L organizzazione distrettuale: ruolo del Distretto, attività di programmazione, vincoli
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1 ASSESSORATO ALLE POLITICHE PER LA SALUTE WORKSHOP IN MATERIA DI SALUTE E SANITA Trento 5 maggio, 19 maggio, 5 giugno 2006 L organizzazione distrettuale: ruolo del Distretto, attività di programmazione, vincoli dott. ssa Paola Maccani, dott. Marino Migazzi
2 L.P. 10/93 DISTRETTO: normativa Ai Distretti è assegnata la responsabilità di fornire nel proprio ambito territoriale, le prestazioni e attività proprie del SSP in materia di prevenzione, cura e riabilitazione e medicina legale. Oltre a svolgere le altre attività di competenza, i Distretti gestiscono i presidi ospedalieri situati sul proprio ambito territoriale, tranne che per quanto riguarda gli HH di Trento e di Rovereto.
3 LE ATTIVITA DEL DISTRETTO FANNO RIFERIMENTO A: Programmazione aziendale e più in generale provinciale Regolamento della Azienda provinciale per i servizi sanitari (organizzazione) Pianificazione annuale delle attività Direttive su specifiche aree di competenza (gestione) Integrazione con altri soggetti
4 Struttura della presentazione Principali attività del Distretto utilizzando come griglia di riferimento la struttura essenziale dei Livelli Essenziali di Assistenza 1. Assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro 2. Assistenza distrettuale 3. Assistenza ospedaliera 4. Assistenza a particolari categorie di cittadini o in condizioni particolari Ruolo del Distretto
5 ISCRIZIONE AL SERVIZIO SANITARIO PROVINCIALE/ 1 Porta di accesso alle prestazioni sanitarie Rilascio della Tessera sanitaria Anagrafi necessarie: anagrafi dei Comuni (e relativi aggiornamenti) anagrafe dei MMG e dei PLS (e relativi aggiornamenti) Anagrafe tributaria Anagrafe dei cittadini esenti dal pagamento del ticket Anagrafe dei cittadini stranieri ed extra comunitari (residenti, domiciliati, irregolari)
6 ISCRIZIONE AL SERVIZIO SANITARIO PROVINCIALE/ 2 Cittadini stranieri iscritti al SSP circa Operazioni effettuate in un anno sulla anagrafe sanitaria Operazioni effettuate in un giorno sulla anagrafe sanitaria Circa 1/3 dei cittadini che accedono quotidianamente all anagrafe è straniero circa circa 3.000
7 Attività distrettuali 1. ASSISTENZA SANITARIA COLLETTIVA 2. ASSISTENZA DISTRETTUALE 3. ASSISTENZA OSPEDALIERA
8 Assistenza sanitaria collettiva Profilassi delle malattie: vaccinazioni obbligatorie e raccomandate Verifica sanitaria degli ambienti di vita (extracomunitari- ITEA) Tutela igienico sanitaria degli alimenti (autorizzazione vigilanza) Educazione sanitaria nelle scuole Rilascio di certificazioni sanitarie (idoneità al servizio alla patente di guida per particolari impieghi, ecc.) Attività di medicina legale (riconoscimento invalidità civile a domicilio, ultra 65enni)
9 ASSISTENZA DISTRETTUALE 1. Assistenza primaria 2. Assistenza specialistica 3. Assistenza farmaceutica e affini 4. Salute mentale 5. Assistenza protesica
10 1. Assistenza primaria/ 1 Principali prestazioni prestazioni ambulatoriali e domiciliari dei medici di famiglia continuità assistenza sanitaria notturna e festiva Servizio turistico assistenza infermieristica territoriale assistenza domiciliare (vari gradi di complessità) RSA Hospice consultorio familiare
11 Assistenza distrettuale/ 1 Soggetti coinvolti MMG e PLS (circa 470 a livello provinciale) Medici della continuità assistenziale (circa 250 medici/ anno) Servizi infermieristici territoriali (più di 250 professionisti dell assistenza tra IP, assistenti sanitarie e ostetriche) Medici delle UOAT Medici specialisti dipendenti e convenzionati Servizi sociali dei Comprensori e dei Comuni Associazioni di volontariato Ospedali a gestione diretta o accreditati RSA 1. Assistenza primaria/ 2
12 2. Assistenza specialistica / 1 Principali prestazioni Chi le produce: Visite specialistiche Prestazioni di diagnostica strumentale Prelievi (40 punti di prelievo) Gestione diretta con personale dipendente e convenzionato (100 specialisti convenzionati, Gestione con personale ospedaliero Strutture accreditate
13 2. Assistenza specialistica / 2 Accesso alle prestazioni per priorità clinica: applicazione modello RAO. Tempistica: urgenza/emergenza tipo A: max 3 gg. tipo B: max 10 gg. tipo C: max 40 gg. tipo E: senza limite massimo tipo P: programmata
14 2. Assistenza specialistica / 3 Priorità clinica: ulteriori risultati responsabilizzazione del medico prescrittore; erogazione delle prestazioni nei tempi stabiliti da parte dei servizi dell APSS; educazione degli utenti all utilizzo appropriato dei servizi.
15 3. ASSISTENZA FARMACEUTICA ED AFFINI Principali prestazioni Medicinali di fascia A (a totale carico del SSP) Medicinali di fascia C e galenici magistrali (assistenza aggiuntiva provinciale) Medicinali con particolari modalità prescrittive ed erogative Prodotti dietetici Materiale di medicazione Dispositivi medici
16 4. Salute mentale/ 1 Psicologia clinica Neuropsichiatria infantile Psichiatria Prevenzione, cura e riabilitazione attraverso attività: - Ambulatoriale - Residenziale - Semi residenziale - Ospedaliera
17 4. Salute mentale/ 2 Necessità di forte integrazione fra le discipline. Necessità di forte integrazione con: i servizi sociali, i Comuni, le scuole, il volontariato sociale, i soggetti sociali ed economici del territorio, la comunità locale, ecc. NUMERO UTENTI / ANNO 2003 Psicologia clinica Neuropsichiatria infantile Psichiatria 6.000
18 5. Assistenza protesica Fornitura di protesi ed ausili a favore di disabili fisici, psichici e sensoriali: attività effettuata dal Distretto di Trento per tutta la provincia, tranne che per alcuni prodotti come i pannoloni. DATI ANNO 2005 Numero prestazioni autorizzate Numero assistiti con almeno autorizzazione Spesa quasi 10 mil
19 COERENZA Piani e programmi DISTRIBUZIONE Servizi sul territorio PROMOZIONE RISORSE COMUNITA LOCALE INFORMAZIONE equità RUOLO DEL REVISIONE PROCESSI DI LAVORO (nuovi servizi) DISTRETTO INTEGRAZIONE DD, HH, medici conv. Serv. sociali, Altri soggetti SICUREZZA dei lavoratori e dei pazienti ORGANIZZAZIONE tempestività rispetto al bisogno
20 Piano Sanitario Nazionale Obiettivi strategici di Salute: dieci progetti per la strategia del cambiamento Progetto 2.1: attuare, monitorare ed aggiornare l accordo sui livelli essenziali ed appropriati di assistenza e ridurre le liste di attesa. Progetto 2.2: promuovere una rete integrata di servizi sanitari e sociali per l assistenza ai malati cronici, agli anziani e ai disabili. Progetto 2.6: promuovere l eccellenza e riqualificare le strutture ospedaliere. Progetto 2.7: promuovere il territorio quale primaria sede di assistenza e di governo dei percorsi sanitari e socio-sanitari. Progetto 2.9: promuovere gli stili di vita salutari, la prevenzione e la comunicazione pubblica sulla salute.
21 Piano Sanitario Strategie per lo sviluppo: La prevenzione sanitaria e la promozione della salute La riorganizzazione delle cure primarie L integrazione tra i diversi livelli di assistenza L integrazione socio-sanitaria La rete assistenziale per le cure palliative
22 Piano Sanitario Obiettivi di salute: La salute nelle prime fasi di vita, infanzia e adolescenza Le grandi patologie: tumori, malattie cardiovascolari, diabete e malattie respiratorie La non autosufficienza: anziani e disabili La tutela della salute mentale La sicurezza alimentare e la nutrizione Ambiente e salute
23 LINEE GUIDA PROGRAMMATICHE IN MATERIA DI POLITICHE PER LA SALUTE - PROGETTO SALUTE Doc. G. P. del 12/11/2004 PRINCIPI DI RIFERIMENTO PER IL SISTEMA SALUTE DEL TRENTINO la salute e la qualità della vita come priorità e come diritto fondamentale il cittadino al centro dei processi e alle azioni del sistema sanitario: - approccio globale dalla cura del sintomo e dell organo al prendersi cura complessivo l equità nella salute, nell accesso e nel trattamento da parte dei servizi sanitari: - omogeneizzazione - informazione ai cittadini la partecipazione e la responsabilizzazione dei cittadini e degli operatori sanitari l approccio intersettoriale e l integrazione socio-sanitaria
24 TEMI PRIORITARI DI INTERVENTO i tempi e le liste d attesa emergenza urgenza la mobilità sanitaria interregionale riqualificazione di ortopedia l assistenza odontoiatrica e protesica i consultori per il singolo, la coppia e la famiglia i servizi per le persone non autosufficienti UVM il progetto cure palliative i servizi veterinari: - salute animale - sicurezza degli alimenti
25 Linee di indirizzo per la qualificazione dell assistenza sanitaria primaria Delibera G.P. n del 26 agosto 2005 Distretto come struttura costitutiva del SSP, luogo di integrazione socio-sanitaria e di promozione della salute Responsabilizzazione e partecipazione dei cittadini Coinvolgimento dei MMG e dei PLS Intensificazione dell ADI Sviluppo di un sistema informativo territoriale
26 Obiettivi assegnati dalla Provincia di Trento all Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. anno 1998: Integrazione territorio ed ospedale per la gestione programmata dei ricoveri e delle dimissioni-assistenza domiciliare integrata (ADI). anno 2000: Cure palliative-comune di Trento. Unità di Valutazione Multidisciplinare. anno 2002: Assistenza domiciliare integrata - Cure palliative - Distretto di Trento e Valle dei Laghi. anno 2003: Assistenza domiciliare integrata-cure palliative-distretto Vallagarina. anno 2004: Assistenza domiciliare integrata-sperimentazione in 4 Distretti. anno 2005: Assistenza domiciliare integrata-cure palliative: estensione a un Distretto periferico: Giudicarie e Rendena anno 2006: Assistenza domiciliare integrata-cure palliative: estensione ad altri due Distretti periferici: Alta Valsugana, Bassa Valsugana e Primiero
27 Obiettivi assegnati dalla Provincia di Trento all Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. anno 2005: Riorganizzazione della rete provinciale dei punti di prelievo. anno 2005: Completamento rete dei consultori familiari. anno 2006: Definizione Profilo di salute nella comunità. Delibera G.P. n. 863 del : Ricerca-azione per problematiche psichiatriche e di handicap. Delibera G.P. n del : Linee di indirizzo per la qualificazione dell Assistenza sanitaria primaria.
28 Obiettivi PAT 2006 assegnati all APSS: Programma Vivere meglio, Vivere di più Profili di salute di Comunità Sorveglianza e prevenzione degli incidenti Emergenza droghe Persone immigrate extracomunitarie ADI- cure palliative Appropriatezza e recupero mobilità passiva
29 Obiettivi PAT 2006 assegnati all APSS: Psicologia Reumatologia Riabilitazione Accreditamento dei servizi sanitari Accesso ai pazienti e continuità delle cure Diritti dei pazienti e delle famiglie Educazione dei pazienti e delle famiglie Formazione dei professionisti della salute Comunicazione ed interoperabilità Edilizia sanitaria e attrezzature
30 PASS 2009 LA PIANIFICAZIONE delle attività da svolgere 1. il Programma Aziendale di Sviluppo Strategico (quinquennale) 2. la definizione del budget (annuale) 3. la pubblicazione degli standard di servizio ai cittadini nella Carta dei servizi dell APSS (continuo).
31 PROGRAMMA DI SVILUPPO STRATEGICO DELL APSS PROMOZIONE DELLA SALUTE MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA QUALITA GESTIONE AZIENDALE
32 PASS 2009 COSTRUIRE LA RETE dalle competenze dei singoli alle azioni del gruppo
33 BUDGET Strumento di programmazione e controllo Documento che descrive gli obiettivi da perseguire e le risorse da impiegare Finalizzato a responsabilizzazione diffusa Suddiviso in Centri di responsabilità (CdR),con autonomia organizzativa
34 BUDGET Processo che comprende: Direttive di budget Documenti di bilancio Piani settoriali: es. sicurezza,edilizia,attrezzature, formazione, personale, sistemi inf. ecc. Budget operativi delle strutture
35 Fasi del processo di budget 2006 Documento per il Comitato Direttori (settembre 2005) Bozza per la discussione (25 ottobre 2005) Proposta analitica del Distretto (16 novembre 2005 Relazione proposte del Distretto (5 dicembre 2005) Incontro in Direzione per contestualizzazione obiettivi distrettuali nella scheda di area (29 dicembre 2005) Predisposizione schede di U.O./Servizio
36 Programma di attività Obiettivi 2006: sviluppare le azioni guida per i processi assistenziali: erogare prestazioni sanitarie efficaci, appropriate e sicure;misurare i risultati di salute ecc. sviluppare le azioni guida per i processi tecnicoamministrativi: semplificare la vita delle parti interessate ecc.
37 Programma di attività Strutturato per: Obiettivo: uguale per tutte le articolazioni organizzative Attività: alcune trasversali, altre definite dalle singole articolazioni organizzative e CdR Indicatori Dato storico Dato atteso
38 Programma di attività Prestazioni: Assistenza collettiva Assistenza distrettuale Assistenza ospedaliera Progetti PAT Risorse
39 Programma di attività Evoluzione: da budget quantitativo delle prestazioni ed esclusivo dei dirigenti medici a programma di attività quali - quantitativo di tutti gli operatori delle UU.OO. e Servizi
40 Programma di attività annuale Condivisione con tutti gli operatori Modo di lavorare diverso e non solo aumento dell attività Responsabilità e diffusione della cultura della qualità a cascata
41 Le attività individuate sono conseguenti: 1) alla necessità di valutare lo stato di applicazione delle azioni promosse negli ultimi anni e di migliorarle; 2) allo sviluppo di iniziative innovative che coinvolgano più operatori in una logica di rete, la comunità e i suoi rappresentanti.
42 ASSISTENZA DISTRETTUALE Qualificazione cure domiciliari: processo di presa in carico valutazione multidimensionale dei bisogni; piano assistenziale individuale; individuazione di un case manager (responsabile del caso); individuazione dei care giver; continuità dell assistenza temporale; continuità dell assistenza spaziale: fra servizi diversi, fra ospedale e territorio; procedure per fornitura ausili, presidi e farmaci; sistema informativo; sistema di monitoraggio di eventi critici/avversi (risk management).
43 ASSISTENZA DISTRETTUALE QUALIFICAZIONE DELLE CURE DOMICILIARI la continuità dell assistenza; l integrazione ospedale-territorio e sociosanitaria; il miglioramento della funzionalità dell UVM: effettuazione audit; l identificazione del coordinatore di percorso ospedaliero e territoriale.
44 ASSISTENZA SPECIALISTICA Accesso alle prestazioni per priorità clinica: applicazione modello RAO. Tempistica: urgenza/emergenza tipo A: max 3 gg. tipo B: max 10 gg. tipo C: max 40 gg. tipo E: senza limite massimo tipo P: programmata
45 Priorità clinica responsabilizzazione del medico prescrittore; erogazione delle prestazioni nei tempi stabiliti da parte dei servizi dell APSS; educazione degli utenti all utilizzo appropriato dei servizi.
46 Assistenza collettiva Migliorare la copertura vaccinale Incrementare il tasso di adesione agli screening provinciali Effettuare attività di educazione alla salute
47 Assistenza Ospedaliera Concetto di rete: accordi-contratti fra UU.OO. e Servizi percorsi assistenziali, clinici ed organizzativi indicatori di performance integrazione con il territorio: obiettivi comuni protocolli condivisi con altri Ospedali
48 ASSISTENZA OSPEDALIERA in tale ambito si ritiene di proseguire quanto avviato negli anni scorsi in riferimento alla riduzione dei ricoveri ordinari, in particolare di quelli inappropriati e dello sviluppo dei DH e dei DS.
49 ASSISTENZA OSPEDALIERA verranno proseguite nel 2006 le iniziative e gli interventi previsti dai piani: sui requisiti minimi sulla sicurezza dei pazienti e degli operatori sulla promozione della salute
50 ATTIVITA INNOVATIVE: PROGETTI 1) Profilo di salute nella comunità: strumento che indaga i fattori che hanno ripercussioni sullo stato di salute di una popolazione Analisi dei bisogni Definizione priorità Attuazione azioni: individuazione di chi fa, che cosa Valutazione dei risultati Promozione percorsi formativi per gli operatori sanitari Sperimentazione nei Distretti Valle di Non e Valle di Sole
51 Approccio fondato sulla prevenzione e promozione della salute anziché sulla cura sulla responsabilizzazione individuale e collettiva, per conservare e migliorare il proprio stato di benessere; sulla partecipazione dei cittadini.
52 ATTIVITA INNOVATIVE: PROGETTI 2) ricerca-azione sulla valutazione di bisogni individuali socio-sanitari complessi, con l obiettivo di individuare un modello integrato di assistenza sociosanitaria per i soggetti affetti da patologie psichiatriche e in situazioni di handicap.
53 In conclusione: 1) consolidare quanto avviato; 2) misurare i risultati; 3) attivare processi nuovi; 4) lavorare in rete; 5) pensare con una logica di programma di attività integrato di U.O., di Ospedale, di Distretto.
54 ELEMENTI SALIENTI Coerenza nella programmazione delle attività con gli obiettivi provinciali e la visione strategica aziendale Lavoro in rete Coinvolgimento della comunità Responsabilizzazione dei cittadini
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