G. Lazzerini - E. Ciccarelli. Castiglion del Lago 1-2 dicembre

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1 PRIME VALUTAZIONI ECOLOGICHE SULLE MACROFITE DEL TRASIMENO G. Lazzerini - E. Ciccarelli Castiglion del Lago 1-2 dicembre 1

2 Secondo le procedure di valutazione definite dalla Direttiva Quadro sulle Acque (Direttiva 2000/60/CE Water Framework Directive, WFD), le macrofite acquatiche costituiscono una delle componenti biologiche da prendere in considerazione per la classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici lacustri. 2

3 A seguito di ciò, ARPA Umbria ha condotto, nel corso del 2010, una prima indagine di caratterizzazione delle macrofite del Lago Trasimeno. Metodologia di rilevamento utilizzata: Protocollo di campionamento delle macrofite lacustri in ambiente lacustre - Man APAT XX/2008 (Buraschi et al., In: Metodi biologici per le acque. Parte I. APAT.) 3

4 A seguito di ciò, ARPA Umbria ha condotto, nel corso del 2010, una prima indagine di caratterizzazione delle macrofite del Lago Trasimeno. L indagine è stata finalizzata a: -testare il protocollo APAT -elaborare delle prime valutazioni delle condizioni trofiche e dello stato ecologico del Trasimeno 4

5 A seguito di ciò, ARPA Umbria ha condotto, nel corso del 2010, una prima indagine di caratterizzazione delle macrofite del Lago Trasimeno. Va precisato, che: -per il momento, non sono stati ti elaborati né indici macrofitici né condizioni di riferimento validati per la classificazione dello stato ecologico dei laghi di ambiente mediterraneo -pertanto le valutazioni espresse hanno un valore indicativo e necessitano di conferme 5

6 APPLICAZIONE PROTOCOLLO AL LAGO TRASIMENO

7 L ARI A NTO MINA AMEN FAS SI PR RELIM CA AMP PIONA Raccolta informazioni Individuazione siti Disposizione Transetti 7

8 L ARI A NTO MINA AMEN FAS SI PR RELIM CA AMP PIONA individuati 3 siti disposti 6 transetti per sito per un totale di 18 transetti 8

9 SITO: Porzione continua di riva, di ampiezza variabile, al cui interno è possibile individuare una comunità macrofitica omogenea in termini di composizione e che si estende fino ad una profondità costante TRANSETTO:Linea all interno del sito,perpendicolare alla costa 9

10 CAMPIONAMENTO DELLE SOLE IDROFITE (ANGIOSPERME ERBACEE, PTERIDOFITE, BRIOFITE, MACROALGHE) NO SI FLOTTANTI SOMMERSE NON RADICATE FLOTTANTI RADICATE SOMMERSE RADICATE Le idrofite rappresentano un gruppo ecologico di piante altamente Le idrofite rappresentano un gruppo ecologico di piante altamente specializzate per la vita acquatica, poiché possono vivere solo completamente sommerse o con le foglie galleggianti sulla superficie dell acqua.

11 RILEVAMENTI ESEGUITI NEL PERIODO GIUGNO-LUGLIO TRANSETTI 98 PUNTI DI CAMPIONAMENTO distribuiti su ogni transetto in base alla profondità (1 ogni metro profondità da riva fino alla massima profondità misurata di 4,70m). 392 RILIEVI ( 4 rilievi per ogni punto) 11

12 STRUMENTI DI CAMPIONAMENTO

13 La valutazione delle condizioni trofiche e dello stato ecologico del Lago Trasimeno è stata eseguita: -analizzando, per quanto consentito dal metodo di rilevamento utilizzato, i dati di frequenza ed abbondanza delle specie rilevate -elaborando degli indici macrofitici -elaborando alcuni semplici indicatori di biodiversità -effettuando un confronto con i dati raccolti nel passato

14 RI ISULT LTATI -rilevate macrofite in 84 dei 98 punti controllati (frequenza=85,7%) -rilevate 15 specie -massima profondità di crescita: 4,50m

15 Frequenza delle specie rinvenute nel 2010 Nitella hyalina Chara delicatula Nitellopsis obtusa Vallisneria spiralis RI ISULT LTATI Najas minor Cladophora glomerata Potamogeton lucens Chara hispida Chara globularis Najas marina Ceratophyllum demersum Potamogeton crispus Potamogeton perfoliatus Myriophyllum spicatum Potamogeton pectinatus 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% 50%

16 N. minor Cladophora V. spiralis sp. T1 P. perfoliatus SIT TO 1 T2 T3 N. marina C. demersum M. spicatum P. pectinatus T4 T5 C. globularis T6

17 T6 T5 T4 Cladophora sp. T3 T2 SIT TO 2 P. perfoliatus N. marina P. pectinatus M. spicatum C. globularis T1 P. crispus C. demersum

18 N. obtusa V. P. spiralis perfoliatus C. delicatula N. hyalina Cladophora N. minor sp. P. lucens P. pectinatus SIT TO 3 C. hispida N. marina P. crispus C. globularis C. demersum M. spicatum T1 T2 T3 T4 T5 T6

19 RI ISULT LTATI Sito Sto 1 -minore biodiversità -minore abbondanza macrofitica Sito 3 -maggiore biodiversità -maggiore abbondanza macrofitica -più basso livello trofico -maggiore presenza di Characeae 19

20 sito 1 sito 2 sito 3 RI ISULT LTATI abbondanza 3,94 7,33 11,19 n specie (indice di Simpson) s d 79,50 84,08 89,32 (reference index) RI 0,49 0,43 0,57 (macrophyte index) MI 3,19 3,36 2,97 (trophic ranking score) TRS 930 9, , ,80 profondità massima vegetazione (m) 3,70 4,50 3,20 20

21 QUASI TUTTE LE SPECIE TIPICHE DI AMBIENTI AD ALCALINITA' ELEVATA E GRADO DI TROFIA DA MEDIO AD ELEVATO RI ISULT LTATI QUASI TOTALE ASSENZA DALLO SPECCHIO LACUSTRE DI SPECIE NATANTI E RADICANTI CON FOGLIE NATANTI QUASI TOTALE ASSENZA DI SPECIE ESOTICHE ELEVATA PRESENZA DI CHARACEAE DI ELEVATO VALORE ECOLOGICO, NELLA PARTE MERIDIONALE NOTEVOLE VARIAZIONE DELLA FREQUENZA ED ABBONDANZA DI ALCUNE SPECIE 21

22 ANDAMENTODELLA DELLA FREQUENZADELLE IDROFITE NEL PERIODO RI ISULT LTATI a frequenz 90% Potamogeton pectinatus 80% 70% 60% 50% 40% 20% Myriophyllum spicatum Potamogeton perfoliatus Potamogeton crispus Ceratophyllum demersum Najas marina Chara globularis Chara hispida Potamogeton lucens Cladophora glomerata Najas minor Vallisneria spiralis 30% Nitellopsis obtusa 10% 0% Chara delicatula Nitella hyalina Chara connivens Lemna minor Spirodela polyrrhiza Nymphaea alba Chara vulgaris

23 BIODIVERSITA natanti RI ISULT LTATI radicanti con foglie natanti sommerse

24 BIODIVERSITA PERDITA DI BIODIVERSITA RI ISULT LTATI La perdita, negli anni, del numero complessivo delle specie macrofitiche, ha interessato soprattutto le idrofite natanti e radicanti con foglie natanti, ma non le sommerse. La perdita di biodiversità rispetto al passato, sembra dovuta, soprattutto, alla riduzione degli habitat idonei all insediamento e allo sviluppo delle specie natanti e radicanti con foglie natanti. L eutrofizzazione delle acque sembra invece aver svolto un ruolo secondario nella riduzione i dei taxa, infatti, le specie scomparse o poco diffuse hanno caratteristiche trofiche del tutto simili a quelle tuttora presenti e abbondanti. 24

25 BIODIVERSITA LE CHARACEAE SVOLGONO UN IMPORTANTE RUOLO ECOLOGICO: RI ISULT LTATI -sequestrano i nutrienti prevalentemente dalla colonna d acqua -hanno un tasso di decomposizione più basso delle fanerogame, garantendo un rilascio più graduale di nutrienti ti ti -utilizzano il bicarbonato nella fotosintesi, favorendo, nei periodi di intensa attività fotosintetica, la precipitazione di calcite, l'immobilizzazione del fosforo e la chiarificazione dell'acqua

26 CONFRONTO DEGLI INDICI MACROFITICI UTILIZZATI Indici Macrofitici RI ISULT LTATI Trophic Ranking Score (TRS) Anni ,76 8,61 8,78 8,70 8,80 Macrophyte Index (MI) 3,09 3,18 3,25 Reference Index (RI) 0,20 0,50 0,47

27 GLI INDICI MACROFITICI SEGNALANO: RI ISULT LTATI -UN LIVELLO TROFICO PIU' BASSO DELLE ACQUE DELL'AREA SUD -UN LIVELLO TROFICO DA MEDIO AD ELEVATO NEL PERIODO (IN FUNZIONE DELL'INDICE PRESO IN CONSIDERAZIONE) -UN LIVELLO TROFICO COSTANTE ED ELEVATO DA INIZIO '900 AD OGGI 27

28 IMPORTANZA DELLE IDROFITE PER I LAGHI DI TIPO LAMINARE COME IL TRASIMENO -le idrofite costituiscono un elemento essenziale per la vita e la qualità ecologica dei laghi laminari -sono la base della catena alimentare e dei flussi di energia nei corpi idrici di tale tipo e forniscono la struttura fondamentale dell'habitat -stabilizzando e prevenendo la risospensione dei sedimenti, fornendo rifugio allo zooplancton che si nutre di microalghe, competendo direttamente per nutrienti e luce, producendo sostanze allelopatiche, contrastano la proliferazione e la dominanza algale

29 Shallow lakes theory La shallow lakes theory (modello degli stati ti alternativi ti i stabili) si fonda su tre postulati (Scheffer et al., 1993): la torbidità cresce col crescere dei nutrienti a causa dell'incremento di crescita del fitoplancton; la vegetazione riduce la torbidità; la vegetazione scompare quando una torbidità critica viene superata. La shallow lakes theory considera lo stato dominato dalle idrofite, la condizione pristina, di massima qualità ecologica, del tutto alternativa e opposta allo stato dominato dalle popolazioni algali

30 Shallow lakes theory Stati alternativi stabili la vegetazione sommersa scompare quando una torbidità critica viene superata. Le frecce indicano la direzione del cambiamento quando il sistema non è in uno dei due stati stabili alternativi. (da: Scheffer et al., 1993)

31 IMPORTANZA DELLE IDROFITE PER I LAGHI DI TIPO LAMINARE COME IL TRASIMENO Nel caso dei laghi laminari, le idrofite dovrebbero essere viste non solo come un indicatore indiretto di altri parametri (livello di nutrienti delle acque, inquinamento organico, etc.), ma essere oggetto di attenzione (e monitoraggio) in sé in quanto vero e proprio elemento di protezione e vita dei corpi lacustri di questo tipo, individuando ulteriori parametri e metriche che consentano di definirne il grado di 'salute'. Proteggere le idrofite di un lago laminare significa sottrarlo al rischio di uno slittamento alla condizione dominata dalla proliferazione algale.

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