La controparte nega l'evento: è necessario rispettare i termini di cui all'art.145 CdA? (M.Cuomo)

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1 L'attore esibisce una comunicazione con la quale l'istituto assicuratore riferisce di non poter procedere al risarcimento dei danni in quanto "la controparte nega l'evento". Con la stessa missiva la società assicuratrice richiede al danneggiato di fornire eventuali ulteriori elementi probatori in suo possesso per addivenire alla risoluzione della vicenda in sede stragiudiziale. Il giudice di Pace, nella sentenza che segue ha ritenuto la improcedibilità della domanda affermando che, pur potendo ritenere plausibile ed ammissibile un eventuale mancato rispetto dei termini disposti dall'art. 145 del codice delle assicurazioni nella ipotesi di rifiuto comunicato a procedere al risarcimento, nel caso in esame, non può ravvisarsi nella lettera inviata dalla società assicuratrice una chiusura definitiva della posizione in sede stragiudiziale, risultando, al contrario una volontà a prendere in considerazione gli eventuali ulteriori elementi probatori e quindi la richiesta risarcitoria (Giudice di Pace di Ottaviano -sentenza del ) UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI OTTAVIANO R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO 1 / 5

2 Il Giudice di Pace dott.ssa MARIA CUOMO, ha pronunciato la seguente SENTENZA Nella causa iscritta al n. 3460/12 RGNR Assegnata a sentenza il 11/11/2013 promossa da CCC JJJ nata a < > il < > C.F. < >, elett.te dom.ta in < > (Na) alla Via < > presso lo studio dell Avv. < > che la rappresenta e difende, in virtù di procura conferita a margine del presente atto la quale ha dichiarato di voler ricevere tutte le comunicazioni al numero di fax 081. < > o all indirizzo e.mail < >@pecavvocatinola.it, ai sensi e per gli effetti dell art.2 dpr n.68 dell 11/02/2005; - parte attrice Contro UNIPOL ASSICURAZIONI S.P.A. (P. Iva ) con sede legale in Bologna alla Via Stalingrado n. 45, in persona del suo procuratore ad negotia Paolo Attard, munito dei poteri di rappresentanza legale in forza di procura speciale del in autentica Notaio dott. <...>i di Bologna, elettivamente domiciliata, per il presente giudizio, in Napoli alla < >, presso lo studio dell'avv. < >i, che la rappresenta e difende giusta procura a margine della comparsa ; - convenuta - NONCHE' 2 / 5

3 SSS Vvv (C.F. < >) residente in San Giuseppe Vesuviano alla via < > - parte convenuta contumace- OGGETTO: Risarcimento danni derivante da incidente automobilistico. CONCLUSIONI: Come da verbale RAGIONI DI FATTO E DI DIRITTO DELLA DECISIONE Preliminarmente si osserva che non si è proceduto alla redazione dello svolgimento del processo, in ossequio al nuovo art. 132 c.p.c. come novellato ex lege 69/09, entrata in vigore il 4/7/09. Della domanda proposta da CCC JJJ, volta ad ottenere la condanna della SPA UNIPOL ASS.NI, al risarcimento delle lesioni subite a causa dell' incidente automobilistico avvenuto il 08/12/2011 nel quale, il veicolo sul quale viaggiava come trasportata tg. XX 0X0 XX di proprietà della SSS venne in collisione con il motociclo tg. YY nella misura complessivamente contenuta in euro 5.200,00, va ritenuta l'improcedibilità. La titolarità ad agire e a resistere nel presente giudizio, in capo ai soggetti di questo procedimento, è stata documentalmente provata. Per quanto alla parte istante risulta depositata copiosa documentazione medica. La titolarità a resistere della SPA UNIPOL ASS.NI, è confermata dalla corrispondenza intercorsa con la società mentre quella del vettore dalla visura PRA allegata in atti, rilevando 3 / 5

4 che, in tema di prova documentale, l onere stabilito dall art c.c. di disconoscere espressamente la copia fotografica o fotostatica di una scrittura con riguardo sia alla conformità della copia al suo originale che alla sottoscrizione o al contenuto della scrittura stessa, implica che il disconoscimento sia fatto in modo formale e specifico e, successivamente alla produzione della copia in giudizio con la conseguenza che, qualora la relativa eccezione venga dedotta genericamente. senza riferimento circoscritto ad un determinato documento, la contestazione non preclude l utilizzazione della copia come mezzo di prova (Cass. Civ. 14/3/06 n e 5/1/05 n. 150 e sul punto anche Cass. Civ. sez. VI Ordinanza del 12/10/2011 n nella quale si legge In tema di copie fotografiche di scritture cui vanno legittimamente assimilate le copie fotostatiche o fotocopie l art del c.c. ne prescrive l espresso disconoscimento con disposizione applicabile alle ipotesi tanto di disconoscimento della conformità della copia al suo originale, quanto di disconoscimento dell autenticità della scrittura o della sottoscrizione. In entrambe le ipotesi, quindi, deve considerarsi applicabile la disciplina degli articoli 214 e 215 c.p.c., con la conseguenza, quindi, che dette copie si hanno per riconosciute, tanto nella loro conformità all originale quanto alla scrittura e nella sottoscrizione, ove la parte comparsa non le abbia formalmente disconosciute alla prima udienza o nella prima risposta successiva alla loro produzione. Diverso è, inoltre, l effetto della contestazione a seconda che abbia avuto ad oggetto la conformità della copia all originale ovvero l autenticità della scrittura o della sottoscrizione. Nel primo caso, infatti, la circostanza non impedisce al giudice di accertare tale conformità aliunde, anche tramite presunzioni, mentre, nel secondo caso, preclude definitivamente l utilizzabilità del documento, salva la procedura di verificazione ). Ciò posto, sulla scorta della documentazione versata in atti, la domanda non può ritenersi procedibile in quanto sebbene la stessa risulta essere stata preceduta da regolare lettera di costituzione in mora ex art. 148 DLGS 209/05, (cfr copia in atti), contenente, diversamente da quanto eccepito dal procuratore della parte convenuta, tutte le indicazioni richieste dall'art. 148 del dlgvo 209/05, risulta omesso il rispetto del termine di 90 giorni di cui all'art. 145 del dlgvo 209/05 tra la data di ricezione della richiesta di risarcimento (04/1/12) e la data di instaurazione del giudizio (20/3/12). E' vero che, agli atti della parte attrice risulta allegata una comunicazione con la quale la spa UNIPOL ha riferito che alla data del 16/2/12 ( riportata sulla lettera allegata ), non poteva procedere al risarcimento perchè "la controparte nega l'evento", ma non è men vero che, con la stessa missiva, la medesima società ha richiesto al danneggiato di fornire eventuali ulteriori elementi probatori in suo possesso per addivenire alla risoluzione della vicenda in sede stragiudiziale. Per tale motivo, pur potendo ritenere plausibile ed ammissibile un eventuale mancato rispetto dei termini disposti dall'art. 145 del codice delle assicurazioni nella ipotesi di rifiuto comunicato a procedere al risarcimento, nel caso che ci occupa, non potendosi ravvisare nella lettera inviata 4 / 5

5 dalla spa UNIPOL una chiusura definitiva della posizione in sede stragiudiziale ed anzi, risultando manifestata una volontà a prendere in considerazione gli eventuali ulteriori elementi probatori, della domanda va ritenuta l'improcedibilità. Le ragioni della decisione, giustificano la compensazione delle spese di lite tra le parti. P.Q.M. Il Giudice di Pace, definitivamente pronunciando sulla domanda proposta da CCC JJJ contro la Spa UNIPOL ASS.NI, e contro SSS VVV così provvede: Dichiara la contumacia di SSS VVV ; Dichiara la improcedibilità dell'azione; Compensa tra le parti le spese di lite. Così deciso in Ottaviano il 21/11 /13 IL GIUDICE DI PACE DOTT. SSA MARIA CUOMO 5 / 5