Le competenze professionali per accompagnare il cambiamento
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- Corrado Farina
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1 Le competenze professionali per accompagnare il cambiamento Modello di accompagnamento al cambiamento professionale e Quadro di riferimento delle competenze professionali per accompagnare il cambiamento a cura di Manuela A. Cervi e Piera Ottolina Manuela A. Cervi è dottore in Lettere, specializzata in Linguistica Generale presso l Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e in Linguistica Cognitiva presso la University of California a Berkeley. Già consulente accreditata presso la European Commission, Directorate General for Education and Culture, area VII-A8 (Project and programme monitoring and management Training and learning methods and means), è autrice del volume Emozioni per crescere. Come educare l emotività (Armando, Roma 2008) e curatrice e traduttrice del volume di George Lakoff e Mark Johnsonn, Elementi di linguistica cognitiva (QuattroVenti, Urbino 1998, 2002). È abilitata dall ICELP (The International Center for the Enhancement of Learning Potential) all applicazione del Metodo Feuerstein di educazione cognitiva (PAS-B I-II, PAS 1, PAS 2, PAS 3) e alla formazione docenti (PAS-B I-II). Svolge attività di consulenza educativa presso istituti scolastici di ogni ordine e grado ( Piera Ottolina, qualificata per la direzione dell'area socio-organizzativa e per l'offerta formativa, è componente dello staff di R.E.I.S. Educational, consulente per le azioni positive di orientamento scolastico in ingresso e in uscita, e curatrice organizzativa di eventi di accompagnamento formativo. Abstract Mentre in Italia è in corso un dibattito sui diversi modelli del quadro delle competenze degli insegnanti e della pratica professionale, superando le pratiche di aggiornamento e di formazione (la prima a integrazione di saperi obsoleti, la seconda a complemento di una professionalità considerata in fieri), sono stati presentati i risultati dell esperienza dell Università del Québec durata sei anni e recentemente conclusasi, dopo aver coinvolto insegnanti in quattro incontri l anno. Il nuovo modello di approccio al cambiamento professionale è stato definito accompagnamento in stretta connessione a ricerca e formazione, grazie a un quadro di riferimento di otto competenze da esso richieste: 1) L atteggiamento dell accompagnamento; 2) La prassi riflessiva; 3) La dimensione affettiva; 4) La comunicazione riflessivo-interattiva; 5) La collaborazione professionale; 6) I progetti d azione; 7) La valutazione; 8) Il giudizio professionale, la critica e l etica professionali. Il cambiamento in un qualsivoglia ambito professionale mette in gioco soprattutto l acquisizione di competenze nuove, più che la trasmissione di nuove conoscenze. Su questa premessa sono stati presentati a In classe ho un bambino che, I Convegno Nazionale sull apprendimento e gli aspetti relazionali nella scuola, tenutosi a Firenze il 6-7 Febbraio 2009, i risultati del lavoro di Louise Lafortune, coordinatrice del Progetto Accompagnamento-Ricerca-Formazione ( ) dell Université du Québec e del Ministère de l'éducation, du Loisir et du Sport du Québec, Canada ( Possiamo distinguere almeno due tipi di cambiamento professionale: uno è quello voluto, desiderato e perseguito da un singolo o da una comunità professionale; un cambiamento questo 1
2 che è certamente definibile come naturale, ma che può generalmente tenere conto solo delle urgenze e delle emergenze. Un altro cambiamento professionale è quello prescrittivo, obbligatorio, vincolante, come nel caso di una riforma ministeriale, rispetto alla quale il singolo possa o meno condividerne pienamente i contenuti; un cambiamento questo non più naturale, ma preordinato, che da un lato rinnova le pratiche professionali proponendo modifiche alle azioni, e che dall altro pone le basi per poter essere coerenti con tutti gli aspetti del cambiamento e giustificarne il rispetto. In questo secondo caso il cambiamento deve essere elastico; deve tenere conto della creatività dei singoli ed essere capace di suscitare il loro impegno e la loro responsabilità e, laddove necessario, esigere rigore. Tra questi gli aspetti più difficili da perseguire sono in primo luogo il coniugare l elasticità col rigore, e in secondo luogo il suscitare l impegno e la personale responsabilità di chi nel cambiamento è coinvolto. Per favorire ogni cambiamento, ma in particolare il cambiamento preordinato e prescrittivo, è dunque necessario accompagnare chi è coinvolto. Non solo. La modalità di accompagnamento deve anch essa garantire, che ogni persona coinvolta nella formazione sia poi in grado di riprodurre nel proprio lavoro l accompagnamento ricevuto, cioè che diventi a sua volta capace di accompagnare il cambiamento di altri. In Italia è in corso un dibattito sui diversi modelli del quadro delle competenze degli insegnanti e della pratica professionale, e in Québec come nella Svizzera francese, esisteva già prima del 2002 un quadro costituito complessivamente da dodici competenze della professione docente. Accompagnare al cambiamento sui programmi ministeriali ha però richiesto due sforzi aggiuntivi. Il primo è stato definire che cosa intendiamo per competenza, il senso del termine competenza, che non può coincidere con ciò che intendiamo per attitudine, o per capacità o per abilità. Ad esempio la legislazione italiana, che ha parlato di competenza prima con la L 425/97, Disposizioni per la riforma degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, poi con il DPR 275/99, art. 21, Regolamento sull autonomia e infine con la L 53/2003, non considera l attitudine, e mette invece in relazione la competenza con la capacità, l abilità e la conoscenza. L 425/97 L 53/2003 Cfr. 2
3 Nei lavori del Programma di formazione della scuola del Québec si è invece inizialmente corso il rischio di confondere la competenza con l attitudine e pertanto l elaborazione di un quadro di riferimento della competenza si è dovuta svolgere in tappe successive. In più il coordinamento del Progetto, volendo sviluppare un modello di accompagnamento trasferibile a più livelli di un unico ambito professionale oltre che a più ambiti professionali diversi, ha deciso di non considerare nel quadro di riferimento della competenza la conoscenza ad essa associata. Un quadro di riferimento può essere sviluppato secondo tre diversi modelli metodologici possibili. Il primo consiste nello sviluppare un quadro a livello mondiale; rimane in questo caso il problema della sua applicazione in contesti specifici diversi l uno dall altro. Il secondo modello consiste nel fatto che ogni Paese elabori un proprio quadro, e che successivamente i diversi Paesi si incontrino e si confrontino, per arrivare a definire le linee comuni. Questo secondo modello metodologico è più facilmente applicabile, perché tiene conto delle differenze culturali di ciascun Paese coinvolto. Evidentemente più un quadro è esteso, più il livello dei contenuti si abbassa, si livella. Il terzo modello metodologico è quello adottato dal Progetto dell Università del Québec, che ha subìto tappe successive di realizzazione. Nell autunno del 2003 per capire il senso del termine competenza, ci si è interrogati sulle competenze dei docenti. Nel Febbraio del 2004 si è elaborata una prima versione della definizione del termine da svilupparsi ulteriormente; poi si è discusso delle competenze nuove, quelle da creare, e delle competenze proposte nei lavori di piccolo gruppo; successivamente si sono uniformate le competenze proposte e si è ritornati al lavoro in piccolo gruppo per discussioni ulteriori; si è valutato il quadro di riferimento della competenza con il gruppo di coordinamento provinciale e si è infine elaborato il quadro di riferimento definitivo, che ha subito versioni migliorative successive. Lo sforzo maggiore è consistito nello sviluppare un modello di competenze non statico, ma dinamico e in evoluzione, cioè capace di consentire il cambiamento. Ciò che il Ministero dell Educazione del Québec aveva inizialmente richiesto non era stato un elenco di competenze professionali per i livelli scolastici implicati dai nuovi Programmi, ma un modello di formazione, che assicurasse il cambiamento voluto. Le competenze necessarie a tale cambiamento sono emerse successivamente, durante i lavori del Progetto di Accompagnamento- Ricerca-Formazione, come domanda di ricerca. Pertanto il coordinamento dei corsi docenti sui nuovi programmi ministeriali ha perseguito un cambiamento di tipo prescrittivo, avendo come obiettivo quello di far acquisire i nuovi programmi soprattutto ai docenti, ma anche al resto del personale scolastico, coinvolgendo l intera popolazione scolastica a tre livelli: studenti, insegnanti e ruoli direttivi. È per ognuno dei livelli che si è reso indispensabile definire un quadro delle competenze necessarie al cambiamento: quelle richieste ai ragazzi, quelle richieste ai docenti e infine quelle richieste ai ruoli direttivi (dirigenti scolastici, consulenti pedagogici, ecc.). L attuazione del Programma di formazione della scuola del Québec ( ), un programma di accompagnamento al cambiamento, ha coinvolto in sei anni di lavoro persone (l intero corpo 3
4 scolastico del Québec) in quattro incontri all anno l anno con lavoro in piccolo gruppo e scambi continui (elettronici, telefonici, ecc.) tra una riunione di gruppo e l altra. Ha sviluppato un modello contemporaneamente di accompagnamento al cambiamento, di ricerca in itinere e di formazione docenti, in cui cioè accompagnamento, ricerca e formazione non hanno costituito momenti separati, ma momenti di reciproca integrazione e dove quindi la formazione è stata realizzata durante e a motivo dell accompagnamento. Innovativa è innanzi tutto la struttura organizzativa di ogni competenza: STESURA DELLA COMPETENZA GESTI PROFESSIONALI AZIONI COME SOGGETTO CHE ACCOMPAGNA PER AGIRE SU SOGGETTI DA ACCOMPAGNARE QUADRO DI RIFERIMENTO DELLA COMPETENZA COMPRENSIONE DEI GESTI PROFESSIONALI DOMANDE DI RIFLESSIONE Il primo elemento di definizione della competenza sono non le capacità, ma i gesti professionali, azioni cioè che devono essere realizzate. La persona che accompagna al cambiamento è la prima a dover sviluppare in sé le competenze alle quali accompagna, e non solo svilupparle in chi accompagna. L aspetto innovativo di questo modello consiste perciò anche nel fatto che le competenze del professionista come soggetto che accompagna sono diverse dalle competenze che egli per primo deve sviluppare in sé per poter accompagnare. Le domande di riflessione sono proprio le domande, che emergono su di sé durante l accompagnamento, e che portano al proprio cambiamento. Ad esempio se si deve accompagnare altre persone a diventare capaci di gestire le proprie emozioni, è necessario apprendere in prima persona quei gesti, che mettono chi accompagna in grado di gestire le proprie emozioni. In chi accompagna la coerenza tra ciò che dice e ciò che fa è estremamente importante (questo aspetto, per quanto evidente, non viene però mai esplicitato in nessun modello di competenza). 4
5 Nel Programma sono emerse otto competenze professionali necessarie a mettere in atto il processo di cambiamento, per capire le quali si sono rivelati di fondamentale importanza i verbi utilizzati: Quadro delle competenze 1 L ATTEGGIAMENTO D ACCOMPAGNAMENTO Consiste nell adottare un atteggiamento preciso (posizione) di accompagnamento, se si vuole realizzare un cambiamento. Tale atteggiamento è la caratteristica che deve avere qualsiasi cambiamento orientato 2 UNA PRASSI RIFLESSIVA Consiste nel modellare una pratica riflessiva nell accompagnare un processo di cambiamento 3 LA DIMENSIONE AFFETTIVA Parlare di dimensione emotiva sarebbe riduttivo. Occorre tener conto e saper utilizzare costruttivamente la dimensione emotivo-affettiva, che emerge nella sua forma o positiva o negativa durante l accompagnamento a un cambiamento 4 LA COMUNICAZIONE RIFLESSIVO-INTERATTIVA Consiste nel mantenere viva una modalità di comunicazione riflessiva e interattiva nella preparazione e nell animazione del processo di cambiamento 5 LA COLLABORAZIONE PROFESSIONALE Consiste nel prevedere e nell organizzare una collaborazione professionale per progredire in un processo di cambiamento 6 I PROGETTI D AZIONE Consiste nel progettare e organizzare azioni specifiche per accompagnare il processo di cambiamento 7 LA VALUTAZIONE Consiste nel mettere in atto pratiche valutative entro il processo di cambiamento 8 IL GIUDIZIO PROFESSIONALE, LA CRITICA E L ETICA PROFESSIONALI Consiste nell esercitare un giudizio professionale agendo in modo critico ed etico 5
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