Manifestazione di protesta Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa di Reclusione di Padova

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1 Segreteria Nazionale Coord. TrivenetoS.A.P.Pe Via Due Palazzi, PADOVA Manifestazione di protesta Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa di Reclusione di Padova Nelle giornate di Giovedì 13 e Venerdì 14 dicembre 2018 il tutto (98%) il personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa di Reclusione di Padova ha manifestato contro l attuale dirigenza e contro l immobilismo del Provveditorato Amministrazione Penitenziaria del Triveneto. Poiché al pari delle altre Forze dell Ordine non possiamo scioperare per Legge, siamo stati costretti a fare una protesta consistente nella non consumazione del pasto che ci viene fornito dal Dipartimento dell Amministrazione Penitenziaria. Per non creare ulteriori problemi ad altri onesti lavoratori che quotidianamente lavorano nella nostra mensa siamo stati costretti a firmare il foglio pasti, ritirare le pietanze e gettarle nella spazzatura altrimenti la Ditta appaltatrice non sarebbe stata pagata dalla nostra Amministrazione in questi due giorni di protesta. Rivendichiamo questo gesto poiché l unico a nostro parere per far capire il disagio che pervade l intero Corpo di Polizia Penitenziaria che quotidianamente presta servizio all interno della Casa Reclusione di Padova, consapevoli di una scelta forte che a molti potrà sembrare quantomeno inopportuna in questo periodo storico. Di seguito elenchiamo solo alcune motivazioni che ci hanno portato alla suddetta protesta. Totale abbandono del Poliziotto Penitenziario condannato a prestare servizio nei reparti detentivi in numero insufficiente rispetto ai carichi di lavoro triplicati esponenzialmente in questo ultimo periodo, generato in particolar modo da un aumento di detenuti con problemi psichiatrici a causa della chiusura degli O.P.G.; Carenza di personale rispetto alle innumerevoli attività intramurarie con relativa gestione e messa in sicurezza del personale civile che accede nel carcere; Un gruppo irrisorio di detenuti, ha aggredito il personale di Polizia Penitenziaria in servizio, ha messo in tumulto un intero piano detentivo perché non riuscivano a fare una doccia con l acqua calda (quindi con seri problemi di igiene e salute personale) cosa che il personale di Polizia

2 Penitenziaria aveva prontamente e più volte segnalato e che nessuno ha preso in seria considerazione; Aggressioni continue da parte dei detenuti nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria. I. Ultima in ordine cronologico un collega è stato malmenato due volte dallo stesso detenuto (notizia riportata dai quotidiani locali) all interno dell istituto e costretto a pagarsi le cure mediche poiché la Direzione non ha voluto inviare il proprio dipendente tramite Modello C, ossia procedura semplificata prevista per fatti accaduti nell espletamento del proprio servizio/dovere in uso alle Forze dell Ordine e Militari. II. Mentre, solo qualche giorno fà, un detenuto tunisino ha messo a soqquadro l intero pronto soccorso dell Ospedale Civile di Padova con intervento di numerosi vigili urbani; Personale di Polizia Penitenziaria costretto a raccogliere fondi per acquistare a proprie spese Computer, monitor Tv, Sedie, telefoni, materiale di cancelleria, ecc. poiché la Direzione ha imposto la dematerializzazione del cartaceo ma si è dimenticata di dotare il personale della strumentazione necessaria; Personale di Polizia Penitenziaria costretto ad acquistare a proprie spese scarpe, camicie, ecc., nonché rattoppare le divise perché sono anni che non vengono sostituite da Roma; Personale di Polizia Penitenziaria in servizio al Nucleo Traduzioni padovano costretto ad anticipare soldi per servizio e ad aspettare mesi per i pagamenti degli arretrati, per non parlare dei mezzi in dotazione al Corpo ( furgoni con Kilometraggio superiore ai Km ). E meno male che qualcuno si ostina a dire che il Carcere di Padova è il fiore all occhiello dell Amministrazione penitenziaria. Con preghiera di pubblicazione presso gli organi di stampa, la Segreteria Nazionale del Sappe per il Coordinamento del Triveneto.

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