STATUTO Associazione Butterfly Cure Palliative Domiciliari. logo. Art.1 Costituzione

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1 STATUTO Associazione Butterfly Cure Palliative Domiciliari logo Art.1 Costituzione 1. E' costituita l'associazione di volontariato denominata Butterfly Cure Palliative Domiciliari ai sensi della legge 266/1991 e della legge regionale Puglia nr. 11/1994. L Associazione non ha fini di lucro neanche indiretto ed opera esclusivamente per fini di solidarietà, ed ha come logo quello riportato nell intestazione del presente atto. L associazione ha la sede legale a Valenzano (BA), e potrà istituire o chiudere sedi secondarie o sezioni anche in altre città d'italia mediante delibera del Consiglio Direttivo. 2. L'associazione: - è laica e pluralista nei suoi valori, nel rispetto dei convincimenti e dei bisogni di tutte le confessioni religiose, nonché delle necessità spirituali dei singoli, volta alla realizzazione di una rete con Enti, pubblici e privati, presenti soprattutto sul territorio nazionale, che perseguino gli scopi previsti nel presente statuto; - svolge prevalentemente le attività indicate nel successivo articolo e quelle ad esse direttamente connesse, ma anche quelle riconducibili a tutte le altre forme di assistenza rivolta a persone abbisognevoli di aiuto; - non distribuisce, anche in modo indiretto, utili e avanzi di gestione, nonché fondi, riserve o capitale durante la sua esistenza, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge; - impiega gli utili o gli avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse. 3. L associazione è costituita in osservanza alla normativa vigente ed alle linee guida europee espresse nei documenti del Consiglio d Europa per le cure palliative (Raccomandazione Rec 24, 2003 Raccomandazione n. 89/601 CEE, del Programma Europa contro il Cancro, nell ambito del programma quadro per la sanità pubblica prorogata con decisione 521/2001/CE del parlamento Europeo e del consiglio d Europa). 4. Al fine di svolgere le proprie attività l'associazione si avvale in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti. L'associazione si avvale di ogni strumento utile al raggiungimento degli scopi sociali ed in particolare della collaborazione con gli Enti locali, anche attraverso la stipula di apposite convenzioni, ai sensi dell'art. 7 della legge n. 266/1991 della partecipazione ad altre associazioni, società o Enti aventi scopi analoghi o connessi ai propri. L Associazione potrà assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo esclusivamente nei limiti necessari al suo regolare funzionamento oppure occorrenti a qualficare e specializzarne l attività da esse svolte. L'associazione potrà inoltre svolgere qualsiasi altra attività culturale o ricreativa e potrà compiere qualsiasi operazione economica o finanziaria, mobiliare o immobiliare, purché operi per il migliore raggiungimento dei propri fini istituzionali. L'associazione è aperta a chiunque condivida principi di solidarietà. 5. L'associazione ha durata illimitata.

2 Art.2 Attività 1. L'associazione svolge le proprie attività, assistenziali e di ricerca, nel campo delle cure palliative domiciliari, rivolte a tutte le persone non autosufficienti, con malattie neoplastiche e non, in progressione e con speranza di vita limitata. L Attività viene svolta tramite equipe multidisciplinare che affronta le problematiche delle persone sofferenti in chiave olistica. L equipe comprende operatori socio-sanitari e non, nell ottica del soddisfacimento dei bisogni fisici, psicologici, sociali, relazionali e spirituali della persona, con particolare attenzione alle necessità di trattamento medicopsicologico e di assistenza infermieristica. L unità di cura è rappresentata dall intero nucleo familiare, oltre che dalla persona sofferente, e si sviluppa fino alle fasi finali di vita, comprendendo anche i momenti di elaborazione del lutto. Sarà mantenuta salda sempre la volontà e il desiderio della persona sofferente, che avranno in ogni caso priorità, nel rispetto dei principi di autodeterminazione e libertà dell individuo, come ribadito dalla convenzione di Oviedo. Art.3 Soci 1. Sono soci ordinari quelli che hanno partecipato all originario atto costituitvo dell associazione e quelli che ne fanno richiesta e la cui domanda di adesione è accolta dal consiglio direttivo, successivamente alla costituzione dell associazione. 2.. Nella domanda di adesione l'aspirante socio ordinario dichiara di accettare senza riserve lo statuto dell'associazione. La qualità di socio si acquisisce a decorrere dalla data di delibera del consiglio direttivo. 3. Tuuti i soci hanno gli stessi diritti e doveri. 4. E prevista la figura di socio onorario, che sarà decisa dal consiglio direttivo, nei confronti di persone che si sono distinte per aiuto specifico o collaborazione diretta rivolta nei confronti dell associazione. Tale figura è onorifica, non ha potere di voto ma potrà partecipare a tutte le assemblee dei soci. Si perde il titolo di socio onorario o per morte o indegnità, deliberata dal consiglio direttivo. In quest'ultimo caso è ammesso ricorso al collegio di garanzia. 5. Tutti i soci cessano di appartenere all'associazione per: a) dimissioni volontarie; b) non aver effettuato il versamento della quota associativa per almeno due anni; c) morte; d) indegnità deliberata dal consiglio direttivo. In quest'ultimo caso è ammesso entro 30 giorni dalla notifica il ricorso al collegio di garanzia; e) inottemperanza dello statuto. 6.. Possono chiedere di essere ammessi come soci oltre le persone fisiche anche le persone giuridiche e le associazioni di fatto mediante inoltro della domanda scritta sulla cui accettazione decide, senza obbligo di motivazione, il consiglio direttivo. 7. Le prestazioni fornite dagli aderenti sono a titolo gratuito e non possono essere retribuite nemmeno dal beneficiario. Agli aderenti possono essere rimborsate soltanto le spese effettivamente sostenute e documentate, secondo opportuni parametri validi per tutti gli aderenti, preventivamente stabiliti dal Consiglio Direttivo e approvati dall'assemblea. Le attività degli aderenti sono incompatibili con qualsiasi forma di lavoro subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di contenuto patrimoniale con l'associazione. Art.4 Diritti e obblighi dei soci 1. Tutti i soci hanno diritto a partecipare alle assemblee, a votare direttamente o per delega, a svolgere le attività preventivamente concordate e a recedere dall appartenenza all'associazione.

3 2. I soci sono tenuti a rispettare le norme del presente statuto, a pagare le quote sociali stabilite dal consiglio direttivo, nonché eventuali contributi aggiuntivi straordinari fissati dall'assemblea, e a prestare le attività preventivamente concordate. 1.Sono organi dell'associazione: a) l'assemblea dei soci; b) il consiglio direttivo; c) il presidente; d) il direttore sanitario; e) il coordinatore sanitario; f) il direttore dell Assistenza Infermieristica g) il collegio dei revisori dei conti; h) il collegio dei garanti. Art.5 Organi 1. L'assemblea è costituita da tutti i soci ordinari. Art.6 Assemblea 2. Essa si riunisce, in via ordinaria, una volta all'anno e, in via straordinaria, ogni qualvolta il presidente lo ritenga necessario. 3. Le riunioni sono convocate dal presidente, con predisposizione dell'ordine del giorno indicante gli argomenti da trattare, almeno 7 giorni prima della data fissata, con comunicazione scritta (lettera espresso o raccomandata o telegramma o fax o o affissione nei locali dell associazione). 4. La convocazione può avvenire anche su richiesta al presidente di almeno un terzo dei soci in regola con il versamento delle quote sociali. In tal caso il presidente stesso deve provvedere, con le modalità di cui al comma 3, alla convocazione entro 7 giorni dal ricevimento della richiesta e l'assemblea deve essere tenuta entro trenta giorni dalla convocazione. 5. In prima convocazione l'assemblea è regolarmente costituita con la presenza della metà più uno dei soci, presenti in proprio o per delega da conferirsi ad altro socio ordinario. In seconda convocazione è regolarmente costituita qualunque sia il numero dei soci presenti, in proprio o per delega. 6. Ciascun socio non può essere portatore di più di quattro deleghe. 7. Le deliberazioni dell'assemblea sono adottate a maggioranza semplice dei presenti, fatto salvo quanto previsto dal successivo articolo 20 e restano affisse nei locali dell associazione per almeno 30 giorni. 8. L assemblea nomina il segretario che redige e dà lettura del verbale. 9. L'assemblea ha i seguenti compiti: a) eleggere i membri del consiglio direttivo; b) eleggere i componenti del collegio dei revisori dei conti; c) approvare il programma di attività proposto dal consiglio direttivo; d) approvare il bilancio preventivo; e) approvare il bilancio consuntivo; f) approvare o respingere le richieste di modifica dello statuto di cui al successivo articolo 20; g) stabilire l'ammontare dei contributi straordinari a carico dei soci; h) eleggere i componenti del comitato di garanzia;

4 i) approvare o respingere le decisioni del comitato di garanzia in merito all indegnità deliberata dal consiglio direttivo. 10. In assenza del Presidente dell Associazione e del Direttore Sanitario, viene eletto Presidente dell Assemblea un socio presente. Art.7 Consiglio direttivo 1. Il consiglio direttivo è eletto dall'assemblea ed è composto da almeno 3 e massimo 13 componenti. Esso può cooptare altri 3 soci, in qualità di esperti, il cui parere non è vincolante. 2. Il consiglio direttivo si riunisce di norma almeno una volta al mese. 3. Le riunioni sono convocate dal presidente, con predisposizione dell'ordine del giorno indicante gli argomenti da trattare, almeno 3 giorni prima della data fissata, con comunicazione scritta (lettera espresso o raccomandata o telegramma o fax o mail o affissione nei locali dell associazione). 4. La convocazione può avvenire anche su richiesta di almeno un terzo dei componenti; in tal caso il presidente deve provvedere, con le modalità di cui al comma 3, alla convocazione entro 7 giorni dalla richiesta e la riunione deve avvenire entro venti giorni dalla convocazione. 5. In prima convocazione il consiglio direttivo è regolarmente costituito con la presenza di almeno 2/3 dei componenti. In seconda convocazione è regolarmente costituito con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti. In caso di parità di voto inerente alla decisione da assumere prevale il voto di chi presiede il Consiglio Direttivo. 6. Il consiglio direttivo ha i seguenti compiti: a) eleggere il presidente; b) assumere il personale nei limiti di cui all art.3, comma 4 legge 266/91; c) eleggere il segretario; d) eleggere il direttore sanitario; e) eleggere il coordinatore sanitario; f) eleggere direttore dell assistenza infermieristica; g) eleggere il tesoriere; h) fissare le norme per il funzionamento dell'associazione; i) sottoporre all'approvazione dell'assemblea i bilanci preventivo e consuntivo annuali; j) determinare il programma di lavoro in base alle linee di indirizzo contenute nel programma generale approvato dall'assemblea, promuovendone e coordinandone l'attività e autorizzandone la spesa, previa consultazione del direttore sanitario e del direttore dell assistenza infermieristica per le spese inerenti l acquisto di materiale sanitario e per l assunzione del personale sanitario, nel rispetto delle risorse economiche disponibili e nei limiti di cui all art.3, comma 4, legge 266/91; k) accogliere o rigettare le domande degli aspiranti soci; l) ratificare, nella prima seduta utile, i provvedimenti di propria competenza adottati dal presidente per motivi di necessità e di urgenza. 7. Il Consiglio Direttivo decade se si dimettono la metà più uno dei suoi membri. 8. Se vengono a mancare uno o più consiglieri il Consiglio Direttivo provvede a sostituirli nominando al loro posto il socio o i soci che nell ultima elezione assembleare seguirono nella graduatoria della votazione. 9. Il consigliere assente ingiustificato per due volte consecutive decade automaticamente dalla carica. Art.8 Presidente 1. Il presidente, che è anche presidente dell'assemblea e del consiglio direttivo, è eletto da quest'ultimo nel suo seno a maggioranza dei propri componenti.

5 2. Esso cessa dalla carica secondo le norme del successivo articolo 16 e qualora non ottemperi a quanto disposto nei precedenti articoli 6, comma 4 e articolo 7, comma Il presidente rappresenta legalmente l'associazione nei confronti di terzi e in giudizio. Convoca e presiede le riunioni dell'assemblea e del consiglio direttivo. In sua assenza esse sono presiedute dal direttore sanitario. 4. In caso di necessità e di urgenza, assume i provvedimenti di competenza del consiglio direttivo, sottoponendoli a ratifica nella prima riunione utile. 5. In caso di assenza, di impedimento o di cessazione, le relative funzioni sono svolte dal direttore sanitario. 6. E a capo del personale dipendente. Il segretario ha i seguenti compiti: Art.9 Segretario a) provvede alla tenuta ed all'aggiornamento del registro dei soci; b) provvede al disbrigo della corrispondenza; c) è responsabile della redazione e della conservazione dei verbali delle riunioni degli organi collegiali. Il tesoriere ha i seguenti compiti: Art. 10 Tesoriere a) predispone lo schema del progetto di bilancio preventivo e del bilancio consuntivo, che vengono sottoposti al consiglio direttivo entro il 31 gennaio, e all assemblea dei soci entro 31 marzo; si precisa che il bilancio di gestione si intende di durata di un anno solare, che va dal 1 gennaio al 31 dicembre dello stesso anno; b) provvede alla tenuta dei registri e della contabilità dell'associazione, nonché alla conservazione della documentazione relativa; c) provvede alla riscossione delle entrate e al pagamento delle spese, in conformità alle decisioni del consiglio direttivo. Il Direttore sanitario ha i seguenti compiti: Art.11 Direttore sanitario a) coadiuva il presidente nell espletamento delle sue funzioni; b) seleziona i volontari da utilizzare nelle attività assistenziali, il personale eventualmente da assumere ed professionisti con cui instaurare prestazioni di lavoro autonomo nei limiti all art. 3, comma 4, legge n. 266/91) per quanto di loro competenza in accordo con lo psicologo e con il direttore dell assistenza infermieristica; c) approva la modulistica da utilizzare per l espletamento delle attività assistenziali; d) supervisiona, nel rispetto delle singole competenze, gli schemi assistenziali; e) interviene, in maniera diretta, su singoli operatori, laddove ritiene la condotta terapeutica inadatta, inadeguata o potenzialmente rischiosa nei confronti delle persone assistite, predisponendo, in tal caso, direttive specifiche; f) demanda allo psicologo, supervisionandone l operato, la valutazione periodica del quadro psichico degli addetti all assistenza, sia sanitari che non sanitari, con particolare attenzione al rischio del burn-out; g) propone, per quanto di sua competenza, eventuali sanzioni o sospensioni da applicare a singoli operatori; h) è responsabile, unitamente al Presidente, della conservazione dei dati sanitari sensibili dei soci e dei pazienti; i) organizza incontri interni di aggiornamento e eventi scientifici sul territorio; j) promuove forme di collaborazione, finalizzate soprattutto alla ricerca, con realtà istituzionali che si interessino di problematiche connesse a quelle citate nell articolo 2, in particolare ed in maniera preferenziale con la Direzione Scientifica e Strategica dell IRCCS Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari.

6 Il coordinatore sanitario ha i seguenti compiti: Art.12 Coordinatore sanitario a) supervisiona l organizzazione logistica dei medici in attività assistenziale; b) assegna ai medici la responsabilità assistenziale delle persone in regime domiciliare; c) predispone uno schema degli accessi dei medici nei riguardi dei singoli pazienti; d) si rapporta con il direttore dell assistenza infermieristica, per la necessaria integrazione; e) segnala al direttore dell assistenza infermieristica eventuali criticità collaborative ed integrative fra le diverse figure professionali, rilevate dai medici, che possano inficiare gli obiettivi assistenziali, a tutela del paziente e dei medici stessi; f) organizza incontri interni di aggiornamento infermieristico e di formazione del personale di supporto, nonché promuove attività di ricerca, allo scopo di migliorare qualitativamente l assistenza erogata. Art.13 Direttore dell Assistenza Infermieristica Esercita funzioni direttive, organizzative, gestionali e didattiche, inerenti l assistenza infermieristica, in quanto responsabile dell'organizzazione e della qualità dell'assistenza infermieristica stessa. Può avvalersi della collaborazione e della consulenza dei colleghi infermieri per lo svolgimento delle proprie funzioni, affidando e delegando, laddove necessario, specifici compiti e responsabilità. Il direttore dell assistenza infermieristica ha i seguenti compiti: a) collabora con il presidente, il direttore sanitario e il coordinatore sanitario nell espletamento delle loro funzioni, come esperto dell assistenza infermieristica; b) esprime parere consultivo sul personale infermieristico e di supporto infermieristico da utilizzare nelle attività assistenziali; c) predispone, con il contributo consultivo degli infermieri, la documentazione infermieristica; d) organizza incontri interni di aggiornamento infermieristico e di formazione del personale di supporto, nonché promuove attività di ricerca infermieristica, allo scopo di migliorare qualitativamente l assistenza erogata; e) svolge attività di supervisione e controllo dell assistenza infermieristica erogata, nel rispetto dell autonomia professionale dei singoli operatori; f) interviene su singoli operatori, laddove ritiene che atti assistenziali di natura infermieristica siano inadatti, inadeguati o potenzialmente rischiosi nei confronti delle persone assistite; g) segnala al coordinatore sanitario eventuali criticità collaborative ed integrative fra le diverse figure professionali, rilevate dagli infermieri, che possano inficiare gli obiettivi assistenziali, a tutela del paziente e degli operatori infermieristici. Art.14 Collegio dei revisori dei conti 1. Il collegio dei revisori dei conti è costituito da tre componenti effettivi e da due supplenti eletti dall'assemblea. Esso elegge nel suo seno il presidente. 2. Il collegio esercita i poteri e le funzioni previsti dagli articoli 2403 e seguenti del codice civile. 3. Esso agisce di propria iniziativa, su richiesta di uno degli organi oppure su segnalazione anche di un solo socio, fatta per iscritto e firmata. 4. Il collegio riferisce annualmente all'assemblea con relazione scritta, firmata e affissa nei locali associativi. Art.15 Collegio dei garanti

7 1. Il collegio dei garanti è costituito da tre componenti effettivi e da due supplenti eletti dall Assemblea dei soci. Esso elegge nel suo seno il presidente. 2. I componenti possono anche non essere necessariamente soci dell associazione e non devono avere cariche in organismi dell associazione. 3. Il collegio ha il compito di esaminare tutte le controversie tra i soci, tra questi e l organizzazione o i suoi organi, nonché tra i membri degli organi stessi. Esso giudica ex bono et aequo senza formalità di procedure. La decisione presa dal collegio dei garanti sulle controversie è inappellabile. 4. Vigila sulla corretta osservanza da parte dei soci e degli organi dell associazione delle norme dello statuto, sulla applicazione dei deliberati dell Assemblea dei soci, sulla buona amministrazione del patrimonio dell associazione e sul suo corretto utilizzo per il perseguimento degli scopi sociali. 5. Il collegio può intervenire alle riunioni del consiglio direttivo senza diritto di voto; può con richiesta scritta convocarlo per sottoporgli questioni che riguardano il buon andamento dell associazione. 6. Il collegio può richiedere la convocazione dell assemblea dei soci come stabilito nell art Esso agisce di propria iniziativa, su richiesta di uno degli organi oppure su segnalazione anche di un solo socio, fatta per iscritto e firmata. 8. Il collegio riferisce annualmente all assemblea con relazioni scritte e firmate sull operato dell associazione e degli organi previsti dallo statuto. Art.16 Durata delle cariche 1. Tutte le cariche sociali sono elettive e gratuite hanno la durata di tre anni e possono essere rielette 2. Le sostituzioni e le cooptazioni effettuate nel corso del triennio decadono allo scadere del triennio medesimo. Art.17 Risorse economiche 1. L'associazione trae le risorse economiche per il funzionamento e lo svolgimento della propria attività da: a) quote associative e contributi dei soci; b) contributi dei privati; c) contributi dello Stato, di Enti e di Istituzioni pubbliche; d) contributi di organismi internazionali; e) donazioni e lasciti testamentari; f) introiti derivanti da convenzioni; g) rendite di beni mobili o immobili pervenuti all'associazione a qualunque titolo; h) raccolta fondi. 2. I fondi sono depositati presso l'istituto di credito stabilito dal consiglio direttivo. 3. Ogni operazione finanziaria è disposta con firme congiunte del presidente e del tesoriere, salvo diverse disposizioni indicate nel regolamento. Art.18 Quota sociale 1. La quota associativa a carico dei soci è fissata dal Consiglio Direttivo. Essa è annuale; non è frazionabile né rimborsabile in caso di recesso o di perdita della qualità di socio.

8 2. I soci non in regola con il pagamento delle quote sociali non possono partecipare alle riunioni dell'assemblea né prendere parte alle attività dell'associazione. Essi non sono elettori e non possono essere eletti alle cariche sociali. Art.19 Bilancio o rendiconto 1. Ogni anno devono essere redatti, a cura del tesoriere, i bilanci preventivo e consuntivo (rendiconti) da sottoporre all'approvazione dell'assemblea che deciderà a maggioranza di voti entro il 30 aprile dell anno successivo alla chiusura dell esercizio sociale. 2. Dal bilancio (rendiconto) consuntivo devono risultare i beni, i contributi e i lasciti ricevuti. 3. Il bilancio (rendiconto) deve coincidere con l'anno solare. Art.20 Modifiche allo statuto 1. Le proposte di modifica allo statuto possono essere presentate all'assemblea da uno degli organi o da almeno un terzo dei soci. Le relative deliberazioni sono approvate dall'assemblea con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei soci. Art.21 Per deliberare lo scioglimento dell associazione e la devoluzione del suo patrimonio occorre il voto favorevole di almeno 3/4 degli associati. In caso di scioglimento, il patrimonio sarà interamente devoluto, sentita l'agenzia istituita con D.P.C.M. del 26 settembre 2000, ad altre associazioni di volontariato operanti in identico o analogo settore. Art.22 Norma di rinvio 1. Per quanto non previsto dal presente statuto, si fa riferimento alle vigenti disposizioni legislative in materia.