Dati regionali ed interventi territoriali nel post-adozione

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1 La famiglia adottiva: dalla dimensione giuridica a quella affettiva relazionale Confronto sul post adozione tra Servizi territoriali e Enti autorizzati Dati regionali ed interventi territoriali nel post-adozione

2 Cornice di riferimento regionale degli interventi nell adozione Linee di indirizzo i in materia di adozione 2003 ; Gruppi di lavoro regionali composti da operatori del tpm, psicologi, i assistenti ti sociali dei servizi, i operatori degli enti autorizzati (su post-adozione e valutazione delle coppie); Formazione operatori (ciclo biennale ), formazione regionale orizzonti di post-adozione e formazione provinciale grazie anche ai finanziamenti annuali specifici destinati alle Province che per questo redigono piani provinciali infanzia (coordinati con piani provinciali infanzia (coordinati con la programmazione zonale e locale)

3 Giunta Regionale Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Politiche Familiari, Infanzia e Adolescenza Il Dirigente Responsabile del Servizio Lorenzo Campioni Servizio Assistenza distrettuale, medicina generale, pianificazione e sviluppo dei servizi sanitari Il Dirigente Responsabile del Servizio Eugenio Di Ruscio TIPOANNONUMEROReg.PG del OGGETTO: Protocollo Regionale per la tutela della salute psico-fisica dei bambini adottati, in attuazione delle linee di indirizzo regionali in materia di adozione approvate con deliberazione della Giunta regionale 1495 del 22 agosto 2003 e del protocollo regionale di intesa in materia di adozione, approvato con deliberazione della Giunta regionale n del 19 luglio 2004.

4 Esenzione ticket

5

6 Il post-adozione nelle linee di indirizzo: fissati standard qualitativi e quantitativi per i Servizi: Continuità ità dell équipe psico-sociale; i 6 incontri annuali per ogni famiglia durante il primo anno; 4 incontri annali per ogni famiglia durante il secondo anno presa in carico veloce entro 45 giorni; dall arrivo del bambino, concordando un progetto di accompagnamento e socializzando il nome degli operatori dedicati

7 n. incontri annuali Post- adozion e per coppia h. Ore A.S. per Ore dirette incontro + ore di équipe Ore Ps. Ore dirette + ore di équipe Primo 6 1, anno Ore Totali A.S +PS. Secondo 4 1, anno Totale biennio

8 Nella Legge nazionale, all art. 34, c. 1, si recita che il minore che ha fatto ingresso nel territorio dello Stato sulla base di un provvedimento straniero di adozione o di affidamento a scopo di adozione, gode dal momento dell ingresso, di tutti i diritti attribuiti al minore italiano in affidamento familiare. L articolo in questione prosegue al comma 2 specificando che i Servizi socio-assistenziali degli enti locali in collaborazione con gli Enti autorizzati dal momento dell ingresso in Italia e per almeno un anno, ai fini di una corretta integrazione familiare e sociale, su richiesta degli interessati, assistono gli affidatari, i genitori adottivi e il minore. Essi in ogni caso riferiscono al tribunale per i minorenni sull andamento dell inserimento, segnalando le eventuali difficoltà per gli opportuni interventi.

9 La direzione intrapresa fin dagli anni precedenti, ed oggi ancora di più avvallata dal Piano Sociale e Sanitario della Regione, è quella relativa ad una forte interconnessione/integrazione con i Sevizi Sanitari, educativi/scolastici e degli Organismi Giudiziari. La consapevolezza che tale collegamento con i diversi attori coinvolti in merito alla tematica adottiva non si alimenta da sé, ma va opportunamente supportato con dinamiche relazionali ed operative che sappiano affrontare le criticità dei singoli passaggi che il percorso di crescita di una famiglia in divenire comporta

10 Caratteristiche delle famiglie adottive e dei bambini b adottati (alcuni dati statistici) momalaguti@regione.emilia-romagna.it

11 I bambini

12 - Bambini e ragazzi con intervento INIZIATO per tipo di ADOZIONE E ANNO TIPOLOGIA ADOZIONE 2006 (1) ADOZIONE 212 INTERNAZIONALE ADOZIONE 61 NAZIONALE AFFIDO RISCHIO GIUR. SCOPO - - ADOTTIVO* 17 Totale * rilevazione esistente solo dal 2008

13 Genere bambini adozione internazionale anni 2008 e MASCHI FEMMINE totale

14 PRINCIPALI Stati di provenienza BIENNIO BIENNIO Federazione Russa Colombia Vietnam Ucraina Brasile Etiopia Perù India Bulgaria Polonia Lituania Cambogia Nepal UNGHERIA 9 9

15 Paese di origine dei bambini anni continente di provenienza ADOZIONI INTERNAZIO NALI % AFRICA AMERICA ASIA EUROPA TOTALE fonte CAI

16 Minori con adozione internaz ionale iniz iata nel 2008 per continente di provenienza ASIA 24% AFRICA ALTRO (1) 7% 1% EST EUROPA 34% SUD AMERICA 34%

17 PAESI AFRICA TOT BENIN 1 1 ETIOPIA GAMBIA 1 1 GUINEA BISSAU 1 1 MADAGAS CAR MALI NIGERIA Rep. CONGO SENEGAL 1 1 TOTALE africa 143

18 PAESI AMERICA TOT BOLIVIA BRASILE CILE COLOMBIA COSTA RICA ECUADOR 1 1 GUATEMAL A HAITI 2 2 MESSICO PERU' REP. DOMINICA NA 1 1 AMERICA

19 PAESI ASIA TOT ALE ARMENIA CAMBOGIA CINA 2 2 FILIPPINE INDIA ISRAELE 1 1 KAZAKISTA N NEPAL SRI LANKA THAILANDIA VIETNAM ASIA

20 PAESI EUROPA TOT ALE ALBANIA BIELORUS SIA BULGARIA FED. RUSSA LETTONIA LITUANIA MACEDONI A 2 2 MOLDOVA POLONIA REP. CECA 1 1 ROMANIA SLOVACCH IA UCRAINA UNGHERIA EUROPA

21 Richieste di autorizzazioni all'ingresso di bambini provenienti da altri Paesi (fonte CAI) Bo Fe Mo Pr Pc Ra F-C Rn Re Rer

22 enti autorizzati CIFA SPAI AI.BI NADIA LA MALOCA CENTRO AIUTI PER L'ETIOPIA l' AIRONE NAAA ARIETE LA CASA La PRIMOGENITA ADOPTION NOVA AVSI CIAI A.I.A.U AAA ASS. ADOZIONI ALFABETO A.MO I CINQUE PANI MISSIONARIE DELLA CARITA' CRESCERE INSIEME i i i fi li di Gi l E ili i

23 Distribuzione classe d'età adozione nazionale 6 10 a. 20% % 3 5 a. 24% 0 2 a. 54%

24 Distribuzione per classe d'età dei bambini adozione internazionale % 0 2 a. 32% 6 10 a. 44% 3 5 a. 22%

25 Classe d'età fonte sisam TOTALE Nazione nascita v.a. % di riga v.a. % di riga v.a. % di riga v.a. COLOMBIA 7 24,1 8 27, , ,0 RUSSIA 9 36, ,0 6 24, ,0 18 BRASILE 1 5,6 3 16, , ,0 VIETNAM ,0 0 0,0 0 0, ,0 UCRAINA 2 14,3 2 14,3 9 64,3 1 7, ,0 ETIOPIA 3 33,3 2 22,2 3 33,3 1 11, ,0 NEPAL 0 0,0 2 22,2 7 77,8 0 0, ,0 POLONIA 0 0,0 0 0,0 3 60,0 2 40, ,0 UNGHERIA 0 0,0 1 20,0 4 80,0 0 0, ,0 ALTRI* 12 40,0 8 26, ,3 0 0, ,00 TOTALE 51 31, , ,5 4 2, % di riga v.a. % di riga

26 Età media bambini dal 2000 al , , , , ,94

27 Minori con intervento di adozione seguiti nell'anno 2008, per tipo adozione e provincia AFFIDO RISCHIO GIURID. SCOPO ADOTTIVO ADOZIONE NAZIONALE ADOZIONE INTERNA-ZIONALE 0 PC PR RE MO BO FE RA FC RN

28 Interventi di post adozione conclusi nell'anno 2008, per classe di durata e tipo di adozione ADOZIONE INTE R NAZIO NALE ADOZIONE NAZIONALE oltre 24 mesi da 12 a 24 mesi da 0 a 12 mesi

29 Interventi di post adozione conclusi nell'anno 2008, per classe di durata oltre 24 mesi 17% da 0 a 12 mesi 21% da 12 a 24 mesi 62%

30 Adeguamento sistemi informativi esterni a sisam Dal 2011, relativamente all anno 2010, sarà operativa la procedura dii importazione i in Sisam dei idati individuali id anche sui bambini adottati e le coppie adottive (oltre che per tutti i dati relativi a minori e famiglie interessati da tutela e assistenza economica), relativi a casi seguiti dai servizi territoriali, (come quelli delegati all Asl di Rimini, ma anche del comune di Cesena), che non aderiscono a Sisam. Sarà quindi possibile per l ufficio regionale elaborare i dati relativi a tutti i minori seguiti (anche) per adozione in Regione, nonché alle caratteristiche ti del percorso delle coppie interessate dalle indagini psico-sociale al fine di ottenere l idoneità ad adottare. IL percorso di integrazione informatica dei dati tra il sistema Sisam e gli altri sistemi informativi - è iniziato con l emanazione della Circolare n. 6/2008 (Dir Gen. San. E pol. Soc.), con la quale la Regione ha stabilito quali dati individuali devono essere inviati telematicamente ti t alla Regione, con cadenza annuale (c.d. tracciato record), per integrare il patrimonio informativo gestito con Sisam

31 ADOZION I INTERNAZ - IONALI I Bo Fe F-C Mo Pr Pc Ra Re Rn Regi one

32 Adozioni nazionali Procedimenti per la dichiarazione di adottabilità sopravvenuti Dichiarazioni di adottabilità (somma genitori noti e ignoti?) di cui con genitori ignoti % dichiarazioni di adottabilità con genitori ignoti 47,0 44,4 46,4 52,5 33,3 Affidamenti preadottivi (nazionali) (accoglimenti) Adozioni nazionali (=sentenze di adozione nazionale) (1) Domande (disponibilità ibilità all') adozione nazionale (presentate al TM) sopravvenute (2) (3) % adozioni realizzate su domande adozione 8,7 7,6 8,8 10,1 9,9

33 Adozioni internazionali fonte TPM Dichiarazioni di disponibilità all adozione internazionale sopravvenute nel periodo Decreti di idoneità all adozione minori stranieri accolti % decreti di idoneità rispetto alle dichiarazioni di disponibilità presentate al Tpm 98,9 88,8 90,8 73,4 95,6 87,6 89,5 73,6

34 Auto-Selezione naturale delle coppie idonee?

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36 Decreti di Idoneità rilasciati a cui è seguito il conferimento di incarico agli enti autorizzati

37 Dati RIMINI Dal 01/01 al 31/12/2009 coppie primo colloquio informativo 77 coppie che hanno presentato tt la domandad per Dati i corsi relativi al di percorso preparazione adottivo. all adozione coppie che hanno frequentato i corsi di preparazione coppie che non hanno frequentato il corso 8 corsi di preparazione svolti 5 coppie che hanno presentato domanda d dii istruttoriai coppie per cui è sospesa/interrotta l indagine psicosociale pscosocae di cui 3 per gravidanza fallimenti adottivi 0

38 Bambini e ragazzi con intervento di postadozione (nazionale e internazionale) CONCLUSO nell'anno per TIPO ADOZIONE e classe durata intervento Tipo intervento ADOZIONE INTERNAZIO-NALE ADOZIONE NAZIONALE AFFIDO A RISCHIO GIURIDIC TOTALE Classe durata intervento/ v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % da 00 e 06 mesi 5 3,9 4 9, ,2 da 06 mesi a 12 mesi 19 14,7 8 18, ,55 da 12 mesi a 18 mesi 60 46, , , da 18 mesi a 24 mesi 23 17,8 5 11, ,11 da 24 mesi a 36 mesi 19 14,7 5 11, ,4 da 36 mesi a 48 mesi 3 2,3 1 2, ,3 oltre 48 mesi 0 0,0 1 2, ,6 T0TALE

39 Minori con intervento di post-adozione iniziato nell'anno - per classe di età e tipo adozione Tipo adozione Classe età AFFIDO A RISCHIO ADOZIONE INTERNAZIONAL ADOZIONE GIURIDICO A SCOPO E NAZIONALE ADOTTIVO TOTALE v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % 51 31, ,7 6 60, , , ,1 4 40, , , ,4 0 0, ,0 4 2,5 0 0,0 0 0,0 4 1,8 0 0,0 1 1,9 0 0,0 1 0,4 TOTALE , , , ,0

40 Minori con intervento di adozione seguiti nell'anno 2008, per tipo adozione e provincia AFFIDO RISCHIO GIURID. SCOPO ADOTTIVO ADOZIONE NAZIONALE ADOZIONE INTERNA- ZIONALE 0 PC PR RE MO BO FE RA FC RN

41 fallimenti adottivi = intesi come allontanamenti avvenuti durante il primo anno dall arrivo in famiglia Provincia Piacenza Parma Reggio 0 Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì- 0 Cesena Rimini Regione Emilia- Romagna

42 Fallimenti che hanno comportato allontanamento dalla famiglia nell anno (con adozione perfezionatasi negli anni precedenti) Provincia totale Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì-Cesena Rimini totale

43 Adozione nazionale (intervista ai presidenti dei Tpm)

44 Rilevazione sugli anni 2006 restituzioni In due anni di rilevazione secondo i dati dei 19 Tpm rispondenti: 30 restituzioni di cui 12 casi (su 9 Tpm) durante l affidamento pre-adottivo e 18 (su 7 Tpm) casi dopo la definizione dell adozione

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47 Gruppi di sostegno per genitori adottivi Ausl di Piacenza Co-Conduttori: psicologa e assistente sociale dell equipe centralizzata per la informazione e formazione coppie + un operatore con la funzione di osservatore partecipante; Metodologia: 10 incontri di gruppo della durata di 2,5 ore pomeridiane, a cadenza mensile con un n. di coppie compreso tra 5 e 8

48 Piacenza: Strumenti di lavoro Colloquio con l A.S. territoriale che illustra la funzione del gruppo, sonda le aspettative e gli eventuali problemi, raccoglie i primi dati relativi alla famiglia utilizzando una griglia per la raccolta dati appositamente predisposta; Domanda di partecipazione da rivolgere al sindaco del Comune di residenza

49 Progetto ausl di Piacenza, gli obiettivi: garantire l'offerta del gruppo di sostegno alla maggior parte delle famiglie in situazione di post-adozione residenti nel Comune di Piacenza, in integrazione e non in sostituzione all'attività di vigilanza operata dalle èquipe territoriali del post-adozione promuovere la partecipazione continuativa delle famiglie coinvolte, offrire un valido sostegno alle coppie, creare un buon clima di gruppo per cui ognuno può sentirsi di valido aiuto agli altri, aumentare la riflessività e lo spazio di pensiero, favorire i l elaborazione l i n gruppo di soluzioni i ai problemi condivisi, sostenere l'avvio e la legittimazione della genitorialità di un bambino partorito da altri,

50 aumentare nei genitori le competenze specifiche della genitorialità adottiva, utilizzando anche un approccio psicoeducativo, creare presupposti per la delineazione di relazioni extrafamiliari che siano di supporto alla genitorialità i adottiva, prevenire il rischio di fallimento adottivo e l'insorgere di disturbi nella relazione: genitori- bambino adottato- fratelli - famiglia allargata facilitare l'inserimento del bambino nella famiglia adottiva favorendo la creazione del legame di attaccamento sicuro, il sentimento di appartenenza reciproca, aumentando le capacità relazionali creare un contesto in cui condividere l approccio alle diverse culture dei paesi d origine dei figli adottivi

51 Strumenti : schede di partecipazione (allegato 1) scheda conoscitiva della famiglia adottiva (allegato 2) scheda conoscitiva del minore adottato (allegato 3) ipotesi impegno orario annuale (allegato 4) elenco e presenze partecipanti (allegato 5) proposte bibliografiche (allegato 6)

52 Metodologia: 10 incontri di gruppo a cadenza mensile, il percorso potrà essere costituito da un numero non inferiore a cinque e non superiore a otto coppie, della durata di due ore e trenta, nel primo pomeriggio. Il luogo dovrà essere facilmente raggiungibile e disporre di spazi adeguati ad accogliere il gruppo. I gruppi prevedono la co - conduzione di psicologa e assistente sociale; gli operatori favoriscono gli scambi comunicativi i circa le esperienze dei componenti, accolgono i temi che il gruppo vuole affrontare e integrano quanto emerge proponendone di nuovi, fornendo contributi conoscitivi. E il gruppo che assieme ne costruisce il percorso di trattazione e diviene fautore dell'aumento

53 Gruppi di sostegno per genitori adottivi Ausl di Piacenza Co-Conduttori: psicologa e assistente sociale dell equipe centralizzata per la informazione e formazione coppie + un operatore con la funzione di osservatore partecipante; Metodologia: 10 incontri di gruppo della durata di 2,5 ore pomeridiane, a cadenza mensile con un n. di coppie compreso tra 5 e 8

54 della capacità conoscitiva di ogni partecipante; il gruppo affronta, si interroga e propone ipotesi di soluzione alle problematiche portate dagli altri componenti o dai conduttori stessi. La scelta del percorso a termine è funzionale alla prevenzione della cronicizzazione della richiesta-offerta di sostegno alle coppie che potrebbero sviluppare vissuti di dipendenza dal gruppo. Si ritiene importante, in questa fase ancora sperimentale, potersi avvalere di un operatore (psicologo o assistente sociale) nel ruolo di osservatore partecipante che abbia la funzione di consentire l approfondimento dell analisi delle dinamiche gruppali. In questo momento si propone che il ruolo di osservatore possa essere ricoperto da una delle due Assistenti Sociali dell équipe centralizzata per i gruppi formativi-informativi

55 Ricerche e studi ad hoc, alcuni esempi La ricerca-studio promossa dalla Provincia i di Ferrara, sul fenomeno dell adozione nel proprio territorio, delimitato nella sua estensione temporale agli ultimi 15 anni. Il volume, frutto di una ricerca, è il prodotto di una raccolta ed elaborazione dati sulle famiglie adottive ferraresi e sulle adozioni nazionali ed internazionali concluse a partire dal 1993 La ricerca di Parma con la collaborazione dell Università; La ricerca sui fallimenti adottivi della Regione; La ricerca del CIAI sul follow-up delle adozioni; La ricerca NOVA-CIFA presentata a Torino

56 Temi : "Chi è il mio bambino?" ( emozioni che si attivano nell'incontro con il bambino: confronto tra la rappresentazione del bambino idealizzato e il bambino nella sua corporeità e realtà); " Il mondo dei figli: i giochi, i disegni, le favole raccontate" ( empatia e considerazione della comunicazione non verbale); " Perché si comporta così? ( approccio di lettura ai comportamenti dei bambini, tra regressioni e crescita); " Mi starà mettendo alla prova? Sarà giusto fare così?"( costruzione del proprio modello educativo, in relazione ai figli che si è stati); " Cosa si fa se cè c'è differenza nel colore della pelle? Posso diventare anch'io un po' coreano, un po' ecuadoregno?" (come avviene l'integrazione della diversità etnica e culturale in famiglia, a scuola); " Chi sono o sono stati i suoi genitori di nascita? Come è nato? E del motivo per cui hanno rinunciato a lui? E dei motivi per cui lo abbiamo adottato? Perché proprio lui?" (l'importanza di una efficace costruzione della verità narrabile) "Benvenuto... tra noi!" (la ridefinizione delle relazioni con i fratelli e la famiglia allargata, la rete amicale); "Andare volentieri a scuola: star bene con i compagni, gli insegnanti" (l'integrazione nel mondo della scuola) Potremo essere una famiglia? E che tipo di famiglia (trasformazioni nelle relazioni trigenerazionali e nel contesto sociale)

57 Libro ad uso degli insegnanti prodotto dalla Provincia Rimini su adozione e scuola e altre storie Libro sull accoglienza dei bambini adottati a scuola, ha richiesto un grande impegno e lavoro e propone percorsi interdisciplinari riguardo al tema su come aiutare i bambini a rilflettere sulla propria storia e sulla consapevolezza di sé (e quindi sulla propria identità) Contiene una sezione dedicata ai diritti umani e ai diritti dei bambini Su Cosa significa portare la propria specificità all interno di un gruppo classe e come aiutare i bambini a cogliere le differenze e ad utilizzarle come valore e risorsa Gli Imput teorici sono stati prodotti dal dott. Marco Chistolini Ad ogni imput corrispondono 6 capitoli con schede allegate (strumenti didattici da utilizzare con tutta la classe Per esempio sul tema dell identità si propone la costruzione di una carta identità, un autoritratto, un questionario su cosa vedo di me e negli altri cosa. Sono strumenti da utilizzare a fini didattici e non solo sull adozione Un modulo riguarda Cercarsi attraverso le differenze o attraverso le similitudini

58 Desiderio di raccontarsi e raccontare, lasciare traccia: Stesura del libro sull esperienze di adozione (a Lugo) e raccolta di brevi storie, brevi racconti di esperienze legate all adozione accenno ai luoghi comuni sull adozione Raccolta di brevi racconti da parte di genitori adottivi rispetto a quello che loro liberamente volevano raccontare (colpisce la spontaneità con la quale sono state prodotte dai genitori). Esperienza nata all interno dei gruppi di sostegno per genitori:come scelta autonoma dai genitori (alcune coppie hanno avuto la possibilità di lavorare con a tema, incontri con la scuola gestiti dagli operatori, costruire il libro attraverso incontri i auto-gestiti) titi) gli operatori hanno raccolto le storie, arricchite con disegni dei bambini, il libro uscirà a breve

59 Libro ad uso degli insegnanti prodotto dalla Provincia Rimini su adozione e scuola e altre storie Libro sull accoglienza dei bambini adottati a scuola, ha richiesto un grande impegno e lavoro e propone percorsi interdisciplinari riguardo al tema su come aiutare i bambini a rilflettere sulla propria storia e sulla consapevolezza di sé (e quindi sulla propria identità) Contiene una sezione dedicata ai diritti umani e ai diritti dei bambini Su Cosa significa portare la propria specificità all interno di un gruppo classe e come aiutare i bambini a cogliere le differenze e ad utilizzarle come valore e risorsa Gli Imput teorici sono stati prodotti dal dott. Marco Chistolini Ad ogni imput corrispondono 6 capitoli con schede allegate (strumenti didattici da utilizzare con tutta la classe Per esempio sul tema dell identità si propone la costruzione di una carta identità, un autoritratto, un questionario su cosa vedo di me e negli altri cosa. Sono strumenti da utilizzare a fini didattici e non solo sull adozione Un modulo riguarda Cercarsi attraverso le differenze o attraverso le similitudini

60 Progetto a valenza sovradistrettuale Ente responsabile: Comune di Cesena Gestione Associata Gruppi di sostegno nel post-adozione e attività di supervisione per operatori coinvolti nell accompagnamento post-adottivo Enti esecutori: Comune di Cesena Gestione Associata ed Unione dei Comuni del Rubicone. Obiettivi: accompagnare con competenze professionali i gruppi di sostegno nella fase del post-adozione; sostenere gli operatori nelle scelte valutative di accompagnamento del nucleo familiare, sia di quelle espresse nei confronti della coppia che di quelle volte al sostegno educativo e di benessere psicofisico nei confronti dei minori adottati, nonché del positivo inserimento nel contesto sociale. Motivazione: necessità di accompagnare, durante il primo anno, la famiglia con la realizzazione di 8/10 colloqui con diversi interlocutori a seconda dell età del bambino e delle caratteristiche della famiglia; analogamente, dal 2 anno, realizzare corsi di sostegno per fasce d età dei bambini; verificare l opportunità di un confronto clinico sia verso le coppie portatrici di problematiche sociali nuove ed emergenti che verso i minori stranieri con caratteristiche comportamentali multifattoriali e critiche sul piano educativo.

61 DISTRETTI DI CORTE DI APPELLO anno 2007 Affidament i preadottivi Adozioni nazionali : di cui legittimanti : di cui in casi particolari (art. 44 legge 184/83) % adozioni legittimanti su totale adozioni nazionali % adozioni su adozioni in casi particolari Torino ,2 81,4 Milano ,7 82,9 Brescia ,9 Trento ,5 100 Bolzano/Bozen (sez.) ,5 100 Venezia ,8 86,7 Trieste ,1 66,7 Genova ,2 62,5 Bologna ,3 72 Firenze ,6 66,7 Perugia ,3 Ancona Roma ,1 72,2 L'Aquila ,1 84,6 Campobasso Napoli ,3 57,4 Salerno ,66 36,4 Bari ,5 23,3 Lecce ,1 47,1 Taranto (sez.) ,7 66,7 Potenza ,7 100 Catanzaro ,4 33,3 Reggio di Calabria ,3 85,7 Palermo ,3 75 Messina ,4 60 Caltanissetta ,4 75 Catania ,1 63,6 Cagliari ,4 53,8 Sassari (sez.) ,9 87,5 It li

62 DISTRETTI DI CORTE DI APPELLO anno 2007 Affidamenti preadottivi Adozioni nazionali Adozioni internazionali 2007 orino lano rescia ento olzano/bozen (sez.) enezia ieste enova Bologna renze erugia ncona alerno ari ecce aranto (sez.) otenza atanzaro eggio di Calabria alermo essina altanissetta

63 Tavola 9 - Domande presentate, affidamenti preadottivi e adozioni internazionali presso il tribunale per i minorenni, per Distretto di Corte di Appello. Anno DISTRETTI DI CORTE DI APPELLO Domande adozione di minori stranieri) (A) : di cui con almeno uno degli adottanti di età > 45 anni (B) % aspiranti ultra 45 anni sul totale domande (B/A%) Decreti di idoneità all'adozio ne di minori i stranieri (art. 30 legge 184/83) (C) % idoneità sul tot. disponbilit à (C/A%) Affidame nti preadottiv idi minori i stranieri (artt. 35 c. 4 e 36 c. 1,2,3) Adozioni di minori stranieri (artt. 35 c. 2,3,4 e 36 c. 1,2,3) % adozioni di minori i stranieri su totale adozioni Torino , , ,5 Milano , , ,8 Brescia , , ,5 Trento , , ,9 Bolzano/Bozen (sez.) , , ,9 Venezia , , ,6 Trieste , , ,1 Genova , , ,3 Bologna , , ,3 Firenze , , ,9 Perugia , , ,2 Ancona , , ,7 Roma , , ,9 L'Aquila , , ,4 Campobasso , , ,6 Napoli , , ,3 Salerno , , ,4 Bari , , ,8 Lecce , ,

64 Taranto (sez.) , , ,4 Potenza , , ,1 Catanzaro , , ,7 Reggio di Calabria , , ,1 Palermo , , ,5 Messina , , ,9 Caltanissetta , , ,3 Catania , , ,2 Cagliari , , ,5 Sassari (sez.) , , Italia , , ,7 Fonte: Elaborazioni Istat su dati del Ministero della giustizia - Direzione generale di statistica

65 Fonte ISTAT DISTRETTI DI CORTE DI APPELLO anno 2007 Richieste di adottabilità sopravvenut e (artt. 8, 11, 15 legge 184/83) Richieste di adottabilità esaurite (artt. 8, 11, 15 legge 184/83) Dichiarazion i di adottabilità (artt. 11, 15 legge 184/83) : di cui con genitori noti (art. 15 legge 184/83) : di cui con genitori ignoti (art. 11 legge 184/83) Opposizioni a dichiarazion i di adottabilità del minore (art. 17 legge 184/83) Torino Milano Brescia Trento Bolzano/Bozen (sez.) Venezia Trieste Genova Bologna Firenze Perugia Ancona Roma L'Aquila Campobasso Napoli

66 DISTRETTI DI CORTE DI APPELLO anno 2007 Affidamenti preadottivi i di minori italiani Adozioni nazionali : di cui legittimanti ti Napoli Salerno Bari Lecce Taranto (sez.) Potenza Catanzaro Reggio di Calabria Palermo Messina Caltanissetta Catania Cagliari Sassari (sez.) Italia

67 Le famiglie adottive, i coniugi

68 Presenza di figli naturali nelle coppie adottive

69 Numero di bambini adottati singoli e fratelli

70 I coniugi che hanno richiesto l ingresso in Italia di bambini nel 2009 secondo il titolo di studio posseduto

71 Titoli di studio della madre Laurea 24,20 Licenza elementare Licenza 2,06 media 20,85 Maturità 41,23 Istituto professionale 11,66

72 Motivi dell abbandono dei bambini nei principali Stati di provenienza

73 % di coppie che hanno adottato coppie di fratelli dal 2000 al 2009

74 Bambini con bisogni speciali o particolari per continente di provenienza

75 I primi 10 Paesi di provenienza dei bambini e tipo di bisogno segnalato

76 Correlazione tra età dei bambinitipo di bisogno segnalato

77 Enti esecutore: Comune di Forlì Accompagnamento e supervisione nella fase postadozione. Progetto a valenza distrettuale.. Obiettivi: proseguire la supervisione esterna sul post-adozione per la casistica più complessa e per il sostegno nella realizzazione dei corsi di accompagnamento del post-adozione. Motivazioni: incentivare gli interventi a favore delle famiglie e dei minori di nuovo ingresso, al fine di potenziare i presupposti per un percorso di integrazione sempre più efficace ed adeguato al contesto sociale di riferimento.

78 Piano provinciale di forli-cesena Formazione per operatori socio sanitari per conduzione di gruppi adolescenti in adozione. Progetto a valenza distrettuale. Ente esecutore: Unione dei Comuni del Rubicone. Obiettivi: Formazione operatori per conduzione gruppi adolescenti adottati (attività a livello distrettuale con il coinvolgimento degli operatori socio-sanitari). Motivazione: i criticità i i rilevata nell ambito distrettuale rispetto al disagio crescente manifestato dai ragazzi in età adolescenziale, adottati.

79 Estratto dal piano provinciale di F-C La Provincia di Forlì Cesena si pone quindi, attraverso la realizzazione delle progettualità contenute nel Piano, tre obiettivi fondamentali: facilitare e sviluppare l azione di tutti i soggetti che a vario titolo si occupano di adozioni e degli Enti Autorizzati che hanno aderito al protocollo provinciale; informare/orientare le coppie che intendono avvicinarsi al percorso adottivo; sostenere le coppie nella fase del post adozione, successiva all arrivo del bambino in famiglia Nel rispetto dei ruoli che la legge assegna a ciascuno, riteniamo sia fondamentale unire le competenze, condividere metodologie e scambiarsi informazioni, al fine di offrire servizi sempre più adeguati e con caratteristiche simili su tutto il territorio provinciale rispetto alla complessità della gestione della tematica adottiva e al contempo rendere meno faticoso per le coppie e per i bambini l intero percorso di incontro e di formazione della nuova famiglia. La Provincia di Forlì Cesena si pone quindi come soggetto di collegamento tra tutti gli attori coinvolti nella costruzione di una rete che sostenga sia i Servizi sia gli Enti Autorizzati, sia la famiglia in tutto il percorso adottivo.

80 F-C: Elaborazione questionari di gradimento dei corsi di preparazione per coppie adottive I partecipanti hanno espresso un buon gradimento rispetto ai contenuti ti dei corsi, ai docenti e al clima del gruppo: si registrano i seguenti valori medi a livello provinciale, nella scala da 0 a 10: per i corsi svolti nel corso del 2005 la media rilevata è pari a 8,3 per i corsi svolti nell anno 2006 la media rilevata è pari a 8,4 per i corsi svolti nell arco del 2007 la media rilevata è pari a 85 8,5. Per quanto attiene l esito relativo al gradimento delle coppie che hanno partecipato ai corsi svolti nell arco del 2008, è stato calcolato su una scala di valorida1a5; 1 a questa modifica è stata inclusa nell ambito di una rivisitazione complessiva del questionario di gradimento che ha comportato innovazioni sia nell ambito contenutistico che in quello della rilevazione dei dati. Si rileva infatti una media provinciale sul grado di soddisfazione pari a 4,43. I corsi hanno chiarito le dinamiche dell iter dell adozione e dato un sostegno alle coppie rispetto al rapporto genitori/figli adottivi e all integrazione con il contesto sociale.

81 Estratto dal piano provinciale di Ravenna (interventi di post-adozione) Il 2009 è stato l anno in cui le tre èquipes distrettuali hanno lavorato per mettere a punto l iniziativa che è partita alla fine del 2009 relativa al post-adozione: gruppo di sostegno di famiglie adottive ( fase anno affido preadottivo) provenienti dalla Provincia che si incontra mensilmente, condotto da assistente sociale e psicologo dell equipe che lavorano su tematiche portate dalle famiglie rispetto all inserimento dei bambini. Al fine di favorire la massima partecipazione p delle famiglie, si è pensato di dare uno spazio gestito da un educatore che stia con i bambini nel momento in cui i genitori sono al gruppo. Le funzioni di questo educatore definite dagli operatori dell equipe adozioni sono di animazione e di osservazione. Il gruppo provinciale i si incontra con regolarità a cadenza mensile, sta inoltre elaborando ipotesi e metodologie di lavoro comune, di confronto sulla casistica, al fine di costruire criteri di valutazione non tanto per la fase dell istruttoria, tt i ma soprattutto per quella del post. vuole costruire una banca dati, in cui le coppie che adottano possono continuare ad essere monitorate per molti anni, al fine di prevenire situazioni i i di grave disagio, i fallimenti adottivi. d i

82 Attività programmate e realizzate nei distretti ravennati Post-adozione Faenza: Protocollo con le scuole al fine di costruire buone prassi rispetto all inserimento i dei bambini. bi i Post- adozione Lugo: Costituzione i di un gruppo composto da famiglie adottive ( ultimi 5 anni ) coordinato dagli operatori dell equipe adozioni e da un associazione Famiglie per l Accoglienza in collaborazione con il Centro per le Famiglie di Lugo che ha elaborato dopo 5 incontri iniziative su varie tematiche dell esperienza adottiva e una festa fatta nel mese di settembre 2009.

83 Post-adozione Ravenna: prospettive Consolidamento dell esperienza del gruppo provinciale delle famiglie (attivato nel gennaio 2010), proposto alle coppie nel primo anno di inserimento del bambino, in aggiunta al percorso individuale che la coppia svolge con gli operatori di riferimento. E un gruppo aperto, con una cadenza mensile, di due ore, si svolge al Centro per le Famiglie di Ravenna. Prevede la presenza dei bambini che sono intrattenuti da un educatore.

84 Alcune esperienze regionali: integrazione scolastica bambini adottati Provincia di Modena

85 Ricognizione sulle attività realizzate dagli enti autorizzati nel post-adozione e sul raccordo con i servizi (provincia di Forli-Cesena)

86 Iniziative dell associazionismo familiare, alcuni esempi

87 tot enti autorizzati CIFA SPAI AI.BI LA MALOCA NADIA NAAA NOVA ARIETE AVSI ASS. ENZO B LA CASA CENTRO AIUTI PER L'ETIOPIA A.MO La PRIMOGENITA ADOPTION INTERNATIONAL ADOPTION

88 Iniziative degli enti autorizzati

89

90

91 Provincia di Ferrara

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93

94 La bozza del nuovo protocollo di intesa regionale in via di approvazione prevede che a seconda delle necessità, l intervento di accompagnamento al nucleo adottivo può proseguire anche negli anni successivi ai primi due dall inserimento. Ciò può avvenire per esempio, nel caso in cui vi si ravvisi l opportunità di accompagnare particolari fasi evolutive del bambino, come l inserimento scolastico, il passaggio da un ordine scolastico a quello successivo o l entrata nel periodo dell adolescenza. Per quanto riguarda l adozione internazionale, il prolungamento dell intervento di verifica e sostegno può anche derivare dal fatto contingente che vengano richieste relazioni di aggiornamento da parte di alcune Autorità centrali straniere del Paese di origine dei bambini. In questo ultimo caso la verifica sull andamento dell adozione e gli aggiornamenti della relazione sull andamento del rapporto filiale e sul condizioni attuali di benessere del bambino potranno essere concordati con l Ente autorizzato incaricato dalla coppia, facendo comunque attenzione al rispetto sollecito di questi aggiornamenti, al fine di contribuire al buon mantenimento di rapporti fiduciari con le diverse autorità straniere incaricate della protezione dei minori.

95 RIMINI al 31/12/2009 coppie in attesa di istruttoria per 13 adozione nazionale e internazionale coppie con istruttoria di adozione 36 nazionale e internazionale in corso istruttorie concluse con 33 valutazione positiva istruttorie concluse con valutazione 3 negativa coppie che hanno ottenuto l idoneità 15 per adozione nazionale e internazionale coppie che non hanno ottenuto 2 l idoneità per adozione nazionale e internazionale Situazioni di minori in carico 50 adottati e in affido preadottivo

96 PAESI TOTAL E ALBANIA ARMENIA BIELORUSSIA BOLIVIA BRASILE BULGARIA CAMBOGIA CILE CINA 2 2 COLOMBIA COSTA RICA ECUADOR 1 1 ETIOPIA FED. RUSSA FILIPPINE ROMANIA SENEGAL 1 1 SLOVACCHIA SRI LANKA THAILANDIA UCRAINA UNGHERIA VIETNAM b i

97 GAMBIA 1 1 GUATEMALA GUINEA BISSAU 1 1 HAITI 2 2 INDIA ISRAELE 1 1 KAZAKISTAN LETTONIA LITUANIA MADAGASCAR MACEDONIA 2 2 MALI MESSICO MOLDOVA NEPAL NIGERIA PERU' POLONIA REP. CECA 1 1 Rep. CONGO REP. DOMINICANA 1 1

98 Adozioni internazionali in Regione dal 2000 al 2009 (fonte CAI) totale TOT

99

100

101 Modulistica comunicazioni tra servizi ed enti autorizzati (regione lombardia)

102

103 RIMINI al 31/12/2009 coppie in attesa di istruttoria per 13 adozione nazionale e internazionale coppie con istruttoria di adozione 36 nazionale e internazionale in corso istruttorie concluse con 33 valutazione positiva istruttorie concluse con valutazione 3 negativa coppie che hanno ottenuto l idoneità 15 per adozione nazionale e internazionale coppie che non hanno ottenuto 2 l idoneità per adozione nazionale e internazionale Situazioni di minori in carico 50 adottati e in affido preadottivo

104 PAESI TOTAL E ALBANIA ARMENIA BIELORUSSIA BOLIVIA BRASILE BULGARIA CAMBOGIA CILE CINA 2 2 COLOMBIA COSTA RICA ECUADOR 1 1 ETIOPIA FED. RUSSA FILIPPINE ROMANIA SENEGAL 1 1 SLOVACCHIA SRI LANKA THAILANDIA UCRAINA UNGHERIA VIETNAM benin 1 1 TOTALE

105 GAMBIA 1 1 GUATEMALA GUINEA BISSAU 1 1 HAITI 2 2 INDIA ISRAELE 1 1 KAZAKISTAN LETTONIA LITUANIA MADAGASCAR MACEDONIA 2 2 MALI MESSICO MOLDOVA NEPAL NIGERIA PERU' POLONIA REP. CECA 1 1 Rep. CONGO REP. DOMINICANA 1 1

106 Adozioni internazionale PER provincia FONTE TPM) BO FE FC RN RA PC RE PR MO totale

107 AUTORIZZA ZIONI ALL I NGRE SSO PER ProvincIA Tot BO FE F-c Mo Pr Pc Ra Re Rin Regio ne ITALIA TOTALE ARE A VAS TA ROM AGN

108 Fallimenti adottivi intesi come allontanamenti dalla famiglia avvenuto nell anno di rilevazione indipendentemente dall annoanno di perfezionamento dell adozione Provincia Piacenza 1 Parma 1 Reggio Emilia Modena 1 Bologna 1 Ferrara 1 Ravenna 2 1 Forlì-Cesena 1 Rimini 1 totale Regione 5 3 1

109 La cosa importante è che si arrivi a concordare tra i due attori un vero progetto di sostegno da proporre alla famiglia, con la definizione i i di tempi, contenuti ti e strumenti ti e modalità di confronto tra ente ed Equipe. Questo progetto può prevedere un accordo formale sulla stesura dei follow up a seconda dei casi e delle richieste dei paesi stranieri. La coppia potrà scegliere se farsi seguire per quanto attiene al sostegno/accompagnamento psicologico e sociale dall equipe adozioni o dall Ente autorizzato sottoscrivendo in tal senso una lettera di adesione nella forma di un consenso scritto che verrà inviato anche al Tribunale per i Minorenni. Nelcasoincuil ente cui l ente autorizzato non sia in grado di offrire un adeguato sostegno, sarà comunque opportuno che esso si impegni al momento della definizione del progetto, ad individuare con l Equipe competente territorialmente, modalità di collaborazione efficaci.

110 Libro ad uso degli insegnanti prodotto dalla Provincia Rimini su adozione e scuola e altre storie Libro sull accoglienza dei bambini adottati a scuola, ha richiesto un grande impegno e lavoro e propone percorsi interdisciplinari riguardo al tema su come aiutare i bambini a rilflettere sulla propria storia e sulla consapevolezza di sé (e quindi sulla propria identità) Contiene una sezione dedicata ai diritti umani e ai diritti dei bambini Su Cosa significa portare la propria specificità all interno di un gruppo classe e come aiutare i bambini a cogliere le differenze e ad utilizzarle come valore e risorsa Gli Imput teorici sono stati prodotti dal dott. Marco Chistolini Ad ogni imput corrispondono 6 capitoli con schede allegate (strumenti didattici da utilizzare con tutta la classe Per esempio sul tema dell identità si propone la costruzione di una carta identità, un autoritratto, un questionario su cosa vedo di me e negli altri cosa. Sono strumenti da utilizzare a fini didattici e non solo sull adozione Un modulo riguarda Cercarsi attraverso le differenze o attraverso le similitudini

111 Progetto a valenza sovradistrettuale Ente responsabile: Comune di Cesena Gestione Associata Gruppi di sostegno nel post-adozione e attività di supervisione per operatori coinvolti nell accompagnamento post-adottivo Enti esecutori: Comune di Cesena Gestione Associata ed Unione dei Comuni del Rubicone. Obiettivi: accompagnare con competenze professionali i gruppi di sostegno nella fase del post-adozione; sostenere gli operatori nelle scelte valutative di accompagnamento del nucleo familiare, sia di quelle espresse nei confronti della coppia che di quelle volte al sostegno educativo e di benessere psicofisico nei confronti dei minori adottati, nonché del positivo inserimento nel contesto sociale. Motivazione: necessità di accompagnare, durante il primo anno, la famiglia con la realizzazione di 8/10 colloqui con diversi interlocutori a seconda dell età del bambino e delle caratteristiche della famiglia; analogamente, dal 2 anno, realizzare corsi di sostegno per fasce d età dei bambini; verificare l opportunità di un confronto clinico sia verso le coppie portatrici di problematiche sociali nuove ed emergenti che verso i minori stranieri con caratteristiche comportamentali multifattoriali e critiche sul piano educativo.

112 Prot. n.... Rimini... OGGETTO: Conferimento incarico Sig ri. e Res. a Rimini (RN) Spett.le Ente autorizzato t Missionarie della Carità S. Adozioni Internazionali Salita di S. Gregorio al Celio, 2 OO184 ROMA In riferimento alla comunicazione del 28/03/06 relativa al mandato che i coniugi indicati in oggetto hanno conferito alla Vs. Associazione, i e al fine di realizzare un processo integrato di accompagnamento della coppia stessa, si comunica che gli operatori incaricati di seguire i coniugi nel periodo del post-adozione, sono l Assistente Sociale. Tel e lo Psicologo tel. Inoltre, in riferimento alle procedure di collaborazione nell adozione internazionale tra Enti Autorizzati e Servizi, indicate nelle Linee di indirizzo della Regione Emilia Romagna e deliberate dalla Giunta Regionale il 28/7/2003 N 1495, si chiede allo Spett.le Ente di provvedere a comunicare a questo Servizio il ritorno in Italia del nucleo o l arrivo del bambino, trasmettendo loro contestualmente la documentazione, rilasciata dall Autorità straniera preposta (così come indicato al punto 4.2. intitolato Immediata attivazione della rete integrata dei Servizi).

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