Le Università in rete per la diffusione della CSR

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1 Le Università in rete per la diffusione della CSR Lorenzo Sacconi Direttore di EconomEtica Professore di Politica Economica, titolare della cattedra di Etica economica e RSI presso la Facoltà di Economia dell Università di Trento

2 Chi, quando, che cosa? EconomEtica nasce all inizio del 2005 con un accordo tra sei atenei firmato dai rettori Il progetto base è della Fondazione Italiana Accenture che si fa anche promotore con un finanziamento per tre anni La struttura: il centro presso l Università Milano-Bicocca dotato di un gruppo di giovani ricercatori e unità di ricerca in tutte le sedi A oggi EconomEtica riunisce praticamente tutte le Università attive sulla CSR 2

3 Lo stato delle adesioni (24 atenei coinvolti) 6 Atenei Promotori: Università Bicocca Milano Università Bocconi Milano Università di Trento Università di Siena Università di Bologna Università di Verona Cui si sono associati 14 Atenei: Università di Bergamo Università Cattaneo - LIUC di Castellanza Università di Roma Tor Vergata Università di Parma Università Statale di Milano Scuola Superiore S. Anna di Pisa Università di Bari Università di Napoli Federico II Università Avogadro del Piemonte orientale Università di Genova Università Ca' Foscari Venezia Università dell'insubria Università Cattolica di Milano Università di Firenze Atenei In corso di adesione LUISS di Roma Università di Pescara Università di Torino Università di Salerno 3

4 Perché Lontano nel tempo la discussione sulla CSR nasce negli anni 30 in America ( Bearle e Means vs. Dodd) separazione tra proprietà e controllo: quale interesse serve l impresa? l impresa non serve la proprietà (maggiore discrezionalità dei manager) l impresa dovrebbe servire la proprietà attraverso il meccanismo dei doveri fiduciari i doveri fiduciari devono garantire che l impresa serva il pubblico degli azionisti oppure deve servire interessi sociali più ampi? 4

5 A partire dagli anni 70 vari cambiamenti del pensiero economico Ethics and economics: l impatto delle teorie della giustizia sull economia (Rawls, Sen, Harsanyi, Buchanan, Nozick Gauthier, ecc.) diverse nozioni di benessere oltre la mera efficienza paretiana, beni principali, funzionamenti e capacità (più recentemente happiness distinta dal PIL) Non solo massimizzazione della ricchezza ma approccio razionale alla distribuzione e all equità Il mercato non è un dato naturale, importanza delle istituzioni e della cooperazione sociale: la loro insorgenza per via di contratto sociale o convenzioni sociali 5

6 Behavioral economics: lo studio sperimentale del comportamento economico mostra che la razionalità è limitata ruolo delle norme per rendere prevedibile il comportamento complessità delle motivazioni degli agenti economici, non solo egoismo razionale, ma anche la reciprocità e conformità a principi di giustizia costituiscono ragioni per agire che entrano nelle preferenze 6

7 Business ethics e stakeholder theory: applicazione dell etica alla gestione strategica, maggiore adeguatezza descrittiva dell impresa come costellazione di stakeholder, necessità per ogni strategia di fare i conti con gli stakeholder, ma soprattutto comprensione degli stakeholder come portatori di interessi legittimi : tu (manager) non tratterai nessuno (stakeholder) come mero mezzo, ma sempre anche come fine a sé 7

8 A lungo l Università italiana resta impermeabile Il conservatorismo dell accademia La refrattarietà dell ambiente culturale italiano: etica? materia da sacrestie L irrisolta questione della laicità (dalle origini) L etica è una sfera privata riservata alla Chiesa, ma in quanto confessionale (e ingombrante) è confinata alla sfera dell etica e personale, sessuale, famigliare, ecc. La sfera pubblica e quella economica sono considerate laiche e quindi non etiche Manca una sfera pubblica di discussione etico-razionale sui principi per istituzioni e l autoregolazione della società civile e delle organizzazioni 8

9 Ma la realtà è stata più forte: attualità della CSR Due forze che a livello globale muovono contemporaneamente in direzioni opposte: la tendenza alla privatizzazione delle decisioni economiche rilevanti, la tendenza alla responsabilizzazione dei decisori economici di fronte ai differenti interessi sociali coinvolti. La domanda d efficienza, associata alla spinta verso la privatizzazione, non può andare disgiunta da una complementare domanda di equità Il campo di battaglia si è spostato dalla politica al mercato e, nel mercato, all interno della sfera dei criteri che presiedono alle decisioni manageriali e imprenditoriali 9

10 Esempio di complementarietà tra le due tendenze Trappola dell irresponsabilità globale dell impresa: Il capitale finanziario spinge le imprese a recidere i legami sociali con i territori ove le imprese sono nate l assenza d infrastrutture istituzionali nei PVS non offre alcuna resistenza alla tendenza di sfruttare al massimo la forza contrattuale dell imprese La domanda di CSR cerca di cambiare i termini degli incentivi cui rispondono le imprese La CSR si incorpora in preferenze degli stakeholder (consumo equo, finanza socialmente responsabile) fino a influire sui comportamenti degli agenti di mercato il che spinge l impresa a considerare le convenienze associate a condotte alternative 10

11 Varie iniziative multistakeholder hanno avviato la formulazione di standard di gestione per la CSR Global reporting initiative (GRI) UK: Accountability1000 e Sigma Project Germania: Values Management System Università di Costanza In Spagna Aenor, e in Francia Afnor hanno proposto standard per la CSR sul modello di sistemi per la Qualità USA: l associazione degli Ethics officer ha chiesto all ISO statunitense (BCMS)) di definire uno standard per l etica e la responsabilità sociale ISO a livello globale ha avviato comitati di studio per la definizione di linee guida per la CSR 11

12 In Italia per una volta non c è stato ritardo standard per i bilanci sociali reso pubblico dal GBS (Gruppo per il bilancio sociale) nella primavera del 2001 progetto Q-RES, avviato nel 1999, ha portato nell ottobre del 2001 alle linee guida Q-RES, e poi alla pubblicazione della Norma Q-RES certificabile Ruolo importante svolto da istituzioni internazionali Molte di queste ed altre iniziative hanno prima trovato eco e poi tratto incoraggiamento dal Green Paper (2001) e poi nella Comunicazione (2002) della Commissione Europea (funzione purtroppo interrottasi con l ultimo documento) l ONU, iniziativa del global compact, Norme per la responsabilità delle imprese multinazionali ILO, principi che stanno anche alla base di modelli di certificazione volontaria nel campo della CSR (SA8000) 12

13 Il ruolo del governo italiano e gli errori nella passata legislatura Molta agitazione del tema Ma approccio dall alto e senza ascolto Decisionismo solo apparente: l approccio ha ondeggiato tra l imposizione di uno standard con gli ispettori ministeriali fino a una non impegnativa dichiarazione con pochi indicatori e senza monitoraggio Rischio di inflazionare il tema e di legarlo alle donazioni Esigenza di dare un riferimento nelle istituzioni accademiche alle iniziative serie dal basso, così da far durare e crescere l iniziativa multistakeholder, garantendo qualità oltre la sbornia della moda e l inflazione 13

14 Finalità promuovere e realizzare l introduzione dell etica degli affari e delle professioni, dell etica economica, nonché delle varie materie funzionali alla diffusione della responsabilità sociale di impresa tra gli insegnamenti universitari istituzionalmente previsti; sviluppare la ricerca universitaria di base e applicata sull etica economica e la responsabilità sociale delle imprese, favorendo il contributo degli atenei italiani alla comunità scientifica internazionale attiva su questi temi; creare una sede di elaborazione e dialogo pubblico tra le Università, le imprese e i loro stakeholder, l assieme delle associazioni e delle professioni interessate, le istituzioni pubbliche per favorire la riflessione e il confronto sui principi e i modelli organizzativi di CSR, nonché per incentivare l adozione, l attuazione e il monitoraggio degli strumenti di gestione per la CSR, in modo da accrescere la fiducia e la credibilità pubblica nei confronti delle forme di autoregolazione e di gestione socialmente responsabile delle imprese e delle organizzazioni economiche in generale. 14

15 Dalla ricerca le idee (1) CSR e corporate governance: una definizione di CSR come modello allargato di governo di impresa Chi governa l impresa ha responsabilità che si estendono dall osservanza dei doveri fiduciari nei riguardi della proprietà ad analoghi doveri fiduciari nei riguardi in generale di tutti gli stakeholder 15

16 Doveri fiduciari Un soggetto ha un interesse legittimo ma non è in grado di prendere le decisioni rilevanti Delega le decisioni a un fiduciario che dispone di autorità ma gli interessi del fiduciante costituiscono pretese legittime generano doveri in capo al fiduciario sui quali egli deve rispondere Stakeholder Individui o categorie che hanno un interesse rilevante in gioco nella conduzione dell impresa sia a causa degli investimenti specifici che intraprendono sia a causa dei possibili effetti esterni positivi o negativi delle transazioni effettuate dall impresa, che ricadono su di loro 16

17 Dalla ricerca le idee (1) Cosa s intende con governance Non è solo la composizione del CdA o il sistema di deleghe e controllo sul management da parte dei soci (governance ristretta) È l allocazione dei diritti di decisione mediante il quali si determina l appropriazione e la ripartizione del surplus frutto degli investimenti specifici È l insieme degli interessi/diritti e dei doveri correlati, in base ai quali si stabilisce in funzione di chi è guidata l impresa e a chi il gestore deve rendere conto Implica che la CSR è vista come un criterio che deve guidare la discrezionalità dell amministratore, o imprenditore, e non come un vincolo esterno 17

18 Rilevanza per le banche La banca è un impresa multi-stakeholder più di ogni altra impresa (interessi essenziali coinvolti) I progetti di vita e imprenditoriali dipendono dal credito (bene principale) La banca italiana è più importante del mercato finanziario e interviene direttamente o indirettamente nella governance Prestiti di dimensioni tale da determinare un coinvolgimento idiosincratico, e quindi un quasi coinvolgimento nel controllo Collocazione dei titoli e quindi intermediazione del mercato della proprietà o delle obbligazioni Nell esercizio di queste funzioni in rapporto con l impresa la banca è uno stakeholder, ma al contempo si deve porre dal punto di vista del bilanciamento tra gli stakeholder dell impresa 18

19 Le basi economiche del modello Natura dell impresa come team con molteplici investimenti specifici Molteplici stakeholder fanno investimenti che aggiungono valore (non solo captale, ma capitale umano, forniture dedicate, fiducia del consumatore) Ma i contratti sono incompleti e quindi c è il rischio di espropriazione Vantaggio e rischi dell assetto proprietario mono-stakeholder: chi fa investimenti può proteggersi con l autorità e il controllo ma può abusare ed espropriare gli investimenti altrui Una forma di governance efficiente deve completare il diritto di decisione residuale con la responsabilità verso i non controllanti 19

20 Il caso americano e le sue interpretazioni: La public company con separazione tra proprietà e controllo permette che il board operi come fiduciario della corporation e quindi di interessi multipli C è il rischio della discrezionalità manageriale Ma l allineamento con gli interessi degli azionisti (shareholder value e stock options) ha avuto effetti perversi Il caso europeo : Controllo famigliare, piramidale, coalizioni con forti poteri di blocco e bonus per il controllo Implica la possibilità di abuso di autorità dello shareholder controllante Errori di politiche di riforma che imitano gli Usa: da noi il problema non è l abuso dei manager ma l abuso del controllo 20

21 Dalla ricerca le idee (1) Temi aperti: come bilanciare tra diritti e interessi diversi (doveri fiduciari multipli)? Il criterio di bilanciamento è dato dal contratto sociale : accordo razionale tra stakeholder che essi sottoscriverebbero per avviare l impresa come attività per il mutuo vantaggio sotto condizioni di imparzialità e assenza di forza e di frode giustifica in modo imparziale: accordo invariante al cambiamento del punto di vista univocità della funzione obiettivo dell impresa socialmente responsabile: scegliere il punto ove il surplus prodotto è massimizzato e distribuito in modo da massimizzare il prodotto delle utilità degli stakeholder (accordo di contrattazione razionale ed equo) 21

22 Il CS definisce in modo nuovo l interesse sociale: Minimizzare le esternalità negative Massimizzare il valore totale per gli stakeholder Remunerare il capitale in modo massimo compatibile con la massimizzazione del valore per tutti gli stakeholder Risolve il problema del rapporto tra stakeholder value e shareholder value: dal generale al particolare ma non viceversa Massimizzando il valore per gi stakeholder sotto il vincolo dell accodo c è anche massimo shareholder value (compatibile) All opposto cercare di massimizzare il valore per un solo stakeholder senza porre esplicitamente il problema dell accordo può indurre comportamenti opportunisti verso gi altri stakeholder 22

23 Due criteri operativi di decisione che approssimano il CS raggiungibilità per via di un processo di contrattazione e di dialogo sociale sotto condizioni di non forzatura e inganno procedura decisionale manageriale: agire come un arbitro imparziale che assume il punto di vista di ciascuno in successione Non è vero che una funzione obbiettivo multistakeholder ha complessità eccessiva per il manager possibilità di adottare norme generali e standard che favoriscono aspettative reciproche stabili e semplificano i compiti decisionali 23

24 Dalla ricerca le idee (1) La CSR come modello di governance può essere attuato via autoregolazione e volontarietà? La reputazione è il fondamentale incentivo endogeno Ma l auto-interesse illuminato se basato sulla discrezionalità fallisce Fragilità cognitiva della reputazione: in un modo di informazione incompleta con eventi imprevisti e asimmetria informativa lo stakeholder non è in grado di riconoscere se l impresa rispetta gli impegni gli impegni non possono neppure essere specificati come contratti contingenti su eventi imprevisti o non osservabili 24

25 Dalla ricerca le idee (1) Funzione cognitiva delle norme volontarie esplicite e degli standard di gestione concordati: I doveri fiduciari dell impresa verso gli stakeholder vengono resi espliciti Asseriscono cosa bisogna aspettarsi dall impresa anche nei contesti non previsti o in cui le azioni concrete non sono osservabili Offrono una base verificabile per la formazione di quei giudizi e credenze che stanno alla base della reputazione NON in relazione all accadere di eventi particolari MA in relazione al rispetto di principi generali e astratti, e quindi mai muti e a condotte precauzionali preannunciate Allora la loro attuazione può essere volontaria e auto-imposta 25

26 Dalla ricerca le idee (1) Possibilità di abuso sofisticato Un impresa che si faccia una reputazione di un tipo che abusa ma non troppo può ottenere l acquiescenza, se la sua incompleta osservanza offre un aspettativa non inferiore all alternativa della rinuncia a tutte le transazioni da parte dello stakeholder. l impresa fa fronte ai suoi doveri solo quel minimo che basta a non indurre gli stakeholder a interrompere ogni cooperazione (benché iniqua) è ciò che accade quando osserviamo codici etici solo parzialmente osservati, bilanci sociali più auto-laudativi che altro, ecc. 26

27 La risposta è nella complessità motivazionale Gli stakeholder hanno varie ragioni per agire: egoistiche, altruistiche, oppure deontologiche e basate sulla coerenza con un valore Se le imprese annunciano principi etici e regole di condotta, allora ciò permette di attivare le motivazioni che vanno oltre il mero vantaggio materiale degli stakeholder Essi attribuiscono importanza anche al fatto che l impresa ottemperi a doveri derivanti dal contratto sociale con gli stakeholder, specie se l impresa li enuncia in codici etici e ne fa una comunicazione esterna 27

28 Dalla ricerca le idee (2) CSR capitale sociale e sviluppo economico territoriale Capitale sociale e sviluppo: la dotazione di relazioni personali basate sulla fiducia favorisce lo sviluppo (impatto sulla competitività, anche se non univoco) Capitale sociale e CSR Come input: le relazioni di fiducia e di reciprocità basate su valori condivisi riducono i costi di adozione di politiche e strumenti di CSR Come output: strumenti, sistemi e politiche di CSR aumentano la reputazione, incrementano il capitale sociale dell impresa 28

29 Dalla ricerca le idee (2) CSR e competitività a livello di impresa e a livello di sistemi territoriali L impresa con maggiore capitale sociale è più competitiva (maggiore reputazione a costi inferiori) La dotazione di capitale sociale territoriale è accresciuta dalla CSR delle sue imprese Le politiche industriali per la riqualificazione del tessuto produttivo italiano dovrebbero favorire il capitale sociale Importanza per le banche: capitale sociale = maggiore affidabilità e riduzione dei rischi Progetto di un osservatorio sulla dinamica del capitale sociale in funzione della CSR 29

30 Fuori dalla torre d avorio: promuovere il dialogo sociale tra gli stakeholder 1) Una politica democratica per la CSR: autoregolazione (forte) e regolazione come supporto 2) Sedi istituzionali al dialogo multistakeholder: condizioni per il raggiungimento del consenso multi-stakeholder a livello locale, nazionale, europeo sugli standard di CSR, attraverso la promozione di sedi di dialogo sociale tra le parti interessate, i protagonisti delle iniziative volontarie, il mondo accademico, ecc. 30

31 Fuori dalla torre d avorio 3) Supportare la formazione di corpi intermedi della società civile a garanzia della CSR promuovere la sperimentazione degli standard ed effettuare il monitoraggio sull attuazione accreditare gli specialisti per la certificazione di terza parte indipendente volontaria verificare l assenza di collusione tra verificatori e verificati offrire al pubblico le informazioni necessarie a formarsi un giudizio permettere alle imprese che adottano sistemi di gestione e pratiche di CSR di ottenere un effettivo benefico di reputazione 31

32 Fuori dalla torre d avorio Forma organizzativa e istituzionale ampia partecipazione e rappresentanza delle associazioni di imprese, delle varie parti sociali e del mondo non profit ma in grado di esprimere oggettività e imparzialità di giudizio, garantite da strutture tecniche indipendenti basate sulla delega al mondo della ricerca e dell Università natura non-profit per garantirne l indipendenza e la focalizzazione sulla propria missione, evitare la lottizzazione politica cheks and balances tra rappresentatività, competenza tecnica e autonomia per sventare i conflitti di interessi e la collusione 32

33 Fuori dalla torre d avorio 4) Una modesta riforma delle regole del diritto societario Consentire di assumere, mediante decisioni statutarie, forme di governo più favorevoli alla CSR Membri indipendenti, o consiglio di sorveglianza, come rappresentanza agli stakeholder, con funzioni di verifica e controllo Obblighi di rendicontazione sociale e di trasparenza secondo standard tecnici e professionali accettati di bilancio sociale, in grado di rendere effettivamente conto circa le conseguenze per gli stakeholder e il bilanciamento degli interessi coinvolti. Introduzione nella valutazione di impresa del valore delle risorse intangibili e in particolare della reputazione far valere l interesse di lungo periodo per la salvaguardia della reputazione. 33

34 Fuori dalla torre d avorio 5) La politica degli acquisti e degli appalti della PA Le amministrazioni pubbliche possono aiutare la diffusione della CSR anche attraverso la politica degli acquisti e degli appalti. Cautele necessarie per non creare ostacoli alla concorrenza, e quindi senza imporre criteri di CSR come requisiti necessari per l accesso alle gare, Ma nella loro autonomia organizzativa possono stabilire che le imprese che soddisfano criteri di CSR sono più affidabili al fine di garantire la qualità dei servizi e dei beni offerti alla PA e per perseguire le finalità delle politiche pubbliche volte a garantire lo sviluppo sostenibile delle economie locali. 34

35 Fuori dalla torre d avorio 6) La promozione del commercio estero Inserire clausole sociali negli accordi bilaterali e multilaterali di promozione del commercio estero e delle attività delle imprese italiane nei paesi in via di sviluppo che impegnino sia gli operatori italiani che i loro fornitori locali al rispetto dei diritti umani e sociali nelle attività economiche (recependo in tal senso le direttive dell ONU in materia). Contestualmente si potrebbero concordare azioni positive volte allo sviluppo dei diritti sociali in loco, grazie alla partnership tra ONG e imprese italiane che si internazionalizzano. 35

36 Fuori dalla torre d avorio 7) Politica industriale Imprese CSR sono in grado di suscitare fiducia dei lavoratori, dei fornitori, dei sistemi territoriali in cui operano enti locali, scuole, università, enti di ricerca - e al contempo di suscitare la fedeltà dei consumatori Ciò permette di intraprendere innovazioni produttive e riorganizzazioni La formazione di nuovi distretti si basa su regole condivise di CSR che nei rapporti reciproci creano le condizioni di fiducia per il funzionamento di reti Possibilità di attrarre nuovi investimenti 36

37 Formare alla responsabilità sociale di impresa Lo stato dell arte: un settore in crescita 35 Insegnamenti in Etica Economica, Etica degli Affari o CSR : Ancona, Trento, LUISS, La Sapienza-Roma, Tor Vergata-Roma, Bologna, Bergamo, Cassino, Chieti-Pescara, Firenze, Genova, Milano Bicocca, Milano Cattolica, IULM, Siena, Torino, Venezia, Milano Bocconi 16 insegnamenti in economia e etica Non Profit: Università di: Trento, Ancona, Bologna, Bocconi, Milano Cattolica, Modena, Napoli, Padova, Pisa, Torino, La Sapienza-Roma 2 soli corsi di laurea con più insegnamenti su questi temi tra loro collegati alle Università di Bologna (6) e Trento (5) 37

38 Formare alla responsabilità sociale di impresa 1 laurea specialistica dedicata alla CSR decisioni economiche, impresa e responsabilità sociale (Università di Trento) 4 lauree specialistiche dedicate a Non Profit 10 master sulla CSR ( LIUC, Bologna (1 e 2 livello), Lucca, Verona, San Tommaso-Roma, Milano Cattolica, Sant Anna di Pisa, Siena, Insubria) 12 Master in Economia del Non Profit (Milano Bicocca,Trento, Milano Bocconi, Bologna, Pisa, Urbino, Tor Vergata-Roma, Roma3, La Sapienza-Roma, Salerno, Torino) 38

39 Formare alla responsabilità sociale di impresa Cento fiori fioriscano ma Competenze interdisciplinari largamente assenti Necessità di una discussione sui metodi e i contenuti minimi Standard di qualità per la credibilità degli obbiettivi e le figure professionali 39

40 Formare alla responsabilità sociale di impresa Temi aperti per l insegnamento dell etica economica L ideologia economica può generare incentivi perversi: non essere altruista, massimizza il vantaggio personale incentivi dei manager e lavoratori effetto crowding out complessità delle motivazioni economiche Non catechismo morale Pluralità delle teorie morali, capire le premesse delle proprie decisioni e intuizioni Ragionamento morale: universalizzazione, imparzialità, uguale trattamento di ciò che ha valore, consenso per sovrapposizione tra concezioni del bene Etica pubblica e autonomia razionale 40

41 Formare alla responsabilità sociale di impresa Non cadere nell idiotismo della specializzazione e delle technicalities della CSR: La formazione universitaria non serve a preparare esperti di bilancio sociale Serve a formare a un nuovo approccio alla presa delle decisioni nel governo e alla gestione delle imprese (approccio degli stakeholder, sia normativo che strategico) Questo approccio si può esplicare in professioni e figure differenti 41

42 Figure professionali Varie funzioni aziendali coinvolte nella fasi di gestione strategica della responsabilità sociale supporto al vertice aziendale audit, comunicazione, organizzazione e personale, relazioni istituzionali e sociali, legale, contratti ed acquisti, ecc. Tali funzioni sono coinvolte nelle seguenti attività statement di missione/visione e valori di impresa codici di condotta formazione del personale, sistemi di motivazione del personale audit etico interno bilancio sociale e ambientale forme di certificazione sociale, ambientale ed etica, rapporti con i fornitori, relazioni con la clientela, ecc. 42

43 Figure professionali Altri settori di applicazione società di consulenza organizzativa, certificazione di qualità e revisione; organizzazioni di rappresentanza degli interessi; gestione delle imprese cooperative, delle organizzazioni non profit e delle imprese sociali; autorità di regolamentazione ed enti pubblici con responsabilità in materia di contratti di concessione di servizi al settore privato e non profit; centri di ricerca e uffici studi. 43

44 Formare alla responsabilità sociale di impresa Necessità di una solida formazione su principi interdisciplinari che non sia caduca e duri nel tempo al cambiare delle tecniche Offre la comprensione dei meccanismi fondamentali dei processi decisionali e di governo di istituzioni complesse Esempi: Quando si dice Csr non si dice relazioni esterne o beneficenza, occorre una comprensione della natura dell impresa, delle diverse strutture istituzionali di governo delle transazioni e dei contatti (microeconomia moderna, economia dei costi di transazione, economia dei contratti, approccio degli stakeholder). 44

45 Formare alla responsabilità sociale di impresa Quando si dice etica non si intende un codice di condotta 231 o la certificazione SA800 ma filosofia applicata, diverse forme di ragionamento, principi etici di giustizia distributiva, etica de Quando si dice reputazione si parla di un meccanismo che è stato studiato dalla moderna teoria dei giochi Quando si dice strumenti di gestione non si intende solo il bilancio sociale ma un sistema olistico di strumenti che dà corpo a una visione della strategia (Q-RES) 45

46 Il modello di gestione strategica Q-RES e i suoi passi VERIFICA ESTERNA VISIONE ETICA D IMPRESA CODICE ETICO RENDICONTAZIONE ETICO-SOCIALE SISTEMI ORGANIZZATIVI DI ATTUAZIONE E CONTROLLO FORMAZIONE ETICA 46

47 Formare alla responsabilità sociale di impresa EconomEtica ha la responsabilità per conto del mondo universitario italiano data la sua rappresentatività nel settore (24 atenei) La competizione tra le università fa bene, ma non la proliferazione di iniziative di bassa qualità (purtroppo il consumatore non è in grado di distinguere) Occorre anche avere massa critica sufficiente per garantire la qualità e sviluppare le sinergie Far cooperare le migliori competenze interne al sistema universitario (che si sono selezionate evolutivamente in modo endogeno, unico modo per valutare la qualità della didattica e della ricerca) in modo da generare progetti di eccellenza che trainano la qualità media offrendo servizi e punti di riferimento e anche standard di valutazione 47

48 Formare alla responsabilità sociale di impresa Progetto di EconomEtica: un centro per l alta formazione, riconosciuto come luogo istituzionalmente deputato all innovazione e alla qualità Attività: dottorato di ricerca internazionale promuovere e organizzare un master europeo sull etica economica e la CSR finanziare borse post-dottorato per permettere la mobilità degli studenti promuovere forme di collaborazione tra i dottorati operanti presso le varie sedi aderenti promozione e organizzazione di Summer School, lectures e conferenze in comune 48

49 Formare alla responsabilità sociale di impresa Collaborazione tra i master universitari e i corsi di laurea specialistica o singoli corsi (definizione degli obbiettivi dell insegnamento, metodi e strumenti o risorse di insegnamento); Valutazione e verifica periodica dei profili professionali emergenti dalle suddette attività formative e del loro inserimento progressivo e affermazione nel mondo del lavoro e delle professioni ai vari livelli; Far emergere da questo confronto e dall esperienza di miglioramento uno standard di qualità comune alle iniziative di formazione (per svolgere una funzione di garanzia verso la comunità degli studiosi circa la qualità dei percorsi di formazione su questi temi offerti dal nostro sistema universitario). 49

50 Il rapporto tra Banche e Università A livello locale la società della banca si esplica nel supporto di varie università Tra le banche è in corso un processo di aggregazione per consentire la loro competitività a livello internazionale EconomEtica è un esempio di cooperazione universitaria per garantire l eccellenza e la competitività internazionale del nostro sistema universitario nel settore della CSR Tra sistema universitario e sistema delle banche deve svilupparsi una collaborazione strategica che vada al di là delle ragioni del campanilismo e del localismo che pure hanno la loro importanza. 50

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