IndIce. IntroduzIone. I gesti non mentono, impariamo a capirli. Interpretare i segnali corporei per conoscere gli altri e se stessi.
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- Lazzaro Giuliani
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1 IndIce IntroduzIone 8 I gesti non mentono, impariamo a capirli Interpretare i segnali corporei per conoscere gli altri e se stessi prima parte 10 La comunicazione non verbale Il corpo dice più delle parole 5
2 IndIce seconda parte 22 così parla IL nostro corpo 24 definire il territorio: i nostri spazi personali 30 La cinesica, il linguaggio dei gesti terza parte capire gli altri dai Loro gesti La prima impressione è quella che conta La stretta di mano definisce i ruoli Il modo in cui ti siedi racconta molto di te esprimere le emozioni con i gesti inconsci 6
3 Quarta parte scoprire La verità su BugIe e amore I gesti che tradiscono chi sta mentendo I segnali del corpo nel corteggiamento come corteggia lui, come corteggia lei QuInta parte 132 I gesti nelle varie situazioni della vita Le occasioni di lavoro e di studio Le differenze nei gesti fra le diverse culture anche nel sonno il corpo rivela la tua personalità 7
4 Il linguaggio del corpo introduzione I gesti non mentono, impariamo a capirli Interpretare i segnali corporei per conoscere gli altri e se stessi Gli piaccio o non gli piaccio? Sta dicendo una bugia? Come devo comportarmi per fare buona impressione al colloquio di lavoro? Tutte domande alle quali possiamo rispondere se sappiamo leggere i gesti spontanei di coloro che abbiamo davanti, che ci rivelano i loro reali pensieri e sentimenti. Il corpo non può mentire, a differenza delle parole. Dopo solo pochi minuti, ci siamo già formati un opinione sulla persona che vediamo per la prima volta. La nostra impressione dipende solamente in minima parte dalle sue parole e molto da come si atteggia e dai gesti che compie. Quando interagiamo con qualcuno, entra in allarme la parte animale e primitiva del nostro cervello, quella che si preoccupa della nostra sopravvivenza. Vengono attivati i sensi per capire se quella persona è amica o nemica, se ha un atteggiamento di dominanza o sottomissione e se è un possibile partner sessuale. Cerchiamo nei suoi gesti i segnali utili per raccogliere informazioni su questi aspetti e, dopo una prima fase di studio, reagiamo con le contromisure adeguate. Se il nostro interlocutore ci sembra potenzialmente ostile, allora 8
5 adottiamo atteggiamenti difensivi o di contrapposizione; se è un capo, di conseguenza compiamo gesti di sottomissione; se è un gregario mostriamo la nostra autorità. Infine, se la persona è attraente dal punto di vista sessuale, mettiamo in atto dimostrazioni di attenzione e di possibile corteggiamento. Tutto questo in maniera automatica, senza che ce ne rendiamo conto. La stessa cosa succede in tutte le occasioni sociali della vita, quando ci troviamo in presenza di altri. I corpi si mandano continuamente messaggi reciproci, ma quasi sempre non ne abbiamo coscienza. Con l evolversi della nostra parte più razionale e l accettazione delle convenzioni sociali, abbiamo perso contatto con la nostra radice istintiva, che comanda l attività gestuale. Si è creata una frattura fra il linguaggio istintivo delle nostre emozioni e la nostra sfera mentale. Oggi non sappiamo capire razionalmente il significato di tutti i gesti altrui e non siamo consapevoli neppure dei nostri. Spesso ci capita di sbagliare atteggiamento, specialmente in amore, perché non abbiamo saputo cogliere il significato del messaggio corporeo che ci era stato inviato, oppure lo abbiamo frainteso. In questo libro vogliamo fornire una guida al significato dei gesti, un dizionario del linguaggio non verbale, che sia utile per orientarsi nelle varie situazioni della vita quotidiana. Leggere il linguaggio del corpo è un operazione non semplice, ma affascinante. È uno strumento importante per capire meglio gli altri e noi stessi, arrivando a percepire la voce dei nostri bisogni, delle nostre paure e della nostra anima profonda. Il corpo non mente, impariamo ad ascoltarlo e a capirlo. 9
6 TERZA PARTE Esprimere le emozioni con i gesti inconsci A bbiamo visto che varie parti del corpo vengono usate per lanciare messaggi rivelatori, che sono segnali precisi delle sensazioni ed emozioni che stiamo provando. Il linguaggio del corpo è l espressione del nostro inconscio, la manifestazione della soddisfazione, del disagio o della paura nei confronti della realtà che stiamo vivendo in quel momento. La comunicazione non verbale esprime atraverso i gesti quello che le parole in quel momento non possono dire. Ma perché il gesto e la postura di una persona siano effettivamente significativi di un emozione, occorre che siano la reazione immediata a una stimolazione emotiva appena accaduta. Bisogna saper cogliere il gesto rapidissimo e capire che cosa può averlo provocato, pochissimi istanti prima (una parola, la mossa di un altro, l arrivo di una persona...). Ma i singoli gesti spesso non sono sufficienti per decodificare esattamente gli stati d animo delle persone, perché presi da soli sono come singole parole estratte dalla frase, che possono assumere significati ben diversi. Solitamente gli stimoli emotivi si sfogano attraverso più gesti, posture e scarichi tensionali che si manifestano contemporaneamente. 84
7 Capire gli altri dai loro gesti Segnali d ansia e di tensione Colpo di tosse Quando proviamo paura o sentiamo il forte desiderio di fuggire da una certa situazione, tutto il nostro corpo sprigiona ansia e tensione. Si attivano le reazioni fisiologiche tipiche delle situazioni di stress. Il cuore batte più forte, aumenta la frequenza del respiro, si passa dalla secchezza delle fauci all ipersalivazione. Questo provoca l emissione di una serie di segnali corporei, tra cui quello di schiarirsi la gola, o di produrre un colpo di tosse. Questo gesto nasce dal fatto che l ansia porta a un restringimento della faringe o della laringe che ci fa sentire un occlusione nel respiro, oppure provoca un senso di fastidio, simile al prurito in gola. Il colpo di tosse è la risposta fisica più immediata, per liberare la gola; è quindi una manifestazione fisica evidente della condizione di disagio emotivo. REAZIONI AL SENSO DI OPPRESSIONE I gesti per cercare di respirare meglio S pesso nei momenti di tensione avvertiamo lo stimolo a deglutire, per cercare di liberare la gola che sentiamo come ostruita. Per alleviare la tensione, infiliamo un dito nel collo della maglia o della camicia, come per cercare di respirae meglio. L ansia ci fa mancare il respiro 85
8 TERZA PARTE Boccate d ossigeno L ansia può provocare la contrazione del torace, con la sensazione di non riuscire a respirare bene; quindi siamo portati ad inspirare a bocca aperta. Anche sbadigliare, se non c è stanchezza o sonnolenza, può esprimere una sensazione di fastidio e di irrequietezza. Cambiare colore L agitazione può provocare pallore improvviso o al contrario arrossamento del viso e del collo, a causa di un improvviso fl usso di sangue e dell aumento della pressione. Mani che sudano Un altro segnale d ansia è la sudorazione delle mani, una reazione involontaria che nasce da uno stimolo emotivo. Proprio perché involontario, è un segnale di estrema importanza, tanto che viene utilizzato come indice significativo dalla cosiddetta macchina della verità. Spazzare le briciole Mentre siamo seduti al tavolino di un bar o di un ristorante, i segnali di disagio si possono manifestare spazzando con le mani le briciole sulla tovaglia, o sminuzzando un pezzo di pane o dei grissini. Mordersi le labbra Mordersi le labbra Il disagio e l irritazione possono manifestarsi tramite l aumento della frequenza con cui sbattiamo le palpebre, oppure attraverso il gesto di mordersi il labbro inferiore, le unghie o il cappuccio di una penna. 86
9 Capire gli altri dai loro gesti I messaggi di chiusura Braccia e gambe incrociate Abbiamo già visto che le braccia conserte sono uno dei segnali più evidenti di chiusura di fronte alle persone e alla situazione. Esistono anche altri messaggi non verbali dal significato analogo. Incrociare le gambe stando in piedi lancia un segnale di chiusura, di ripiegamento su se stesso e di difesa. È facile che questo atteggiamento venga adottato, insieme alle braccia strette al petto, quando ci si trova in mezzo a persone estranee. Braccia e gambe incrociate Barriere difensive In fase di chiusura difensiva, la persona tenta di ripararsi contrapponendo delle barriere che la proteggano. Per esempio una donna può usare la propria borsetta ponendola davanti a sé come un ostacolo che blocchi anche simbolicamente l interlocutore. Oppure può usare come barriera anche un bicchiere o un altro oggetto che ha in mano, tenendolo ben fisso davanti a sé. Protezioni sul petto Anche la giacca tenuta chiusa, un libro o un giornale stretto saldamente sul petto sono sintomi di un atteggiamento difensivo e della volontà di tenersi al riparo dalla situazione o dalle persone presenti, che creano disagio. Le braccia come difesa 87
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