AVVISO AGLI INSERZIONISTI CHIUSURE ANTICIPATE

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1 Anno XLV N. 187 Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, Milano Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi Redazione: tel. 02/6765 int ; burl@regione.lombardia.it 30 Serie Avvisi e Concorsi - Mercoledì 22 luglio 2015 BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA AVVISO AGLI INSERZIONISTI CHIUSURE ANTICIPATE I termini per la pubblicazione sui BURL Serie Avvisi e Concorsi nn. 30, 31, 32 e 33 sono anticipati al martedì della settimana precedente l uscita. Di seguito le date: - n. 31 del 29 luglio 2015 è anticipato a martedì 21 luglio 2015, ore n. 32 del 5 agosto 2015 è anticipato a martedì 28 luglio 2015, ore n. 33 del 12 agosto 2015 è anticipato a martedì 4 agosto 2015, ore SOMMARIO A) STATUTI Comune di Muggiò (MB) Statuto modificato con deliberazione del Consiglio comunale n. 50 del 7 luglio Comune di Sirmione (BS) Statuto modificato con deliberazione del Consiglio comunale n. 8 del 19 febbraio B) GARE Provincia di Monza e della Brianza Avviso di appalto aggiudicato relativo al lavori di rifacimento della segnaletica orizzontale sulle strade di competenza della Provincia di Monza e della Brianza - Anno 2015 (Atti prov.li n /2015/11.15/20/1603) Comune di Limbiate (MB) Estratto bando di gara alienazione terreni Comune di Novate Milanese (MI) Estratto di avviso pubblico per la ricezione di manifestazioni di interesse all acquisizione del ramo d azienda di CIS Novate Ssdarl in liquidazione Comune di Pioltello (MI) Procedura aperta per l aggiudicazione del servizio di manutenzione ordinaria del verde pubblico e delle strade. Riapertura termini Metropolitana Milanese - s.p.a. - Milano Bando di gara con procedura aperta per fornitura di n. 1 mezzo autospurgo del tipo combinato e del noleggio di n. 1 mezzo analogo (CIG D0C - GARA ) C) CONCORSI Amministrazione regionale Delibera Giunta regionale luglio n. X/3837 Ulteriori determinazioni in ordine alla formazione dell elenco degli idonei a ricoprire la carica di direttore amministrativo delle aziende sanitarie pubbliche lombarde Decreto dirigente unità organizzativa 13 luglio n Presidenza - Proroga al 15 settembre 2015 presentazione domande di candidatura al bando di concorso «Un Estate all EX- PO» in attuazione della d.g.r. n. X/3643 del 5 giugno 2015 avente ad oggetto «Approvazione dello schema di accordo tra EXPO 2015 s.p.a. e Regione Lombardia e il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca - Ufficio Scolastico regio-

2 2 Bollettino Ufficiale nale per la Lombardia in accordo con ANCI Lombardia Regione Ecclesiastica Lombarda per la promozione del concorso «Un Estate all EXPO» Decreto dirigente unità organizzativa 16 luglio n Direzione generale Commercio, turismo e terziario - Approvazione del bando di concorso per progetti audiovisivi e fotografici «Wonderful Lombardy. Storie e immagini per scoprire la Lombardia», in attuazione della d.g.r. n del 5 giugno Comunicato regionale luglio n. 102 Direzione generale Salute - Elenco dei candidati ammessi e non ammessi al concorso per l accesso al corso triennale di formazione specifica in medicina generale - Triennio Comunicato regionale luglio n. 104 Direzione generale Salute - Ambiti territoriali carenti straordinari di pediatria di libera scelta ASL di Milano Azienda Sanitaria Locale Vallecamonica Sebino - Breno (BS) Indizione concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di n. 1 posto di dirigente medico - area della medicina diagnostica e dei servizi - disciplina: patologia clinica (laboratorio di analisi chimiche, cliniche e microbiologia) Azienda Sanitaria Locale Vallecamonica Sebino - Breno (BS) Indizione concorso pubblico, per titoli ed esami, per n. 1 posto di dirigente medico - disciplina: medicina e chirurgia d accettazione e d urgenza Azienda ospedaliera Mellino Mellini - Chiari (BS) Pubblico concorso, per titoli ed esami, per il conferimento a tempo indeterminato e pieno di n. 1 incarico, nel profilo di dirigente medico - disciplina neuropsichiatria infantile (ruolo sanitario) Azienda ospedaliera Mellino Mellini - Chiari (BS) Pubblico concorso, per titoli ed esami, per il conferimento a tempo indeterminato e pieno di n. 1 incarico, nel profilo di dirigente medico - disciplina psichiatria (ruolo sanitario) Azienda ospedaliera Mellino Mellini - Chiari (BS) Pubblico concorso, per titoli ed esami, per il conferimento a tempo indeterminato e pieno di n. 1 incarico, nel profilo di dirigente medico - disciplina pediatria (ruolo sanitario) Azienda ospedaliera Mellino Mellini - Chiari (BS) Pubblico concorso, per titoli ed esami, per il conferimento a tempo indeterminato e pieno di n. 1 incarico, nel profilo di dirigente medico - disciplina medicina interna (ruolo sanitario) Azienda ospedaliera della Provincia di Lecco Concorso pubblico, per titoli ed esami, per il conferimento di n. 1 incarico a tempo indeterminato in qualità di dirigente amministrativo Azienda ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna - Sondrio Avviso pubblico, per titoli e colloquio, per l attribuzione di incarico quinquennale di direttore di struttura complessa - area chirurgica e delle specialità chirurgiche - disciplina: ostetricia e ginecologia Azienda ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna - Sondrio Avviso pubblico, per titoli e colloquio, per l attribuzione di incarico quinquennale di direttore di struttura complessa - area chirurgica e delle specialità chirurgiche - disciplina: neurochirurgia D) ESPROPRI Comunità montane Comunità Montana di Valle Camonica (BS) Decreto di determinazione dell indennità provvisoria e di occupazione anticipata dei beni immobili. Lavori di «Ripristino sezioni idrauliche e regimazione fiume Oglio conseguente a fenomeni di trasporto solido in comune di Sonico». CUP G77B Altri Società di Progetto Brebemi s.p.a. - Brescia Ordine di pagamento delle indennità accettate (art. 26, comma 1, d.p.r. 327/01) prot ST-LMA del 5 novembre Collegamento autostradale di Brescia e Milano (Intervento di cui alla legge 21 dicembre 2001, n Programma delle Infrastrutture Strategiche di preminente interesse nazionale di cui alla deliberazione del CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001). CUP 31B Società di Progetto Brebemi s.p.a. - Brescia Ordine di pagamento saldo delle indennità accettate (art. 26 d.p.r. 327/01 e s.m.i.) prot SE-MMA del 7 luglio Collegamento autostradale di connessione tra le città di Brescia e Milano (Intervento di cui alla legge 21 dicembre 2001, n Programma delle Infrastrutture Strategiche di preminente interesse nazionale di cui alla deliberazione del CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001). CUP 31B Società di Progetto Brebemi s.p.a. - Brescia Ordine di pagamento delle indennità accettate (art. 26, comma 1 e 1-bis, d.p.r. 327/01) prot SE-MMA del 7 luglio Collegamento autostradale di connessione tra le città di Brescia e Milano (Intervento di cui alla legge 21 dicembre 2001, n Programma delle Infrastrutture Strategiche di preminente interesse nazionale di cui alla deliberazione del CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001). CUP 31B /CIG E Società di Progetto Brebemi s.p.a. - Brescia Ordine di pagamento delle indennità accettate (art. 26, comma 1 e 1-bis, d.p.r. 327/01) prot SE-MMA del 29 giugno Collegamento autostradale di connessione tra le città di Brescia e Milano (Intervento di cui alla legge 21 dicembre 2001, n Programma delle Infrastrutture Strategiche di preminente interesse nazionale di cui alla deliberazione del CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001). CUP 31B /CIG E

3 Bollettino Ufficiale 3 Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione n. 601 del 30 giugno 2015 (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta VA1 - Tangenziale di Varese - Immobili siti nel territorio del Comune di Lozza - Provincia di Varese. Ditta dell Asse Principale: N.P Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione n. 618 del 30 giugno 2015 (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del Comune di Fagnano Olona - Provincia di Varese. Ditte dell Opera connessa TRVA06: N.P. 19, 31, 57, 57.1, Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione n. 619 del 30 giugno 2015 (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del Comune di Mozzate Provincia di Como. Ditta dell Asse Principale: N.P Ditta dell Opera connessa TRVA13-: N.P Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. Assago (MI) Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione n. 620 del 30 giugno 2015 (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 A9 del collegamento autostradale Dalmine Como Varese Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A Immobili siti nel territorio del Comune di Mozzate (CO). Ditta dell Asse Principale N.P. 66 e dell Opera connessa TRVA13- N.P Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m.i.) n. 621 del 30 giugno Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del comune di Limido Comasco (CO). Ditta dell Asse Principale N.P Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione n. 623 del 30 giugno 2015 (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A. Immobili siti nel territorio del comune di Solbiate Olona - Provincia di Varese. Ditta dell Asse Principale: N.P Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione decreto n. 627 del 30 giugno 2015 (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del Comune di Mozzate - Provincia di Como. Ditte dell Asse Principale: N.P , 27-28, Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.) n. 628 del 30 giugno Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del comune di Gorla Minore - Provincia di Varese. Ditta dell Asse Principale: N.P Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione n. 629 del 30 giugno 2015 (Art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine Como Varese Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta A - Immobili siti nel territorio del Comune di Gorla Maggiore Provincia di Varese - Ditta dell Asse Principale: N.P Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di espropriazione n. 630 del 30 giugno 2015 (art. 23 d.p.r. n. 327/2001 e s.m. e i.). Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale

4 4 Bollettino Ufficiale Dalmine - Como - Varese - Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. Tratta CO1 - Tangenziale di Como - Immobili siti nel territorio del comune di Como - Provincia di Como. Ditta dell Opera connessa TGCO04: N.P. 3, Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con il decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Ordine di pagamento diretto o deposito delle indennità di asservimento accettate. Ordinanza n. 640 del 6 luglio Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 A9 del collegamento autostradale Dalmine Como Varese Valico del Giaggiolo ed opere ad esso connesse. Interferenza Snam Rete Gas n. GA 926. Ordine di pagamento diretto o di deposito dei saldi delle indennità di asservimento accettate, relative agli immobili ubicati nel comune di Gorla Minore (VA). Tratta A Asse Principale NP35,36, Decreto di rideterminazione delle indennità non accettate - Ordine di deposito relative ad immobili ubicati nel comune di Grandate (CO). Risoluzione interferenza Snam Rete Gas n. GA 363. Tangenziale di Como Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con il decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Ordine di pagamento diretto delle indennità di espropriazione. Ordinanza n. 641del 7 luglio Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 A9 del collegamento autostradale Dalmine Como Varese Valico del Giaggiolo ed opere ad esso connesse. Ordinanza di pagamento diretto delle indennità di espropriazione, relative agli immobili ubicati nel Comune di Lozza (VA) - Tangenziale di Varese - N.P Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con il decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Ordine di pagamento diretto o deposito delle indennità di espropriazione accettate. Ordinanza n. 642 del 7 luglio Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como - Varese - Valico del Giaggiolo ed opere ad esso connesse. Ordinanza di pagamento diretto o deposito dei saldi delle indennità di espropriazione e / asservimento accettate, relative agli immobili ubicati nel comune di Vedano Olona (VA). Tangenziale di Varese - Asse Principale. N.P Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con il decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di rideterminazione delle indennità non accettate. Ordine di deposito n. 644 del 7 luglio Interferenza Snam Rete Gas n. GA 432. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della Tangenziale di Varese e della tratta A8 - A9 del collegamento autostradale Dalmine - Como Varese Valico del Giaggiolo ed opere ad esso connesse. Decreto di rideterminazione delle indennità non accettate - Ordine di deposito relative ad immobili ubicati nel comune di Casnate con Bernate (CO). Risoluzione interferenza Snam Rete Gas n. GA 432. Tangenziale di Como - OC04 Raccordo di Casnate Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con il decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di rideterminazione delle indennità non accettate. Ordine di deposito n. 645 del 7 luglio Interferenza Snam Rete Gas n. GA 432. Collegamento autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 A9 del collegamento autostradale Dalmine Como Varese Valico del Giaggiolo ed opere ad esso connesse. Decreto di rideterminazione delle indennità non accettate Ordine di deposito relative ad immobili ubicati nel comune di Grandate (CO). Risoluzione interferenza Snam Rete Gas n. GA 363. Tangenziale di Como Autostrada Pedemontana Lombarda s.p.a. - Assago (MI) - Concessionaria della Concessioni Autostradali Lombarde s.p.a. in virtù della Convenzione unica di concessione sottoscritta in data 1 agosto 2007 approvata con il decreto interministeriale n del 12 febbraio 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 18 aprile 2008 Decreto di rideterminazione delle indennità non accettate. Ordine di deposito n. 646 del 7 luglio Interferenza Snam Rete Gas n. GA 432. Collegamento Autostradale Dalmine, Como, Varese, Valico del Gaggiolo ed opere ad esso connesse. CUP (F11B ). Realizzazione del primo lotto della Tangenziale di Como, del primo lotto della tangenziale di Varese e della tratta A8 A9 del collegamento autostradale Dalmine Como Varese Valico del Giaggiolo ed opere ad esso connesse. Decreto di rideterminazione delle indennità non accettate Ordine di Deposito relative ad immobili ubicati nel comune di Lozza (VA). Risoluzione interferenza Snam Rete Gas n. GA 167. Tangenziale di Varese Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano Ordini di pagamento dell acconto delle indennità di espropriazione/occupazione temporanea. Collegamento autostradale che collega l Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud. Delibera CIPE del 3 agosto CUP I21B CIG C. SAL 13 bis Tangenziale Esterna s.p.a. - Milano Ordini di pagamento dell acconto delle indennità di espropriazione/occupazione temporanea. Collegamento autostradale che collega l Autostrada A4 «Milano-Brescia» ad Agrate Brianza a nord con l Autostrada A1 «Milano-Bologna» a Melegnano a sud. Delibera CIPE del 3 agosto CUP I21B CIG C. SAL E) VARIE Provincia di Bergamo Provincia di Bergamo Settore Tutela risorse naturali - Servizio Risorse idriche - Domanda di concessione di derivazione di acqua ad uso idroelettrico dalla roggia Serio in comune di Bergamo presentata dalla società H2O Power s.r.l. (Impianto Coghetti) - Pratica n. 042/

5 Bollettino Ufficiale 5 Comune di Bolgare (BG) Approvazione accordo di programma Ambito di Grumello del Monte Comune di Casnigo (BG) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la «Variante urbanistica relativa al piano delle regole del piano di governo del territorio (PGT) vigente ed al piano del commercio per insediamento media struttura di vendita nel complesso denominato Onda Blu Textile s.r.l. in via Lungo Roma n ai sensi dell art. 13 della l.r. n. 12/2005 e s.m.i.» Comune di Clusone (BG) Avviso di adozione e deposito della variante puntuale al piano dei servizi ed al piano delle regole relativa agli edifici siti in via S. Narno 2 e via Brasi 12 e - Art. 13 l.r. 12/ Comune di Gandellino (BG) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il piano di governo del territorio (PGT) Comune di Nembro (BG) Avviso di approvazione degli atti costituenti la variante n. 1 al piano di ristrutturazione urbanistica n. 4 in variante al piano di governo del territorio (PGT) vigente Comune di Piazzolo (BG) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il piano del governo del territorio (PGT) Comune di Seriate (BG) Accordo di programma per l attuazione del piano di zona del sistema integrato di interventi e servizi sociali nell ambito territoriale n. 3 - Distretto di Seriate - ai sensi dell art. 19 della l. n. 328/2000, dell art. 18 della l.r. n. 3/2008 e dell art. 34 del d.lgs. n. 267/ Approvazione del piano di zona Comune di Treviglio (BG) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante n. 5 al piano di governo del territorio (PGT) relativa al piano delle regole ed al piano dei servizi ai sensi dell art. 13 della l.r. 12/2005 e s.m.i Provincia di Brescia Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di concessione per la derivazione d acqua da nuovo pozzo nel comune di Iseo (BS) presentata dalla signora Turra Germana ad uso scambio termico in impianti a pompa di calore Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di concessione per la derivazione d acqua da nuovo pozzo nel comune di Flero (BS) presentata dalla società agricola Pratum Coller s.r.l. ad uso scambio termico, innaffiamento aree verdi e igienico Provincia di Brescia Area Innovazione e territorio - Settore Ambiente, protezione civile - Ufficio Usi acque - acque minerali e termali - Istanza di concessione per la derivazione d acqua da nuovo pozzo nel comune di Desenzano del Garda (BS) presentata dalla azienda agricola Girelli di Girelli Claudio ad uso irrriguo Provincia di Brescia Provvedimento di verifica di assoggettabilità alla VIA del progetto di modifica di nuovo impianto di gestione di rifiuti ubicato in comune di Castenedolo (BS) via Patrioti, 94/96, da autorizzarsi ai sensi dell art. 208 del d.lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i. Proponente: Ditta Greif Plastics Italy s.r.l. con sede legale in viale Industria, 29 nel comune di Bottanuco (BG) Comune di Cerveno (BS) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante n. 1/20 al piano di governo del territorio (PGT) Comune di Maclodio (BS) Avviso di adozione del piano di classificazione acustica (PCA). Deposito atti Comune di Orzinuovi (BS) Avviso di deposito atti di adozione del piano urbano generale dei servizi in sottosuolo (PUGSS), ai sensi e per gli effetti degli articoli 35 e 38 della l.r. 12 dicembre 2003, n. 26 e dell art. 9, comma 8, della l.r. n. 12 del 11 marzo 2005 e s.m.i Provincia di Como Comune di Mariano Comense (CO) Avviso di avvio del procedimento per la verifica di assoggettamento alla valutazione ambientale strategica (VAS) del piano generale del traffico urbano (PGTU) d.g.c. n. 116 del 8 luglio Comune di Sala Comacina (CO) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT) Provincia di Cremona Comune di San Martino del Lago (CR) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la rettifica al piano del governo del territorio (PGT) Comune di Voltido (CR) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la rettifica al piano del governo del territorio (PGT) Provincia di Lecco Provincia di Lecco Settore Ambiente ed ecologia - Ufficio acque e derivazioni - Avviso ai sensi del r.r. n. 2 del 24 marzo Antica Corte s.r.l. - Concessione di derivazione acqua da n. 1 pozzo ad uso scambio termico in impianto a pompa di calore al mappale n. 571 del comune di Lecco - Variante sostanziale

6 6 Bollettino Ufficiale Provincia di Lecco Settore Ambiente ed ecologia - Ellepi s.r.l. - Concessione di derivazione acqua ad uso finalizzato al recupero energetico mediante scambio termico in impianti a pompa di calore, da n. 1 pozzo ubicato al mappale n foglio n. 5 in comune di Colico Comune di Pagnona (LC) Avviso di deposito atti relativi al piano di governo del territorio (PGT) comunale Provincia di Milano Città Metropolitana di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Istanza di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso innaffiamento aree verdi o aree sportive sito/i in comune di Abbiategrasso, presentata da parrocchia San Pietro Apostolo Città Metropolitana di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Rilascio di variazione concessione non sostanziale a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso scambio termico in impianti a pompe di calore e n. 2 pozzi di resa, siti in comune di Milano, in via Mozart n., presentata da FAI Fondo per l Ambiente Italiano Città Metropolitana di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Istanza di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso zootecnico, igienico-sanitario, potabile privato sito/i in comune di Basiano, presentata da azienda agricola Parco Lipizza di Maresca Roberto Città Metropolitana di Milano Settore Risorse idriche e attività estrattive - Istanza di concessione derivazione a mezzo di n. 1 pozzo di presa ad uso scambio termico in impianti a pompe di calore sito/i in comune di Mediglia, presentata da Immobiliare Oltrona Comune di Basiano (MI) Variante al vigente piano di governo del territorio (PGT) verifica di assoggettabilità alla valutazione ambientale strategica (VAS) Comune di Inveruno (MI) Avviso di deposito della variante al piano attuativo 7 in via Enrico De Nicola conforme al vigente piano di governo del territorio (PGT) comunale, ai sensi dell art. della l.r. n. 12/05 s.m.i Comune di Inveruno (MI) Avviso di deposito della d.c.c. n. 24 del 20 giugno 2015 avente ad oggetto «Adozione variante al documento di piano e atti connessi del vigente piano di governo (PGT) del territorio comunale ai sensi dell art. 13 della l.r. n. 12/05 s.m.i.» Comune di Magenta (MI) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT) Comune di Marcallo con Casone (MI) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti la variante al piano di governo del territorio (PGT) Provincia di Monza e della Brianza Provincia di Monza e della Brianza Settore Ambiente e patrimonio - Avviso di domanda intesa ad ottenere il rinnovo della concessione di piccola derivazione di acque sotterranee. Cap Holding s.p.a. - Nova Milanese Provincia di Monza e della Brianza Settore Ambiente e patrimonio - Avviso di domanda intesa ad ottenere il rinnovo della concessione di piccola derivazione di acque sotterranee. Cap Holding s.p.a. - Nova Milanese Provincia di Monza e della Brianza Settore Ambiente e patrimonio - Avviso di domanda intesa ad ottenere il rinnovo della concessione di piccola derivazione di acque sotterranee. Cap Holding s.p.a. - Nova Milanese Provincia di Monza e della Brianza Settore Ambiente e patrimonio - Avviso di domanda intesa ad ottenere il rinnovo della concessione di piccola derivazione di acque sotterranee. Cap Holding s.p.a. - Nova Milanese Provincia di Monza e Brianza Settore Ambiente e patrimonio - Avviso di domanda intesa ad ottenere il rinnovo della concessione di piccola derivazione di acque sotterranee. Cap Holding s.p.a. - Nova Milanese Provincia di Pavia Avviso di rettifica - Comune di Vidigulfo (PV) Avviso di pubblicazione e deposito atti d adozione variante alle norme tecniche di attuazione del piano delle regole del piano di governo del territorio (PGT), ai sensi dell art. 13 della l.r. 12/2005 e s.m.i. pubblicato nel BURL n. 28 Serie Avvisi e concorsi del 8 luglio Provincia di Pavia Concessione di derivazione d acqua superficiale ad uso idroelettrico dal colatore Navigliaccio in comune di Cerosa di Pavia. Acqua & Sole s.r.l Provincia di Pavia Settore Agro-ambientale - Domanda di trasferimento di utenza con variante di concessione di derivazione d acqua da un pozzo per uso irriguo in comune di Voghera. Signora Pastore Rina Provincia di Pavia Settore Agro-ambientale - Provvedimento di concessione n. 15/2015-AP di derivazione d acqua ad uso irriguo da 2 pozzi in comune di Pinarolo Po. Società agricola Casone di Scanarotti Pierino e Figlia

7 Bollettino Ufficiale 7 Provincia di Sondrio Provincia di Sondrio Settore Pianificazione territoriale, energia e cave - Servizio Acque ed energia - Variante alla concessione di derivazione d acqua in territorio del Comune di Forcola (SO), assentita con d.g.r. Lombardia n. 869 del 9 giugno Avviso ai sensi dell art. 19 comma 6 del r.r. 24 marzo 2006, n Provincia di Sondrio Settore Pianificazione territoriale, energia e cave - Servizio Acque ed energia - Concessione di derivazione d acqua da n. 1 sorgente in territorio del Comune di Chiesa in Valmalenco (SO). Avviso ai sensi dell art. 19 comma 6 del r.r. 24 marzo 2006, n Provincia di Varese Provincia di Varese Macrosettore Ambiente - Procedimento per l aggiornamento del piano cave provinciale e della relativa valutazione ambientale strategica (Caso Eu Pilot 2706/11/ENVI - d.g.r. n. IX/4851/2013). Presa d atto del rapporto ambientale sul piano, della documentazione a corredo e delle proposte di modifica relative al piano cave provinciale Provincia di Varese Verifica di assoggettabilità alla procedura di valutazione di impatto ambientale relativamente al progetto di modifica di impianto di trattamento rifiuti non pericolosi ubicato in Galliate Lombardo, via della Vignetta, n., proposto dall azienda agricola Crespi Riccardo, con sede legale in Galliate Lombardo, via della Vignetta, n. - Provvedimento della Provincia di Varese del 24 giugno 2015, n Provincia di Varese Verifica di assoggettabilità alla procedura di valutazione di impatto ambientale (VAS) relativamente al progetto di modifica di impianto di trattamento rifiuti non pericolosi ubicato in Brunello (VA) via Campo dei Fiori senza numero civico, proposto dalla società Colabeton s.p.a., con sede legale in Gubbio (PG), via della Vittorina, n. 60. Provvedimento della Provincia di Varese del 3 luglio 2015, n Comune di Gallarate (VA) Avviso di approvazione definitiva degli atti costituenti la variante generale al piano di governo del territorio (PGT) ai sensi della l.r. 12/ Comune di Saronno (VA) Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti della variante al piano di governo del territorio (PGT) del Comune di Saronno - Costruzione impianto di distribuzione carburanti in via Parma società Fremar s.r.l

8 8 Bollettino Ufficiale A) STATUTI Comune di Muggiò (MB) Statuto modificato con deliberazione del Consiglio comunale n. 50 del 7 luglio 2015 TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Capo I Il comune Art. 1 Il Comune di Muggiò e lo statuto 1. Gli abitanti di Muggiò, costituitisi in Comune nell anno 1860, vogliono, dandosi lo statuto, attuare pienamente i principi della propria autonomia, secondo l ordinamento nazionale e i contenuti della Carta Europea di Strasburgo, nel contesto della provincia, della regione, dello Stato Italiano ed in particolare esaltare i valori della vita, della pace, della solidarietà, della tolleranza, dell eguaglianza e delle libertà civili, sociali, morali, economiche e politiche, dettati dalla Costituzione repubblicana. Lo statuto promuove il diritto di tutti, uomini e donne, a partecipare e realizzare tali valori, per sé, per la comunità e per tutti coloro che giungono nel nostro Paese per essere liberi ed uguali indipendentemente dalla razza, dalla religione, dalle opinioni politiche e culturali, dall età. 2. Il Comune di Muggiò, sito in Brianza, esercita le proprie funzioni e prerogative statutarie sul territorio confinante a nord con Desio, a nord-est con Lissone, a est con Monza, a sud con Cinisello Balsamo, a ovest con Nova Milanese (allegato I). 3. Il Comune di Muggiò si fregia dello stemma e del gonfalone distinti da una ruota dentata in campo rosso e bianco con corona turrita, fregio in alloro e quercia con la scritta «Città di Muggiò» (allegato II e III). L uso dello stemma e del gonfalone sono disciplinati da apposito regolamento. 4. Il Comune ha sede rappresentativa nella Villa municipale (Villa Casati) e da estendersi ai Palazzi già Isimbardi e d Adda, siti nel centro storico. Il Comune avrà uffici decentrati alla Taccona e nel territorio come disposto dal Consiglio comunale. Art. 2 Finalità generali 1. Il Comune di Muggiò è ente territoriale autonomo a competenza generale e promuove la partecipazione democratica di tutti coloro che abitano ed operano sul territorio, come singole persone e come associazioni, alle attività sociali, economiche e politiche della comunità. Il Comune ne cura gli interessi comuni e pubblici al fine di consentire a tutti pari opportunità di vita e di ruolo nella nostra società, garantendo ciò anche con interventi diretti alle persone più deboli per condizione fisica, psichica, di età o di origine ed in particolare tutelando la maternità e l infanzia. Il Comune favorisce inoltre ogni iniziativa atta a promuovere per le donne pari opportunità in sede di inserimento nelle attività economiche e nelle formazioni sociali. Il Comune salvaguarda il territorio della comunità, ne tutela l ambiente naturale da inquinamenti e sprechi, ne protegge e valorizza le memorie storiche, ne cura e gestisce il patrimonio pubblico, in aree, opere e servizi. 2. Per il miglior svolgimento dei suoi compiti il Comune di Muggiò promuove e partecipa alle intese tra enti locali che abbiano comuni interessi territoriali di natura sociale, culturale ed economica ed inoltre riconosce e valorizza le organizzazioni di volontariato e di cooperazione come soggetti originali di sviluppo ed organizzazione della propria comunità. 3. Il Comune assicura condizioni di pari opportunità tra donne e uomini, anche garantendo la presenza di entrambi i sessi nella Giunta e negli organi collegiali non elettivi, nonché negli organi collegiali degli Enti, delle Aziende e delle Istituzioni da esso dipendenti, in quanto totalmente partecipati o controllati dal Comune. Agli organi delle società controllate dal Comune si applicano le disposizioni concernenti la parità di accesso prevista da leggi e regolamenti vigenti. Art. 3 Compiti e funzioni del Comune 1. Il Comune, nell ambito delle proprie competenze e tramite i propri organi e le proprie strutture ed uffici, opera per raggiungere i fini generali di cui sopra. In particolare il Comune svolge, singolarmente o con altri enti associati o consorziati, nel rispetto dei principi di imparzialità della pubblica amministrazione e dei criteri di programmazione, semplicità di procedure e informazione, pubblicità e trasparenza degli atti, per le proprie competenze in collaborazione ed attuazione delle decisioni proprie della provincia, della regione e dello Stato, le seguenti funzioni amministrative principali: a) difesa del suolo e dell aria dagli inquinamenti, dal depauperamento e dissesto idrogeologico; tutela delle risorse idriche; smaltimento dei rifiuti; salvaguardia ecologica per la protezione e ricostituzione e valorizzazione del patrimonio verde e boschivo nonché delle specie animali; b) salvaguardia e valorizzazione dei beni storico - ambientali e culturali; c) pianificazione del territorio comunale per un corretto uso delle aree agricole ed urbanizzate ai fini pubblici e privati; d) controllo dell attività edilizia pubblica e privata per il rispetto delle leggi e norme vigenti e per garantire il complessivo decoro urbano; e) realizzazione di alloggi e centri di accoglienza per coloro, italiani e non, che per ragioni sociali, economiche o di salute si trovano in difficoltà; f) realizzazione ed organizzazione delle opere e dei servizi di urbanizzazione primaria e gestione dei servizi relativi come quelli di raccolta ed erogazione dell acqua e delle risorse energetiche, raccolta smaltimento e depurazione degli scarichi urbani, organizzazione della circolazione, dei trasporti, delle aree e isole a pedonalità protetta; g) realizzazione ed organizzazione delle opere e dei servizi di urbanizzazione secondaria nonché a carattere generale come quelli scolastici, sanitari, sociali, culturali, sportivi, commerciali e di servizio allo sviluppo economico, di tempo libero, giardini e parchi pubblici, cimiteriali ed in generale quelli inerenti la cura degli interessi della popolazione, la funzionalità e abbellimento della città; h) promozione di gemellaggi ed altre forme di riconoscimento e collaborazione con enti locali di altri Paesi al fine di esaltare i valori della pace, della solidarietà e della convivenza tra popoli; i) polizia amministrativa, funzioni di propria competenza per i controlli e la prevenzione. Partecipazione all organizzazione degli interventi di protezione civile. 2. Il Comune, inoltre, gestisce per conto dello Stato i servizi di anagrafe, stato civile, statistica, di leva militare, elettorale e le ulteriori funzioni statali affidate al Sindaco ed alla polizia municipale. 3. Il Comune esercita altresì le funzioni attribuite o delegate dalla regione e dalla provincia per curare gli interessi della comunità. 4. Il Comune, per l adempimento dei propri compiti, cura e realizza beni demaniali e beni patrimoniali. 5. Il Comune applica, nelle forme di legge, tasse, imposte, tariffe, oneri e contributi relativi alla realizzazione e gestione dei servizi di propria competenza o attributi. 6. Il Comune assume la programmazione come metodo di attuazione ed intervento definendo programmi generali e settoriali coordinati al proprio interno e partecipando alla definizione di quelli regionali e provinciali. 7. Il Comune favorisce la diffusione dell informazione promossa da singoli e da associazioni ed è garante della informazione ai cittadini sulle proprie attività e su fatti, atti, dati e notizie in suo possesso che interessino la vita della comunità, in particolare per tutto quanto investa l informazione su rischi ambientali, sulla salute, sulla criminalità, sulla partecipazione e sulla pace. Nella Villa municipale, alla Taccona e nelle sedi decentrate, è realizzato apposito spazio da destinare all albo pretorio per la pubblicazione degli atti, provvedimenti, avvisi come disposto dalle leggi vigenti e apposito spazio per le informazioni comunali o di altri. 8. Per l attuazione dei propri compiti il Comune approva appositi regolamenti e promuove forme di decentramento e partecipazione.

9 Bollettino Ufficiale 9 TITOLO II ORDINAMENTO ISTITUZIONALE Capo I Gli organi Art. 4 Organi istituzionali del Comune e loro compiti 1. La comunità esprime con libere elezioni e nelle forme di legge gli organi del Comune e, nelle forme previste dallo Statuto, partecipa alla definizione di programmi, scelte ed indirizzi per l amministrazione della comunità stessa e del suo territorio. 2. Agli organi elettivi la comunità affida con lo Statuto, nel rispetto delle funzioni attribuite dalle leggi, il compito di rappresentarla di realizzare i principi e le finalità stabilite dallo stesso, dalle leggi e dal costume di democratica convivenza, tolleranza e partecipazione. 3. Il Consiglio comunale e il Sindaco sono organi elettivi. Al Consiglio comunale, anche tramite l ausilio delle commissioni consiliari interne permanenti, riconosciute come organi istituzionali, la comunità affida il compito di indirizzare e controllare l attività e la gestione politico - amministrativa nonché il raggiungimento e rispetto degli obiettivi stabiliti dai programmi sottoscritti ed approvati. Al Sindaco la comunità affida il compito di capo dell amministrazione comunale e di legale rappresentante dell ente. La comunità inoltre ne riconosce i compiti di ufficiale di Governo per i servizi di competenza statale e di responsabile della sanità per le competenze attribuitegli dalla legge. 4. Al collegio dei revisori dei conti sono affidate le funzioni ad esso attribuite dalla legge, dal presente Statuto e dai Regolamenti comunali. Art. 5 Consiglio comunale, consiglieri, gruppi consiliari 1. Il Consiglio comunale, composto ai sensi di legge, è presieduto dal Presidente del Consiglio, che si avvale di personale comunale con funzioni anche di segreteria, così come disciplinato dall apposito regolamento. Il Presidente è eletto fra i consiglieri secondo le modalità previste nel regolamento assicurando, almeno nelle prime due votazioni, maggioranze qualificate che consentano il formarsi di un ampio consenso sulla figura del candidato. Contestualmente e con le modalità da stabilirsi dal regolamento il Consiglio elegge un vicepresidente con funzioni vicarie. In caso di contemporanea assenza, vacanza od impedimento del Presidente e del vicepresidente la presidenza è assunta dal consigliere anziano ai sensi di legge o, in assenza, da colui che nella graduatoria di anzianità lo segue immediatamente. Nei casi di vacanza del Presidente o del vicepresidente il Consiglio è convocato per l elezione del nuovo Presidente o vicepresidente entro trenta giorni dal verificarsi della vacanza. 2. Fatte salve le altre attribuzioni di legge, il Presidente del Consiglio: a) sentito il Sindaco convoca il Consiglio fissandone gli ordini del giorno; b) ordina e promuove l attività dell organo assembleare, in collaborazione con le competenti commissioni consiliari e la conferenza dei capigruppo; c) tutela le prerogative dei consiglieri, delle cui funzioni garantisce il pieno esercizio; d) riceve le interrogazioni e le mozioni indirizzate al Consiglio. 3. Il Consiglio comunale si riunisce validamente con la presenza di almeno la metà dei consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il Sindaco, salvo maggioranze speciali previste dalla legge e dallo Statuto. Quando la prima convocazione sia andata deserta ai sensi del regolamento, la seconda convocazione contenente lo stesso ordine del giorno, effettuata in altro giorno sarà valida con la presenza di almeno quattro dei un terzo dei Consiglieri assegnati per legge all Ente, senza computare a tal fine il Sindaco. 4. Le sedute del Consiglio comunale sono pubbliche salvo i casi per i quali la legge ed il regolamento prevedano la seduta segreta. 5. Il Consiglio comunale delibera a maggioranza assoluta dei votanti, salvo i casi diversamente disposti dalla legge, dallo statuto e dai regolamenti. 6. I consiglieri che non intervengono alle sedute senza motivazioni giustificate o conosciute, sono dichiarati decaduti e successivamente surrogati. I Consiglieri rappresentano la Comunità ed esercitano le loro funzioni senza vincolo di mandato, pertanto l appartenenza ad un gruppo consiliare o ad un partito non ne limita la libertà di opinione e di voto ed essi sono individualmente responsabili dei voti che esprimono sui provvedimenti deliberati dal Consiglio comunale di fronte alla comunità ed alle leggi. La proclamazione dei consiglieri, la loro convalida, dimissione o decadenza avviene secondo le norme di legge. Per svolgere il loro mandato negli interessi della comunità i consiglieri accedono ed ottengono documenti, in esenzione di spesa, su tutte le informazioni in possesso degli organi ed uffici comunali e di quelli, aziende, società o enti, dipendenti, associati o consorziati. Essi inoltre promuovono in commissione ed in Consiglio, proposte personali o di gruppo nonché il confronto, dibattito, giudizio sui temi sociali, politici ed amministrativi e sugli atti del Comune. 7. I consiglieri inoltrano istanze e interrogazioni al Sindaco; il regolamento disciplina le modalità di presentazione e di risposta delle stesse. 8. I consiglieri, gli assessori e in generale gli eletti o nominati negli enti ed aziende pubbliche rendono noto i redditi posseduti con le stesse forme previste dalla legge per i casi in cui vi è obbligatorietà. 9. In apposito regolamento sono disciplinati: il funzionamento del Consiglio comunale, della Giunta, delle commissioni e di altri organismi comunali; le modalità di decadenza della carica di consigliere; la partecipazione degli stessi alla attività politico - amministrativa dell ente; le modalità per garantire l accesso alle informazioni; le dichiarazioni di segretezza o riservatezza delle stesse; le modalità di pubblicizzazione del reddito degli eletti e dei nominati; la promozione dei controlli sugli atti deliberativi e quant altro interessi lo svolgimento del mandato di consigliere. 10. Tutti i consiglieri appartengono ad un gruppo consiliare. Anche un solo consigliere è considerato gruppo, purché appartenente ad una lista che abbia partecipato alla competizione elettorale. Fuori da quest ultimo caso i consiglieri singoli che dichiarino di non appartenere ad alcun gruppo formano il gruppo misto. Un nuovo gruppo può essere formato da non meno di due consiglieri che dichiarino di voler uscire dal rispettivo gruppo di appartenenza. Ogni gruppo nomina un capogruppo dandone comunicazione al Presidente del Consiglio comunale; nelle more, o comunque in assenza di tale designazione, è capogruppo il consigliere che, all interno dello stesso, ha riportato la maggior cifra individuale, come risulta dal verbale contenente il risultato delle elezioni. 11. E istituita la conferenza dei capigruppo, presieduta dal Presidente del Consiglio comunale o da un suo sostituto; il funzionamento e le attribuzioni della conferenza sono disciplinate dal regolamento. Ai lavori della stessa ha diritto di partecipare il Sindaco o un suo delegato. 12. Non oltre dieci giorni dall inizio della campagna elettorale ciascun candidato alla carica di Sindaco o di consigliere comunale presenta al segretario comunale una dichiarazione preventiva avente ad oggetto i contributi finanziari, i mezzi e gli strumenti di ogni genere e tipo che intende utilizzare a sostegno della propria campagna elettorale; nella dichiarazione sono indicati i nominativi delle persone fisiche e giuridiche, delle associazioni e in generale di tutti gli enti che finanziano od altrimenti sostengono la campagna elettorale. Le variazioni sono segnalate al segretario con le medesime modalità entro il terzo giorno antecedente la data delle elezioni. Della documentazione così raccolta il segretario organizza idonea pubblicità. Entro dieci giorni dall effettuata votazione ogni candidato presenta al segretario il rendiconto delle spese direttamente o indirettamente sostenute, che anche in tal caso organizza idonea pubblicità. Le precedenti disposizioni si applicano anche alle liste di candidati per l elezione del Consiglio Comunale; in tal caso la dichiarazione ed il rendiconto sono presentati e sottoscritti dal responsabile politico delle liste oppure, in mancanza, dal capolista. Art. 6 Competenze del Consiglio 1. Il Consiglio comunale, organo di indirizzo e di controllo politico - amministrativo, esercita l autonomia finanziaria e la potestà regolamentare e svolge le proprie competenze coi contenuti e nelle forme definite dalla legge e dallo statuto. 2. Il Consiglio comunale adotta risoluzioni, mozioni, ordini del giorno su temi e avvenimenti di natura politica, sociale, economica, culturale interpretando, con tali atti, la volontà della comunità anche per interessi più generali a carattere nazionale ed internazionale.

10 10 Bollettino Ufficiale 3. Il Consiglio comunale, in apposita sessione da tenersi entro il mese di luglio di ciascun anno, determina i principi e gli indirizzi a cui la Giunta comunale dovrà attenersi per la formazione del progetto di bilancio preventivo per l esercizio successivo con particolare riguardo a piani, programmi, servizi e politica tariffaria. Il Consiglio inoltre, in sede di approvazione del bilancio preventivo, valuta lo stato di attuazione degli indirizzi generali di governo proposti dal Sindaco ed approvati dal Consiglio stesso, ed approva ordini del giorno che sollecitino, indirizzino e promuovano l attività degli altri organi, di tutta l amministrazione comunale e di altri enti direttamente o indirettamente responsabili dell attuazione dei suddetti indirizzi generali di governo. 4. Il Consiglio comunale, in particolare, adotta tutti gli atti fondamentali che regolano, programmano e guidano il comportamento e l attività degli organi, dei servizi, e in generale di tutto quanto concerne l attività del Comune. In particolare il Consiglio svolge la propria competenza su: l approvazione e modifica dello statuto nonché il controllo generale del rispetto dello stesso; la nomina delle commissioni interne permanenti, temporanee e speciali, di altri organismi istituzionali anche decentrati, del comitato della consulta, nonché di tutte quelle ad esso espressamente riservate dalla legge; la definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del comune presso enti, aziende ed istituzioni; l organizzazione dell ente; tutti i regolamenti sia di natura politica che funzionale che regolano il comportamento e l attività degli organi, delle commissioni e degli organismi, per guidare l attività stessa dell amministrazione e per i settori volti al controllo delle attività della cittadinanza; gli atti concernenti la costituzione di partecipazione a consorzi, l assunzione diretta, la concessione o il convenzionamento di servizi pubblici, le aziende o istituti soggetti alla vigilanza del Comune; l istituzione e ordinamento dei tributi, la disciplina delle tariffe per l utilizzo di beni e servizi; progetti, piani e programmi di natura economica, finanziaria, urbanistica, edilizia, ambientale, di realizzazione e gestione dei servizi e di opere pubbliche (come i bilanci annuali e poliennali e relative variazioni; relazione e programmi generali di previsione, di natura politica e amministrativa; i piani finanziari di realizzazione e gestione dei servizi e di opere pubbliche; i piani urbanistici generali e di dettaglio; i programmi poliennali di attuazione; i pareri ed i criteri guida relativi alle sopraccitate competenze); l approvazione degli indirizzi generali di governo proposti dal Sindaco. Il conto consuntivo dovrà essere corredato da una apposita relazione della Giunta sullo stato delle attività dell ente. 5. Il Consiglio comunale esercita le funzioni di controllo politico - amministrativo nelle forme di legge, secondo i contenuti dello Statuto e lo specifico regolamento sul comportamento e attività degli organi e degli uffici e servizi comunali; istituzioni, aziende speciali, gestioni convenzionate e coordinate, consorzi società che hanno per fine l esercizio di servizi pubblici e la realizzazione di opere, progetti ed interventi, attuate per conto del Comune o alle quali il Comune stesso partecipa. 6. Il Consiglio comunale, in sede di approvazione dei Bilanci e dei consuntivi o quando lo ritenga opportuno avvalendosi anche della collaborazione dei revisori dei conti, esercita funzioni di controllo. Art. 7 Commissioni e nomine 1. Il Consiglio comunale può istituire nel proprio seno, a maggioranza assoluta dei propri componenti, commissioni di indagine sull attività dell amministrazione. Le commissioni di indagine possono accedere agli atti e ai dati del Comune e degli enti dipendenti nonché convocare e sentire il Sindaco, la Giunta ed i consiglieri in carica, i dipendenti comunali, il segretario comunale, i revisori dei conti, gli amministratori e i dipendenti degli enti funzionalmente dipendenti dal Comune. Il regolamento disciplina il funzionamento delle commissioni di indagine. 2. Il Consiglio comunale istituisce, non oltre la seduta successiva a quella nel corso della quale è stato eletto il Presidente del Consiglio, le commissioni interne permanenti che sono: commissione bilancio, programmazione ed affari generali; commissione sanità, sicurezza sociale e assistenza, economia lavoro ed alloggi; Commissione urbanistica, ecologia, lavori pubblici e territorio; commissione istruzione e cultura, sport e tempo libero; commissione per il regolamento per il funzionamento degli organi istituzionali. Le commissioni interne permanenti, statutarie o altre che il Consiglio voglia nominare successivamente, sono composte da non più di sette Consiglieri di cui massimo tre per la minoranza consiliare. La composizione delle commissioni, nella rispettiva consistenza numerica, riflette in modo proporzionale la consistenza dei gruppi consiliari. La proporzionalità viene valutata sul numero complessivo dei componenti delle commissioni istituite. Sono componenti, ma senza diritto di voto, anche i capigruppo in modo da garantire la partecipazione ed informazione anche ai gruppi minori eventualmente non presenti in tutte le commissioni. Il Consiglio comunale potrà nominare, per ogni commissione interna, due esperti o cultori della materia (uno proposto dalla maggioranza ed uno dalla minoranza) con diritto di parola ma non di voto. Alle commissioni interne permanenti sono affidati compiti istruttori e consultivi di proposte e provvedimenti degli altri organi comunali. Le commissioni, qualora lo ritengano indispensabile per lo svolgimento del proprio compito, invitano il Sindaco, l assessore o altri amministratori e rappresentanti del Comune e delle forze sociali, politiche ed economiche a riferire o partecipare ai lavori. Le commissioni si avvalgono altresì della presenza dei funzionari e dipendenti del Comune e di enti ed aziende dipendenti controllate dal Comune nonché di professionisti incaricati dal Comune o persone qualificate per l espletamento del loro compito istruttorio e consultivo. Le sedute delle commissioni interne e permanenti sono pubbliche salvo i casi previsti dal regolamento. 3. Le commissioni speciali e temporanee, composte di norma in analogia con quelle interne permanenti, possono anche essere composte da persone estranee al Consiglio e ad esse il Consiglio affida compiti specifici di studio, indagine conoscitiva, ed elaborazione di proposte su temi di particolare rilevanza per gli interessi della comunità. 4. Il regolamento relativo al funzionamento del Consiglio comunale, della Conferenza dei Capigruppo e delle Commissioni Consiliari disciplina la nomina delle presidenze e vice - presidenze, composizione e svolgimento dei lavori, atti degli organi elettivi e dell amministrazione in generale ad assoggettare al parere preventivo delle commissioni interne permanenti e quant altro occorra per il buon andamento dei lavori e dei tempi di decisione. 5. Ferma restando la disciplina legislativa vigente, le nomine dei rappresentanti comunali negli organi di enti, aziende ed istituzioni si fondano sulla considerazione degli interessi generali della comunità e sulla capacità ed indipendenza di giudizio dei candidati. Prima di effettuare le nomine ai sensi di legge il Sindaco informa il Consiglio comunale. Art. 8 Sindaco e Giunta 1. La Giunta comunale è composta dal Sindaco, che la convoca e la presiede, e da un numero di Assessori entro la misura massima prevista dalla legge, nel rispetto del principio di pari opportunità tra uomini e donne garantendo la presenza tra gli stessi di entrambi i sessi in misura non inferiore alla percentuale fissata dalla legge. 2. Salvi i casi di ineleggibilità ed incompatibilità previsti dalla legge, non possono essere contemporaneamente membri della Giunta gli ascendenti e i discendenti, i fratelli, i coniugi e gli affini di primo grado. 3. Il Sindaco nomina gli assessori, tra cui un vice Sindaco, e ne comunica i nominativi al Consiglio nella prima seduta successiva all elezione. 4. Nella medesima seduta di cui al comma 3 il Sindaco illustra e propone al Consiglio i propri indirizzi di governo che debbono avere ad oggetto programmi specifici elaborati alla luce delle esigenze della comunità locale; il Consiglio discute ed approva ai sensi di legge. 5. Nel caso di dimissioni, impedimento permanente, rimozione, decadenza o decesso del Sindaco la Giunta decade ed il Consiglio si scioglie ai sensi di legge; nelle more del rinnovamento degli organi elettivi l esercizio delle funzioni sindacali è assunto dal vice Sindaco ai sensi di legge, il quale assume le medesime funzioni anche nel caso di assenza, temporaneo impedimento o sospensione del Sindaco; nel caso di contemporanea assenza del Sindaco e del vice Sindaco le funzioni sindacali sono esercitate dall assessore più anziano per età. 6. Le dimissioni del Sindaco divengono efficaci ed irrevocabili nei termini e determinano gli effetti previsti dalla legge. 7. Il Sindaco può revocare uno o più assessori ai sensi di legge; sostituisce l assessore o gli assessori dimissionari o revocati entro quindici giorni dandone motivata comunicazione al Consiglio. Nei casi di sopravvenuta incompatibilità alla carica dell assessore, così come nei casi di sospensione e decadenza, vale quanto previsto dalle vigenti disposizioni di legge.

11 Bollettino Ufficiale Il Sindaco e la Giunta cessano dalla carica nel caso di approvazione da parte del Consiglio di una mozione di sfiducia ai sensi di legge. Art. 9 Funzioni e competenze della Giunta e del Sindaco 1. Il Sindaco e gli assessori, per le specifiche competenze, ricevono, ascoltano ed informano la cittadinanza per i problemi della comunità. 2. Nelle funzioni pubbliche e di rappresentanza il Sindaco si fregia della fascia tricolore con lo stemma della Repubblica, da portarsi a tracolla della spalla destra e, ove necessario, del simbolo del Comune. 3. Il Sindaco assegna agli assessori deleghe per l esercizio di funzioni specifiche ed omogenee per settori di attività del comune, rientranti nelle sue competenze di legge. Le deleghe rendono il delegato pienamente responsabile delle funzioni attribuite e possono essere revocate dal Sindaco. Il Sindaco comunica al Consiglio le deleghe conferite agli assessori nella prima adunanza successiva al conferimento stesso ed informa il Prefetto. 4. Il Sindaco è garante del rispetto della legge, dello statuto e dei regolamenti; convoca e presiede la Giunta, di cui esprime l unità politica e amministrativa; promuove e coordina l operato degli assessori al fine di portare ad attuazione gli indirizzi di governo approvati dal Consiglio. Il Sindaco provvede altresì a fissare gli ordini del giorno delle sedute della Giunta. 5. Il Sindaco sovrintende, con atti di indirizzo e di controllo, al funzionamento degli uffici, dei servizi, degli interessi del comune in aziende speciali e in società di capitali ed all esecuzione degli atti, avvalendosi della collaborazione degli assessori e, secondo le proprie direttive, del segretario generale. Il Sindaco può delegare al segretario comunale ed ai funzionari l espletamento di funzioni sindacali di mera gestione, nei limiti sanciti dalla legge ed in ogni caso informandone la Giunta e la conferenza dei capigruppo. 6. Il Sindaco adotta gli atti ed i provvedimenti amministrativi puntuali previsti dalla legge; in particolare: a) promuove ed assume iniziative per concludere gli accordi di programma; b) rilascia le autorizzazioni commerciali, di polizia amministrativa, nonché le autorizzazioni e le concessioni di legge; c) emette provvedimenti in materia di occupazione d urgenza, espropri che la legge genericamente assegna alla competenza del Comune; d) coordina gli orari degli esercizi commerciali e dei servizi pubblici. 7. Il Sindaco emette ordinanze per l osservanza, da parte dei cittadini, di norme di legge e dei regolamenti e per prescrivere comportamenti e compiti necessari per l interesse generale. 8. Il Sindaco, come ufficiale di Governo, sovrintende ai servizi di competenza statale attribuiti al Comune ed inoltre adotta ordinanze e provvedimenti contingibili ed urgenti, nei modi previsti dalla legge, emanando ordinanze in materia di sanità ed igiene pubblica, edilizia e polizia locale, per prevenire ed eliminare pericoli per l incolumità dei cittadini. 9. Il Sindaco può conferire deleghe ai Consiglieri comunali per specifiche attività o servizi che non comportino adozione di atti. Dette deleghe non possono essere intese se non come incarichi di collaborazione in un determinato campo a fini di informazione, sollecitazione e proposta. La delega può essere revocata dal Sindaco in qualunque momento senza alcuna specifica motivazione, essendo concessa come atto meramente discrezionale nell interesse dell Amministrazione. 10. La Giunta comunale collabora con il Sindaco promuovendo, nel rispetto dello statuto e dei regolamenti, l attuazione dei contenuti degli indirizzi di governo e i piani e programmi deliberati dal Consiglio quali atti fondamentali. A tal fine la Giunta, quando non si tratti di definizione di indirizzi generali, avvalendosi anche del parere delle commissioni interne permanenti e secondo le modalità previste dal regolamento, sottopone al Consiglio proposte complete in ogni sua parte, redatte ed istruite anche dal punto di vista formale per l adozione da parte del Consiglio stesso. 11. La Giunta comunale esercita le proprie funzioni e competenze su tutti gli atti di amministrazione che la legge, lo statuto ed i regolamenti non riservino al Consiglio e che non rientrino nelle competenze, di legge e statutarie, del sindaco, del segretario generale o dei funzionari. Essa, in ogni caso, coadiuva il Sindaco nello svolgimento dell attività preordinata all attuazione degli indirizzi di governo approvati dal Consiglio. 12. La Giunta comunale riferisce al Consiglio in ordine alla gestione dell ente, formulando anche apposita relazione con dati statistici sulle attività e i servizi, in sede di approvazione del conto consuntivo. Di norma le sedute della Giunta non sono pubbliche se non per i casi e con le modalità previste dal regolamento. 13. La Giunta presenta annualmente al Consiglio, in allegato al bilancio preventivo, una relazione concernente lo stato di attuazione del regolamento di organizzazione e della dotazione organica, la valutazione della sua adeguatezza in rapporto agli obiettivi, alle politiche ed alle attività del Comune, nonché le eventuali proposte di perfezionamento dei criteri e dei parametri per il controllo di gestione. Sulla base delle risultanze della relazione predetta la Giunta propone al Consiglio le modifiche al regolamento e alla pianta organica. TITOLO III PARTECIPAZIONE Capo I Istituti Art. 10 Partecipazione popolare, consulta cittadina, diritto d informazione del cittadino 1. Il Comune riconosce e valorizza le associazioni che promuovono il volontariato e che svolgono la propria attività ed opera sul territorio per fini di solidarietà umana, sociali, di protezione ambientale, culturali sportivi e di tempo libero, sanitari, di rappresentanza di categorie ed in generale per fini di pubblico interesse. 2. Al fine di promuovere la partecipazione e la trasparenza delle scelte amministrative è istituita la consulta cittadina composta dalle rappresentanze di enti, associazioni, istituti, cooperative e confessioni religiose, operanti sul territorio, ed inoltre dalle rappresentanze sociali, di categoria, sindacali e politiche, da coloro che sono stati precedentemente eletti o nominati in cariche pubbliche, da consiglieri e componenti di commissioni in carica e da riconosciute personalità. 3. La consulta è convocata almeno una volta all anno per esprimersi sul bilancio comunale, sullo stato dei servizi e attività, sulla qualità dell ambiente e della vita della comunità, sugli interventi di solidarietà verso i più deboli o in difficoltà, sullo stato dell ordine pubblico ed in generale sui temi di interesse cittadini. La consulta è convocata anche in altre occasioni per temi rilevanti come quello di piani e programmi generali di natura territoriale, sociale ed economica. 4. Il Consiglio comunale nomina in prima votazione con la maggioranza di due terzi dei consiglieri assegnati, o successivamente con maggioranza assoluta, nel rispetto dell equità e del pluralismo, ogni tre anni il comitato organizzatore della consulta, composto da consiglieri comunali, da cittadini e rappresentanti di associazioni e categorie. Il comitato elegge una propria presidenza e sentito il Sindaco, indice la consulta. Il regolamento sulla partecipazione detterà le forme, le procedure ed i tempi per l attività della consulta. La consulta si riunisce in locali ed usa servizi posti a disposizione dall amministrazione comunale. 5. Il Comune riconosce alle associazioni che non hanno fini di lucro il diritto: di accedere ad atti ed informazioni sull attività amministrativa; di utilizzare le strutture ed i servizi comunali messe a disposizione da parte del Comune stesso e nelle forme previste dal regolamento che saranno improntate al principio dell equità e del pluralismo; di partecipare a commissioni o altri organismi consultivi ed in particolare alla consulta cittadina. 6. Il Comune, al fine di valorizzare la partecipazione e di potenziare la qualità dei servizi stipula accordi: nel rispetto dell autonomia delle parti, con le associazioni per la loro partecipazione, anche ausiliaria, alla gestione dei servizi. 7. Alle associazioni possono essere riconosciuti vantaggi economici tramite contributi comunali o per lo svolgimento di servizi convenzionati col Comune e comunque secondo le indicazioni del regolamento. 8. Il Consiglio e la Giunta, nell ambito delle proprie competenze, ricorrono alla consultazione di parte della popolazione, per tipo di interesse; età o utenza dei servizi, per territorio, con questionari, sondaggi d opinione e indagini demoscopiche ed

12 12 Bollettino Ufficiale altre forme ritenute idonee, assemblee, udienze o interpellando i rappresentanti sindacali, di categoria o di associazione. La deliberazione per l avvio della consultazione contiene anche le modalità ed i termini di indizione e svolgimento. I risultati della consultazione sono citati negli atti di interesse della consultazione stessa. Il regolamento prevederà forme e modi di eventuali consultazioni obbligatorie. 9. I cittadini, singoli o associati, residenti o operanti sul territorio per ragioni di lavoro, di professione, studio o domicilio, anche non di nazionalità italiana, hanno la facoltà di presentare istanze, petizioni e proposte per migliorare i servizi, per collaborare alle scelte amministrative, per tutelare gli interessi generali e intervenire nella solidarietà verso singoli, famiglie o gruppi in difficoltà. Il Sindaco, in concerto con la Giunta, verifica che le richieste e proposte di cui sopra comportino o meno decisioni e deliberazioni degli organi comunali o verifiche e risposte d ufficio. Gli organi comunali o l amministrazione, tramite il parere degli uffici, di norma risponde alle richieste entro trenta giorni e ne dà informazione e pubblicità nei modi previsti dal regolamento. Le istanze proposte e petizioni di contenuto simili ed analogo per argomento o oggetto, non vengono prese in considerazione se ripresentate entro due anni. 10. Tutti i documenti amministrativi formati, dall amministrazione comunale o, comunque, utilizzati ai fini dell attività amministrativa o rientranti stabilmente nella sua disponibilità sono pubblici, con esclusione delle categorie di documenti sottratti all accesso per espressa disposizione di legge o di regolamento. Sono ammessi, con atti motivati del Sindaco, il differimento e la limitazione all accesso nei casi e nei limiti stabiliti dalla legge e dal regolamento. Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto ai cittadini per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti, previa richiesta motivata rivolta all amministrazione comunale. Tale diritto consiste nella facoltà di esaminare gratuitamente e di aver copia, a costo di riproduzione, dei documenti amministrativi richiesti, salve le disposizioni vigenti in materia di bollo e secondo le modalità previste dal regolamento. L amministrazione adotta ogni provvedimento utile a garantire il massimo esercizio di diritto di informazione e di accesso, anche attraverso la semplificazione delle procedure ed istituendo apposito ufficio denominato ufficio per i diritti dei cittadini. 11. I cittadini ed i soggetti titolari di interessi giuridicamente rilevanti coinvolti dall azione amministrativa sono legittimati ad intervenire nel procedimento tranne che per i casi espressamente escludi dalla legge e dal regolamento. La rappresentanza degli interessi da tutelare può avvenire ad opera sia dei soggetti singoli che collettivi portatori di interessi diffusi. L amministrazione ha l obbligo di dare comunicazione dell avviso del procedimento ai soggetti nella cui sfera giuridica possono incidere gli effetti del provvedimento finale. Il regolamento stabilisce quali siano i soggetti cui le diverse categorie di atti debbano essere inviati, i dipendenti responsabili dei relativi procedimenti e i meccanismi di individuazione del responsabile del procedimento. 12. L azione popolare conferisce a ciascun elettore il potere di far valere le azioni ed i ricorsi che spettano al Comune innanzi alle giurisdizioni amministrative, nel caso che la Giunta comunale non si attivi per la difesa di un interesse legittimo dell ente. La Giunta comunale, ricevuta notizia dell azione intrapresa dal cittadino, è tenuta a verificare se sussistono motivi e condizioni per assumere direttamente la tutela dell interesse dell ente, entro i termini di legge. A tal fine è in ogni caso necessario accertare che l attore non abbia un interesse diretto nella vertenza, nel qual caso l azione ha carattere personale e non può considerarsi popolare. Ove la Giunta decida di assumere direttamente la tutela degli interessi generali oggetto dell azione popolare, adottati gli atti necessari, ne dà avviso a coloro che hanno intrapreso l azione. Nel caso che non ritenga che sussistano elementi e motivi per promuovere l azione di tutela degli interessi predetti, la fa constare a mezzo di proprio atto deliberativo motivato. Art. 11 Referendum 1. Il Comune indice referendum consultivi per conoscere l orientamento prevalente della comunità su materie di esclusiva competenza comunale. 2. Possono essere oggetto di referendum consultivo tutte le materie consentite dalla legge. 3. Il referendum consultivo è indetto dal Sindaco, previa deliberazione assunta dal Consiglio comunale con la maggioranza dei due terzi dell intero Consiglio. La proposta è presentata dal Sindaco, dalla Giunta o dai consiglieri. Il referendum è altresì indetto quando sia richiesto dal 10% dei cittadini che abbiano diritto al voto. 4. Il quesito proposto per il referendum consultivo è sottoposto a preventiva valutazione di ammissibilità da parte di una commissione composta dal segretario generale del Comune che la presiede e da un membro designato dal Consiglio comunale scelto tra i magistrati ordinari o amministrativi in quiescenza, esperto in giurisprudenza, eletto dal Consiglio comunale con la maggioranza dei due terzi in prima votazione, o in maggioranza assoluta in seconda. La verifica del quesito dovrà avvenire entro 60 giorni dalla sua presentazione. Qualora dalla verifica effettua risulti che il referendum sia improponibile, il Sindaco sottopone la richiesta ed il rapporto del comitato promotore al Consiglio, che decide definitivamente al riguardo, con il voto della maggioranza dei consiglieri assegnati al Comune. 5. Hanno diritto al voto i cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune. In casi eccezionali, con apposita delibera ottenuta con una maggioranza dei due terzi dei consiglieri assegnati, si potrà estendere tale diritto ai cittadini non italiani, ma stabilmente residenti nel Comune di Muggiò. 6. Il regolamento disciplina le modalità ed i tempi per la raccolta delle firme e per l attestazione di autenticità delle stesse. Il regolamento disciplina il tempo entro il quale deve tenersi il referendum l eventualità di accorpamento di più referendum, le caratteristiche della scheda elettorale, la composizione e i compiti della commissione elettorale, nella quale deve essere presente almeno uno o più rappresentanti del comitato promotore, il numero e la formazione delle circoscrizioni elettorali, la composizione dei seggi, la pubblicità e la propaganda, le operazioni di voto, gli adempimenti materiali, le modalità e le garanzie per la regolarità dello scrutinio ed ogni altra modalità di partecipazione. 7. La consultazione referendaria si considera valida quando abbiano partecipato al voto più del 50% degli aventi diritto. L esito del referendum si considera favorevole al quesito sottoposto, qualora in tal senso si sia espressa la maggioranza dei voti validi. Tali voti non potranno comunque essere inferiori, ai fini della validità del referendum, al 25% degli aventi diritto. Gli organismi comunali competenti adottano gli atti di programmazione e di amministrazione occorrenti per recepire gli orientamenti manifestati dalla popolazione nella consultazione referendaria. Art. 12 Ordinamento degli uffici e del personale 1. L organizzazione dell Ente è improntata ai criteri di: a) buon andamento dell azione amministrativa, di cui sono espressione la sua pubblicità, la sua imparzialità e la sua funzionalizzazione al pubblico interesse; b) separazione dell attività di programmazione e controllo dall attività di gestione, demandate, la prima agli organi di governo nel rispetto della distribuzione delle rispettive competenze e la seconda alla struttura burocratica a vario titolo organizzata; c) formazione della dotazione organica secondo il principio di adeguatezza, distinguendo al suo interno, aree funzionali di line (cliente esterno) e aree funzionali di staff (cliente interno), a ciascuna delle quali preporre un responsabile apicale; d) presidio della legittimità e della liceità dell azione amministrativa; e) efficacia, efficienza ed economicità, intese quale espressione della cultura del miglior risultato e dell attuazione dell attività gestionale secondo il modello della gestione per obiettivi e budgeting; f) standardizzazione dell attività degli uffici comunali al fine dell introduzione del sistema della «qualità totale» ottenuta anche monitorando costantemente il rapporto fra impiego delle risorse umane e creazione di valore aggiunto nei processi di erogazione dei servizi alla collettività (cliente esterno) e agli uffici interni serviti da elementi dell organizzazione comunale (cliente interno); g) superamento della cultura dell adempimento e affermazione e presidio della cultura del processo operativo, del flusso di attività, delle informazioni e del risultato finale; h) verifica finale del risultato della gestione mediante uno specifico sistema organico permanente di valutazione,

13 Bollettino Ufficiale 13 che interessa tutto il personale, ispirato a criteri standard di verifica sia della prestazione sia del ruolo; i) valutazione e misurazione della performance con valorizzazione e pubblicizzazione di tutto il ciclo di gestione, dalla definizione e assegnazione degli obiettivi alla rendicontazione dei risultati; j) distribuzione degli incentivi economici finalizzati al miglioramento dell efficacia e dell efficienza dei servizi sulla base del merito e dell effettiva utilità prestazionale, prodotta ed accertata in relazione sia agli obiettivi assegnati («fare» e «saper fare») sia al ruolo ricoperto nell organizzazione («essere», «saper essere» e «saper di dover essere»); k) gestione del rapporto lavorativo effettuata nell esercizio dei poteri del privato datore di lavoro, mediante atti che non hanno natura giuridica di provvedimento amministrativo; l) valorizzazione della risorsa rappresentata dal personale dipendente, attraverso anche mirate azioni di formazione professionale, tenendo conto che della sua crescita professionale sono espressione sia la sua formazione, sia la flessibilità del suo impiego; m) gestione del rapporto di lavoro demandata ai vertici burocratici dell Amministrazione comunale a vario titolo identificati dal Regolamento per l ordinamento degli uffici e dei servizi; n) affermazione del principio di flessibilità organizzativa e di flessibilità prestazionale da parte dei dipendenti del Comune nel rispetto dell imparzialità e della parità di trattamento; o) affermazione e consolidamento, accanto alla cultura del risultato, della cultura della responsabilità a qualunque livello della struttura, anche attraverso il metodo della condivisione e della collaborazione; p) armonizzazione delle modalità procedurali inerenti la possibilità di affidamento di incarichi di collaborazione autonoma a soggetti estranei all Amministrazione con le indicazioni normative vigenti in materia. 2. L organizzazione del Comune si articola in Aree, funzionali ed omogenee, comunque denominate e in eventuali Servizi posti alle dirette dipendenze del Segretario Generale. A ciascuna Area è preposto quale responsabile, un titolare di posizione organizzativa. Ciascuna Area può essere articolata in Servizi, in conformità all organizzazione stabilita dalla Giunta comunale e secondo le norme contenute nel regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi dell Ente. 3. La dotazione organica dell Ente prevede le dotazioni di personale per contingenti complessivi delle varie categorie e profili professionali secondo criteri di massima mobilità e flessibilità del personale, in modo da assicurare costantemente la rispondenza dell attività svolta agli indirizzi generali di governo, ai programmi stabiliti dal Consiglio comunale, nonché ai singoli piani operativi della Giunta per l esecuzione degli stessi, nonché alle direttive impartite dal Segretario Generale. A tal fine la ripartizione e l assegnazione del personale fra le Aree viene stabilita dalla Giunta comunale con apposito organigramma tenendo conto delle categorie e dei profili dei dipendenti, nonché delle attribuzioni e competenze assegnati alle diverse Aree. Le variazioni alla dotazione organica e le assegnazioni di cui sopra sono adottate dagli organi competenti sentite le proposte formulate dal Comitato di Direzione, di cui al successivo art. 13, comma Sono disciplinati con appositi regolamenti: a) le procedure di assunzione del personale; b) l organizzazione degli uffici e dei servizi, nonché la modalità di attribuzione al Segretario Generale ed ai Responsabili di Area di responsabilità gestionali per l attuazione degli obiettivi fissati dagli organi comunali; c) le modalità di funzionamento dell Ufficio per i procedimenti disciplinari, ove tale normativa non sia già trattata organicamente dai contratti collettivi di cui alla legislazione vigente; d) le modalità per il conferimento delle collaborazioni ad alto contenuto di professionalità per il conseguimento di obiettivi determinati e con convenzioni a termine; e) le modalità per l attuazione della flessibilità e mobilità all interno della struttura organizzativa dell ente. 5. Il Comune, per la copertura dei posti di Responsabile di Area può provvedere mediante contratti a tempo determinato nel rispetto dei limiti normativi vigenti. Il Regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi stabilisce i limiti, i criteri e le modalità con cui possono essere stipulati, al di fuori della dotazione organica, solo in assenza di professionalità analoghe presenti all interno dell Ente, contratti a tempo determinato di alte specializzazioni o funzionari dell area direttiva, fermi restando i requisiti richiesti per la qualifica da ricoprire, nel rispetto dei limiti normativi vigenti 6. Al fine di garantire il riconoscimento dell attività svolta dal personale, nonché la trasparenza dell azione amministrativa, sia per gli amministratori che per i cittadini, di ogni procedimento svolto devono essere rese note le fasi istruttorie, la permanenza negli uffici e il personale che ha istruito o definito il provvedimento. 7. Il Comune, nell intento di favorire le migliori condizioni per una collaborazione efficace, promuove l accrescimento delle capacità operative attraverso iniziate che, nel rispetto delle leggi, pongano a base del reclutamento e degli avanzamenti di carriera, criteri di qualità, competenza e merito rispetto a quelli dell anzianità. Il Comune attua programmi di formazione e aggiornamento professionale con riferimento alla evoluzione delle tecniche di gestione e agli ordinamenti giuridici e finanziari. Art. 13 Ruolo e funzioni del Segretario generale, del Vice Segretario, dei responsabili degli uffici. Incarichi esterni 1. Il Segretario Generale è nominato e revocato dal Sindaco. Il Segretario generale risponde del proprio operato esclusivamente al Sindaco. Oltre ai compiti espressamente allo stesso riservati dalla legge, costituiscono specifiche attribuzioni del Segretario Generale: a) la vigilanza sull azione amministrativa, affinché essa rispetti i canoni della legalità, dell imparzialità e del giusto procedimento; b) l intervento nei casi di inerzia o di inefficienza della struttura riferendone, ove sia il caso, al Sindaco; c) la collaborazione con gli organi elettivi mediante studi, ricerche e proposte; d) l attribuzione della competenza delle materie e dei procedimenti nei casi controversi fra le Aree; e) la responsabilità di Aree o di Servizi qualora prevista da atti di organizzazione generale del Comune e conseguentemente assegnati dal Sindaco. Il Segretario Generale inoltre, svolge funzioni di collaborazione e di assistenza giuridico amministrativa nei confronti degli organi dell Ente, compresi i responsabili di Area anche al fine di assicurare la conformità dell azione amministrativa alle leggi, allo Statuto e ai regolamenti. Il Segretario Generale, altresì: a) partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del Consiglio e della Giunta e ne cura la verbalizzazione; b) può rogare tutti i contratti nei quali l Ente è parte e autenticare scritture private e atti unilaterali nell interesse dell Ente; c) esercita ogni altra funzione attribuitagli dallo Statuto, dai regolamenti o conferitagli dal Sindaco. Il Segretario Generale svolge tutte le funzioni previste, in questo caso, dal regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi 2. E istituita la figura professionale del vice segretario comunale per la sostituzione a tutti gli effetti del segretario in caso di vacanza, assenza o impedimento. Oltre ai compiti appena descritti spettano al vice segretario quelli di direzione e titolarità di una Area e la collaborazione con il Segretario generale. L attribuzione della funzione di vice segretario avviene nel rispetto dei requisiti stabiliti per l accesso alla carica di segretario comunale. 3. La direzione delle Aree compete ai responsabili appositamente nominati dal Sindaco nel rispetto dei requisiti e delle modalità previste nel regolamento di sull ordinamento degli uffici e dei servizi. La funzione di direzione, a cui è assicurato il necessario grado di autonomia organizzativa delle risorse umane e strumentali, comporta l emanazione di direttive, istruzioni, indirizzi, ordini di servizio, atti e provvedimenti, anche a rilevanza esterna, e quant altro risulti necessario per il buon andamento degli uffici e dei servizi e per il perseguimento degli obiettivi posti dall amministrazione comunale, cui il personale interessato deve obbligatoriamente attenersi. A tal fine il regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi stabilisce i compiti attribuiti

14 Bollettino Ufficiale ai vari responsabili, nonché le modalità di svolgimento dell attività di coordinamento tra il Segretario generale e gli stessi, in modo da assicurare il raccordo delle relazioni interfunzionali tra le Aree e le loro articolazioni interne e garantire l unitaria coerenza dell azione amministrativa del Comune e di gestione del personale. 4. Ai responsabili delle Aree compete la gestione amministrativa. In particolare essi svolgono funzioni di direzione, di iniziativa, di coordinamento, di proposta e controllo assicurando che l attività posta in essere dalle strutture dipendenti risponda sempre all interesse pubblico. I responsabili individuano un metodo di lavoro per programmi per la attuazione degli obiettivi prefissati negli atti di indirizzo politico - amministrativo degli organi di governo. L attività degli uffici e la realizzazione dei programmi e dei progetti è sottoposta a verifica degli organi di governo del Comune, mediante l istituzione di un servizio di controllo interno; costituito e disciplinato secondo le norme del regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi. Inoltre essi sono responsabili dei risultati della gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa, incluse le decisioni organizzative e di gestione del personale. Il Regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi prevede le modalità di presentazione di relazioni periodiche concernenti lo stato di attuazione dei programmi e degli obiettivi prefissati. I responsabili delle Aree realizzano, nell ambito della propria autonomia gestionale, le attività assegnate per competenza dalla legge e dal regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi e tra esse in particolare: a) adozione delle determinazioni di spettanza delle Aree, ivi comprese quelle concernenti la gestione finanziaria, sia sotto l aspetto dell entrata, per l accertamento, che sotto l aspetto della spesa, per l impegno, unitamente a tutti gli atti consequenziali; b) espressione di pareri di regolarità tecnico e/o contabile sulle proposte di deliberazione; c) approvazione dei progetti definitivi, esecutivi e delle relative varianti, nonché approvazione, dei capitolati di pubblica fornitura e delle relative varianti, dei capitolati degli appalti di servizi. d) Adozione di tutti gli atti a rilevanza esterna, ivi compresi i provvedimenti concessori ed autorizzatori, nonché i relativi atti di autotutela; e) attività istruttoria e preparatoria delle decisioni degli organi politici mediante pareri, proposte, documenti, schemi di provvedimenti e di contratti; f) predisposizione di strumenti operativi (budget, rapporti per controllo di gestione) per realizzare gli indirizzi e verificare gli obiettivi assegnati; g) nomina dei Responsabili di Servizio nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi; h) individuazione dei Responsabili dei procedimenti amministrativi nell ambito delle Aree, ai sensi dell art. 5 della legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modifiche e integrazioni; i) elaborazione della proposta di bilancio annuale e pluriennale delle Aree e concorso alla sua definizione sulla base delle direttive impartite dal Segretario Generale; j) presidenza e responsabilità delle procedure di gara e di concorso; k) stipulazione dei contratti, compresi contratti individuali di lavoro e contratti di lavoro autonomo; l) affidamento di incarichi a soggetti esterni; m) organizzazione e gestione delle risorse umane all interno della propria Area autorizzazione del lavoro straordinario, delle ferie e dei permessi, attribuzione dei trattamenti economici accessori, assegnazione di mansioni superiori e articolazione orari differenti di lavoro per esigenze di servizio; n) razionalizzazione, standardizzazione e semplificazione delle procedure e delle metodologie di lavoro; o) controllo e verifica dei risultati dell attività delle Aree da effettuarsi periodicamente anche attraverso rapporti; p) costante monitoraggio dello stato di avanzamento degli obiettivi assegnati; q) certificazione degli atti di competenza delle Aree; r) adozione degli atti di organizzazione interna; s) irrogazione delle sanzioni disciplinari di competenza, in qualità di responsabile della Struttura. 5. In relazione a singoli progetti, può essere istituita l Unità di progetto nell ambito di una o più Aree e/o di uno o più Servizi. Essa deve essere costituita formalmente con provvedimento del Segretario Generale che preveda: a) l obiettivo da raggiungere; b) le scadenze ed i tempi di realizzazione del progetto; c) il Responsabile dell unità e i relativi componenti. 6. Il regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi prevede l istituzione e le modalità di funzionamento del Comitato di Direzione, preposto al coordinamento dell azione delle posizioni di responsabilità e delle relative strutture di riferimento, al fine della definizione di linee d indirizzo gestionali ed operative per l attuazione degli obiettivi individuati dall amministrazione nell ambito degli atti di programmazione dell ente. 7. Per il conseguimento di obiettivi determinati e con convenzioni a termine, secondo quanto previsto dall apposito regolamento, l Amministrazione può avvalersi di collaborazioni esterne ad alto contenuto di professionalità Capo II Organizzazione dei servizi Art. Gestione dei servizi 1. Il Comune, per l adempimento dei propri compiti statutari e di legge, privilegia il ruolo di programmazione degli interventi e di controllo della efficienza, qualità, economicità, socialità della gestione più che quello di intervento e gestione diretta che privilegia solo per gli interventi e le necessità diretti ai cittadini e settori più deboli della comunità o per quelli dove la gestione diretta pubblica è necessaria al fine di garantire la popolazione sull equità e qualità degli interventi e dei servizi. Il Comune svolge la sua azione nel rispetto dello statuto impiegando le diverse forme di gestione dei pubblici servizi che la legge prevede. Esso pertanto, secondo i criteri definiti dal regolamento, valuta l efficacia, efficienza ed economicità della scelta di gestione dei pubblici servizi confrontando quelle possibili e consentite dalla legge, avvalendosi anche della relazione dei revisori dei conti, che sono: in economia o con affidamento a terzi: (in economia, in concessione, in appalto); in forma autonoma (mediante aziende speciali, istituzioni comunali, società per azioni); in collaborazione con altri enti pubblici (mediante convenzioni, con accordi di programma, mediante consorzi). 2. Il conferimento della concessione a terzi di servizi avviene, di regola, provvedendo alla scelta del contraente attraverso procedure di gara stabilite dal Consiglio comunale in conformità a quanto previsto dalla legge e dal regolamento, con criteri che assicurino la partecipazione alla stessa di una pluralità di soggetti dotati di comprovati requisiti di professionalità e correttezza, tale da garantire il conseguimento delle condizioni più favorevoli per l ente. 3. Per la gestione dei servizi pubblici a carattere imprenditoriale il Comune può istituire Aziende Speciali. L azienda speciale è ente strumentale dell ente locale, dotato di personalità giuridica e di autonomia imprenditoriale. Il Consiglio comunale ne approva lo statuto a maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. L ordinamento ed il funzionamento delle aziende speciali sono disciplinati dal proprio statuto e dai loro regolamenti per quanto non sia regolato dalla legge o dallo statuto del Comune. Gli organi della azienda sono il Consiglio di Amministrazione, il Presidente ed il Direttore, al quale compete la responsabilità gestionale ed amministrativa dell azienda. Il Sindaco nomina gli amministratori dell azienda speciale sulla base di criteri appositamente stabiliti dal Consiglio comunale. La nomina è effettuata entro una rosa di candidati espressa da singoli cittadini, dai consiglieri comunali, singolarmente o riuniti in gruppo consiliare e da associazioni ed organismi operanti nel territorio comunale, in possesso dei requisiti soggettivi ed oggettivi individuati nel citato atto consiliare. Nel rispetto di tali requisiti, il Sindaco dovrà riservare un posto nel Consiglio di Amministrazione ad un candidato proposto dalla minoranza consiliare. Le candidature devono essere accompagnate altresì da un curriculum dei candidati e da una dichiarazione da loro sottoscritta sull esistenza eventuale di condanne penali in corso e di sottoposizione o proposta di sottoposizione a misure di sicurezza. La revoca del Consiglio di Amministrazione o dei singoli amministratori è disposta quando siano compiuti gravi e persistenti violazioni di legge o di statuto ovvero siano assunte deliberazioni in evidente contrasto con gli indirizzi e finalità disposte dal Comune. Nei casi previsti dalla legge l intero Consiglio di Amministrazione può essere

15 Bollettino Ufficiale 15 sciolto per essere ricostituito entro sessanta giorni dalla data del provvedimento sindacale di scioglimento. Il Consiglio di Amministrazione decade nei casi previsti dalla vigente normativa in materia. 4. Per l esercizio dei servizi sociali, culturali ed educativi, senza rilevanza imprenditoriale, il Consiglio comunale può, costituire «istituzioni», organismi strumentali del Comune, dotati di sola autonomia gestionale. L ordinamento ed il funzionamento delle istituzioni è stabilito dal presente Statuto e dai regolamenti comunali. Le istituzioni hanno l obbligo del pareggio della gestione finanziaria, assicurato attraverso l equilibrio fra costi e stabilisce i mezzi finanziari e le strutture assegnate alle istituzioni; ne determina le finalità e gli indirizzi; approva gli atti fondamentali; esercita la vigilanza e verifica i risultati di gestione; provvede alla copertura degli eventuali costi sociali. La costituzione delle «Istituzioni» è disposta con deliberazione del Consiglio comunale che approva il regolamento di gestione. Sono organi delle istituzioni il Consiglio di Amministrazione, il Presidente ed il Direttore. Il numero dei componenti del Consiglio del Consiglio d Amministrazione è stabilito dal regolamento. Per la nomina e la revoca del Presidente e del Consiglio di amministrazione si applicano le norme di cui al precedente comma. 5. Per la gestione dei servizi pubblici comunali di rilevante importanza e consistenza che richiedono investimenti finanziari elevati ed organizzazione imprenditoriale o che sono utilizzati in misura notevole da settori di attività economiche, il Consiglio comunale può promuovere la costituzione di società per azioni a prevalente capitale pubblico locale, con la partecipazione di altri soggetti pubblici e privati. Il Consiglio comunale approva un piano tecnico finanziario relativo alla costituzione della società ed alle previsioni concernenti la gestione del servizio pubblico a mezzo della stessa e conferisce al Sindaco i poteri e gli atti conseguenti. E di competenza altresì del Consiglio comunale l approvazione dei patti para sociali. Nelle società di cui sopra la prevalenza del capitale pubblico locale è realizzata mediante l attribuzione della maggioranza delle azioni agli enti locali soci. Gli enti predetti possono costituire, in tutto o in parte, quote relative alla loro partecipazione mediante conferimento di beni, impianti ed altre donazioni destinate ai servizi affidati alle società. Nell atto costitutivo e nello statuto è stabilita la rappresentanza numerica del comune nel Consiglio di Amministrazione e nel collegio sindacale e la facoltà, a norma dell art del codice civile, di riservare tali nomine al Comune secondo la disciplina vigente. TITOLO IV ORDINAMENTO FINANZIARIO, PATRIMONIALE E CONTABILE DEL COMUNE Capo I Gestione, finanze, patrimonio, controllo di gestione Art. 15 Autonomia finanziaria, bilancio, collegio dei revisori, rendiconto, controlli di gestione, regolamento di contabilità, tesoreria e procedure negoziali 1. Nell ambito della finanza pubblica il Comune è titolare di autonomia finanziaria fondata su certezza di risorse proprie e trasferite. 2. Il Comune persegue, attraverso l esercizio della propria potestà impositiva e con il concorso delle risorse trasferite dallo Stato ed attribuite dalla Regione, il conseguimento di condizione di autonomia finanziaria, adeguando i programmi e le attività esercitate ai mezzi disponibili o ricercando mediante la razionalità delle scelte e dei procedimenti, l efficiente ed efficace impegno di tali mezzi. 3. Il Comune, nell attivare il concorso dei cittadini alle spese pubbliche locali, ispira a criteri di equità e di giustizia le determinazioni di propria competenza relative agli ordinamenti e tariffe delle imposte, tasse, diritti e corrispettivi dei servizi, distribuendo il carico tributario in modo da assicurare la partecipazione di ciascun cittadino in proporzione alle sue effettive capacità contributive. 4. La Giunta attiva le procedure previste da leggi ordinarie e speciali, statali, regionali e comunitarie, al fine di reperire le risorse per il finanziamento dei programmi di investimento del Comune Le risorse acquisite mediante l alienazione dei beni del patrimonio disponibile, non destinate per legge ad altre finalità, sono impiegate di norma per il finanziamento del programma di investimenti del Comune. Il ricorso al credito è effettuato, in coerenza con l esigenza di garantire il rispetto delle norme in materia di finanza locale, per il finanziamento dell importo dei programmi d investimento che non trova copertura con le risorse di cui ai precedenti commi. 5. La Giunta comunale sovrintende all attività di conservazione e gestione del patrimonio comunale assicurando, attraverso apposito ufficio, la tenuta degli inventari dei beni immobili e mobili ed il loro costante aggiornamento, con tutte le variazioni che per effetto di atti di gestione, nuove costruzioni ed acquisizioni, si verificano nel corso di ciascun esercizio. Il regolamento stabilisce le modalità per la tenuta degli inventari e determina i tempi entro i quali sono sottoposti a verifica generale. La Giunta comunale emana direttive in attuazione degli indirizzi consiliari in materia di gestione dei beni patrimoniali e svolge le opportune funzioni di vigilanza. Il Sindaco nomina un responsabile della gestione dei beni patrimoniali comunali in applicazione dei criteri di cui al presente statuto. La Giunta comunale adotta, per propria iniziativa o su proposta del responsabile, i provvedimenti idonei ad assicurare la più elevata redditività dei beni predetti e l affidamento degli stessi in locazione od affitto a soggetti che offrono adeguate garanzie di affidabilità. I beni patrimoniali del Comune non possono, di regola, essere concessi in comodato od uso gratuito. Per eventuali deroghe, giustificate da motivi sociali e di interesse pubblico, la Giunta comunale, nella delibera di concessione, motiva documenta le suddette ragioni sociali e di interesse pubblico. I beni patrimoniali disponibili possono essere alienati con le modalità previste dal regolamento. 6. La programmazione dell attività del Comune è correlata alle risorse finanziarie che risultano acquisibili per realizzarla. Gli atti con la quale essa viene definita e rappresentata sono: il documento unico di programmazione (DUP), il bilancio di previsione finanziario di durata almeno triennale. La redazione degli atti predetti è effettuata in modo da consentire la lettura e l attuazione delle previsioni per programmi. Il bilancio di previsione e gli altri documenti contabili di cui al precedente comma sono redatti, ai sensi dello Statuto, dalla Giunta comunale che si avvarrà della collaborazione delle competenti Commissioni consiliari per stabilire i criteri di impostazione, i contenuti di maggior rilievo, i programmi, gli obiettivi. 7. Il Consiglio comunale, su proposta della Giunta, approva il programma delle opere pubbliche e degli investimenti che è riferito al periodo di vigenza del bilancio ed è suddiviso per anni, con inizio da quello successivo alla sua approvazione. Le previsioni contenute nel programma corrispondono a quelle, espresse in forma sintetica nel bilancio di previsione.. Il piano viene aggiornato annualmente in conformità al bilancio. 8. Il collegio dei revisori dei conti è un organo comunale con funzioni di controllo giuridico e contabile e di consulenza per gli aspetti economici e finanziari dell ente a norma delle disposizioni contenute nel titolo VII della parte II del T.U.E.L., che disciplinano anche la cause di incompatibilità, ineleggibilità e cessazione. Per l esercizio delle loro funzioni i revisori hanno diritto di accesso agli atti e documenti dell ente. 9. Con apposite norme da introdursi nel regolamento di contabilità il Consiglio comunale definisce le linee - guida delle attività di controllo della gestione. Per definire in maniera compiuta il complessivo sistema dei controlli interni dell ente il regolamento individua le strutture operative, i metodi, indicatori e parametri quali strumenti di sviluppo o strumenti di supporto per la valutazione di efficacia, efficienza ed economicità dei risultati conseguiti rispetto ai programmi ed ai costi sostenuti. Il controllo di gestione dovrà consentire la verifica dei risultati rispetto agli obiettivi previsti dai programmi e, mediante rilevazioni sistematiche in corso d esercizio, la valutazione dell andamento della gestione e gli eventuali interventi organizzativi necessari per conseguire i risultati prefissati. Il controllo di gestione, attraverso le analisi effettuate sull impiego delle risorse finanziarie ed organizzative, sulle componenti dei costi delle funzioni e servizi, sulla produttività di benefici in termini quantitativi e qualitativi, deve assicurare agli organi di governo dell ente tutti gli elementi necessari per le loro scelte programmatiche e per guidare il processo di sviluppo dell organizzazione. Nel caso che attraverso l attività di controllo si accertino squilibri nella gestione del bilancio dell esercizio in corso che possono determinare situazioni deficitarie, la Giunta propone immediatamente al Consiglio comunale i provvedimenti necessari. 10. Il servizio di tesoreria o la concessione delle entrate comunali è affidato dal Consiglio comunale a un istituto di credito o altra società autorizzata per legge, che disponga di una sede operativa in Muggiò. Il regolamento di contabilità comunale stabilisce le modalità relative ai servizi di tesoreria e ai servizi che comportano maneggio di denaro.

16 16 Bollettino Ufficiale 11. Il Comune provvede agli appalti di lavori, alle forniture di beni e servizi, agli acquisti ed alle vendite, alle permute, alle locazioni ed agli affitti, relativi alle proprie attività istituzionali, con l osservanza delle procedure stabilite dalla legge, dallo statuto e dal regolamento per la disciplina per la disciplina dei contratti. La stipulazione dei contratti deve essere preceduta da apposita determinazione a contrarre del Responsabile del procedimento di spesa, secondo la rispettiva competenza, indicante: a) il fine che con il contratto s intende perseguire; b) oggetto del contratto, la sua forma e le clausole ritenute essenziali; d) le modalità di scelta del contraente, ammesse dalle disposizioni vigenti in materia di contratti delle amministrazioni dello Stato ed i motivi che ne sono alla base. nella raccolta ufficiale degli statuti. Il segretario comunale, con dichiarazione apposta in calce allo statuto, ne attesta l entrata in vigore. Il Consiglio comunale promuove le iniziative più idonee per assicurare la conoscenza dello statuto da parte dei cittadini. 6. Fino all entrata in vigore dei regolamenti comunali previsti dallo statuto e di quelli comunque necessari a darne attuazione, restano in vigore le norme vigenti, in quanto compatibili con il d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e lo statuto, in particolare svolgeranno il loro compito le commissioni esistenti in attesa di nomina di quelle interne permanenti. Inoltre per tutto quanto non contemplato dallo statuto, per lo svolgimento dei propri compiti, il Comune fa riferimento alle leggi ed al costume della comunità. TITOLO V DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE Capo I Entrata in vigore, modifiche, regolamenti Art. 16 Disposizioni finali 1. Lo statuto contiene finalità, aspirazioni ed espressioni di volontà. Esso nasce nel mese di ottobre del 1991 e risponde alle esigenze interpretate, per questa data, dal Consiglio comunale per l intera comunità. Esso avvia nuove forme di partecipazione in momenti difficili dal punto di vista morale ed ideale più che economico. Lo statuto pertanto si pone come avvio di un processo più che testo definitivo. 2. Il Consiglio, in presenza di proposte interne al Consiglio o provenienti da cittadini singoli o associati promuove il dibattito e confronto, nel rispetto dello statuto stesso, per giungere alle modifiche di miglioramento, integrazione e precisazione. Il Comune ne promuove inoltre l attuazione e la corretta interpretazione con la predisposizione e approvazione dei regolamenti. 3. Le modificazioni e l abrogazione dello statuto sono deliberate dal Consiglio comunale con la procedura stabilita dall articolo 6 del d.lgs. 18 agosto 2000, n.. Le proposte di cui al precedente comma sono inviate in copia ai Consiglieri comunali e depositate presso la segreteria comunale almeno trenta giorni prima dell adunanza consiliare, dandone pubblico avviso. La proposta di deliberazione di abrogazione di una o più norme dello statuto è presentata al Consiglio comunale congiuntamente a quelle di deliberazione delle nuove norme o del nuovo statuto. L adozione delle due deliberazioni di cui al precedente comma è contestuale e viene effettuata con gli stessi criteri di votazione previsti dalla legge per l approvazione dello statuto: l abrogazione assume efficacia con l approvazione del nuovo testo. Le proposte di revisione o di abrogazione di norme statutarie respinte dal Consiglio non sono riproponibili, se non sia trascorso un periodo di due anni dalla precedente determinazione. 4. Lo statuto, per le materie che la legge non dichiara di riserva statutaria, rinvia la necessaria disciplina di dettaglio ai regolamenti comunali che il Consiglio comunale adotta nell esercizio del potere attribuito al Comune dall articolo 7 del d.lgs. 18 agosto 2000, n I regolamenti costituiscono atti fondamentali del Comune, formati ed approvati dal Consiglio, al quale spetta la competenza esclusiva di modificarli ed abrogarli. Per realizzare l unitarietà e l armonia dell ordinamento autonomo comunale le disposizioni dei regolamenti sono coordinate fra loro secondo i criteri fissati dallo statuto. L aggiornamento dei regolamenti conseguente a modifiche dello statuto deve avvenire entro sei mesi dalla data di esecutività delle modifiche statutarie. I regolamenti, vengono pubblicati all albo pretorio per quindici giorni consecutivi ed entrano in vigore decorsi 10 giorni dalla pubblicazione. Il Comune adotta idonee forme di pubblicità all inizio del procedimento di deliberazione dei regolamenti comunali e vaglia ogni proposta dei cittadini, delle associazioni e degli altri organi di partecipazione. La segreteria comunale conserva la raccolta aggiornata dei regolamenti comunali a disposizione dei cittadini, degli amministratori, degli organismi di partecipazione, delle libere associazioni. 5. Il presente statuto, è pubblicato sul bollettino ufficiale della regione e resta affisso all albo pretorio per trenta giorni consecutivi. Il presente statuto entra in vigore il trentesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nel bollettino ufficiale della regione. Il Sindaco invia lo statuto, munito delle certificazioni di esecutività e di pubblicazione, al Ministero dell Interno, per essere inserito

17 Bollettino Ufficiale 17 Comune di Sirmione (BS) Statuto modificato con deliberazione del Consiglio comunale n. 8 del 19 febbraio 2015 INDICE TITOLO I PRINCIPI GENERALI E PROGRAMMATICI TITOLO II ORGANI DI GOVERNO Capo I Il consiglio comunale Capo II La giunta comunale SEZIONE I SEZIONE II Capo III Il sindaco TITOLO III PARTECIPAZIONE POPOLARE Capo I Istituti della partecipazione Capo II Partecipazione al procedimento amministrativo TITOLO IV L ORDINAMENTO AMMINISTRATIVO Capo I L amministrazione comunale Capo II Enti, aziende, istituti e società a partecipazione comunale TITOLO V L ORDINAMENTO FINANZIARIO TITOLO VI L ATTIVITA NORMATIVA TITOLO VII REVISIONE DELLO STATUTO TITOLO I PRINCIPI GENERALI E PROGRAMMATICI Art. 1 Il Comune di Sirmione (Provincia di Brescia) 1. Il Comune di Sirmione è ente autonomo nell ambito dei principi fissati dalle leggi generali della Repubblica e dal presente Statuto. 2. Esercita funzioni proprie e le funzioni attribuite o delegate dalle leggi statali e regionali. Art. 2 Territorio, gonfalone e stemma 1. Il Comune di Sirmione è costituito dalla comunità della popolazione e dal territorio confinante con i Comuni di Desenzano del Garda e Peschiera del Garda, e si estende per kmq La sede principale degli organi comunali è in Piazza Virgilio, n E istituita una sede decentrata in piazza Carducci presso Palazzo Callas. Il Comune, inoltre, può istituire ulteriori uffici decentrati e di rappresentanza sul territorio. 4. Il Comune ha un proprio gonfalone e un proprio stemma, approvati con decreto presidenziale e controfirmato dal Presidente del Consiglio in data 29 luglio 1993, registrati nel Registro araldico di Stato, conformi ai bozzetti originali depositati presso l ufficio del Sindaco e così identificati: STEMMA: d azzurro, al grifo d argento. Ornamenti esteriori al Comune. GONFALONE: drappo di bianco, riccamente ornato di ricami d argento e caricato dello stemma con iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L asta verticale sarà ricoperta di velluto bianco, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d argento. 5. Le adunanze degli organi elettivi collegiali si svolgono nella sede comunale e in quella decentrata di Piazza Carducci. In casi del tutto eccezionali, e per particolari esigenze, il Consiglio può riunirsi anche in luoghi diversi dalla propria sede. 6. La modifica dell ubicazione della sede comunale è disposta dal Consiglio Comunale. Art. 3 Pubblicazione degli atti on line 1. E istituito l albo pretorio on line sul quale sono pubblicati i documenti relativi ad atti e provvedimenti che, ai sensi della normativa vigente, sono soggetti all obbligo di pubblicazione avente effetto di pubblicità legale. 2. Le disposizioni operative per la pubblicazione all albo pretorio on line, comprese quelle che regolano le richieste di pubblicazione provenienti da enti terzi, sono dettate dalla vigente normativa in materia. Art. 4 Tutela dei dati personali 1. Il Comune garantisce, nelle forme ritenute più idonee, che il trattamento dei dati personali in suo possesso si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone fisiche, in applicazione del «Codice in materia di protezione dei dati personali», approvato con d.lgs. 30 giugno 2003, n Art. 5 Finalità 1. Il Comune realizza le proprie finalità attraverso lo strumento della programmazione. 2. Rappresenta e cura unitariamente gli interessi della propria comunità, ne promuove lo sviluppo ed il progresso civile, sociale ed economico e garantisce la partecipazione dei cittadini, singoli o associati, alle scelte politiche della comunità. 3. Concorre alla determinazione degli obiettivi dei piani e programmi dello Stato e della Regione. 4. Provvede ad acquisire l apporto dei cittadini nelle loro varie espressioni sociali. 5. L azione comunale si conforma ai principi di solidarietà e di pari opportunità tra i cittadini, senza distinzione di sesso, razza, provenienza geografica, lingua e religione. A tal fine: valorizza il volontariato inteso come crescita individuale che si realizza con il coinvolgimento interpersonale nelle condizioni di bisogno. garantisce la presenza paritaria di uomini ed donne, comunque non inferiore al 40 per cento con arrotondamento aritmetico, quale soglia minima per ciascun sesso nella Giunta comunale, come stabilito dal comma 137 legge n. 56 del 7 aprile 20. Art. 6 Principio di sussidiarietà 1. Il Comune attua il principio di sussidiarietà promuovendo l esercizio delle proprie funzioni anche attraverso le attività che possono essere adeguatamente svolte dall autonoma iniziativa dei cittadini e delle loro formazioni sociali. 2. Ai fini di cui al precedente comma, gli organi di governo e di gestione del Comune assumono fra i principi che regolano l esercizio dell autonomia normativa ed organizzativa il principio di sussidiarietà, adeguando allo stesso ed alle norme del presente Statuto i regolamenti e l organizzazione comunale.

18 18 Bollettino Ufficiale 3. I cittadini riuniti in associazioni e le loro formazioni sociali possono esercitare, per loro autonoma iniziativa, attività di interesse generale, di competenza comunale. A tale fine presentano all amministrazione comunale, con le modalità stabilite da apposito regolamento, proposte progettuali per l esercizio di dette attività e l effettuazione di iniziative specifiche. Art. 7 Tutela della salute 1. Il Comune concorre a garantire, nell ambito delle sue competenze, il diritto alla salute; attua idonei strumenti per renderlo effettivo, con particolare riguardo alla tutela della salubrità e della sicurezza dell ambiente e del posto di lavoro, alla tutela della maternità e della prima infanzia. 2. Opera per l attuazione di un efficiente servizio di assistenza sociale, con speciale riferimento agli anziani, ai minori, agli inabili ed invalidi. Art. 8 Tutela del patrimonio naturale storico e artistico 1. Il Comune adotta le misure necessarie a conservare e difendere l ambiente, attuando piani per la difesa del suolo e del sottosuolo e per eliminare le cause di inquinamento atmosferico, acustico e delle acque. 2. Tutela il patrimonio storico, artistico e archeologico, garantendone il godimento da parte della collettività. 3. Attesa l attuale importanza del Comune per i suoi trascorsi storici e la sua rinomanza internazionale può essere richiesta al Presidente della Repubblica l attribuzione del titolo di «città». Art. 9 Promozione dei beni culturali, dello sport, del tempo libero e dell istruzione 1. Il Comune promuove lo sviluppo del patrimonio culturale, anche nelle sue espressioni di lingua, di costume e di tradizioni locali. 2. Incoraggia e favorisce lo sport dilettantistico ed il turismo sociale e giovanile. 3. Per il raggiungimento di tale finalità il Comune favorisce l istituzione di enti, organismi ed associazioni culturali, ricreative e sportive; promuove la creazione di idonee strutture, servizi ed impianti e ne assicura l accesso agli enti, organismi ed associazioni, ai sensi dell art. 8 del d.lgs. 18 agosto 2000 n I modi di utilizzo delle strutture, dei servizi ed impianti saranno disciplinati da apposito regolamento, che dovrà, altresì, prevedere il concorso di enti, organismi ed associazioni alle sole spese di gestione, salvo che non ne sia prevista la gratuità per particolari finalità di carattere sociale, perseguite dai suddetti enti, da organismi ed associazioni. 5. Il Comune, inoltre, riconosce il valore fondamentale della formazione scolastica, facilitando l assolvimento dell obbligo scolastico e favorendo la prosecuzione degli studi degli studenti capaci e meritevoli anche mediante l assegnazione di borse di studio. Art. 10 Assetto ed utilizzazione del territorio 1. Il Comune promuove ed attua un organico assetto del territorio, nel quadro di un programmato sviluppo degli insediamenti umani, delle infrastrutture sociali e degli impianti industriali, turistici e commerciali. 2. Realizza piani di sviluppo dell edilizia residenziale pubblica. Al fine di assicurare il diritto all abitazione, può agevolare l acquisto della prima casa da parte delle famiglie residenti che non hanno sufficienti mezzi propri. 3. Predispone la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria, secondo le esigenze e le priorità definite dal Piano dei Servizi. 4. Attua un sistema coordinato di traffico e di circolazione, adeguato ai fabbisogni di mobilità della popolazione residente e fluttuante, con particolare riguardo alle esigenze lavorative, scolastiche e turistiche, stipulando se necessario, apposite convenzioni con i Comuni viciniori. 5. Potrà predisporre, nell ambito di un più ampio coordinamento, idonei strumenti di pronto intervento da utilizzare al verificarsi di pubbliche calamità. Art. 11 Sviluppo economico 1. Il Comune, in considerazione della sua antica vocazione turistica e termale, promuove e coordina lo sviluppo e la riqualificazione delle attrezzature dei servizi ricettivi, turistici e termali. 2. Coordina le attività commerciali e favorisce l organizzazione razionale dell apparato distributivo, al fine di garantire la migliore funzionalità e produttività del servizio da rendere al consumatore. 3. Tutela e promuove lo sviluppo dell artigianato e dell agricoltura, adotta iniziative atte a stimolarne l attività e ne favorisce l associazionismo. 4. Favorisce forme associative e di autogestione fra lavoratori dipendenti ed autonomi. 5. Investe mezzi propri per la promozione turistica della penisola. Art. 12 Partecipazione, decentramento e cooperazione 1. Il Comune realizza la propria autonomia assicurando la effettiva partecipazione di tutti i cittadini all attività politica ed amministrativa dell Ente, secondo i principi stabiliti dall art. 3 della Costituzione e dall art. 8 del d.lgs. 18 agosto 2000 n Riconosce che presupposto della partecipazione è l informazione sui programmi, sulle decisioni e sui provvedimenti comunali e cura, a tal fine, l istituzione di mezzi e strumenti idonei per la circolazione delle conoscenze e delle informazioni, anche con il mezzo della carta stampata. 3. Il Comune, per favorire un efficiente esercizio dei servizi comunali, può attuare idonee forme di cooperazione con altri Comuni e con la Provincia. 4. Istituisce, per favorire le relazioni con il pubblico, un ufficio da dotarsi con personale particolarmente preparato in materia. Art. 13 Azione popolare e delle associazioni di protezione ambientale 1. Ciascun elettore può fare valere in giudizio le azioni ed i ricorsi che spettano al Comune. 2. Il giudice ordina l integrazione del contraddittorio nei confronti del Comune. In caso di soccombenza, le spese sono a carico di chi ha promosso l azione o il ricorso, salvo che l ente costituendosi abbia aderito alle azioni ed ai ricorsi promossi dall elettore. 3. Le associazioni di protezione ambientale, di cui all art. 13 della legge 8 luglio 1986 n. 349, possono proporre le azioni risarcitorie di competenza del giudice ordinario che spettino al Comune conseguenti a danno ambientale. L eventuale risarcimento è liquidato in favore dell ente sostituito e le spese processuali sono liquidate in favore o a carico dell associazione. Art. Diritto di accesso e di informazione 1. Tutti gli atti dell Amministrazione Comunale sono pubblici, ad eccezione di quelli riservati per espressa indicazione di legge o per effetto di una temporanea e motivata dichiarazione del Sindaco che ne vieti l esibizione, conformemente a quanto previsto dal Regolamento, in quanto la loro diffusione possa pregiudicare il diritto alla riservatezza delle persone, dei gruppi o delle imprese, nonché gli interessi del Comune. 2. Il regolamento assicura ai cittadini, singoli e associati, il diritto di accesso agli atti amministrativi e disciplina il rilascio di copie di atti previo pagamento dei soli costi. Individua, con norme di organizzazione degli uffici e dei servizi, i Responsabili dei procedimenti. Detta le norme necessarie per assicurare ai cittadini l informazione sullo stato degli atti e delle procedure e sull ordine di esame di domande, progetti e provvedimenti che comunque li riguardino. Assicura il diritto dei cittadini di accedere, in generale, alle informazioni di cui è in possesso l Amministrazione. 3. Al fine di rendere effettiva la partecipazione dei cittadini all attività dell Amministrazione, gli enti locali assicurano l acces-

19 Bollettino Ufficiale 19 so alle strutture ed ai servizi agli enti, alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni. Art. 15 Servizi pubblici 1. Il Comune, per la gestione dei servizi che per la loro natura e dimensione non possono essere esercitati direttamente, può disporre: a) la costituzione di aziende municipalizzate; b) la partecipazione a mezzo di società per azioni o a responsabilità limitata a prevalente capitale pubblico locale costituite o partecipate dall ente titolare del pubblico servizio, qualora sia opportuna in relazione alla natura o all ambito territoriale del servizio la partecipazione di più soggetti pubblici o privati; c) la stipulazione di apposita convenzione con altri Comuni, interessati alla gestione del servizio; d) la concessione a terzi, privilegiando, a parità di condizioni, cooperative, associazioni di volontariato, imprese senza fini speculativi; e) apposita istituzione per l esercizio di servizi sociali, non aventi rilevanza imprenditoriale. TITOLO II ORGANI DI GOVERNO Capo I Il consiglio comunale Art. 16 Funzionamento - Durata in carica 1. Sono organi di governo del Comune: il Consiglio, la Giunta ed il Sindaco. 2. Il funzionamento del Consiglio Comunale è disciplinato da apposito Regolamento dove sono previste in particolare le modalità per la convocazione e per la presentazione e discussione delle proposte. 3. Il regolamento indica altresì il numero dei consiglieri necessari per la validità delle sedute. 4. Il Consiglio è dotato di autonomia funzionale e organizzativa. Con norme regolamentari sono fissate le modalità per fornire al Consiglio servizi, attrezzature e risorse finanziarie. Con il Regolamento di cui al comma 2 il Consiglio disciplina la gestione di tutte le risorse attribuite per il proprio funzionamento e per quello dei gruppi consiliari regolarmente costituiti. 5. I consiglieri entrano in carica all atto della proclamazione ovvero, in caso di surrogazione, non appena adottata dal Consiglio la relativa deliberazione. 6. Il Consiglio dura in carica sino alla elezione del nuovo, limitandosi, dopo la pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, ad adottare gli atti urgenti e improrogabili. 7. Il Consiglio può avvalersi di commissioni costituite nel proprio seno con criterio proporzionale. Il Regolamento determina i poteri delle commissioni e ne disciplina l organizzazione e le forme di pubblicità dei lavori. 8. Le sedute del Consiglio e delle commissioni sono pubbliche, salvi i casi previsti dal Regolamento. 9. In occasione delle riunioni di Consiglio vengono esposte all esterno degli edifici, ove si tengono, la bandiera della Repubblica Italiana e quella dell Unione Europea, per il tempo in cui questi esercita le rispettive funzioni ed attività. Sono fatte salve le ulteriori disposizioni emanate sulla base della legge 5 febbraio 1998, n. 22 «Disposizioni generali sull uso della bandiera della Repubblica italiana e di quella dell Unione europea», del Decreto del Presidente della Repubblica 7 aprile 2000, n.121 «Regolamento recante disciplina dell uso delle bandiere della Repubblica italiana e dell Unione europea da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici» e del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri aprile 2006 «Disposizioni generali in materia di cerimoniale e di precedenza tra le cariche pubbliche». Art. 17 Presidenza del Consiglio comunale 1. Nella sua prima seduta il Consiglio neo-eletto è convocato e presieduto dal Sindaco. 2. Nelle sedute successive il Sindaco presiede il Consiglio ed è tenuto a riunirlo in un termine non superiore ai 20 (venti) giorni, quando lo richiedano 1/5 (un quinto) dei consiglieri, inserendo all ordine del giorno le questioni richieste, altrimenti il Consiglio viene convocato e presieduto dal Sindaco. 3. Il Sindaco assicura una adeguata e preventiva informazione ai gruppi consiliari ed ai singoli consiglieri sulle questioni sottoposte al Consiglio. 4. In caso di inosservanza degli obblighi di convocazione del Consiglio, previa diffida, provvede il Prefetto. Art. 18 Convocazione della prima seduta del Consiglio 1. La prima seduta del Consiglio Comunale deve essere convocata dal Sindaco neoeletto entro il termine perentorio di dieci giorni dalla proclamazione e deve tenersi entro il termine di dieci giorni dalla convocazione. 2. Il Consiglio può essere convocato in via straordinaria: a) per iniziativa del Sindaco; b) su richiesta di un quinto dei Consiglieri in carica, inserendo all ordine del giorno le questioni richieste; c) su richiesta dei 2/5 (due quinti) dei Consiglieri, senza computare a tal fine il Sindaco, in caso di mozione di sfiducia. In questo caso la convocazione non può avvenire prima di 10 (dieci) giorni e non oltre 30 (trenta) giorni dalla presentazione della mozione. 3. Nel caso di cui alla lettera b) l adunanza deve essere tenuta entro 20 (venti) giorni dalla data in cui è pervenuta la richiesta. Trascorso il predetto termine senza che la riunione abbia luogo il Consiglio, previa diffida, è convocato con il consueto preavviso e con gli stessi oggetti dal Prefetto. 4. In caso d urgenza la convocazione può aver luogo con un preavviso di almeno ventiquattro ore. In questo caso ogni deliberazione può essere differita al giorno seguente su richiesta della maggioranza dei Consiglieri presenti. 5. Il Consiglio si riunisce altresì, previa diffida, ad iniziativa del Prefetto, nei casi previsti dalla Legge o dallo Statuto. Art. 19 Adempimenti della prima seduta 1. Nella prima seduta il Consiglio Comunale, prima di deliberare su qualsiasi altro oggetto, ancorché non sia stato prodotto alcun reclamo, deve esaminare la condizione degli eletti e dichiarare la ineleggibilità di essi quando sussista alcuna delle cause previste dal T.U. delle leggi sull ordinamento degli enti locali. 2. Inoltre il Consiglio nella sua prima seduta prende atto della nomina degli Assessori e del Vicesindaco, nonché del giuramento del Sindaco, ed approva le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato. 3. La seduta è pubblica e la votazione è palese e ad esse possono partecipare i consiglieri delle cui cause ostative si discute. 4. Per la validità delle adunanze e delle deliberazioni si applicano le norme previste, rispettivamente, dagli artt. 32 e 33 del presente Statuto. 5. Il Consiglio Comunale, nella prima seduta elegge tra i propri componenti la commissione elettorale comunale ai sensi degli articoli 12 e seguenti del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 1967, n Art. 20 Il Consigliere anziano 1. E Consigliere anziano il consigliere che ha riportato il maggior numero di voti, sommando i voti di lista con quelli di preferenza, con esclusione dei candidati alla carica di Sindaco. Art. 21 I gruppi consiliari 1. I Consiglieri si costituiscono in gruppi composti, a norma di regolamento, da uno o più componenti. 2. Per quanto possibile, ai gruppi consiliari sono assicurate, per l espletamento delle loro funzioni, idonee strutture.

20 20 Bollettino Ufficiale Art. 22 Conferenza dei Capigruppo 1. La conferenza dei capigruppo è organismo consultivo del Sindaco, quale Presidente del Consiglio, che la presiede e concorre a definire la programmazione dei lavori del Consiglio comunale ed a stabilire quant altro risulti utile per il proficuo andamento dell attività del Consiglio. 2. La conferenza dei capigruppo esercita le altre funzioni ad essa attribuite dal regolamento e dal Consiglio comunale. Art. 23 Attribuzioni del Consiglio 1. Il Consiglio è l organo di indirizzo e di controllo politico -amministrativo 2. Il Consiglio ha competenza limitatamente ai seguenti atti fondamentali: a) statuti dell ente e delle aziende speciali, regolamenti con esclusione del regolamento in materia di ordinamento degli uffici e dei servizi; b) programmi, relazioni previsionali e programmatiche, piani finanziari, programmi triennali e elenco annuale dei lavori pubblici, bilanci annuali e pluriennali e relative variazioni, rendiconto, piani territoriali ed urbanistici, programmi annuali e pluriennali per la loro attuazione, eventuali deroghe ad essi, pareri da rendere per dette materie; c) convenzioni tra i comuni e quelle tra i comuni e provincia, costituzione e modificazione di forme associative; d) istituzione, compiti e norme sul funzionamento degli organismi di decentramento e di partecipazione; e) assunzione diretta dei pubblici servizi, costituzione e istituzione di aziende speciali, concessione dei pubblici servizi, partecipazione dell ente locale a società di capitali, affidamento di attività o servizi mediante convenzione; f) istituzione e ordinamento dei tributi, con esclusione della determinazione delle relative aliquote, disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni e dei servizi; g) indirizzi da osservare da parte delle aziende pubbliche e degli enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza; h) contrazione dei mutui non previsti espressamente in atti fondamentali del Consiglio comunale ed emissione dei prestiti obbligazionari; i) spese che impegnino i bilanci per gli esercizi successivi, escluse quelle relative alle locazioni di immobili ed alla somministrazione e fornitura di beni e servizi a carattere continuativo; l) acquisti, alienazioni immobiliari e relative permute, appalti e concessioni che non siano previsti espressamente in atti fondamentali del Consiglio o che non ne costituiscano mera esecuzione e che, comunque, non rientrino nella ordinaria amministrazione di funzioni e servizi di competenza della Giunta, del Segretario o di altri funzionari; m) definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni, nonché nomina dei rappresentanti del Consiglio presso enti, aziende ed istituzioni ad esso espressamente riservata dalla legge. 3. Le deliberazioni in ordine agli argomenti di cui al presente Art. non possono essere adottate in via d urgenza da altri organi del Comune, salvo quelle attinenti alle variazioni di bilancio adottate dalla Giunta da sottoporre a ratifica del Consiglio nei sessanta giorni successivi, a pena di decadenza. 4. Determina l indennità di presenza dei Consiglieri e dei componenti le commissioni comunali. 5. Può in ogni momento verificare ed adeguare le linee programmatiche della Giunta, ponendo in discussione eventuali documenti presentati dai gruppi consiliari o da singoli consiglieri. Art. 24 Il Consigliere comunale 1. L elezione dei Consiglieri comunali si effettua con il sistema maggioritario contestualmente alla elezione del Sindaco. Ogni lista di candidati alla carica di Consigliere comunale comprenderà un numero di candidati non superiore al numero di Consiglieri da eleggere e non inferiore a tre quarti. Il primo seggio spettante a ciascuna lista di minoranza è attribuito al candidato alla carica di Sindaco della lista medesima. 2. Ciascun Consigliere comunale rappresenta l intero Comune senza vincolo di mandato e non può essere chiamato a rispondere per le opinioni espresse e per i voti dati nell esercizio delle sue funzioni. 3. L entità ed i tipi di indennità spettanti a ciascun Consigliere, a seconda delle proprie funzioni ed attività, sono deliberati dal Consiglio entro i limiti fissati dalla legge. 4. Il consigliere può utilizzare la carta intestata del comune o altro materiale e bene appartenenti all ente, secondo le modalità fissate da apposito regolamento. Art. 25 Doveri del Consigliere 1. I Consiglieri comunali hanno il dovere di intervenire alle sedute del Consiglio comunale e di partecipare ai lavori delle commissioni consiliari permanenti delle quali fanno parte. 2. I Consiglieri comunali che, senza giustificato motivo, non intervengono a quattro sedute consecutive sono dichiarati decaduti. 3. La decadenza è pronunciata dal Consiglio comunale, d ufficio o su istanza di qualunque elettore del Comune, decorso il termine di dieci giorni dalla notificazione all interessato della proposta di decadenza. Art. 26 Diritti dei Consiglieri 1. I Consiglieri comunali hanno diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del Consiglio. Hanno inoltre il diritto di chiedere la convocazione del Consiglio secondo le modalità dettate dall Art. 16, comma 2, e di presentare interrogazioni e mozioni. 2. I Consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del Comune, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all espletamento del proprio mandato. Essi sono tenuti al segreto nei casi specificamente determinati dalla legge. 3. Il Sindaco o gli Assessori da esso delegati rispondono, entro 30 giorni, alle interrogazioni ed alle interpellanze presentate dai Consiglieri. Le modalità della presentazione di tali atti e delle relative risposte sono disciplinate dal regolamento consiliare. Art. 27 Consiglieri incaricati 1. Il Sindaco ha facoltà di attribuire ad uno o più Consiglieri comunali incarichi con funzioni istruttorie, per progetti specifici e mirati, correlati agli obiettivi da raggiungere. 2. L attribuzione di tali incarichi dà facoltà al Consigliere di partecipare alle sedute della Giunta senza diritto di voto per il settore specifico della funzione assegnata o per quelli ad essa attinenti. Art. 28 Garanzia delle minoranze e controllo consiliare 1. La presidenza delle commissioni consiliari aventi funzioni di controllo o di garanzia, ove costituite spetta alla minoranza. 2. Il Consiglio comunale a maggioranza assoluta dei propri membri, può istituire al proprio interno commissioni di indagine sull attività dell amministrazione. I poteri, la composizione ed il funzionamento delle suddette commissioni sono disciplinati dal regolamento consiliare. Art. 29 Dimissioni, surrogazione e supplenza del Consigliere 1. Le dimissioni dalla carica di consigliere, indirizzate al rispettivo Consiglio, devono essere assunte immediatamente al protocollo dell ente nell ordine temporale di presentazione. Esse sono irrevocabili, non necessitano di presa d atto e sono immediatamente efficaci. Il Consiglio, entro e non oltre 10 (dieci) giorni, deve procedere alla surroga dei consiglieri dimissionari, con separate deliberazioni, seguendo l ordine di presentazione delle dimissioni quale risulta dal protocollo. Non si fa luogo alla surroga qualora, ricorrendone i presupposti, si debba procedere allo

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