STRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA LEGNO-ARREDO IN TICINO
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- Cesare Grassi
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1 3. Legno e arredo STRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA LEGNO-ARREDO IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211
2 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA E COSTRUZIONI 2. CHIMICA E FARMACEUTICA 3. LEGNO E ARREDO 4. INDUSTRIA METALLURGICA 5. MECCANICA STRUMENTALE E DI PRECISIONE 6. INDUSTRIA DELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE E DEI COMPONENTI ELETTRONICI 7. INDUSTRIA DELLE MATERIE PLASTICHE, DEL VETRO E DELLA CERAMICA 8. INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE SETTORE TERZIARIO 9. ALBERGHI E RISTORANTI 1. SERVIZI FINANZIARI E ASSICURATIVI 11. SANITÀ E SERVIZI SOCIALI 12. FORMAZIONE E RICERCA 13. COMMERCIO 14. ATTIVITÀ IMMOBILIARI, INFORMATICA E ATTIVITÀ PROFESSIONALI E IMPRENDITORIALI 15. TRASPORTI TERRESTRI E ATTIVITÀ AUSILIARIE 2
3 Breve quadro statistico della situazione nel comparto del legno e arredo in Ticino Premessa Nella presente scheda analizzeremo l industria del legno e dei prodotti in legno, unitamente al sottocomparto della fabbricazione di mobili 1. La situazione nel 28 Secondo i dati del Censimento federale delle aziende del 28 (data di riferimento 3 settembre), il comparto del legno e arredo conta in Ticino 264 aziende per un totale di 1.22 posti di lavoro (vedi tab 1). Otto posti di lavoro su dieci, ossia 958, sono propri alle 196 aziende attive nell industria del legno e dei prodotti in legno, mentre i restanti 244 appartengono alle 68 aziende che si occupano della fabbricazione di mobili. Nel suo complesso il comparto rappresenta per effettivo di posti di lavoro il 2,5% del settore secondario ticinese e lo,6% dell'interno sistema produttivo cantonale, un peso inferiore rispetto a quanto si rileva a livello nazionale, dove rappresenta il 5,% rispettivamente l 1,3%. 1 Aziende e addetti nel comparto legno e arredo, in Ticino, nel 28 Aziende Addetti di cui frontalieri di cui apprendisti Settore secondario Comparto legno e arredo Industria del legno e dei prodotti in legno (esclusa la fabbricazione di mobili) Fabbricazione di mobili Con l 89,4% dei posti di lavoro a tempo pieno, il comparto si allinea alla media del settore secondario ticinese (92,8%). L industria del legno si differenzia invece per la percentuale molto bassa di impieghi femminili: solo il 9,6%, contro la media del secondario ticinese del 25,%. Secondo tratto caratterizzante è la quota piuttosto bassa di lavoratori frontalieri, che rappresentano il 23,1% degli addetti, 278 su 1.22, contro una media del settore secondario pari al 46,4%. A livello di sottocomparti non vi sono grandi differenze, si passa infatti dal 22,5% per l industria del legno, al 25,4% nella fabbricazione di mobili. Di questi 278 lavoratori frontalieri, più di tre quarti ossia 215 sono impiegati nel Sottoceneri, dove rappresentano il 36,5% dei lavoratori totali del comparto. Nel Sopraceneri troviamo i restanti 63 addetti, pari al 1,2% dei 614 posti di lavoro totali. Interessante il dato sull apprendistato, con ben 92 posti offerti, pari a 7,7% degli impieghi totali. Presenza maggiore se rapportata al settore secondario ticinese (3,9%), ma inferiore al valore per il comparto rilevato a livello nazionale, dove in media ci sono ben 1 apprendisti ogni addetti. I livelli di qualifica richiesti per posto di lavoro (v. graf. E), secondo la rilevazione sulla struttura dei salari del 28 (RSS Ticino 2 ), indicano che oltre la metà dei posti di lavoro nell industria del legno 3 (54,1%) richiedono delle conoscenze professionali e specializzate, contro il 38,2% del settore secondario cantonale. 1 Nella fabbricazione di mobili rientrano la fabbricazione di sedie, mobili per uffici, per cucine e di materassi. Quest ultima voce non registra né aziende né addetti per il Ticino. 2 Dati riferiti al settore privato, che considerano l intero organico delle aziende interrogate (vengono quindi prese in considerazione tutte le tipologie di attività e le mansioni svolte nell azienda) 3 I dati forniti dalla rilevazione sulla struttura dei salari (RSS) riguardano l industria del legno, che non comprende il sottocomparto della fabbricazione di mobili (arredo) 3
4 Rispettivamente solo un quinto degli impieghi svolge attività semplici e ripetitive (2,3%), quando nel settore secondario questo genere di attività raggiunge il 42,6%. I lavori particolarmente esigenti, indipendenti e molto qualificati, nel sottocomparto del legno sono infine il 25,6% (23,8% nel secondario). Per i livelli formativi dei salariati (v. graf. F), considerata l alta quota di apprendisti, non sorprende che i due terzi degli addetti del sottocomparto (66,6%) abbiano concluso almeno una formazione (apprendistato, maturità o titolo equivalente), contro un 24,8% di addetti senza alcuna formazione conclusa. Nel settore secondario questi due gruppi rappresentano rispettivamente il 44,7% e il 42,7%. La percentuale di persone con una formazione superiore è leggermente inferiore alla media del settore secondario, l 8,6% contro 12,6%, questo non è dovuto al tipo di attività richieste nel sottocomparto che, come abbiamo visto sono particolarmente esigenti, ma probabilmente per il fatto che il comparto del legno si distingue per la presenza preponderante di microaziende che, vista la struttura essenziale, non sempre annoverano o necessitano di una figura con una formazione superiore. In termine di classe dimensionale, il comparto del legno e arredo, in Ticino come in Svizzera, si caratterizza per il numero rilevante di microaziende, rispettivamente, per la mancanza di aziende di medie o grandi dimensioni. In Ticino 236 delle 256 aziende hanno meno di 1 addetti, ed impiegano il 59,5% degli addetti a tempo pieno (ETP) del comparto, ossia 667 su La piccole e medie aziende sono presenti in proporzioni molto ridotte, se paragonato a quanto rilevato negli altri settori industriali, e offrono rispettivamente il 31,1% dei posti (le 18 piccole aziende) e solo il 9,4% (le 2 medie). In Ticino non vi sono aziende di grandi dimensioni, mentre su scala nazionale le 7 grandi (4 nel comparto del legno e 3 nella fabbricazione di mobili) impiegano dei 5'46 addetti totali (il 4,4%). In Svizzera sono le piccole aziende a detenere il primato dei posti di lavoro, con addetti pari al 42%, seguite dalle microaziende con (33,9%), e dalle medie aziende con addetti (19,6%). Di conseguenza la dimensione media aziendale in Ticino è di 4.3 addetti per azienda (4.6 addetti nel legno e 3.4 nella fabbricazione di mobili), inferiore ai 6.2 addetti del comparto a livello nazionale (5.7 addetti nel legno e 8.1 nella fabbricazione di mobili) e ai 13 registrati nell intero settore secondario ticinese e nazionale. Il settore si contraddistingue anche per una ripartizione del numero di addetti e di aziende sul territorio A Aziende nell industria ceramica del legno-arredo, secondo la classe dimensionale, nel 28 Medie aziende addetti.8% Piccole aziende 1-49 addetti 7.% Microaziende, < 1 addetti G 92.2% < 2 addetti 42.6% 2 addetti 18.4% 3-4 addetti 16.4% 5-9 addetti 14.8% B Addetti ETP e aziende nell industria del legno, nella fabbricazione di mobile e nel settore secondario per regione, nel 28 Fabbricazione di mobili Industria del legno Settore secondario addetti aziende addetti aziende addetti aziende 12.3% 14.7% 16.6% 22.2% 3.4% 27.6% 17.5% 29.4% 43.4% 21.5% 19.3% 21.9% 37.2% 39.7% 39.6% 24.6% 37.1% 37.2% 28.7% 19.3% 16.2% 13.% 13.3% 16.7% % 2% 4% 6% 8% % Bellinzonese e valli Locarnese e valli Luganese Mendrisiotto 4 Le microaziende in Svizzera sono 6'765 su 8'13, pari all 83,5% delle imprese del comparto 4
5 relativamente omogenea. L industria del legno si concentra prevalentemente nel Luganese, dove troviamo 73 delle 196 aziende e 338 dei 911 addetti (il 37,1%). Seguono la regione del Bellinzonese e valli, dove si riscontra una certa vocazione per la lavorazione del legno (il 3,4% degli addetti), e il Locarnese e valli dove si trovano circa un quinto degli addetti (19,3%) e delle aziende. La regione di Mendrisio, con soli 118 addetti impiegati e 26 aziende, non rappresenta che il 13,% degli impieghi totali. Il sottocomparto della fabbricazione di mobili si concentra invece nel Locarnese e valli, con 99 addetti su 228 e poco meno di un terzo delle aziende totali. Seguono il Luganese, dove troviamo il maggior numero di aziende (73 su 196) ma di dimensioni più ridotte e circa un quarto degli addetti totali, il Mendrisiotto e da ultimo il Bellinzonese e valli. L'evoluzione Tra il 1985 e il 28 l attività nella sola industria del legno in Ticino ha registrato un rallentamento molto marcato sia in termine di posti di lavoro che di aziende (v. graf. C). Gli addetti equivalenti a tempo pieno (ETP) sono passati da a 911 (-41,1%, v. tab. 2) e le aziende da 247 a 196 (-2,6%, v. tab. 3). Un risultato peggiore rispetto a quando registrato nel settore secondario cantonale dove vi è stata comunque una contrazione marcata degli addetti (-7'89 posti di lavoro, pari a 14,%), affiancata da un aumento nel numero di aziende (+288, pari a +8,6%). Anche a livello nazionale si è assistito al medesimo ridimensionamento, dove gli addetti totali del comparto sono passati da a (-29,8%). L industria del legno, contraddistinta per l alto tasso di apprendisti, ha ridotto in modo importante anche il numero di giovani in formazione nel nostro Cantone, passati da 226 nel 1985 a 81 nel 28 (-64,2%). Questa evoluzione dell impiego è il frutto della contrazione registrata in Ticino tra il e tra il Nell ultimo decennio l impiego nel comparto si è invece stabilizzato attorno alle 9 unità, registrando solo una debole ripresa tra il Censimento 25 e 28. Anche per il numero di aziende negli ultimi 1 anni non si è assistito a variazioni rilevanti: questo è sicuramente un segnale positivo, perché potrebbe significare che il comparto ha trovato un proprio equilibrio. La fabbricazione di mobili, nel periodo , ha segnato in Ticino una marcata flessione (v. graf. C). Il numero di addetti (ETP) si è più che dimezzato, passando da 57 a 228 addetti (-55,%, v. tab. 2), le aziende sono passate da 121 a 68 (-43,8%, v. tab. 2). Riduzione meno marcata a livello nazionale, dove gli addetti hanno registrato una contrazione del -21,9% (da a ) e le aziende del -26,8% (da a 1.718). C Addetti ETP nell industria del legno (indice, 1985=), nella fabbricazione di mobili (indice 1995=) e nel settore secondario, in Ticino e in Svizzera, dal 1985 al Svizzera Ticino Industria del legno Svizzera Ticino Fabbricazione di mobili Svizzera Ticino Settore secondario I dati di serie storica sono da considerare ancora provvisori. Le risultanze dell analisi non sono però inficiati da questo fatto. I dati per il sottocomparto della fabbricazione dei mobili sono disponibili solo a partire dal
6 I dati censiti nel 28 confermano per l ultimo triennio solo un lieve freno all emorragia di impieghi in atto dal 1995, lasciando presagire che in Ticino, ancor più di quanto si rileva nel resto della Svizzera, potrebbero non sussistere più le condizioni necessarie per il rilancio di questa attività tradizionale. 2 Addetti ETP e aziende nel comparto del legno e arredo in Ticino, dal Addetti ETP Settore secondario Comparto del legno Industria del legno e dei prodotti in legno (esclusa la fabbricazione di mobili) Fabbricazione di mobili Aziende Settore secondario Comparto del legno Industria del legno e dei prodotti in legno (esclusa la fabbricazione di mobili) Fabbricazione di mobili Fonte: Dati provvisori. Censimento federale delle aziende, UST (Neuchâtel) L evoluzione del numero di addetti per regione nel periodo presenta, eccezion fatta per il distretto di Mendrisio, l industria del legno in ridimensionamento in tutto il Cantone, a seguito della crisi degli anni 9. Tra il 1995 e il 21 le regioni del Bellinzonese, del Locarnese (e valli) e, in misura meno marcata, del Luganese hanno registrato forti contrazioni in termini di addetti, registrando variazioni rispettivamente del -42,8%, -4,2% e -25,2%. Le aziende insediate nel Bellinzonese e nel Luganese sembrano aver in seguito trovato nuove nicchie di mercato oppure in queste regioni si sono insediate nuove aziende, tanto che il numero di addetti tra il censimento 25 e 28 è tornato a crescere: +14,1% rispettivamente +9,4%. Continua invece l erosione di posti di lavoro nel Locarnese e valli (-34 addetti tra il 21 e il 28). Nella regione di Mendrisio, dove il sottocomparto era già poco presente nel 1995, c è stata una diminuzione minima ma costante del numero di addetti passati da 156 a 118 tra il 1995 e il 28 (-24,4%). D Addetti ETP nell industria del legno e nella fabbricazione di mobili per regione, dal 1985 Industria del legno Fabbricazione di mobili Bellinzonese e valli Luganese Locarnese e valli Mendrisiotto Bellinzonese e valli Luganese Locarnese e valli Mendrisiotto Fonte: Dati provvisori. Censimento federale delle aziende, UST (Neuchâtel) 6
7 Pure nella fabbricazione di mobili la tendenza al ribasso è un fenomeno che accomuna tutte le regioni del Cantone. Nel periodo nel Bellinzonese e valli si sono persi i tre quarti dei posti di lavoro (-75,9%, da 116 a 28) e oltre la metà delle aziende, passate da 21 a 1. Il Luganese ha perso i due terzi dei posti di lavoro (-67,6%, da 173 a 56) e oltre la metà delle aziende, passate da 59 a 27 (-53,4%). Nel distretto di Mendrisio gli addetti si sono dimezzati, da 88 a 44, e l ultimo censimento ha rilevato solo 11 aziende (da 17 nel 1995). Unico distretto che registra valori meno allarmanti è il Locarnese, dove si è passati da 13 a 99 addetti (-24%) e da 24 a 2 aziende (-17%). Evoluzione delle qualifiche richieste e della formazione tra il 2 e il 28 La struttura dell impiego in termini di qualifiche richieste (v. graf. E) ha subito modifiche contenute tra il 2 e il 28. I lavori esigenti, indipendenti e molto qualificati hanno registrato la variazione maggiore, con un aumento dal 2,5% al 25,6% dei posti totali. Le attività che richiedono delle conoscenze professionali e specializzate rimangono la categoria principale, ma registrano una diminuzione dal 57,% al 54,1%, così come le attività semplici e ripetitive (dal 22.5 % al 2,3%). In termini di profili formativi (v. graf. F), tra il 2 e il 28 la variazione maggiore si è registrata negli addetti senza una formazione completa, in diminuzione dal 31,8% al 24,8%. Per contro, sono aumentati sia gli addetti con un apprendistato, una maturità o una formazione completa equivalente (da 62,2% a 66,6%), come pure coloro con un titolo universitario o professionale superiore (dal 6,% al 8,6%). E Settore secondario Industria del legno F Settore secondario Industria del legno Livello di qualifica richiesto nell industria del legno e nel settore secondario ticinese, nel 2 e 28 q p p 2.3% 22.5% 38.2% 57.% 38.% 42.6% 42.% 54.1% 25.6% 2.5% 23.8% 15.4% % 2% 4% 6% 8% % Attività semplici e ripetitive Conoscenze professionali e specializzate Lavoro partic. esigente e difficile e lavoro indip. e molto qualificato (livello 1+2) Formazione del salariato nell industria del legno e nel settore secondario ticinese, nel 2 e % 31.8% 42.7% 66.6% 62.2% 44.7% 51.7% 37.8% 8.6% 12.6% 6.% 1.5% % 2% 4% 6% 8% % Formazione non conclusa, competenze acquisite in azienda Apprendistato, maturità, brevetto d'insegnamento e altre formazioni complete Università, politecnico, scuola universitaria prof. e formazione professionale superiore Fonte: Rilevazione sulla struttura dei salari 28 (RSS Ticino), UST (Neuchâtel) 7
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