COMMISSIONE GENERALE DI BIOETICA
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- Geronima Bertoni
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1 COMMISSIONE GENERALE DI BIOETICA QUADRO DI RIFERIMENTO PER LA FORMAZIONE IN BIOETICA OBIETTIVO GENERALE ORDINE OSPEDALIERO DI SAN GIOVANNI DI DIO Elaborare un quadro che aiuti le Province e i centri dell Ordine a definire le attività da sviluppare nel processo di formazione in bioetica per i Fratelli e i Collaboratori dell Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio nel mondo. OBIETTIVI GENERALI E GIUSTIFICAZIONE Uno degli obiettivi strategici dell insegnamento della bioetica consiste nell affrontare adeguatamente gli aspetti etici della pratica medica. Per raggiungere tale obiettivo, è necessario: i) imparare a riconoscere gli aspetti etici così come si presentano nella pratica medica; ii) individuare i valori impliciti nei conflitti latenti al fine di adottare, caso per caso, comportamenti eticamente giustificabili; iii) acquisire le competenze necessarie per mettere in pratica tali comportamenti. L insegnamento della bioetica si propone di migliorare l assistenza sanitaria attraverso cure più umane, un atteggiamento positivo nei confronti dei pazienti, meno paternalismo nel rapporto medico/paziente e una migliore qualità delle decisioni mediche. Pertanto è indispensabile sviluppare la capacità analitica nel ragionamento morale, acquisire conoscenze imprescindibili nel campo dell etica ed essere tolleranti nei confronti di tutti. La bioetica deve costituire una materia di insegnamento nell Ordine, affinché i fratelli e i collaboratori delle professioni biomediche possano farsi garanti che la scienza e la tecnologia sono trattate con coscienza a beneficio dell uomo e nel rispetto della sua dignità. Educare significa formare la coscienza. Pertanto, l educazione bioetica incide sul carattere attraverso la conoscenza, offrendo strumenti per compiere esercizi intellettuali che sviluppano la facoltà di giudicare il comportamento umano nel campo delle scienze biologiche, dell assistenza sanitaria e delle necessità dell uomo, sulla scorta di un analisi etica basata sui valori e i principi morali personali. Se in campo sanitario la bioetica è la prassi dell etica e l etica è la filosofia della morale, l insegnamento della bioetica deve essere volto a far comprendere la necessità di rispettare gli obblighi della professione nel quadro di un rapporto umano basato sul rispetto della dignità delle persone, nonché a risolvere quelle situazioni in cui il dilemma etica è il problema fondamentale. Pertanto, la bioetica non deve essere considerata un insegnamento a parte o una conoscenza riservata a pochi privilegiati, bensì una formazione trasversale a beneficio di tutti i membri dell Ordine, fratelli e collaboratori. Essa deve far parte di una politica generale dell istituzione ed essere attuata a vari livelli, a seconda delle decisioni conflittuali alle quali si può essere esposti, fornendo gli strumenti necessari a sviluppare analisi critiche. E quindi necessario un modello quadro che stabilisca l insegnamento adeguato da applicare al livello individuato e valuti poi le competenze acquisite. Solo così si potrà garantire un processo dinamico e universalmente applicabile.
2 COMMISSIONE GENERALE DI BIOETICA QUADRO DI RIFERIMENTO PER LA FORMAZIONE IN BIOETICA MATERIALES Y METODOS ORDINE OSPEDALIERO DI SAN GIOVANNI DI DIO 1. INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI FORMAZIONE RICHIESTO (APPLICARE LO STRUMENTO DI CLASSIFICAZIONE ALLEGATO). 2. ELABORARE CON IL COLLABORATORE/FRATELLO I MODULI DI INSEGNAMENTO CORRISPONDENTI AL LIVELLO DI FORMAZIONE RICHIESTO (I MODULI SI BASERANNO SUL SISTEMA DI COMPETENZE TECNICHE). 3. VALUTAZIONE DEL COLLABORATORE/FRATELLO (A CURA DEL COMITATO LOCALE DI BIOETICA. IN SUA ASSENZA, SE NE OCCUPERA LA DIREZIONE SCIENTIFICA DEL CENTRO). DESCRIZIONE DEL PROCESSO 1. La Commissione Generale di Bioetica esorta tutte le Province e i Centri dell Ordine a promuovere la formazione bioetica dei fratelli e dei collaboratori. A tal fine offre loro la presente guida. 2. Le Province e i Centri avranno un responsabile della formazione etica e bioetica e, nella misura del possibile, un équipe che dovrà stabilire il programma di formazione per tutti i fratelli e i collaboratori sulla base della presente guida e/o mediante altri strumenti ritenuti necessari. 3. I responsabili dei Comitati locali di bioetica individueranno i gruppi prioritari di collaboratori (fratelli) ai quali applicare lo strumento della classificazione iniziale, cercando di personalizzare i moduli didattici. a. In caso di classificazione al livello I: si applicherà il programma generale di bioetica dell Ordine. b. In caso di classificazione al livello II: si applicherà il programma di specializzazione in bioetica. Si consiglia di realizzare questo programma in collaborazione con istituti specializzati in bioetica, quali, ad esempio, l Istituto Borja, l Università Comillas e altri per gli ispanofoni. c. In caso di classificazione al livello III: si applicherà il programma Master o postuniversitario in bioetica. La formazione può avvenire anche in modo virtuale, con qualche istituzione specializzata in bioetica, in linea con quanto detto al punto b). 4. Al termine del processo di formazione, il responsabile del Comitato di bioetica o, in sua assenza, il direttore scientifico del centro effettuerà la valutazione finale del formando. 5. Il responsabile del Comitato di bioetica o il direttore scientifico del centro trasmetterà le informazioni al formando che ha completato il processo formativo. 6. Il responsabile del Comitato di bioetica o il direttore scientifico del centro invierà periodicamente informazioni al responsabile provinciale della formazione in bioetica, il quale le invierà a sua volta alla Commissione Generale di Bioetica (almeno una volta ogni tre anni, prima dei Capitoli). 7. La Commissione generale di bioetica analizzerà e valuterà i risultati, stabilirà le modifiche da apportare alla politica formativa dell Ordine in materia di bioetica e individuerà le regioni o i centri che necessitano di un maggiore impulso in questo campo. In assenza di un Comitato locale di bioetica, le relative funzioni verranno assunte dal direttore scientifico del centro. ll Comitato provinciale di bioetica, ove esista, consoliderà le informazioni e le trasmetterà al segretario della Commissione generale di bioetica dell Ordine.
3 COMMISSIONE GENERALE DI BIOETICA QUADRO DI RIFERIMENTO PER LA FORMAZIONE IN BIOETICA ORDINE OSPEDALIERO DI SAN GIOVANNI DI DIO DOCUMENTI ALLEGATI INDICATORI DI GESTIONE STRUMENTO DI CLASSIFICIAZIONE INIZIALE (ALLEGATO 1) MODULI DI INSEGNAMENTO BASATI SULLE COMPETENZE (ALLEGATO 2) (ANEXO 2). VALUTAZIONE FINALE (ALLEGATO 3) INDICATORI DI GESTIONE N. DI FUNZIONARI CLASSIFICATI CON LO STRUMENTO INIZIALE X 100 N. DI FUNZIONARI DEL CENTRO A CONTATTO CON I PAZIENTI SI LAVORERA CON INDICATORI DI TIPO PERCENTUALE, CHE CONSENTIRANNO DI VALUTARE L ATTUAZIONE E LE FASI DEL PROGETTO QUADRO. N. DI FUNZIONARI CHE RICEVONO MODULI DIDATTICI X 100 N. DI FUNZIONARI CLASSIFICATI CON LO STRUMENTO INIZIALE N. DI FUNZIONARI CHE APPLICANO LA VALUTAZIONE FINALE X 100 N. DI FUNZIONARI CHE RICEVONO MODULI DIDATTICI
4 ALLEGATO 1 STRUMENTO DI CLASSIFICAZIONE INIZIALE LIVELLO DI CLASSIFICAZIONE LIVELLO I LIVELLO II LIVELLO III PERSONALE COLLABORATORE FRATELLI DELLA COMUNITA (OH); PERSONALE PARAMEDICO, PERSONALE AMMINISTRATIVO, INFERMIERI PROFESSIONALI, MEDICI, SERVIZI DI ASSISTENZA AI CLIENTI, GRUPPO DI AUDIT INTERNO, GRUPPI DI QUALITY ASSURANCE. DIREZIONI (SCIENTIFICHE, SANITARIE, AMMINISTRATIVE, RISORSE UMANE, ECC.), CONSULENTI GIURIDICI, SUPERIORI DELLE COMUNITA (OH), MEMBRI DEI COMITATI DI BIOETICA. RESPONSABILI LOCALI DI BIOETICA. POSSIBILI MEMBRI DEL COMITATO DI BIOETICA. ALLEGATO 2 TABELLA DEI MODULI DIDATTICI SECONDO LE COMPETENZE LIVELLO DI COMPETENZA MODULI LIVELLO I ETICA FONDAMENTALE CONCETTO DI BIOETICA APPLICABILITA DELLA BIOETICA: Bioetica all inizio e alla fine della vita; ricerca sull uomo e sull animale; informazione genetica. PRINCIPI DI BIOETICA GENERALITA (BENEFICIO, NON MALEFICIO, GIUSTIZIA, AUTONOMIA). BIOETICA E CARISMA. CARTA D IDENTITA DELL ORDINE I LIVELLO II INCLUDE I MODULI DEL LIVELLO I BIOETICA NELL ASSISTENZA SANITARIA BIOETICA E LEGISLAZIONE (QUADRO GIURIDICO LOCALE) CONSENSO INFORMATO (AUTONOMIA APPLICATA) BIOETICA E CARISMA. CARTA D IDENTITA DELL ORDINE II LIVELLO III INCLUDE I MODULI DEL LIVELLO II STORIA DELLA BIOETICA BIOETICA APPLICATA ALLA GESTIONE DELL ASSISTENZA SANITARIA EQUA DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE (GIUSTIZIA APPLICATA) Nota: Sappiamo che queste indicazioni non sono sufficienti. Ciascuno elaborerà il proprio programma in funzione delle sue esigenze. A tal fine suggeriamo di chiedere la consulenza di un esperto. Questa è ovviamente indispensabile per i livelli II e III.
5 ALLEGATO 3 VALUTAZIONE FINALE MODULI LIVELLO I 1. La bioetica sviluppa un sano dibattito intorno alla soluzione dei dilemmi. Quale dei seguenti aspetti va preso in considerazione: a. Le conseguenze b. La morale c. Le persone d. Tutti e tre 2. Il concetto di non maleficio include: a. L imperizia b. L imprudenza c. L omissione d. Tutte e tre 3. Il seguente enunciato: La bioetica consiste nella saggia applicazione di concetti etici e morali di fronte a situazioni particolari nelle quali è coinvolta la vita e le sue più ampie condizioni è a. Vero b. Falso 4. Il seguente enunciato: La giustizia in bioetica fa riferimento all equa distribuzione delle risorse disponibili e propende per l equilibrio è a. Vero b. Falso 5. Il rispetto dell autonomia in bioetica significa: a. Far prevalere il libero arbitrio personale sul sociale. b. Garantire la libera decisione personale basata su una previa informazione chiara, esauriente e veritiera. c. Permettere al personale sanitario di prendere decisioni basate unicamente sui loro sentimenti e le loro conoscenze personali. MODULI LIVELLO II Alle 5 domande precedenti si aggiunge la seguente: 6. Il consenso informato è: a. Un documento che, alla stregua di un contratto, indica come si deve o non si deve procedere in determinate circostanze. b. Un processo che consiste nell informare la persona per chiarire i suoi dubbi affinché possa prendere una decisione con cognizione di causa e farsi carico delle conseguenze della stessa. c. E un documento amministrativo istituzionale. MODULI LIVELLO III Alle 6 domande precedenti si aggiunge la seguente:
6 7. Il seguente enunciato: Nel campo dei trapianti è normale, dal punto di vista bioetico, assegnare un valore in denaro agli organi passibili di essere donati, dal momento che questi appartengono ad una persona per la quale hanno un valore ben definito è a. Vero b. Falso RISPOSTE: 1:D 2:D 3:A 4:A 5:B 6:B 7:B Nota: Evidentemente si tratta di test di valutazione orientativi ed esemplificativi che andranno elaborati per ciascun modulo in funzione delle esigenze.
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