5.1- LE NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO NORMATIVO 4/3. ART.1 Limite di massima edificazione
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2 5.1- LE NORME DI ATTUAZIONE DEL PIANO NORMATIVO 4/3 ART.1 Limite di massima edificazione Per questa parte di zona appositamente delimitata, vale esattamente questo piano con le relative norme di attuazione. Il limite di massima edificazione rappresenta il limite massimo all'interno del quale é consentito costruire. ART.2 Allineamento vincolante e obbligo di arretramento L'allineamento vincolante, previsto per la minima unità d'intervento n 4 lungo la via Cassa di Risparmio, é da intendersi come obbligo di costruzione lungo il bordo esterno del confine di massima edificazione. Tale obbligo riguarda l'intera facciata fino al parapetto del sesto piano. Dal sesto piano é obbligatorio, per l'intera lunghezza della facciata, fino al previsto elemento d angolo, un arretramento pari all altezza del volume sommitale dal filo della costruzione sottostante. Su tale prospetto é consentita la realizzazione di Erker con aggetto massimo pari a m.1,20, realizzabili a partire dal terzo e fino al sesto livello per una superficie massima pari ad 1/4 di quella totale della facciata. L innalzamento del volume esistente sulla MUI 9/A deve avvenire in maniera tale che il 6. piano, incluse eventuali sporgenze, si deve arretrare rispetto ai confinanti ed al limite di edificazione comune, nella misura pari all altezza del piano. ART.3 Obbligo di mantenimento della facciata e del portico Tale obbligo é previsto per l'unità di intervento n 9 e riguarda l'affaccio della stessa sulla via Museo. Pur trattandosi di un manufatto recente, si tratta infatti di una ricostruzione integrale dell'edificio distrutto dai bombardamenti dell'ultima guerra, lo stesso costituisce un elemento che sia per la sua collocazione, che per mezzo dei suoi elementi stilistici, risolve armonicamente la chiusura del breve tratto di porticato esistente su tale lato della strada, e rappresenta un brano consolidato della memoria collettiva relativa a tale scorcio cittadino. Per questi motivi si ritiene che tale facciata ed il relativo tratto di porticato debbano essere conservati.
3 Nel caso in cui, per ragioni di ordine tecnico-costruttivo, si dovesse procedere a parziali demolizioni di tali parti del fabbricato, le stesse dovranno essere fedelmente ricostruite. E' ammessa la realizzazione di abbaini sulla falda del tetto rivolta verso la via Museo. ART.4 Numero massimo dei piani fuori terra Nella tavola del piano normativo 4/3 è indicato per i volumi previsti in regime di demoricostruzione o per parti di essi il numero massimo di piani realizzabili. Le relative quote, indicate in via di massima nelle sezioni, potranno subire leggeri scostamenti di +/- cm.30 in fase di progettazione esecutiva. La quota di riferimento 0,00 del piano normativo é pari a m ,00 di rilevo, che corrisponde mediamente alla quota attuale della corte interna della zona. ART.5 Divieto di apertura di luci e vedute Nella parte nord del corpo di fabbrica ad 1 piano fronteggiante l unità d intervento 6C, ove appositamente indicato nella tavola del piano normativo 4/3 è fatto divieto di apertura di luci e vedute. ART.6 Le rampe dei garage e relative coperture La posizione delle rampe del garage interrato é da intendersi vincolante sia per quanto riguarda l'accesso dalla via Cassa di Risparmio che per la logica distributiva definita dalla rampa circolare posta al centro della zona. Potranno essere apportate esclusivamente eventuali modeste modifiche al loro posizionamento dovute alla progettazione esecutiva o alle necessità di ordine costruttivo derivanti dalle opere provvisionali e di consolidamento degli scavi. I tratti di rampe a cielo libero potranno essere coperte con una struttura leggera in acciaio e vetro posta ad un livello tale da garantire le necessarie aerazioni previste per legge.
4 ART.7 Coperture Le strutture di copertura dei corpi previsti in demoricostruzione sono state differentemente indicate nella tavola del piano normativo 4/3 e si suddividono nelle seguenti categorie: - Coperture piane : sono previsti obbligatoriamente con copertura piana tutti i corpi di fabbrica ad un piano. Per quanto concerne le coperture piane poste ai livelli superiori, il loro posizionamento è da assumersi quale orientamento tipologico da precisarsi nelle sue esatte dimensioni specifiche in sede progettuale. Le coperture piane dovranno essere sistemate a verde giardino pensile per almeno il 50% della loro superficie. - Coperture a falde : sono previsti obbligatoriamente con tetto a copertura a falda unica inclinata sia il corpo che si affaccia lungo la via Museo che la parte a sei piani dell'unità d'intervento n 9 nel tratto finale verso la chiesa del "Sacro Cuore di Gesù". ART.8 Vani scale e cavedi Nel piano normativo 4/3 sono graficamente individuate le posizioni dei vani scale e dei cavedi. Le loro posizioni sono indicative e potranno subire variazioni in sede di progettazione definitiva. Per quanto concerne l'unità di intervento n 9, che mantiene uno sviluppo planimetrico longitudinale conforme alla struttura originaria del lotto gotico, sarà comunque obbligatoria la realizzazione di almeno due vani scale da realizzarsi in cavedi passanti, illuminati dall'alto e che intersecano trasversalmente in modo integrale la costruzione.
5 ART.9 Vincoli tipomorfologici (unità d intervento n. 4 ) La ricostruzione dell unità d intervento n. 4 deve affrontare la complessità qualitativa del contesto attraverso soluzioni architettoniche programmaticamente rispettose della monumentalità dell insieme, proponendo un linguaggio moderno e rigoroso evitando simulazioni ed improbabili mimetismi. Per concludere armonicamente l insieme del fronte urbano tra via DeiVanga e via Museo, il nuovo edificio dovrà declinare adeguatamente tre diversi temi architettonici: 1) Il tema della facciata su via Cassa di Risparmio, con allineamenti planimetrici, di superficie e di altezza coerenti con il sistema continuo in modo da non pregiudicare la configurazione prevalentemente piana delle facciate. ( vedi retino blu ) 2) Il tema del modulo d angolo con verticalizzazione ed evidenziazione volumetrica angolare. ( vedi retino arancione ) 3) Il tema del volume sommitale, ovvero della copertura, con arretramento pari all altezza dal muro d ambito sottolineando il distacco dalla facciata sottostante per mezzo di elementi architettonici di coronamento, quali cornici, lesene, parapetti ecc. (vedi retino azzurro ) ART.10 Corti, percorsi interni lastricati e superfici a verde I processi di riaccorpamento agli edifici principali delle volumetrie esistenti nella parte centrale di zona e la riorganizzazione formale delle volumetrie da ricostruire favoriscono il recupero di nuovi sedimi liberi ed i processi di riqualificazione della corte interna alla zona. Nel piano normativo 4/3 sono indicati gli spazi destinati al verde ed alle superfici lastricate dei percorsi e degli spazi di pertinenza delle attività terziarie e commerciali; la loro perimetrazione ha carattere indicativo e non vincolante per quanto concerne le dimensioni specifiche ma costituisce il quadro di riferimento per la successiva progettazione di dettaglio.
6 ART.11 Parcheggi privati Nella tavola del Piano normativo 4/1 all interno del comparto di ristrutturazione urbanistica è prevista la realizzazione di un garage interrato su tre livelli per una capienza massima di 250 posti auto. La previsione di tale autorimessa è stata effettuata in conformità al documento approvato dalla giunta municipale in data 26/06/07 relativo alle linee di indirizzo per uno sviluppo armonico e regolato dei parcheggi privati in centro storico. In riferimento alla cubatura totale pari a mc , esistente nella zona di ristrutturazione urbanistica oggetto del presente Piano di recupero, si determina una quota standard di parcamento base pari a : 200 = 232 posti auto riservati al volume fondiario esistente in zona. Gli eventuali, se tecnicamente realizzabili, ulteriori 18 posti auto a raggiungimento del limite massimo di 250 posti auto previsti in piano, saranno sottoposti alla disciplina prevista per la quota di parcamento aggiuntivo e quindi vincolati a speciale pertinenzialità urbanistica da realizzarsi mediante convenzione che li riserva esclusivamente alle residenze nel raggio di 350 metri, in ragione di un posto macchina ogni 70 mq di superficie netta abitativa. ART.12 Progetti I progetti devono essere concordati con il Comitato provinciale per la cultura edilizia ed il paesaggio. Sono contrassegnate in rosso le modifiche di cui alla D.G.P. n. 534 del Sono contrassegnate in blu le modifiche di cui alla D.G.P. n. 196 del
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