e per titolo di studio della forza lavoro MANIFATTURIERO Totale Campione oltre Scuola dell'obbligo 42,6 45,2 42,2 26,4 Diploma di scuola media superiore 51,0 49,5 50,5 62,6 Di cui tecnici professionali 9,1 7,8 11,7 7,0 Diploma di laurea 6,4 5,2 7,3 11,0 Di cui in materie tecnico scientifiche 3,1 2,3 5,1 0,7 COSTRUZIONI Totale Campione oltre Scuola dell'obbligo 46,7 43,3 51,9 39,4 Diploma di scuola media superiore 47,2 48,9 44,1 53,4 Di cui tecnici professionali 15,3 19,6 10,6 9,8 Diploma di laurea 6,1 7,8 3,9 7,2 Di cui in materie tecnico scientifiche 6,8 8,6 4,3 8,6 ICT Totale Campione oltre Scuola dell'obbligo 0,6 0,5 0,2 6,1 Diploma di scuola media superiore 72,9 73,2 68,6 88,7 Di cui tecnici professionali 16,2 17,8 11,9 5,5 Diploma di laurea 26,5 26,3 31,3 5,1 Di cui in materie tecnico scientifiche 14,6 14,2 14,2 24,9 TURISMO Totale Campione oltre Scuola dell'obbligo 28,5 25,4 35,4 30,6 Diploma di scuola media superiore 62,9 68,9 53,0 48,1 Di cui tecnici professionali 6,1 5,6 8,2 3,6 Diploma di laurea 8,7 5,7 11,6 21,2 Di cui in materie tecnico scientifiche 0,5 0,6 0,0 0,6 Fonte: Elaborazione OBI, SRM A livello provinciale (tab. 10) si evidenzia come nelle imprese della provincia di Ragusa sia presente il maggior numero di lavoratori non diplomati, mentre in quelle di Siracusa prevalgono i lavoratori con la media superiore; le imprese di Enna e Messina hanno il minor numero di laureati. 17

18 MANIFATTURIERO TABELLA 10 Distribuzione per provincia e per titolo di studio della forza lavoro Scuola dell'obbligo Diploma di scuola media superiore Di cui tecnici professionali Diploma di laurea Di cui in materie tecnico scientifiche Totale Campione 42,6 51,0 9,1 6,4 3,1 Alimentari,tabacco 44,6 46,2 5,4 9,2 5,4 Tradizionali di consumo 53,6 43,3 7,6 3,0 2,2 Prodotti di base 45,7 48,3 14,4 6,0 2,0 Meccaniche e mezzi di trasporto 39,7 54,3 8,5 6,0 5,0 Altre manifatturiere 36,9 56,8 9,1 6,3 0,3 COSTRUZIONI Scuola dell'obbligo Diploma di scuola media superiore Di cui tecnici professionali Diploma di laurea Di cui in materie tecnico scientifiche Totale Campione 46,7 47,2 15,3 6,1 6,8 Preparazione del cantiere edile 46,8 42,8 8,7 10,4 2,5 Edilizia e genio civile 54,8 40,2 13,8 5,0 6,0 Installazione di servizi in un fabbricato 34,3 58,6 24,0 7,1 11,6 Lavori di completamento di edifici 43,9 51,7 12,4 4,4 5,8 ICT Scuola dell'obbligo Diploma di scuola media superiore Di cui tecnici professionali Diploma di laurea Di cui in materie tecnico scientifiche Totale Campione 0,6 72,9 16,2 26,5 14,6 Informatica e attività connesse 0,1 70,3 14,1 29,7 20,7 Ricerca e sviluppo 0,7 75,8 16,8 23,6 9,6 Telecomunicazioni 1,8 73,9 19,9 24,3 9,3 TURISMO Scuola dell'obbligo Diploma di scuola media superiore Di cui tecnici professionali Diploma di laurea Di cui in materie tecnico scientifiche Totale Campione 28,5 62,9 6,1 8,7 0,5 Alberghi e Motel 28,7 62,8 6,4 8,5 0,7 Campeggi e altri alloggi per brevi soggiorni 28,0 63,0 5,5 9,0 0,1 Fonte: Elaborazione OBI, SRM Gli imprenditori nisseni e quelli catanesi sembrano particolarmente attenti alla qualificazione scolastica dei collaboratori, i primi, infatti, hanno in organico il maggior numero di diplomati in istituti tecnici professionali e di laureati, mentre i secondi, il maggior numero di laureati in discipline tecnico scientifiche, concentrati, peraltro, nel manifatturiero, nell ITC e nelle costruzioni. In definitiva la forza lavoro delle imprese del campione si caratterizza nel complesso per il basso il livello di istruzione medio, che conferma la già rilevata tendenza alla despecializzazione presente nelle aziende siciliane. Molti sono i lavoratori non diplomati, pochi quelli laureati, pochissimi quelli in materie scientifiche. Molto carente risulta, dunque, la componente tecnica della manodopera. Ciò indebolisce la base professionale delle imprese, perché vengono a mancare proprio quelle figure specialistiche che dovrebbero essere in grado di trainare, in modo determinante, l innovazione ed il miglioramento qualitativo dell attività aziendale. 18

19 BOX DI APPROFONDIMENTO La presenza di manodopera straniera nelle imprese siciliane Dall indagine effettuata emerge un dato abbastanza sorprendente: in una impresa siciliana su cinque sono presenti lavoratori stranieri (tab. 11). Tale presenza tende a crescere col crescere delle dimensioni aziendali; se si considera che il fenomeno del c.d. lavoro sommerso incide di più nelle piccole imprese e per i lavoratori extracomunitari, si può ipotizzare che, in effetti, la presenza complessiva di manodopera straniera possa essere ancora più rilevante. TABELLA 11 Presenza di lavoratori stranieri nell organico aziendale per dimensione aziendale (classi di addetti) Totale Campione oltre MANIFATTURIERO Si 14,5 8,5 21,8 25,5 No 85,5 91,5 78,2 74,5 COSTRUZIONI Si 25,5 17,5 36,1 20,8 No 74,5 82,5 63,9 79,2 ICT Si 4,9 2,8 8,6 30,9 No 95,1 97,2 91,4 69,1 TURISMO Si 38,5 31,5 47,6 61,9 No 61,5 68,5 52,4 38,1 Fonte: Elaborazione OBI, SRM Il turismo è il settore che fa maggiormente ricorso a personale forestiero, presente in sei grandi imprese turistiche su dieci. Molti stranieri lavorano anche nelle imprese dell edilizia. La presenza più contenuta di personale non italiano si registra, invece, nell ITC. Nel dettaglio settoriale (tab. 12), spicca la concentrazione di stranieri (presenti in una impresa su due) nel comparto della preparazione di cantieri edili, mentre nelle telecomunicazioni nessuna impresa utilizza manodopera straniera. Abbastanza omogenea appare la condotta di tutte le aziende del manifatturiero, infine, come era prevedibile, gli alberghi hanno nel loro organico più stranieri che non le altre strutture ricettive. 19

20 TABELLA 12 Presenza di lavoratori stranieri nell organico aziendale per settore di attività MANIFATTURIERO Si No Totale Campione 14,5 85,5 Alimentari,tabacco 14,5 85,5 Tradizionali di consumo 22,8 77,2 Prodotti di base 17,5 82,5 Meccaniche e mezzi di trasporto 12,6 87,4 Altre manifatturiere 10,6 89,4 COSTRUZIONI Si No Totale Campione 25,5 74,5 Preparazione del cantiere edile 41,8 58,2 Edilizia e genio civile 29,2 70,8 Installazione di servizi in un fabbricato 12,9 87,1 Lavori di completamento di edifici 21,2 78,8 ICT Si No Totale Campione 4,9 95,1 Informatica e attività connesse 5,5 94,5 Ricerca e sviluppo 7,5 92,5 Telecomunicazioni 0,0 100,0 TURISMO Si No Totale Campione 38,5 61,5 Alberghi e Motel 41,8 58,2 Campeggi e altri alloggi per brevi soggiorni 32,8 67,2 Fonte: Elaborazione OBI, SRM Messina è la provincia in cui le imprese utilizzano in modo più diffuso la manodopera straniera, mentre Trapani è quella in cui tale manodopera viene meno utilizzata, anche se si deve tener conto che l indagine non copre il settore della pesca in cui lavorano numerosi nord africani. Più in generale (tab.13), va rilevato che la manodopera straniera è prevalentemente non specializzata, con circa il 65% di elementi che hanno al massimo l equivalente della nostra licenza media, poco più del 30% il diploma medio superiore e solo il 4% ha la laurea, ma nessuno in materie tecnico scientifiche. Quasi il 90% degli stranieri che lavora nelle Costruzioni ha al massimo la scuola dell obbligo, addirittura il 100% nelle imprese più grandi. il maggior numero di diplomati e laureati si ha nell ICT e nel Manifatturiero. TABELLA 13 Distribuzione per qualifica dei lavoratori stranieri presenti nelle azienda per comparto produttivo Operai Operai comuni e Dirigenti Quadri Impiegati Intermedi MANIFATTURIERO qualificati Apprendisti Consulenti 1,7 2,8 17,6 1,8 34,5 56,9 2,0 Operai Operai comuni e Dirigenti Quadri Impiegati Intermedi COSTRUZIONI qualificati Apprendisti Consulenti 0,0 0,0 5,2 0,0 39,8 73,4 0,0 Operai Operai comuni e Dirigenti Quadri Impiegati Intermedi ICT qualificati Apprendisti Consulenti 0,0 0,0 47,2 0,0 52,8 19,6 0,0 Operai Operai comuni e Dirigenti Quadri Impiegati Intermedi TURISMO qualificati Apprendisti Consulenti 5,3 0,0 29,4 4,9 40,8 49,3 0,0 Fonte: Elaborazione OBI, SRM 20

21 Coerentemente con il basso livello di istruzione mediamente posseduto, i lavoratori stranieri vengono impiegati nelle mansioni meno professionali e specializzate; la concentrazione massima è infatti nelle figure di operaio generico e apprendista. Rari i casi di collocazione a livelli più qualificati, salvo qualche eccezione nelle aziende del comparto turistico. 1.3 Il turnover aziendale Il livello del turnover, inteso come rapporto fra neo assunti all anno e numero di dipendenti medio inseriti in organico (tab.14), risulta mediamente molto basso in tutte le imprese del campione esaminato, seppur con le ovvie differenziazioni all interno dei vari comparti e tipologie di aziende. In generale le imprese di piccole dimensioni sono quelle che presentano i più alti livelli di turnover, mentre quelle più grandi presentano organici più bloccati nel tempo, ciò nonostante che, in base alla struttura societaria, le società di capitali siano quelle con il più alto turnover in assoluto mentre le ditte individuali, all opposto presentano i livelli più bassi. In particolare, va segnalato come il ricambio dei dirigenti sia molto limitato; laddove si considerino i bassi livelli di competitività media dell apparato produttivo regionale, una tale situazione sembra indicare una bassa reattività di queste imprese alle rapide evoluzioni degli scenari di mercato. Anche per l altra componente dei gruppi dirigenti, ovvero i quadri, i ricambi sono lenti e l apertura alle nuove leve è abbastanza limitata; bassi livelli di turnover si manifestano anche nella fascia degli impiegati generici, che, come abbiamo visto sembrano sovradimensionati rispetto alle effettive esigenze operative. Minimi i ricambi anche nelle fasce dei consulenti, mentre i livelli di turnover più elevati riguardano gli operai in genere e quelli specializzati in particolare; per questa categoria di addetti i picchi più elevati di ricambio si raggiungono nelle piccole imprese e nelle società di capitali. 21

22 TABELLA 14 Livello di turnover per categorie di addetti e per comparto produttivo Operai comuni e Dirigenti Quadri Impiegati Intermedi Operai qualificati MANIFATTURIERO Apprendisti Consulenti Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Totale Campione 0,0 89,3 0,0 72,4 2,3 79,0 0,0 84,1 4,1 68,7 3,7 69,4 2,5 75,7 Alimentari,tabacco 0,0 90,8 0,0 66,9 3,8 80,0 0,0 83,6 3,2 66,9 4,7 66,3 3,0 73,1 Tradizionali di consumo 0,0 82,1 0,0 52,4 0,9 74,1 0,0 87,2 5,5 65,6 1,1 66,4 0,0 78,2 Prodotti di base 0,0 97,9 0,0 83,3 1,9 79,7 0,0 90,4 8,5 61,1 4,6 63,1 1,6 76,3 Meccaniche e mezzi di trasporto 0,0 87,3 0,0 91,5 3,2 77,5 0,0 87,5 3,0 73,6 4,6 74,4 6,2 87,8 Altre manifatturiere 0,0 85,7 0,0 63,6 0,8 81,1 0,0 49,1 1,8 72,1 1,8 72,5 0,0 62,6 Operai comuni e Dirigenti Quadri Impiegati Intermedi Operai qualificati COSTRUZIONI Apprendisti Consulenti Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Totale Campione 1,1 89,1 5,6 76,6 2,7 71,7 18,2 34,7 5,6 54,1 7,4 54,1 2,9 73,0 Preparazione del cantiere edile 0,0 87,0 0,0 62,1 0,0 80,9 0,0 0,0 9,2 57,2 17,4 63,5 0,0 44,8 Edilizia e genio civile 2,4 88,4 14,2 78,9 6,6 68,4 84,4 15,6 9,0 54,6 9,3 51,5 6,2 77,2 Installazione di servizi in un fabbricato 0,0 95,5 0,0 91,3 0,0 76,2 0,0 51,9 0,0 58,2 2,4 53,2 0,0 62,5 Lavori di completamento di edifici 0,0 83,7 0,0 52,6 0,0 66,0 0,0 0,0 1,7 46,0 2,2 54,8 0,0 100,0 Operai comuni e Dirigenti Quadri Impiegati Intermedi Operai qualificati ICT Apprendisti Consulenti Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Totale Campione 2,3 92,2 0,0 100,0 2,6 79,5 0,0 85,9 8,2 70,3 0,0 78,3 0,0 94,6 Informatica e attività connesse 0,0 100,0 0,0 100,0 0,0 84,5 0,0 78,4 0,0 75,8 0,0 69,1 0,0 89,7 Ricerca e sviluppo 0,8 99,2 0,0 100,0 3,5 81,0 0,0 100,0 21,5 53,0 0,0 100,0 0,0 100,0 Telecomunicazioni 9,4 65,3 0,0 0,0 5,3 69,3 0,0 0,0 0,0 100,0 0,0 82,2 0,0 94,7 Operai comuni e Dirigenti Quadri Impiegati Intermedi Operai qualificati TURISMO Apprendisti Consulenti Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Elevato Trascurabile Totale Campione 2,0 86,8 0,0 79,1 9,6 64,2 9,3 50,1 16,5 55,6 10,9 54,3 13,2 62,3 Alberghi e Motel 3,0 84,5 0,0 82,7 11,7 62,3 0,0 66,8 17,1 60,3 11,1 53,7 13,2 52,0 Campeggi e altri alloggi per brevi soggiorni 0,0 91,6 0,0 74,3 5,3 68,2 37,4 0,0 15,4 47,6 10,5 55,8 13,2 75,3 Fonte: Elaborazione OBI, SRM

ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO

ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO 1 Rapporto 2007 sulla occupazione nelle imprese ricettive, di viaggi e di ristorazione della Provincia

Dettagli

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

REGISTRO IMPRESE: 50indicatori. si rafforza la struttura imprenditoriale. I dati della movimentazione a fine settembre 2013 in provincia di Modena

REGISTRO IMPRESE: 50indicatori. si rafforza la struttura imprenditoriale. I dati della movimentazione a fine settembre 2013 in provincia di Modena 5indicatori REGISTRO IMPRESE: si rafforza la struttura imprenditoriale I dati della movimentazione a fine settembre 213 in provincia di SALDO TRA ISCRIZIONI E CESSAZIONI Nel 3 trimestre del 213 il tessuto

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

UTILIZZO E LIVELLO DI SODDISFAZIONE VERSO I PRINCIIPALI STRUMENTI DI E-GOVERNEMENT TRA I CONSUMATORI ITALIANI.

UTILIZZO E LIVELLO DI SODDISFAZIONE VERSO I PRINCIIPALI STRUMENTI DI E-GOVERNEMENT TRA I CONSUMATORI ITALIANI. 29 marzo 2012 Anno 2011 USO DELL E-GOVERNMENT DA PARTE DI CONSUMATORI E IMPRESE L Istat, in collaborazione con il Dipartimento per l innovazione tecnologica (Dit), ha svolto nel 2011 un indagine sull utilizzo

Dettagli

STUDIO DI SETTORE VK18U ATTIVITÀ 71.11.00 ATTIVITÀ DEGLI STUDI DI ARCHITETTURA

STUDIO DI SETTORE VK18U ATTIVITÀ 71.11.00 ATTIVITÀ DEGLI STUDI DI ARCHITETTURA STUDIO DI SETTORE VK18U ATTIVITÀ 71.11.00 ATTIVITÀ DEGLI STUDI DI ARCHITETTURA Febbraio 2009 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore UK18U Studi di architettura - è stata condotta analizzando i modelli

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SG87U ATTIVITÀ 74.14.1 - CONSULENZE FINANZIARIE ATTIVITÀ 74.14.4 - ATTIVITÀ DEGLI AMMINISTRATORI DI SOCIETÀ

STUDIO DI SETTORE SG87U ATTIVITÀ 74.14.1 - CONSULENZE FINANZIARIE ATTIVITÀ 74.14.4 - ATTIVITÀ DEGLI AMMINISTRATORI DI SOCIETÀ STUDIO DI SETTORE SG87U ATTIVITÀ 74.14.1 - CONSULENZE FINANZIARIE ATTIVITÀ 74.14.4 - ATTIVITÀ DEGLI AMMINISTRATORI DI SOCIETÀ ED ENTI, CONSULENZA AMMINISTRATIVO-GESTIONALE E PIANIFICAZIONE AZIENDALE ATTIVITÀ

Dettagli

Terzo settore. risorsa economica e sociale del VCO

Terzo settore. risorsa economica e sociale del VCO risorsa economica e sociale del VCO TERZO SETTORE: risorsa economica e sociale per il territorio Il censimento 2011, a 10 anni di distanza dal precedente, ci restituisce informazioni che mettono in luce

Dettagli

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SG82U ATTIVITÀ 74.40.1 - STUDI DI PROMOZIONE PUBBLICITARIA ATTIVITÀ 74.14.5 - PUBBLICHE RELAZIONI

STUDIO DI SETTORE SG82U ATTIVITÀ 74.40.1 - STUDI DI PROMOZIONE PUBBLICITARIA ATTIVITÀ 74.14.5 - PUBBLICHE RELAZIONI STUDIO DI SETTORE SG82U ATTIVITÀ 74.40.1 - STUDI DI PROMOZIONE PUBBLICITARIA ATTIVITÀ 74.14.5 - PUBBLICHE RELAZIONI Aprile 2002 1 STUDIO DI SETTORE SG82U Numero % sugli invii Invii 8.416 Ritorni 4.988

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI RISULTATI GENERALI Nel settore dei Servizi, come noto, sono presenti realtà produttive molto varie e tra loro non omogenee. Il settore ha dato nel complesso segni di

Dettagli

La fotografia dell occupazione

La fotografia dell occupazione La fotografia dell occupazione La dimensione aziendale Come osservato precedentemente in Veneto il 97,3% delle imprese ha un numero di addetti inferiore a 19 e raccoglie il 60,5% del totale degli occupati

Dettagli

4 I LAUREATI E IL LAVORO

4 I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 30 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.

Dettagli

UMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014

UMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014 UMBRIA Import - Export caratteri e dinamiche 2008-2014 ROADSHOW PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE ITALIA PER LE IMPRESE Perugia, 18 dicembre 2014 1 Le imprese esportatrici umbre In questa sezione viene proposto

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Indagine Excelsior 2015 Provincia di Perugia

Indagine Excelsior 2015 Provincia di Perugia Note per la Stampa - Perugia 29 giugno 2015 - Indagine Excelsior 2015 Provincia di Perugia II trimestre 2015 Presentati dal Presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni i risultati

Dettagli

10% non ha NESSUNA camera climatizzata. In Sicilia l 84% degli alberghi ha TUTTE le stanze climatizzate, il 3% ALCUNE e il 13% NESSUNA.

10% non ha NESSUNA camera climatizzata. In Sicilia l 84% degli alberghi ha TUTTE le stanze climatizzate, il 3% ALCUNE e il 13% NESSUNA. Indagine comparativa sulla qualità dell offerta alberghiera calabrese e siciliana di medio livello (Tre stelle) L indagine è stata realizzata dal Gruppo di studio sulla Qualità Totale nel turismo presso

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA 1.1 - L assetto finanziario delle aziende Nel corso del 2014 la provincia reggiana evidenzia un saldo tra imprese che presentano aumenti e diminuzioni

Dettagli

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008 a cura di Francesco Linguiti Luglio 2011 Premessa* In questa nota vengono analizzati i dati sulla struttura

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE WK16U ATTIVITÀ 68.32.00 AMMINISTRAZIONE DI CONDOMINI E GESTIONE DI BENI IMMOBILI PER CONTO TERZI ATTIVITÀ 81.10.00 SERVIZI INTEGRATI DI GESTIONE AGLI EDIFICI Luglio 2014 Documento non

Dettagli

Comunicato Stampa Mantova, 18 febbraio 2014 I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2014

Comunicato Stampa Mantova, 18 febbraio 2014 I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2014 Comunicato Stampa Mantova, 18 febbraio 2014 I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2014 Il Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio di Mantova rende

Dettagli

STUDIO DI SETTORE VK03U ATTIVITÀ 71.12.30 ATTIVITÀ TECNICHE SVOLTE DA GEOMETRI

STUDIO DI SETTORE VK03U ATTIVITÀ 71.12.30 ATTIVITÀ TECNICHE SVOLTE DA GEOMETRI STUDIO DI SETTORE VK03U ATTIVITÀ 71.12.30 ATTIVITÀ TECNICHE SVOLTE DA GEOMETRI Febbraio 2009 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore UK03U Attività tecniche svolte da geometri - è stata condotta

Dettagli

La CSR in Italia. Alcune tendenze in atto

La CSR in Italia. Alcune tendenze in atto La CSR in Italia. Alcune tendenze in atto Sodalitas Social Solution www.sodalitas.socialsolution.it Sodalitas Social Solution è l Osservatorio on line sulla Responsabilità e la Sostenibilità delle Aziende,

Dettagli

STUDIO DI SETTORE UG42U ATTIVITÀ 73.11.02 CONDUZIONE DI CAMPAGNE DI MARKETING E ATTIVITÀ 73.12.00 ATTIVITÀ DELLE CONCESSIONARIE

STUDIO DI SETTORE UG42U ATTIVITÀ 73.11.02 CONDUZIONE DI CAMPAGNE DI MARKETING E ATTIVITÀ 73.12.00 ATTIVITÀ DELLE CONCESSIONARIE STUDIO DI SETTORE UG42U ATTIVITÀ 73.11.02 CONDUZIONE DI CAMPAGNE DI MARKETING E ALTRI SERVIZI PUBBLICITARI ATTIVITÀ 73.12.00 ATTIVITÀ DELLE CONCESSIONARIE PUBBLICITARIE Gennaio 2009 PREMESSA L evoluzione

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI RISULTATI GENERALI Nel secondo trimestre del 2003 è continuato il trend negativo per domanda e occupazione. Il fatturato è rimasto sui livelli precedentemente raggiunti.

Dettagli

Figura 1 - Imprese che intendono assumere nuovo personale nel 2010 per consorzio o distretto (valori percentuali) 60,7 66,7 71,0 72,6 76,5 84,4 85,0

Figura 1 - Imprese che intendono assumere nuovo personale nel 2010 per consorzio o distretto (valori percentuali) 60,7 66,7 71,0 72,6 76,5 84,4 85,0 Dopo la crisi, primi segnali di ripresa in provincia di Udine Nel 2010, un impresa industriale su quattro prevede nuove assunzioni I dati dell indagine promossa dalla Provincia e realizzata dall IRES FVG

Dettagli

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE IL SISTEMA IMPRENDITORIALE 1 1.1 Le imprese attive per settore e forma giuridica Nei primi tre mesi del 2015 risultano iscritte nel Registro Imprese della Camera di Commercio di Lodi 21.784 posizioni,

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Rapporto Economia Provinciale 2011. Edilizia

Rapporto Economia Provinciale 2011. Edilizia Rapporto Economia Provinciale 2011 129 Edilizia Edilizia 131 Dati di stock Al 31 dicembre 2011 le imprese attive iscritte al Registro Imprese alla Sezione Ateco 2007 F- Costruzioni sono 3.498, con un

Dettagli

STUDIO DI SETTORE UK16U ATTIVITÀ 68.32.00 ATTIVITÀ 81.10.00 AMMINISTRAZIONE DI CONDOMINI E GESTIONE DI BENI IMMOBILI PER CONTO TERZI

STUDIO DI SETTORE UK16U ATTIVITÀ 68.32.00 ATTIVITÀ 81.10.00 AMMINISTRAZIONE DI CONDOMINI E GESTIONE DI BENI IMMOBILI PER CONTO TERZI STUDIO DI SETTORE UK16U ATTIVITÀ 68.32.00 AMMINISTRAZIONE DI CONDOMINI E GESTIONE DI BENI IMMOBILI PER CONTO TERZI ATTIVITÀ 81.10.00 SERVIZI INTEGRATI DI GESTIONE AGLI EDIFICI Maggio 2008 PREMESSA L evoluzione

Dettagli

COMMERCIO ALL INGROSSO DI MACCHINE, UTENSILI; PER LE MINIERE, LE CAVE, L EDILIZIA E IL GENIO CIVILE;

COMMERCIO ALL INGROSSO DI MACCHINE, UTENSILI; PER LE MINIERE, LE CAVE, L EDILIZIA E IL GENIO CIVILE; STUDIO DI SETTORE TM84U ATTIVITÀ 51.81.0 COMMERCIO ALL INGROSSO DI MACCHINE UTENSILI; ATTIVITÀ 51.82.0 COMMERCIO ALL INGROSSO DI MACCHINE PER LE MINIERE, LE CAVE, L EDILIZIA E IL GENIO CIVILE; ATTIVITÀ

Dettagli

APPALTI e CONCESSIONI

APPALTI e CONCESSIONI DOTAZIONE INFRASTRUTTURE: DATI UE E NAZIONALI L ISPO (Istituto per gli studi sulla Pubblica opinione) ha reso noti i dati di una ricerca comparata sulle infrastrutture, sia a livello comunitazio che nazionnale.

Dettagli

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2009

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2009 DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2009 Imprese nel complesso In Lombardia, nel primo trimestre del 2009 le anagrafi camerali registrano un saldo negativo di 2.536 unità. Alla fine di marzo

Dettagli

I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE DELL INDUSTRIA E DEI SERVIZI PER IL 2013 Il Sistema Informativo Excelsior a supporto delle politiche del

I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE DELL INDUSTRIA E DEI SERVIZI PER IL 2013 Il Sistema Informativo Excelsior a supporto delle politiche del I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE DELL INDUSTRIA E DEI SERVIZI PER IL 2013 Il Sistema Informativo Excelsior a supporto delle politiche del lavoro e della formazione Conferenza stampa 23 luglio 2013

Dettagli

Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano

Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano La forza lavoro femminile Il mercato del lavoro in provincia di Bolzano è caratterizzato da un alto tasso di partecipazione, sia rispetto

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE VK16U ATTIVITÀ 68.32.00 AMMINISTRAZIONE DI CONDOMINI E GESTIONE BENI IMMOBILI PER CONTO TERZI ATTIVITÀ 81.10.00 SERVIZI INTEGRATI DI GESTIONE AGLI EDIFICI Marzo 2011 Documento non definitivo

Dettagli

IL SETTORE. COSTRUZIONI in provincia di Trento

IL SETTORE. COSTRUZIONI in provincia di Trento 26 marzo 2013 IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI in provincia di Trento il contesto economico Nel 2012 l area dell euro è nuovamente in recessione, con una riduzione del Pil pari allo 0,6%; si stima che permanga

Dettagli

Dati e informazioni su ricchezza e povertà delle famiglie straniere in Italia nel 2008. Agosto 2011

Dati e informazioni su ricchezza e povertà delle famiglie straniere in Italia nel 2008. Agosto 2011 STUDI E RICERCHE SULL ECONOMIA DELL IMMIGRAZIONE Redditi, consumi e risparmi delle a confronto con le Dati e informazioni su ricchezza e povertà delle in Italia nel 2008 Agosto 2011 1 CONSIDERAZIONI E

Dettagli

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita

Dettagli

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto

Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto Draft sulla lettura dei risultati italiani dell indagine ALL (Adult literacy and Life skills) Aree geografiche a confronto L indagine internazionale ALL raccoglie elementi importanti che riguardano la

Dettagli

CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DEI TIROCINI ATTIVATI IN PROVINCIA DI PIACENZA

CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DEI TIROCINI ATTIVATI IN PROVINCIA DI PIACENZA CARATTERISTICHE ED EVOLUZIONE DEI TIROCINI ATTIVATI IN PROVINCIA DI PIACENZA In questa analisi vengono presi in esame i dati relativi alle comunicazioni obbligatorie pervenute al Sistema Informativo Lavoro

Dettagli

5.1.2.5.2 Venditori a distanza Evoluzione del ruolo professionale nel settore Bancario Assicurativo Compiti innovati Compiti nuovi

5.1.2.5.2 Venditori a distanza Evoluzione del ruolo professionale nel settore Bancario Assicurativo Compiti innovati Compiti nuovi 5.1.2.5.2 Venditori a distanza Le professioni comprese in questa unità sollecitano ordini di merci o di servizi contattando i possibili clienti attraverso telefono, canali internet o raggiungendoli con

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE VG68U ATTIVITÀ 49.41.00 TRASPORTO DI MERCI SU STRADA ATTIVITÀ 49.42.00 SERVIZI DI TRASLOCO Giugno 2011 Documento non definitivo PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore UG68U Trasporto

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI Div. VIII PMI e Artigianato Indagine su

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE WK18U ATTIVITÀ 71.11.00 ATTIVITÀ DEGLI STUDI DI ARCHITETTURA Marzo 2012 Documento non definitivo PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore VK18U Attività degli studi di architettura,

Dettagli

STUDIO DI SETTORE UK27U ATTIVITÀ 58.21.00 EDIZIONE DI GIOCHI PER COMPUTER ATTIVITÀ 58.29.00 EDIZIONE DI ALTRI SOFTWARE A

STUDIO DI SETTORE UK27U ATTIVITÀ 58.21.00 EDIZIONE DI GIOCHI PER COMPUTER ATTIVITÀ 58.29.00 EDIZIONE DI ALTRI SOFTWARE A STUDIO DI SETTORE UK27U ATTIVITÀ 58.21.00 EDIZIONE DI GIOCHI PER COMPUTER ATTIVITÀ 58.29.00 EDIZIONE DI ALTRI SOFTWARE A PACCHETTO (ESCLUSI I GIOCHI PER COMPUTER) ATTIVITÀ 62.01.00 PRODUZIONE DI SOFTWARE

Dettagli

Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo

Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA POSIZIONE - 2012 Posizioni organizzative (tipo a) Alte professionalità (tipo b e c) Validato dall OIV il 30/11/2012 Premessa La

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE UD42U ATTIVITÀ 26.70.11 FABBRICAZIONE DI ELEMENTI OTTICI E STRUMENTI OTTICI DI PRECISIONE ATTIVITÀ 26.70.20 FABBRICAZIONE DI APPARECCHIATURE FOTOGRAFICHE E CINEMATOGRAFICHE ATTIVITÀ 27.31.02

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE WG87U ATTIVITÀ 70.22.01 ATTIVITÀ DI CONSULENZA PER LA GESTIONE DELLA LOGISTICA AZIENDALE ATTIVITÀ 70.22.09 ALTRE ATTIVITÀ DI CONSULENZA IMPRENDITORIALE E ALTRA CONSULENZA AMMINISTRATIVO-GESTIONALE

Dettagli

STUDIO DI SETTORE UG68U ATTIVITÀ 49.42.00 TRASPORTO MERCI SU STRADA SERVIZI DI TRASLOCO

STUDIO DI SETTORE UG68U ATTIVITÀ 49.42.00 TRASPORTO MERCI SU STRADA SERVIZI DI TRASLOCO STUDIO DI SETTORE UG68U ATTIVITÀ 49.41.00 TRASPORTO MERCI SU STRADA ATTIVITÀ 49.42.00 SERVIZI DI TRASLOCO Marzo 2008 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore TG68U trasporto merci su strada - è stata

Dettagli

STUDIO DI SETTORE UM15A ATTIVITÀ 52.48.3 ATTIVITÀ 52.73.0 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI OROLOGI, ARTICOLI DI GIOIELLERIA E ARGENTERIA

STUDIO DI SETTORE UM15A ATTIVITÀ 52.48.3 ATTIVITÀ 52.73.0 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI OROLOGI, ARTICOLI DI GIOIELLERIA E ARGENTERIA STUDIO DI SETTORE UM15A ATTIVITÀ 52.48.3 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI OROLOGI, ARTICOLI DI GIOIELLERIA E ARGENTERIA ATTIVITÀ 52.73.0 RIPARAZIONE DI OROLOGI E GIOIELLI Settembre 2007 PREMESSA L evoluzione

Dettagli

I principali risultati dell Osservatorio Intesa Sanpaolo-Mediocredito sui contratti di rete in Italia. Giovanni Foresti Servizio Studi e Ricerche

I principali risultati dell Osservatorio Intesa Sanpaolo-Mediocredito sui contratti di rete in Italia. Giovanni Foresti Servizio Studi e Ricerche I principali risultati dell Osservatorio Intesa Sanpaolo-Mediocredito sui contratti di rete in Italia Giovanni Foresti Servizio Studi e Ricerche Torino, 3 luglio 2014 Agenda 1 L identikit delle imprese

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TG73A ATTIVITÀ 63.11.3 ATTIVITÀ 63.11.4 ATTIVITÀ 63.12.1 MOVIMENTO MERCI RELATIVO AD ALTRI

STUDIO DI SETTORE TG73A ATTIVITÀ 63.11.3 ATTIVITÀ 63.11.4 ATTIVITÀ 63.12.1 MOVIMENTO MERCI RELATIVO AD ALTRI STUDIO DI SETTORE TG73A ATTIVITÀ 63.11.3 MOVIMENTO MERCI RELATIVO A TRASPORTI FERROVIARI ATTIVITÀ 63.11.4 MOVIMENTO MERCI RELATIVO AD ALTRI TRASPORTI TERRESTRI ATTIVITÀ 63.12.1 MAGAZZINI DI CUSTODIA E

Dettagli

Ufficio studi IL LAVORO NEL TURISMO

Ufficio studi IL LAVORO NEL TURISMO Ufficio studi I dati più recenti indicano in oltre 1,4 milioni il numero degli occupati nelle imprese del turismo. Il 68% sono dipendenti. Per conto dell EBNT (Ente Bilaterale Nazionale del Turismo) Fipe,

Dettagli

Problematiche di approvvigionamento e commercializzazione delle aziende di prima trasformazione del comparto oleario

Problematiche di approvvigionamento e commercializzazione delle aziende di prima trasformazione del comparto oleario Panel agroalimentare Indagini monografiche Panel Agroalimentare Ismea Problematiche di approvvigionamento e commercializzazione delle aziende di prima trasformazione del comparto oleario Novembre 2006

Dettagli

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo

ALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TM31U ATTIVITÀ 51.47.5 COMMERCIO ALL INGROSSO DI OROLOGI E GIOIELLERIA

STUDIO DI SETTORE TM31U ATTIVITÀ 51.47.5 COMMERCIO ALL INGROSSO DI OROLOGI E GIOIELLERIA STUDIO DI SETTORE TM31U ATTIVITÀ 51.47.5 COMMERCIO ALL INGROSSO DI OROLOGI E GIOIELLERIA Luglio 2006 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore SM31U Commercio all ingrosso di orologi e gioielleria

Dettagli

Il mercato del credito

Il mercato del credito Il mercato del credito 1 Gli sportelli bancari In riferimento alla distribuzione del numero di istituti bancari per sede amministrativa e del numero di sportelli per localizzazione geografica, i dati statistici

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

La Ricerca e Sviluppo in Italia nel periodo 2003-2005

La Ricerca e Sviluppo in Italia nel periodo 2003-2005 7 ottobre 2005 La Ricerca e Sviluppo in Italia nel periodo 2003-2005 L Istat presenta i principali risultati delle rilevazioni sulla Ricerca e Sviluppo intra-muros 1 (R&S) in Italia, riferiti alle imprese,

Dettagli

Problematiche, prospettive e interventi

Problematiche, prospettive e interventi Anche gli imprenditori stranieri soffrono la crisi Burocrazia, ritardo dei pagamenti e l accesso al credito i maggiori ostacoli all attività Più difficoltà per le imprese edili e nel Centro Italia La crisi

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE VK17U ATTIVITÀ 74.90.91 ATTIVITÀ TECNICHE SVOLTE DA PERITI INDUSTRIALI Luglio 2010 Documento non definitivo PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore UK17U Attività tecniche svolte

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TG48U ATTIVITÀ 52.72.0 RIPARAZIONE DI APPARECCHI ELETTRICI PER LA CASA

STUDIO DI SETTORE TG48U ATTIVITÀ 52.72.0 RIPARAZIONE DI APPARECCHI ELETTRICI PER LA CASA STUDIO DI SETTORE TG48U ATTIVITÀ 52.72.0 RIPARAZIONE DI APPARECCHI ELETTRICI PER LA CASA Settembre 2006 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore SG48U Riparazione di apparecchi elettrici per la casa

Dettagli

Censimento industria e servizi

Censimento industria e servizi Censimento industria e servizi Pagine tratte dal sito http://statistica.comune.bologna.it/cittaconfronto/ aggiornato al 24 marzo 2014 Censimento Industria e Servizi Il Censimento generale dell industria

Dettagli

REPORT EX ANTE 2015. Servizio civile nazionale

REPORT EX ANTE 2015. Servizio civile nazionale REPORT EX ANTE 2015 Servizio civile nazionale Genere Età Titolo di studio Eventuali studi in corso IL CAMPIONE Genere VA Maschi 17 Femmine 45 TOTALE 62 Età degli intervistati 22 21 20 20 21 20 19 19-22anni

Dettagli

Le nuove imprese nelle Marche nel 2014: cala il numero, cresce la qualità. Focus 1/2015 A cura di Donato Iacobucci

Le nuove imprese nelle Marche nel 2014: cala il numero, cresce la qualità. Focus 1/2015 A cura di Donato Iacobucci Le nuove imprese nelle Marche nel 2014: cala il numero, cresce la qualità Focus 1/2015 A cura di Donato Iacobucci Febbraio 2015 Le nuove imprese nelle Marche nel 2014: cala il numero, cresce la qualità.

Dettagli

Il balneare veneto e le sfide del mercato

Il balneare veneto e le sfide del mercato STATI GENERALI DEGLI ALBERGATORI DELLA COSTA VENEZIANA Il balneare veneto e le sfide del mercato Federica Montaguti Jesolo, 19/11/2011 L indagine e gli obiettivi OBIETTIVI Definire un quadro che evidenzi:

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 373 clienti di Tiemme Spa sede operativa di Piombino (errore di campionamento +/- 2%) rappresentativo

Dettagli

NOTA STUDIO CONFESERCENTI

NOTA STUDIO CONFESERCENTI Ufficio Stampa NOTA STUDIO CONFESERCENTI IMPRESE, STUDIO CONFESERCENTI: GLI IMMIGRATI RESISTONO MEGLIO ALLA CRISI: NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2012 LE IMPRESE INDIVIDUALI CON TITOLARI EXTRA UE CRESCONO DI

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

Osservatorio FeNEAL-UIL / CRESME. Occupazione e sicurezza sul cantiere nelle aree metropolitane

Osservatorio FeNEAL-UIL / CRESME. Occupazione e sicurezza sul cantiere nelle aree metropolitane feneal - uil Osservatorio FeNEAL-UIL / CRESME Occupazione e sicurezza sul cantiere nelle aree metropolitane ANTEPRIMA Roma 11 Marzo 2008 Il boom del settore edile (12 aree metropolitane) e l effetto emersione

Dettagli

LA PRIMA INDAGINE SULLE SPESE DELLE FAMIGLIE PER L ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE ANNO 2002 SINTESI

LA PRIMA INDAGINE SULLE SPESE DELLE FAMIGLIE PER L ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE ANNO 2002 SINTESI MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA LA PRIMA INDAGINE SULLE SPESE DELLE FAMIGLIE PER L ISTRUZIONE E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE ANNO 2002 SINTESI Nel corso del 2002 si è svolta la

Dettagli

STUDIO DI SETTORE UD13U ATTIVITÀ 17.30.0 FINISSAGGIO DEI TESSILI

STUDIO DI SETTORE UD13U ATTIVITÀ 17.30.0 FINISSAGGIO DEI TESSILI STUDIO DI SETTORE UD13U ATTIVITÀ 17.30.0 FINISSAGGIO DEI TESSILI Settembre 2007 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore TD13U Finissaggio dei tessili, è stata condotta analizzando i modelli per la

Dettagli

STUDIO DI SETTORE UG52U ATTIVITÀ 89.92.10 IMBALLAGGIO E CONFEZIONAMENTO DI ATTIVITÀ 89.92.20 CONFEZIONAMENTO DI GENERI NON GENERI ALIMENTARI

STUDIO DI SETTORE UG52U ATTIVITÀ 89.92.10 IMBALLAGGIO E CONFEZIONAMENTO DI ATTIVITÀ 89.92.20 CONFEZIONAMENTO DI GENERI NON GENERI ALIMENTARI STUDIO DI SETTORE UG52U ATTIVITÀ 89.92.10 IMBALLAGGIO E CONFEZIONAMENTO DI GENERI ALIMENTARI ATTIVITÀ 89.92.20 CONFEZIONAMENTO DI GENERI NON ALIMENTARI Gennaio 2009 PREMESSA L evoluzione dello Studio di

Dettagli

CAPITOLO II. (non downloader consapevoli)

CAPITOLO II. (non downloader consapevoli) CAPITOLO II Utenti che non hanno scaricato contenuti digitali nell ultimo anno ma sono consapevoli della possibilità di acquistare contenuti culturali da internet (non downloader consapevoli) I COMPORTAMENTI

Dettagli

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia

Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono

Dettagli

I risultati dell indagine SAPA-PON. Roma, 19 dicembre 2011 Antonella Mastrogiovanni

I risultati dell indagine SAPA-PON. Roma, 19 dicembre 2011 Antonella Mastrogiovanni I risultati dell indagine SAPA-PON Roma, 19 dicembre 2011 Antonella Mastrogiovanni Analisi di contesto Lo sviluppo e il progresso economico e sociale di un Paese, si costruisce e si garantisce grazie al

Dettagli

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Roberto Felici, Giorgio Gobbi, Raffaella Pico Servizio Studi di Struttura

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format

ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica

Dettagli

PROGETTO EXCELSIOR ANNO 2014

PROGETTO EXCELSIOR ANNO 2014 PROGETTO EXCELSIOR ANNO 2014 Le previsioni occupazionali delle cooperative e delle imprese sociali nella Provincia di Bologna. Dati di consuntivo 2013 A cura di: Alessandro De Felice Ufficio Statistica

Dettagli

4 Osservatorio congiunturale sull Artigianato e la Piccola Impresa nel Comune di Venezia (Centro Storico e Terraferma)

4 Osservatorio congiunturale sull Artigianato e la Piccola Impresa nel Comune di Venezia (Centro Storico e Terraferma) 4 Osservatorio congiunturale sull Artigianato e la Piccola Impresa nel Comune di Venezia (Centro Storico e Terraferma) ANDAMENTI 1 SEMESTRE 2009 PREVISIONI 1I SEMESTRE 2009 COMUNICATO STAMPA L Osservatorio

Dettagli

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010 11 Gli esiti del Servizio nazionale di valutazione 2011 e della Prova nazionale 2011 ABSTRACT Le rilevazioni degli

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

STUDIO DI SETTORE SG55U ATTIVITÀ 93.03.0 SERVIZI DI POMPE FUNEBRI E ATTIVITÀ CONNESSE

STUDIO DI SETTORE SG55U ATTIVITÀ 93.03.0 SERVIZI DI POMPE FUNEBRI E ATTIVITÀ CONNESSE STUDIO DI SETTORE SG55U ATTIVITÀ 93.03.0 SERVIZI DI POMPE FUNEBRI E ATTIVITÀ CONNESSE Aprile 2002 1 STUDIO DI SETTORE SG55U Numero % sugli invii Invii 3.886 Ritorni 2.781 71,6 Distribuzione dei questionari

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.6.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Mantenimento e Implementazione del Sistema per supportare le istituzioni scolastiche nella promozione della

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TG41U ATTIVITÀ 74.13.0 STUDI DI MERCATO E SONDAGGI DI OPINIONE

STUDIO DI SETTORE TG41U ATTIVITÀ 74.13.0 STUDI DI MERCATO E SONDAGGI DI OPINIONE STUDIO DI SETTORE TG41U ATTIVITÀ 74.13.0 STUDI DI MERCATO E SONDAGGI DI OPINIONE Aprile 2007 PREMESSA L evoluzione dello Studio di Settore SG41U Studi di mercato e sondaggi di opinione è stata condotta

Dettagli

L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e

L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e 1 L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e secondo livello di tutti i 64 atenei aderenti al Consorzio, che rappresentano circa l 80% del complesso dei laureati

Dettagli

STUDIO DI SETTORE TG94U ATTIVITÀ 92.20.0 PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE E DI VIDEO DISTRIBUZIONI CINEMATOGRAFICHE E DI VIDEO ATTIVITÀ RADIOTELEVISIVE

STUDIO DI SETTORE TG94U ATTIVITÀ 92.20.0 PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE E DI VIDEO DISTRIBUZIONI CINEMATOGRAFICHE E DI VIDEO ATTIVITÀ RADIOTELEVISIVE STUDIO DI SETTORE TG94U ATTIVITÀ 92.11.0 PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE E DI VIDEO ATTIVITÀ 92.12.0 DISTRIBUZIONI CINEMATOGRAFICHE E DI VIDEO ATTIVITÀ 92.20.0 ATTIVITÀ RADIOTELEVISIVE Giugno 2007 PREMESSA

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE VG93U ATTIVITÀ 74.10.10 ATTIVITÀ DI DESIGN DI MODA E DESIGN INDUSTRIALE ATTIVITÀ 74.10.90 ALTRE ATTIVITÀ DI DESIGN Maggio 2013 Documento non definitivo PREMESSA L evoluzione dello Studio

Dettagli

RAPPORTO SPECIALE BIT 2013

RAPPORTO SPECIALE BIT 2013 RAPPORTO SPECIALE BIT 2013 OSSERVATORIO DEL SISTEMA TURISTICO LAGO DI COMO 1 L Osservatorio è una iniziativa al servizio di tutti gli operatori pubblici e privati del Sistema Turistico Lago di Como realizzata

Dettagli