PERCORSO ICTUS. Percorso Ictus. Che cosa succede? Che fare?

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1 Consulta Associazioni di Volontariato Zona Distretto Piana di Lucca U.O. Neurologia U.O. Recupero e Rieducazione Funzionale U.O. Riabilitazione Funzionale PERCORSO ICTUS

2 Percorso Ictus L Ictus cerebrale è un evento di solito improvviso che porta a deficit neurologici: perdita di forza-movimento, di sensibilità, di vista, di equilibrio, della parola. L ictus è provocato da: Ischemia (80% dei casi): un vaso che porta sangue al cervello si chiude - trombosi o embolia Emorragia (20% dei casi): un vaso del cervello si rompe o perché la sua parete si è indebolita nel tempo (ad esempio per la pressione alta) o perché era nata più debole (ad esempio l aneurisma cerebrale). In entrambi i casi, una zona più o meno estesa del cervello viene danneggiata. Le parti del corpo controllate da quella zona del cervello saranno più o meno incapaci di svolgere le loro normali funzioni. Che cosa succede? Improvvisamente, Che fare? non muovo più un braccio o una gamba; la bocca si storce non ho più la sensibilità ad un braccio o a una gamba parlo male e con difficoltà non riesco a capire ciò che mi dicono non vedo bene da una lato ho un mal di testa improvviso e molto violento, mai provato prima Ai primi sintomi contatta subito il tuo medico o il 118 Non aspettare: il fattore tempo è importante per il cervello, come per il cuore! In certi casi ed entro certi tempi, sono disponibili terapie che possono cambiare in meglio gli esiti dell ictus cerebrale, specie se di natura ischemica.

3 Il percorso di cura La riabilitazione può aiutare nel recupero delle funzioni alterate dall ictus cerebrale. L entità dell aiuto sarà diversa a seconda di molti fattori, spesso intersecati e interagenti fra loro. Fattori individuali pre-esistenti all'ictus come età, sesso, altre malattie; e dovuti all'ictus come parte colpita ed entità del danno causato. Fattori extra-individuali pre-esistenti all'ictus come ambiente socio economico e culturale, presenza di conviventi autonomi; e dovuti all'ictus come reazioni emotivo - affettive dei conviventi. E tenendo conto di tutti questi fattori, individuali ed extra-individuali, che i medici - neurologo, internista, fisiatra - ed il fisioterapista che hanno in cura il paziente in ospedale organizzano il percorso di cura post-acuzie più appropiato al singolo paziente, collaborando con il Pua-Coad (Punto Unico di Accesso - Centrale Operativa Assistenza Domiciliare) e con il Medico di Medicina Generale.

4 Percorsi di cura: paziente con deficit lieve-moderato, sarà riabilitato ambulatorialmente; paziente con deficit moderato-grave, sarà trattato con modalità con modalità intensiva a breve o a lungotermine (se coesistono altre condizioni patologiche che controindicano un trattamento riabilitativo intensivo nell'immediato post-acuto); paziente con deficit grave, tale da non rendere possibile un intervento specifico nel breve e lungo termine. In ogni caso, qualsiasi situazione può cambiare e quindi portare ad una nuova valutazione del percorso riabilitativo da parte del fisiatra. Le Strutture di Riabilitazione La presenza sul territorio dell'azienda USL 2 Lucca di una serie di strutture: di riabilitazione ambulatoriale; di ricovero per riabilitazione intensiva (codice 56), di assistenza intermedia (domiciliari ed in Ospedale di Continuità Assistenziale) consente di rispondere in maniera appropriata e flessibile alle esigenze socio-sanitarie dei singoli individui. Gli Ambulatori Presidio S.Leonardo in Treponzio Tel dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 12 Sezione Aggregata Recupero e Rieducazione Funzionale Ospedale di Lucca Edificio C Piano Terra Tel dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 12 L'Ospedale di Braga Direttore U.O. Dott. Ivano Maci - Tel ; La struttura per cure intermedie Casa della Salute di Marlia - n. 9 posti letto Responsabile: Dott.ssa Loretta Meli - Tel I Pacchetti Assistenziali I pacchetti assistenziali sono prestazioni socio-sanitarie domiciliari: erogabili solo a persone ultra sessantacinquenni caratterizzati da l utilizzo delle seguenti figure professionali: Fisioterapista, Infermiere, Addetto alla Assistenza di Base finanziati con il Fondo regionale della Non Autosufficienza autorizzati dalla commissione Unità di Valutazione Multidimensionale

5 Modalità di Accesso Ospedaliera Segnalazione del reparto di degenza al Pua-Coad o Punto Insieme Valutazione del caso in gruppo di progetto in commissione Unità di Valutazione Multidimensionale Territoriale Segnalazione dal Medico di Medicina Generale Valutazione del caso Attivazione del Territorio su segnalazione del Medico di Medicina Generale e/o dell'utente/familiare direttamente al Pua- Coad o ai Punti Insieme Il Pua-Coad: cosa è e come posso mettermi in contatto Il Pua-Coad è il punto unico d accesso a tutti i servizi sanitari e socio sanitari con funzione di accogliere la domanda e di progettare l intervento personalizzato per ciascun bisogno. Le segnalazioni possono arrivare dall ospedale in fase di dimissione o dal territorio attraverso i Punti Insieme (vedi dopo) o ancora da parte del Medico di Medicina

6 Generale o dallo stesso cittadino. Il Responsabile è il Dott. Alessandro Lensi - Tel Affiancato da una equipe multidisciplinare di Assistenti Sanitari, Infermieri, Amministrativi e Assistenti Sociali dell'azienda Sanitaria e dei Comuni di Lucca e Capannori. La sede è in Viale Giusti n 537 Telefono Centrale Operativa Fax I Punti Insieme: cosa sono e quali sono ll Punto Insieme è un punto di ascolto e di raccolta periferica del bisogno a cui si possono rivolgere in particolare i cittadini per segnalare e formalizzare le loro richieste. Esiste una rete di Punti Insieme dislocata sia nell ambito dei Centri Socio Sanitari che nelle sedi Comunali, con personale dedicato all ascolto e alla compilazione della domanda di bisogno. Le domande vengono poi inviate al Pua-Coad. Zona Distretto di Lucca Viale Giusti Tel dal lunedìa al venerdì ore Centro Socio Sanitario Lucca Centro Via Nuova, 48 Tel dal lunedì al venerdì ore Centro Socio Sanitario di S.Anna Via Enaudi, 487 Tel mercoledì e sabato ore Centro Socio Sanitario di S. Vito Via Giorgini, 250 Tel martedì e giovedì ore Centro Sanitario di Capannori Piazza Aldo Moro Tel giovedì ore e Centro Socio Sanitario di Marlia Via del Parco, 3 Tel lunedì ore e il mercoledì ore Centro Socio Sanitario Turchetto Piazza Pietro Nenni, 1 Tel lunedì e venerdì ore Gli Ausili: se ho bisogno di un ausilio a chi mi devo rivolgere? Quando il paziente è ricoverato: gli ausili non personalizzati (ad esempio letto ortopedico) vengono prescritti dal medico di reparto; gli ausili più complessi (ad esempio carrozzina personalizzata, deambulatore) vengono prescritti dal fisiatra previa consulenza richiesta dal reparto e nei casi in cui risulta necessario viene effettuato da parte del fisioterapista un addestramento per il corretto utilizzo prima della dimissione dal reparto.

7 Quando il paziente è a domicilio: gli ausili non personalizzati (ad esempio letti ortopedici, sollevatori, carrozzine non personalizate) possono essere prescritti dal medico di famiglia con validazione del medico di distretto; gli ausili personalizzati: quando il paziete è il carico al servizio vengono prescritti dal fisiatra durante il trattamento riabilitativo; quando il paziente non è in carico al servizio è necessaria una visita fisiatrica prenotabile al CUP, con impegnativa del medico curante nella quale dovrà essere specificato "visita fisiatrica per ausili". La prescrizione deve essere consegnata all Ufficio Ausili e Protesi, Edificio H (ex ONMI), in Piazza della Concordia a Lucca, Tel che provvederà all autorizzazione. La consegna dell ausilio potrà essere fatta dall Ufficio Ausili e Protesi o da parte di un concessionario abilitato. L'Afasia: cos'è e come si deve trattare? Se, dopo un ictus, insieme alla mancanza di forza/movimento, o anche in modo isolato, è presente un disturbo della parola (afasia, disartria) o di esplorazione dello spazio (negligenza spaziale unilaterale), entra in gioco un riabilitatore specifico, il neuropsicologo: egli eseguirà dei test che cercano di definire le caratteristiche del disturbo al fine di concordare con il logoterapista un programma di riabilitazione specifico ed individualizzato. Lo stesso medico riabilitatore, in collaborazione con il logoterapista, si occupa della riabilitazione dei disturbi di deglutizione (disfagia) che possono manifestarsi in seguito ad un ictus. Dove rivolgersi? L'Ambulatorio di San Leonardo in Treponzio (Tel ). L'appuntamento potrà essere preso dal reparto di degenza se il paziente è già in grado di offrire piena collaborazione (la riabilitazione di disturbi di questo tipo richiede infatti una partecipazione attiva ancora maggiore che per i disturbi del movimento). In ogni caso, in qualsiasi momento ritenuto opportuno, è possibile prendere appuntamento telefonico dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12.30, direttamente con l'addetto all'accoglienza (Signora Emanuela Amadei). Dopo la visita neuropsicologica, nel caso sia necessaria, la riabilitazione logopedica può essere attivata presso varie sedi: Ospedale di Lucca, Ambulatorio di San Leonardo in Treponzio e Ambulatorio Logopedico Polo Didattico e Formativo S.Maria a Colle.

8 Testimonianza di un paziente, membro della Consulta delle Associazioni di Volontariato, che ha collaborato alla realizzazione di questo opuscolo informativo E fondamentale dare molta importanza alla prevenzione tenendosi in contatto con il medico di famiglia per controllare i parametri, fisiologici delle principali patologie predisponenti all ictus, informarsi sui sintomi iniziali che possono avvisare del rischio di un evento acuto. La vita è bella in qualunque condizione. Mantenersi calmi e pazienti. Non avere vergogna o timore di chiedere aiuto. E utile rielaborare le proprie emozioni e sofferenze e scriverle su un diario. Leggere e guardare la TV ci mantiene in contatto con il mondo esterno, del quale facciamo parte a pieno titolo e in cui torneremo. Parlare e ridere con altri pazienti o con i familiari ha un effetto terapeutico: isolarsi è negativo. Con il tempo terneremo a fare molte delle attività che facevamo prima dell evento e altre nuove, con la differenza che adesso richiedono più tempo, pazienza e magari aiuto; utilizziamo tutte le risorse a nostra disposizione, ad esempio la bocca al posto di una mano per sbucciare una banana o aprire una bustina di zucchero. Non abbiamo avuto un appendicite, i miglioramenti si vedranno dopo mesi o anni, non dopo giorni o settimane. Non serve fretta, il tempo non ci manca. Il peggio passa in un tempo ragionevole; ci vuole forza, coraggio e determinazione per affrontare la riabilitazione, i risultati inizialmente sembrano di poco conto, ma sono comunque importanti. Per ultimo consideriamo e apprezziamo le risorse che ci sono rimaste, la vita sembra finire ma invece va avanti, ed è bella anche da questa nuova prospettiva. Se ce l ho fatta io ce la farete anche voi. Marco Ascareggi Consulta Associazioni di Volontariato Zona Distretto Piana di Lucca U.O. Neurologia U.O. Recupero e Rieducazione Funzionale U.O. Riabilitazione Funzionale

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