ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTEL MAGGIORE SCUOLA DELL INFANZIA VILLA SALINA PROGETTO LETTURA
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTEL MAGGIORE SCUOLA DELL INFANZIA VILLA SALINA PROGETTO LETTURA Anno scolastico 2014/2015
2 Parlare di lettura e di lingua scritta nella Scuola dell infanzia non significa anticipare alcuni apprendimenti (che rimangono specifici della Scuola primaria) bensì avviare gradualmente il bambino a familiarizzare con la lingua scritta e ad attivare propri meccanismi di scoperta e di riflessione. Negli ultimi anni, le numerose ricerche tenutesi in diversi paesi da varie studiose (L. Lentin, E. Ferreiro, A.Teberosky...), pur partendo da ipotesi diverse e utilizzando differenti metodologie, hanno evidenziato un dato fondamentale: che il bambino ha un ruolo attivo e autonomo nei confronti dell apprendimento della lingua scritta, e questo avviene in tempi precoci rispetto a quanto si fosse fino ad ora considerato. Questo anche perchè la diffusione di libri, giornali, la presenza di mass media, ecc. fanno sì che l universo che circonda il bambino sia ormai sempre più pieno di segni, scritte, simboli. Gli studiosi che indagano sul processo cognitivo assicurano che il bambino di oggi si pone molto prima dei sei anni il problema di interpretarli. Negli anni che precedono la Scuola primaria non si tratta quindi di anticipare la padronanza del codice scritto da parte del bambino, ma piuttosto di rispondere adeguatamente alle curiosità che il bambino stesso manifesta per gli aspetti generali di lettura e scrittura, e di sollecitare il suo interesse per il significato dei messaggi scritti. Per il bambino, la possibilità di disporre di tanti "lettori", che comincino a leggere per lui molto precocemente, significa accumulare anni di esperienze di lettura "goduta, amata, prima della scuola dell obbligo": un lungo percorso di ascolto del linguaggio scritto durante il quale potrà, tra le altre cose, arricchire il suo linguaggio verbale. Il testo dei Nuovi Programmi per la Scuola primaria dice: "La prima esperienza di lettura da parte del fanciullo (...) è sentire leggere l'adulto ". Da non sottovalutare, inoltre, il momento della lettura spontanea da parte del bambino, in cui egli "gioca a saper leggere". Questo momento, fortemente creativo, durante il quale il bambino acquista atteggiamento da lettore e tenta di riproporre il testo rielaborandolo e cercando di formularlo al meglio, questo giocare con la lingua, con la lettura, costituisce un lungo apprendistato, senza lo spauracchio dell'errore e rispetta, tra le altre cose, il diritto di leggere qualsiasi cosa e il diritto di non finire un libro o di rifiutarlo. A seguito delle suddette considerazioni, il presente "Progetto lettura" prevede i seguenti momenti: 1. ANGOLO DELLA LETTURA: All interno della Scuola è stato allestito uno spazio per la lettura spontanea da parte dei bambini. Vi sono alcuni divanetti,un tappeto e una libreria in cui i bambini trovano vari tipi di libri: vi sono libri di sole immagini e libri di solo testo, storie brevi e storie complesse, ai quali avvicinarsi con cura e rispettando delle regole (nello "spazio lettura" si può accedere in numero ristretto e rispettando perciò dei turni; una volta letti i libri vanno riposti). 2. LETTURE GUIDATE: Si conducono, ad opera delle insegnanti, in diversi momenti della giornata: al mattino, prima del riposo pomeridiano e, per i bambini di 5 anni, come momento di educazione all ascolto, per introdurre le attività del pomeriggio. Dopo la lettura del testo da parte dell'adulto, si "leggono" le
3 illustrazioni per commentarle insieme, si discute e ci si confronta sul contesto, sulle fasi del racconto letto, sui diversi personaggi, parteggiando per l'uno o per l'altro e favorendo così il formarsi di un certo senso critico. 3. PRESTITO LIBRI: Il venerdì ogni bambino sceglie un libro della Scuola (che viene opportunamente registrato su un quaderno) e lo porta a casa per leggerlo con la mamma o il papà o i fratelli più grandi, sapendo di doverlo restituire nelle medesime condizioni il lunedì mattina quando la Scuola riapre. Il prestito a casa dei libri della Scuola si propone, tra le altre cose, di educare il bambino ad un corretto uso dell'oggetto comune (in questo caso il libro), non personale ma di comunità e che pertanto deve essere trattato con il massimo rispetto. Si propone, inoltre, di sollecitare l'autonomia del bambino nelle scelte dei libri e, non ultimo, di far utilizzare il libro ai genitori nella relazione col bambino, convinti che la motivazione alla lettura non può esaurirsi in ambito scolastico, ma può risultare efficace se si attua un processo analogo e contemporaneo all'interno dell'ambito familiare.
4 Ai genitori dei bambini di 5 anni Gentili genitori, anche quest anno, a partire dal primo venerdì del mese di febbraio, intendiamo proporre, ai bambini che frequentano l'ultimo anno della nostra scuola, il PROGETTO LETTURA: tutti i venerdì ogni bambino sceglierà un libro (che verrà opportunamente registrato su un quaderno) e lo porterà a casa per leggerlo con la mamma o il papà o i fratelli più grandi, sapendo di doverlo restituire nelle medesime condizioni il lunedì mattina, al rientro a scuola. Il prestito a casa dei libri scolastici si propone, tra le altre cose, di educare il bambino ad un corretto uso dell'oggetto comune (in questo caso il libro), non personale ma di comunità, e che, pertanto, deve essere trattato con il massimo rispetto. Si propone, inoltre, di sollecitare l'autonomia del bambino nella scelta dei libri e, non ultimo, di far utilizzare il libro ai genitori nella relazione col bambino, convinti che la motivazione alla lettura non deve esaurirsi in ambito scolastico, ma può risultare efficace solo se si attua un processo analogo e contemporaneo all'interno dell'ambito familiare. Per il bambino la possibilità di disporre di tanti "lettori", che comincino a leggere per lui molto precocemente, significa accumulare anni di esperienze di lettura "goduta, amata, prima della scuola dell'obbligo". Il testo dei Programmi per la Scuola Elementare dice: "La prima esperienza di lettura da parte del fanciullo(...) è sentire leggere l'adulto". Credendo nella significatività del progetto, confidiamo, come sempre, nella vostra collaborazione. Le insegnanti
5 ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTEL MAGGIORE Via Bondanello, 28 - Castel Maggiore (Bo) Codice meccanografico BOIC82200G Scheda di progetto della scuola dell infanzia Villa Salina A. s. 2014/15 Titolo Referente e docenti coinvolti Tematica Destinatari Classi coinvolte Grosso Liliana Le insegnanti della 2 sezione Ampliamento dell offerta formativa I bambini di 5 anni e le loro famiglie La 2 sezione di Scuola dell infanzia PROGETTO LETTURA Ditte esterne coinvolte / Esperti esterni coinvolti / Sintesi dell'attività Prestito dei libri scolastici, ogni fine settimana, per la lettura in famiglia Finalità e Obiettivi Coinvolgere le famiglie nel processo di motivazione alla lettura, attribuendo così a quest ultima una valenza affettiva Ascoltare la lettura di testi narrativi Comprendere i personaggi, i luoghi, i tempi di un racconto Narrare rispettando le sequenze temporali di un testo narrativo Metodologia Tempi Strumenti Verifica e valutazione Prestito di un libro della biblioteca scolastica, ogni venerdì, per la lettura in famiglia, e riconsegna dello stesso al lunedì Da febbraio a maggio Libri della biblioteca scolastica Buste di stoffa, contrassegnate, per il trasporto dei libri casascuola Conversazioni individuali e di gruppo sul contenuto e il gradimento dei libri letti Documentazione Il presente documento Il registro dove vengono annotati i libri dati in prestito Divulgazione Relazione finale delle insegnanti coinvolte Costi Castel Maggiore, 30/09/2014 Firma
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