ISTRUZIONI GENERALI PER IL PERSONALE DEL TRENO IN CASO DI INCONVENIENTE DI ESERCIZIO IN GALLERIA (C.O. 17/AD TRENITALIA)
|
|
- Lisa Coppola
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ISTRUZIONI GENERALI PER IL PERSONALE DEL TRENO IN CASO DI INCONVENIENTE DI ESERCIZIO IN GALLERIA (C.O. 17/AD TRENITALIA) 1
2 1997 Linee guida per il miglioramento della sicurezza nelle gallerie ferroviarie di lunghezza > 5 Km (GdL FS VV.F.) 1998 Linee guida per la redazione del Piano Generale di Emergenza (PGE) di una lunga galleria ferroviaria (GdL FS - VV.F.) 1999 Linee guida per l elaborazione del Piano Interno di Emergenza (PIE) per lunghe gallerie ferroviarie (Divisione Infrastruttura) 2001 Istruzioni Generali per il Personale del Treno in caso di Inconveniente di Esercizio in Galleria (CO 17/AD Trenitalia, condiviso con R.F.I. e VV.F.) 2
3 Linee Guida DOTAZIONI DELLE GALLERIE Nelle linee guida del 97 sono stati previsti interventi su: Strada d accesso Piazzale d emergenza Finestre intermedie d accesso /esodo ( 1 ) Vie d esodo e percorso pedonale d emergenza ( 2 ) Illuminazione vie d esodo Impianto di illuminazione di emergenza Cartelli segnalatori Impianto di diffusione sonora Postazioni telefoniche esterne e interne Impianto idrico antincendio Nicchie attrezzate Nicchioni e cameroni di servizio ( 1 ) ( 1 ) per gallerie in corso di costruzione o di nuova costruzione ( 2 ) gallerie esistenti: stradelli per la manutenzione, adeguatamente attrezzati; gallerie in corso di costruzione o di nuova costruzione: banchine di servizio e percorso pedonale attrezzato, eventualmente tunnel di servizio parallelo 3
4 I 7 SCENARI INCIDENTALI 1. Assistenza ad un convoglio in caso di avaria tecnica 1a. Al mezzo di trazione 1b. Al materiale trainato 2. Incidente ad un treno merci con deragliamento di uno o più rotabili 3. Incidente ad un treno passeggeri con deragliamento di uno o più rotabili 4. Principio d'incendio su di un treno merci fermo in galleria 5. Principio d'incendio su di un treno passeggeri fermo in galleria 5a. Al mezzo di trazione 5b. Al materiale trainato 6. Incidente ad un treno merci con trasporto di merci pericolose, con deragliamento di uno o più rotabili 7. Incidente ad un treno merci con trasporto di merci pericolose, ed un treno passeggeri con principio d'incendio (Top event) 4
5 PROCESSO OPERATIVO IN CASO DI INCIDENTE / INCENDIO IN GALLERIA Applicazione CO 17/AD a uno dei sette scenari Attivazione PIE di RFI FINE SI Risolvibile in ambito FS? NO Attivazione del PGE, con attuazione dei PIE degli Enti esterni coinvolti (VV.F.,ASL, Prefettura ecc.) 5
6 CO 17/AD - LE ISTRUZIONI GENERALI Distribuite a tutto il PdT delle Divisioni di Trenitalia, devono essere osservate in tutte le gallerie della rete, a prescindere dall esistenza di un PIE di R.F.I. Integrano Regolamenti e Istruzioni in vigore che mantengono inalterato il loro valore Non è indispensabile da parte del PdT la conoscenza specifica dei singoli PIE, che potranno essere consultati a fini informativi e di approfondimento 6
7 SCENARIO 5/b CO/17 Principio di incendio su di un treno passeggeri fermo in galleria (incendio al materiale trainato) Attività Macchinista Capotreno Rileva l anormalità INIZIO Può spegnere il principio d incendio? Spegne il principio d incendio con i mezzi a disposizione SI NO Avvisa il PdM per le azioni di competenza Blocca la circolazione sul binario attiguo Attua le operazioni necessarie al caso (sospensione della circolazione, portare fuori il treno, dimezzamento del treno, retrocessione del treno, ecc.), eventualmente concordando con il DM/DCO, quanto previsto dalle norme in vigore. Chiede comunque al DM/DCO la sospensione della circolazione Dei provvedimenti effettuati avvisa immediatamente il CT, in particolare se il PdM ha ricevuto conferma di interruzione della circolazione sul binario attiguo. Collabora con il PdB Fa evacuare i passeggeri dalla vettura interessata dal principio d incendio 7
8 Attività Chiude le porte intercomunicanti della vettura interessata dal principio d incendio Macchinista Capotreno Avvisa i passeggeri che l inconveniente è stato risolto, invitandoli a non scendere dal treno. Invita eventuali passeggeri scesi a risalire Dà al PdM l ordine di partenza Riprende la marcia del treno con le cautele del caso, avvisando il DM/DCO Avvisa il PdM della situazione in atto FINE Blocca la circolazione sul binario attiguo Attua le operazioni necessarie al caso (sospensione della circolazione, portare fuori il treno, dimezzamento del treno, retrocessione del treno, ecc.), eventualmente concordando con il DM/DCO, quanto previsto secondo le norme in vigore. Chiede comunque al DM/DCO la sospensione della circolazione Dei provvedimenti effettuati avvisa immediatamente il CT, in particolare se il PdM ha ricevuto conferma di interruzione della circolazione sul binario attiguo. Collabora con il PdB 8
9 Attività Richiede la collaborazione di altro personale presente a bordo treno (FS, personale della ristorazione, Polfer, ecc.) Macchinista Capotreno Avvisa i passeggeri, utilizzando i mezzi di comunicazione a disposizione, delle misure da adottare per l evacuazione dalle vetture interessate dall incendio: - invita ad abbandonare i bagagli - sollecita l assistenza ad anziani e bambini - in presenza di feriti richiede la collaborazione di eventuali medici a bordo Spegne la climatizzazione Gestisce eventuali situazioni di panico tra i passeggeri Dà indicazioni per il trasporto verso le vetture attigue a quelle interessate dall incendio in corso, indicando altresì ai passeggeri lontani dalla zona d incendio l ubicazione delle vetture in fiamme, affinché se ne allontanino Indica le vie di uscita dalle vetture e vieta ai passeggeri la discesa lato interbinario se non ha ricevuto conferma dell interruzione della circolazione sul binario attiguo In caso di non agibilità delle normali vie d uscita (porte esterne e porte intercomunicanti) indica ai passeggeri l ubicazione delle uscite d emergenza (finestrini frantumabili con apposito martelletto, o altro) attivandosi per renderle fruibili 9
10 Attività A vetture evacuate, ove possibile: - si accerta che tutti i passeggeri abbiano abbandonato il treno - provvede alla chiusura di porte, porte intercomunicanti e finestrini (*) Facilita l esodo dalla galleria, indirizzando i passeggeri di norma verso l uscita più vicina, salvo impedimenti connessi alla presenza di occlusioni, fiamme, fumi, ecc. In caso di galleria con nicchie attrezzate con mascherine, si attiva per rintracciare le stesse e ne coordina la distribuzione ai passeggeri In caso di fumo denso in galleria invita i passeggeri a procedere carponi (**) e a proteggere le vie respiratorie (***) Fornisce al DM/DCO notizie sull andamento della situazione Macchinista Capotreno All arrivo dei soccorsi esterni il coordinamento delle operazioni passa agli operatori R.F.I. e/o ai VV.F FINE (*) per compartimentare l incendio e evitare di ossigenare il fuoco (**) negli ambienti chiusi il fumo stratifica dall alto verso il basso (***) ove possibile tentare di proteggere bocca e capo con un panno bagnato, anche per non esporre i capelli al fuoco 10
11 LE PRINCIPALI CAUSE DI PRINCIPIO D INCENDIO A BORDO TRENO A) GUASTO SISTEMA FRENANTE E/O SURRISCALDAMENTO DEGLI ORGANI DI ROTOLAMENTO; B) GUASTO ALL IMPIANTO ELETTRICO; C) INCURIA DEI PASSEGGERI O VANDALISMO (PRINCIPIO D INCENDIO A SEDILI, CESTINI PORTARIFIUTI, PORTACENERE, ECC.) 11
12 GUASTO SISTEMA FRENANTE E/O SURRISCALDAMENTO DEGLI ORGANI DI ROTOLAMENTO Norme di comportamento per il P.d.B. Disinserite l impianto di climatizzazione Evitate di azionare il freno di emergenza mentre il treno sta percorrendo gallerie e/o ponti, invitate la clientela a fare la stessa cosa Contattate il PdM per decidere il punto di fermata (l aria della corsa favorisce il raffreddamento e rallenta la propagazione delle fiamme) Ricordatevi di intervenire subito con gli estintori appena il treno è fermo. 12
13 GUASTO ALL IMPIANTO ELETTRICO (materiale trainato) Norme di comportamento per il P.d.B. Avvisate il PdM di togliere l alimentazione A.T. alle vetture Intervenite con gli estintori Invitate i passeggeri a non azionare il freno di emergenza 13
14 PRINCIPIO D INCENDIO PER INCURIA O VANDALISMO DEI PASSEGGERI Norme di comportamento per il P.d.B. Intervenite con gli estintori Invitate i passeggeri a non azionare il freno di emergenza Avvisate il PdM dell accaduto concordando l eventuale fermata 14
15 USO DEL MARTELLO FRANGIVETRO E UTILIZZAZIONE DEL FINESTRINO COME VIA DI FUGA Rompete il sigillo e rimuovete il martello di emergenza dal suo sostegno Colpite la parte centrale del finestrino con l estremità appuntita del martello Rimuovete il vetro rotto usando il martello stesso Coprite il davanzale del finestrino e il bordo del vetro con indumenti idonei, tendine, ecc. Dopo aver accertato che non vi siano pericoli, aiutate i passeggeri a trascinarsi fuori e a scivolare lungo il fianco della vettura 15
16 ESEMPIO DI DECALOGO PER I PASSEGGERI IN CASO DI PRINCIPIO D INCENDIO In caso di pericolo contattate il Personale di Bordo e seguite le istruzioni che vi verranno date Evitate di azionare il freno di emergenza mentre il treno sta percorrendo gallerie o ponti In caso di arresto in galleria non utilizzate i telefoni cellulari (i cavi fessurati non hanno capacità illimitata) Non aprite le porte di salita quando il treno è in movimento Scendete dal treno solo se autorizzati dal Personale di Bordo e dal lato che vi verrà indicato Tenetevi ad una distanza di almeno 5 metri da qualsiasi filo elettrico caduto Se dovete abbandonare la vettura non portate con voi borse, valigie e oggetti ingombranti, per consentire un evacuazione rapida e sicura Tenete un comportamento tale da non provocare panico (grida, spinte, corse) Non gridate al fuoco per non diffondere panico In caso di fumo allontanatevi dalla vettura camminando carponi e proteggendovi il capo e le vie respiratorie con un panno umido. 16
PIANO DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE
Istituto di Istruzione Superiore Piero Sraffa PIANO DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE Documento redatto ai sensi dell art. 18, comma 1del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 coordinato al D.Lgs. 3 agosto 2009, n.
DettagliSCHEDA C1. 6 STUDENTI APRI-FILA / CHIUDI-FILA / SOCCORSO. All ordine di evacuazione dell edificio:
SCHEDA C1. 6 STUDENTI APRI-FILA / CHIUDI-FILA / SOCCORSO All ordine di evacuazione dell edificio: - mantengono la calma, seguono le procedure stabilite e le istruzioni del docente; - gli apri-fila devono
DettagliRiordino del quadro normativo. Firenze, 09 maggio 2012
Riordino del quadro normativo Firenze, 09 maggio 2012 Nuovo TESTO UNICO Il Regolamento sui Segnale diventa una parte del RCT Testo unico: Regolamento per la circolazione dei treni TESTO UNICO Il Testo
DettagliPROCEDURE GENERALI DA SEGUIRE IN CASO DI EMERGENZA PER IL PERSONALE NON DOCENTE Tra il personale non docente sono inclusi anche gli Addetti alle emergenze, i quali sono formati in modo specifico sul comportamento
DettagliNORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA
ALLEGATO N. 6 -TUTTI NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA - MANTENERE LA CALMA E, PER QUANTO POSSIBILE, NON FARSI PRENDERE DAL PANICO; - RISPETTARE LE DISPOSIZIONI IMPARTITE DAGLI ADDETTI
DettagliNORME GENERALI DI EMERGENZA - IN CASO DI INCENDIO (contenute nel piano di evacuazione)
NORME GENERALI DI EMERGENZA - IN CASO DI INCENDIO (contenute nel piano di evacuazione) FASE DI INDIVIDUAZIONE DI UN PERICOLO Chi si avvede dell incendio, nel limite del possibile ed in funzione delle proprie
DettagliChiedi la Scheda di informazione alla popolazione al Sindaco del tuo Comune o alla Prefettura competente per territorio.
Per Rischio Industriale si intende la possibilità che in seguito ad un incidente rilevante presso un insediamento industriale si sviluppi un incendio, un esplosione o una nube tossica, coinvolgente una
DettagliOBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE
OBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE MINIMIZZARE I DANNI ALLE PERSONE AGEVOLARE L ESODO DALLE STRUTTURE PREVENIRE O LIMITARE I DANNI AL PATRIMONIO, ALL ATTIVITA LAVORATIVA ED AGLI AMBIENTI
DettagliProblematica relativa agli infortuni dei viaggiatori relativamente all uso delle porte nelle fasi di salita e discesa dai treni
Problematica relativa agli infortuni dei viaggiatori relativamente all uso delle porte nelle fasi di salita e discesa dai treni La problematica sugli infortuni dei viaggiatori relativamente all uso delle
DettagliSchede sicurezza Lasciare affisse in aula e prelevare in caso di evacuazione A.S. 2013-2014
I.I.S A.F. Formiggini Servizio Prevenzione e Protezione Schede sicurezza Lasciare affisse in aula e prelevare in caso di evacuazione A.S. 2013-2014 SCHEDA 1 PIANO EVACUAZIONE ORIZZONTALE SE DOVETE ABBANDONARE
DettagliRISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI
RISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI Normalmente poco considerato nei cantieri. Tuttavia possono costituire fonte di innesco con conseguenze devastanti: - Uso fiamme libere per operazioni di impermeabilizzazioni
DettagliT.d.P. Fabozzi Marco ASS 4 "Medio Friuli"
ANTINCENDIO Cos è il fuoco? Cosa si può fare in caso di incendio? Come ci si deve comportare in caso di incendio? Cosa ci serve per fare il fuoco?? COMBUSTIBILE: carta, legno, vari gas, benzina, olii,
DettagliESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO
ESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI NEL LICEO Si riportano, quale esempio e non esaustivi,
DettagliB C. della SICUREZZA negli ALBERGHI Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai sensi dell art. 36 e dei Titoli II e III del D.Lgs. 81/2008 e s.m.
ROCCO VITALE A B C della SICUREZZA negli ALBERGHI Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai sensi dell art. 36 e dei Titoli II e III del D.Lgs. 81/2008 e s.m. 1 A B C della SICUREZZA negli ALBERGHI
DettagliCorso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi
Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Norme di sicurezza per costruzione e gestione impianti sportivi Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.M. 18 marzo
DettagliCOMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA n. 17/AD del 30 LUG Istruzioni Generali per il Personale del Treno in caso di Inconveniente di Esercizio in Galleria
l Amministratore Delegato COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVA n. 17/AD del 30 LUG 2001 Istruzioni Generali per il Personale del Treno in caso di Inconveniente di Esercizio in Galleria Le allegate Istruzioni Generali
DettagliPIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
PIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PROCEDURA OPERATIVA: RISCHIO GAS Versione 0.0 del 01.07.2011 Redazione a cura di: Corpo Polizia Municipale Reno-Galliera GENERALITA Evento: Guasto o rottura con
DettagliDirigente Scolastico / Collaboratore D.S.
7/a Dirigente Scolastico / Collaboratore D.S. 1. Il Dirigente Scolastico (o in sua vece il collaboratore del Dirigente Scolastico), una volta valutata la necessità di abbandonare rapidamente l edificio:
DettagliSi citano, a titolo esemplificativo, alcune situazioni di emergenza:
1. Probabili cause di pericolo Si citano, a titolo esemplificativo, alcune situazioni di emergenza: incendio all interno dell edificio incendio esterno all edificio o nelle vicinanze crolli dovuti a cedimenti
DettagliFormazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011
Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Modalità d esercizio della funzione di preposto Relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione
DettagliSICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO
SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO Le vie di esodo costituiscono il primo problema da affrontare quando si progetta la sicurezza di un edificio. Infatti, la sicurezza delle persone
DettagliCOMUNE DI CAMPOFORMIDO DISTRETTO DEL CORMOR
COMUNE DI CAMPOFORMIDO DISTRETTO DEL CORMOR 1 COSA FARE IN CASO DI: FRANA ALLUVIONE TROMBA D ARIA TEMPORALE CON FULMINI TERREMOTO 2 SE TI TROVI IN UN LUOGO CHIUSO: 1. mantieni la calma; COSA FARE IN CASO
DettagliComportamento degli ascensori in caso di incendio. Ing. Paolo Tattoli
EN 81-73 Comportamento degli ascensori in caso di incendio Ing. Paolo Tattoli Premessa Questa norma si applica a tutti gli ascensori Deve esserci una chiara separazione tra il sistema di controllo dell
DettagliMISURE DI EVACUAZIONE PER LA SEZIONE INFN DI MILANO RELATIVAMENTE AL LABORATORIO LASA REGOLAMENTO
MISURE DI EVACUAZIONE PER LA SEZIONE INFN DI MILANO RELATIVAMENTE AL LABORATORIO LASA REGOLAMENTO Qualora si verichi un incidente tale da rendere necessario l abbandono cautelativo dell edificio (p. es.
DettagliNuovo codice di prevenzione incendi. Capitolo S.9: Operatività antincendio
Nuovo codice di prevenzione incendi Capitolo S.9: Operatività antincendio Istituto Superiore Antincendi, Roma Cos è?? Perchè?? Cos è? E la strategia antincendio che ha come scopo rendere possibile l effettuazione
DettagliIstituto Comprensivo Gherardi
Informazione sulla sicurezza nella scuola Istituto Comprensivo Gherardi Via Taroni, 4-48022 Lugo (RA) Tel. 0545/22112 - Fax 0545/25674 PROCEDURE PER L ATTUAZIONE DEL PIANO DI EMERGENZA (per tutto il personale
DettagliD.M. 10 marzo 1998. Piano Emergenza Evacuazione
Piano Emergenza Evacuazione Il D.M 10 marzo 1998 prevede che, a seguito della VDRI deve essere predisposto e tenuto aggiornato, in forma scritta, dal Datore di Lavoro un Piano di Emergenza Antincendio,
DettagliPROCEDURE DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE
PROCEDURE DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE C 1 - Compiti della Squadra di Evacuazione per funzione SCHEDA 1 - COMPITI DEL COORDINATORE DELLE EMERGENZE Ricevuta la segnalazione di "inizio emergenza" il Coordinatore
Dettaglidella SICUREZZA e della SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO
M. LEPORE della SICUREZZA e della SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO Manuale ad uso dei lavoratori Informazione dei lavoratori ai sensi dell art. 36 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i. della SICUREZZA DEFINIZIONI...5
DettagliISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE F. M. GENCO COMPITI DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) Ruolo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (D. Lgs. 81/08) 1. Fatto salvo quanto
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)
All. 5 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) APPALTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA AD ALUNNI DISABILI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 E 2 GRADO SERVIZIO
DettagliABC della sicurezza sul lavoro
Straniero, non estraneo ABC della sicurezza sul lavoro Opuscolo informativo per i lavoratori stranieri e le loro famiglie Edizione 2009 Questo opuscolo è stato realizzato da INAIL Direzione Centrale Comunicazione
Dettaglidella SICUREZZA NELLA SCUOLA
Informazione ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, D.M. 382/98, D.M. 363/98 e Circolare Ministero Pubblica Istruzione n. 119 del 29/4/1999 A B C della SICUREZZA NELLA SCUOLA Manuale ad uso dei docenti,
DettagliÈ assolutamente vietato utilizzare apparecchiature elettriche non a norma. Evitare l uso di prese multiple. Non utilizzare apparecchiature
LAVORO ELETTRICO In Italia la norma CEI 11-48 del 1998 stabilisce le prescrizioni generali per l esercizio sicuro degli impianti elettrici e per l esecuzione dei lavori su od in prossimità di tali impianti.
Dettaglidue squilli brevi seguiti da uno squillo prolungato due squilli brevi seguiti da uno squillo prolungato
1. MODALITA DI RILEVAZIONE E DI COMUNICAZIONE DELLA SITUAZIONE DI ALLARME Si prevedono sostanzialmente due situazioni nelle quali si presenti la necessità di emanare un allarme generalizzato che comporti
DettagliCorso di Formazione studenti 2013/2014. A cura del R.S.P.P. Ing. Domenico Catalano
A cura del R.S.P.P. Ing. Domenico Catalano Chi deve conoscere la sicurezza? Perché è importante essere informati? Personale Docente Personale A.T.A. Alunni Famiglie degli alunni Personale esterno Per non
DettagliInformativa per la gestione delle emergenze (Si raccomanda di tenere una copia cartacea di questa informativa in luogo accessibile)
Informativa per la gestione delle emergenze (Si raccomanda di tenere una copia cartacea di questa informativa in luogo accessibile) Norme di comportamento per tutto il personale in caso di Emergenza: Tutto
DettagliSegnaletica di Sicurezza e Norme Generali di Comportamento in Caso di Emergenza
Segnaletica di SICUREZZA (D.Lgs 14 Agosto 1996 n 493) Segnaletica di Sicurezza e Norme Generali di Comportamento in Caso di Emergenza S.P.P via R. Cozzi 53 Edificio U5 1 Segnaletica di SICUREZZA (D.Lgs
DettagliIncendio presso la sede di Latinafiori
Pagina 1/5 CAMPO DI APPLICAZIONE Tutto il personale presente nella sede di Latinafiori, compresi visitatori, ditte esterne, collaboratori; Coordinatore della squadra di emergenza (o suo sostituto); Componenti
DettagliBREVE APPROFONDIMENTO SULLE PRINCIPALI MISURE DI SICUREZZA
BREVE APPROFONDIMENTO SULLE PRINCIPALI MISURE DI SICUREZZA MISURE DI SICUREZZA PASSIVA: Resistenza al fuoco delle strutture e delle porte Compartimentazione Comportamento al fuoco dei materiali MISURE
DettagliMinistero dell Interno COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO - NAPOLI in impetu ignis numquam retrorsum. Disposizione di Servizio n 233 del 02.07.
Disposizione di Servizio n 233 del 02.07.2012 Oggetto: Procedura operativa in presenza di macchine diagnostiche che utilizzano forti campi magnetici, (RISONANZA MAGNETICA). Così come previsto dall allegato
DettagliISTRUZIONI PER L EVACUAZIONE IN CASO DI INCENDIO o TERREMOTO
ISTRUZIONI PER L EVACUAZIONE IN CASO DI INCENDIO o TERREMOTO SEGNALAZIONI DI EMERGENZA ALLARME: Serie di almeno 10 suoni intermittenti ttenti EVACUAZIONE: Un suono continuo e prolungato CESSATO ALLARME:
DettagliAzienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA MARISCOGLIO PISA
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE RESIDENZA MARISCOGLIO PISA 1 STRUTTURA SEDE RESIDENZA MARISCOGLIO Via Venezia Giulia, 2 PISA
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PIANO D EMERGENZA INTERNA E SICUREZZA ANTINCENDIO. S.O.C. Prevenzione Protezione 1
CORSO DI FORMAZIONE PIANO D EMERGENZA INTERNA E SICUREZZA ANTINCENDIO S.O.C. Prevenzione Protezione 1 DESTINATARIO TUTTO IL PERSONALE DELL AZIENDA OSPEDALIERA SS ANTONIO E BIAGIO E C. ARRIGO S.O.C. Prevenzione
DettagliPER TUTTI GLI UTENTI DELLA SEDE DI VIA CREMONA, 99-BS NORME COMPORTAMENTALI DEGLI UTENTI CONOSCERE E GESTIRE LE EMERGENZE
PER TUTTI GLI UTENTI DELLA SEDE DI VIA CREMONA, 99-BS NORME COMPORTAMENTALI DEGLI UTENTI CONOSCERE E GESTIRE LE EMERGENZE Scopo di queste note è fornire succinte e chiare indicazioni sul comportamento
DettagliMezzo utilizzato: autogrù
Procedure per la movimentazione delle billette nelle fasi di scarico dai mezzi di trasporto e per l alimentazione delle linee di forgiatura/stampaggio. La lavorazione riferita alla movimentazione dei fasci
DettagliNORME DI COMPORTAMENTO Da affiggere nelle aule e nei corridoi
NORME DI COMPORTAMENTO Da affiggere nelle aule e nei corridoi NORME DI COMPORTAMENTO I - NORME DI COMPORTAMENTO Di Carattere Generale Al fine di tutelare la sicurezza e la salute di tutti; gli operatori
DettagliSISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO
File SE34010902 Informativa per i visitatori e norme di comportamento Data 20.05.14 Lariana Depur SpA Pag. 1 di 7 Contenuto 1. Scopo 2. Politica Aziendale 3. Modalità della visita e responsabilità 4. Responsabilità
Dettagli2) REGOLAMENTO D ACCESSO E COMPORTAMENTO ALL INTERNO DEL CENTRO DI RACCOLTA
ALLEGATO B 1) SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura ha lo scopo di realizzare le condizioni di massima sicurezza per tutti coloro che intendono conferire materiali/rifiuti nel CENTRO DI RACCOLTA
DettagliCONSORZIO DI BONIFICA DEL TEVERE E AGRO ROMANO. Servizio di Prevenzione e Protezione in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e successive modifiche e integrazioni Rappresentante legale FEDERICA LOPEZ Responsabile del servizio di prevenzione e protezione NICOLA RICCIO Timbro e firma Timbro e firma SCHEDA
DettagliINFORMATIVA SULLA SICUREZZA AI SENSI DEL D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. Anno scolastico 2013/2014
Piano di esodo INFORMATIVA SULLA SICUREZZA AI SENSI DEL D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. Anno scolastico 2013/2014 Il piano di emergenza deve essere predisposto per ogni luogo di lavoro. Per luoghi di lavoro di
DettagliDisposizioni comportamentali in caso di emergenza.
TUTTI I PRESENTI NELLA SCUOLA in caso di sisma, porsi al riparo sotto i banchi o comunque ALLONTANARSI DAL CENTRO DELL AULA disponendosi lungo i muri portanti o vicino a pilastri e sotto le travi. 2) Al
DettagliRUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO
RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO QUALIFICA RUOLO FUNZIONI E MANSIONI DIRIGENTE SCOLASTICO DATORE DI LAVORO Definisce gli interventi, le priorità, le necessità finanziarie, riguardo
DettagliRecenti disposizioni del Dipartimento dei Vigili del Fuoco in merito alla possibilità di
Commento l Antincendio. Nuove prospettive sull impiego di particolari tipologie di serramenti Le ultime indicazioni dei VVF sulle uscite di emergenza con tornelli o scorrevoli Recenti disposizioni del
DettagliOGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali
Lettera Rischi Interferenziali Spett.le Ditta Appaltatrice Ditta Subappaltatrice Luogo, Data 2 OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali In relazione alla necessità di una possibile
DettagliNorme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita
Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato
DettagliSCHEDA n. 7. Procedure di emergenza. 1. Premessa
SCHEDA n. 7 Procedure di emergenza 1. Premessa Come indicato nella specifica scheda, per ogni impianto sportivo deve essere elaborato a cura del Titolare un Piano di sicurezza. Occorre a tal fine valutare
DettagliPROCEDURA DI EMERGENZA
PROCEDURA DI EMERGENZA Premessa Il piano di emergenza ha lo scopo di consentire la gestione degli scenari incidentali ipotizzati pianificando una o più sequenze di azioni atte a ridurre le conseguenze
DettagliAlunni Dott.Ing. Domenico PANARELLO
IL PIANO DI EMERGENZA Alunni Dott.Ing. Domenico PANARELLO Il Piano di Emergenza E una procedura di mobilitazione di mezzi e persone in grado di fronteggiare una determinata condizione di emergenza. Le
DettagliCircolare interna n. 103 Villa Raverio 30.10.2013
M.K. GANDHI Via Ugo Foscolo 1, 20842 Villa Raverio di Besana in Brianza (MB) Telefono: 0362 942223 Fax: 0362 942297 e-mail: mkgandhi@mkgandhi.gov.it Posta certificata: miis00600e@pec.istruzione.it Sito:
DettagliMODULO DI EVACUAZIONE (da tenere nel registro di classe)
MODULO N 1 MODULO DI EVACUAZIONE (da tenere nel registro di classe) Scuola data CLASSE PIANO ALLIEVI PRESENTI n EVACUATI n DISPERSI FERITI n.b. segnalazione nominativa Annotazioni: FIRMA DEL DOCENTE MODULO
DettagliQUESTIONARIO SICUREZZA
QUESTIONARIO SICUREZZA 1. Quale figura del D.Lgs. 81/08 ha l obbligo di osservare le misure generali per la sicurezza e la salute dei lavoratori? A. Il Datore di Lavoro B. Il lavoratore C. Il Rappresentante
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO di San Michele al Tagliamento www.iscsanmichele.it
ISTITUTO COMPRENSIVO di San Michele al Tagliamento www.iscsanmichele.it Indicazioni e norme di comportamento per l evacuazione dall edificio scolastico in caso di INCENDIO o TERREMOTO (D.Lgs. 81/2008,
DettagliInformazione prevista dall art.36 del DLgs 81/2008
a.s. 2013/2014 Informazione prevista dall art.36 del DLgs 81/2008 Gli istituti scolastici di ogni ordine e grado sono AMBIENTI DI LAVORO I lavoratori della scuola sono il personale docente e ATA e gli
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO RIVAROLO Scuola e Sicurezza Semplici norme di comportamento in caso di emergenze Glossario emergenze e figure di riferimento 1 Piano di Emergenza: insieme di norme e di istruzioni
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario
DettagliFormazione lavoratori Rischio basso 4 ore Online (più 4 ore in aula obbligatorie escluse)
Formazione lavoratori Rischio basso 4 ore Online (più 4 ore in aula obbligatorie escluse) Descrizione del corso Obbiettivi Fornire ai partecipanti gli approfondimenti e aggiornamenti necessari per conoscere
DettagliAi docenti Al DSGA Al personale ATA Al sito web Atti
prot. n. 6329/D9 Foggia 10/10/2015 Ai docenti Al DSGA Al personale ATA Al sito web Atti Circolare n.17 a.s. 2015-16 Oggetto: D.L.vo 81/2008 prove evacuazione In relazione all oggetto, a quanto previsto
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO ANNO 2014 PROGRAMMA INTERVENTI PER LA SICUREZZA IN AZIENDA OGGETTO: D. LGS. 81/08 E S.M.I. SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO. L impostazione del programma aziendale per
DettagliPROCEDURA DI ALLARME CHE COSA NON DEVE FARE CHI CHE COSA DEVE FARE
All.OdS 9/04 Agg.12 UMC SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA Pag. 1 di 3 TO Procedura Operativa in caso di Evacuazione 1. SCOPO Scopo della presente procedura operativa è quello di fornire tutte le indicazioni
DettagliTratto da Edizioni Giunti Progetti Educativi
e se succede? Tratto da Edizioni Giunti Progetti Educativi Cos è la protezione civile???? Protezione civile = Protezione dei cittadini NOI!!!!! Il SISTEMA di protezione civile La Sala Operativa Regionale
DettagliCOMUNE DI LONGARE. Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente
Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente Via G. Marconi 26 36023 Longare(VI) cod. fisc. 00415090240 tel. 0444/555444 fax 0444/953441 SERVIZIO DI MANUTENZIONE
DettagliLA SICUREZZA NELL AMBIENTE SCOLASTICO
LA SICUREZZA NELL AMBIENTE SCOLASTICO dispensa informativa per docenti e non docenti A CURA DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PREMESSA Le informazioni contenute nella presente dispensa sono nozioni
DettagliIn tuo aiuto è arrivata una nuova legge, il D.Lgs. 81/08, che si preoccupa di tutelarti nella tua attività lavorativa, che per te è rappresentata
In tuo aiuto è arrivata una nuova legge, il D.Lgs. 81/08, che si preoccupa di tutelarti nella tua attività lavorativa, che per te è rappresentata dallo studio. Eh sì, perché per la legge sei un lavoratore.
DettagliNORME DI PRONTO INTERVENTO IN CASO DI INCENDIO DPR 577/82
ALLEGATO 5 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ART. 91 DEL D.LGS. 81/08 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL EMILIA ROMAGNA Via Bianchi n. 7/9 BRESCIA TERZO LOTTO APPALTO RIMOZIONE
DettagliLe guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli
Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto
DettagliScheda n. 1. 1 Giorno: MODULO B SEGNALETICA - SEGNALI DI PERICOLO
1 Giorno: MODULO B SEGNALETICA - SEGNALI DI PERICOLO Scheda n. 1 Il segnale n. 1 1) preavvisa una doppia curva VF 2) preavvisa un tratto di strada in cattivo stato V F 3) preavvisa una discesa pericolosa
DettagliAddetto alla Gestione Emergenza Antincendio
Addetto alla Gestione Emergenza Antincendio Il corso di Addetto Antincendio si prefigge di formare gli operatori in modo completo sulle tematiche relative alla gestione delle emergenze e sull estinzione
DettagliDatori di Lavoro LORO SEDI
Prot.n. 40765 Del 07/06/2016 Classif. IX/9 Ai Datori di Lavoro E, p.c. Al Magnifico Rettore Prof. Eugenio Gaudio LORO SEDI Oggetto: corretto utilizzo degli estintori portatili e delle porte antincendio
DettagliLiceo Statale F. Corradini
PROCEDURA DI EVACUAZIONE NUCLEO OPERATIVO Allegato n. 5 Quando viene attivata la procedura di evacuazione, tutti i componenti del nucleo operativo devono mettersi a disposizione del capo squadra, in caso
DettagliRegolamento di accesso. Fisicompost S.r.l. Via Vialba 78 - Novate Milanese (Mi)
Regolamento di accesso Fisicompost S.r.l. Via Vialba 78 - Novate Milanese (Mi) 1 di 7 Responsabilità E responsabilità della funzione di Accettazione documenti e di Accettazione materiali / rifiuti, applicare
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DEL LUOGO DI LAVORO E MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE (L.123/07 - art. 26 del D.Lgs. 81/08) STAZIONE APPALTANTE:
DettagliSCUOLA MEDIA STATALE GIOVANNI XXIII - ZOGNO BERGAMO ANNO SCOLASTICO 1998/99 SEGNALE DI ALLARME: ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI AGLI ALLIEVI
SCUOLA MEDIA STATALE GIOVANNI XXIII - ZOGNO BERGAMO ANNO SCOLASTICO 1998/99 PIANO DI EVACUAZIONE SEGNALE DI ALLARME: 1. TERREMOTO suono prolungato 2. ALLUVIONE suono breve ripetuto diverse volte 3. INCENDIO
DettagliSegnaletica di salute e sicurezza sul lavoro
Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro Decreto Legislativo 9 aprile 2008, nr. 81 Art. 161 Campo di applicazione 1. Il presente titolo stabilisce le prescrizioni per la segnaletica di sicurezza e
DettagliPROCEDURE DI EVACUAZIONE MANTENERE LA CALMA, NON SPINGERSI, NON CORRERE, NON URLARE.
SCUOLA MEDIA STATALE Rosa Bianca SALUZZO Via C. Segre 14-12037 SALUZZO 0175 211427/428/429 Area Personale 0175 211430 Area Alunni 0175 211432 0175 211431 - Capo Segreteria Fax 0175 211437 SEZIONE STACCATA
DettagliSEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA
SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA La segnaletica svolge un ruolo importante ai fini della sicurezza: un appropriato segnale, infatti, trasmette con immediatezza un messaggio che fornisce unʹutile indicazione
DettagliLuoghi di lavoro Art. 62 D. Lgs n. 81/08
1 Luoghi di lavoro Art. 62 D. Lgs n. 81/08 DEFINIZIONE Luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all interno dell azienda o dell unità produttiva, nonché ogni altro luogo di pertinenza dell'azienda
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA Servizio di Prevenzione e Protezione PIANO DI EMERGENZA
PIANO DI EMERGENZA Identificazione delle emergenze e delle situazioni incidentali Le emergenze e le situazioni incidentali ipotizzate ai fini di questo piano sono relative allo sversamento di prodotti
DettagliMinistero delle Politiche Agricole e Forestali DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE FORESTALI, MONTANE E IDRICHE
Roma, 27 GEN. 2003 Ministero delle Politiche Agricole e Forestali DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE FORESTALI, MONTANE E IDRICHE Prot. n 2740 DIVISIONE I Al Dirigente Superiore Direttore della Scuola del
DettagliProgetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare
Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Prevenzione e promozione della sicurezza Lavoro sicuro 1 LAVORO SICURO 2 1. Sicurezza: i provvedimenti
DettagliAzioni 2 e 3 Definizione standard di sicurezza Censimento degli impianti tecnologici esistenti Sala controllo impianti
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Dipartimento Lavori Pubblici, Trasporti e Reti Servizio Gestione Strade Azioni 2 e 3 Definizione standard di sicurezza Censimento degli impianti tecnologici esistenti Sala
DettagliArch. Cristina Maiolati Salute e Sicurezza sul Lavoro. Aggiornamento dei lavoratori ai sensi degli art. 36 e 37 - D.Lgvo 81/08
Arch. Cristina Maiolati Salute e I.I.S Via delle Sette Chiese Aggiornamento dei lavoratori ai sensi degli art. 36 e 37 - D.Lgvo 81/08 LA PREVENZIONE DEI RISCHI È volta a fornire alcune brevi indicazioni
DettagliDIRITTI DEI PASSEGGERI NEL TRASPORTO CON AUTOBUS
DIRITTI DEI PASSEGGERI NEL TRASPORTO CON AUTOBUS Dal 1 marzo 2013 è in vigore il Regolamento (UE) n. 181/2011, che stabilisce i diritti dei passeggeri nel trasporto effettuato con autobus, prevedendo,
DettagliPIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37
PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37 ALLEGATO REV DATA 19..26 IV INDICE PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE 1 INTRODUZIONE... 3 2 CLASSIFICAZIONE AZIENDA... 3 3 LUOGO DI SVOLGIMENTO
DettagliCARTA DEI SERVIZI. I. I Principi Fondamentali
CARTA DEI SERVIZI La Navigazione Libera Del Golfo S.r.l. (di seguito, la Compagnia di navigazione ) adotta la presente Carta dei Servizi e attribuisce alla stessa valore vincolante nei confronti dell utenza.
DettagliPREVENZIONE DELLE EMERGENZE E PROCEDURE DI EMERGENZA
Consiglio Nazionale delle Ricerche Ufficio Prevenzione e Protezione Puglia e Basilicata PREVENZIONE DELLE EMERGENZE E PROCEDURE DI EMERGENZA In base all art. 18, comma 1, lettere h) e t) del D. Lgs. 81/2008
DettagliISTITUTO COLOMBO PIANO DI EMERGENZA ESTERNO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA ESTERNE TORRE G. NA
ISTITUTO COLOMBO PIANO DI EMERGENZA ESTERNO ORGANIZZAZIONE ATTIVITA ESTERNE (redatto ai sensi del D.Lgs 81/2008 ) TORRE G. NA Definizioni generali 1.1 Obiettivi I principali obiettivi del piano di emergenza
DettagliLIBERA UNIVERSITA MARIA Ss. ASSUNTA MANUALE PER STUDENTI PROCEDURE DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE SOMMARIO 1. PROCEDURE DI EVACUAZIONE - INCENDIO
PROCEDURE DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE SOMMARIO 1. PROCEDURE DI EVACUAZIONE - INCENDIO 2. EMERGENZA SANITARIA 3. ALLAGAMENTO 4. TERREMOTO 1. PROCEDURE DI EVACUAZIONE (per qualsiasi tipo di emergenza, come
DettagliCORSI DI FORMAZIONE SPECIFICA
Informativa del 11/09/2012 CORSI DI FORMAZIONE SPECIFICA AMBITO SEGNALAZIONE PAG. Sicurezza Corso Addetti Antincendio 2 Sicurezza Corso Aggiornamento Addetti Antincendio 4 Bucciarelli Engineering S.r.l.
DettagliR.S.P.P. Misure contro l incendio
R.S.P.P. Misure contro l incendio D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D. Lgs. 81/08 - Allegato IV Misure contro l incendio Negli studi, seppure non esistano pericoli specifici di incendio: E vietato fumare Devono
Dettagli