APRILE 2013 A seguito dell'approvazione della legge 4/2013 in materia di professioni non organizzate, pubblicata lo scorso 26 gennaio 2013, ha avuto
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1 Professione Fisico
2 APRILE 2013 A seguito dell'approvazione della legge 4/2013 in materia di professioni non organizzate, pubblicata lo scorso 26 gennaio 2013, ha avuto inizio l'iter di stesura di norme tecniche per tali professioni, tra cui quella del fisico, da parte dell'ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI). La Società Italiana di Fisica (SIF), dopo aver preso atto della situazione politica, prima instabile poi in stallo, ha deciso in accordo con il Consiglio Nazionale dei Chimici (CNC) di partecipare al Gruppo di Lavoro per la stesura di una norma UNI sulla professione del fisico. Tale norma avrà validità quinquennale e potrà essere in ogni caso confermata, sottoposta a revisione o ritirata (qualora diventasse obsoleta in termini di scopo e applicazione) al termine di tale periodo. Parallelamente la SIF, sentito il CNC e le parti interessate, decide che qualora la situazione politica lo permetta, ripresenterà nelle sedi opportune il progetto di un ordine congiunto dei fisici e chimici, nell ottica di ottenere per i laureati in Fisica il massimo riconoscimento e tutela professionale in materia di normativa
3 Accanto alle professioni ordinistiche si sono sviluppate, anche nel nostro Paese e con intensità crescente nel corso degli ultimi anni, numerose professioni che non hanno ottenuto il riconoscimento legislativo e che nella quasi totalità dei casi hanno creato ad autonome associazioni professionali rappresentative di tipo privatistico. Si tratta delle cosiddette professioni non regolamentate, diffuse in particolare nel settore dei servizi, che non richiedono alcuna iscrizione ad un ordine o ad collegio professionale per poter essere esercitate. Numerose tipologie di professioni non regolamentate si ritrovano in settori come le arti, le scienze, i servizi alle imprese e la cura alla persona: gli amministratori di condomini, gli animatori, i fisioterapisti, i musicoterapeuti, i bibliotecari, gli statistici, gli esperti in medicine integrate, i pubblicitari, i consulenti fiscali, ecc.
4 I professionisti possono costituire associazioni professionali, con il fine di valorizzare le competenze degli associati, diffondere tra essi il rispetto di regole deontologiche, favorendo la scelta e la tutela degli utenti nel rispetto delle regole sulla concorrenza. Le associazioni possono costituire forme aggregative, che rappresentano le associazioni aderenti e agiscono in piena indipendenza ed imparzialità. Le associazioni professionali possono rilasciare ai propri iscritti delle attestazioni su molteplici aspetti (regolare iscrizione del professionista, requisiti e standard qualitativi, possesso della polizza assicurativa,...) previe le necessarie verifiche, sotto la responsabilità del proprio rappresentante legale, al fine di tutelare i consumatori e di garantire la trasparenza del mercato dei servizi professionali. Tali attestazioni non rappresentano tuttavia requisito necessario per l'esercizio dell'attività professionale. Per i settori di competenza, la certificazione della conformità a norme tecniche UNI, avviene tramite organismi accreditati dall'organismo unico nazionale di accreditamento (ACCREDIA), che possono rilasciare, su richiesta del singolo professionista anche non iscritto ad alcuna associazione, il certificato di conformità alla norma tecnica UNI definita per la singola professione. Le medesime associazioni possono promuovere la costituzione di organismi di certificazione della conformità a norme tecniche UNI
5 Il testo approvato disciplina professioni non organizzate in ordini o collegi.
6 Il 23 ottobre 2013 a Milano, presso la sede dell UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione,) si è insediato formalmente il Gruppo di Lavoro (GL) per la stesura della bozza di Progetto di Norma per i laureati in Fisica. Erano presenti i rappresentanti di AGI (Associazione Geofisica Italiana), AIFM (Associazione Italiana di Fisica Medica), ANFeA (Associazione Nazionale Fisica e Applicazioni), con.scienze (Conferenza Nazionale dei Presidenti e dei Direttori delle Strutture Universitarie di Scienze e Tecnologie), Dipartimento di Matematica e Fisica della Seconda Università di Napoli, DREKA (di cui fa parte DEKRA Certification s.r.l., Ente di Certificazione) e SIF (Società Italiana di Fisica).
7 Il Gruppo di Lavoro ha nominato come relatore il Prof. Francesco Fidecaro. Tale nomina, proposta dalla SIF, è stata accolta molto favorevolmente da tutto il Gruppo di Lavoro. Il Professor Fidecaro, come rappresentante di con.scienze oltre che direttore del Dipartimento di Fisica dell'università di Pisa, è coinvolto nei percorsi formativi dei laureati in Fisica che sono strettamente legati ai profili della figura professionale. Il relatore ha l mportante compito di stesura della bozza di Progetto di Norma a seguito dei vari incontri e delle decisioni prese dal GL. Come coordinatore del GL è stato nominato Giancarlo Gialanella, rappresentante AnFeA. Il GL può essere esteso a nuovi membri rappresentanti di Istituzioni in ogni momento qualora queste decidessero di associarsi all UNI e partecipare alla stesura. Il progetto tuttavia sarà oggetto di discussione solo all nterno del GL stesso.
8 Una volta condivisa la bozza del Progetto, si procederà alla sua contestuale approvazione da parte del GL e della Commissione plenaria (UNI) e quindi il Progetto sarà sottoposto alla fase di Inchiesta Pubblica Finale (IPF). Quest ultima fase consiste nella pubblicazione del documento sul sito internet dell UNI, per un periodo di 60 giorni, al fine di intercettare eventuali ulteriori criticità. L intera procedura ha lo scopo di garantire un agevole svolgimento dei lavori ma anche di rappresentare il più possibile la comunità interessata.
9 Attività professionali non regolamentate Fisico professionista Requisiti di conoscenza, abilità, competenza 0. Introduzione 1. Scopo e campo di applicazione La norma definisce i requisiti relativi all attività del Fisico professionista la figura articolata in due livelli Fisico professionista magistrale e Fisico professionista junior, corrispondenti ai due livelli del titolo di studio (laurea magistrale e laurea) che svolge attività professionali di ricerca, consulenza, formazione e aggiornamento nei settori delle discipline fisiche e delle loro applicazioni nei settori dell industria, dell ambiente, della sanità, dei beni culturali e della pubblica amministrazione, sviluppando teorie, metodi di calcolo, strumentazione e metodologie di misura.
10 Si è ritenuto opportuno individuare per il più alto dei due livelli (Fisico professionista magistrale), quattro differenti profili specialistici ai fini delll sercizio della professione: A. Fisica per la Produzione di beni e servizi: processi industriali, materiali, modelli, misure e tecnologie informatiche B. Fisica per Risorse naturali, Terra e Spazio: astrofisica, geofisica, fisica della bassa, media e alta atmosfera, meteorologia, oceanografia, climatologia e applicazioni spaziali. C. Fisica per Ambiente, Territorio e Beni culturali: rumore e vibrazioni, campi elettrici e magnetici, radiazione non ionizzante e ionizzante, effetti sull'uomo e su manufatti storici e moderni, effetti del tempo e beni culturali. D. Fisica per Medicina e Biologia: sviluppo e applicazione di principi e metodologie della fisica nei contesti applicativi medico, biologico, biofisico e biotecnologico. NOTA. Nel profilo specialistico D) Fisica per Medicina e Biologia non comprende i compiti e le attività professionali regolamentate per legge (D. Lgs. n. 187/2000, D. Lgs. 229/1999, D. Lgs. n. 502/1992).
11 2. Riferimenti normativi 3. Termini e definizioni 4. Compiti e attività specifiche della figura professionale 5. Conoscenze, abilità e competenze associate all attività professionale 6. Elementi per la valutazione e convalida dei risultati dell apprendimento
12 PROFESSIONE FISICO Ordine Professionale In giugno, a seguito della possibilità che la vigilanza su alcuni ordini tra cui i Biologi, gli Psicologi e Chimici passi al Ministero della Salute, presso il Ministero della Salute, la SIF ha avuto un incontro con il Dr. G. Leonardi, Direttore della Direzione generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Servizio Sanitario Nazionale, sull opportunità che un ordine professionale dei chimici e fisici, sia inserito nell'attuale DDL Lorenzin. In questo modo verrà a dipendere unicamente dal Ministero della Salute. Leonardi ha assicurato che il compito del Ministero è di sola vigilanza e ha suggerito di chiedere audizione all'apposita Commissione XII del Senato. Questa si è svolta l 8 luglio, la SIF ha presentato una relazione sull ampio spettro delle attività professionali dei fisici.
13 PROFESSIONE FISICO A seguito della possibilità che la vigilanza su alcuni ordini tra cui i Biologi, gli Psicologi e Chimici passi al Ministero della Salute, la SIF ha espresso parere favorevole alla possibilità di passaggio dell'ordine Congiunto Chimici e Fisici sotto il medesimo Ministero
14 PROFESSIONE FISICO Al momento è possibile visionare sul sito del Senato l emendamento 4.0.3, al DDL (S.1324) LA RELATRICE Dopo l'articolo 4, inserire il seguente: Art. 4-bis. (Ordinamento delle professioni di chimico e fisico) 1. Gli articoli 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 17, 19, 20, 21, 22 e 23 del Regio decreto 1 marzo 1928, n. 842, recante il Regolamento per l'esercizio della professione di Chimico, sono abrogati. 2. L'articolo 18 del R.D. 1 marzo 1928, n. 842 è sostituito dal seguente: Art. 18. (Vigilanza del Ministro della Salute) 1. Il Ministro della salute esercita l'alta vigilanza sul Consiglio nazionale dei Chimici che assume la denominazione di Federazione nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici, al quale vengono estese le disposizioni di cui al decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 13 settembre 1946, n. 233.
15 PROFESSIONE FISICO Se l'iter attuale, legato al decreto Lorenzin, andasse in porto, sarà necessario da parte della SIF raccogliere le opinioni e i desiderata delle varie categorie al fine di redigere un apposito regolamento relativo al DDL in questione, che caratterizzi le varie professionalità dei fisici.
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