Traccia Programmatica Funzione D
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1 Istituto di Istruzione Secondaria Superiore U. Mursia Carini Traccia Programmatica Funzione D INTEGRAZIONE ALUNNI DISABILI PAI BES ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PROF. RANDAZZO SALVATORE
2 PREFAZIONE Ogni azione per essere efficace deve essere un azione di cuore, fatta con il cuore: è questa l idea che anima il presente progetto, sostenuto dal desiderio di rielaborare e organizzare una proposta per lo sviluppo inclusivo della scuola. La scelta della mia candidatura, maturata durante il percorso lavorativo, è sostenuta dal desiderio di riorganizzare una serie di processi erroneamente automatizzati e dal desiderio di promuovere l apprendimento e la partecipazione nella scuola. DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO L integrazione/inclusione scolastica degli alunni con bisogni educativi speciali (disabili, DSA, BES) costituisce un punto di forza del nostro sistema educativo. L Italia ha saputo imboccare in modo coraggioso la strada dell abolizione delle scuole speciali e delle classi differenziate. La scuola, oggi, permette infatti ai disabili di realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. La piena inclusione degli alunni è un obiettivo che il nostro Istituto persegue attraverso una intensa e articolata progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal territorio. L integrazione degli alunni disabili o il riconoscimento delle difficoltà specifici dell apprendimento in soggetti normodotati sono processi continui, complessi, che richiedono competenze, risorse e lavoro di coordinamento con i servizi pubblici, con le famiglie, con i docenti in una logica di interscambio di esperienze e di ricerca-azione. La finalità del progetto è quella di realizzare l inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali; l Istituto Superiore Ugo Mursia come cornice dentro cui i ragazzi possono essere ugualmente valorizzati, trattati con rispetto e forniti di uguali opportunità. Attivare, inoltre, specifiche azioni di orientamento per assicurare continuità in un futuro percorso post-scolastico attraverso un Progetto di Vita. Il progetto si articola nelle seguenti proposte/punti: - Conoscere i bisogni, le problematiche e le caratteristiche dell utenza. - Garantire il diritto allo studio degli alunni in situazione di handicap assicurando l azione educativa per tutta la durata del tempo- scuola. - Ottimizzare i rapporti scuola e famiglia. - Favorire programmazioni e progetti didattico-educativi rispondenti alle singole esigenze. - Favorire l acquisizione dell autostima personale. - Sviluppare le potenzialità. - Acquisire abilità specifiche a livello cognitivo e relazionale. - Favorire una cultura dell accoglienza, del dialogo e dell interazione. - Costruire relazioni positive tra i soggetti nel rispetto e nell accettazione della diversità.
3 - Favorire intensi legami di amicizia, di aiuto e di effettiva integrazione degli alunni in situazione di handicap. Cosa si intende realizzare: 1. Azione di accoglienza e tutoraggio dei docenti di sostegno Coordinare gli incontri del GRUPPO H che lavorerà all elaborazione del progetto d integrazione, che analizzerà le situazioni problematiche ed ha stabilirà criteri comuni per la compilazione dei documenti. Sarà messo a disposizione dei colleghi materiale utile per fare il punto della situazione degli alunni, in funzione dell intervento individualizzato/personalizzato, per raccogliere e sintetizzare informazioni generali, che potrebbero contribuire a conoscere meglio ogni caso. Si daranno suggerimenti utili alla compilazione della documentazione e delle varie parti del registro. Saranno organizzate le operazioni necessarie per la convocazione delle riunioni: - la definizione dell O.d.G. di ogni incontro; - la stesura e la diffusione delle convocazioni. È stata dedicata particolare attenzione agli alunni interessati al passaggio ad altro ordine di scuola collaborando con i docenti della scuola di provenienza per l integrazione di tali alunni. 2. Verifica periodica e monitoraggio degli interventi di integrazione Raccolta di segnalazioni circa particolari difficoltà di integrazione di alunni sotto svariati aspetti e comunicazione al Dirigente Scolastico al fine di predisporre gli interventi necessari e di competenza scolastica per la risoluzione dei casi. 3. Raccordo con tutte le Funzioni Strumentali deliberate dal Collegio Docenti. 4. Azioni di supporto e consulenza ai docenti curricolari che segnalano problematiche: consegna normative e materiali specifici 5. Proposte d acquisto di materiale specifico per l integrazione/inclusione, e in particolar modo per un biblioteca di ausiliari specifici per la didattica speciale. 6. Raccolta informazioni al fine della determinazione delle richieste dell'organico di sostegno che sarà poi definita durante i lavori della Commissione. 7. Analisi e divulgazione delle circolari interne ed esterne all Istituto che regolamentano le Attività didattiche ed organizzative e/o propongono iniziative relative al sostegno. 8. Collaborazioni esterne con il Centro Servizi Amministrativi della prov. di Palermo, l equipe Multidisciplinare ASL, i Centri di Riabilitazione, la scuola precedente, la cooperativa per l assistenza igienica personale, la cooperativa per il servizio di trasporto, l USR ambito territoriale di Palermo. 9. Coordinamento riunioni GLIS e predisposizione calendario per gli incontri di gruppi tecnici e incontri di lettura e discussione dei documenti conoscitivi e progettuali redatti dagli operatori ASL (Certificazione e Diagnosi Funzionale). Sono stati curati i rapporti tra l equipe psicomedico-pedagogica e la scuola organizzando gli incontri del G.L.H e presiedendo e coordinando gli stessi al fine di redigere o aggiornare il Profilo Dinamico Funzionale, di verificare il Piano Educarivo Individualizzato. È stato costituito del gruppo di lavoro formato da: DOCENTI, per quanto riguarda la trattazione degli aspetti formativi metodologici e didattici; OPERATORI ASL per quanto attiene la consulenza tecnica, l informazione diagnostica e la verifica psicopedagogia e socio sanitaria; OPERATORI SOCIO-ASSISTENZIALI della provincia per le problematiche di loro competenza; GENITORI, per quanto riguarda il raccordo e la prosecuzione del progetto educativo nell ambiente familiare ed extra scolastico. In relazione ai bisogni sono stati privilegiati i vari i rapporti con: ASL attivando i raccordi necessari affinché i soggetti svantaggiati possano beneficiare di interventi adeguati ai loro bisogni;
4 PROVINCIA, ente preposto all assegnazione di personale educativo per soggetti non autosufficienti e all istituzione e al funzionamento dei servizi volti ad assicurare la partecipazione effettiva dei soggetti alla vita scolastica (trasporto, materiale didattico, ecc). 10. Coordinamento PEA (personale educativo assistenziale). 11. Composizione gruppo di lavoro permanente o gruppo di ricerca: tra i vari compiti possibili del gruppo che di seguito si descriveranno, si individua in primo luogo quello di creare uno strumento di aggregazione delle diverse competenze consentendo la partecipazione alle attività scolastiche anche di coloro che non sono docenti specializzati: Individuare e/o realizzare progetti PON, POR che attivino strategie orientate a potenziare il processo di inclusione; Collaborare con i docenti per collegare i bisogni specifici degli alunni alle risorse possedute dalla scuola e/o dal territorio; Realizzare prove di ingresso e di uscita uniformi per i ragazzi non gravi e gravi; Favorire la diffusione delle notizie relative alle attività proposte; Promuovere iniziative per la maggiore diffusione della didattica speciale. 12. Coordinamento con i docenti curriculari e raccordo con i CdC: in seduta plenaria per informativa sulla Circolare BES, per progettare ed intraprendere forme di screening per intervenire tempestivamente sulle difficoltà dei disturbi specifici di apprendimento e per predisporre materiale utile alla rilevazione delle problematiche, alla procedura e alla relazione di segnalazione (questionari, libri, griglie, modulistica e bibliografie varie). È stato fornito ai docenti curriculari anche informazioni sulla Legge 170/2010 fornendo così gli strumenti per la programmazione personalizzata per gli alunni individuati. 13. Coordinamento comitato tecnico del C.T.R.H. presso L Istituto Comprensivo Statale Laura Lanza di Carini. 14. Organizzazione attività didattica curriculare ed extracurriculare di sostegno: Particolare attenzione sarà rivolta all attivazione di laboratori didattici curriculari (laboratorio cucina, laboratorio maschere di carnevale) e di progetti extracurriculari (progetto teatro, progetto motorio, Visone spettacolo teatrale presso il Golden di Palermo) per consentire una azione efficace finalizzata ad una effettiva inclusione degli alunni disabili. 15. Supporto ai genitori per chiarimenti in ordine di problematiche e/o segnalazioni e/o consulenze, soprattutto è stata illustrata la legge 104/90 e altra normativa riguardante l integrazione dei disabili. 16. Supporto al Dirigente per la comunicazione delle problematiche emergenti, guida alla procedura e alla relazione di segnalazione, per la predisposizione di proposte per organico funzionale e relazioni di deroga 17. Monitoraggio delle presenze e del livello di gradimento dell ambiente scolastico degli alunni H 18. Corsi di formazione e aggiornamento, rivolti a docenti e a genitori, sul tema dell integrazione scolastica e sulla conoscenza delle Disabilità, DSA e BES. 19. Gruppo di lavoro Progetto Vita. Il progetto di vita, parte integrante del P.E.I., riguarda la crescita personale e sociale dell'alunno con disabilità ed ha quale fine principale la realizzazione dell'alunno attraverso la predisposizione di percorsi volti sia a sviluppare il senso di autoefficacia e sentimenti di autostima, sia a predisporre il conseguimento delle competenze necessarie a vivere in contesti di esperienza comuni. Il progetto di vita, anche per il fatto che include un intervento che va oltre il periodo scolastico, aprendo l'orizzonte di un futuro possibile, deve essere condiviso dalla famiglia e dagli altri soggetti coinvolti nel processo di integrazione. Risulta inoltre necessario predisporre piani educativi che prefigurino, anche attraverso l'orientamento, le possibili scelte che l'alunno intraprenderà dopo aver concluso il percorso di formazione scolastica. Il momento in uscita, formalizzato a monte al momento dell'iscrizione, dovrà trovare una sua collocazione all'interno del Piano dell'offerta Formativa, in particolare mediante l'attuazione dell'alternanza SCUOLA-LAVORO e la partecipazione
5 degli alunni con disabilità nell'ambito del sistema IFTS. Ai fini dell'individuazione di forme efficaci di relazione con i soggetti coinvolti nonché con quelli deputati al servizio per l'impiego e con le associazioni. 20. Realizzazione Vademecum o Linea Guida dove siano indicati i compiti di tutti coloro che sono coinvolti nel processo di integrazione/inclusione degli alunni con bisogni educativi speciali (Disabili, DSA, BES): Dirigente, Insegnanti, Collaboratori e Assistenti. 21. Deroghe assistente igienico personale per alunni gravi. Richiedere rapporto di 1/1 per consentire e agevolare lo svolgimento in classe delle regolari lezioni curriculari. 22. Richiesta assistente all autonomia. Figura specializzata che possa favorire il processo di autonomia dei discenti. Carini, 15/09/2014 L Aspirante Funzione Strumentale Prof. Salvatore Randazzo
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