L ITALIA E L IMPEGNO MULTILATERALE
|
|
- Concetta Alfieri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 Ministero degli Affari Esteri L ITALIA E L IMPEGNO MULTILATERALE
3 Testi di CRISTIANO MUSILLO FOTO ARCHIVI ANSA, NATO, ONU Veste grafica di STEFANIA FEDERICI
4 L impegno del nostro Paese a favore del sistema multilaterale è parte cruciale della nostra politica estera, riconosciuto a livello internazionale e testimoniato dai contributi finanziari e umani che l Italia assicura alle organizzazioni internazionali. Questo opuscolo intende offrire una rassegna sintetica e di facile consultazione sulle attività che l Italia svolge, in particolare, all interno delle Nazioni Unite, dell Unione Europea e dell Alleanza Atlantica, nonché sugli interventi di cooperazione allo sviluppo inseriti nel più ampio contesto della strategia degli organismi internazionali e del perseguimento degli obiettivi del Millennio. Lo scopo è di mettere a disposizione degli operatori dell informazione e della rete diplomatico-consolare uno strumento di lavoro per facilitare l attività di public diplomacy. Maurizio Massari Capo del Servizio Stampa e Informazione
5
6 INDICE L ITALIA NELLE NAZIONI UNITE 9 L ITALIA NELL UNIONE EUROPEA 15 L ITALIA NELL ALLEANZA ATLANTICA 19 IL MULTILATERALISMO E LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO 22 POSIZIONI APICALI DELL ITALIA NELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI 26
7
8 Il multilateralismo, centrato sul ruolo delle Nazioni Unite, quale massima istanza dotata di legittimazione politica per affrontare le sfide globali del mondo contemporaneo, è sempre stato per l Italia un obiettivo prioritario della propria politica estera. La diffusione di condizioni di pace e di sicurezza internazionali, di stabilità politica e di crescita economica, la tutela della dignità e dei diritti della persona, la lotta al terrorismo e alla proliferazione delle armi di distruzione di massa richiedono un effettiva ed efficace cooperazione degli Stati nei vari fori multilaterali. Tale approccio ha portato l Italia a farsi carico di crescenti responsabilità nazionali per contribuire a risolvere i principali nodi della politica europea e internazionale, dal Medio Oriente ai Balcani e all Afghanistan. Con la partecipazione alle numerose operazioni di pace, che hanno comportato per il 2008 l impiego di circa uomini nei vari scenari di crisi, l Italia è divenuto un Paese produttore di sicurezza e di stabilità, caratterizzando la propria azione per l importanza attribuita alla componente umanitaria e alla soluzione condivisa, da parte dei Paesi coinvolti in tali interventi, dei problemi affrontati, che spesso affondano le proprie radici nel sottosviluppo e nella mancanza di dialogo fra culture e religioni. 7
9
10 L ITALIA NELLE NAZIONI UNITE Per tutto il biennio , l Italia è stata - per la sesta volta nella storia dell Organizzazione - membro non permanente del Consiglio di Sicurezza, l organo delle Nazioni Unite competente in materia di azioni di mantenimento della pace e sicurezza internazionale, composto di dieci membri non permanenti che affiancano i cinque membri permanenti con diritto di veto. Con il suo insediamento, nel gennaio 2007, l Italia è divenuta il Paese europeo con più mandati nel Consiglio di Sicurezza - sei - davanti a Olanda, Polonia, Belgio, Germania, Norvegia e Spagna. 9
11 Anche a testimonianza dell interesse e dell impegno italiani nei diversi scenari di crisi, il nostro Paese è stato coordinatore del dossier Afghanistan ed è uno degli Stati più attivi sul tema della riforma del Consiglio di Sicurezza. Coerentemente con la vocazione multilaterale, infatti, l Italia ritiene che, per far fronte alle nuove sfide e alle nuove minacce alla pace e alla sicurezza internazionale, le Nazioni Unite debbano essere maggiormente rappresentative del nuovo contesto globale, caratterizzato da un numero crescente di Paesi e di altri attori, quali le organizzazioni internazionali e regionali, in grado di assumere sempre maggiori responsabilità. L obiettivo italiano è quello di giungere ad una riforma del Consiglio che sia accettata dalla totalità dei Paesi membri dell ONU, affinché essa rafforzi la legittimità e la credibilità dell organo delle Nazioni Unite nei confronti dell intera comunità internazionale. Uno dei principi cardine a cui si dovrebbe ispirare il processo di riforma è rappresentato dal principio della democraticità, insieme al corollario della responsabilità, nei confronti della membership ONU. Ogni Paese, quindi, che aspiri ad essere membro del Consiglio dovrebbe sottoporsi a regolari elezioni, essendo responsabile del suo operato nei confronti dei restanti Paesi membri. È per questa motivazione che il nostro Paese si oppone all istituzione di nuovi seggi permanenti, che comporterebbe la creazione di nuove situazioni di privilegio, non più giustificate dall attuale realtà internazionale. A cominciare dalla riunione ministeriale, che si è svolta a Roma il 5 febbraio 2009 e che ha riunito circa ottanta Paesi per discutere dei principi generali che dovranno guidare la riforma del Consiglio di Sicurezza, nonché dal recente avvio a New York dei relativi negoziati intergovernativi, l Italia affronta questa nuova fase del processo di riforma con spirito di apertura e di compromesso, nel presupposto che progressi significativi potranno essere raggiunti solo se anche le altre parti mostreranno analoga apertura e flessibilità. Fra i più recenti successi registrati dal nostro Paese in seno alle Nazioni Unite, è possibile ricordare l adozione della Risoluzione 62/149 contro la pena di morte, fortemente voluta e sostenuta dall Italia, da anni 10
12 in prima fila nella campagna contro la pena capitale. [1] La Risoluzione invita gli Stati che ancora applicano la pena di morte a restringerne in modo progressivo l uso e ridurre il numero dei reati per i quali essa è prevista, nonché a stabilire una moratoria sulle esecuzioni con lo scopo di abolire la pena di morte; inoltre, invita gli Stati che l hanno abolita a non reintrodurla. 11
13 Nel dicembre 2008, l Assemblea Generale ha confermato con la risoluzione 63/168 il voto favorevole espresso nel 2007, facendo registrare un aumento dei Paesi sostenitori di questa iniziativa, saliti a 105. L Italia partecipa al bilancio ordinario e al bilancio delle operazioni di pace dell Organizzazione con una quota pari ad oltre il 5%; è nella rosa dei maggiori donatori, collocandosi al sesto posto su 192 membri delle Nazioni Unite [2]. Ospita a Brindisi la Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite e la Base Logistica per le operazioni di pace, nonché, a Torino, lo Staff College dell Organizzazione. Dal 2006 l Italia è stato il primo Paese occidentale per numero di Caschi Blu. Tra le missioni più importanti va menzionata UNI- FIL, che opera nel sud del Libano e cui l Italia partecipa con il maggiore contingente (oltre 2500 unità). Attualmente il nostro Paese, oltre ad essere membro di numerosi organi collegiali delle Nazioni Unite, [3] vanta la presenza di personale italiano ai vertici di importanti istituzioni internazionali, quali Antonio Cassese, presidente del Tribunale per il Libano, Antonio Maria Costa, direttore esecutivo dell UNODC, l Ufficio delle Nazioni Unite su Droga e Criminalità, e direttore generale dell Ufficio ONU a Vienna, Filippo Grandi, vice commissario generale dell UNWRA, l agenzia ONU nata nel 1948 con il compito di assistere tutti i rifugiati palestinesi; Claudio Graziano, comandante della missione UNIFIL; Mauro Politi e Cuno Tarfusser, giudici della Corte Penale Internazionale; Fausto Pocar, giudice permanente del Tribunale Penale Internazionale per la ex Jugoslavia; Romano Prodi, nominato alla guida del Panel ONU-Unione Africana sul peacekeeping in Africa; Lamberto Zannier, rappresentante speciale del Segretario Generale in Kosovo. [1] La Risoluzione 62/149 è stata adottata il 18 dicembre 2007 dall Assemblea Generale con 104 voti a favore, 54 contrari e 29 astensioni. [2] Nel 2007 l Italia ha finanziato il bilancio ordinario delle Nazioni Unite con un contributo di 99 milioni di euro e le operazioni di pace dell ONU con un contributo di 274 milioni di euro; ha contribuito ai bilanci dei Tribunali Internazionali con 17 milioni di euro. Per il 2008, ha contribuito con 83 milioni di euro al bilancio ordinario e ha versato 246 milioni di euro per le operazioni di pace; il contributo per i Tribunali Internazionali è stato di 12 milioni di euro. [3] Consiglio Esecutivo dell UNESCO, dell ILO e dell OMM; Consiglio della FAO e del WFP; Consiglio di Amministrazione dell UNAIDS e del Fondo Globale contro AIDS, TBC e malaria; Consiglio dell ICAO; Consiglio dell ITU; Consiglio Esecutivo del WMO; Consiglio dell IMO; Consiglio Esecutivo dell IFAD; Consiglio dei Diritti Umani; Comitato ONU per i Diritti del Fanciullo; Commissione del Diritto Internazionale dell ONU; Commissione per la Funzione Pubblica Internazionale; Commissione per Programmazione e Coordinazione; Commissione per la Prevenzione del Crimine e Giustizia Penale; Commissione Droghe e Narcotici; Consiglio Esecutivo dell Organizzazione Mondiale del Turismo; Consiglio Esecutivo del Common Fund for Commodities; Consiglio degli Operatori Postali dell UPU. 12
14 CONTRIBUTI IN TERMINI DI PERSONALE ALLE OPERAZIONI DI PACE DELLE NAZIONI UNITE 13
15
16 L ITALIA NELL UNIONE EUROPEA L Italia è il terzo contribuente al bilancio UE, con un contributo pari a circa il 13% del totale (15 miliardi di euro), dopo Germania (23 miliardi, il 19,74%) e Francia (18 miliardi, 15,71%), prima di Regno Unito (14 miliardi, 12,23%) e Spagna (11 miliardi, 9,25%). L Italia ospita a Parma l Autorità europea per la sicurezza alimentare, a Torino la Fondazione europea per la formazione professionale, a Varese la Scuola Europea e a Ispra il Centro comune di Ricerca. Ettore Sequi è rappresentante speciale dell Unione Europea per l Afghanistan; Piero Fassino è inviato speciale per la Birmania e Dario Scannapieco è vice presidente della Banca Europea per gli Investimenti. Particolarmente rilevante appare altresì la partecipazione dell Italia alle missioni in sede di Politica Europea di Sicurezza e Difesa, organizzate dall Unione Europea. In linea generale, il nostro Paese impiega circa uomini in missioni UE, NATO, Nazioni Unite, multinazionali, nazionali e di assistenza bilaterale. L Italia contribuisce alla missione civile EULEX Kosovo con un contingente che è uno dei più numerosi unità - tra carabinieri, funzionari di polizia, finanzieri, agenti penitenziari, magistrati ed esperti. L Italia partecipa con circa 240 militari, su un totale di circa unità, alla missione EUFOR Althea in Bosnia Erzegovina, guidata dal Generale Stefano Castagnotto. Il nostro Paese contribuisce con 17 unità alla missione civile EUPM Bosnia (già comandata dal Generale di Brigata dei Carabinieri, Vincenzo Coppola). 15
17 16
18 L Italia ha messo a disposizione per la prima fase di EUMM Georgia un totale di 7 veicoli blindati da trasporto e di 41 unità di personale (cui si aggiungono alcune unità appartenenti ad un team logistico presenti in teatro per le prime due settimane). Si tratta di 36 unità militari e di 5 civili, tra cui il consigliere politico del Capo Missione. Alla missione EUBAM al valico di Rafah, nella Striscia di Gaza - già guidata dal Generale Pietro Pistolese - l Italia partecipa attualmente con 4 unità. Alla missione di polizia della UE EUPOL COPPS per i Territori palestinesi, l Italia partecipa con due esperti, rispettivamente del Ministero dell Interno e dell Amministrazione penitenziaria. La missione EUPOL Afghanistan, in cui sono coinvolti 23 Stati, è composta da circa 185 funzionari, 60 dei quali esperti civili. L Italia partecipa con 16 unità, suddivise tra arma dei carabinieri, guardia di finanza ed esperti, attestandosi ai primissimi posti per contributo. L apporto italiano in EUFOR CIAD/Repubblica Centro Africana è stato di 4 ufficiali, che hanno operato a livello di Quartier Generale della Forza, e una struttura sanitaria da campo che comportava la presenza di circa 100 unità tra medici militari e personale paramedico. L Italia partecipa alla missione dell UE EUPOL Repubblica Democratica del Congo con 4 Carabinieri. Il nostro Paese, inoltre, contribuisce con la Fregata Maestrale alla missione Atalanta, per il contrasto al fenomeno della pirateria al largo delle coste somale. 17
19 18
20 L ITALIA NELL ALLEANZA ATLANTICA La struttura dei comandi della NATO prevede uno dei due comandi operativi regionali ubicato a Napoli. A livello sub-regionale (tattico), sono operanti in Italia un comando marittimo (Napoli), nonché un centro per le operazioni aeree statico (CAOC) e uno dispiegabile (entrambi a Poggio Renatico). Va inoltre menzionata la presenza del Centro di Ricerche Sottomarine di La Spezia, un importante istituzione della NATO che dipende dal Comando di Norfolk (USA). Ha sede a Roma dal 1966 il NATO Defence College, il più importante centro di formazione e aggiornamento professionale destinato agli ufficiali dei Paesi membri e partner dell Alleanza Atlantica. L Italia è il sesto contribuente alla missione ISAF in Afghanistan e guida il Provincial Reconstruction Team ad Herat. Sin dal 2002, il nostro Paese ha fornito un contributo di assoluto rilievo a tale missione, detenendone il comando tra il 2005 e il Attualmente il contributo italiano, che si attesta a circa 2800 unità, è suddiviso tra Kabul (circa 600), la regione occidentale, soprattutto nelle province di Herat e Farah (circa 1900) e Mazar e Sharif con un distaccamento di 2 aerei Tornado. L Italia assicura anche un sostegno di notevole importanza ai distaccamenti operativi di Herat (Forward Support Base) e del distretto di Mala Murghab (Forward Operating Base). È stato previsto un ulteriore rafforzamento della presenza italiana. La missione KFOR in Kosovo costituisce, dopo l Afghanistan, la missione di mantenimento della pace di maggior rilievo attualmente in corso sotto la responsabilità dell Alleanza, per numero di effettivi (circa unità ) e partecipazione di Paesi (33, di cui 25 NATO e 8 non NATO). Il contingente italiano in seno a KFOR è composto di oltre unità, di cui fanno parte circa 260 Carabinieri inquadrati in una Multinational Specialised Unit-MSU, parte dei quali verranno fatti confluire progressivamente nei reparti di polizia della missione europea EULEX. L Italia detiene il comando della Task Force Ovest di KFOR composta da truppe di 19
21 cinque paesi, oltre all Italia, Ungheria, Romania, Slovenia e Spagna. L Italia fornisce un qualificato contributo in termini di risorse umane all attività di formazione della KSF (circa 40 unità). Il nostro Paese è attualmente il maggior sostenitore della missione di formazione della NATO in Iraq (NTM-I). L Italia si è fatta carico dell estensione della missione anche alle forze della polizia nazionale irachena secondo il modello ormai consolidato di formazione dei formatori e, nell ottobre 2008, ha completato il dispiegamento in Iraq del contingente dei carabinieri incaricato delle attività formative. Significativa, inoltre, la decisione dell Alleanza di impiegare, per il periodo novembre-dicembre 2008, al largo delle coste somale in attività di protezione e scorta navale ai convogli di aiuti del Programma Alimentare Mondiale e, in generale, in azioni di sostegno alle operazioni anti-pirateria nel Golfo di Aden, il Gruppo Navale NATO (Standing NATO Maritime Group Two/SNMG-2), affidando il suo comando all Ammiraglio italiano Gumiero. Il nostro Paese aveva destinato all operazione il cacciatorpediniere Durand de la Penne. L Italia è presente nelle più alte istanze dell Alleanza Atlantica: Claudio Bisogniero ricopre, dall ottobre 2007, la carica di vice segretario generale. Giampaolo Di Paola ha assunto, nel giugno 2008, la funzione di presidente del Comitato Militare. Giuseppe Emilio Gay è il comandante del contingente NATO KFOR, mentre Fernando Gentilini è stato nominato, nel maggio 2008, rappresentante del Segretario Generale NATO in Afghanistan. Inoltre, Marco Bertolini è il capo di Stato Maggiore di ISAF, Sabato Errico e Rosario Castellano rispettivamente comandante del Quartier Generale della NATO a Sarajevo e del Comando Regionale Ovest di ISAF. 20
22 21
23 IL MULTILATERALISMO E LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO Il canale multilaterale costituisce un importante strumento per la realizzazione delle attività di cooperazione allo sviluppo, in quanto presenta una riduzione dei costi di transazione, un aumento delle economie di scala e il raggiungimento di un alto livello di specializzazione tecnica. Il sostegno finanziario assicurato dal nostro Paese agli Organismi Internazionali si colloca nel contesto delle strategie definite dalla Comunità internazionale e delle grandi conferenze mondiali organizzate dalle Nazioni Unite, che hanno individuato nei Millennium Development Goals gli obiettivi da raggiungere entro il Le Agenzie delle Nazioni Unite godono dello status di organismi neutrali e universali, che le rende particolarmente indicate ad operare in situazioni di crisi pre e post-conflitto, nelle emergenze umanitarie e in settori complessi quali il buon governo, la tutela dei diritti umani e della legalità, i processi di democratizzazione e la protezione dei gruppi più vulnerabili e più esposti ai rischi di emarginazione. La distribuzione delle risorse destinate a tali Organismi è determinata annualmente in base alle linee guida di programmazione della Cooperazione italiana, agli Obiettivi del Millennio, alla complementarietà con gli aiuti bilaterali, al loro specifico mandato, all efficacia, all incisività e alla non frammentarietà dei loro interventi. Proprio a tale ultimo proposito, la collaborazione con la Banca Mondiale, ad esempio, appare preziosa in quanto si riesce a meglio aggregare risorse attorno ad obiettivi condivisi dalla Comunità Internazionale. I fondi stanziati nell anno 2008 per la cooperazione allo sviluppo in ambito multilaterale ammontano ad euro ,41. I principali settori in cui agiscono le Organizzazioni Internazionali sono: 22
24 AGRICOLTURA E SICUREZZA ALIMENTARE, in cui operano FAO, IFAD, WFP, CGIAR, Bioversity International e CIHEAM; SALUTE, i cui contributi si indirizzano verso la WHO e il Global Fund, per sostenere interventi di carattere generale di lotta alle pandemie e per lo sradicamento della poliomielite, la lotta alle zoonosi e il sostegno alla salute materno-infantile; ISTRUZIONE, settore in cui il finanziamento prevalente è destinato all iniziativa EFA/FTI (Education for All/Fast Track Initiative); BUON GOVERNO, in cui assume particolare rilevanza il contributo a UNDP, principale organo delle Nazioni Unite per il coordinamento e la programmazione in materia di cooperazione tecnica. Altri Organismi beneficiari sono UNODC, UNICRI, OHCHR, ECLA e Peace Building Fund; e IILA; FORMAZIONE, in cui i contributi volontari sono indirizzati a ILO, IDLO, IMO, UNDESA, UNSSC, UNV AMBIENTE E GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE, in cui si concedono finanziamenti a UNEP, IUCN e UNCCD, avvalendosi del Fondo Sviluppo Sostenibile del Ministero dell Ambiente. Specifiche iniziative sono realizzate attraverso la FAO e l UN-HABITAT. Un attenzione particolare è riservata alle iniziative di lotta contro la povertà in ambiente urbano (City Alliance e UN-HABITAT); AIUTO UMANITARIO, ambito in cui i contributi si concentrano, tenendo conto dei principi internazionali della Good Humanitarian Donorship, del ruolo super partes delle Organizzazioni internazionali e della loro capacità di rapido coordinamento, su UNHCR, CICR, FICROSS, OCHA, WFP, UNRWA, UNICEF, WHO, FAO, IOM, UNFPA e UNDP, sia attraverso i fondi bilaterali di emergenza che attraverso i contributi volontari; 23
25 UGUAGLIANZA DI GENERE E MINORI, che costituiscono importanti priorità trasversali evidenziate nelle linee guida e negli indirizzi di programmazione della Cooperazione Italiana per il triennio ; in particolare, rispetto alla tematica minorile, l UNICEF costituisce il principale punto di riferimento internazionale dell Italia. Si riportano, di seguito, i dati relativi ai contributi italiani alle Agenzie delle Nazioni Unite nel corso del 2008 e una rappresentazione grafica della loro ripartizione per settori. SETTORE AGRICOLTURA E S.A. SALUTE EDUCAZIONE BUON GOVERNO FORMAZIONE AMBIENTE E RISORSE IDRICHE AIUTO UMANITARIO GENDER E MINORI CONTRIBUTI , , , , , , , ,44 ORGANISMI BENEFICIARI FAO, IFAD, WFP, CIHEAM, BIOVERSITY, CGIAR WHO, UNAIDS WB (EFA-FTI), UNESCO UNDP, UNODC, UNICRI, ECRA, PEACEBUILDING FUND, DEMOCRACY FUND, OHCHR, IPS, ITC, WTO, SID, UNCTAD, UNIDO, UNOPS ILO, IDLO, IMO, UNDESA, UNSSC, UNV, IILA, ICCROM, ICGEB, GLOBAL COMPACT, WIPO, U. LATINA, UNITAR UNEP, IUCN, UNCCD, UN-HABITAT, GLOBAL MECH, WMO, OSS, WORLD TOURISM ORG UNHCR, ICCR, FICROSS, OCHA, UNRWA, IOM, UNFPA, PAHO, UN-CERF UNIFEM, UNICEF, INSTRAW TOTALE ,41 24
26 Particolare importanza assume la presenza nel nostro Paese di Poli internazionali, quali il Polo agricolo di Roma, il Polo della formazione internazionale di Torino, il Polo logistico umanitario di Brindisi e il Polo scientifico di Trieste. Inoltre, il Deposito delle Nazioni Unite di Brindisi (U.N.H.R.D.) finanziato, sin dal 1984, dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo della Farnesina e la cui gestione è affidata al Programma Alimentare Mondiale, opera in collaborazione con altri partner dell ONU, quali l Ufficio di Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), l Organizzazione Mondiale della Sanità, e i servizi bilaterali di trasporto e procurement forniti dalla stessa Direzione Generale. I generi alimentari, i farmaci e gli altri beni di primo soccorso sono stoccati nel deposito per essere trasportati nelle aree di crisi, grazie a mezzi marittimi e aerei, operativi in 48 ore. L efficienza della struttura di Brindisi ha garantito la realizzazione e il successo di numerosi interventi umanitari e di emergenza; solo per il 2008, è possibile menzionare le operazioni effettuate a seguito del ciclone Nargis in Myanmar, in occasione della crisi umanitaria in Georgia, del terremoto nella provincia cinese dello Sichuan e della crisi nella Striscia di Gaza. 25
27 POSIZIONI APICALI DELL ITALIA NELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI NAZIONI UNITE Antonio Cassese, presidente del Tribunale Speciale per il Libano Antonio Maria Costa, direttore esecutivo dell UNODC e direttore generale dell Ufficio ONU a Vienna Filippo Grandi, vice commissario generale dell UNWRA Claudio Graziano, comandante di UNIFIL in Libano Mauro Politi, giudice della Corte Penale Internazionale Romano Prodi, capo del panel ONU-Unione Africana sul peacekeeping in Africa Fausto Pocar, giudice permanente del Tribunale Penale Internazionale per la ex Jugoslavia Cuno Tarfusser, giudice della Corte Penale Internazionale Lamberto Zannier, rappresentante speciale del Segretario Generale in Kosovo 26
28 UNIONE EUROPEA Stefano Castagnotto, comandante di EUFOR Althea in Bosnia Erzegovina Piero Fassino, inviato speciale per la Birmania Dario Scannapieco, vice presidente della Banca Europea per gli Investimenti Ettore Sequi, rappresentante speciale dell Unione Europea per l Afghanistan NATO Marco Bertolini, capo di Stato Maggiore di ISAF Claudio Bisogniero, vice Segretario Generale Rosario Castellano, comandante del Comando Regionale Ovest di ISAF Giampaolo Di Paola, presidente del Comitato Militare Sabato Errico, comandante del Quartier Generale NATO a Sarajevo Giuseppe Emilio Gay, comandante del contingente KFOR Fernando Gentilini, rappresentante del Segretario Generale in Afghanistan OCSE Pier Carlo Padoan, vice Segretario Generale 27
29 Ministero degli Affari Esteri Servizio Stampa e Informazione tel segreteria.stampa@esteri.it maggio
30
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliCOMITATO CONGIUNTO PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO PROPOSTE APPROVATE
COMITATO CONGIUNTO PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO PROPOSTE APPROVATE RIUNIONE n. 3/2016 10 maggio 2016, ore 12.00 Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Sala Onofri Elenco proposte approvate
DettagliDECISIONE N.756 PROGRAMMA DI LAVORO DELL OSCE PER IL 2007 SULLA PREVENZIONE E LA LOTTA AL TERRORISMO
PC.DEC/756 Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa Consiglio permanente ITALIANO Originale: INGLESE 641 a Seduta plenaria Giornale PC N.641, punto 2 dell ordine del giorno DECISIONE
DettagliSTATO MAGGIORE DELLA DIFESA Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore Ufficio Pubblica Informazione SCHEDA NOTIZIE RELATIVA ALLA
STATO MAGGIORE DELLA DIFESA Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore Ufficio Pubblica Informazione SCHEDA NOTIZIE RELATIVA ALLA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA MISSIONE NATO OPERAZIONE INDUS PAKISTAN SOMMARIO
DettagliLE POLITICHE DELL U.E. PER LA SCUOLA LE ISTITUZIONI E LE POLITICHE EUROPEE
GOVERNO ITALIANO Dipartimento Politiche Comunitarie COMMISSIONE EUROPEA PARLAMENTO EUROPEO LE POLITICHE DELL U.E. PER LA SCUOLA LE ISTITUZIONI E LE POLITICHE EUROPEE LE ISTITUZIONI E LE POLITICHE EUROPEE
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO (SETTIMA LEGISLATURA) PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE PERIODO 2004-2006 * Allegato alla deliberazione consiliare
DettagliLa mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa»
La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa» Cosa fa il WFP Chi sono i beneficiari interviene nelle emergenze umanitarie le vittime di guerre e di disastri naturali promuove lo sviluppo
DettagliLEGGE 11 agosto 2014, n. 125 29-8-2014
LEGGE 11 agosto 2014, n. 125 29-8-2014 La «cooperazione allo sviluppo» è: parte integrante e qualificante della politica estera dell'italia. Essa si ispira: ai principi della Carta delle Nazioni Unite
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE
Comune di Casalecchio di Reno Provincia di Bologna REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 2005
DettagliRegolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014
Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III
DettagliRisoluzione adottata dall Assemblea Generale [sul rapporto del Terzo Comitato (A/66/457)]
Risoluzione adottata dall Assemblea Generale [sul rapporto del Terzo Comitato (A/66/457)] Dichiarazione delle Nazioni Unite sull educazione e la formazione ai diritti umani (Traduzione non ufficiale) L
DettagliSicurezza alimentare:
Sicurezza alimentare: obiettivi, politiche e istituzioni Maria Sassi Facoltà di Economia Università degli Studi di Pavia 1 Struttura Istituzioni Questioni aperte Politiche Sicurezza alimentare: concetti
DettagliDiscorso del Ministro dell Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan FINANCE FOR FOOD: INVESTING IN AGRICULTURE FOR A SUSTAINABLE FUTURE
Discorso del Ministro dell Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan FINANCE FOR FOOD: INVESTING IN AGRICULTURE FOR A SUSTAINABLE FUTURE Milano, 16 ottobre 2015 www.mef.gov.it Signor Presidente della
DettagliProt n. 251 RS Roma, 03 giugno 2005. Al Signor Capo del Dipartimento dell Amministrazione Penitenziaria Pres. Giovanni Tinebra ROMA
Prot n. 251 RS Roma, 03 giugno 2005 Al Signor Ministro della Giustizia Sen. Roberto Castelli Al Signor Capo del Dipartimento dell Amministrazione Penitenziaria Pres. Giovanni Tinebra E, per conoscenza
DettagliDONNE E LAVORO AGRICOLO:
DONNE E LAVORO AGRICOLO: SFIDE E PROPOSTE PER L AGENDA DI SVILUPPO POST 2015 Valentina Franchi Organizzazione delle Nazioni Unite per l Agricoltura e l Alimentazione IL RUOLO DELLE DONNE NELL AGRICOLTURA
DettagliCOMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE
COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE SEC( 2006 ) 829 DEFINITIVO BILANCIO GENERALE - ESERCIZIO 2006 SEZIONE III - COMMISSIONE TITOLI 23, 31 BRUXELLES, 28.06.2006 STORNO DI STANZIAMENTI N. DEC 27/2006 Aiuti
DettagliDECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
d) relazioni bilaterali con la Turchia, i Paesi del Caucaso, le Repubbliche centrasiatiche e la Russia; e) temi trattati nell ambito delle Nazioni Unite e delle Agenzie Specializzate; f) temi relativi
DettagliAGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO
Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante
DettagliISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità
ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità Il Reference Point italiano sulla qualità dei Sistemi di Istruzione e Formazione professionale A cura di Ismene Tramontano Ricercatrice Isfol
DettagliContributo per la Carta di Milano
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo (MAECI-DGCS) Contributo per la Carta di Milano Contributo n 72 Sezione tematica di
DettagliLa legge di riforma della cooperazione italiana
La legge di riforma della cooperazione italiana (L.125/2014) Giovanni Rocca Presidente Gruppo di Lavoro Cooperazione Internazionale CONFINDUSTRIA Gruppo di lavoro Cooperazione Internazionale Dalla legge
DettagliDISEGNO DI LEGGE: Delega al Governo per la riforma della disciplina della cooperazione dell'italia con i Paesi in via di sviluppo.
DISEGNO DI LEGGE: Delega al Governo per la riforma della disciplina della cooperazione dell'italia con i Paesi in via di sviluppo. Consiglio dei Ministri: 05/04/2007 Proponenti: Esteri ART. 1 (Finalità
DettagliLO STATO E GLI ALTRI ORDINAMENTI. L ORDINAMENTO INTERNAZIONALE
LO STATO E GLI ALTRI ORDINAMENTI. L ORDINAMENTO INTERNAZIONALE L ordinamento giuridico internazionale Diritto internazionale generale e diritto internazionale particolare L adattamento del diritto interno
DettagliINDICE INTRODUZIONE. Capitolo I IL DIRITTO FINANZIARIO DELLE NAZIONI UNITE
INDICE Abbreviazioni... xiii INTRODUZIONE 1. Il ruolo delle Nazioni Unite nel terzo millennio e la questione del finanziamento... 1 2. La rigidità del bilancio ordinario dell ONU: un limite alle risorse
DettagliCONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO. La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente
CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO ART. 1 ISTITUZIONE CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente
DettagliProvincia- Revisione della disciplina delle funzioni
Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;
DettagliVIII) FONDO INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO AGRICOLO
VIII) FONDO INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO AGRICOLO Cenni storici e aspetti generali 1. Il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), con sede a Roma, è stato creato nel 1977 a seguito di una
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO DI PUGLIAPROMOZIONE
MODELLO ORGANIZZATIVO DI PUGLIAPROMOZIONE Il nuovo assetto organizzativo di PUGLIAPROMOZIONE è impostato sul modello dell azienda a rete evoluta, fondato sulla ripartizione dei processi di supporto e primari
DettagliLA FONDAZIONE PER IL SUD
LA FONDAZIONE PER IL SUD Sostiene la costituzione di Fondazioni di Comunità nelle Regioni del Sud Italia che rientrano nelle regioni ammissibili all obiettivo prioritario 1 come da regolamento CE n. 1260
DettagliCONCLUSIONI CONFERENZA LIBERARE IL POTENZIALE DELL ECONOMIA SOCIALE PER LA CRESCITA EUROPEA: LA STRATEGIA DI ROMA.
CONCLUSIONI CONFERENZA LIBERARE IL POTENZIALE DELL ECONOMIA SOCIALE PER LA CRESCITA EUROPEA: LA STRATEGIA DI ROMA 18 Novembre, 2014 In occasione della Presidenza di turno del Consiglio dell Unione Europea,
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta
Dettaglivalutata la richiesta di rinnovo di tale protocollo d intesa da parte del Centro Unesco di Torino, prot. n. 25214 del 20 maggio 2015 ;
REGIONE PIEMONTE BU32 13/08/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 6 luglio 2015, n. 35-1688 Approvazione dello schema di Protocollo d'intesa annuale tra la Regione Piemonte, l'ufficio Scolastico regionale
DettagliCooperazione sanitaria internazionale e salute dei migranti: l impegno della Regione Toscana per la salute globale
Cooperazione sanitaria internazionale e salute dei migranti: l impegno della Regione Toscana per la salute globale Firenze, 19 novembre 2015 Katia Belvedere La cooperazione sanitaria internazionale - OGGI
DettagliDECISIONE N.1105 CALENDARIO E MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLA VENTESIMA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELL OSCE. I. Calendario
PC.DEC/1105 Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa Consiglio permanente ITALIAN Original: ENGLISH 974 a Seduta plenaria Giornale PC N.974, punto 3 dell ordine del giorno DECISIONE
DettagliWorkshop sulla Sicurezza degli Alimenti Parma 5 maggio 2011. Gisèle Gizzi Ufficio del Direttore Esecutivo
Workshop sulla Sicurezza degli Alimenti Parma 5 maggio 2011 Gisèle Gizzi Ufficio del Direttore Esecutivo 1 Com è nata l EFSA Origini Serie di emergenze alimentari (per es. BSE, diossine) Perdita di fiducia
DettagliREGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE DEGLI INTERVENTI DI COOPERAZIONE DECENTRATA ALLO SVILUPPO E SOLIDARIETÁ INTERNAZIONALE
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO (SETTIMA LEGISLATURA) PROGRAMMA TRIENNALE DEGLI INTERVENTI DI COOPERAZIONE DECENTRATA ALLO SVILUPPO E SOLIDARIETÁ INTERNAZIONALE PERIODO 2004-2006 * Allegato alla deliberazione
DettagliRuolo, funzionamento e politiche dell Unione europea oggi
Ruolo, funzionamento e politiche dell Unione europea oggi Il Trattato di Lisbona Padova, 19 marzo 2010 Istituto Tecnico Einaudi Matteo Fornara LA STORIA DELL UNIONE EUROPEA Storia breve: 50 anni Obiettivi
DettagliAccordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti
Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti * del gruppo Deutsche Bank nell Unione Europea Commissione interna Euro Deutsche Bank Premessa In considerazione dello
DettagliREGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliL ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE
Mozione n. 684 presentata in data 3 giugno 2014 a iniziativa dei Consiglieri Busilacchi, D'Anna, Camela, Comi, Bugaro, Perazzoli, Pieroni, Badiali, Eusebi, Foschi, Natali Progetto di Parent Training L
DettagliCOMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale N. 35 del 29.04.2010 1 INDICE ART. 1: Oggetto del regolamento ART. 2: Valorizzazione della partecipazione
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa
Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione Il Presidente del Consiglio di Stato PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi
DettagliRapporto Finale Dicembre 2009. Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino Palermo
Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino - Palermo Rapporto Finale Dicembre 2009 Dicembre 2009 pagina 1 Uniontrasporti è una società promossa da Unioncamere
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
DettagliLE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA
LE ISTITUZIONI DELL UNIONE EUROPEA L UE è uno Stato, una confederazione, una federazione, un organizzazione internazionale? È un organizzazione internazionale dotata di ampi poteri che configurano cessioni
DettagliL Assemblea Generale,
Dichiarazione delle Nazioni Unite sull educazione e la formazione ai diritti umani. Adottata il 23 marzo 2011 dal Consiglio diritti umani, con Risoluzione 16/1 L Assemblea Generale, 165 Riaffermando gli
DettagliLA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020
LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA NEL CONTESTO DELL OBIETTIVO EUROPEO 2020 Roma, 18 settembre 2013 Dott. Dario Focarelli DG ANIA L ASSICURAZIONE IN CIFRE (ANNO 2011) Oltre 230 le imprese che operano in Italia
DettagliSguardo sulla Banca europea per gli investimenti
Sguardo sulla Banca europea per gli investimenti In veste di banca dell UE, forniamo finanziamenti e consulenze per progetti d investimento validi e sostenibili situati in Europa e nei Paesi terzi. I nostri
DettagliC.C.V. BS REGOLAMENTO
ALLEGATO PROVINCIA DI BRESCIA COMITATO DI COORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE C.C.V. BS REGOLAMENTO Art. 1 Costituzione Le Organizzazioni presenti sul territorio
Dettaglistatuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004
statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE È costituita dal 1908 l Unione delle Province d Italia (U.P.I.). Essa ha sede in Roma.
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA REGOLAMENTO CENTRO DI SICUREZZA STRADALE (DISS) (Centro Universitario ai sensi dell art.6 del Regolamento per l Istituzione ed il funzionamento dei Centri Universitari,
DettagliVALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1
VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi
DettagliSTATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO
STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO FINALITÀ E SCOPI Art. 1 L Associazione è costituita al fine di sostenere le scuole aderenti nel raggiungimento dei fini istituzionali
Dettagli(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA
C 333/12 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 10.12.2010 V (Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA Invito a presentare proposte EAC/57/10 Programma «Gioventù in azione» 2007-2013 (2010/C
DettagliApprovata all unanimità
Approvata all unanimità Nella sesta conferenza della CALRE del 28 e 29 ottobre 2002 a Bruxelles è stato discusso il funzionamento contenutistico dei Parlamenti regionali a potere legislativo ed è stata
DettagliLe funzioni dell ONU
Le funzioni dell ONU Allo scopo di tutelare la pace nel mondo, nel 1945 venne istituita l ONU (Organizzazione delle nazioni unite). Oltre che della tutela della pace, l ONU si occupa della salvaguardia
DettagliProgetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia
Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Le organizzazioni di volontariato in Lombardia La Lombardia è la regione italiana che detiene il maggior numero di organizzazioni iscritte
Dettagli1. Concetti chiave della formazione
1. Concetti chiave della formazione Obiettivi di apprendimento I partecipanti acquisiranno una conoscenza di base su: - l ONU e le istituzioni internazionali competenti sulla disabilità ed i diritti -
DettagliREGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI)
REGOLAMENTO DEL CENTRO STUDI INTERDIPARTIMENTALE SULLA CRIMINALITÁ INFORMATICA (CSICI) Art. 1 (Costituzione) Il Centro Studi Interdipartimentale sulla Criminalità Informatica (CSICI) è costituito con Deliberazione
DettagliAllegato alla DGR n. del
Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)
DettagliFoto di Luca Eula. Bando. Anno 2012
Foto di Luca Eula Bando A SOSTEGNO DI progetti e ATTIVITÁ IN mirafiori sud Anno 2012 2 Fondazione della Comunità di Mirafiori Onlus Bando - Anno 2012 Budget complessivo 40.000 euro Premessa La Fondazione
DettagliItalian!Diplomatic!Academy!!!Accademia!Italiana!per!la!Formazione!e!gli!Alti!Studi! Internazionali!
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO NATIONALHIGHSCHOOLMODELUNITEDNATIONS201542016 StudentiAmbasciatorialleNazioniUnite ItalianDiplomaticAcademy
DettagliREGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA
REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre
DettagliPOLITICA DI COESIONE 2014-2020
INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo
DettagliIL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra
DettagliVerso l autonomia I nostri servizi per le organizzazioni non profit
Verso l autonomia I nostri servizi per le organizzazioni non profit gennaio 13, Milano Il vostro bisogno, la nostra proposta L economia italiana attraversa una fase di generale difficoltà, all interno
DettagliCamera dei Deputati 5 Senato della Repubblica PREFAZIONE
Camera dei Deputati 5 Senato della Repubblica XIV LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI DOCUMENTI PREFAZIONE La riduzione dei danni sanitari e sociali causati dall alcol è, attualmente, uno dei più
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA Il Comune di Vicenza e il Centro di Ateneo per i Diritti Umani dell Università degli Studi di Padova Il Comune di Vicenza (indicato nel prosieguo come Comune) con sede in Corso
Dettaglilavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna.
Allegato alla Delib.G.R. n.32/ 45 del 15.9.2010 L.R. n. 1 del 24.2.2006, art 9, comma 11. L.R. n. 2 del 29.5.2007, art 33, comma 11. Finanziamento di un programma di attività finalizzate al recupero e
DettagliSTATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI
STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - L Associazione L Associazione GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo (GIOVANI
DettagliBERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013
BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015 Start Up Innovative -Le imprese fanno sistema Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 START UP E INCUBATORI Il Decreto Sviluppo (179/2012), introducendo
Dettagliωεχϖβνµθωερτψυιοπ ασδφγηϕκτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθ ερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυι οπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασδ
ωεχϖβνµθωερτψυιοπ ασδφγηϕκτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθ ωερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψ υιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασ δφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασδφγηϕκ λζξχϖβνµθωερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖ βνµθωερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθω
DettagliCREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale
CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale Realizzato dall EURES Ricerche Economiche e Sociali in collaborazione con il Consiglio Regionale dell Economia
DettagliREGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO
PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SU OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE DELLA PROVINCIA DI LIVORNO (OTD) Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 168/22.12.2011 In vigore dal 1 febbraio
DettagliNASCE LA POLIZIA SCIENTIFICA AMBIENTALE DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO - PRESENTATO IL LABORATORIO MOBILE
NASCE LA POLIZIA SCIENTIFICA AMBIENTALE DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO - PRESENTATO IL LABORATORIO MOBILE Un innovativo progetto giuridico e tecnico di Diritto all Ambiente Corsi & Formazione per il CFS
DettagliSmantellata con la II guerra mondiale
Europa dopoguerra I organismo di cooperazione Devastata, sminuito il ruolo centrale del potere economico e politico Nasce a Ginevra, 10/01/1920 Inizialmente scarsi risultati politici Società delle Nazioni
DettagliPROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE NOTA A CURA DELLA DIVISIONE SALUTE, ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO (OCSE), A SEGUITO DI RICHIESTA
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliProspettive ed opportunità comunitarie nei sistemi di gestione portuale
Prospettive ed opportunità comunitarie nei sistemi di gestione portuale Gian Angelo Bellati Segretario Generale di Unioncamere del Veneto 1/12 Considerazioni preliminari 1 in Europa è in atto un grande
DettagliSTATUTO COMITATO DEI GENITORI ISTITUTO COMPRENSIVO MARIA MONTESSORI CARDANO AL CAMPO
STATUTO COMITATO DEI GENITORI ISTITUTO COMPRENSIVO MARIA MONTESSORI CARDANO AL CAMPO PREMESSA Il presente Statuto regolamenta le attività del Comitato dei genitori (C.d.G.) dell Istituto Comprensivo Maria
DettagliMECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ: CHI ERA COSTUI?
105 i dossier www.freefoundation.com MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ: CHI ERA COSTUI? 12 luglio 2012 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Il Meccanismo Europeo di Stabilità Lo stato dell arte in Europa Lo
DettagliProtocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)
Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso
DettagliCOMUNICATO STAMPA. ABI: al via la Fondazione per l Educazione Finanziaria e al Risparmio
COMUNICATO STAMPA ABI: al via la Fondazione per l Educazione Finanziaria e al Risparmio Il nuovo organismo creato per sviluppare la cultura al risparmio e alla legalità economica in Italia è stato presentato
DettagliREGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER IL COORDINAMENTO E LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE E RICREATIVE
REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PER IL COORDINAMENTO E LA PROMOZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE E RICREATIVE Approvato con atto del C.C. n. 73 del 5.11.2014. Pubblicato all albo comunale, ai sensi dell art.
DettagliDocumento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali
Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione
Dettagli*Perché parliamo di. genere e salute. augusta.angelucci@alice.it
*Perché parliamo di genere e salute augusta.angelucci@alice.it La conferenza di PechIno 1995 ha a introdotto i principi di : EMPOWERMENT E GENDER MAINSTREAMING 28/10/15 La Conferenza ha adottato la Piattaforma
DettagliL ascensore: scende o sale? Tendenze dell Industria italiana di Ascensori e Scale Mobili. A cura del Servizio Centrale Studi Economici ANIE
Tendenze dell Industria italiana di Ascensori e Scale Mobili A cura del Servizio Centrale Studi Economici ANIE Con il contributo di: INDICE Premessa pag. 1 1. CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE E SOMMARIO pag.
DettagliAgenzia per il Lavoro
Agenzia per il Lavoro Orienta è una delle principali società italiane specializzate nella gestione delle Risorse Umane. Nasce come Società di Lavoro temporaneo con autorizzazione ministeriale definitiva
DettagliCRITERI DI VALUTAZIONE E PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE PER IL RICONOSCIMENTO DI MIGLIORE CITTÀ DELLO SPORT (ACES).
COMUNE DI VALENCIA CRITERI DI VALUTAZIONE E PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE PER IL RICONOSCIMENTO DI MIGLIORE CITTÀ DELLO SPORT (ACES). INTRODUZIONE L Associazione delle Capitali Europee dello Sport (ACES)
Dettagli«Comune amico dei bambini»
«Comune amico dei bambini» Un iniziativa dell UNICEF per situazioni di vita a misura di bambino in Svizzera Obiettivo Comuni amici dei bambini I bambini sono il nostro futuro. La Convenzione dell ONU sui
DettagliL ITALIA IN EUROPA. 1 Voyager 5, pagina 172
L ITALIA IN EUROPA L Italia, con altri Stati, fa parte dell Unione Europea (sigla: UE). L Unione Europea è formata da Paesi democratici che hanno deciso di lavorare insieme per la pace e il benessere di
DettagliI PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA CRC
Convention on the Rights of the Child I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA CRC La Convenzione fu adottata a New York il 20 novembre 1989, con risoluzione 44/25 dell Assemblea Generale delle NU, ed è entrata in
DettagliPiano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona ANNO SCOLASTICO 2014/15 Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente PREMESSA La formazione e l aggiornamento
DettagliCampobasso. E, p.c. Alla Dott.ssa Loredana Paolozzi Responsabile della Gestione Amministrativo -Contabile del Progetto Obesità
Campobasso Dipartimento di Prevenzione lì, 13/4/2010 U.O.C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Prot: 3324 Rif. Nota n. Oggetto: Piano Regionale della Prevenzione: Relazione sintetica, con riferimento
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
DettagliSTUDIO DI SETTORE SG82U ATTIVITÀ 74.40.1 - STUDI DI PROMOZIONE PUBBLICITARIA ATTIVITÀ 74.14.5 - PUBBLICHE RELAZIONI
STUDIO DI SETTORE SG82U ATTIVITÀ 74.40.1 - STUDI DI PROMOZIONE PUBBLICITARIA ATTIVITÀ 74.14.5 - PUBBLICHE RELAZIONI Aprile 2002 1 STUDIO DI SETTORE SG82U Numero % sugli invii Invii 8.416 Ritorni 4.988
Dettagli