Sostegno a distanza Educando cresce una generazione Oaxaca, México

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1 Oaxaca, México Fondazione AVSI Milano Via Legnone 4 Tel milano@avsi.org Cesena (FC) - Via Padre Vicinio da Sarsina 216 Tel cesena@avsi.org

2 Se io fossi nei vostri panni quale sarebbe la cosa che più mi urgerebbe? Che cosa resta di tutti i vostri tentativi, di tutti i vostri sforzi?... Abbiamo il coraggio di verificare quello che stiamo facendo o no? Per noi e per gli altri. Perché con tante energie che si sono poste a disposizione in tanti Paesi, la vostra è una tra i tanti tentativi che si fanno, si è generato più sviluppo? O sono meno in grado di essere se stessi e hanno sempre più bisogno delle briciole che portiamo loro? (Assemblea AVSI dicembre 2011, Julian Carron, Presidente Fraternità Comunione e Liberazione) Questa sollecitazione di don Carron sta generando una serie di riflessioni sul lavoro che svolgiamo, progetti di sviluppo, e sulla sua utilità. Ci sembra decisivo affrontare queste domande anche rispetto al programma sostegno a distanza. Tanti anni di lavoro e di storie: distribuzione di briciole o cura di soggetti che oggi sono diventati giovani adulti presenti nelle loro comunità? Il pensiero va alle migliaia di bambini, ormai cresciuti, che sono stati sostenuti da famiglie italiane nel tempo. Oltre hanno terminato il percorso, oltre compresi gli attuali e i progetti speciali. Cosa ne è oggi di loro? Quale è stato l esito del rapporto con loro? Ogni tanto succedono cose sorprendenti che ci fanno scoprire che i semi gettati hanno dato frutto, e che ci sono storie di bambini, ormai adulti che evidenziano come il sostegno a distanza sia stato decisivo. Un aiuto con cifre contenute, ma costanti nel tempo, che ha cambiato la vita di molti, rendendola allora dignitosa e oggi incidente nella realtà di appartenenza. Come quel giovane ugandese che ci ha contattato, perché ora che ha un lavoro stabile e importante in una banca, desidera impegnarsi a sostenere un bambino del suo Paese per dargli la stessa opportunità che a lui ha dato una famiglia Italiana. O i giovani rumeni che in agosto 13 sono venuti in Italia, al Meeting di Rimini, a presentare le loro abilità nel produrre mosaici dopo una vita così difficile che hanno potuto affrontare con il sostegno di famiglie italiane. Oggi, loro che sembravano destinati alla sopravvivenza nella marginalità, lavorano in una impresa sociale. Per andare a fondo della domanda sull utilità del nostro lavoro e del sostegno a distanza, abbiamo pensato di fare non analisi, ma di cercare i ragazzi ormai cresciuti e raccontare le loro storie, e vedere insieme a voi se il nostro supporto ha lasciato un segno. paese Messico, Oaxaca titolo progetto 2

3 Sostegno a distanza, presenza che accompagna Cari amici, siamo grati di potevi salutare, inviare i nostri ringraziamenti per la vostra collaborazione preziosa, attraverso la quale possiamo condividere oggi le storie di alcuni dei tanti bambini che sono riusciti a superare le avversità, sono cresciuti nonostante i problemi e la sofferenza. Ricordo che un anno fa una mamma mi disse: «Quando venivo e vedovo tutte queste cose belle e curate pensavo che tutto venisse fatto a noi per pietà, perché siamo poveri. Oggi mi rendo conto che quello che i sostenitori fanno, lo fanno per amore.». E così è, credo che tutto quello che stiamo realizzando sia fatto per questo, solo l amore ci salva anche da noi stessi: dai nostri pregiudizi, moralismi, paure, fragilità, confusione... Quest anno nello stato di Oaxaca, c è stato uno sciopero degli insegnanti durato 56 giorni come protesta contro la riforma dell istruzione. E stato un momento difficile, molto particolare per i bambini, molti restavano per strada senza la presenza di un autorità, senza una risposta positiva a tutto questo. Per questa ragione nei gruppi di sostegno scolastico abbiamo realizzato varie attività seguendo il programma educativo vigente, in accordo col grado scolastico del bambino. Abbiamo lavorato con i genitori per realizzare esercizi di matematica e spagnolo, abbiamo attivato laboratori di lettura in cui gli adolescenti ci hanno supportato come responsabili dei gruppi, così come alcune madri di famiglia che ci hanno dato la loro disponibilità. E stato molto bello vedere gli adolescenti crescere, hanno superato gli ostacoli con una visione positiva della realtà, le situazioni non sono il cosa le determina, ma sono il valore infinito che hanno. Quest anno abbiamo anche realizzato un laboratorio di musica dove 18 bambini hanno iniziato a studiare violino. Questa è stata un opportunità per scoprire talenti, riconoscere che i nostri bambini necessitano di imparare a conoscere il mondo che gli sta attorno poiché hanno poche occasioni per farlo. E stata l occasione per avvicinarsi ai bambini attraverso esperienze significative che li hanno aiutati a capire cosa è meglio per la loro vita, se far parte di un gruppo di musicisti o una banda di strada. Hanno superato le mie aspettative, c è stata una complicità tra loro e la musica. Maestro Daniel Così attraverso la danza, i laboratori di lettura, il sostegno scolastico sorge la domanda, che cosa è più rilevante per il mio cuore? I nostri bambini oggi hanno una proposta chiara, quella che spesso manca nelle loro case, nella loro comunità, nella scuola. C è in gioco la libertà di questi bambini e di queste famiglie. Però finché Dio ce lo permette e sempre con il suo sostegno, continueremo a lavorare in questo luogo in cui abita la speranza a costruire ogni giorno persone. La direttrice e Responsabile SAD Socorro del Rio 3

4 Storie e fatti di un anno di lavoro Claudia: la mia vita è cambiata in meglio Quando arrivai a Crecemos, quello che più di tutto mi impressionò fu che fosse un posto bello e pulito. Quello che invece mi infastidì molto fu che insistevano che dovevo continuare a studiare quando avevo lasciato la scuola. Ora so che senza il sostegno a distanza di un padrino non avrei mai terminato le scuole superiori. Il momento più triste della mia vita è stato quando mio padre è morto, però ricordo che la direttrice, la mestra Socorro, ci è stata accanto in ogni momento. Il momento di maggiore felicità che ho vissuto a Crecemos, è stato quando abbiamo fatto una gita di gruppo nel bosco, a vedere il paesaggio, tutto mi ha sorpreso, le montagne, il clima diverso, io non avevo mai visto un posto così. Ora che sono adulta ho l opportunità di lavorare qui a Crecemos come responsabile di cucina e mi rendo conto di quando sia diverso lavorare qui. Negli altri posti mi urlavano contro, mi dicevano parole dure, se mi succedeva qualcosa nessuno si preoccupava. Qui vedo maestri che si interessano ai bambini, lavorano insieme a loro, parlano e spiegano le cose quando necessario. Claudia Un luogo dove abita la speranza Conosco Caty da quando aveva 8 anni (Foto1), era una bambina timida, risevata, si isolava dagli altri bambini. Un giorno l ho vista piangere per due ore, mi sono avvicinata varie volte a lei per chiederle cosa stesse succedendo, ma riusciva solo a piangere. Alla fine della giornata sono tornata d alei e con voce bassa mi ha raccontato che un bambino le aveva calpestato i piedi durante la mensa però per paura non aveva detto niente. Catalina soffriva di strabismo, era sempre malata con l influenza, così abbiamo cercato aiuto da alcuni amici medici che le hanno perscritto un paio di gli occhiali. Partecipava al gruppo di sostegno scolastico, arrivava puntuale con grande desiderio di migliorare i suoi voti a scuola, perché non erano buoni. Un giorno parlando con il suo maestro mi disse che non sapeva che fare con lei e che sicuramente non avrebbe terminato la primaria. Questo mi ha riempita di grande rabbia, Catalina aveva bisogno di qualcuno che la accompagnasse passo passo. 4

5 Oggi Catalina ha 14 anni, sta frequentando il 3 anno di secondaria, ancora non ha risultati eccellenti, ma si sforza molto e non è mai stata rimandata in nessuna materia. Oggi è una ragazza che si relaziona con i suoi compagni, ha portato gli occhiali 4 anni e ora il problema di strabismo è corretto. Oggi ha semrpe un gran sorriso e dice di essere molto felice, non avrebbe mai pensato di arrivare a questo livello dopo tutto quello che le avevano detto. Maestra Cristina Partire dal positivo Eloy era un bambino con difficoltà comportamentali, non riusciva a rispettare le regole, ad essere tollerante con gli altri. A scuola lo sospendevano spesso, i genitori erano disperati perché sapevano che il bambino stava cominciando a frequentare ua banda di ragazzi che trafficava nella droga. Eloy non accettava di essere ripreso e non accettava che gli mostrassero una via diversa da seguire. I genitori decisero di iscriverlo nella nostra scuola Sociosportiva perché sapevano che il calcio era un attività che gli piaceva molto. A causa della sua attitudine ribelle Eloy non era convinto di partecipare agli allenamenti e inoltre avrebbe dovuto mettersi a studiare per fare parte della squadra. Il coordinatore della scuola Sociosportiva e l allenatore hanno deciso di stare accanto a Eloy. Il ragazzo ha così iniziato a mostrare miglioramenti nella sua vita sociale, i genitori ci hanno detto che ha smesso di frequentare brutte compagnie e anche in casa è più responsabile. Piano piano i genitori hanno notato miglioramenti, nello stesso momento anche il calcio lo ha aiutato ad essere tollerante con i compagni. Ora Eloy studia alla scuola superiore, si allena la mattina e va a scuola il pomeriggio, mentre aiuta la mamma a vendere tortillas nel fine settimana e il guadagno serve per pagare gli studi e il trasporto a scuola. Il valore della persona Quando è arrivata, frequentava il primo anno della scuola primaria e aveva problemi di nutrizione. Il padre era alcolizzato e in quel momento era molto aggressivo, colpiva spesso la madre e le figlie. 5

6 I maestri di Crecemos sono stati accanto a Gloria che ha migliorato i risultati scolastici, mentre la responsabile del Centro ha cercato di interessarsi alla famiglia per aiutarla col problema dell alcolismo del padre. Gloria dice che la cosa più importante che ha appreso a Crecemos, è il suo valore come persona. Ricorda come altri bambini la prendevano in giro per il colore della sua pelle, ma col tempo ha impartato il suo vero valore grazie all amicizia con il personale di Crecemos. La situazione famigliare è migliorata moltissimo. Si è aperto un raggio di luce Quando ho finito le scuole elementari mi hanno dato un diploma per il mio buon rendimento, però questa felicità è svanita presto quando mia mamma si è dovuta recare negli Stati Uniti per darmi una vita migliore. Questo l ho capito più tardi quando i maestri di Crecemos che mi davano sostegno incondizionato mi hanno fatto capire che mia mamma stava lavorando perché andassi avanti con gli studi. Con il maestro di danza ho stretto un buon rapporto, si preoccupava per me non solo su come mi sentivo ma parlavamo anche di come andavano le cose a casa. Mia mamma è poi tornata a Oaxaca e ora lavora il un laboratorio di vestiti come sarta. Io frequento il secondo anno di scuola superiore e aiuto la maestra Flor, responsabile del Centro Crecemos, della comunità di Tlalixtac, con i bambini del 1º e 2º anno della primaria. Io gioco con loro, li iauto ni compiti, devo restituire un po di tutto quello che ho ricevuto. José Antonio Gratuità Alicia ha 9 anni e frequenta il Centro Educativo di Xoxocotlán da quando ne aveva 7. E una bambina un po ribelle e le è costato lavoro relazionarsi con i suoi compagni. Il padre lavora tagliando pietra ed è sempre lontano dalla famiglia, la mamma era indifferente rispetto a come viveva la figlia e non frequentava il Centro Educativo. Durante una nostra visita a casa l abbiamo convinta a venire ad un torneo di calcio a cui Alicia partecipava. La mamma a sorpresa è venuta e Alicia ha segnato il goal che ha portato la sua squadra alla vittoria, tutti gli amici 6

7 sono corsi ad abbracciarla, mentre la mamma si è emozionata molto e ha chiesto alla maestra Chayo una foto. Questo momento è stato molto speciale per tutti. Ora Alicia una volta a settimana segue un gruppo di bambini in un laboratorio di lettura e giochi didattici. Due mesi fa ha coordinato la squadra con cui CRECEMOS ha partecipato al Torneo Creciendo assieme alla scuola Sociosportiva vincendo il 1 posto. Cucinando si impara A 8 anni Karen è arrivata a Crecemos e aveva seri problemi di denutrizione. Non le piacevano le verdure e non le voleva mangiare. La mamma insisteva sempre, ma alla fine cucinava solo uova e fagioli. Karen era molto timida, quasi non parlava e aveva difficoltà a relazionarsi con gli altri bambini. La mamma si è subito interessata al nostro sostegno e ha cominciato a seguire i nostri corsi di formazione per imparare come cucinare in casa menù economici ma bilanciati e semplici da preparare. Karen era attratta dalle nostre proposte, ha scoperto la danza, l inglese, il laboratorio di cucina il gruppo di adolescenti e la musica. Ora frequenta un corso per piccoli cuochi dove vengono spiegate le proprietà degli alimenti e i benefici per l organismo. Karen ora mangia tutto, la mamma prepara menù che comprendono la verdura. Lo stato nitrizionale della bambina è migliorato molto e ora è socievole e felice. Essere una grande opportunità, non un problema! Estrella era una bambina con una grande mancanza di affetto, quando qualcuno arrivava al Centro lei correva ad abbracciarlo. Aveva un sotria molto triste alle spalle, nella sua famiglia tutti avevano sempre lavorato sin da piccoli, avevnao subito violenze con un padre implicato in attività illecite. Estrella denotava una grande amarezza interiore pero la grande possibilità era data dal fatto che ogni giorno lei e i suoi 4 fratelli non mancavano, erano i primi a iscriversi e a parteciapre ad ogni attività. Estrella e i suoi fratelli erano costantemente in conflitto con gli altri bambini e la sua famiglia allo stesso modo aveva problemi con altre famiglie. Allora abbiamo proposto a Estrella di partecipare alla scuola di calcio come possibilità per seguirla di più, all inizio non ha accettato la proposta ma poi ci ha detto: Avevo paura della palla, credevo che non mi sarebbe piaciuto giocare a calcio, però quando ho cominciato a partecipare, mi sono resa conto che mi piaceva e non ho più avuto paura. Ora mi piacciono molto le partite. 7

8 Oggi Estrella è la capocannoniere della squadra di Crecemos, le sue relazioni interpersonali sono migliorate così come quelle della famiglia con gli altri. Anche i fratelli sono diventati eccellenti giocatori, la mamma partecipa alle partite e ai tornei dei figli. La mamá de Estrella asiste a los partidos y torneos de sus hijos. Il volto di Estrella è cambiato, dall amarezza alla gioia! Per info: sostegno.distanza@avsi.org Rendi questo rapporto ancora più speciale! Scrivi una lettera al bambino che sostieni oppure invia una cartolina, una foto, un regalo, utilizzando il seguente indirizzo: DIJO Calle Monte Alban 307 interior 1 Colonia San José de la Noria OAXACA MEXICO 8