275 C.D. POF PIANO OFFERTA FORMATIVA

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1 PIANO OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO

2 INDICE Capitolo Titolo Pagina 1 Premessa 2 2 Finalità e Criteri 3 3 Il contesto ambientale 4 4 I principi fondamentali 7 5 Riferimenti irrinunciabili 9 6 La programmazione dell intervento formativo 13 7 La Scuola dell Infanzia 16 8 La Scuola Primaria 26 9 Ampliamento dell Offerta Formativa Verifica e Valutazione Formazione docenti Area delle relazioni Integrazione territoriale Accordi di rete e Convenzioni Coordinamento Servizi amministrativi Autovalutazione 100 1

3 1. PREMESSA Il fine del nostro processo educativo è la formazione di cittadini aperti e democratici, capaci di inserirsi nel contesto sociale con professionalità, competenza, spirito di collaborazione, impegno, creatività e intelligenza. Il nostro Piano dell offerta formativa (POF) si basa sulla capacità di pianificare interventi in relazione ai bisogni e alle attese del territorio, di programmare curricoli, di promuovere il successo scolastico, di organizzare le risorse, di monitorare e valutare la validità e la coerenza delle proposte in funzione di una società complessa e globale, che ha bisogno di nuovi cittadini, capaci di gestire situazioni in evoluzione e di accettare il diverso. Il successo a cui mira la nostra scuola ha come fine di garantire a chi la frequenta lo sviluppo di tutte le sue potenzialità e la capacità di orientarsi nel mondo in cui vive al fine di raggiungere un equilibrio attivo e dinamico con esso. Tutto ciò si connette in un ottica di responsabilità collettiva, di struttura integrata di decisioni, di interazione tra norme e comportamenti, tra corresponsabilità e senso di appartenenza. In questo modo il nostro Piano dell offerta formativa diventa il documento fondamentale dell identità culturale e progettuale dell alunno e della scuola, il progetto previsionale e intenzionale che offre all alunno l opportunità di personalizzare il suo percorso di formazione. Il POF impone trasparenza e pianificazione dei processi: capacità di uscire allo scoperto, di esporsi, di proporre una linea educativa, culturale, organizzativa, didattica in grado di valorizzare, esaltare risorse e talenti, in sintonia con la realtà del territorio e in rete con tutte le voci che il territorio stesso è in grado di esprimere e rappresentare. E il risultato finale di una rete di rilevazioni, proposte, elaborazioni, che ha le sue radici nell esperienza pregressa del nostro Circolo, nella valutazione costantemente aggiornata e attuale delle esigenze formative degli alunni, nelle attese e nelle richieste culturali e formative del territorio, nella disponibilità accertata delle risorse professionali, strumentali, finanziarie e di servizio di cui dispone la nostra istituzione scolastica. 2

4 2. FINALITÀ E CRITERI FINALITÀ Le riforme in atto nella scuola pongono la formazione come condizione di progresso civile ed economico per cui la scuola, attraverso il Piano dell offerta formativa, intende: Favorire il successo formativo attraverso l utilizzo di metodologie educative e didattiche innovative e un organizzazione più flessibile ed aderente ai bisogni dell allievo Promuovere la partecipazione della famiglia per implementare punti di raccordo tra iniziative istituzionali e attività sociali per la realizzazione di obiettivi comuni Articolare la progettazione tenendo conto anche delle specifiche esigenze della realtà territoriale in cui si trova ad operare Documentare le procedure, gli obiettivi e, successivamente, gli esiti del processo educativo al fine di: adeguare gli interventi ai bisogni di ogni alunno socializzare le esperienze far conoscere le azioni e le scelte educative della scuola a tutte le componenti interessate. CRITERI Nell elaborare il Piano dell offerta formativa la scuola, tenendo conto dei riferimenti normativi, ha predisposto le basi necessarie al completamento del percorso primario di istruzione e di formazione per offrire un fondamentale contributo alla crescita umana e civile di ciascun allievo. A questo scopo ritiene indispensabile: Porre al centro dell azione scolastica, l alunno e il suo itinerario di formazione personale e di apprendimento Mantenere in primo piano l obiettivo di formare i cittadini di oggi e di domani Operare per una scuola di inclusione Fissare le tappe e i traguardi da superare nel percorso formativo continuo, secondo gli standard diffusi nell area UE e OCSE Verificare periodicamente e con sistematicità i progressi di ogni singolo alunno, soprattutto nelle capacità di base Responsabilizzare ogni docente di classe rispetto ai risultati e ai livelli di apprendimento che i propri alunni sono chiamati a raggiungere Definire e proporre curricoli adeguati alla formazione degli alunni tutti L adozione di questi criteri costituisce il presupposto indispensabile per porre a sistema e raccordare gli esiti di apprendimento attesi, gli interventi metodologici e didattici, i modelli organizzativi, le condizioni funzionali e i vincoli di compatibilità finanziaria. 3

5 IL CONTESTO AMBIENTALE 3. SITUAZIONE ESTERNA Nonostante la forte tradizione contadina, Zagarolo risente oggi di processi di transizione culturale, in quanto si sta assistendo, da alcuni anni, ad un notevole flusso di trasferimenti di nuclei familiari provenienti da varie città, dalla vicina periferia di Roma e da paesi stranieri. Pertanto la popolazione è divenuta più eterogenea, multiculturale e plurietnica. Il territorio mette a disposizione discrete opportunità formative sia di natura istituzionale (museo, biblioteca, centri sportivi, culturali, sociali, ludoteca) sia di natura non istituzionale (opportunità paesaggistiche, monumentali, centri di produzione commercio - comunicazione). SITUAZIONE INTERNA SCUOLA DELL INFANZIA PLESSI SEZIONI ALUNNI De Amicis Borgo S. Martino SCUOLA PRIMARIA PLESSI CLASSI ALUNNI De Amicis

6 Bisogni Conoscitivi Relazionali Di responsabilizzazione Di competenze Aspettative alunni Sviluppo di comportamenti positivi e di più elevata qualità Promozione del successo formativo Promozione del benessere degli alunni e delle famiglie, migliorando i processi di collaborazione Diminuzione di casi problematici Impostazione di azioni educative e didattiche, adeguate ai ritmi e alle potenzialità degli allievi RISORSE PROFESSIONALI SCUOLA DELL INFANZIA curricolari religione sostegno totale Borgo S. Martino De Amicis

7 SCUOLA PRIMARIA curricolari religione sostegno totale De Amicis h h Competenze professionali specifiche Multimedialità Teatro Comunicazione linguistica L 1 Comunicazione linguistica L 2 Psicopedagogiche Legge 626 Grafico-pittoriche e manipolative Mediazione interculturale Ecologia RISORSE STRUTTURALI Plessi Risorse Borgo S. Martino De Amicis sala multifunzionale sussidi didattici palestra sala mensa biblioteca laboratorio linguistico laboratorio di informatica sala proiezione sussidi didattici 6

8 I PRINCIPI FONDAMENTALI 4. I PRINCIPI La scuola si configura come istituzione formativa e ogni segmento scolastico ha identità pedagogiche specifiche, facendo riferimento a momenti particolari dello sviluppo dell allievo. La necessità di formare delle risorse pone la nostra scuola al centro del progetto di innovazione ed ammodernamento dei sistemi educativi e formativi. Le principali linee del nostro POF si ispirano a tre grandi principi: 1. una scuola per la persona 2. una scuola per la famiglia 3. una scuola per la società civile La definizione dei livelli essenziali di prestazione del Piano dell offerta formativa offre, inoltre, molteplici opportunità, garantendo: opportunità di apprendimento centralità della persona attenzione ai soggetti svantaggiati previsione di una pluralità di percorsi di istruzione e formazione interpretazione delle vocazioni, delle attitudini e delle scelte dei nostri allievi attenzione ai bambini stranieri LE FINALITA Il POF pone al centro del progetto educativo e formativo la persona, senza distinzione di razza e religione, e prepara gli allievi ad affrontare autonomamente e responsabilmente le innovazioni e le trasformazioni della società in una scuola intesa come comunità aperta al confronto con esperienze diverse che interagiscono con il processo formativo, valorizzandolo e stabilendo con esse rapporti di collaborazione fattiva. Si pone l obiettivo di costruire una scuola che sappia rispondere alla domanda reale di educazione dei cittadini, incrementando l efficacia degli investimenti nell istruzione e nella formazione e garantendo una valutazione organica, sistematica e trasparente 7

9 Il POF è anche rispetto della diversità e dell autonomia, attraverso l individuazione di pratiche significative sugli oggetti di innovazione, molte delle quali sono frutto di un lavoro assiduo e quotidiano dei docenti con i propri allievi. Lavoro assiduo che evidenzia le seguenti ragioni basilari della nostra istituzione scolastica: Ragione culturale: la scuola promuove negli allievi l acquisizione di tutti i tipi di linguaggi e un primo livello di padronanza delle conoscenze e delle abilità, comprese quelle metodologiche di indagine Ragione epistemologica: la scuola è il luogo in cui ci si abitua a coniugare le conoscenze (sapere) sulle esperienze (il fare e l agire) e a integrare con sistematicità le due dimensioni verso traguardi di competenza Ragione sociale: la scuola assicura obbligatoriamente a tutti gli allievi le condizioni culturali, relazionali, didattiche ed organizzative idonee a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale Ragione etica: nella scuola si praticano i valori del reciproco rispetto, della partecipazione, della collaborazione, dell impegno competente e responsabile, della cooperazione e della solidarietà Ragione psicologica: la scuola insegna a tutti gli allievi l alfabeto dell integrazione affettiva della personalità Il 275 Circolo, con il suo dirigente, i docenti e il personale ATA, nelle sue competenze e con l attenta partecipazione delle famiglie è pronto all azione con quel senso di responsabilità che ne connota da sempre l impegno professionale. 8

10 RIFERIMENTI IRRINUNCIABILI I PRINCIPI FONDAMENTALI 5. UNCIABILI L autonomia, nel nostro Circolo Didattico, si pone come essenziale e ineliminabile sfondo del complessivo processo di miglioramento in atto del nostro sistema scolastico e delle relative norme applicative. In coerenza con gli obiettivi generali del sistema nazionale di istruzione e nel rispetto della libertà di insegnamento, delle scelte educative e formative dei genitori e del diritto ad apprendere degli alunni, l autonomia è lo strumento e la risorsa attraverso cui noi adottiamo metodi di lavoro, tempi di insegnamento, soluzioni funzionali alla realizzazione del Piano dell Offerta Formativa e alle esigenze e vocazioni di ciascun alunno. Tale principio e gli strumenti dell autonomia didattica tutelano una libertà progettuale comprensiva dell eventuale offerta di insegnamenti, oltre che dello sviluppo delle diverse opzioni metodologiche, a tutela effettiva della libertà di insegnamento di ciascun docente. Questi spazi sono utilizzati dagli insegnanti per sviluppare in modo coerente e far convivere e mettere a confronto nella nostra istituzione scolastica ipotesi pedagogiche e didattiche diverse. A partire da una consapevole assunzione del principio che la scuola di tutti non può conoscere una verità pedagogica obbligatoria, ma deve garantire la libertà dei percorsi attraverso cui raggiungere gli obiettivi di apprendimento comuni al sistema nazionale di istruzione e la possibilità di arricchirli ulteriormente. Tale autonomia organizzativa consente di dare al nostro servizio scolastico flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia e di realizzare l integrazione e il miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, anche attraverso l introduzione e la diffusione di tecnologie innovative. Si creano le condizioni per il superamento dei vincoli in materia di unità oraria di lezione, dell unitarietà del gruppo classe e delle modalità di organizzazione e di impiego dei docenti, secondo finalità di ottimizzazione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche, materiali e temporali, fermi restando i giorni di attività didattica annuale previsti a livello nazionale, la distribuzione dell attività didattica in cinque giorni settimanali, il rispetto dei complessivi obblighi annuali di servizio dei docenti previsti dai contratti collettivi. Nell assetto ordinamentale organizzativo e didattico, acquista un peculiare rilievo, sia l azione di ricerca sui temi della continuità e del curricolo verticale, sia le attività di elaborazione sulle conoscenze/competenze di base e sui traguardi da raggiungere al termine della scuola dell infanzia e della primaria. La prospettiva comune è appunto quella di pervenire a definizioni ed esiti dei curricoli largamente condivisi dall intera comunità educante. Sarà cura della Direzione Didattica accompagnare questo complessivo processo con opportune misure. In particolare saranno programmate, attivate e incentivate iniziative finalizzate a raccogliere, valutare e diffondere le migliori esperienze di ricerca didattica ed educativa anche in collaborazione con l ANSAS e l INVALSI. Saranno previsti ed adottati strumenti e metodiche comuni per il sostegno e il riconoscimento delle buone pratiche. Un piano di monitoraggio e di valutazione verificherà l efficienza e gli esiti dell intera fase finalizzata all armonizzazione delle Indicazioni per il curricolo e al rispetto dei Regolamenti. Gli allievi e i loro percorsi. 9

11 La scuola oggi vive ed opera in una realtà in profonda trasformazione. Le sfide poste dalla rivoluzione digitale, dalla globalizzazione, dalla convivenza di culture e religioni diverse possono trasformarsi in opportunità, grazie anche all azione educatrice della nostra scuola. Come nel passato, è in grado di svolgere la propria funzione educativa e offrire ai propri alunni, in rapporto alla loro età, sia i valori universalmente condivisi e previste dalla nostra Costituzione, sia gli strumenti adatti a leggere, affrontare e modificare la realtà. Pertanto la nostra scuola è sempre pronta a proporre un itinerario di studio e di apprendimenti che rispetti le individualità, riconosca i talenti, non perda mai di vista le mete da raggiungere, promuova la crescita di tutti e di ciascuno. Come nella vita, così nella scuola, gli alunni saranno sostenuti e incoraggiati ad accettare con consapevolezza la sfida posta dall apprendere, a riscoprire le motivazioni dello studio e della cultura, a curare il quotidiano lavoro sia in classe sia a casa, a dare prova di impegno e di tenacia, a considerare e a vedere riconosciuto il merito. Cittadini di oggi e di domani. L emergenza educativa lancia alla nostra scuola la sfida della riaffermazione dei valori del senso civico, della responsabilità individuale e collettiva, del bene comune. La nostra Costituzione indica principi e regole di comportamento da tenere a riferimento come risposta sia a un quadro valoriale talvolta incerto e confuso, segnato da una molteplicità di modelli e schemi di comportamento agiti nella vita quotidiana o veicolati da mass media spesso contraddittori e diseducativi. La conoscenza della nostra Carta costituzionale, l adesione ai suoi principi e ai suoi valori di libertà, di giustizia, di uguaglianza, di rispetto della dignità della persona, di solidarietà, di pari opportunità, di democrazia costituiscono il punto di partenza, fin dalla scuola dell infanzia, per sviluppare la coscienza civica, per imparare a convivere in armonia con le tante diversità presenti nella nostra società e per interpretare criticamente un mondo globalizzato, tecnologicamente avanzato e soggetto a continui cambiamenti. Massima attenzione all inclusione. La scuola è luogo di apprendimento e, insieme, di costruzione dell identità personale, civile e sociale. Questo significa mettere ciascuno in condizione di raggiungere la piena realizzazione di sé e l acquisizione della cultura e dei valori necessari per vivere da cittadini responsabili. Nessuno deve rimanere indietro, nessuno deve sentirsi escluso. In tale ottica riteniamo prioritari: L impegno per la persona con disabilità. Un attenzione particolare va riservata agli alunni con disabilità. La nostra scuola è infatti attenta ad attivare interventi personalizzati, che esigono specifiche competenze professionali, in una logica di interazione con i servizi del territorio. In questo modo diventa anche risorsa formativa e mezzo di sensibilizzazione delle realtà locali per farvi crescere la cultura dell inclusione. Gli interventi intensivi nei confronti degli stranieri, la loro accoglienza e il loro equilibrato inserimento a scuola. La presenza di questi alunni è ormai un dato strutturale e coinvolge in modo rilevante la nostra istituzione scolastica. Soprattutto agli alunni stranieri di recente immigrazione,cioè con cittadinanza non 10

12 italiana e non italofoni, assicuriamo nel contesto di una dimensione laicamente aperta alle istanze interculturali una adeguata conoscenza della nostra lingua e delle nostre regole di convivenza civile, in modo da favorire l apprendimento e da garantire un inserimento consapevole ed equilibrato, nella nostra comunità scolastica e in quella territoriale. Un percorso educativo e formativo continuo, scandito da tappe e traguardi. Il percorso educativo e formativo è un continuum progettuale che accompagna gli alunni dal loro ingresso, eventualmente anticipato, nella scuola dell infanzia alla conclusione della scuola primaria, nella prospettiva della successiva prosecuzione delle discipline di studio. A riguardo riteniamo opportuno: a) creare e mantenere il necessario livello di motivazione allo studio e alla partecipazione alle attività didattiche b) stabilire uno stretto raccordo tra le Indicazioni e gli interventi di valutazione c) definire e controllare i livelli di competenza raggiunti con verifiche periodiche e sistematiche (a fine anno, a fine del singolo segmento, a fine ciclo), anche tenendo conto delle analisi valutative condotte dall INVALSI d) intervenire con strategie di rinforzo, di approfondimento e di recupero, in stretta relazione con le carenze o le potenzialità verificate e) tener conto degli standard di riferimento diffusi in ambito UE ed OCSE, in modo da rendere i risultati confrontabili f) riservare specifica attenzione al conseguimento di traguardi progressivi di formazione, al graduale passaggio da un anno all altro e alla transizione dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado g) sviluppare le dinamiche della didattica laboratoriale e della peer education Il progresso del singolo alunno. La valutazione dei risultati, del comportamento e del processo formativo assume un ruolo centrale nell esperienza scolastica dei nostri allievi. Occorre, perciò, dare piena e adeguata funzionalità agli strumenti e alle modalità in uso (voti, scrutini, prove oggettive, verifiche ) e alle nuove opportunità (rilevazioni Invalsi, certificazione delle competenze) per accompagnare in modo trasparente e coerente il percorso di ogni singolo alunno. Appartiene alla responsabilità educativa dei nostri insegnanti modulare e usare la valutazione come strumento pedagogico didattico e a quella delle istituzioni coinvolte garantire l informazione corretta e tempestiva degli esiti delle prove nazionali La scuola e i risultati degli alunni. La nostra scuola si pone come obiettivi prioritari, condivisi a livello nazionale, la formazione e la preparazione degli alunni. Deve quindi essere in grado di valutare correttamente il raggiungimento dei traguardi prefissati e di comunicarli tempestivamente agli alunni e alle loro famiglie. Ritiene, altresì necessario che siano rese disponibili ai genitori informazioni esaurienti e attendibili sui risultati raggiunti dagli alunni in itinere e finali, sugli esiti delle verifiche, sulle misure per assicurare a ogni alunno la continuità del percorso di apprendimento. 11

13 A tal fine riteniamo opportuno adottare una corretta strategia, perché i voti con cui gli apprendimenti e il comportamento vengono valutati siano trasparenti, credibili e coerenti con il percorso di formazione seguito. Un curricolo adeguato alla formazione degli alunni e al proseguimento degli studi. Contenuti e articolazione delle discipline devono essere ripensati nella prospettiva di portare a una prima familiarità con i nuclei fondanti delle discipline stesse e a una solida acquisizione di conoscenze e competenze di base che tutti gli studenti devono possedere e padroneggiare a conclusione della scuola primaria. Si tratta in sintesi di passare ad una scuola che tenga a riferimento indicazioni essenziali, che possano essere sviluppate nel pieno esercizio delle responsabilità di scelta pedagogica e rispondenti alle diversità delle situazioni e delle esigenze. Per questo la nostra istituzione scolastica intende: a) predisporre un curricolo che, a partire da un impostazione necessariamente predisciplinare, e salvaguardando sempre la dimensione transdisciplinare e interdisciplinare, mira a far scoprire la bellezza e l interesse di ciascuna disciplina e conduca così gradualmente a coglierne i nuclei fondanti. L approccio alle diverse discipline andrà calibrato in funzione delle differenti esigenze e vocazioni delle diverse età degli alunni. Proprio in tal modo sarà possibile far maturare un rapporto positivo con le discipline sul quale costruire, con il maturare delle necessarie facoltà, un approfondimento critico di esse, nella convinzione che serva uno studio intensivo e criticamente approfondito b) utilizzare il curriculum anche per valorizzare le capacità e intervenire sulle debolezze degli allievi c) organizzare l insegnamento in modo progressivamente sistematico Perciò riteniamo necessario introdurre nella pratica educativa nuovi linguaggi e fare ricorso a contenuti digitali. Alla programmazione e all allestimento delle dotazioni tecnologiche, inoltre, assicureremo una particolare cura. E evidente, infatti, che una dotazione sempre più moderna, ricca e articolata va riservata al potente supporto che le nuove tecnologie possono fornire all insegnamento. 12

14 LA PROGRAMMAZIONE DELL INTERVENTO FORMATIVO 6. PROGETTAZIONE EDUCATIVO DIDATTICA La progettazione educativo didattica è l insieme di pratiche didattiche, intenzionalmente organizzate e concretamente attuate. Tale strumento include strategie e tecniche valutative usate per il raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo della competenza, attraverso la messa in campo degli obiettivi di apprendimento, che afferiscono alle singole discipline. Gli obiettivi di apprendimento sono definiti all interno delle Indicazioni Nazionali e correlati all autonomia scolastica. La progettazione educativo didattica è insieme progetto e processo che rappresenta un percorso formativo scolastico a livello di sezione, di classe e di istituto, contestualizzata e personalizzata rispetto ai seguenti elementi: a. Obiettivi generali del processo formativo b. Obiettivi di apprendimento c. Traguardi per lo sviluppo della competenza d. Organizzazione scolastica e. Contenuti disciplinari f. Unità di lavoro g. Laboratori h. Integrazione scuola territorio famiglia i. Sistema di valutazione La progettazione educativo didattica rappresenta il percorso che raccoglie e organizza, in forma dinamica e flessibile, le opportunità formative proprie di una intera esperienza scolastica dell allievo, mediando tra le linee di indirizzo nazionale e le linee di indirizzo della nostra istituzione scolastica, nell ambito di un organizzazione attenta alle varie attività di progettazione e di programmazione collegiale, critica e verificata. La progettazione educativo didattica, più che determinare un itinerario, indica gli strumenti concettuali organizzativi e tecnici e la loro sequenza d uso, affinché l istituzione scolastica possa mettersi in cammino verso le mete formative prefissate. In questo modo dovranno acquisire valore, per chi apprende e per chi insegna, la differenziazione dei percorsi, la graduatoria dei livelli di competenza da raggiungere e l uso degli indispensabili strumenti di 13

15 flessibilità, oltre all organizzazione delle discipline e la loro interazione con i contesti territoriali e istituzionali di riferimento. Tali convinzioni determinano le caratteristiche delle progettazioni e le loro molteplici definizioni (progettazione centrata sugli obiettivi di apprendimento, sulle discipline, sulle attività dell allievo, sull acquisizione delle competenze), che vanno letti come percorsi di studio e interpretati come intreccio personalizzato di: Ambiente formativo Attività Contenuti Metodi Stili di apprendimento Nella consapevolezza che attraverso l azione docente i processi di apprendimento si trasformino da conoscenze in competenze. IMPIANTO METODOLOGICO E CULTURALE I docenti, nel rispetto della natura e delle caratteristiche della nostra istituzione scolastica, dopo aver tracciato le linee essenziali del curricolo, intendono promuovere la trasformazione degli obiettivi di apprendimento in traguardi per lo sviluppo della competenza idonea alla maturazione dei singoli allievi. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppa e si organizza la didattica e l innovazione educativa. Il curricolo si delinea con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo dalla scuola dell infanzia al termine della scuola primaria. In questo modo il curricolo diventa parte integrante del POF, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo della competenza, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni Nazionali. Il curricolo si articola attraverso i Campi di esperienza nella scuola dell infanzia e attraverso le Unità di lavoro e i laboratori nella scuola primaria. I Campi di esperienza sono luoghi del fare e dell agire del bambino orientati dall azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico culturali. 14

16 La nostra istituzione scolastica, all interno della propria autonomia, articola i campi di esperienza al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, aiutandolo a orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività. Nella scuola primaria la progettazione educativo didattica promuove l organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari; promuove inoltre la ricerca delle connessioni fra i saperi disciplinari e la collaborazione fra i docenti. L Unità di lavoro è un congegno metodologico aperto, la cui tensione è sempre rivolta agli allievi e sempre interconnessa alle discipline di studio entro cui si configura; si assesta dalla parte degli allievi; si modella e adatta in rapporto alle potenzialità e alle esigenze di tutti e di ciascuno. Le Unità di lavoro sono occasioni di sviluppo globale della persona dell allievo, che interagisce attivamente con la cultura; sono occasioni per sviluppare in maniera armonica le capacità di ciascuno, ponendolo nelle condizioni di capire il mondo e di trasformarlo, mentre conosce e trasforma se stesso. I Laboratori. I laboratori previsti all interno della quota oraria obbligatoria nel corso della scuola primaria sono: attività informatica attività di L2 attività espressive e comunicative attività manipolative attività di progettazione attività motorie e sportive mediazione interculturale Il laboratorio è il luogo privilegiato in cui si realizza una situazione di apprendimento in grado di coniugare conoscenze e abilità specifiche su compiti unitari e significativi per gli allievi, in una dimensione operativa e progettuale. I laboratori sono affidati ad uno o più docenti, i quali per competenza professionale, didattica e disponibilità personale, organizzano percorsi formativi ordinati per gruppi (di livello, di compito e elettivi) in grado di rispondere alle differenti situazioni di apprendimento degli allievi. La caratteristica principale del laboratorio, dal punto di vista didattico è la sua realizzazione con gruppi di alunni della stessa classe o di classi parallele o di classi verticali, riuniti per livello di apprendimento o per eseguire un preciso progetto o per assecondare interessi e attitudini. 15

17 LA SCUOLA DELL INFANZIA 7. CURRICOLO SVILUPPO DELLA IDENTITA SVILUPPO DELLA AUTONOMIA SVILUPPO DELLA COMPETENZA SVILUPPO DEL SENSO DELLA CITTADINANZA AMBIENTE DI APPRENDIMENTO LO SPAZIO IL TEMPO LO STILE EDUCATIVO LA PARTECIPAZIONE CAMPI DI ESPERIENZA Il sé e Il corpo Linguaggi, creatività I discorsi e La conoscenza del l altro in movimento espressione le parole Mondo Traguardi per lo sviluppo delle competenze Metodologia Valutazione Verifica 16

18 La scuola dell infanzia è oggi un sistema pubblico integrato in evoluzione che rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto all istruzione. FINALITA Per tutti i bambini la scuola si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell identità, dell autonomia, delle competenze, della cittadinanza. 1. Sviluppo dell identità. Imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato Imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile Sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, maschio o femmina, membro di una comunità 2. Sviluppo dell autonomia. Comporta l acquisizione delle capacità di interpretare e governare il proprio corpo Partecipare alle attività nei diversi contesti Avere fiducia in sé e fidarsi degli altri Realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi Provare piacere nel fare da sé e sapere chiedere aiuto Esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni Esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana Partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando opinioni, scelte e comportamenti Assumere atteggiamenti sempre più responsabili 3. Sviluppo della competenza. Imparare a riflettere sull esperienza attraverso l esplorazione, l osservazione e l esercizio al confronto Descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e diverse Rievocare, narrare, rappresentare fatti significativi Sviluppare l attitudine a fare domande Riflettere e negoziare i significati 4. Sviluppo del senso della cittadinanza. Scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise Mettere in atto relazione, dialogo, espressione del proprio pensiero, attenzione al punto di vista dell altro Porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo natura 17

19 L AMBIENTE DI APPRENDIMENTO. La Scuola dell Infanzia: Si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento, nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro esperienze Promuove una pedagogia attiva attraverso l esperienza, l esplorazione, i rapporti fra bambini, con la natura, gli oggetti, l arte, il territorio Attiva forme di rielaborazione attraverso attività ludiche Riconosce, sostiene e valorizza ogni bambino con premurosa attenzione nei confronti di episodi di disabilità Incoraggia i bambini a ritrovarsi nell ambiente e ad averne cura e responsabilità Implementa una convivialità serena ORGANIZZAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA La scuola dell infanzia organizza proposte educative e didattiche espandendo e dando forma alle prime esplorazioni, intuizioni e scoperte dei bambini attraverso un curricolo esplicito, trasparente e condiviso. Ad esso è sotteso un curricolo implicito che definisce un ambiente di apprendimento immediatamente riconoscibile e caratterizzato da: Lo spazio: accogliente, curato, orientato al gusto, espressione della pedagogia e delle scelte educative del 275 Circolo. Uno spazio che parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimità, di socialità. Il tempo: disteso, nel quale è possibile giocare, esplorare, dialogare, osservare, ascoltare, capire, crescere con sicurezza e tranquillità. La documentazione: come processo che produce tracce, memoria, riflessione, che rende visibile le modalità e i percorsi di formazione e che permette di valutare i progressi dell apprendimento individuale e di gruppo Lo stile educativo: fondato sull osservazione e sull ascolto, sulla progettualità elaborata collegialmente, sull intervento indiretto e di regia. La partecipazione: come dimensione che permette di stabilire e sviluppare legami di corresponsabilità, di incoraggiare il dialogo e la cooperazione nella costruzione della conoscenza. La scuola dell infanzia sperimenta con libertà la propria organizzazione, la formulazione dei gruppi, delle sezioni e le attività di intersezione a seconda delle scelte pedagogiche, dell età e della numerosità dei bambini e delle risorse umane e ambientali delle quali può disporre. 18

20 I CAMPI DI ESPERIENZA Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini; creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l organizzazione di ciò che vanno scoprendo. L esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi di simbolizzazione e formalizzazione. I docenti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. I traguardi per lo sviluppo delle competenze suggeriscono all insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo integrale del bambino Il sé e l altro Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme. I bambini formulano le grandi domande esistenziali e sul mondo e cominciano a riflettere sul senso e sul valore morale delle loro azioni I bambini prendono coscienza della propria identità, scoprono le diversità e apprendono le prime regole necessarie alla vita sociale Il bambino osserva la natura, la vita, il suo evolversi ed estinguersi, l ambiente che lo circonda, le relazioni tra le persone Il bambino ascolta le narrazioni, sente di appartenere ad una comunità, si accorge di essere uguale e diverso nella varietà delle situazioni, di poter essere accolto o escluso, di poter accogliere o escludere Il bambino si chiede dove era prima di nascere, quale sia l origine del mondo; si interroga su Dio e si confronta con l esperienza religiosa La presenza di bambini stranieri apre nuovi orizzonti, suscita reazioni, preoccupazioni e sentimenti che non possono essere ignorati Si definisce e si articola l identità di ciascun alunno come consapevolezza del proprio stare con gli altri Si percepisce l adulto come fonte di protezione e contenimento e i bambini come compagni di gioco Il bambino da nome agli stati d animo, sperimenta il piacere e le difficoltà della condivisione e i primi conflitti; supera progressivamente l egocentrismo e può cogliere altri punti di vista 19

21 Esperienze, emozioni, pensieri e domande generano riflessioni, ipotesi, discorsi, comportamenti sociali che hanno bisogno di spazi di incontro e di elaborazione La nostra scuola si pone come luogo di dialogo, di approfondimento culturale e di reciproca formazione tra genitori ed insegnanti per affrontare insieme questi temi e proporre ai bambini un modello di ascolto e di rispetto, per convenire come aiutare ciascun bambino a trovare risposta alle grandi domande in coerenza con le scelte della sua famiglia e al tempo stesso riconoscendo e comprendendo scelte diverse e mostrando per loro rispetto. La nostra scuola si confronta con le famiglie per condividere le regole che consentono di realizzare le finalità educative e propone ai bambini prime forme di dialogo sulle domande che essi pongono, sugli eventi della vita quotidiana, sulle regole del vivere. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA Il bambino: Sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e sviluppa un senso di appartenenza Pone domande su temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e raggiunge una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle ragioni e dei doveri che determinano il suo comportamento Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto E consapevole delle differenze e sa averne rispetto Ascolta gli altri e da spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure Gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini Comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità nei diversi contesti Sa seguire regole di comportamento e responsabilità 20

22 Il corpo in movimento. Identità, autonomia, salute I bambini prendono coscienza ed acquisiscono il senso del proprio sé fisico, il controllo del corpo, delle sue funzioni, della sua immagine, delle possibilità sensoriali, espressive e di relazione, imparando ad averne cura attraverso l educazione alla salute Il bambino si esprime e organizza la sua presenza attiva nel mondo circostante. Sviluppa la conoscenza del proprio corpo attraverso l esperienza sensoriale e percettiva I giochi e le attività di movimento consolidano la sicurezza di sé e permettono agli alunni di sperimentare le potenzialità e i limiti della propria fisicità, i rischi dei movimenti incontrollati e violenti, le diverse sensazioni date dai vari movimenti di rilassamento, di tensione e il piacere di coordinare le attività con quelle degli altri in modo armonico Il corpo realizza un linguaggio caratterizzato da una propria struttura e da regole che il bambino apprende attraverso specifici percorsi di apprendimento I gesti mimici sostituiscono o sottolineano la parola, mantengono la conversazione o la sospendono, esprimono sentimenti ed emozioni, accompagnano la fruizione musicale Le attività informali, di routine e di vita quotidiana, la vita e i giochi all aperto sono altrettanto importanti delle attività espressive e di movimento libero o guidato e possono essere occasioni per l educazione alla salute attraverso una sensibilizzazione alla corretta alimentazione e all igiene personale. La nostra scuola mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere, capire e interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, di rispettarlo e di averne cura, di esprimersi e di comunicare attraverso di esso per giungere ad affinare le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo fantasia e creatività. Il bambino: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA. Raggiunge una buona autonomia personale nell alimentarsi e nel vestirsi Riconosce i segnali del corpo, sa che cosa fa bene e che cosa fa male Conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività, di destrezza (correre, stare in equilibrio, coordinarsi ) e il rispetto delle regole all interno della scuola e all aperto Controlla la forza del corpo, valuta il rischio, si coordina con gli altri Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e in movimento 21

23 Linguaggi, creatività, espressione. Gestualità, arte, musica, multimedialità. I bambini esprimono con creatività le loro emozioni e i loro pensieri L arte orienta questa propensione, educa al sentire estetico e al piacere del bello I bambini si esprimono in linguaggi differenti con la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione, le esperienze grafico pittoriche, i mass media La fruizione di questi linguaggi educa al senso del bello, alla conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà L incontro dei bambini con l arte è occasione per osservare con occhi diversi il mondo che li circonda Il bambino, interagendo con il paesaggio sonoro, sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all interno do contesti di apprendimento significativi Il bambino esplora le proprie possibilità sonoro espressive e simbolico rappresentative, accrescendo la fiducia nelle proprie potenzialità Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione, come spettatore e come attore La nostra scuola si impegna ad aiutare gli alunni a familiarizzare con la dimensione della multimedialità, favorendo un contatto con i media e la ricerca delle loro possibilità espressive e creative. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA Il bambino: Segue con attenzione e con piacere spettacoli di vario tipo Sviluppa interesse per l ascolto della musica e l analisi di opere d arte Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità del linguaggio Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative Esplora i materiali che ha a disposizione e li utilizza con creatività E preciso, sa rimanere concentrato, si appassiona e sa portare a termine il proprio lavoro Attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizza voce, corpo e oggetti Sperimenta e combina elementi musicali di base Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli Esplora le possibilità offerte dalle tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse 22

24 I discorsi e le parole. Comunicare, lingua, cultura. I bambini apprendono a comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze e il mondo, a conversare, a dialogare, a riflettere sulla lingua e si avvicinano alla lingua scritta La lingua diventa uno strumento con il quale giocare ed esprimersi in modi personali, creativi e sempre più articolati I bambini opportunamente guidati, estendono il patrimonio lessicale, le competenze grammaticali, conversazionali, logiche e argomentative Confrontano la propria lingua materna con altre lingue, formulano ipotesi e si cimentano con l esplorazione della lingua scritta Possono apprendere efficacemente una seconda lingua purché il contesto sia dotato di senso, inserito nelle attività quotidiane e diventi esso stesso occasione di riflessione e di dialogo. La nostra scuola si impegna a promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana, offrendo loro la possibilità di vivere contesti di espressione comunicazione idonei per addentrarsi nei diversi campi di esperienza. Sollecita, altresì, le pratiche linguistiche che mettano i bambini in condizione di scambiare punti di vista, confrontare le proprie interpretazioni attorno a fatti ed eventi, esprimere i propri pensieri, negoziare e condividere con gli altri le proprie opinioni. Incoraggia, infine, il progressivo avvicinarsi dei bambini alla lingua scritta che potenzia e dilata gli orizzonti della comunicazione, attraverso la lettura di libri illustrati e l analisi dei messaggi presenti nell ambiente. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA Il bambino: Sviluppa la padronanza d uso della lingua italiana. Arricchisce e precisa il proprio lessico Sviluppa fiducia e motivazione nell esprimere e comunicare con gli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni, usa il linguaggio per progettare e per definire regole Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio verbale e lo utilizza in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività Racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni, usa il linguaggio per progettare e per definire regole Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico È consapevole della propria lingua materna Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura anche utilizzando le tecnologie 23

25 La conoscenza del mondo. Ordine, misura, spazio, tempo, natura. I bambini esplorano la realtà, imparando ad organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare, il comparare, il contare, l ordinare, l orientarsi e il rappresentare con disegni e parole Il bambino impara l importanza di guardare sempre meglio i fatti del mondo, confrontando le proprie idee con le idee proposte dagli adulti e dagli altri bambini Il bambino comincia a costruire competenze trasversali quali: osservare, manipolare, interpretare i simboli per rappresentare significati Il bambino chiede spiegazioni, riflette, ipotizza e discute soluzioni; coglie i punti di vista, prevede, anticipa Il bambino si avvicina al numero come segno e strumento per interpretare la realtà e interagire con essa Il bambino inizia a riflettere sulla misura, sull ordine e sulla relazione; osserva i viventi e, mosso dalla curiosità, verso di sé e l ambiente persegue progetti nel tempo Il bambino si organizza nel tempo e nello spazio a partire dal suo vissuto quotidiano facendo riferimento alle attività degli adulti e agli eventi naturali e culturali Il bambino acquisisce consapevolezza del proprio corpo e sviluppa i canali di percezione e motricità Il bambino scopre la varietà degli aspetti del mondo e, al tempo stesso, promuove l organizzazione culturale. Compito della nostra azione educativa è quello di rendere i bambini gradualmente consapevoli della ricchezza potenziale della loro esperienza quotidiana e dei modi in cui la cultura da forma a tale esperienza. Gli insegnanti li asseconderanno nel processo dello sviluppo delle competenze e nei loro primi tentativi di simbolizzare e formalizzare le conoscenze. Altresì di indirizzarli nel costruire le prime immagini del mondo e di sé, affinché siano coerenti e significative, nel rispetto dell ambiente naturale TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA Il bambino: Raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; utilizza semplici simboli per registrare; compie misurazioni mediante semplici strumenti Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti e persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali Si orienta nel tempo della vita quotidiana Riferisce eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro collocazione temporale; formula correttamente riflessioni e considerazioni relative al futuro Coglie le trasformazioni naturali Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprirne funzioni e possibili usi E curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni o le esperienze 24

26 METODOLOGIA L organizzazione didattica si impianta su alcuni aspetti fondamentali: Il gioco in tutte le sue forme ed espressioni; esso consente di attivare nel bambino processi di apprendimento, di trasformazione simbolica e di relazione L esplorazione e la ricerca, che permettono l esperienza diretta di contatto con la natura, con gli oggetti, con i materiali, con l ambiente socio - culturale e valorizzano le proposte e le iniziative del bambino La vita di relazione, con i pari e con gli adulti, nel piccolo e nel grande gruppo, in sezione e in momenti di intersezione. Compito delle insegnanti sarà quello di creare un clima sociale positivo e sereno e un ambiente rassicurante nel quale il bambino abbia la possibilità di esprimersi e di interagire La mediazione didattica delle insegnanti attraverso svariate strategie e strumenti che permettono di orientare, sostenere e guidare lo sviluppo e l apprendimento del bambino L osservazione occasionale e sistematica per valutare le esigenze del bambino e riequilibrare le proposte educative La progettazione aperta e flessibile VERIFICA E VALUTAZIONE Essendo l intervento didattico intenzionale, è necessario verificarne periodicamente l efficacia e la corrispondenza degli obiettivi prefissati; la valutazione avrà per oggetto non solo i processi di apprendimento, ma anche il percorso didattico. La verifica sarà effettuata attraverso: L osservazione sistematica e non (comportamento verbale, motorio, logico, esperienziale, ludico) Registrazione (schede, disegni) La valutazione verrà articolata in due momenti: intermedia e finale. 25

27 LA SCUOLA PRIMARIA 8. CURRICOLO Senso Ambiente dell esperienza Cittadinanza di apprendimento Alfabetizzazione di base AREE DISCIPLINARI AREA LINGUISTICO ARTISTICA ESPRESSIVO AREA STORICO GEOGRAFICA AREA MATEMATICO SCIENTIFICA TECNOLOGICA ITALIANO LINGUE COMUNITARIE MUSICA ARTE E IMMAGINE CORPO MOVIMENTO SPORT STORIA GEOGRAFIA COSTITUZIONE E CITTADINANZA PERCORSI DI CONVIVENZA CIVILE MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA Educazione alla cittadinanza attiva Educazione stradale Educazione ambientale Educazione alla salute Educazione alimentare Educazione alla affettività Metodologia Traguardi per lo sviluppo delle competenze Valutazione Verifica 26

28 SCUOLA PRIMARIA FINALITÀ La finalità della nostra istituzione scolastica è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla il 275 Circolo concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l accesso facilitato per gli alunni con disabilità; previene l evasione dell obbligo scolastico; contrasta la dispersione; facilita l integrazione di alunni stranieri e persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell elaborare il senso della propria esperienza; promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva; facilita l acquisizione degli alfabeti di base della cultura e persegue efficacemente le finalità nel costituire un ambiente idoneo a promuovere apprendimenti significativi. 1. Il senso dell esperienza La scuola: Svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento Fornisce all alunno le occasioni per capire se stesso, per prendere consapevolezza delle sue potenzialità e risorse Progetta percorsi esperienziali e verifica gli esiti conseguiti in relazione alle attese Favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie agli alunni per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle, per rappresentarsi obiettivi non immediati e perseguirli Promuove quel primario senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine, nell avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali che sociali Sollecita gli alunni ad una attenta riflessione sui comportamenti di gruppo Orienta a sperimentare contesti di relazione dove sviluppare atteggiamenti positivi Realizza pratiche collaborative Segue con attenzione le diverse condizioni di sviluppo e di elaborazione dell identità di genere Facilita le condizioni di fruizione e produzione della comunicazione tra coetanei e dei messaggi provenienti dai mass media Crea contesti diversi per analizzare e comprendere la realtà al fine di una maggiore consapevolezza Ha bisogno di stabilire con i genitori rapporti non episodici o dettati dall emergenza, ma costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo 27

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