Dott. Ferrari Giuliana. Scuola di Regionale di Formazione Specifica in Medicina Generale. 8 maggio 2013

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Dott. Ferrari Giuliana. Scuola di Regionale di Formazione Specifica in Medicina Generale. 8 maggio 2013"

Transcript

1 Dott. Ferrari Giuliana Scuola di Regionale di Formazione Specifica in Medicina Generale 8 maggio 2013

2 Il mal di testa è,per frequenza, la nona causa di richiesta di visita medica nell ambulatorio del MMG Si calcola che nelle sue diverse espressioni cliniche, questo sintomo abbia colpito almeno una volta nel corso della loro vita 80% dei nostri pazienti.

3 IL MAL DI TESTA RAPPRESENTA UN SINTOMO NON SOLO DI PATOLOGIE NEUROLOGICHE ANCHE MOLTO GRAVI,MA ANCHE DI PATOLOGIE SISTEMICHE ACUTE E CRONICHE

4 Il Medico di Medicina Generale deve avere multiformi competenze per saper riconoscere i sintomi e i segni delle cefalee secondarie più gravi saper condurre un adeguato colloquio con il paziente che presenta una cefalea psico-somatica saper gestire la cronicità delle cefalee primarie

5 L emicrania rappresenta una patologia largamente sottostimata nei database dei medici di Medicina Generale Nello studio Meteor coordinato dalla SIMG nel 2000 si evidenzia come, con dati di prevalenza* delle crisi emicraniche nella popolazione pari al 16%, solo nel 2% delle cartelle dei medici aderenti allo studio la diagnosi era stata codificata (Data la natura episodica dell emicrania, solitamente il parametro più considerato negli studi epidemiologici è la prevalenza (N di casi presenti in un dato intervallo temporale)

6 Il colloquio col paziente affetto da mal di testa

7 Fattori che identificano la natura ed la gravità del mal di testa La qualità del dolore : dolore pulsante,gravativo o trafittivo. La localizzazione del dolore: dolore generalizzato dolore localizzato cervicale,art. alle strutture extracraniche (denti.occhi,seni paranasali,rachide temporo-mandibolare,arteria temporale) alle strutture intracraniche (emicranio, nuca,fronte )

8 L insorgenza del dolore e la sua durata cefalea insorta in modo iperacuto cefalea insorta in pochi minuti e aumentata in alcuni minuti cefalea insorta lentamente,sorda,costante nel volgere di alcune ore o qualche giorno o settimana e aumentata progressivamente

9 L identificazione di fattori che possano aver causato la cefalea fattori infettivi o traumatici fattori alimentari (vino rosso,cioccolata,insaccati,formaggi stagionati) fattori posturali e/o comportamentali attività fisica intensa cambiamenti di posizione del capo assunzione d alcune posture durante il lavoro i colpi di tosse il ponzamento l atto sessuale il mancato riposo fattori olfattori fattori fisiologici (la fame, la mestruazione) cambiamenti climatici La presenza di patologie concomitanti

10 Intensità del dolore pazienti stoici pazienti istrionici I sintomi che accompagnano il mal di testa nausea vomito fotofobia fonofobia I comportamenti del paziente con il mal di testa interrompe quello che sta facendo si sdraia in una stanza al buio in silenzio L assunzione di farmaci per il dolore La frequenza del mal di testa

11 Domande chiave del colloquio col paziente affetto da mal di testa 1 Da quando è iniziato il mal di testa? 2 Il dolore prende tutta la testa o una parte della testa? 3 Pulsa (batte) o è un dolore continuo, come un peso sulla testa? E un dolore continuo o arriva e se ne va improvvisamente? 4 Il dolore ha sempre avuto le stesse caratteristiche da quando è iniziato o è aumentato nel tempo? 5 Ci sono dei sintomi che ti stanno avvertendo che sta per arrivare il mal di testa? 6 Ci sono dei sintomi che accompagnano il mal di testa? 7 Quanto dura il mal di testa? Vi sono dei comportamenti che alleviano il mal di testa? 8 Se assumi farmaci tipo analgesici OTC, il dolore regredisce? In quanto tempo? 9 Ogni quanto tempo viene il mal di testa? Vi sono degli eventi o delle posture che lo scatenano? 10 Il mal di testa è cambiato negli ultimi tempi?

12 L esame obiettivo del paziente cefalalgico Valutiamo le condizioni generali del paziente Valutiamo la temperatura corporea La frequenza respiratoria La pressione arteriosa e la frequenza cardiaca La glicemia

13 Ispezione del capo e del collo La cute infezioni cutanee escoriazioni o ferite lesioni herpetiche angiomi al volto macchie cutanee distensione e nodularità dolorose dell arteria temporale

14 Esame della zona ove è localizzato il dolore Occhio valuteremo la presenza di miosi, midriasi,ptosi,enoftalmo anidrosi, rinorrea, diplopia Seni paranasali dolore alla digitopressione dei seni paranasali Zona mascellare e/o mandibolare dolore scatenato dalla masticazione e/o dalla palpazione dell articolazione temporo-mandibolare e/o dolore scatenato dalla massima apertura o dalla chiusura dell articolazione

15 Zona cervicale rigidità nucale (segni di Kernig e Brudzinsky) rigidità ai movimenti di lateralità del collo contrattura dei muscoli latero-cervicali spinalgia cervicale masse e/o adenopatie laterocervicali soffi carotidei

16

17

18 Esame obiettivo neurologico Capacità mentali ed eloquio a paziente seduto Nervi cranici: campo visivo e motilità estrinseca ed intrinseca degli occhi e delle pupille riflesso corneale e la sensibilità grossolana del volto la capacità acustica del paziente la motilità del volto,del collo,della lingua e del palato molle

19 Esame obiettivo neurologico a paziente supino Il sistema motorio ispezione e palpazione delle masse muscolari presenza di fascicolazioni prove di forza globale e segmentarie ai 4 arti riflessi osteo-tendinei e cutaneo-plantare (Babinsky) La coordinazione motoria prova Indice-Naso prova Calcagno-Ginocchio La sensibilità tattile tatto-puntoria somatochinestesica

20 Esame obiettivo neurologico paziente in ortostatismo La postura e la deambulazione prova del saltellamento La coordinazione del tronco prova di Romberg prova di Fournier Le prove vestibolari prova di Hunterberger prova della marcia a stella

21 Esami diagnostici nel paziente con cefalea Esami bioumorali esame emocromocitometrico completo sideremia ferritina funzionalità tiroidea Radiografia del rachide cervicale Radiografia dei seni paranasali Radiografia delle articolazioni temporomandibolari Risonanza magnetica encefalo e/ rachide cervicale

22 Coffee break

23 (ICHD-IIR1)

24 Per una buona gestione del paziente emicranico è preliminare formulare una corretta diagnosi della cefalea Corretto inquadramento della cefalea Conoscenza della clinica Conoscenza dei criteri diagnostici ICHD-II Attenta diagnosi differenziale con le altre cefalee primarie con le cefalee secondarie o sintomatiche

25 CORRETTO INQUADRAMENTO DELLA CEFALEA Anamnesi accurata Obiettività generale e neurologica Eventuale esecuzione di esami strumentali e di laboratorio Diagnosi

26 CLASSIFICAZIONE IHS-II EMICRANIA 2 CEFALEA DI TIPO TENSIVO 3 CEFALEA A GRAPPOLO E ALTRE TACs 4 ALTRE CEFALEE PRIMARIE 5 CEFALEA ATTRIBUITA A MALATTIE VASCOLARI INTRACRANICHE O CERVICALI 6 CEFALEA ATTRIBUITA A TRAUMA CRANICO O DEL COLLO 7 CEFALEA ATTRIBUITA A MALATTIE INTRACRANICHE NON VASCOLARI 8 CEFALEA ATTRIBUITA ALL UTILIZZO DI SOSTANZE O ALLA LORO SOSPENSIONE 9 CEFALEA ATTRIBUITA AD INFEZIONI 10 CEFALEA ATTRIBUITA AD ALTERAZIONI DELL OMEOSTASI 11 CEFALEA O DOLORE FACCIALE ATTRIBUITO A PATOLOGIE DEL CRANIO, COLLO, OCCHI, ORECCHI, NASO, SENI PARANASALI, DENTI, BOCCA O ALTRE STRUTTURE CRANICHE O FACCIALI 12 CEFALEA ATTRIBUITA A PATOLOGIE PSICHIATRICHE 13 NEVRALGIE CRANICHE E CAUSE CENTRALI DI DOLORE FACCIALE 14 ALTRE CEFALEE, NEVRALGIE CRANICHE, DOLORE FACCIALE CENTRALE O PRIMARIO

27 CEFALEE PRIMARIE 1. EMICRANIA 1.1 Emicrania senza aura 1.2 Emicrania con aura 1.3 Sindromi periodiche dell infanzia 1.4 Emicrania retinica 1.5 Complicanze dell Emicrania 1.6 Probabile Emicrania

28 1.1 EMICRANIA SENZA AURA Precedenti definizioni: emicrania comune, emicrania semplice Descrizione ICHD-II 2004: cefalea ricorrente che si manifesta con attacchi della durata di 4-72 ore. Caratteristiche tipiche della cefalea sono la localizzazione unilaterale, la qualità pulsante, l intensità media o severa, l aggravamento con la normale attività fisica e l associazione con nausea e/o foto e fonofobia È il sottotipo emicranico più frequente (80%) Prevale nel sesso femminile (2-3:1) dopo il menarca Insorge nella II-III decade, picco di prevalenza sui anni (25-30% F 10% M)

29 1.1 EMICRANIA SENZA AURA A. Almeno 5 attacchi che soddisfano B-D B. Durata di 4-72 ore senza farmaci o trattata senza successo C. Almeno due delle seguenti caratteristiche: - unilateralità - dolore pulsante - intensità moderata o forte - peggioramento indotto da attività fisica D. Durante la cefalea, almeno uno dei seguenti sintomi: - nausea e/o vomito - fono e fotofobia E. Storia clinica, esame obiettivo e neurologico escludono l origine secondaria, oppure pongono il sospetto, escluso però da appropriate indagini strumentali

30 1.1 EMICRANIA SENZA AURA Se Se sono soddisfatti i criteri per Emicrania senza aura (1.1) ma sono presenti meno di 5 attacchi la diagnosi attribuita deve essere di Emicrania senza aura probabile (1.6.1) il paziente si addormenta durante l attacco e si risveglia senza cefalea, la durata dell attacco deve essere calcolata fino al momento del risveglio Quando gli attacchi si presentano con frequenza 15 giorni/mese per >3 mesi, si configura la diagnosi di Emicrania cronica (1.5.1)

31 CEFALEE PRIMARIE 1. EMICRANIA 1.1 Emicrania senza aura 1.2 Emicrania con aura 1.3 Sindromi periodiche dell infanzia 1.4 Emicrania retinica 1.5 Complicanze dell Emicrania 1.6 Probabile Emicrania

32 1.2 EMICRANIA CON AURA Precedenti terminologie: emicrania classica, oftalmica, emiparestesica, emiplegica, afasica, emicrania accompagnata o complicata Descrizione ICHD-II 2004: disordine ricorrente caratterizzato da attacchi con sintomi neurologici focali reversibili che si sviluppano gradualmente in 5-20 minuti e che terminano entro 60 minuti. La cefalea, con le caratteristiche dell emicrania senza aura, usualmente segue i sintomi dell aura. Meno frequentemente, la cefalea non ha caratteristiche emicraniche o è completamente assente Meno frequente: rappresenta il 15-18% delle emicranie Prevale nel sesso femminile (2.2:1) dopo il menarca Esordisce di norma nella II-III decade (più tardivamente

33 1.2 EMICRANIA CON AURA: criteri diagnostici ICHD-II 2004 La nuova classificazione IHS 2004 (ICHD-II) ha notevolmente modificato questo capitolo Sono state introdotti nuovi sottotipi e ne sono stati esclusi altri già presenti nella ICHD-I del 1988 L emicrania con aura e l emicrania senza aura possono coesistere nello stesso soggetto, tuttavia nella maggioranza dei casi (84,3% degli uomini e 69,9% della donne) l emicrania con aura si presenta in forma isolata

34 1.2 EMICRANIA CON AURA: criteri diagnostici ICHD-II 2004 A. Almeno 2 attacchi che soddisfino il criterio B B. L aura emicranica soddisfa i criteri B e C per uno dei sottotipi C. Non attribuibile ad altre patologie (1) Nota (1) : la storia clinica, l esame obiettivo e neurologico escludono i disturbi elencati nei gruppi 5-12; oppure la storia clinica, l esame obiettivo e neurologico suggeriscono uno di tali disturbi, che però non è confermato da appropriate indagini strumentali, oppure il disturbo è presente, ma gli attacchi di emicrania non si presentano per la prima volta in stretta relazione temporale con il disturbo stesso

35 1.2 EMICRANIA CON AURA: criteri diagnostici ICHD-II 2004 Molti pazienti possono avere sia attacchi con aura che senza aura (codificare sia 1.2 che 1.1) Sintomi premonitori possono capitare ore fino a 1-2 giorni prima dell attacco emicranico (con o senza aura). Sono inclusi vari sintomi (astenia, difficoltà di concentrazione, tensione cervicale, ipersensibilità alla luce e rumore, nausea, visione offuscata, sbadigli e pallore). I termini di prodromi o di sintomi di avvertimento sono da evitare perché talora sono stati usati erroneamente per includere l aura

36 1.2 EMICRANIA CON AURA: criteri diagnostici ICHD-II 2004 Sottotipi dell emicrania con aura Aura tipica con cefalea emicranica Aura tipica con cefalea non emicranica Aura tipica senza cefalea Emicrania emiplegica familiare (FHM) Emicrania emiplegica sporadica Emicrania tipo basilare

37 1.2.1 Aura tipica con cefalea emicranica descrizione ICHD-II 2004 L aura tipica consiste in sintomi visivi e/o sensitivi e/o del linguaggio. Lo sviluppo graduale, la durata non superiore all ora, le manifestazioni sia positive che negative e la completa reversibilità caratterizzano l aura, che è associata a cefalea che soddisfa i criteri per 1.1 Emicrania senza aura: La cefalea dura 4-72 ore (se non trattata o trattata con insuccesso) Presenta almeno 2 delle seguenti caratteristiche: Sede unilaterale Dolore pulsante Intensità media o severa Aggravamento da cause evitabili o normale attività fisica Durante la cefalea, almeno 2 dei seguenti sintomi: Nausea e/o vomito Fotofobia e fonofobia

38 1.2.1 Aura tipica con cefalea emicranica descrizione ICHD-II 2004 A. Almeno 2 attacchi che soddisfino i criteri B-D B. L aura consiste in almeno uno dei seguenti sintomi, ma non deficit motori: 1. Sintomi visivi completamente reversibili, comprendenti manifestazioni positive (es. fosfeni, macchie, linee luminose) e/o negative (es. deficit visivi) 2. Sintomi sensitivi completamente reversibili, comprendenti manifestazioni positive (es. parestesie) e/o negative (es. ipoestesie) 3. Disturbi dell eloquio completamente reversibili (es. s. afasici) C. Almeno 2 dei seguenti: 1. Sintomi visivi omonimi (1) e/o sintomi sensitivi unilaterali 2. Almeno un sintomo dell aura si sviluppa gradualmente in oltre 5 minuti e/o i differenti sintomi dell aura seguono in successione per > 5 minuti 3. Questi sintomi durano da > 5 minuti a < 60 minuti D. La cefalea soddisfa i criteri B-D per 1.1 Emicrania senza aura ed inizia durante l aura o dopo ma entro 60 minuti E. Non attribuibile ad altre patologie (2) Nota 1: talora sono descritti deficit od offuscamenti della visione centrale Nota 2: vedi prima, nota 1 di 1.2

39 1.2.1 Aura tipica con cefalea emicranica descrizione ICHD-II 2004 È la forma più frequente di emicrania con aura La diagnosi è di norma evidente dopo una accurata anamnesi, anche se talora devono essere considerate forme simili secondarie (dissecazione carotidea, MAV, epilessia) L aura visiva è quella più frequente, segue quella sensitiva, meno frequente quella con turbe del linguaggio. Se l aura include deficit motori, si codifica o (Emicrania emiplegica fam/spor) I sintomi dell aura di norma seguono in successione, prima i visivi poi quelli sensitivi e infine quelli del linguaggio, ma sono descritti anche altri ordini di comparsa Spesso il paziente scopre che è difficile descrivere i sintomi dell aura, può fornire dati imprecisi e talora deve essere istruito a cogliere i particolari dell aura in appositi diari

40 Sottotipi dell emicrania con aura (cenno dei restanti sottotipi) Aura tipica con cefalea emicranica Aura tipica con cefalea non emicranica Aura tipica senza cefalea Emicrania emiplegica familiare (FHM) Emicrania emiplegica sporadica Emicrania tipo basilare

41 Sottotipi dell emicrania con aura (cenno dei restanti sottotipi) Aura tipica con cefalea emicranica Aura tipica con cefalea non emicranica Aura tipica senza cefalea Emicrania emiplegica familiare (FHM) Emicrania emiplegica sporadica Emicrania tipo basilare

42 1.2.3 Aura tipica senza cefalea descrizione ICHD-II 2004 L aura tipica consiste in sintomi visivi e/o sensitivi con o senza disturbi del linguaggio. Lo sviluppo graduale, la durata non superiore all ora, le manifestazioni sia positive che negative e la completa reversibilità caratterizzano l aura, che non è associata ad alcuna cefalea Precedenti terminologie: Aura emicranica senza cefalea (ICHD-I 1988) Emicrania decapitata, abortita, dissociata, sine emicrania (anteriori al 1988)

43 1.2.3 Aura tipica senza cefalea commenti ICHD-II 2004 Un piccolo numero di pazienti presenta esclusivamente Più comunemente, in pazienti con (Aura tipica con cefalea emicranica), nell invecchiare, la cefalea può perdere le caratteristiche emicraniche o sparire completamente anche se l aura continua. Alcuni soggetti, principalmente maschi, presentano sin dall esordio In assenza di cefalea che soddisfa i criteri per 1.1 (Emicrania senza aura), diventa ancor più importante una precisa diagnosi dell aura e distinguere sintomi simili dovute a serie patologie (es. TIA). Questa distinzione può richiedere indagini, per escludere altre cause, specie se l aura esordisce dopo i 40 anni, quando predominano sintomi negativi (es. emianopsia), quando l aura è prolungata o molto breve

44 Sottotipi dell emicrania con aura (cenno dei restanti sottotipi) Aura tipica con cefalea emicranica Aura tipica con cefalea non emicranica Aura tipica senza cefalea Emicrania emiplegica familiare (FHM) Emicrania emiplegica sporadica Emicrania tipo basilare

45 Sottotipi dell emicrania con aura (cenno dei restanti sottotipi) Aura tipica con cefalea emicranica Aura tipica con cefalea non emicranica Aura tipica senza cefalea Emicrania emiplegica familiare (FHM) Emicrania emiplegica sporadica Emicrania tipo basilare

46 Sottotipi dell emicrania con aura (cenno dei restanti sottotipi) Aura tipica con cefalea emicranica Aura tipica con cefalea non emicranica Aura tipica senza cefalea Emicrania emiplegica familiare (FHM) Emicrania emiplegica sporadica Emicrania tipo basilare

47 1.2.6 Emicrania tipo basilare Precedenti terminologie: Emicrania dell arteria basilare, Emicrania basilare (ICHD-I 1988) [Emicrania di Bickerstaff ICHD-I 1988] Descrizione ICHD-II 2004: emicrania con aura caratterizzata da sintomi che originano chiaramente dal troncoencefalo e/o da entrambi gli emisferi simultaneamente affetti, ma senza deficit motori

48 1.5 COMPLICANZE DELL EMICRANIA Emicrania cronica Stato emicranico (cefalea > 72 ore) Aura persistente senza infarto (> 1 sett) Infarto emicranico Emicrania scatenante crisi epilettiche

49 1.5.1 EMICRANIA CRONICA descrizione ICHD-II 2004 Cefalea emicranica che si presenta per 15 giorni o più al mese per più di 3 mesi, in assenza di abuso di farmaci

50 1.5.1 EMICRANIA CRONICA descrizione ICHD-II 2004 A. La cefalea soddisfa i criteri C e D per 1.1 Emicrania senza aura, è presente per almeno 15 o più giorni al mese per più di 3 mesi B. Non attribuibile ad altra patologia (1,2) Nota (1): la storia e l esame clinico non suggeriscono alcuna delle patologie elencate nei gruppi 5-12, o la storia e/o l esame clinico e/o gli accertamenti neurologici suggeriscono tali patologie ma sono state escluse da appropriati accertamenti o tali patologie sono presenti ma la cefalea non compare per la prima volta in stretta relazione temporale con tale patologia Nota (2): quando è presente abuso di farmaci e si soddisfa il criterio B per uno dei sottogruppi di 8.2 Cefalea da abuso di farmaci, il criterio B per Emicrania cronica non è soddisfatto fino a 2 mesi dopo che il farmaco è stato sospeso senza miglioramento

51 2. cefalea di tipo tensivo 2.1 Cefalea di tipo tensivo episodica sporadica 2.2 Cefalea di tipo tensivo episodica frequente 2.3 Cefalea di tipo tensivo cronica 2.4 Probabile cefalea di tipo tensivo

52 Cefalea di tipo tensivo Episodi di cefalea di durata variabile da minuti a giorni.il dolore è tipicamente bilaterale di qualità gravativo costrittiva,di intensità da lieve a media e non risulta aggravato dalla attività fisicadi routine. La nausea è assente,ma possono essere presenti fonofobia e fotofobia.

53 Cefalea di tipo tensivo episodica sporadica A Almeno 10 episodi che si verifichino in media <1 giorno al mese (<12 giorni all anno) e che soddisfino i criteri B-D B La cefalea dura da 30 minuti a 7 giorni C La cefalea presenta almeno due delle seguenti caratteristiche: localizzazione bilaterale qualità gravativo-costrittiva (non pulsante) intensità lieve o media non è aggravata dall attività fisica di routine, come camminare o salire le scale D Si verificano entrambe le seguenti condizioni: assenza di nausea e vomito (può manifestarsi anoressia) può essere presente fotofobia oppure fonofobia, ma non entrambe E Non attribuita ad altra condizione o patologia

54 2. cefalea di tipo tensivo episodica frequente A Almeno 10 episodi che si verifichino 1, ma <15 giorni al mese per almeno 3 mesi ( 12 e <180 giorni all anno) e che soddisfino i criteri B-D B La cefalea ha una durata compresa fra 30 minuti e 7 giorni C La cefalea presenta almeno due delle seguenti caratteristiche: localizzazione bilaterale qualità gravativo-costrittiva (non pulsante) intensità lieve o media non è aggravata dall attività fisica di routine, come camminare o salire le scale D Si verificano entrambe le seguenti condizioni: assenza di nausea e vomito (può manifestarsi anoressia) può essere presente fotofobia oppure fonofobia, ma non entrambe E Non attribuita ad altra condizione o patologia

55 2. cefalea di tipo tensivo cronica A La cefalea è presente 15 giorni al mese da >3 mesi ( 180 giorni all anno) che soddisfa i criteri B-D B La cefalea dura ore o può essere continua C La cefalea presenta almeno due delle seguenti caratteristiche: localizzazione bilaterale qualità gravativo-costrittiva (non pulsante) intensità lieve o media non è aggravata dall attività fisica di routine, come camminare o salire le scale D Si verificano entrambe le seguenti condizioni: non più di uno tra i seguenti sintomi: fotofobia, fotofobia e nausea lieve assenza di nausea moderata o forte e di vomito E Non attribuita ad altra condizione o patologia

56 3.Cefalea a grappolo Attacchi caratterizzati da dolore intenso, strettamente unilaterale, orbitario, sovraorbitario, temporale, o in varie combinazioni di tali sedi, della durata di minuti, che si manifestano con una frequenza variabile da una volta ogni due giorni a 8 volte al giorno. Gli attacchi si associano a uno o più dei seguenti segni omolaterali al dolore: iniezione congiuntivale, lacrimazione, congestione nasale, rinorrea, sudorazione della fronte e del volto, miosi, ptosi, edema palpebrale. Molti pazienti sono irrequieti o agitati durante l attacco.

57 3.1 Cefalea a grappolo A Almeno 5 attacchi che soddisfino i criteri B-D B Dolore di intensità forte o molto forte, unilaterale, in sede orbitaria, sovraorbitaria e/o temporale, della durata di minuti (senza trattamento) C La cefalea è associata ad almeno uno dei seguenti sintomi o segni: iniezione congiuntivale e/o lacrimazione omolaterali ostruzione nasale e/o rinorrea omolaterali edema palpebrale omolaterale sudorazione facciale e frontale omolaterale miosi e/o ptosi omolaterali irrequietezza o agitazione D La frequenza degli attacchi è compresa tra uno ogni due giorni e 8 al giorno E Non attribuita ad altra condizione o patologia

58 3.3 short-lasting unilateral neuralgiform headache attacks with conjunctival injection and tearing SUNCT Questa sindrome è caratterizzata da attacchi di dolore unilaterale, di durata nettamente inferiore a quanto osservato in qualsiasi altra TAC (cefalea autonomicotrigeminale). Nella maggior parte dei casi si associano lacrimazione intensa e iperemia congiuntivale omolaterali.

59 4. Altre cefalee primarie 4.1 cefalea primaria trafittiva 4.2 cefalea primaria da tosse 4.3 cefalea primaria da attività fisica 4.4 cefalea primaria associata ad attività sessuale 4.5 cefalea ipnica 4.6 cefalea primaria a rombo di tuono 4.7 Hemicrania continua 4.8 New daily-persistent headache (NPDH)

60 5 Cefalea attribuita a trauma cranico e/o cervicale 6 Cefalea attribuita a disturbi vascolari cranici o cervicali 7 cefalea attribuita a disturbi intracranici non vascolari 8 cefalea attribuita all uso di una sostanza o alla sua sospensione 9cefalea attribuita a infezione 10 cefalea attribuita a disturbi dell omeostasi 11 cefalea o dolori facciali attribuiti a disturbi del cranio, collo, occhi,orecchi,naso, seni paranasali,denti,bocca e altri strutture facciali o craniche 12 cefalea attribuita a disturbo psichiatrico 13 nevralgie craniche e algie facciali di origine centrale 14 altre cefalee,nevralgie craniche e dolori facciali di origine centrale o primari

61 5.Cefalea attribuita a trauma cranico e/o cervicale 5.1 cefalea post-traumatica acuta 5.2 cefalea post-traumatica cronica 5.3 cefalea acuta attribuita a colpo di frusta 5.4 cefalea cronica attribuita a colpo di frusta 5.5 cefalea attribuita a ematoma intracranico traumatico 5.6 cefalea attribuita ad altri traumatismi cranici e/o cervicali 5.7 cefalee post-craniotomia

62 6. Cefalea attribuita a disturbi vascolari cranici o cervicali 6.1 cefalea attribuita a ictus ischemico o ad attacco ischemico transitorio 6.2 cefalea attribuita a emorragia intracranica non traumatica 6.3 cefalea attribuita a malformazione vascolare che non ha sanguinato 6.4 cefalea attribuita ad arterite 6.5 dolore a partenza dall arteria carotide è vertebrale 6.6 cefalea attribuita a trombosi venosa cerebrale (CVT) 6.7 cefalea da attribuire ad altro disturbo vascolare intracranico

63 7.cefalea attribuita a disturbi intracranici non vascolari 7.1 cefalea attribuita a ipertensione liquorale 7.2 cefalea a attribuita a ipotensione liquorale 7.3 cefalea attribuita a malattie infiammatorie non infettive 7.4 cefalea attribuita a neoplasia intracranica 7.5 cefalea attribuita a iniezione intratecale 7.6 cefalea attribuita a crisi epilettica 7.7 cefalea a attribuita a malformazioni di Chiari tipo I 7.8 cefalea a e deficit neurologici transitori con linfocitosi liquorale (HaNDL) 7.9 cefalea attribuita ad altre patologie intracraniche non vascolari

64 8. cefalea attribuita all uso di una sostanza o alla sua sospensione 8.1 cefalea indotta da uso o esposizione acuta ad una sostanza 8.2 cefalea da uso eccessivo di farmaci 8.3 cefalea come evento avverso attribuito all uso cronico di farmaci 8.4 cefalea attribuita a sospensione di sostanze

65 9. cefalea attribuita a infezione 9.1 cefalea attribuita a infezione intracranica 9.2 cefalea a infezione sistemiche 9.3 cefalea attribuita a HIV/AIDS 9.4 cefalea cronica post-infettiva

66 10. cefalea attribuita a disturbi dell omeostasi 10.1 cefalea attribuita a ipossia/ipercapnia 10.2 cefalea da dialisi 10.3 cefalea attribuita a ipertensione arteriosa 10.4 cefalea da ipotiroidismo 10.5 cefalea attribuita a digiuno 10.6 cefalea cardiaca 10.7 cefalea attribuita ad altri disordini dell omeostasi

67 11.cefalea o dolori facciali attribuiti a disturbi del cranio, collo, occhi,orecchi,naso, seni paranasali,denti,bocca e altri strutture facciali o craniche 11.1 cefalea attribuita a disturbi del cranico 11.2 cefalea attribuita a disturbi del collo 11.3 cefalea attribuita a disturbi oculare 11.4 cefalea attribuita a disturbo dell orecchio 11.5 cefalea attribuita a rinosinusite 11.6 cefalea attribuita a disturbi dei denti,delle arcate dentarie o delle strutture correlate 11.7 cefalea o dolori facciali attribuiti a disturbi dell articolazione temporo-mandibolare 11.8 cefalea attribuita ad altri disturbi di cranio.collo.occhi.orecchie,seni paranasali,denti bocca o altre strutture facciali o craniche

68 12. cefalea attribuita a disturbo psichiatrico 12.1 Cefalea attribuita disturbo di somatizzazione 12.2 cefalea attribuita a disturbo psicotico

69 13. nevralgie craniche e algie facciali di origine centrale 13.1 Nevralgia trigeminale 13.2 nevralgia glossofaringea 13.3 nevralgia del nervo intermedio 13.4nevralgia del nervo laringeo superiore 13.5 nevralgia nasociliare 13.6 nevraldia sovraorbitaria 13.7 nevralgia di altri rami terminali 13.8 nevralgia occipitale 13.9 sindrome collo-lingua cefalea da compressione esterna cefalea da freddo dolore costante causato da compressione,irritazione o distorsione dei nervi cranici o delle radici cervicali superiori ad opera di lesioni strutturali neurite ottica neuropatia diabetica oculare dolore cranico o facciale attribuito a Herpes zoster Sindrome di Tolosa Hunt emicrania oftalmoplegica cause centrali di dolore facciale altre nevralgie craniche o dolori facciali mediati a livello centrale

70 13.1 Nevralgia trigeminale La nevralgia del trigemino è un disturbo unilaterale caratterizzato da dolori di breve durata, a tipo scossa elettrica; il dolore tipicamente inizia e termina in modo brusco ed è limitato al territorio di distribuzione di una o più branche trigeminali. Il dolore è spesso innescato da stimoli (fattori scatenanti) innocui e comuni, quali lavarsi il volto o i denti, radersi, fumare, parlare, ma spesso si presenta anche spontaneamente. Piccole aree del solco naso-labiale e/o del mento sono particolarmente suscettibili allo scatenamento del dolore ( zone grilletto o trigger). Il decorso presenta solitamente fasi di remissione di durata variabile.

Classificazione Internazionale delle Cefalee

Classificazione Internazionale delle Cefalee Classificazione Internazionale delle Cefalee Al fine di agevolare la comprensione delle dizioni diagnostiche utilizzate, si riporta di seguito la forma ridotta della versione italiana della Classificazione

Dettagli

Prof. Edoardo Raposio. ssd Chirurgia della Cute ed Annessi Mininvasiva, Rigenerativa e Plastica, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

Prof. Edoardo Raposio. ssd Chirurgia della Cute ed Annessi Mininvasiva, Rigenerativa e Plastica, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Prof. Edoardo Raposio ssd Chirurgia della Cute ed Annessi Mininvasiva, Rigenerativa e Plastica, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma EMICRANIA e CEFALEE DAL SINTOMO ALLA TERAPIA 2 Classificazione

Dettagli

DIAGNOSI DIFFERENZIALE IN DCM. Dott.Pasquale Cozzolino Laser in DisordiniCranioMandibolari

DIAGNOSI DIFFERENZIALE IN DCM. Dott.Pasquale Cozzolino Laser in DisordiniCranioMandibolari DIAGNOSI DIFFERENZIALE IN DCM Dott.Pasquale Cozzolino Laser in DisordiniCranioMandibolari NELL AMBITO DELLE SINDROMI DA DOLORE OROFACCIALE LA NEVRALGIA DEL DEL NERVO TRIGEMINO E UNA SINDROME NEUROOGICA

Dettagli

CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DELLE CEFALEE EDIZIONE 2003-04

CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DELLE CEFALEE EDIZIONE 2003-04 CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DELLE CEFALEE EDIZIONE 2003-04 Headache Classification Committee of the International Headache Society The International Classification of Headache Disorders (ICHD-2) Cephalalgia

Dettagli

! " # $ # % &' (' ) * $

!  # $ # % &' (' ) * $ ! " # $ # % &' (' ) * $ + + , -*$. %/) -*$ %/!!) -*$0 %!1) -*$/%1) -*$2 %!!!!!) + 3 + 45 Nervo trigemino -,*$. -,*$!11 2 6 / 7 8 7 N. trigemino VII, IX, X C2-C3 !. 5. 2 9! "#$""%&!$&"'()*+ * "#$""",$&"'-)*+

Dettagli

LE CEFALEE. Diagnosi

LE CEFALEE. Diagnosi + LE CEFALEE Diagnosi 1 + Epidemiologia 2 3 anni 5 anni 7 anni 7-15 anni 3-8 % 19,5 % 37-51 % 26-82 % + Le cefalee 3 * Cefalea non secondaria ad altra patologia CEFALEA PRIMARIA * Cefalea secondaria ad

Dettagli

Caratteristiche cliniche delle cefalee primarie e diagnosi differenziale. C. Cavestro

Caratteristiche cliniche delle cefalee primarie e diagnosi differenziale. C. Cavestro Caratteristiche cliniche delle cefalee primarie e diagnosi differenziale C. Cavestro Emicrania: caratteristiche generali Frequenza degli attacchi 17% 1 al mese 32% 1 al mese 40% 2-4 al mese 10% > 1 alla

Dettagli

Oggetto: indicazioni operative per la valutazione delle cefalee nell ambito dell invalidità civile.

Oggetto: indicazioni operative per la valutazione delle cefalee nell ambito dell invalidità civile. PUBBLICATO SUL BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA SEDE ORDINARIA N. 3 15 GENNAIO 2007 Prot.G1.2006.0019089 del 14.12.2006 Giunta regionale Direzione Generale Famiglia e Solidarietà sociale Direzione

Dettagli

Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing.

Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing. Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing. Episodio Depressivo Maggiore. Cinque o più dei seguenti sintomi sono presenti da almeno due settimane comportando un cambiamento rispetto al precedente

Dettagli

Il mal di testa. Dott. Ferrari Giuliana. 16 febbraio 2011. Scuola di specializzazione in Medicina Generale

Il mal di testa. Dott. Ferrari Giuliana. 16 febbraio 2011. Scuola di specializzazione in Medicina Generale Il mal di testa Dott. Ferrari Giuliana Scuola di specializzazione in Medicina Generale 16 febbraio 2011 Il mal di testa è,per frequenza, la nona causa di richiesta di visita medica nell ambulatorio del

Dettagli

vasodilatazione e/o bradicardia > riduzione della PA > ipoafflusso cerebrale - CARDIOINIBITORIE - VASODEPRESSIVE - MISTE

vasodilatazione e/o bradicardia > riduzione della PA > ipoafflusso cerebrale - CARDIOINIBITORIE - VASODEPRESSIVE - MISTE Gruppo eterogeneo di condizioni, nelle quali i riflessi cardiovascolari, utilizzati normalmente nel controllo della circolazione diventano momentaneamente inappropriati, in risposta ad una causa scatenante

Dettagli

Confronto tra ICHD2 e ICHD3

Confronto tra ICHD2 e ICHD3 Centro Cefalee e Abuso di Farmaci Università di Modena Confronto tra ICHD2 e ICHD3 Michela Cainazzo, Fabrizio Canalini, Filippo Gori, Ilaria Tiraferri Luigi Alberto Pini Classificazione Internazionale

Dettagli

Ictus acuto: fase preospedaliera

Ictus acuto: fase preospedaliera Corso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Ictus Ruolo del Medico di Medicina Generale nell ambito del programma regionale ed aziendale sulla STROKE CARE Arezzo, Ordine dei Medici,

Dettagli

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Corso Base Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Cardiopatia ischemica Definisce un quadro di malattie a diversa eziologia che interessano l integrita del cuore nelle quali il fattore

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

Patologie neurologiche e traumatologia cranicocervicale

Patologie neurologiche e traumatologia cranicocervicale Sistema nervoso Patologie neurologiche e traumatologia cranicocervicale Catania 18.02.2006 Anatomia e Fisiologia Trauma cranico Trauma della colonna vertebrale Convulsione Epilessia Coma Prof. F. Ventura

Dettagli

Affezioni muscolari. Affezioni dei muscoli masticatori. Affezioni dei muscoli masticatori. Dolore miofasciale. Miosite. Miospasmo. Mialgia locale-non

Affezioni muscolari. Affezioni dei muscoli masticatori. Affezioni dei muscoli masticatori. Dolore miofasciale. Miosite. Miospasmo. Mialgia locale-non Affezioni muscolari Dolore miofasciale Miosite Miospasmo Mialgia locale-non classificata Contrattura miofibrotica Neoplasia Affezioni dei muscoli masticatori Causano dolore Sono simili ad altre affezioni

Dettagli

Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee

Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee Pavia 18 giugno 2008 Docente Dott. Dario Paladino inf. esperto in wound care Vice-Presidente AISLeC Che cosa è il dolore? 1 Dolore Il dolore è una sgradevole

Dettagli

Disturbi ossessivi compulsivi? Sono disturbi invalidanti? Trattamento farmacologico?

Disturbi ossessivi compulsivi? Sono disturbi invalidanti? Trattamento farmacologico? ALCUNE DOMANDE DEL COMPITO SCRITTO DI NEUROLOGIA DEL 31 GENNAIO Mielite trasversa, caratteristiche cliniche. SLA Lobo più colpito nel morbo d Alzheimer Sede più frequente di emorragia intraparenchimale

Dettagli

Dott. Vito Basile www.vitobasileoculista.it

Dott. Vito Basile www.vitobasileoculista.it Dott. Vito Basile www.vitobasileoculista.it Funzioni visive principali Acutezza visiva Campo visivo Senso cromatico Ottotipo per lontano Ottotipo per vicino Campo visivo Seminario di Aggiornamento Professionale

Dettagli

Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO

Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO 1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE NEUROLOGICHE CHE PROVOCANO ALTERAZIONI DELLA COSCIENZA IDENTIFICARE I SEGNI E SINTOMI DI: SINCOPE, CONVULSIONI, MENINGITE,

Dettagli

CONSIGLI PRATICI PER I FAMILIARI DEL PAZIENTE AFASICO

CONSIGLI PRATICI PER I FAMILIARI DEL PAZIENTE AFASICO CONSIGLI PRATICI PER I FAMILIARI DEL PAZIENTE AFASICO Gentile Utente, o questa guida intende fornirle alcune informazioni e consigli sull AFASIA, un disturbo che limita il linguaggio. Nel nostro Ospedale

Dettagli

Psicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016

Psicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016 Psicopatologia dell anziano 02 marzo 2016 Invecchiamento e Psicopatogia Salute mentale dell anziano: nuovo campo della psicopatologia. Affinamento dei criteri di diagnosi, costruzione e validazione di

Dettagli

Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico. Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5.

Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico. Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5. Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5. I disturbi pervasivi dello sviluppo si caratterizzano per la presenza di disabilità almeno

Dettagli

La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva

La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva Dr.ssa Chiara Ricci Università di Brescia Spedali Civili, Brescia Definizione La sindrome dell intestino irritabile Disordine funzionale dell intestino

Dettagli

CEFALEA A GRAPPOLO Criteri diagnostici dell International Headache Society per l attacco doloroso di cefalea a grappolo

CEFALEA A GRAPPOLO Criteri diagnostici dell International Headache Society per l attacco doloroso di cefalea a grappolo GESTIONE RAGIONATA DELLA CEFALEA A GAPPOLO CRONICA La diagnosi di cefalea a grappolo Nella cefalea a grappolo le crisi dolorose sono molto intense, strettamente unilaterali, in sede orbitaria, sovraorbitaria,

Dettagli

Emicrania. L'emicrania senza aura.

Emicrania. L'emicrania senza aura. Emicrania La più comune forma di cefalea primaria. Si tratta di una forma di cefalea di origine neuro vascolare, dove la vasodilatazione si esprime con dolore ed attivazione neuronale. L'emicrania si manifesta

Dettagli

La movimentazione manuale dei carichi

La movimentazione manuale dei carichi ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "EINSTEIN" Torino (TO) La movimentazione manuale dei carichi Note informative per la sicurezza e la salute sul lavoro Decreto Legislativo n. 9 aprile 2008 n. 81 Procedura

Dettagli

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA COSA SONO, COME SI RICONOSCONO, COME SI OPERA Patologia Ischemica (Infarto) Cuore (infarto) Cervello (Ictus) Scompenso Cardiaco Difficoltà Respiratorie Shock Che cosa sono,

Dettagli

IL TRATTAMENTO DELLA NEVRALGIA FACCIALE ATIPICA IN MEDICINA INTEGRATA. Dott. Fulvio Fontanini Direttore scientifico AMAL

IL TRATTAMENTO DELLA NEVRALGIA FACCIALE ATIPICA IN MEDICINA INTEGRATA. Dott. Fulvio Fontanini Direttore scientifico AMAL IL TRATTAMENTO DELLA NEVRALGIA FACCIALE ATIPICA IN MEDICINA INTEGRATA Dott. Fulvio Fontanini Direttore scientifico AMAL La Nevralgia Facciale Atipica (AFP), rientra nei casi di dolore facciale persistente

Dettagli

I TRAUMI MUSCOLARI LE CONTUSIONI Contusioni più o meno gravi, almeno una volta nella vita, le abbiamo subite più o meno tutti. Esse, in parole povere, rappresentano il risultato di un evento traumatico

Dettagli

Epidemiologia delle ipoacusie infantili

Epidemiologia delle ipoacusie infantili Epidemiologia delle ipoacusie infantili 78 milioni di persone nel mondo presentano una ipoacusia moderata (>40 db) nell orecchio migliore e 364 milioni di persone hanno una ipoacusia lieve (26-40 db).

Dettagli

STATO COMATOSO - cause

STATO COMATOSO - cause STATO COMATOSO STATO COMATOSO - cause INTRACRANICHE Infiammatorie (meningiti encefaliti) Vascolari (ictus edemi) Traumatiche Neoplastiche EXTRACRANICHE Alterazioni del metabolismo (coma ipoglicemico, diabetico,

Dettagli

Febbre Ricorrente Associata a NLRP12

Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Febbre Ricorrente Associata a NLRP12 Versione 2016 1.CHE COS È LA FEBBRE RICORRENTE ASSOCIATA A NLRP12 1.1 Che cos è? La febbre ricorrente associata a NLRP12

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA Che cos è? Campagna informativa per la prevenzione delle malattie oculari che possono compromettere la visione

Dettagli

IAPB Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità Sezione Italiana IL GLAUCOMA

IAPB Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità Sezione Italiana IL GLAUCOMA IAPB Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità Sezione Italiana IL GLAUCOMA CAMPAGNA DI INFORMAZIONE DI SANITA' PUBBLICA SULLE MALATTIE CHE CAUSANO CECITA' O IPOVISIONE NELL'AMBITO DI PROGRAMMI

Dettagli

SISTEMA NERVOSO. Comitato locale CRI Firenze

SISTEMA NERVOSO. Comitato locale CRI Firenze SISTEMA NERVOSO Comitato locale CRI Firenze SISTEMA NERVOSO Struttura CENTRALE: Encefalo (cervello, cervelletto, tronco) Midollo spinale NB: non confondere Il midollo spinale con il midollo osseo!!! PERIFERICO:

Dettagli

Che cosa è un Trauma Cranico.

Che cosa è un Trauma Cranico. Il Trauma Cranico Che cosa è un Trauma Cranico. Qualunque colpo alla testa potrebbe essere chiamato trauma cranico. Gli effetti variano. Alcuni traumi che potrebbero sembrare secondari o minori possono

Dettagli

ICTUS: LA CURA E POSSIBILE!

ICTUS: LA CURA E POSSIBILE! ICTUS: LA CURA E POSSIBILE! Dott. Simone Comelli Dott. Giacomo P. Vaudano Dott. Roberto Cavallo Dott. Daniele Savio Dott. Carlo A. Cametti Ospedale S.G. Bosco Ictus: Definizione Deficit neurologico ad

Dettagli

CONSIGLI SULLA PREVENZIONE DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE

CONSIGLI SULLA PREVENZIONE DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE SCARLATTINA Ex ASL NA 2 Nord AREA DI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE CONSIGLI SULLA PREVENZIONE DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE una raccolta di schede informative relative alle principali malattie infettive per

Dettagli

La rinosinusite nel bambino: una patologia troppo spesso sottovalutata

La rinosinusite nel bambino: una patologia troppo spesso sottovalutata La rinosinusite nel bambino: una patologia troppo spesso sottovalutata Mario La Rosa Dipartimento di Pediatria, Università degli Studi di Catania UO di Broncopneumologia, Allergologia e Fibrosi Cistica

Dettagli

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» Neuropatia diabetica «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» www.associazionedeldiabete.ch Per donazioni: PC 80-9730-7 Associazione Svizzera per il Diabete Association Suisse du Diabète Schweizerische

Dettagli

Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici.

Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici. Il massaggio consiste in manipolazioni che si praticano sui tessuti molli a fini terapeutici. Ogni seduta deve essere iniziata con particolare cautela, onde saggiare la reattività del soggetto ed evitare

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA. Informazioni per i giovani. www.droganograzie.it

DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA. Informazioni per i giovani. www.droganograzie.it DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA? y s a t ecs Informazioni per i giovani www.droganograzie.it ECSTASY Anno 2009 A cura di: Dipartimento Politiche Antidroga - Presidenza del Consiglio dei Ministri Tratto

Dettagli

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti

Dettagli

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa Linee guida per curare con efficacia i disturbi dell alimentazione e del peso. Cause e conseguenze del disturbo, i soggetti a rischio, l informazione e le terapie più adeguate per la cura e la risoluzione

Dettagli

Ambulatorio neurochirurgico per la malformazione di Chiari tipo I- Siringomielia e delle patologie della giunzione cranio-cervicale!

Ambulatorio neurochirurgico per la malformazione di Chiari tipo I- Siringomielia e delle patologie della giunzione cranio-cervicale! Ambulatorio neurochirurgico per la malformazione di Chiari tipo I- Siringomielia e delle patologie della giunzione cranio-cervicale La malformazione di Chiari tipo I (CMI) è un alterazione della giunzione

Dettagli

PATENTE: PER LE PERSONE CON DIABETE UN ODISSEA INFINITA

PATENTE: PER LE PERSONE CON DIABETE UN ODISSEA INFINITA PATENTE: PER LE PERSONE CON DIABETE UN ODISSEA INFINITA ROBERTO COCCI Presidente FTD e Diabete Forum Componente CC DIABETE ITALIA LA PATENTE AL CITTADINO AFFETTO DA DIABETE: IL PUNTO DI VISTA DI DIABETE

Dettagli

Herpes zoster. (fuoco di Sant Antonio)

Herpes zoster. (fuoco di Sant Antonio) (fuoco di Sant Antonio) Cosa è Cosa è Cosa è Cosa è Cosa è Cosa è Cosa è Cosa è (Cosa è L è un infezione causata dal virus Varicella Zoster (che per semplicità chiameremo VZV) che è caratterizzata dalla

Dettagli

Breve panoramica sulle categorie diagnostiche attuali dei DPS. Definizione e descrizione dei criteri diagnostici maggiormente applicati

Breve panoramica sulle categorie diagnostiche attuali dei DPS. Definizione e descrizione dei criteri diagnostici maggiormente applicati Breve panoramica sulle categorie diagnostiche attuali dei DPS Definizione e descrizione dei criteri diagnostici maggiormente applicati Sistemi Internazionali di classificazione dei disturbi mentali Il

Dettagli

Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma

Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma Concetti di salute e malattia. La storia naturale delle malattie. Valutazione dell efficacia dei tests diagnostici: sensibilità, specificità e valori predittivi. Gli screening. Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it

Dettagli

I criteri del DSM-IV

I criteri del DSM-IV La diagnosi ADHD in età evolutiva I criteri del DSM-IV Dott.ssa Galati Monia Azienda Ospedaliera G. Salvini Servizio Territoriale N.P.I. Garbagnate Milanese Un Po Di Storia. Nel 1925 alcuni autori individuano

Dettagli

L IPERTENSIONE ENDOCRANICA:

L IPERTENSIONE ENDOCRANICA: L IPERTENSIONE ENDOCRANICA: L ipertensione endocranica consiste generalmente in un aumento della pressione all interno della scatola cranica, che può essere dovuto generalmente a tre fattori: ---aumento

Dettagli

LA TEA CAROTIDEA NEL PAZIENTE CON ICTUS ISCHEMICO ACUTO: PERCHE E QUANDO DOTT. FULVIO D ANGELO

LA TEA CAROTIDEA NEL PAZIENTE CON ICTUS ISCHEMICO ACUTO: PERCHE E QUANDO DOTT. FULVIO D ANGELO LA TEA CAROTIDEA NEL PAZIENTE CON ICTUS ISCHEMICO ACUTO: PERCHE E QUANDO AZIENDA OSPEDALIERA G. SALVINI DOTT. FULVIO D ANGELO Garbagnate Milanese DEFINIZIONE ICTUS ISCHEMICO ACUTO E UN A TERMINOLOGIA GENERICA

Dettagli

Le cefalee vanno distinte dal punto di vista eziopatogenetico in primarie, ad eziopatogenesi non definita, non associate ad altre patologie (la

Le cefalee vanno distinte dal punto di vista eziopatogenetico in primarie, ad eziopatogenesi non definita, non associate ad altre patologie (la CEFALEE Le cefalee vanno distinte dal punto di vista eziopatogenetico in primarie, ad eziopatogenesi non definita, non associate ad altre patologie (la cefalea rappresenta l'unico sintomo di malattia)

Dettagli

EMORRAGIA SUBARACNOIDEA (ESA)

EMORRAGIA SUBARACNOIDEA (ESA) L. Tadini EMORRAGIA SUBARACNOIDEA (ESA) E caratterizzata da un sanguinamento nello spazio subaracnoideo con spandimento di sangue tra le due leptomeningi. Può manifestarsi in qualsiasi fascia di età ma

Dettagli

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno Le demenze Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno LE DEMENZE DEFINIZIONE 1. La demenza definisce uno stato di progressivo decadimento delle funzioni cognitive prodotto da una patologia cerebrale

Dettagli

Gabriela Sangiorgi Nicola Alvaro

Gabriela Sangiorgi Nicola Alvaro LA MORTE ENCEFALICA - inizio di un percorso verso la vita - Gabriela Sangiorgi Nicola Alvaro Centro Riferimento Trapianti Emilia - Romagna MORTE CARDIACA E MORTE ENCEFALICA La prima è un concetto più intuibile

Dettagli

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie. Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all

Dettagli

GLI ACCERTAMENTI SANITARI DI SECONDO LIVELLO

GLI ACCERTAMENTI SANITARI DI SECONDO LIVELLO GLI ACCERTAMENTI SANITARI DI SECONDO LIVELLO Dott. Giuliano Giucastro Sert. Langhirano Parma 19/11/2010 AMBULATORIO PER GLI ACCERTAMENTI DI SECONDO LIVELLO E un articolazione dell Area Dipendenze Patologiche

Dettagli

Le lesioni muscolari

Le lesioni muscolari Le lesioni muscolari Cenni di anatomia e fisiologia Una classificazione è utile solo se fornisce informazioni sulla natura della lesione, sul suo trattamento e sulla sua prognosi M. E. Muller TIPI DI MUSCOLI

Dettagli

La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce il giovane adulto.

La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce il giovane adulto. Sclerosi multipla FONTE : http://www.medicitalia.it/salute/sclerosi-multipla La Sclerosi Multipla (SM) è una patologia infiammatorio-degenerativa del Sistema Nervoso Centrale a decorso cronico che colpisce

Dettagli

Chi è lo specialista della sincope? Il ruolo del medico di famiglia. Dott.ssa Burzacca Serenella

Chi è lo specialista della sincope? Il ruolo del medico di famiglia. Dott.ssa Burzacca Serenella Chi è lo specialista della sincope? Il ruolo del medico di famiglia Dott.ssa Burzacca Serenella 30/03/2012 Caso clinico Pz di anni 51 sesso femminile giunge nell ambulatorio del medico perché il giorno

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

La Malattia di Alzheimer. Manuel Soldato

La Malattia di Alzheimer. Manuel Soldato La Malattia di Alzheimer Manuel Soldato Caratteristiche Più frequente forma di demenza Deterioramento ingravescente delle capacità cognitive Comparsa di disturbi comportamentali e dell affettività Progressiva

Dettagli

Azienda USL 6 di LIVORNO Progetto Chronic care model Flow chart scompenso cardiaco Versione 2.1 del 29.3.2010

Azienda USL 6 di LIVORNO Progetto Chronic care model Flow chart scompenso cardiaco Versione 2.1 del 29.3.2010 INIZIO a) Richiesta visita per sintomatologia o b) Controlli clinici a seguito di altra patologia INIZIO Individua tipologia dei pazienti Realizza elenco di pazienti con sintomi di SC e alterazioni strutturali

Dettagli

Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19

Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Menomazione dell integrità da esiti psichici di lesioni cerebrali Pubblicata dai medici dell Istituto nazionale svizzero di assicurazione

Dettagli

INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI

INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI 1 Le informazioni contenute in questo modello sono fornite in collaborazione con la Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici ; per maggiori informazioni:

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI POTENZA

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI POTENZA Regione Basilicata AZIENDA SANITARIA LOCALE DI POTENZA Ambito Territoriale Ex A.S.L. 3 LAGONEGRO. 85100 POTENZA Ospedale San Giovanni Lagonegro (PZ) U.O.C. di Medicina Interna, d Urgenza e PSA Direttore

Dettagli

SERVIZIO DI REUMATOLOGIA

SERVIZIO DI REUMATOLOGIA SERVIZIO DI REUMATOLOGIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA I REUMATISMI COME PREVENIRLI E CURARLI Le malattie reumatiche, denominate con varie terminologie (reumatismi,

Dettagli

OCT nello studio della papilla ottica

OCT nello studio della papilla ottica Aggiornamenti in neuroftalmologia Varese, 20 maggio 2011 OCT nello studio della papilla ottica S. Donati Cos èla tomografia ottica e luce coerente (OCT) Meccanismo di Reflettività luminosa OCT e

Dettagli

Presentazione dati Health Search

Presentazione dati Health Search Ernesto Fumagalli "Le novità nell'ambito delle cefalee: la gestione del paziente cefalalgico cronico Presentazione dati Health Search IHS - Classificazione delle Cefalee ICHD 3 beta Parte I: Cefalee primarie

Dettagli

Seconda Parte Specifica di scuola - Oftalmologia - 30/10/2014

Seconda Parte Specifica di scuola - Oftalmologia - 30/10/2014 Domande relative alla specializzazione in: Oftalmologia Scenario 1: Una donna di 23 anni si presenta in Pronto Soccorso per un calo improvviso della visione centrale in un occhio, associato a dolore ai

Dettagli

L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è

L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è IL TRATTAMENTO LASER (ELVeS) DELLE VENE VARICOSE Dott. Alessandro MASTROMARINO L insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, la cui espressione più diffusa è rappresentata dalla comparsa delle varici

Dettagli

DOCUMENTO DI SPECIFICA DEI REQUISITI SOFTWARE

DOCUMENTO DI SPECIFICA DEI REQUISITI SOFTWARE DOCUMENTO DI SPECIFICA DEI REQUISITI SOFTWARE Tabella dei contenuti 1. Introduzione 1.1 Propositi 1.2 Obiettivi 1.3 Definizioni, acronimi ed abbreviazioni 1.4 Riferimenti 1.5 Panoramica 2. Descrizione

Dettagli

M. Lang - Una persona nervosa 13/11/2011. Una persona nervosa

M. Lang - Una persona nervosa 13/11/2011. Una persona nervosa Una persona nervosa 1 Caso: Una persona nervosa modificato da DSM-IV-TR CASI CLINICI, p. 235 Un tappezziere coniugato di 27 anni lamenta vertigini, tremore alle mani, palpitazioni e ronzii alle orecchie

Dettagli

DSM-5 5 e Disturbi Specifici dell Apprendimento. Dott.ssa L.Ferro

DSM-5 5 e Disturbi Specifici dell Apprendimento. Dott.ssa L.Ferro DSM-5 5 e Disturbi Specifici dell Apprendimento Dott.ssa L.Ferro DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO Viene promosso l uso di specificatori nelle diagnosi Disabilita Intellettive Disturbi quali: della Comunicazione

Dettagli

Spesso si osservano a carico di molari permanenti e incisivi zone di opacità di. tendono ad aggravarsi nel tempo,

Spesso si osservano a carico di molari permanenti e incisivi zone di opacità di. tendono ad aggravarsi nel tempo, depliant MIH2014_Layout 1 08/01/15 11:37 Pagina 35 post-eruptive break down Spesso si osservano a carico di molari permanenti e incisivi zone di opacità di colore Nei casi bianco-giallo di MIH severa o

Dettagli

CONSIGLI PER LA GESTIONE DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE

CONSIGLI PER LA GESTIONE DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE CONSIGLI PER LA GESTIONE DELLA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE Sig/Sig.ra data di nascita Motivo della terapia anticoagulante: PERCHÈ IL MEDICO LE HA PRESCRITTO GLI ANTICOAGULANTI ORALI (Coumadin o Sintrom).

Dettagli

Menopausa e depressione: : come riconoscerla e cosa fare. Laura Musetti DPNFB Università di Pisa l.musetti@med.unipi.it

Menopausa e depressione: : come riconoscerla e cosa fare. Laura Musetti DPNFB Università di Pisa l.musetti@med.unipi.it Menopausa e depressione: : come riconoscerla e cosa fare Laura Musetti DPNFB Università di Pisa l.musetti@med.unipi.it Epidemiologia Disturbi dell Umore Prevalenza Maschi/ femmine Età di esordio Depressione

Dettagli

Mortalità infantile I perché di uno studio

Mortalità infantile I perché di uno studio Mortalità infantile I perché di uno studio Nei regimi demografici ad alta mortalità, i morti nel primo anno di vita costituiscono 1/4-1/3 dei decessi complessivi Tra il primo ed il secondo anno di vita

Dettagli

Patogenesi, e principali quadri diagnostici 3^ parte

Patogenesi, e principali quadri diagnostici 3^ parte Le Cefalee Patogenesi, e principali quadri diagnostici 3^ parte Giuseppe Serafini Università degli Studi di Roma Tor Vergata Scuola di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione (Dir. Prof. G. Leonardis)

Dettagli

Nella figura A si vede la distribuzione mensile dei casi (picco nel mese di luglio)

Nella figura A si vede la distribuzione mensile dei casi (picco nel mese di luglio) La Spezia 08/11/2005 critica Al Direttore Sanitario Ai Dirigenti Dipartimenti Ai Direttori Area Medica, specialistica e OGGETTO : Legionellosi Premessa La sorveglianza della legionella permette di effettuare

Dettagli

a cura di M. Gilardi, M. Accorinti

a cura di M. Gilardi, M. Accorinti a cura di M. Gilardi, M. Accorinti La Bartonella henselae è un bacillo aerobio gram negativo e costituisce l agente patogeno della malattia da graffio di gatto. L infezione è ubiquitaria e può interessare

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA CARDIOPATIA ISCHEMICA 1 CAUSA DI MORTE IN ITALIA 44% DI TUTTI I DECESSI ANNUI TOLGONO OGNI ANNO OLTRE 300.000 NEGLI UOMINI E 68

EPIDEMIOLOGIA CARDIOPATIA ISCHEMICA 1 CAUSA DI MORTE IN ITALIA 44% DI TUTTI I DECESSI ANNUI TOLGONO OGNI ANNO OLTRE 300.000 NEGLI UOMINI E 68 1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE CARDIOCEREBRO VASCOLARI, CHE RICHIEDONO L ATTIVAZIONE DEL SISTEMA D EMERGENZA CON UN FOCUS PARTICOLARE SU ICTUS ED IMA IDENTIFICARE IL RUOLO DEL SOCCORRITORE

Dettagli

4 novembre 2004 - a cura di Antonio d'amore, Psicologo e Psicoterapeuta

4 novembre 2004 - a cura di Antonio d'amore, Psicologo e Psicoterapeuta 4 novembre 2004 a cura di Antonio d'amore, Psicologo e Psicoterapeuta E' stato stimato che in Italia il 2% circa della popolazione è affetta da anoressia e bulimia. A questa percentuale, comunque, va aggiunto

Dettagli

Il sistema immunitario reagisce contro la glia come se questa fosse estranea, aggredendola e distruggendola come farebbe con qualunque aggressore

Il sistema immunitario reagisce contro la glia come se questa fosse estranea, aggredendola e distruggendola come farebbe con qualunque aggressore SCLEROSI MULTIPLA Malattia autoimmune Colpisce in generale soggetti giovani: 15-35 anni Anticorpi contro le cellule gliali: i neuroni in linea di principio sono risparmiati Andamento a ricadute e remissioni

Dettagli

PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL

PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014 Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL Il dolore Il dolore è una delle principali malattie che si incontrano

Dettagli

Si certifica che il/la sig/ra nato/a il è affetto/a da Diabete Mellito di Tipo

Si certifica che il/la sig/ra nato/a il è affetto/a da Diabete Mellito di Tipo Scheda informativa da compilarsi da parte dello specialista diabetologo DI STRUTTURA PUBBLICA O PRIVATA CONVENZIONATA ( con data non anteriore tre mesi ) Patenti di gruppo 1 Paziente diabetico Si certifica

Dettagli

LA SINDROME DI VON HIPPEL-LINDAU. Conoscere per Curare

LA SINDROME DI VON HIPPEL-LINDAU. Conoscere per Curare LA SINDROME DI VON HIPPEL-LINDAU Conoscere per Curare 1) Che cos è VHL? La sindrome di Von Hippel-Lindau è una rara malattia a carattere ereditario che determina una predisposizione allo sviluppo di neoplasie

Dettagli

Cosa è l asma? L asma è una frequente patologia cronica che dura tutta la vita caratterizzata dall infiammazione e dal restringimento delle vie

Cosa è l asma? L asma è una frequente patologia cronica che dura tutta la vita caratterizzata dall infiammazione e dal restringimento delle vie ASMA BRONCHIALE Cosa è l asma? L asma è una frequente patologia cronica che dura tutta la vita caratterizzata dall infiammazione e dal restringimento delle vie 2 aeree. Il restringimento è intermittente

Dettagli

Stefano Miglior. Il glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico SMI

Stefano Miglior. Il glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico SMI Stefano Miglior Il glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico Concetti fondamentali E una malattia estremamente particolare caratterizzata da una progressione lenta ma continua verso la perdita della funzione

Dettagli

www.fisiokinesiterapia.biz

www.fisiokinesiterapia.biz LOMBALGIA : CARATTERI GENERALI Dolore + contrattura muscolare o rigidità fra arcata costale inferiore e pieghe glutee Lombalgia non specifica se non c è causa ben identificabile, specifica se c è causa

Dettagli

DDAI. DDAI:diagnosi differenziale e associata DDAI DDAI DDAI DDAI

DDAI. DDAI:diagnosi differenziale e associata DDAI DDAI DDAI DDAI :diagnosi differenziale e associata Renata Rizzo Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Pediatria, Università di Catania è una sindrome neurocomportamentale. I sintomi principali sono classificati

Dettagli

Sindromi da dolore agli arti

Sindromi da dolore agli arti www.printo.it/pediatric-rheumatology/it/intro Sindromi da dolore agli arti Versione 2016 10. Osteocondrosi (sinonimi: osteonecrosi, necrosi avascolare) 10.1 Che cos è? La parola "osteocondrosi" significa

Dettagli

Il MECCANISMO COMPLESSO di SCENAR-ANALGESIA. Meccanismi di nocicezione

Il MECCANISMO COMPLESSO di SCENAR-ANALGESIA. Meccanismi di nocicezione Il meccanismo multifattoriale algico e l effetto antalgico della Scenarterapia A.V.Tarakanov, E.G.Los Istituto di Pronto Soccorso - Università Statale di Medicina di Rostov-na-Donu - RUSSIA Scopo della

Dettagli

F 81 Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche

F 81 Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche GESUNDHEITSBEZIRK MERAN COMPRENSORIO SANITARIO DI MERANO Krankenhaus Meran Ospedale di Merano Fachambulanz für psychosoziale Gesundheit Ambulatorio Specialistico F 81 Disturbi evolutivi specifici delle

Dettagli

Patologie da caldo. Collasso da calore o sincope da caldo. Colpo di calore. Ustione. Colpo di sole

Patologie da caldo. Collasso da calore o sincope da caldo. Colpo di calore. Ustione. Colpo di sole Patologie da caldo Patologie da caldo Collasso da calore o sincope da caldo Colpo di calore Ustione Colpo di sole permanenza prolungata e attività fisica in ambiente caldo, perdita elevata di acqua e sali

Dettagli