N 88 settembre NUOVA SERIE

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1 Trimestrale - Dir. resp. Luciano Foglietta - Red. C.so Mazzini, 65 - FORLÌ - tel. 0543/ Reg. Tribunale Forlì n. 568 del 18/3/ Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB Forlì - Stampa FILOGRAF LITOGRAFIA s.r.l. Iscr. Registro Nazionale della Stampa n del 30/10/ Codice di Impresa In caso di mancato recapito rinviare all Ufficio P.T. di Forlì per restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. COSTO IN ABBONAMENTO MENSILE E 8 l informatore N 88 settembre NUOVA SERIE 9 ottobre ANNI... E ANCORA TANTA VOGLIA DI CRESCERE! XXV Convegno dei Volontari e degli Operatori IOR Anno europeo del volontariato 2011

2 Indice Editoriale...pag. 3 Sostenere l Istituto Oncologico Romagnolo...pag. 4 L innovazione è di casa all IRST: inaugurata la Fabbrica di Radiofarmaci...pag. 5 Festa della Mamma pag. 6 Lo IOR incontra Davide Ballardini - intervista...pag. 8 Novità dall ASCO sul Melanoma...pag. 9 Un Raggio di Sole per proteggersi / Buon Raggio di Sole...pag.10 Il Servizio di accompagnamento per pazienti oncologici a Cervia Lo IOR porta fortuna alla De Angelis Godo North East Knights...pag.12 Gli opuscoli oncologici Alimentazione e Salute e Consigli e ricette per pazienti in terapia Mangiare riso durante la terapia...pag.13 Il Day Hospital di Rimini / Progetto Nati per Leggere...pag.15 La Formazione in Psiconcologia: le esperienze promosse dal Gruppo di lavoro in Psiconcologia IOR Percorsi di Teatroterapia...pag.16 La continuità terapeutica nella Rete oncologica ravennate...pag.18 IOR, AUSL e Comune di Ravenna insieme per il progetto Hospice Hospice Villa Agnesina: importante donazione finalizzata alla formazione del personale...pag.19 Dalle Sedi IOR: Cesena...pag.20 Dalle Sedi IOR: Faenza...pag.22 Dalle Sedi IOR: Forlì...pag.23 Dalle Sedi IOR: Lugo...pag.25 Dalle Sedi IOR: Meldola...pag.27 Dalle Sedi IOR: Ravenna...pag.28 Dalle Sedi IOR: Riccione...pag.29 Dalle Sedi IOR: Rimini...pag Luglio 2011: una giornata per la Ricerca al Parco Oltremare di Riccione / Un caro saluto a Venere... pag.32 Le nostre Bomboniere Solidali...pag.33 9 Ottobre 2011: XXV Convegno dei Volontari IOR...pag.34 Desideri ricevere informazioni sulle manifestazioni, sui progetti e, in generale, sulle attività dell Istituto Oncologico Romagnolo? RICEVI A CASA O TRAMITE LA TUA COPIA DELL INFORMATORE IOR! Manda una con il tuo indirizzo a info@ior-romagna.it oppure telefona allo Le Sedi dell Istituto Oncologico Romagnolo forlì: corso mazzini, 65 - tel info@ior-romagna.it meldola (c/o IRST): via p. maroncelli, 40 - tel ior@irst.emr.it cesena: via uberti, 14/a-c - tel cesena@ior-forli.it ravenna: via salara, 36/38 - tel ravenna@ior-forli.it faenza: c.so mazzini, tel faenza@ior-forli.it lugo: via tellarini, 96 - tel lugo@ior-forli.it rimini: c.so d augusto, tel rimini@ior-forli.it riccione: piazza matteotti, 5 - tel riccione@ior-forli.it 2 n. 88 settembre 2011 l informatore

3 EDITORIALE a cura del dott. Giovanni Paganelli Consulente scientifico IRST e Direttore della Divisione di Medicina Nucleare dell Istituto Europeo di Oncologia di Milano Cari Lettori, in occasione dell inaugurazione della Fabbrica di Radiofarmaci, avvenuta lo scorso 27 giugno e di cui potete trovare in questo numero un ampio reportage, abbiamo deciso di pubblicare una nota del dott. Giovanni Paganelli. Ringraziandolo per la gentilezza e disponibilità, ha così risposto alla seguente domanda: Cosa significa la costruzione di una nuova Officina Farmaceutica all IRST di Meldola? L IRST cresce ancora; grazie alla collaborazione con Advanced Accelerator Applications (A.A.A.), è stata costruita nell area dell Istituto una nuova Officina per la produzione di radiofarmaci. Si tratta di una palazzina di tre piani, realizzata in poco più di due anni e dal costo di circa 6 milioni di euro. Su una estensione di circa metri quadrati si sviluppano le due attività principali: l officina Radiofarmaceutica dotata di un ciclotrone e di laboratori GMP e la nuova sezione di diagnostica PET, collegata con il reparto di terapia radiometabolica. La ditta A.A.A. è una azienda che ha grande esperienza in questo settore e dispone di dieci centri di produzione in Italia, Francia, Svizzera, Spagna e Stati Uniti. Grazie ad un elevato impegno organizzativo, economico e tecnologico, è ora possibile produrre a Meldola e con il più elevato standard di qualità, radiofarmaci con caratteristiche GMP (Good Manifacturing Practice) in accordo con le recenti normative europee. I radiofarmaci vengono sintetizzati da un radionuclide e da un farmaco vettore e sono in grado di trasportare l elemento radioattivo in modo selettivo nella sede di malattia; essi vengono utilizzati all IRST ma vengono anche distribuiti su tutta l area vasta e su il territorio nazionale. Il loro impiego principale è rivolto sia alla diagnostica PET per l imaging molecolare sia alla Terapia Radiometabolica. La PET è in grado di visualizzare le modificazioni di attività metabolica o funzionale dei tumori anticipando, rispetto ad altre metodiche, alterazioni morfologiche e risposta o meno al trattamento. Essa risulta decision making in numerose forme neoplastiche come il tumore polmonare e, grazie all introduzione di nuovi radiofarmaci, permette di offrire una applicazione clinica in continua crescita. La Terapia Radiometabolica offre una importante ed efficace opzione terapeutica per diverse forme neoplastiche, permettendo trattamenti caratterizzati dalla selettività dell azione verso la sede tumorale e dalla modica presenza di effetti collaterali. In particolare in Istituto è già attiva da anni una U.O. di Terapia Radiometabolica dotata di 6 letti di degenza, in grado di offrire trattamenti mirati sia per tumori rari come i tumori neuroendocrini sia per altre patologie quali i tumori cerebrali ed i linfomi. Grazie alla presenza presso l IRST di una Officina Radiofarmaceutica e delle varie discipline oncologiche specialistiche sarà possibile allargare a tutta l Area Vasta Romagna, che collabora attivamente all interno della rete oncologica, i benefici di questa realizzazione, garantendo a tutti i cittadini un pari accesso a trattamenti di alto apporto tecnologico. Inoltre, grazie alle numerose collaborazioni con Università ed Istituti di Ricerca nazionali e internazionali, si potranno implementare nuovi protocolli di studio ed accedere a finanziamenti per promuovere la ricerca clinica anche in vista dell ormai prossimo passaggio ad Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) dell IRST. Un altro decisivo mattone contro le malattie oncologiche è stato dunque posato e, ancora una volta, come potete leggere a pagina 5, fondamentale è stato in tal senso l apporto garantito dall Istituto Oncologico Romagnolo. l informatore n. 88 settembre

4 COME SI SOSTIENE LO IOR Per alimentare la complessa attività dell Istituto e dare un serio impulso alla lotta contro il cancro, la partecipazione della popolazione Romagnola è fondamentale! Si può contribuire alla lotta contro il cancro in molti modi: 1. con un offerta in denaro a qualunque titolo (adesione annuale o in memoria); 2. con lasciti o donazioni; 3. devolvendo i proventi di eventi/manifestazioni; 4. aderendo alle nostre occasioni speciali (bomboniere, strenne natalizie, ecc.); 5. aderendo alle nostre iniziative dedicate alle aziende; 6. collaborando come Volontario; 7. destinando il tuo 5 per mille allo IOR: C.F , riquadro Sostegno del Volontariato... La trasparenza per lo IOR è un aspetto fondamentale: i nostri bilanci, infatti, sono disponibili a chiunque ne faccia richiesta. Per semplicità, riassumiamo con questa semplice immagine come lo IOR impiega le offerte raccolte dalla popolazione romagnola: 8% 20% 72% alla Ricerca, all Assistenza e alle Cure Palliative Per avere ulteriori informazioni è possibile telefonare allo o consultare il nostro sito COME DIVENTARE VOLONTARI L Istituto Oncologico Romagnolo si regge sulla collaborazione e l opera di molti Volontari. Per diventare un Volontario IOR contatta la Sede IOR a te più vicina (Forlì, Cesena, Ravenna, Faenza, Lugo, Rimini, Riccione o Meldola) o invia una a volontari@ior-forli.it 4 n. 88 settembre 2011 l informatore

5 L INNOVAZIONE È DI CASA ALL IRST: INAUGURATA LA FABBRICA DI RADIOFARMACI All IRST di Meldola è stata inaugurata la nuova area dedicata allo studio, produzione e utilizzo di radio farmaci. È stata inaugurata, lunedì 27 giugno, la nuova ala dell Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST), destinata all Officina Radiofarmaceutica GMP, alla Medicina Nucleare e alla Medicina Radiometabolica. La cerimonia, allestita nel giardino dell Istituto Tumori della Romagna, si è conclusa con il tradizionale taglio del nastro alla presenza del Presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, dell Assessore alle Politiche della Salute Carlo Lusenti, del Presidente IRST Roberto Pinza, del Direttore Scientifico IRST prof. Dino Amadori, e di Giovanni Paganelli, Consulente Medicina Radiometabolica IRST, oltre all intervento telefonico del Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, il quale non è potuto essere presente in persona, ma è voluto intervenire comunque per esprimere piena soddisfazione sui risultati raggiunti dall Istituto. La struttura è unica in Italia e diventerà uno dei principali centri nazionali ed europei totalmente impegnati nella produzione, utilizzo e sviluppo di radiofarmaci, vale a dire quei medicinali che, associando le caratteristiche degli isotopi radioattivi a quelle di alcune specifiche molecole, permettono diagnosi estremamente accurate ed efficaci terapie antitumorali. Il polo di Meldola si estende su una superficie di circa mq e comprende quattro aree: il laboratorio per la produzione di radiofarmaci; la farmacia per la preparazione automatizzata delle terapie chemioterapiche; la divisione destinata al servizio di diagnostica con tomografo PET/CT e le camere d infusione delle terapie radiometaboliche per la cura dei tumori rari. Motore della nuova struttura sorta a Meldola è il laboratorio di fabbricazione degli isotopi radioattivi all interno del quale, in una stanza bunker protetta da mura in calcestruzzo dello spessore di 2 metri, è posizionato il Ciclotrone, un macchinario utilizzato per produrre in totale sicurezza per ambiente e persone i radioisotopi come il Fluoro18 (materia prima alla base dei radiofarmaci). Una volta sintetizzato, l isotopo sarà legato a molecole altamente selettive per le cellule tumorali. Si otterrà il radiofarmaco che, una volta sottoposto a rigidi controlli di qualità, sarà poi trasferito alle aree superiori della Medicina Nucleare IRST per essere utilizzato nei pazienti che devono eseguire un esame PET/CT: uno strumento ibrido che permette una diagnosi precoce e più accurata della malattia, offrendo, di conseguenza, ai pazienti terapie più mirate ed efficaci. Il servizio di Medicina Nucleare Diagnostica dell IRST, una volta com- Il momento del taglio del nastro da parte del Presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani. pletato il suo assetto, consentirà di erogare prestazioni, sia ai pazienti dell Area Vasta Romagna che ai residenti della Regione Emilia- Romagna ed extra Regione, per circa prestazioni annue. La sua caratteristica peculiare è quella di poter fabbricare radiofarmaci utilizzabili ai fini terapeutici; sono i cosiddetti farmaci intelligenti perché in grado di riconoscere cellule tumorali e veicolarne all interno sostanze radioattive capaci di distruggerle. Lo IOR ha voluto contribuire a questa grande impresa, ritenuta necessaria ai fini dello sviluppo dell IRST e del miglioramento dei servizi erogati dalla struttura nell ottica della lotta ai tumori, investendo enormi risorse nell acquisto di arredi per la radiofarmacia, per un ammontare di euro. Ha inoltre stanziato la somma di euro in attrezzature scientifiche che innalzeranno ulteriormente l efficienza tecnologica della struttura. Non solo: oltre al contributo fornito per il polo di Medicina Nucleare Diagnostica, lo IOR ha proseguito sulla strada del completamento della struttura acquistando gli arredi per gli uffici del terzo piano, sorto in un secondo momento rispetto alla costruzione della struttura, con un investimento di euro. Il totale investito dallo IOR per l IRST nell anno 2011 ammonta quindi a euro, a cui va aggiunta la somma di euro, stanziata per contratti di collaborazione con medici, biologi, psicologi e data manager, e un ulteriore investimento di euro a sostegno delle attività istituzionali di ricerca e assistenza dell IRST: il tutto per un totale (solo per l anno 2011) di oltre euro. Un grande sforzo che dimostra ancora una volta quanto lo IOR consideri importante l avanzamento delle cure in campo oncologico e decida ogni anno di destinare ingenti somme a favore di una struttura in cui ha creduto fin dalla sua nascita, tanto da esserne ideatore e socio-fondatore. l informatore n. 88 settembre

6 Festa della Mamma 2011 Sabato 7 e Domenica 8 Maggio i Volontari IOR hanno distribuito le Azalee durante la Festa della Mamma e grazie alla loro puntuale e regolare presenza in numerose postazioni e alla sensibilità della popolazione, l iniziativa ha dato ottimi risultati, permettendo di destinare alle nostre attività istituzionali quasi euro. Grazie a tutti i Volontari che lo hanno reso possibile! 6 n. 88 settembre 2011 l informatore

7 Festa della Mamma 2011 Forlì Meldola Cesena Faenza Ravenna Lugo Rimini Riccione l informatore n. 88 settembre

8 LO IOR INCONTRA DAVIDE BALLARDINI a cura del dott. Claudio Dazzi Responsabile Day Hospital Oncologia di Ravenna Scopriamo, nell intervista curata dal dott. Claudio Dazzi, l allenatore del campionato di calcio di Serie A: Davide Ballardini. Davide Ballardini è stato un buon centrocampista centrale: ha giocato nel Cesena, allora allenato da Osvaldo Bagnoli agli inizi degli anni 90, ma ha dovuto smettere in giovane età per un infortunio al ginocchio. Ha intrapreso quindi precocemente la carriera da allenatore, dapprima nelle giovanili, vincendo 2 scudetti con Parma e Milan, e quindi con la prima squadra allenando compagini importanti come Cagliari, Palermo, Lazio e Genoa nell ultimo campionato. Ho conosciuto Davide Ballardini nel 2007 per motivi legati alla mia professione ed ho recentemente pensato di contattarlo per proporgli un intervista per l Informatore, ma avevo perso il suo numero di telefono durante una delle mie battute di pesca a mosca cadendo in acqua, come ogni tanto succede. Con un po di diffidenza ho inviato una mail alla società Genoa Calcio e dopo neanche 12 ore ho ricevuto una sua telefonata: pronto dottore sono Davide Ballardini. L introduzione mi serviva per presentarvi un uomo gentile e disponibile, che non ha perso la sua autenticità nella centrifuga dei media. Ci siamo incontrati un lunedì pomeriggio nella intimità di casa sua e ha risposto cortesemente alla mie domande da giornalista neofita ed un po goffo, affermando di ritenersi onorato della circostanza. Caro Davide, in genere esci poco allo scoperto e non sei mai in prima pagina con dichiarazioni roboanti. Cosa c è dietro questa riservatezza? R. In parte è dovuto alla mia timidezza, ma è soprattutto la considerazione per il lavoro altrui che cerco di rispettare, tentando di andare dritto al punto, senza recitare una parte e provando a porre attenzione a ciò che dico. Com è Ballardini allenatore? In una tua intervista parlarvi di empatia con i tuoi calciatori: che cosa intendevi dire? R. Con i calciatori cerco di instaurare un rapporto franco, che attraverso il lavoro quotidiano mi aiuti a migliorare la conoscenza della persona oltre che del calciatore Quanto conta un allenatore in una squadra di calcio? R. Può influire molto in maniera negativa se porta avanti un lavoro approssimativo. Può influire meno in senso positivo: a volte è più bravo e vince chi fa meno danni. Cosa ti piace del mondo del calcio e cosa non ti piace? R. Adoro il lavoro quotidiano sul campo, il rapporto giornaliero con i calciatori e la partita che rappresenta un po l esame. Non amo ciò che fa da contorno, la poca lealtà, i giudizi superficiali e a volte faziosi. Conosciamo l importanza di praticare uno sport. Hai 3 figli che giocano a calcio. In Italia tutti i bambini vogliono praticarlo. E ancora uno sport educativo e che consiglieresti a tutti? R. Direi che la maggior parte degli sport considerati maggiori hanno perso gran parte del loro valore educativo e soprattutto il calcio. Già nelle giovanili, non c è più l attenzione per i valori positivi: il rispetto per le regole, per l arbitro e per l avversario. C è già con i bambini l attenzione al risultato, a cercare di ottenere comunque la vittoria Tua moglie è svedese, avrai frequentato il suo paese: cosa dobbiamo imparare dai nordici? R. Se parliamo di sport possono insegnarci moltissimo. Per loro è straordinario veicolo di educazione e di aggregazione. Hai vissuto in grandi città per lavoro: Milano, Parma, Cagliari, Palermo, Genova, Roma. Quale si avvicina di più alla personalità di Davide Ballardini? R. Nessuna, ma mi spiego meglio. Mi piace viaggiare, ho visto città bellissime ed in alcune di queste ho anche vissuto, ma il posto in cui amo vivere è Ravenna. Sono un provinciale che adora il mare. Mi piace l idea di prendere la bici e raggiungere la spiaggia oppure spingermi sin sulle colline di Bertinoro. L Istituto Oncologico Romagnolo (IOR) è un Organizzazione di Volontariato nata nel 1979 allo scopo di affiancare le Strutture Pubbliche nella lotta contro il cancro e, da anni, è parte integrante del tessuto sociale della Romagna. Se ti venisse proposto di diventare testimonial IOR, con che spirito raccoglieresti questo invito? R. Ne sarei commosso! Io credo di essere una brava persona, ma non mi sembra di aver fatto nulla di così importante per poter avere tale onore, anche se svolgo una professione che dà notorietà. Per me sarebbe una soddisfazione enorme e ne sentirei anche l onere gravoso. Mi sembra che i calciatori e gli sportivi in genere, negli ultimi anni siano diventati più sensibili al problema della solidarietà e della ricerca. Credi che sia sufficiente o si potrebbe fare di più? E come? R. Si può fare sicuramente molto di più. Abbiamo una grande visibilità e per questo potremmo essere di grande esempio con il nostro comportamento, con ciò che facciamo e con ciò che diciamo, per coloro che ci guardano e ci ascoltano, per i giovani e per gli adulti. Termina così come era iniziata, con una stretta di mano ed una pacca sulla spalla la mia prima intervista sportiva, tra un ben ritrovato ed un arrivederci a presto. Nel 1989, dopo 10 anni di faticoso ma entusiasmante lavoro, Roberto Pinza, allora Presidente dello IOR, durante la conferenza con il premio Nobel Renato Dulbecco organizzata dallo IOR, sottolineò che l Istituto Oncologico Romagnolo era cresciuto grazie ad una struttura popolare, alla serietà del gruppo dei medici e ricercatori e allo spirito del volontariato ben saldo. Il discorso di Roberto Pinza si chiuse con queste parole: La sofferenza di chi è malato non ci consente dubbi ed esitazioni, dobbiamo andare ancora più avanti con chi avrà voglia e fede per stare con noi. Credo che Davide Ballardini abbia la voglia e personalità per stare con noi. 8 n. 88 settembre 2011 l informatore

9 NOVITA DALL ASCO SUL MELANOMA A cura del dott. Ruggero Ridolfi Direttore U.O. Immunoterapia e Terapia cellulare somatica IRST CHICAGO, ASCO 2011: Melanoma to Dominate ASCO Meeting For Second Consecutive Year. L American Society of Clinical Oncology (ASCO), cioè l Associazione degli Oncologi Medici Americani, organizza ogni anno ai primi di giugno il Congresso Nazionale che ormai è diventato il più importante appuntamento a livello mondiale, per conoscere le maggiori novità in campo oncologico. Il Meeting di quest anno si è tenuto a Chicago dal 2 al 5 giugno ed il report ASCO-News ha aperto i lavori con questo titolo: La terapia del Melanoma domina per il secondo anno consecutivo il Meeting ASCO. In effetti già nello scorso anno, per la prima volta, una terapia riguardante il Melanoma aveva raggiunto l onore di una delle 3-4 Lecture di apertura del Congresso. Queste vengono scelte fra le novità più importanti dell anno in un congresso che ha dimensioni gigantesche, con circa iscritti da tutto il mondo, 150 espositori e un numero impressionante di comunicazioni, relazioni, tavole rotonde che si svolgono in contemporanea su numerose enormi sale. Nel 2010, dunque, fu presentato uno studio in cui, per la prima volta, un farmaco (Ipilimumab) era risultato efficace nell aumentare significativamente la sopravvivenza di pazienti affetti da melanoma avanzato. Quando si parla di aumento di sopravvivenza di questi pazienti, anche di pochi mesi, significa che un farmaco, in una percentuale consistente di malati, induce una risposta di lunga durata, risposta che gli oncologi non si azzardano a definire guarigioni, ma che in fondo potrebbero esserlo... Ma torniamo all ASCO Nelle sessioni riguardanti le terapie del Melanoma, quest anno ci sono state relazioni riguardanti la terapia precauzionale, quella delle forme avanzate e uno spazio consistente riguardante l immunoterapia. La terapia cosiddetta precauzionale è quella che viene eseguita dopo la rimozione del tumore primitivo nell intento di prevenire ulteriori recidive o metastasi. In questo settore non si sono registrati miglioramenti per il melanoma. Sono stati, infatti, riportati lavori riguardanti l uso dell interferone ad alte dosi, terapia sulla cui utilità si discute da ormai 15 anni, ma non si sono segnati punti decisivi né per supportare inequivocabilmente questo trattamento né per rinunciarvi definitivamente. Va segnalato, comunque con un certo orgoglio, che la dott.ssa Vanna Chiarion Sileni dello IOV - Istituto Oncologico Veneto di Padova - ha comunicato in una Oral Presentation i dati del lavoro multicentrico MELA dell Intergruppo Melanoma Italiano (IMI), studio che nacque con la fondazione dell Intergruppo Melanoma Italiano (IMI) nel 1998 a Forlì. La presentazione che ha, invece, suscitato scalpore, meritando una delle letture iniziali, ha riguardato, invece, una Target-Therapy, cioè una di quelle terapie intelligenti in grado di riconoscere e colpire alterazioni o difetti specifici della cellula tumorale. Una delle variabili del DNA del Melanoma può essere la mutazione di un oncogene (BRAF), presente nel 45-50% dei casi. Per i casi di melanoma in cui questa mutazione sia presente, è stato identificato un farmaco (Vemurafenib) che blocca in modo specifico questo oncogene con risultati impensabili fino a qualche anno fa: risposte cliniche nel 70-80% dei casi ed aumento di durata delle risposte e della sopravvivenza. Anche per il melanoma dunque si avvia l era delle terapie mirate come per altri tumori solidi e di trattamenti sempre più personalizzati. Oltre a questo importante ed innovativo risultato, si è avuta anche l ulteriore conferma dell efficacia clinica dell Ipilimumab, farmaco già presentato nel Questo è un anticorpo monoclonale (cioè un farmaco costituito da un proteina costruita per legarsi e bloccare in maniera specifica un recettore definito), che non agisce su componenti tumorali, ma che serve a liberare l attività più aggressiva del nostro sistema immunitario, normalmente frenata nell attacco contro il cancro. Esiste, infatti, un meccanismo di controllo che impedisce al nostro sistema immunitario di attaccare le nostre stesse cellule (quando questo controllo è deficitario si sviluppano malattie autoimmuni!). Questo meccanismo di controllo è in qualche modo un ostacolo per le terapie immunitarie contro il cancro, poiché è un meccanismo che finisce per controllare e proteggere anche il tumore considerandolo un tessuto nato nell organismo. Se dunque da un lato il sistema immunitario può essere in grado di riconoscere ed attaccare le cellule tumorali come elementi dannosi ed estranei, dall altro esistono freni a tale attacco che la natura stessa ha inconsapevolmente predisposto. L Ipilimumab blocca il meccanismo che fa da ostacolo e libera l attività di attacco al tumore, con risultati talora sorprendenti e soprattutto duraturi. Anche nella nostra esperienza all IRST, avendo partecipato dal 2006 ad alcuni studi clinici sperimentali promossi dalla Company produttrice del farmaco, abbiamo registrato guarigioni in pazienti affetti da Melanoma, che perdurano a tutt oggi. Siccome il farmaco ha un attività non necessariamente legata al tipo di tumore, ora viene sperimentato anche in altre patologie, quali il Carcinoma della Prostata e quello Polmonare. L ASCO 2011 ha confermato in un ampio studio clinico l efficacia di questo farmaco, rilanciando con forza la credibilità dell immunoterapia del cancro. Avendo, infatti, la prova di efficacia duratura di una terapia essenzialmente immunologica si aprono prospettive molto stimolanti per il suo possibile abbinamento con altri farmaci e, in particolare, con i vaccini antitumorali. Questi ultimi oltre a stimolare nell organismo il riconoscimento e l avvio di un attacco specifico contro le cellule tumorali, necessitano sicuramente anche di un aiuto per superare le barriere difensive che lo stesso organismo ed il tumore frappongono ad ostacolare l attacco. L ipilimumab è una prima molecola che crea una breccia nelle mura del castello dietro cui il tumore si trincera e si accresce ed altre armi si stanno preparando in questo senso. Nelle sessioni conclusive dell ASCO si è auspicata un associazione terapeutica fra Vemurafenib ed Ipilimumab, in quanto apparentemente complementari: il primo ha un azione rapida e che tende ad esaurirsi, il secondo un attività lenta e duratura. L IRST di Meldola dopo l ASCO 2011, dunque: si prospettano studi di particolare interesse. Siamo da tempo coinvolti nella preparazione di una terapia cellulare vaccinica, che riguarda in particolare il Melanoma e che potrebbe avere un ulteriore enorme impulso dall entrata in uso di questo e di altri farmaci. Ad un passo dal riconoscimento formale ed ufficiale di Istituto di Ricerca a carattere Nazionale (IRCCS) ed essendo ormai prossimi dall avere anche il riconoscimento di Officina Terapeutica per le Terapie Cellulari da parte dell AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), l impegno per il trattamento delle neoplasie mediante la stimolazione delle difese immunitarie prosegue, all IRST, con rinnovato vigore non solo contro il Melanoma. l informatore n. 88 settembre

10 Prevenzione UN RAGGIO DI SOLE PER PROTEGGERSI A cura del dott. Ignazio Stanganelli, Ricercatore responsabile Unità di Ricerca IOR Progetto Melanoma c/o Centro di Onco-dermatologia IRST Tra i progetti di ricerca che lo IOR ha deciso di finanziare quest anno, spicca un iniziativa che, nel corso della stagione estiva, ha promosso nelle spiagge romagnole le modalità di una corretta esposizione solare. Come ci ricorda il dott. Stanganelli, comunque, il miglior alleato contro i danni causati dal sole è solo uno: il buon senso. Cari Lettori, come Ricercatore ho il personale piacere di illustrarvi in queste pagine il Progetto che lo IOR mi ha permesso di realizzare. Nell ambito del nuovo bando Progetti di Ricerca , l Istituto Oncologico Romagnolo ha infatti scelto di finanziare 6 nuovi progetti di ricerca, tra cui il Progetto Salviamo la Pelle, nel quale si inserisce il sotto-progetto Raggio di Sole : una ricerca epidemiologica e sociologica che ha avuto l obiettivo di diffondere, nel corso di quest estate, una corretta cultura sull esposizione solare nelle spiagge del litorale ravennate e cervese. Studi epidemiologi hanno chiaramente dimostrato come i principali fattori di rischio ambientali per i tumori della pelle sono un eccessiva esposizione solare con scottature (eritemi) e l uso di lampade solari artificiali, in particolare durante l infanzia e l adolescenza, in soggetti di pelle chiara, occhi chiari e con molti nei. Per questo motivo il codice europeo contro il cancro sottolinea di proteggere adeguatamente la pelle durante l esposizione solare naturale e di evitare le lampade artificiali e le scottature solari (eritemi). In linea con le direttive europee e con il piano oncologico nazionale , il Raggio di Sole è un progetto trasversale con tre importanti istituzioni impegnate per la Ricerca: l Istituto Oncologico Romagnolo (IOR), l Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST) e il Centro di Studi Avanzati sull Umanizzazione delle Cure e sulla Salute Sociale (Ce.Um.S Università di Bologna). Oltre al sottoscritto, quale responsabile scientifico IOR del progetto e direttore della Skin Cancer Unit IRST, è stato coinvolto, per la parte sociologica, il prof. Costantino Cipolla, Presidente del Ce.Um.S. Il Progetto Raggio di Sole si è così strutturato su due attività principali: - l educazione a una corretta esposizione solare, attraverso la creazione di info summer point dedicati alla distribuzione di opuscoli informativi ad hoc sulle corrette modalità di esposizione solare; - un indagine epidemiologica e sociologica volta a rilevare il livello di consapevolezza e le abitudini degli amanti della tintarella in merito all esposizione ai raggi solari (questa attività è stata svolta attraverso questionari di rilevazione delle abitudini solari da compilare on-line (sul sito dello IOR: oppure in forma cartacea presso gli info summer point allestiti presso le attività turistico-commerciali aderenti all iniziativa. Le fasi operative di distribuzione e ritiro dei questionari sono state svolte da un gruppo di studenti della Facoltà di Scienze Politiche R.Ruffilli di Forlì, opportunamente addestrati, che hanno presidiato gli stabilimenti balneari aderenti all iniziativa e gli eventi serali di Marina di Ravenna, Punta Marina, Marina Romea e Cervia. Il Progetto è partito ufficialmente sabato 11 giugno e, nell estate 2011, sono stati coinvolti 11 stabilimenti balneari: 6 bagni di Cervia - Ulisse, Lido Beach, Balmor, Dario, Vittorio e Stefano; 5 bagni di Ravenna - Luana (Marina di Ravenna), Bologna e Vela (Punta Marina), Corallo (Marina Romea) e Punta Turquesa (Lido Adriano). Per presentare questo ambizioso progetto e raggiungere il maggior numero di persone, sono state indette due conferenze stampa: la prima il 7 maggio a Marina di Ravenna, presso il Circolo Velico Ravennate, durante la quale è stata per la prima volta annunciata la partenza del progetto e ne sono state illustrate le caratteristiche generali, assieme all Assessore al decentramento del Comune di Ravenna Silveria Lameri, il Direttore Generale dell AUSL di Ravenna Tiziano Carradori, il sottoscritto e Costantino Cipolla. La seconda si è tenuta invece sabato 11 giugno (data di partenza del progetto) presso l Hotel Palace di Milano Marittima, dove sono stati presentati i protagonisti principali e illustrati tutti i dettagli tecnici e operativi, dalla partenza alle modalità di svolgimento, fino alla presentazione degli studenti coinvolti. In questa cornice, è stato molto gradito il saluto e gli onori di casa di Paola Batani (proprietaria della catena Select Collection Hotels), molto sensibile alle nostre attività e consapevole dell importanza di questo progetto dal punto di vista della tutela della salute. In tale occasione ho voluto anche sottolineare che con questo progetto non vogliamo demonizzare in alcun modo il sole che, anzi, deve essere considerato un importante alleato e fonte di benessere. I raggi solari sono un toccasana per la salute, aiutano a sentirsi in forma, fortificano le ossa, migliorano le difese contro le malattie infettive e vascolare. Le modalità di una corretta esposizione solare si basano sulla conoscenza della propria pelle (fototipo) e della relativa risposta all esposizione solare, cercando di evitare le ore più calde, stare all ombra o sotto l ombrellone, prendere il sole gradualmente e utilizzare una crema protettiva per evitare le scottature. E necessario, inoltre, porre particolare attenzione ai solarium artificiali usati per preparare la pelle e mantenere l abbronzatura. Il livello di radiazioni emanate dal sole a mezzogiorno in estate è pari a circa 50 Watt, mentre quello di un lettino abbronzante è dieci volte superiore, circa 500 Watt: un trauma per i melanociti, cioè le cellule responsabili dell abbronzatura. La conoscenza di tale effetto non ha bisogno di altri commenti nei consumatori abituali e nei soggetti a maggiore rischio con pelle chiara e fotosensibile. Il Sindaco di Cervia, Roberto Zoffoli, ha dichiarato il nostro principale obiettivo è di stare vicino a cittadini e turisti anche dal punto di vista dell educazione a stili di vita corretti volti ad evitare l insorgenza 10 n. 88 settembre 2011 l informatore

11 di problematiche relative alla salute, e questa iniziativa ha contribuito senza ombra di dubbio a raggiungere l obiettivo. Danilo Piraccini, Presidente della Cooperativa Bagnini di Cervia, in conferenza, ha illustrato dettagliatamente Galileo, progetto Wi-Fi promosso dalla Cooperativa Bagnini e dal Comune di Cervia che prevede la copertura wireless per 9 km di costa adriatica (Cervia, Milano Marittima, Tagliata). Piraccini ha dichiarato abbiamo messo a disposizione di cittadini e turisti una grande ed innovativa piattaforma sul territorio balneare, che nel corso della stagione estiva ha dato una duplice opportunità: usufruire della rete Wi-Fi e contribuire alla ricerca sociale entrando nello spazio destinato al progetto Raggio di Sole, compilando il questionario di rilevazione on line. Anche il prof. Cipolla e la sua collaboratrice dott.ssa Agnoletto hanno ribadito quanto il progetto sia importante, proprio perché la raccolta dei questionari compilati genera una restituzione di risultati importantissima per capire le abitudini dei cittadini sul tema e orientarsi per le future campagne di prevenzione, contribuendo a generare un circolo virtuoso nell ambito della prevenzione primaria e nell adozione di stili di vita corretti. La conferenza stampa tenutasi l 11 giugno scorso presso l Hotel Palace di Milano Marittima. In Italia sono stati numerosi gli interventi di educazione sanitaria, ma sono alquanto limitati gli studi che hanno valutato l impatto di tali campagne sul grado di sensibilizzazione della popolazione in merito agli effetti dell esposizione solare e dei raggi UV artificiali. In questo ambito il progetto Raggio di Sole, è stato sicuramente uno dei più innovativi progetti di educazione solare presenti sul territorio nazionale e testimonia l intensa attività che lo IOR, in collaborazione con l IRST, sta svolgendo anche nel campo della dermatologia oncologica per la diagnosi precoce del melanoma, lo sviluppo tecnologico e, in questo caso, per la prevenzione primaria dei tumori cutanei in collaborazione con l Università di Bologna. BUON RAGGIO DI SOLE: Giornata di prevenzione con lo IOR a Riccione Si è svolta sabato 11 giugno, in piazzale Roma a Riccione, la prima giornata dell iniziativa di prevenzione al melanoma ed educazione ad una corretta esposizione solare denominata Buon Raggio di Sole. L iniziativa, supportata da Coop Adriatica e Conad Riccione, col patrocinio del Comune di Riccione, si inserisce nel progetto Raggio di Sole, illustrato nella pagina precedente, e ha visto lo IOR impegnato durante tutta la giornata nella distribuzione di materiale informativo per sensibilizzare ed educare ad una corretta esposizione solare. A tale scopo è stato creato un opuscolo informativo ad hoc con semplici ed utili consigli su come individuare il proprio fototipo e su come comportarsi durante l esposizione al sole. Nelle prime ore della sera hanno poi concluso l evento, assieme al Sindaco Massimo Pironi, i Medici Dermatologi dell AUSL di Rimini dott. Catrani, dott. Pierleoni e il dott. Stanganelli dell IRST di Meldola, il Primario di Oncologia di Rimini, prof. Alberto Ravaioli, ed il dott. Pasquini, Responsabile del modulo di Oncologia dell ospedale Cervesi di Cattolica. Durante tutta la giornata, presso i gazebi IOR, sono stati distribuiti gli opuscoli per la corretta esposizione al sole e si è sensibilizzata la cittadinanza ed i turisti sull importanza della prevenzione, distribuendo a tutti i bambini presenti i palloncini con il logo dell iniziativa. Il concerto Emocanzoni, un percorso di emozioni, poesia e musica della Stefano Rava Band, con la partecipazione della ballerina Giulia Cenni, ha poi concluso la giornata, per arrivare diritti al cuore...e alla pelle, con un Buon Raggio di Sole! Momento Istituzionale: (da sinistra) Barbara Bonfiglioli, Consigliere responsabile Sede IOR di Riccione; Massimo Pironi, Sindaco di Riccione; dott. Catrani, primario di Dermatologia Ospedale Infermi; dott. Pierleoni, dermatologo Ospedale Ceccarini; dott. Stanganelli, medico IRST di Meldola; Ilva Melotti, Consigliere IOR; dott. Pasquini, responsabile modulo di oncologia dell ospedale Cervesi; prof. Ravaioli, Primario Oncologia Ospedale Infermi. l informatore n. 88 settembre

12 CERVIA: SERVIZIO DI ACCOMPAGNAMENTO PER PAZIENTI ONCOLOGICI Grande successo in questi primi mesi per il servizio di accompagnamento per pazienti oncologici, avviato a Cervia grazie al sostegno del Comune e della Consulta del Volontariato. L iniziativa, completamente gratuita, fornisce aiuto a tutti i pazienti del territorio che hanno difficoltà a raggiungere l Ospedale di Ravenna o l IRST di Meldola per svolgere cicli di terapie, esami o visite in ambito oncologico, e rientra nell ambito delle attività assistenziali condotte dallo IOR sul territorio: la medesima attività, infatti, viene garantita già da diverso tempo nel territorio di Faenza, dove nel 2010 i Volontari IOR hanno accompagnato 14 pazienti in 290 viaggi, per un totale di km percorsi. Nel dettaglio, il servizio è rivolto ai pazienti in condizioni di autosufficienza, che saranno accompagnati dalla propria abitazione fino al luogo della terapia e ritorno: vitale per la realizzazione di questo progetto la collaborazione con la Consulta del Volontariato, al fine di trovare gli autisti volontari, e il Comune di Cervia, con il cui aiuto è stato possibile dotarli dell automezzo per il trasporto. Le persone che avessero bisogno di accompagnamento potranno contattare il Referente IOR del servizio al numero (dal lunedì al venerdì, dalle alle e dalle alle 19.00). Chi invece desiderasse aiutare lo IOR come Volontario in questo e in altri servizi sul territorio, può contattare la Sede IOR di Ravenna al numero o visitare il sito LO IOR PORTA FORTUNA ALLA DE ANGELIS GODO NORTH EAST KNIGHTS Nelle serate del 20 e 21 maggio, presso il campo da baseball A.Casadio di Godo di Russi a Ravenna, le nostre infaticabili Volontarie, guidate da Gisella e Flavia, hanno presentato le iniziative IOR, distribuendo materiale informativo e piantine in cambio di offerte. Nel corso della prima serata, il Vice-Presidente IOR, Mario Pretolani, è stato personalmente presente in campo e, accompagnato e coadiuvato dal dott. Carlo Naldoni, dirigente della società ASD Baseball Godo nonché a sua volta Volontario IOR, ha eseguito il primo lancio della partita di IBL1 (la massima serie del campionato italiano di baseball) fra la squadra di casa della De Angelis North East Knigthts e la Fortitudo di Bologna. La serata è stata anche l occasione ideale per presentare le attività IOR ai circa 200 spettatori presenti alla partita. Per la cronaca, la presenza dello IOR ha portato decisamente fortuna, in quanto la De Angelis North East Knigths ha battuto la forte e favorita compagine bolognese per 5 a 3, suscitando l entusiasmo degli spettatori presenti. Foto di gruppo per la De Angelis Godo North East Knights assieme al Vice-Presidente IOR Mario Pretolani, al dott. Carlo Naldoni e alle Volontarie del Punto IOR di Godo di Russi. 12 n. 88 settembre 2011 l informatore

13 Alimentazione GLI OPUSCOLI ONCOLOGICI: Alimentazione e Salute e Consigli e Ricette per pazienti in terapia Importante iniziativa promossa presso il Day Hospital oncologico di Rimini nell ambito dell educazione alimentare. Nel corso della Giornata del Benessere promossa dallo IOR, tenutasi lo scorso aprile a Riminiterme, sono stati presentati due opuscoli dal titolo Alimentazione e Salute e Consigli e Ricette per pazienti in terapia, facenti parte della collana sulla Prevenzione a cura dell Unità di Oncologia di Rimini. Il primo è una guida per una corretta alimentazione che prende le mosse dal Codice Europeo contro il tumore e sviluppa una serie di argomenti che vanno dalla descrizione dei principi nutrizionali contenuti negli alimenti ai consigli pratici e suggerimenti dietetici per vivere sani e in forma. Il secondo è un ricettario semplice e pratico che guida, non solo alla preparazione di piatti genuini ed equilibrati ma, più in generale, al comportamento e alle abitudini da far proprie e mantenere, dalla spesa alla tavola. In entrambi viene evidenziata e spiegata, con tabelle dettagliate e una serie di illustrazioni, l importanza, nell ambito della prevenzione ai tumori, di una sana e corretta alimentazione. Grazie alle cure di cui oggi disponibili in campo medico, chirurgico e radiante, infatti, possono guarire definitivamente più della metà delle persone che si ammalano di tumore. Oltre a ciò, molto si può fare anche attraverso la corretta alimentazione, il movimento quotidiano e la lotta al fumo. La ricerca scientifica ha dimostrato che un terzo dei tumori è legato all alimentazione. È quindi importante sapere cosa fa bene e cosa invece è nocivo; vi sono infatti alimenti protettivi dell organismo e altri che possono favorire l insorgenza dei tumori. In concreto, per stare bene, a tavola occorre saper scegliere. Gli studi medici hanno evidenziato che frutta e verdura riducono la comparsa di tumore polmonare, indipendentemente dal fumo che rimane il suo principale fattore di rischio; che le fibre alimentari sono fortemente protettive, in particolare relativamente ai tumori intestinali del colon e del retto, tanto che, raddoppiandone il consumo, diminuisce del 40% il rischio di ammalarsi dei due tipi di tumore. Ciò dimostra che un alimentazione sana ed equilibrata può avere conseguenze benefiche sul nostro organismo e influire in maniera significativa sulla riduzione del rischio. Vero è che le cattive abitudini sono dure a morire ed è altrettanto vero che ogni cambiamento comporta resistenza, dubbi e incertezze. Il consiglio è: imparare a scegliere i cibi utili e protettivi, variando fra i tanti prodotti disponibili. Più frutta e verdura, prodotti magri (latte scremato, formaggi e yogurt magri) pane, pasta e farine integrali. Una semplicissima e buona regola per stare bene è non ingrassare, mangiare lentamente, stare a tavola il tempo giusto, con calma e serenamente. Praticamente il consiglio è di preferire: antipasti di verdure, primi conditi semplicemente (es. con pomodoro fresco o verdure) carne o pesce preparati senza troppa elaborazione, macedonia di frutta o sorbetto piatti unici come insalata di riso, bresaola con rucola olio e limone, roast beef con limone, prosciutto crudo e melone. Nessun alimento in natura contiene da solo tutte le sostanze nutritive indispensabili all organismo, il modo migliore per una dieta corretta sta nel variare il più possibile i cibi, ogni giorno. Queste sono solo alcune delle indicazioni: per saperne di più, vi invitiamo alla lettura degli opuscoli Alimentazione e Salute e Consigli e Ricette disponibili gratuitamente presso il Reparto di Oncologia di Rimini e presso le Sedi IOR di Rimini e di Riccione. l informatore n. 88 settembre

14 MANGIARE RISO DURANTE LA TERAPIA Un aiuto prezioso in molte occasioni Prosegue in queste pagine la rubrica di consigli alimentari durante le terapie oncologiche inaugurata dalla nostra cara Volontaria Irene Bianchi nel precedente numero. Oggi Irene ci dà sfiziose ricette basate su uno dei cereali più diffusi sulle nostre tavole: il riso. Lo sappiamo: per affrontare e superare al meglio gli inconvenienti procurati dalla chemioterapia sono molto utili la pazienza e la tenacia, l ottimismo e la forza di volontà e soprattutto i giusti consigli nutrizionali per tenere calmo l apparato digerente che si ribella! Tra gli effetti collaterali più comuni delle chemioterapie ci sono infatti disturbi di vario genere, tra i quali i più comuni sono la nausea, la diarrea e la stitichezza. E se quelli che ci affliggono sono i primi due, aiutiamoci con il riso. Per fortuna la natura ci fornisce il riso, un alimento eccezionalmente versatile, utile in tante occasioni e in mille modi. Questo prezioso cereale viene infatti consigliato anche nel bellissimo opuscolo Consigli e ricette per pazienti in terapia preparato dall Unità Operativa di Oncologia dell Ospedale Infermi di Rimini diretto dal Prof. Alberto Ravaioli, dove a pag. 11 si trovano le indicazioni per cuocerlo. A partire da quel consiglio, ho elaborato diverse soluzioni, per poterlo rendere più gradevole e appetitoso, oltre che salutare, quando la nausea e il mal di pancia fan passare la voglia di stare ai fornelli! PREPARAZIONE BASE Lavare il riso integrale biologico sotto l acqua corrente e metterlo a cuocere misurando: per 1 tazza di riso, 7 tazze di acqua fredda e un piccolo pizzico di sale (infatti il preparato derivato si potrà utilizzare per preparazioni sia salate, sia dolci). Poiché il tempo di cottura è molto lungo, è consigliabile utilizzare una pentola a pressione, calcolando minuti dal momento in cui inizia a sibilare. Quando il riso è cotto scolarlo (raccogliendo la poca acqua rimasta) e passarlo al passaverdure. Ne risulta una crema di riso che può poi essere condita con ingredienti diversi, per diventare un appetitoso primo piatto oppure un gradevole dessert. (E l acqua di cottura è un ottimo calmante per le pareti intestinali irritate) Un consiglio: poiché la preparazione è lunga e durante il trattamento la voglia di cucinare è scarsa, si può preparare la crema di riso con dose doppia (2 tazze di riso e 14 tazze di acqua), lasciarla freddare e suddividerla in vasetti che poi possiamo surgelare. Sarà quindi sufficiente togliere dal freezer un vasetto per volta, lasciarlo scongelare e condirlo a piacere, per gustarlo dolce o salato, a seconda delle preferenze del momento. Tutte le variazioni che seguono, tranne il budino allo yogurt, possono essere preparate e gustate sia fredde sia calde. Riso ai profumi mediterranei Cosa serve: crema di riso cotto, sale, erbe aromatiche miste tritate (rosmarino, origano, mentuccia, salvia), olio extravergine d oliva, parmigiano. Come fare: Tritare le erbe aromatiche, scaldare il riso cotto ed eventualmente aggiungere un po di sale, cospargerlo con le erbe, irrorare con l olio e, a piacere, unire il parmigiano grattugiato. (Si può gustare anche a temperatura ambiente, senza riscaldare il riso) E consigliabile, prima di iniziare a mangiare, chiudere un attimo gli occhi e ricordare una bella vacanza al mare, riassaporando i gusti di quei momenti. La serenità aiuta a stare meglio. Riso alla genovese Cosa serve: crema di riso cotto, sale, basilico fresco, aglio tritato (a piacere) olio extravergine d oliva, parmigiano. Come fare: pestare il basilico con un po di sale grosso (per non farlo annerire), aglio, olio d oliva, parmigiano grattugiato. Scaldare il riso cotto e unire il pesto, mescolando con cura. (Si può gustare anche a temperatura ambiente, senza riscaldare il riso.) Anche per questo piatto cerchiamo di ricordare una bella vacanza marina prima di iniziare a mangiare. Perché, anche se oggi il gusto e l olfatto non funzionano, la fantasia funziona sempre Riso piccante ai profumi esotici Cosa serve: crema di riso cotto, sale, zenzero, scorza di limone, olio extravergine d oliva. Come fare: Tritare lo zenzero fresco (oppure utilizzare un pizzico di quello essiccato in polvere), grattugiare poca scorza di limone e mescolare gli ingredienti con l olio. Scaldare il riso cotto, eventualmente aggiungere un po di sale, unire lo zenzero e la scorza di limone con l olio e mescolare. (Si può gustare anche a temperatura ambiente, senza riscaldare il riso). Abbiamo mai sognato l oriente magico o l India misteriosa? Immaginiamo di essere in viaggio Crema di riso dolce Cosa serve: crema di riso cotto, miele biologico, eventualmente cacao biologico per decorare. Come fare: mettere la crema di riso in una ciotola, versare sopra a piacere un po di miele e, se piace, decorare con poco cacao in polvere. Mescolare bene e gustare come merenda o come fine pasto. E ottima sia calda sia a temperatura ambiente. Prima di gustarci questa merenda pensiamo di essere in mezzo a un prato fiorito dove svolazzano le api che ci hanno dato quest ottimo miele. E se decidiamo di mangiarla calda, saremo in un rifugio in montagna, per rifocillarci dopo una giornata al freddo Budino di riso allo yogurt Cosa serve: crema di riso cotto, yogurt biologico naturale, eventualmente miele biologico. Come fare: tenere in frigorifero la crema di riso, che si indurirà come un budino. Al momento di consumarla, aggiungere yogurt e mescolare. A piacere dolcificare con poco miele. (Se il tipo di terapia che stiamo facendo ci impedisce di mangiare cibi freddi, aspettiamo almeno mezz ora, in modo che raggiunga la temperatura ambiente.) Chiudiamo gli occhi e pensiamo di essere accaldati, dopo una lunga passeggiata. N.B. Chiaramente questi sono solo alcuni suggerimenti. E possibile sbizzarrirsi secondo la propria fantasia, per esempio aggiungendo alla crema di riso un po di salsa di pomodoro, oppure verdure sminuzzate e saltate in padella, o ancora carne in spezzatino oppure, se vogliamo preparare un dolce, frutta fresca o frutta secca a pezzettini l importante è seguire i propri gusti e volersi bene!!! 14 n. 88 settembre 2011 l informatore

15 A che punto siamo NUOVO DAY HOSPITAL ONCOLOGICO DI RIMINI In dirittura d arrivo il nuovo Day Hospital oncologico riminese, nel cui progetto l Istituto Oncologico Romagnolo ha avuto ancora una volta un ruolo decisivo, tramite la realizzazione di una maratona solidale di raccolta fondi. Nel mese di febbraio sono stati avviati i lavori per la realizzazione, presso l Ospedale Infermi di Rimini, del Nuovo Day Hospital Oncologico. Si tratta di un sostanziale adeguamento di strutture e servizi, necessario per garantire a tutti la migliore qualità assistenziale e maggior privacy, una tappa fondamentale di un percorso sempre in crescita, iniziato a Rimini vent anni fa e che oggi segna un ulteriore passo in avanti. Il completamento di questa struttura, infatti, nel cui progetto lo IOR si è impegnato al fianco della AUSL, è ormai prossimo: terminate le costruzioni murarie, sono ora in corso i lavori di predisposizione dell impiantistica (scarichi, riscaldamento, impianti elettrici e altro). La totale ristrutturazione dei locali e la conseguente redistribuzione degli spazi, con rifacimento della parte edilizia interna e delle finiture, rispettano le norme di sicurezza più recenti, ivi compresi i requisiti per l accreditamento e rifacimento integrale degli impianti, con particolare attenzione al comfort termo-igrometrico ambientale (cioè a temperatura e umidità degli ambienti), alla sicurezza elettrica e antincendio. Una particolare attenzione è stata dedicata, oltre che alle camere e agli ambulatori, agli ambienti per l attesa, oggi costituiti da semplici sedute lungo il corridoio. Verranno così create zone per l attesa distinte in relazione alle diverse esigenze del paziente, in modo da evitare sovrapposizioni inappropriate, specie dal punto di vista psicologico. Ricordiamo che lo IOR è intervenuto a sostegno della realizzazione attraverso una maratona di raccolta fondi, nel corso della quale il contributo più significativo è stato quello di Banca Malatestiana, che ha aperto le sottoscrizioni con la cifra di ben euro. Pertanto il nuovo Day Hospital Oncologico verrà intitolato alla memoria del Cavalier Umberto Mazzotti, Presidente di Banca Malatestiana. La sottoscrizione è proseguita nell arco di tutto il 2010 con l intervento di Aziende, Istituzioni, Enti, Cittadini e Media del territorio, che hanno partecipato con liberi contributi, attività o eventi finalizzati alla raccolta fondi, mostrando grande impegno e responsabilità sociale. Si ringraziano quindi tutti coloro che, con grande solidarietà, hanno partecipato a un progetto necessario e utile a tutta la comunità. NATI PER LEGGERE Nei mesi di aprile e maggio i Volontari delle Sedi IOR di Forlì, Faenza e Ravenna sono stati coinvolti in un corso di lettura ad alta voce, con l obiettivo di diffondere particolari tecniche e abilità in questo ambito. Erano una ventina i Volontari che hanno aderito alla proposta delle psicologhe IOR di frequentare un corso di lettura ad alta voce: così 5 Volontari di Faenza, 9 di Ravenna, 3 di Forlì e 3 di Rimini si sono dati appuntamento in alcune ore del pomeriggio, per ascoltare le lezioni del prof. Cucurullo. Il percorso ha toccato la Sede di Faenza il 28 aprile, quella di Forlì il 5 maggio, concludendosi infine a Ravenna il 12 maggio. Si è trattato quindi di un percorso itinerante che ha richiesto sforzo e molto impegno per raggiungere le diverse Sedi, in particolare dal gruppo IOR di Rimini che si è dimostrato motivato nonostante la distanza. Il corso, oltre a favorire l apprendimento di tecniche e abilità per leggere ad alta voce, ha incoraggiato la conoscenza e lo scambio tra Volontari di diverse realtà IOR. Le lezioni sono state così strutturate in modo che tutti si sentissero coinvolti nella verifica continua delle abilità acquisite, ponendo una particolare attenzione a realizzare una relazione di ascolto non passivo, ma profondamente attivo, che mette in gioco le capacità superiori dell individuo: attenzione, concentrazione, memoria, pensiero logico, costruzione di immagini mentali ed emozioni, perché da questo incontro può nascere la dimensione creativa. In sintesi AR.INTO.TE.TI.VO è stata la parola magica che ha caratterizzato il corso. AR per articolazione dell apparato vocale; INTO per intonazione della voce; TE per tempo inteso come ritmo sia emotivo sia di punteggiatura; TI per timbro di voce; VO per volume. I Volontari si sono decisamente impegnati, divertendosi nel cercare di leggere, sentite le indicazioni del docente, in maniera creativa, coinvolgendo tutto il corpo nell esprimere le emozioni che l autore del testo voleva comunicare. L influenza che questo corso ha avuto su alcuni partecipanti è stata molto importante, tanto da coinvolgere, come è successo per il gruppo forlivese durante la supervisione mensile, anche gli altri Volontari di Compagnia e Ascolto in una dimostrazione ad alta voce dei risultati ottenuti: qualcuno ha già persino iniziato ad utilizzare questa nuova abilità sul posto di lavoro! Ora i lettori volontari partecipanti al corso, sono pronti a leggere ad alta voce per gli altri con grande entusiasmo. E importante che questa abilità, che necessiterà di continue verifiche affinché non si perda, sia esercitata discretamente nei contesti più diversi, principalmente per allietare e distrarre chi ha problemi di salute. Ascoltare un bravo lettore che propone un testo interessante, piacevole e divertente, può infatti donare la possibilità di non pensare, almeno per un po, ai propri guai. Il gruppo di Volontari IOR impegnato nel progetto Nati per Leggere. l informatore n. 88 settembre

16 Psiconcologia IOR LA FORMAZIONE IN PSICONCOLOGIA: LE ESPERIENZE PROMOSSE DAL GRUPPO DI LAVORO IN PSICONCOLOGIA IOR a cura del Gruppo di Lavoro in Psiconcologia IOR Prosegue in questo numero la seria di articoli realizzati dal Gruppo di lavoro in Psiconcologia IOR. La formazione in ambito psiconcologico è il tema affrontato in questo numero. Tra gli obiettivi che il Gruppo di lavoro in Psiconcologia dello IOR si è posto fin dal suo inizio, la formazione rappresenta un punto chiave. Gli strumenti di applicazione e gli interventi di aiuto psicologico alle persone colpite dal cancro e ai loro familiari, hanno un significato specifico e debbono tenere conto di molti fattori, tra cui la loro correttezza metodologica e la loro efficacia. Non è sufficiente infatti che una figura psicologica intervenga nelle situazioni di crisi con un supporto generico, ma è necessario che la figura psicologica abbia competenze in ambito psiconcologico, una formazione specifica sul campo e sappia applicare gli strumenti più idonei che la letteratura internazionale ha dimostrato essere tali. Troppo spesso infatti l ambito psicologico è avvolto da un alone di poca chiarezza e alla popolazione viene frequentemente passato il messaggio che il conforto psicologico è facilmente attuabile da chiunque, sminuendo in tal modo il senso dell impiego della parola e dell ascolto e non considerando che, in ambito psiconcologico, esistono tecniche di intervento psicoterapeutico assai complesse ma estremamente efficaci. Per tali motivi il gruppo di lavoro in Psiconcologia dello IOR ha attivato negli ultimi due anni attività formative condotte dai maggiori esperti a livello internazionale, collaborando con l Università di Ferrara nella organizzazione di alcuni percorsi di training di alta rilevanza che hanno permesso al gruppo stesso di crescere e di migliorare ulteriormente il livello delle proprie competenze specialistiche. Il trauma di ammalarsi di cancro: l ipnosi come strumento clinico. La diagnosi di una malattia come il cancro rappresenta un evento stressante, per il quale le risposte emozionali possono assumere in almeno un terzo dei casi caratteristiche tali (ansia, alterazioni del sonno, profonda demoralizzazione e depressione) da essere a tutti gli effetti un disturbo da stress. L intervento psicoterapeutico con l utilizzo di ipnosi può rafforzare il controllo psicologico dei processi mentali e fisici. Molto diversamente rispetto a quanto solitamente si pensa quando si parla di tale tecnica (spesso vista anche per la distorta informazione dei mass-media come uno stato di sonno in cui la persona sembra essere passivo strumento in mano all ipnotista), l ipnosi è una forma di attenzione estremamente focalizzata attivamente perseguita dal soggetto, simile a quella degli stati di meditazione. Tale condizione permette di modulare la percezione sia di sintomi fisici, come il dolore, sia di stati psicologici, come l ansia e la preoccupazione. Un corso specifico sulla tecnica dell ipnosi in oncologia è stato organizzato dal Gruppo di lavoro in Psiconcologia IOR con il Prof. David Spiegel, uno dei massimi esperti sull ipnosi in medicina e in oncologia in particolare, il 17 e 18 giugno Gli obiettivi del corso sono stati di esaminare il fenomeno dell Ipnosi e il ruolo che essa ha nella psicoterapia, di imparare a come indurre stati ipnotici e a come sviluppare adeguate strategie di ristrutturazione cognitiva con l ipnosi e di apprendere come trattare problemi correlati allo stress nelle condizioni mediche. David Spiegel è Profes- Foto di gruppo per il corso tenuto dal prof. David Kissane il 22 e 23 febbraio scorso. sore di Psichiatria presso il Dipartimento di Psichiatria e Scienze Comportamentali della Stanford University, negli Stati Unuti, dove dirige il Centro sullo Stress e la Salute e il Centro di Medicina Integrata. È stato Presidente dell American College of Psychiatrists e della Society for Clinical and Experimental Hypnosise, ha pubblicato dieci libri e moltissimi lavori in area psiconcologica. La sua modalità di conduzione interattiva è stata estremamente utile per il gruppo per imparare i punti chiave di questa utilissima tecnica terapeutica. Ti prenderai ancora cura di me? Il percorso della famiglia dalla diagnosi di cancro al termine della vita. Le patologie neoplastiche colpiscono tre famiglie su quattro e quando un paziente ha il cancro, la famiglia stessa ha il cancro, poiché ogni membro è coinvolto dal dramma della malattia e dal suo processo verso la guarigione o verso la non guarigione. È quindi fondamentale che ciascun operatore impari a gestire la sofferenza secondaria al cancro in un ottica rivolta alla famiglia, comprendendo i meccanismi di funzionamento e di comunicazione all interno della famiglia e sostenendo secondo le modalità più appropriate a famiglia stessa. Una risposta a questa necessità è stata data da Lea Baider, Professore di Psicologia Clinica e Direttore dell Unità di Psico-Oncologia presso la Hadassah University a Gerusalemme, Israele, nei giorni 27 e 28 settembre Gli obiettivi del corso sono stati di migliorare le abilità professionali nell applicazione di diverse tecniche di intervento con i pazienti e i familiari, analizzandone i bisogni psicologici e spirituali, l impatto dei ricoveri nei diversi contesti di cura e le condizioni di cure palliative, secondo una modalità di approccio alla famiglia nel suo insieme. Sono stati a questo fine trattati diversi temi tra cui le implicazioni psicosociali familiari nelle diverse tappe della malattia, l utilizzo del linguaggio metaforico come aspetto centrale della comunicazione e il ruolo del silenzio, come strumenti di conoscenza delle dinamiche familiari e della applicazione di tecniche specifiche di intervento. 16 n. 88 settembre 2011 l informatore

17 Il gruppo di lavoro in Psiconcologia IOR assieme al prof. David Spiegel (al centro). Quando un proprio caro muore: interventi centrati sulla famiglia e terapia del lutto. Come già detto, la perdita di un proprio caro rappresenta un evento traumatico, denso di risposte psicologiche, emozionali e comportamentali, per le quali il processo del lutto, come fase di passaggio di sofferenza, ha il compito di permettere alla ferita subita di rimarginarsi gradualmente, pur lasciando per sempre una cicatrice nella persona. In diverse circostanze tale ferita non si rimargina e il processo del lutto si complica in maniera più o meno marcata. È quindi chiaro che nella pratica clinica l incontro con la famiglia rappresenta una necessità inderogabile e parte dei piani di trattamento integrato. La possibilità di approfondire le caratteristiche relazionali all interno del nucleo familiare è un obiettivo principale per chi si occupa di psiconcologia poiché l identificazione dei fattori di rischio per il lutto complicato e la definizione di specifici interventi psicoterapeutici centrati sulla famiglia sono uno dei campi di applicazione in ambito oncologico e palliativistico. Su queste basi il Gruppo di lavoro in Psiconcologia dello IOR ha lavorato con il prof. David Kissane in un corso che si è tenuto il 22 e 23 Febbraio scorso. David Kissane, Professore e Cattedratico di Psichiatria e Direttore del Dipartimento di Psichiatria e Scienze Comportamentali presso il prestigioso Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York, è persona di grande fama e autore di numerose pubblicazioni su importanti riviste nonché del volume specifico sulla Terapia Familiare Focalizzata sul Lutto (Open University Press, Melbourne, 2002). Il corso ha avuto da un lato l obiettivo di fornire gli strumenti per gestire gli incontri con la famiglia nell ambito delle situazioni cliniche oncologiche; dall altro di approfondire e rendere operativi le modalità di approccio al lutto secondo il modello della terapia focalizzata sulla famiglia, che il Prof. Kissane ha messo a punto. Il corso nei suoi due giorni intensivi di training e ha permesso al gruppo sia di fare esperienze dirette su come condurre incontri con le famiglie nella pratica clinica, sia di vedere in azione il modello della Terapia del lutto focalizzata sulla Famiglia nella sua modalità di conduzione in ambito clinico. I progetti futuri del Gruppo di lavoro in Psiconcologia dello IOR sono di proseguire secondo una modalità formativa attiva e basata sul modello dell esperienza e della condivisone dell esperienza, come strumento specifico pratico per affinare gli strumenti in proprio possesso sul versante dell assistenza clinica e sul versante della ricaduta formativa per i Volontari IOR. Per dar voce alle Emozioni diamo Corpo alle Parole! Percorso di Teatroterapia rivolto a donne operate al seno Un nuovo progetto è in dirittura di arrivo allo IOR: nato dalla proposta del GRUPPO IDA (Informazione, Dialogo, Aiuto), ha lo scopo di fornire supporto e promuovere iniziative che migliorino la qualità di vita delle donne con neoplasia mammaria. Le signore del Gruppo, durante gli anni di attività presso lo IOR e l Unità Operativa di Senologia, hanno rilevato la necessità di creare spazi, luoghi e tempi che permettessero una riconciliazione tra il corpo ferito e l immagine di sé, nella consapevolezza che una diagnosi di tumore comporta importanti ripercussioni anche nella percezione di sé (percezione fisica e di identità) rispetto agli altri. Da tali considerazioni si è sviluppata l idea di offrire un percorso di Teatroterapia, una forma di arte-terapia di gruppo che coniuga le teorie psicologiche e le pratiche dell allestimento scenico, allo scopo di mettere in scena i vissuti dell individuo. L obiettivo principale di un Laboratorio di Teatroterapia è quello di rendere armonico il rapporto tra corpo, voce e mente nella relazione con l altro, gli altri, se stessi e la propria creatività interpretativa, all interno di un clima di fiducia, condivisione ed empatia reciproca. La Teatroterapia non produce diagnosi, né interpretazioni psicologiche, ma rafforza nuove visioni di sé, contribuendo così a favorire una rielaborazione più costruttiva dei vissuti di malattia. L iniziativa, rivolta a tutte le donne operate al seno interessate, sarà condotta, a partire da ottobe, dal dottor Fabio Canini, psicologo psicoterapeuta e psicodrammatista Moreniano, esperto in metodi d azione. Per Informazioni contattare la sede IOR di Forlì (tel / info@ior-romagna.it) l informatore n. 88 settembre

18 LA CONTINUITA TERAPEUTICA NELLA RETE ONCOLOGICA RAVENNATE L eccellenza della Rete oncologica romagnola è stato il tema principale della conferenza tenuta a Massa Lombarda dal dott. Giorgio Cruciani, Direttore dell Oncologia Medica dell Azienda Sanitaria di Ravenna e Coordinatore del Comitato Medico Scientifico IOR. La sera di mercoledì 25 maggio presso la biblioteca comunale Carlo Venturini di Massa Lombarda, si è svolta una conferenza sul tema Continuità terapeutica nella rete oncologica della provincia di Ravenna, con il dott. Giorgio Cruciani, Direttore dell Oncologia Medica dell Azienda Sanitaria di Ravenna, come relatore. La rete oncologica romagnola è un modello virtuoso costruito pazientemente per decenni che oggi sembra vincente perché, grazie anche allo IOR, in Romagna si può fare ricerca mirata anche a livello locale, laddove, per esempio, le multinazionali dei farmaci finanziano la ricerca solo per patologie economicamente redditizie, cioè solo su grandi numeri di pazienti. Con un certosino lavoro di connessione, si sono superati i campanilismi, fino ad avere un centro unico per la ricerca che raccoglie le risorse di Cesena, Rimini, Ravenna e Forlì: una sorta di megaospedale, un unicum che ha suscitato ammirazione anche negli Stati Uniti. La rete permette al Comitato Medico Scientifico di Meldola di coordinare i singoli progetti di ricerca tra gli istituti, ottimizzando le risorse disponibili: grazie a questo sistema due di questi progetti si sono qualificati primo e secondo in una classifica a livello mondiale. Dalla ricerca deriva la formazione, dalla formazione la maggiore qualificazione del personale medico e la maggior cura dei pazienti. Tra le eccellenze dell IRST di Meldola c è la recente costruzione della self-factory dei radio-farmaci, una fabbrica di farmaci radioattivi mirati direttamente sulle cellule tumorali, molto efficaci sui tumori a lenta crescita, ben tollerati e in grado di assicurare un buon tenore di vita al malato. È questa una delle potenzialità della condivisione delle risorse: la possibilità di occuparsi non solo della cura del paziente, ma anche del suo benessere, del modo in cui vive la malattia. La Rete ha messo in campo molte iniziative in questo senso, a cominciare dal miglioramento strutturale delle oncologie romagnole per ottenere ambienti confortevoli e personale formato ad hoc, soprattutto fra i giovani, contrastando in questo senso la generale tendenza italiana di dequalificare il lavoro giovanile. Stando ai dati, in Italia ci sono circa 2,5 milioni di guariti, che devono però affrontare le conseguenze fisio-psicologiche della malattia, ai quali vanno aggiunti coloro che stanno superando il famoso traguardo dei 5 anni senza recidiva. Per tutti quelli ancora presi dalla spirale della male, in Romagna la Rete Oncologica di cui sopra attiva la continuità terapeutica, che si avvale anche della recente Legge 38 sulle cure palliative, creatrice degli Hospices, strutture ove il malato trova l assistenza di cui ha bisogno, anche rispetto al Il dott. Giorgio Cruciani. trattamento del dolore, quando l assistenza domiciliare non è più opportuna o possibile. Continuità significa che lo stesso oncologo che ha curato il paziente se ne occupa anche nella fase successiva alla cura. Nell Hospice si uniscono la cura oncologica con la terapia del dolore. Ad oggi sono stati messi in funzione l Hospice di Lugo, quello di Faenza e di Savignano sul Rubicone, con quello di Ravenna in dirittura d arrivo fra pochi anni. Un altro elemento da evidenziare è l importanza della redazione del Registro Tumori a livello locale, strumento inizialmente sottovalutato e poi rivelatosi fondamentale per la Ricerca: esso ha infatti rivelato che in Romagna esiste un alta incidenza di tumori e, contemporaneamente, un alto tasso di guarigioni. Il Registro permette anche la ricerca comparata: un esempio è il dato che in altre zone del mondo ci sono diversi tipi di tumori, come in Africa, dove è alto il numero dei tumori alla cervice uterina, da noi quasi scomparsi grazie alla prevenzione. Nel nostro mondo occidentale la crescita della malattia si deve fondamentalmente all aumento dell età media e alle patologie a essa legate. Tutti gli aspetti finora citati rientrano nel concetto di rete: ricerca, strutture adeguate, assistenza e volontariato, quest ultimo elemento fondamentale in grado di rendere possibile tutto il resto. Il dott. Cruciani ha poi ricordato con viva emozione l episodio di una paziente purtroppo in fase terminale che, grazie al sollecito e quasi materno aiuto dei Volontari IOR, è riuscita a sposarsi col suo compagno dal letto d ospedale. 18 n. 88 settembre 2011 l informatore

19 IOR, AUSL E COMUNE DI RAVENNA INSIEME PER IL PROGETTO HOSPICE Al via il progetto per un nuovo Hospice a Ravenna. Ancora una volta sarà decisivo il contributo dell Istituto Oncologico Romagnolo. L Istituto Oncologico Romagnolo, l AUSL di Ravenna e il Comune di Ravenna uniranno le loro forze in un Comitato promotore, aperto a terzi, con l obiettivo esplicito di avviare una campagna di raccolta fondi per la realizzazione di un Hospice a Ravenna. La decisione è nata nell ambito di una sempre maggiore attenzione posta da parte delle Istituzioni ai pazienti in fase critica di malattia, testimoniata dagli Hospice di Forlimpopoli, Savignano, Lugo e Faenza, alla cui realizzazione lo IOR ha contribuito sia con raccolte fondi, sia attraverso l impegno quotidiano dei propri Volontari. Lo IOR, in tal senso, si è sempre reso disponibile a sostenere parte dei costi di realizzazione di queste strutture, proprio perché riconosce e sostiene da sempre l importanza e la dignità del malato in tutte le fasi della sua vita. In qualità di socio fondatore della Federazione Cure Palliative (FCP) è, sin dalla sua nascita, impegnato nel cercare di alleviare le sofferenze dei pazienti in fase critica di malattia, sostenendo il diritto del malato oncologico ad essere seguito anche quando la malattia non può più essere guarita. Con la realizzazione di un Hospice nel territorio ravennate, la Romagna sarà assolutamente all avanguardia nell attenzione posta ai pazienti in fase critica di malattia e l Istituto Oncologico Romagnolo ha deciso ancora una volta di rendersi partecipe di questo ambizioso progetto, supportando l AUSL e il Comune di Ravenna nella sua realizzazione. A tal fine, lo IOR destinerà parte delle risorse raccolte nei prossimi tre anni di attività di raccolta fondi (Festa della Mamma, 5x1000..), e promuoverà specifiche iniziative aventi tale obiettivo. Si attiverà inoltre, fin dall inizio, nella formazione di un gruppo di Volontari che saranno poi impegnati in attività finalizzate all accoglienza e all aiuto psicologico dei pazienti. HOSPICE VILLA AGNESINA: IMPORTANTE DONAZIONE FINALIZZATA ALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE Di seguito viene pubblicata la lettera scritta dall equipe dell Hospice Villa Agnesina insieme allo IOR per testimoniare la profonda gratitudine nei confronti della Famiglia Reggi, autrice di un importante donazione in memoria della Sig.ra Maria Paola, finalizzata all attivazione di un corso di formazione per l equipe della struttura faentina. Nell incontrare la Famiglia Reggi, abbiamo avuto modo di conoscere altri aspetti della storia di vita di Maria Paola Reggi: dalle parole dei suo cari è stato facile comprendere come anche Lei ritenesse rilevante nella formazione di un professionista sanitario la ricerca e l aggiornamento, per poter garantire una migliore professionalità, oltre che l umanità e la sensibilità nel prendersi cura della sofferenza. Valori che è riuscita a condividere e a trasmettere al marito e alle Sue figlie, i quali hanno scelto di ricordare Maria Paola e di ringraziare l equipe dell Hospice Villa Agnesina per le cure ricevute, destinando un importante donazione all Istituto Oncologico Romagnolo, per l organizzazione, la pianificazione e realizzazione di un Corso di Formazione per il personale. Pertanto, il Direttore Sanitario e Medico responsabile dell Hospice dott. Luigi Bruno, il Direttore Assistenziale Emma Carla Bucci, i Consiglieri della Sede IOR di Faenza Mario Porcellini e Paolo Baldassari, assieme a tutti i Volontari, desiderano ringraziare sentitamente per un gesto così significativo, proprio perché darà modo di segnare un importante opportunità di crescita professionale per tutti e di sostenere progetti che, come in questo caso, aiutano e supportano la migliore realizzazione delle Cure Palliative. IOR e Staff Hospice Villa Agnesina l informatore n. 88 settembre

20 Dalle Sedi IOR: CESENA IL MONDO DELLO SPORT E DEL CALCIO SOSTENGONO LO IOR La consegna al Presidente dell A.C. Cesena Igor Campedelli della medaglia IOR. L Istituto Oncologico Romagnolo desidera ringraziare nuovamente l A.C. Cesena e il Presidente Igor Campedelli per il sostegno e la visibilità offerti in occasione della partita Cesena-Inter di sabato 30 aprile. L evento, organizzato nell ambito del Progetto Dino Manuzzi, lo Stadio della Città, è stato ampiamente illustrato nei precedenti numeri del nostro periodico ed ha permesso alle nostre infaticabili Volontarie di sensibilizzare i tifosi distribuendo all ingresso dello Stadio Manuzzi materiale informativo sulle attività istituzionali IOR e sul 5x Poco prima del calcio di inizio, anticipato dallo speaker, il Consigliere dott. Giorgio Vicini ha consegnato in campo al Presidente della società bianconera la medaglia IOR, come simbolo di gratitudine verso una società così sensibile e attenta nei confronti della malattia oncologica. e Diego Milito, è salito il Consigliere della Sede IOR di Cesena dott. Giorgio Vicini, per ritirare un assegno di ben euro. Un sentito ringraziamento va dunque agli organizzatori della serata e tutti gli Inter Club della Romagna, in grado di capire l importanza della solidarietà anche in momenti di festa e gioia. In occasione della trasferta in Romagna dell Inter per la partita contro il Cesena, il 29 aprile scorso i tifosi interisti romagnoli si sono ritrovati al Teatro Verdi di Cesena, per una splendida serata di festa e soprattutto di solidarietà. L evento, organizzato dal Centro Coordinamento Inter Club con il supporto organizzativo del Responsabile dei Club della Romagna Oreste Lugaresi, ha visto infatti come beneficiario dei proventi della serata l Istituto Oncologico Romagnolo. Sul palco dunque, assieme al telecronista Roberto Scarpini, a Bedy Moratti e ai giocatori Esteban Cambiasso Esteban Cambiasso, Diego Milito e Bedy Moratti consegnano al Consigliere IOR dott. Giorgio Vicini l assegno del valore di euro. 20 n. 88 settembre 2011 l informatore

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