LA GESTIONE DELLA LEPRE: FATTORI LIMITANTI E PRELIEVO SOSTENIBILE

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1 Federazione Cacciatori Ticinesi Club del Segugio Svizzero LA GESTIONE DELLA LEPRE: FATTORI LIMITANTI E PRELIEVO SOSTENIBILE a cura di Chiara Caslini Medico veterinario Riccardo Scipioni Agronomo faunista 1

2 CRESCITA DI POPOLAZIONE Resistenze ambientali e capacità portante 2

3 Le resistenze ambientali (fattori limitanti) Biotiche: Predazione Competizioni Disturbi antropici Stato fisico e sanitario Inquinamento genetico Prelievo venatorio Abiotiche: Frammentazione ambientale Clima 3

4 I fattori limitanti si sommano e le specie possono andare in declino con piccole popolazioni Necessità di una attenta gestione 4

5 Stato della lepre in Svizzera (dati 1994 ancora validi) 5

6 6

7 Obiettivo della gestione della lepre: ricerca della densità ottimizzata da consentire: 1. Prelievi venatori adeguati 2. Incrementi utili annui da compensare la mortalità 7

8 La densità di popolazione : Bassa: < 10 individui / Kmq Media: individui / Kmq Alta: > 20 individui / Kmq 8

9 NATALITÀ: Stagione riproduttiva : 8 mesi; più intensa in primavera estate N dei parti/anno: 3-4 in media N leprotti per parto: da 1 a 6 (2,1-2,6 in media) N leprotti per femmina/anno: 7-9 in media 9

10 L insuccessodella gestione è fondata sulla prassi dei ripopolamenti artificiali Immissioni di riproduttori da: Allevamento Più semplici Importazioni Cattura Più complessi Ricattura Ufficiali o non, sono tutti eseguiti in buona fede!!! 10

11 Rese di sopravvivenza Lepri di importazione: dal 15 al 33% Lepri di allevamento: dal 6 al 22% Lepri di cattura: dal 30 al 50% (A. Meriggi ) Dove reperire riproduttori idonei con buon successo riproduttivo? (riproduttori con numerosa prole fertile) Si possono istituire zone di riproduzione naturali per avere animali di sicura provenienza da utilizzare per incrementare rapidamente le popolazioni cacciabili. 11

12 Conseguenze possibili per immissione lepri : Poca conoscenza dello stato delle popolazioni Prelievo venatorio non adeguato Alte aspettative Alti costi Bassa qualità dei soggetti (problemi di adattamento) Alta mortalità (anche 95%) Diffusione di patologie Scarso successo riproduttivo => BASSA NATALITÀ 12

13 MORTALITA Cause naturali principali Malattie Predazione Clima Cause artificiali Incidenti, lavorazioni agricole, caccia, ecc La mortalità degli adulti in primavera-estate è in media del 20% Quella invernale è circa del 25% Dati indicativi molto variabili!!!! 13

14 Cause di morte nella lepre in Francia (Lamarque et al., 1996). 14

15 IL PIANO DI PRELIEVO Programmare il prelievo significa stabilire per ogni specie e per ogni popolazione quanti individui possono essere prelevati annualmente, ed in ogni unita di gestione, senza mettere in pericolo l esistenza delle popolazioni stesse. Quello che interessa la LEPRE e la piccola selvaggina è essenzialmente un prelievo di tipo quantitativo. Si determina, cioè, il massimo prelievo sostenibile dalle popolazioni, casualmente senza definire quantitativi precisi per classidisessoedetà. 15

16 Definizione del piano di prelievo 16

17 Il prelievo errato 17

18 Il prelievo corretto 18

19 Andamento abbattimenti lepre in Ticino (Rapporto UCP 2011) 19

20 (Rapporto UCP 2011) 20

21 Per stabilire l entità del prelievo sostenibile, occorrono informazioni molto dettagliate a livello di dinamica di popolazione. Occorre stimare accuratamente i principali parametri demografici che determinano le variazioni numeriche annuali. Quindi censimenti!!! 21

22 Censimenti Conteggi in battuta per aree campione Censimenti notturni da autovettura con faro Entrambi i metodi sono validi se le superfici campionate sono una porzione sufficiente dell intero territorio da sottoporre a censimento(10% sup. del territorio). Almeno due censimenti: PRE-RIPRODUTTIVO, in primavera, entro il mese di marzo, POST-RIPRODUTTIVO, in autunno, entro il mese di novembre 22

23 Dai censimenti ai parametri demografici : L incremento utile annuo (IUA): differenza percentuale tra la consistenza in primavera e la consistenza nell autunno dello stesso anno: IUA=(CA-CP) x 100 CP Dove: CP è la consistenza primaverile e CA quella autunnale. 23

24 La mortalità invernale (MI): È calcolata come la differenza percentuale tra la consistenza in autunno e la consistenza in primavera dell anno successivo. MI= (CAt-CPt+1)x 100 CAt Dove: CAt= consistenza autunnale dell anno precedente, CPt+1 = consistenza primaverile dell anno successivo. 24

25 I censimenti effettuati due o tre volte l anno permettono di determinare la tendenza delle popolazioni, gli incrementi riproduttivi e le mortalità del periodo invernale, ma non danno informazioni sulla struttura delle popolazioni. Per censire occorre precisione e metodo da acquisire con costanza ed esperienza. Censire deve diventare parte fondamentale della caccia!!! 25

26 Per ottenere informazioni sulla struttura di popolazione si può utilizzare l analisi dei carnieri. In occasione di queste operazioni tutti gli individui catturati devono essere sessati e ne deve essere determinata l età(giovani o adulti) mediante la palpazione dell epifisi del radio. Il rapporto G/A è il successo riproduttivo e può variare da 0,5 a 3,5 per adulto. Il prelievo deve essere sospeso se il G/A risulta <

27 IL PRELIEVO SOSTENIBILE Realizzare un prelievo venatorio che conservi una quota sufficiente di lepri per la successiva stagione riproduttiva. Considerando però la mortalità invernale, quelle ferite e non recuperate, quelle bracconate e quelle non segnate (MI) media 25%. 27

28 Calcolo del massimo prelievo sostenibile (M.P.S.) Per non diminuire la consistenza della popolazione, cioè per consentire solo il prelievo dell accrescimento utile annuo, il prelievo massimo sostenibile sarà uguale a: Dove: P = prelievo; CA = consistenza autunnale; P = CA -CFC CFC = consistenza programmata a fine caccia; 28

29 Avendo i dati. Cioè : Prelievo = R x ( J + 1 ) (1/y R) Consistenza autunnale lepri riproduttori da conservare Dove: R = n Riproduttori fine inverno (consistenza primavera) - da censimento x = tasso medio di sopravvivenza primaverile -estiva (80%)- da censimento J= n G/A ad inizio stagione venatoria da analisi carnieri da analisi carnieri Y = tasso medio di sopravvivenza invernale (75%)- da censimento (1/y R) = lepri da conservare 29

30 Cosa fare? 1. Creare un interesse sulla lepre per acquisire dati, specializzarsi sui censimenti, monitoraggi sanitari, 2. Lavorare su ambiti di caccia proporzionati alle popolazioni 3. Evitare lanci di riproduttori non idonei 4. Rispetto del periodo riproduttivo 5. Piano di abbattimento a fasi, aggiornabile 6. Creare zone di protezione localizzate nel territorio e anche per creare naturalmente riproduttori Prioritario, più difficile e importante e.. PROVARE!!!! 30

31 Federazione Cacciatori Ticinesi Club del Segugio Svizzero GRAZIE per l attenzione e Buona caccia sostenibile! Per ulteriori informazioni: 31

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