Con il documento di consultazione recante Linee guida per l affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali approvato
|
|
- Leonzia Barbato
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Con il documento di consultazione recante Linee guida per l affidamento di servizi a enti del terzo settore e alle cooperative sociali approvato nella seduta del 24 giugno 2015, l ANAC interviene nel delicato comparto degli affidamenti dei servizi alle organizzazioni senza scopo di lucro e alle cooperative sociali. Indubbiamente spinta ad agire anche a seguito delle inchieste romane, l Autorità Nazionale Anticorruzione, attraverso le Linee guida in parola si prefigge lo scopo di fornire indicazioni operative alle amministrazioni aggiudicatrici e agli operatori del settore al fine di addivenire ad aggiudicazioni rispettose della normativa di settore e della normativa nazionale e comunitaria in materia di affidamenti di contratti pubblici. Una volta richiamato il quadro normativo, sia di rango costituzionale (artt. 2, 3 e 38) sia di rango ordinario (in specie la l. n. 328/2000) e derivato (dpcm 30 marzo 2001) che informa l affidamento dei servizi sociali e sanitari, le Linee guida affrontano il tema riguardante le convenzioni con le associazioni di volontariato. In particolare, l Autorità, dopo aver richiamato l orientamento giurisprudenziale elaborato dalla Corte di giustizia UE, segnala che nel caso delle convenzioni con le strutture di volontariato, la norma ha dunque introdotto una possibilità di deroga al principio della libera concorrenza prevedendo una riserva in favore delle organizzazioni di volontariato per l erogazione di servizi alla persona. (p. 6). Conseguentemente, le Linee guida riconoscono che, nel caso delle organizzazioni di volontariato, così almeno come disciplinate dalla l. 266/91, in considerazione della particolare natura dell attività da affidare, non è previsto il ricorso a procedure di selezione dei soggetti con cui stipulare le convenzioni. Per quanto riguarda gli acquisti di servizi e prestazioni dagli organismi non profit, le Linee Guida come già ricordato opera un richiamo esteso alle previsioni del dpcm 30 marzo 2001, sottolineando che tale decreto prevede dunque, come eventuale e non obbligatoria la preselezione dei fornitori sulla base di una procedura basata sul criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa. Al riguardo, l ANAC raccomanda, al contrario, che la preselezione dei soggetti da iscrivere nell elenco dei fornitori dovrebbe essere sempre effettuata, in quanto da considerare modalità idonea a verificare quantomeno il possesso dei requisiti generali (esplicitati dall art. 38 del Codice dei Contratti) e delle capacità tecnicoorganizzative per gestire il servizio oggetto di autorizzazione o accreditamento. La preselezione dovrebbe poi assicurare, nel caso di più partecipanti, la selezione di quelli che sono in grado di garantire il miglior rapporto qualità e costo (p. 7). Avuto riguardo ai criteri da utilizzare per la valutazione dell offerta indicati nell art. 4 del dpcm 30 marzo 2001, le Linee guida suggeriscono di considerare il rispetto dei trattamenti economici previsti dalla contrattazione collettiva e delle norme in materia di previdenza e assistenza un requisito di partecipazione e non un criterio idoneo a valutare l offerta complessiva dell organizzazione non profit. L ottica proconcorrenziale sottesa all approccio delle Linee guida si registra anche per quanto riguarda le sovvenzioni che, in ossequio al principio di sussidiarietà orizzontale ex art. 118 u.s. Cost, la P.A. può deliberare a favore di soggetti non profit. Sul punto, l ANAC raccomanda che la concessione di contributi, sovvenzioni o altri vantaggi economici ai soggetti non profit sia preceduta da adeguate forme di pubblicità e avvenire in esito a procedure competitive (p. 8). Sul tema dell affidamento della gestione dei servizi, con riferimento alle previsioni contenute nel dpcm 30 marzo 2001, le Linee guida, collocando i servizi sociali e sanitari
2 nella loro cornice europea, evidenziano che la deroga riferita a questi servizi concerne solo l individuazione dei soggetti che possono partecipare alla gara, mentre per i servizi da affidare vale quanto disciplinato dal Codice (p. 9). In altri termini, l ANAC conferma l opportunità per le P.A. di indicare le ragioni per le quali si preferisce esternalizzare il servizio e che i servizi oggetto di esternalizzazione rientrano tra quelli per cui è prevista la deroga. A ciò si aggiunga che la scelta dell operatore non profit deve avvenire con le garanzie di imparzialità e parità di trattamento previste dall art. 27 del Codice. Come sottolineato, quindi, l ANAC è contraria all affidamento fiduciario (p. 10). Le Linee guida richiamano le previsioni contenute nella direttiva 2014/24/UE, che come è noto introduce un regime alleggerito per l aggiudicazione degli appalti inerenti i servizi sociali ed altri particolari servizi indicati nell art. 74 e nell allegato XIV. Riconoscendo che la direttiva in parola confermi in larga parte l impostazione presente nella legislazione italiana riguardante il settore non profit, l ANAC sottolinea che rispetto alla stessa sembra più orientata a criteri di concorrenza e trasparenza, introducendo limiti temporali agli affidamenti e favorendo, quindi, la rotazione, attualmente non regolamentata nella disciplina nazionale. (p. 11). Le Linee guida richiamano, inoltre, valorizzandole le previsioni contenute nella l. n. 328/2000 in materia di programmazione concertata tra P.A. ed enti non profit in ordine agli interventi e alle attività da realizzarsi nell ambito territoriale di competenza (p. 12). Per quanto riguarda, invece, nello specifico, la co-progettazione (disciplinata dall art. 7 del dpcm 30 marzo 2001), l ANAC suggerisce di attivare un percorso in 4 fasi così individuato: a) l ente rende nota la volontà di procedere alla co-progettazione mediante un avviso di manifestazione di interesse. Nell avviso sono indicati un progetto di massima e le modalità attraverso cui si procederà per l individuazione del progetto o dei progetti definitivi; b) nella seconda fase si procederà alla individuazione del soggetto o dei soggetti partner dell ente. Ciò deve avvenire mediante selezione nella quale sono valutati i seguenti aspetti: a) possesso dei requisiti di ordine generale (anche in questo caso, pur non trattandosi di una procedura riconducibile al Codice dei Contratti, sembra opportuno adottare i criteri previsti dall art. 38 dello stesso), tecnici, professionali e sociali (tra cui l esperienza maturata); b) caratteristiche della proposta progettuale; c) costi del progetto; c) avvio dell attività vera e propria di coprogettazione, apportando eventuali variazioni al progetto presentato per la selezione degli offerenti; d) stipula della convenzione. Dopo il focus sulle modalità di coinvolgimento degli enti non profit nella fase di programmazione e gestione dei servizi socio-sanitari, le Linee guida evidenziano la necessità di introdurre, anche se non obbligatorio, la previsione di precise garanzie di moralità professionale in capo ai soggetti non profit che intendano partecipare all affidamento di servizi socio-sanitari. Al riguardo, l ANAC ribadisce che vi è, infatti, l imprescindibile esigenza che il soggetto che contratta con la pubblica amministrazione anche per acquisti non disciplinati dal Codice - sia affidabile e, quindi, in possesso dei requisiti di carattere generale tipizzati dall art. 38. (p. 13) E ciò vale anche per quanto attiene alle procedure di affidamento dei servizi di cui all Allegato II B, per le quali non si applicano in via diretta neppure le disposizioni del Codice in tema di requisiti speciali di partecipazione e controllo del possesso degli stessi (art. 48), in quanto non richiamate dall art. 20, comma 1. L ANAC, ad ogni modo, ritiene che, ricorrendo alla facoltà di cui esse dispongono, le stazioni
3 appaltanti debbano richiedere, nel rispetto dei principi di ragionevolezza e proporzionalità, requisiti minimi di idoneità tecnica ed economica (anche diversi da quelli previsti dal Codice), al fine di garantire un determinato livello di affidabilità dell aggiudicatario sul piano economico - finanziario e tecnico organizzativo (p. 13). In tali ipotesi, tuttavia, non trova applicazione l art. 48 e si procede alla verifica del possesso di detti requisiti in forza dell art. 71 e con le modalità previste dall art. 43 del d.p.r. n. 445/2000 (cfr. Consiglio di Stato, sez. III, 26 settembre 2013 n. 4785). Un altro capitolo delle Linee guida è dedicato all apertura alla concorrenza. In argomento, l ANAC raccomanda che, benché trattasi spesso di situazioni emergenziali (vedi accoglienza degli immigrati), i bandi non contemplino misure volte a restringere la platea dei soggetti candidabili in ragione di appartenenza al territorio, ritenute in contrasto sia con il principio costituzionale di parità di trattamento di cui all art. 3 Cost. sia con la normativa comunitaria in materia di appalti di servizi che impone alle amministrazioni aggiudicatrici parità di trattamento tra i relativi prestatori (p. 15). In materia di controlli, le Linee guida, per vero, fanno leva sulle previsioni normative già chiare nella disciplina normativa riguardante i rapporti tra P.A. e universo non profit, richiamando le P.A. ad implementare effettivamente forme di verifica, controllo e monitoraggio delle attività, dei servizi erogati e delle organizzazioni non profit coinvolte, anche attraverso la somministrazione di questionario di gradimento agli utenti (p. 15). Altro capitolo delle Linee guida è dedicato alle proroghe e ai rinnovi contrattuali, tema questo che già in passato è stato oggetto di specifiche prese di posizione dell allora AVCP (si vedano anche i contributi pubblicati su questo sito). In argomento, l ANAC, da un lato, ribadisce che lo spostamento del termine contrattuale in avanti alle medesime condizioni deve essere confinato soltanto in casi limitati ed eccezionali. Essi devono contemplare ragioni obiettivamente indipendenti dalla P.A. aggiudicatrice e risultare effettivamente necessari per assicurare medio tempore la continuazione del servizio oggetto dell affidamento (p. 16). Anche sulla scorta di quanto stabilito nell art. 57, comma 7, del Codice dei contratti, le Linee guida ricordano che è vietato il c.d. rinnovo tacito del contratto. Il rinnovo espresso, al contrario, per poter essere legittimamente invocato, deve essere previsto, alle medesime condizioni e per un periodo di tempo predeterminato e limitato, ab origine negli atti di gara e venire esercitato in modo espresso e con adeguata motivazione (p. 16). Ciò che le Linee guida non giustificano in nessun caso è la proroga contrattuale derivante da carenze di programmazione invocate dalla P.A. procedente. Infine, sul punto, le Linee guida, richiamando l esperienza delle clausole sociali identificano una differenza tra continuità del servizio e continuità del gestore. La seconda parte delle Linee guida dell ANAC è interamente dedicata alle cooperative sociali, sulle quali (proprio per quanto riguarda gli affidamenti) era già intervenuta in passato l AVCP, le cui deliberazioni principali sono appunto richiamate nelle Linee guida in argomento. Per quanto riguarda gli affidamenti alle cooperative sociali disciplinate dalla l. 381/1991, le Linee guida inquadrano le cooperative di tipo a tra gli organismi di terzo settore, estendendo, conseguentemente, alle stesse le considerazioni già espressi per tali aziende nelle presenti linee guida (p. 19). E, dunque, alle cooperative di tipo b che le Linee guida dedicano specifica attenzione. Riconoscendo il favor legis che il legislatore del 1991 ha inteso riservare a questa particolare tipologia di impresa sociale, in specie attraverso lo strumento della convenzione ex art. 5, l.
4 381/91. Quest ultima, tuttavia, rappresenta una deroga nella scelta del fornitore di beni e servizi. In ragione di tale eccezione, rispetto alle ordinarie modalità di affidamento dei servizi (procedure ad evidenza pubblica, richiamante, peraltro, ricordano le Linee guida, dalla legge 90/2014 anche per le cooperative sociali di tipo b) l ANAC raccomanda che le P.A., qualora intendano ricorrere a questa modalità di affidamento dei servizi, specifichino le ragioni di convenienza all utilizzo del modulo convenzionale in relazione alle specifiche finalità di ordine pubblico che si intende raggiungere ed ai principi indicati dall art. 2 del Codice (p. 20). Dette finalità devono altresì presidiare, nella fase di esecuzione del contratto, appositi controlli che permettano di verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati dall ente affidante (p. 21). Se la convenzione diretta con le cooperative sociali di inserimento lavorativo è prevista per gli affidamenti c.d. sotto soglia, le Linee guida si preoccupano di rimarcare la necessità di attivare procedure ad evidenza pubblica per gli affidamenti alle medesime cooperative che risultino sopra soglia. In questi casi, tuttavia, come riconosciuto dalla normativa europea, i bandi di gara e i capitolati d oneri possono contenere, fra le condizioni di esecuzione, quella di eseguire il contratto con impiego di persone svantaggiate e quella di adottare specifici programmi di recupero e di reinserimento lavorativo. Le Linee guida, infine, sul punto, richiamano la possibilità di riservare la partecipazione, in relazione a singoli appalti, o in considerazione dell oggetto di determinati appalti, a laboratori protetti, oppure riservarne l esecuzione nel contesto di programmi di lavoro protetti quando la maggioranza dei lavoratori interessati è composta da disabili (percentuale che, come è noto, le nuove direttive approvate nel 2014 hanno ridotto, allineandola con le previsioni della legislazione italiana). L ANAC, poi, svolge una disamina sull applicazione dell art. 5, l. 381/91, evidenziando taluni aspetti già emersi nel corso delle diverse indagini condotte dall Autorità nel corso degli anni (cfr. determinazione n. 3/2012). Ribadendo che i soggetti beneficiari della previsione dell art. 5 sono soltanto le cooperative sociali di tipo b), le cooperative miste per la parte relativa all attività finalizzata all inserimento lavorativo di persone svantaggiate, nonché i consorzi di cooperative sociali, le Linee guida rimarca la necessità che l attività oggetto di esenzione devono riguardare i beni e i servizi diversi da quelli socio sanitari (p. 22). L attività svolta dalle cooperative sociali di tipo b), specie in ragione dell art. 5, l. 381/91, così come riformulato dalla l. 90/2014, benché finalizzata al perseguimento di uno scopo meritevole di tutela giuridica, deve svolgersi in un arco temporale ragionevole, avuto riguardo all oggetto della convenzione. La P.A. deve dunque determinare una durata adeguata della convenzione, al fine di permettere il dispiegarsi delle regole concorrenziali. Al riguardo, le Linee guida come già ribadito per gli affidamenti alle organizzazioni non profit conferma il divieto di rinnovo tacito delle convenzioni, anche se potenzialmente giustificabili da esigenze di natura sociale (p. 23). Al fine di tutelare il lavoratore svantaggiato, l ANAC suggerisce di valutare positivamente formule di salvaguardia (clausole sociali) presenti nel bando e dirette ai singoli lavoratori (p. 23). Per quanto riguarda il calcolo della soglia, le Linee guida stigmatizzano il comportamento di quelle stazioni appaltanti che affidano servizi e forniture ad un medesimo soggetto per gli stessi servizi (o sostanzialmente equivalenti), di durata limitata, ma ripetuti nel tempo, che singolarmente non raggiungono le soglie di fatturato comunitarie, quando invece le superano se considerati nel loro complesso. L ANAC, parimenti, dichiara di diffidare del
5 frazionamento orizzontale, ossia il caso di un unico servizio suddiviso in più affidamenti a diversi soggetti, in quanto considerabile alla stregua di un indizio di elusione della normativa (p. 23). In ordine alla procedura di affidamento, le Linee guida coerentemente con tutta la legislazione nazionale e la giurisprudenza sul punto conferma che l unica procedura che appare compatibile con gli affidamenti a cooperative sociali di tipo B è quella dell offerta economicamente più vantaggiosa. L ANAC ritiene che il programma di recupero e reinserimento lavorativo di persone svantaggiate debba essere oggetto di specifica valutazione nell ambito del criterio sopra richiamato (p. 23). Le Linee guida analizzano anche gli appalti riservati ai sensi dell art. 52 del Codice dei contratti pubblici, riconoscendo che non è impedito alle cooperative sociali di tipo b) di essere riconosciute anche come laboratori protetti/programmi di lavoro protetti, ma anzi, data l autonomia normativa degli ambiti di applicazione, ne deriva che esse, come d altronde ogni altro soggetto giuridico[ ]possono accreditarsi quali laboratori protetti o operare nell ambito di programmi di lavoro protetti ed avvalersi della riserva di cui all art. 52, a condizione che possiedano i requisiti a tal fine richiesti (pp ). (sul punto, si veda AVCP, determinazione del 23 gennaio 2008, n. 2 e sia permesso rinviare al mio articolo NEGLI APPALTI, L'UNIONE EUROPEA RICHIEDE UN FAVOR LEGIS PER L'INSERIMENTO LAVORATIVO DEI DISABILI. RIFLESSIONI SOPRA I LABORATORI PROTETTI E LE COOPERATIVE SOCIALI", in Le Linee guida raccomandano alle stazioni appaltanti di eseguire opportune verifiche in corso di esecuzione del contratto con le cooperative sociali di tipo b), che vengono identificate, in sostanza, con il permanere delle condizioni che hanno legittimato l iscrizione della cooperativa sociale nell albo regionale delle cooperative sociali, nonché la presenza della percentuale (30%) di persone svantaggiate nell esecuzione del servizio oggetto della convenzione ex art. 5, l. 381/91 (p. 25). Da ultimo, l ANAC evidenzia che: a) gli affidamenti mediante convenzione devono essere comunicati all Autorità, anche in relazione all acquisizione del CIG, secondo le soglie e le procedure vigenti per la generalità degli affidamenti; b) le somme erogate alle cooperative sociali a seguito di convenzioni sono assoggettate agli obblighi di tracciabilità. In termini conclusivi, si può sostenere che dalle Linee guida dell ANAC la legislazione domestica in materia di rapporti tra P.A. ed enti non profit e cooperative sociali esce, se possibile, rafforzata, in quanto ad essa e in essa si riconoscono gli aspetti positivi che hanno, comunque, permesso la realizzazione di molteplici esperienze e progettualità positive. Si pensi, per tutti, al dpcm 30 marzo 2001 e alla previsione in esso contenuta circa la necessità di affidare i servizi secondo il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa. Si pensi ancora alle clausole sociali, ai laboratori protetti, ai controlli in itinere ed ex post che molte P.A. (nonostante l attenzione, soprattutto mediatica, sia maggiormente interessata a segnalare l albero che cade, rispetto ai 99 che crescono ) hanno attuato e attuano. Molte
6 delle raccomandazioni contenute nelle Linee guida sono già esperienza in atto in molti contesti regionali e spesso sono il frutto di confronti costruttivi e concertati tra stazioni appaltanti e rappresentanze del terzo settore e cooperazione sociale (si veda, per tutti, il contesto della Regione Emilia-Romagna). Non mancano, poi, esperienze virtuose di enti locali (specie comuni) che hanno sperimentato modalità innovative di affidamento dei servizi alle cooperative sociali, contemplando clausole sociali, adeguati calcoli delle soglie di affidamento, principi di rotazione, attivazione di albi dei soggetti fornitori, et similia. In ultima analisi, dunque, anche se nel disegno di legge di riforma del terzo settore manca il riferimento espresso alla necessità di coordinare l emananda disciplina generale con la normativa dell Unione Europea e quella nazionale dettata dal d. lgs. 12 aprile 2006, n. 163[ ] in materia di affidamento dei servizi pubblici (Linee guida, p. 3), si può ribadire la bontà dell impianto normativo nazionale. Esso, già oggi al netto dell implementazione delle nuove direttive Ue del 2014 e dei possibili accorgimenti che i decreti legislativi attuativi della delega di riforma del terzo settore potranno contenere, è in grado di dispiegare i propri effetti di riferimento generale per le amministrazioni locali e gli enti non profit e le cooperative sociali che oggi, più che in passato, sono chiamati a realizzare progetti, attività, interventi, anche di carattere innovativo e sperimentale, per rispondere alle tante (e crescenti) istanze provenienti dalla società, e in particolare dagli strati più deboli della stessa.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
D.P.C.M. 30 marzo 2001: ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA PREVISTI DALL ART. 5 DELLA LEGGE 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DettagliOggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni.
Oggetto: Rinnovo dei contratti per la fornitura di beni e servizi stipulati dalle pubbliche amministrazioni. QUADRO NORMATIVO ( Stralcio in Allegato n.1): L art. 23 della L.62/2005 (Comunitaria 2004) ha
DettagliProgettazione - Preparazione e gestione procedure di gara
Progettazione - Preparazione e gestione procedure di gara Autori: Federica Bozza, Barbara Mura, Donatella Spiga, Angelo Violi Creatore: Formez, Progetto PARSEC Diritti: MUR Gennaio 2008, 1 edizione Il
DettagliTITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI. Art. 1 Finalità e strumenti per la realizzazione degli inserimenti lavorativi
REGOLAMENTO PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE SVANTAGGIATE E DI PERSONE CON DISABILITA ATTRAVERSO LE PROCEDURE CONTRATTUALI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Finalità
DettagliArt. 1 Oggetto. Art. 2 Ambito di applicazione
Regolamento per l affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alla soglia di rilevanza comunitaria, ai sensi dell articolo 238, comma 7 del d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163.
DettagliDeterminazione n. 16 del 03.04.2011: Contratto di fornitura di energia elettrica tra il Comune e la Società D.S.E. S.r.l.: provvedimento a contrarre.
Determinazione n. 16 del 03.04.2011: Contratto di fornitura di energia elettrica tra il Comune e la Società D.S.E. S.r.l.: provvedimento a contrarre. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO TECNICO PREMESSO che -
DettagliDisposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici
Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Obiettivi e finalità) 1. La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere
DettagliCo.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali
Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL
DettagliLegge accesso disabili agli strumenti informatici
Legge accesso disabili agli strumenti informatici da Newsletter Giuridica: Numero 81-26 gennaio 2004 Pubblicata sulla Gazzetta la Legge in materia di accesso dei disabili agli strumenti informatici, approvata
DettagliAtto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della legge 8 novembre 2000, n.
D.P.C.M. 30.3.2001 (G.U. n. 188/2001) Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della legge 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
DettagliGreen meeting e CSR: un futuro verde o al verde. Green meeting e CSR: un futuro verde o al verde
Green meeting e CSR: un futuro verde o al verde Green meeting e CSR: Elementi ambientali negli appalti pubblici un futuro verde o al verde secondo la normativa contrattuale Stefano Manetti Hotel NH Touring
DettagliSERVIZI GRATUITI PER LE AZIENDE ASSOCIATE
Area: Produzione e Scambi Argomento: SERVIZI DELL`UNIONE Data: 02/01/2015 Nuovo servizio per gli Associati dell'unione Industriali di Savona. Sportello di supporto alla digitalizzazione dei processi amministrativi
Dettagli(VEDI ART. 29 DEL REGOLAMENTO SULL ATTIVITA CONTRATTUALE CC. N. 20/2011)
REGOLAMENTO SULLA COOPERAZIONE SOCIALE APPROVATO CON DELIBERAZIONE C.C. N. 123 DEL 8 OTTOBRE 2001 (VEDI ART. 29 DEL REGOLAMENTO SULL ATTIVITA CONTRATTUALE CC. N. 20/2011) ART. 1 - OGGETTO Il presente regolamento
DettagliREGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DEI SERVIZI SOCIALI, SOCIO- SANITARI E EDUCATIVI DEL SISTEMA INTEGRATO
REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DEI SERVIZI SOCIALI, SOCIO- SANITARI E EDUCATIVI DEL SISTEMA INTEGRATO Art.1 Finalità e oggetto La presente regolamentazione definisce, in attuazione di quanto previsto all
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell
DettagliCentrali Uniche di Committenza
Centrali Uniche di Committenza Si segnalano i primi rilevanti orientamenti adottati dall Autorità Nazionale Anticorruzione 1. Determinazione n. 3 del 25 febbraio 2015 Oggetto: rapporto tra stazione unica
DettagliOPEN GROUP TANDEM. Sistemi di gestione e qualificazione ambientale dei fornitori di beni/servizi. Bologna, 31 gennaio 2008
OPEN GROUP TANDEM Sistemi di gestione e qualificazione ambientale dei fornitori di beni/servizi Lorenza Bitelli ERVET, Camillo Franco Sogesca 1 Il quadro di riferimento Il Dlgs n. 163/2006 si applica agli
Dettagli1. Il presente regolamento ha lo scopo di recepire i principi previsti per le pubbliche amministrazioni in materia di limiti ad alcune tipologie di spesa di cui al comma 2, in esecuzione della deliberazione
DettagliAllegato alla DGR n. del
Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)
DettagliSERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE
SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI - AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO ATTRAVERSO PROCEDURA COMPETITIVA AD EVIDENZA PUBBLICA. IL CONSIGLIO COMUNALE - - Vista l allegata relazione del Direttore del Settore Qualità Urbana,
DettagliAVVISO PUBBLICO PER L INDIVIDUAZIONE DI UN SOGGETTO CUI AFFIDARE IL SEGUENTE SERVIZIO:
AVVISO PUBBLICO PER L INDIVIDUAZIONE DI UN SOGGETTO CUI AFFIDARE IL SEGUENTE SERVIZIO: REALIZZAZIONE COLLEGAMENTI INTERNET FRA LE SEDI COMUNALI, FRA LE SEDI COMUNALI E SITI ESTERNI OVVERO FRA SITI ESTERNI
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
DELIBERAZIONE 5 NOVEMBRE 2015 519/2015/A AGGIUDICAZIONE DEFINITIVA ED EFFICACE DELLA PROCEDURA DI GARA APERTA - RIF. 222/2014/A - CIG 5748085DC9 - INDETTA IN AMBITO NAZIONALE FINALIZZATA ALLA STIPULA DI
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliBollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007. Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134
Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007 Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134 Nuove disposizioni in materia di trasporto a mezzo autoambulanza ai sensi della l.r. 42/1992.
DettagliComune di Cattolica Provincia di Rimini
Comune di Cattolica Provincia di Rimini DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Settore 2 Area P.O. N. 234 DEL 06/04/2016 SERVIZIO DI CUSTODIA, PULIZIA E MANUTENZIONE DEI BAGNI PUBBLICI DI PIAZZA
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità
DettagliVigilanza bancaria e finanziaria
Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
DettagliAlcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale
Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale 1. Premessa. A partire dalle indicazione della Giunta Comunale, il Settore Lavori Pubblici
DettagliEvoluzione delle Linee guida: la Direttiva CE/18/2004 sull appalto pubblico
Evoluzione delle Linee guida: la Direttiva CE/18/2004 sull appalto pubblico Annalisa Quagliata Componente del gruppo di lavoro Linee Guida Convegno Forum PA Linee guida sulla Qualità delle Forniture ICT:
DettagliL Acquisizione di beni e l affidamento della progettazione e/o realizzazione di servizi e interventi sociali
Regolamento per L Acquisizione di beni e l affidamento della progettazione e/o realizzazione di servizi e interventi sociali ( approvato con delibera di C.C. n. 17 del 29/07/05) Sommario SOMMARIO... 2
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliCOMUNE DI PORTICI. (Provincia di Napoli) BANDO DI GARA PER L AFFIDAMENTO DI CONCESSIONE PER PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE E GESTIONE DI IMPIANTO
COMUNE DI PORTICI (Provincia di Napoli) BANDO DI GARA PER L AFFIDAMENTO DI CONCESSIONE PER PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE E GESTIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO NEL COMUNE DI PORTICI SULLA COPERTU- RA DELLA
DettagliCAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti
CAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti 1/7 ART. 1 OBBLIGATORIETA (Articolo 2 e 3 del Regolamento dei Contratti) 1.1. In virtù della delega contenuta nell articolo
Dettagli1 Art. 19 della Direttiva 2004/18 in tema di Appalti riservati: Gli Stati membri possono riservare la
LA NUOVA NORMATIVA IN MATERIA DI APPALTI RISERVATI INTRODUCE NELLA LEGISLAZIONE ITALIANA LA FIGURA DEL LABORATORIO PROTETTO QUALE NUOVA FORMA DI IMPRESA SOCIALE Con l emanazione, in attuazione delle direttive
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.
REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AI FINI DELLA ELIMIAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. (Approvato con atto di Consiglio comunale n. 81 del 11/11/2005) indice ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4
DettagliPubblicata su questo Sito in data 18/04/07 Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.99 del 30 aprile 2007
Delibera n. 126/07/CONS Misure a tutela dell utenza per facilitare la comprensione delle condizioni economiche dei servizi telefonici e la scelta tra le diverse offerte presenti sul mercato ai sensi dell
DettagliAll attenzione del Presidente del Consiglio Comunale Gabriele Timpanelli. Interrogazione a risposta orale e scritta
All attenzione del Presidente del Consiglio Comunale Gabriele Timpanelli Interrogazione a risposta orale e scritta Oggetto: Mancato rinnovo da parte del Comune di Borgo San Lorenzo della Convenzione per
DettagliConsiglio Regionale. Proposta di determinazione dell Ufficio Affari Istituzionali
DETERMINAZIONE AL/AIE N 8 DATA 3.3.2014 L.R. 14 giugno 2012, n. 26 Istituzione della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità e della parità giuridica e sostanziale tra donne e
DettagliREGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE
DettagliParere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.
Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito
DettagliREGIONE LAZIO - GIUNTA REGIONALE BANDO DI GARA CIG N. 0201344A50
Allegato A REGIONE LAZIO - GIUNTA REGIONALE BANDO DI GARA CIG N. 0201344A50 SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto: Regione Lazio - Giunta Regionale,
DettagliCONSIDERATO, ALTRESÌ, CHE:
DELIBERAZIONE 15 NOVEMBRE 2012 473/2012/A AGGIUDICAZIONE DEFINITIVA ED EFFICACE DELLA PROCEDURA DI GARA APERTA IN AMBITO NAZIONALE - RIF. GOP 26/11, CIG 225763100A - FINALIZZATA ALLA SELEZIONE DI UNA APPOSITA
DettagliP R O V I N C I A D I B I E L L A AVVISO DI BANDO PUBBLICO
P R O V I N C I A D I B I E L L A Via Maestri del Commercio, 6-13900 BIELLA Tel. 015-8480650 Fax 015-8480666 www.provincia.biella.it SETTORE FORMAZIONE, LAVORO E PARI OPPORTUNITA SERVIZIO CENTRO PER L
DettagliDELIBERA N. 211 della GIUNTA CAMERALE N 24 del 22/12/2015
DELIBERA N. 211 della GIUNTA CAMERALE N 24 del 22/12/2015 OGGETTO: Asseverazione ed Autorizzazione - Azienda Speciale Fermo Promuove - Proroga contratto di somministrazione lavoro a tempo determinato.
DettagliDIOCESI PATRIARCATO DI VENEZIA BANDO DI GARA A PROCEDURA APERTA PER APPALTO LAVORI
DIOCESI PATRIARCATO DI VENEZIA BANDO DI GARA A PROCEDURA APERTA PER APPALTO LAVORI 1. STAZIONE APPALTANTE: DIOCESI PATRIARCATO DI VENEZIA San Marco n. 320/A, VENEZIA, - Tel. 0412702490 Fax 0412702420 Sito
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE COMINARDI, LOMBARDI, DI BATTISTA, TRIPIEDI, CIPRINI, CHIMIENTI, BALDASSARRE, BARONI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2832 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI COMINARDI, LOMBARDI, DI BATTISTA, TRIPIEDI, CIPRINI, CHIMIENTI, BALDASSARRE, BARONI Modifiche
DettagliMinistero delle Infrastrutture
Ministero delle Infrastrutture DIPARTIMENTO PER LE INFRASTRUTTURE STATALI, L EDILIZIA E LA REGOLAZIONE DEI LAVORI PUBBLICI Direzione generale per la regolazione dei lavori pubblici CIRCOLARE N. 24734 Del
DettagliREGOLAMENTO PER GLI IMPIEGHI DEL PATRIMONIO
REGOLAMENTO PER GLI IMPIEGHI DEL PATRIMONIO (approvato dalla Commissione Centrale di Beneficenza nella riunione del 28 febbraio 2005; coordinato con le modifiche deliberate il 24 luglio 2007, il 16 dicembre
DettagliComune di Monserrato Provincia di Cagliari Settore Urbanistica ed Edilizia Privata
Comune di Monserrato Provincia di Cagliari Settore Urbanistica ed Edilizia Privata DETERMINAZIONE DEL CAPO SETTORE N 61 DEL 10.12.2009 OGGETTO: Proroga contratti di collaborazione coordinata e continuativa
DettagliIstituto Comprensivo Statale Mestre 5 Lazzaro Spallanzani
Prot. n. 870/VI/10 Venezia-Mestre, 3 marzo 2016 REGOLAMENTO D ISTITUTO PER L ACQUISIZIONE IN ECONOMIA DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE Redatto ai sensi dell art. 125, comma 10 del D.Lgs. 12 aprile 2006,
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliIl Dirigente Scolastico I N D I C E
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE «GUGLIELMO MARCONI» FORLÌ Viale della Libertà, 14-Tel. 0543-28620 -Fax 0543-26363 - e mail itisfo@itisforli.it SITO www.itisforli.it BANDO DI GARA N. 3240884 Il Dirigente
DettagliProgetti di azione positiva
Programma obiettivo 2012 del Comitato Nazionale di Parità per l incremento e la qualificazione dell occupazione femminile, per la creazione, lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, per la
DettagliCOMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.
COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE
C O M U N E D I B A Z Z A N O REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI Allegato alla delibera di Consiglio Comunale n.104 del28/11/2011 INDICE Art. 1 - Finalità Art. 2- Registro comunale delle associazioni
DettagliRiunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03
Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi
DettagliSubappalto necessario e soccorso istruttorio alla luce del d.l. n.90/2014 1.
Subappalto necessario e soccorso istruttorio alla luce del d.l. n.90/2014 1. di Arrigo Varlaro Sinisi 2 Alla luce della recente novità normativa 3 in tema di soccorso istruttorio, c è da domandarsi se
DettagliSperimentazione dell'apprendistato di ricerca Faq aggiornate al 27 febbraio 2015
Sperimentazione dell'apprendistato di ricerca Faq aggiornate al 27 febbraio 2015 QUESITI RELATIVI AL CONTRATTO DI LAVORO Il contratto di lavoro viene stipulato tra apprendista e università o tra apprendista
Dettaglidel 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE
Circolare n. 5 del 26 gennaio 2012 Agevolazioni fiscali e contributive per i premi di produttività - Proroga per il 2012 INDICE 1 Premessa... 2 2 Detassazione dei premi di produttività... 2 2.1 Regime
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
DELIBERAZIONE 14 MAGGIO 2015 213/2015/A MODIFICHE E INTEGRAZIONI AL REGOLAMENTO SUGLI OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ, TRASPARENZA E DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI DELL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliRISOLUZIONE N. 110/E
RISOLUZIONE N. 110/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 15 maggio 2003 Oggetto: Istanza di interpello. IVA. Lavori di costruzione, rifacimento o completamento di campi di calcio. Comune di.
DettagliREGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50
REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Articolo 1 - Oggetto
DettagliIstanza di interpello. ALFA S.p.A. - Concessione di lavori pubblici. Reverse Charge. Art. 17, comma 6, lett. a), del DPR n. 633 del 1972.
RISOLUZIONE N. 101/E Roma, 18 marzo 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Istanza di interpello. ALFA S.p.A. - Concessione di lavori pubblici. Reverse Charge. Art. 17, comma 6, lett.
DettagliREGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DEI SERVIZI SOCIO - ASSISTENZIALI. Art. 1 Oggetto e finalità.
REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DEI SERVIZI SOCIO - ASSISTENZIALI Art. 1 Oggetto e finalità. Il presente regolamento disciplina l affidamento dei servizi socio-assistenziali erogati dal Piano di Zona Ambito
DettagliModelli ex d.lgs. 231/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012. Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015
Modelli ex d.lgs. 21/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012 Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015 L impatto immediato e diretto della L. 190/2012 sul d.lgs. 21/01 La Legge 190
DettagliREGOLAMENTO PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE SVANTAGGIATE E DISABILI
79 REGOLAMENTO PER L INSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE SVANTAGGIATE E DISABILI ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 84 REG./29 PROP.DEL. NELLA SEDUTA DEL 12/04/2006 LINEE PROGRAMMATICHE
DettagliRisoluzione n. 343/E
Risoluzione n. 343/E Roma, 04 agosto 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Richiesta di consulenza giuridica. Articolo 10, n. 4, D.P.R. n. 633 del 1972. Regime IVA applicabile ai servizi
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA RELATIVA ALL ADOZIONE DEL CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELL AZIENDA SANITARIA. ULSS n. 3 DI BASSANO DEL GRAPPA
RELAZIONE ILLUSTRATIVA RELATIVA ALL ADOZIONE DEL CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELL AZIENDA SANITARIA ULSS n. 3 DI BASSANO DEL GRAPPA APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE n. 55 DEL
DettagliAVVISO PUBBLICO PER L INDIVIDUAZIONE DI COOPERATIVE SOCIALI DI TIPO B INTERESSATE A PROCEDURE DI CONVENZIONAMENTO DIRETTO.
AVVISO PUBBLICO PER L INDIVIDUAZIONE DI COOPERATIVE SOCIALI DI TIPO B INTERESSATE A PROCEDURE DI CONVENZIONAMENTO DIRETTO. PREMESSO CHE: La Regione Toscana con la Legge n 24/1997 ha introdotto importanti
DettagliDelega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.
DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell università e della ricerca (MUSSI) di concerto col Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione (NICOLAIS) e col Ministro dell economia
DettagliMinistero del Lavoro e delle Politiche Sociali
CIRCOLARE N. 36/2013 Roma, 6 settembre 2013 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale per l Attività Ispettiva Prot. 37/0015563 Agli indirizzi in allegato Oggetto: art. 31 del D.L.
DettagliRUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO
RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO La rete degli operatori - L.R. 22/2006 Il sistema regionale è composto da
DettagliMODULO DIDATTICO 2 Trasparenza amministrativa: gli obblighi normativi per le scuole dopo il D.LGS. n. 33/2013
MODULO DIDATTICO 2 Trasparenza amministrativa: gli obblighi normativi per le scuole dopo il D.LGS. n. 33/2013 Introduzione al D. Lgs. n. 33/2013 1 of 21 MODULO DIDATTICO 2 Trasparenza amministrativa: gli
DettagliISTITUZIONE CENTRO SERVIZI PER ANZIANI
ALL. A) ISTITUZIONE CENTRO SERVIZI PER ANZIANI DEL COMUNE DELL AQUILA Cardinale Corradino Bafile BANDO DI GARA per l'affidamento, mediante procedura aperta, della gestione dei servizi alberghieri e di
DettagliGLI APPROFONDIMENTI DELL UFFICIO UNICO PER I CONTROLLI INTERNI Aprile 2011
GLI APPROFONDIMENTI DELL UFFICIO UNICO PER I CONTROLLI INTERNI Aprile 2011 In relazione alla pubblicazione di dati personali nei siti web delle pubbliche amministrazioni, in particolare per ciò che concerne
DettagliREGOLAMENTO DEGLI INTERVENTI E DEI CONTRIBUTI
REGOLAMENTO DEGLI INTERVENTI E DEI CONTRIBUTI (Approvato dal Consiglio di indirizzo in data 16/2/2009) ART. 1 (oggetto) 1. Il presente Regolamento disciplina, ai sensi dell art.2, comma 4, e dell art.17,
DettagliDeliberazione 1 dicembre 2011 - GOP 53/11
Deliberazione 1 dicembre 2011 - GOP 53/11 Aggiudicazione definitiva ed efficace della procedura di gara aperta, rif. GOP 40/09 CIG 03740281AB, indetta per l affidamento dell appalto di servizi avente ad
DettagliCIRCOLARE N. 14/E. Roma,10 aprile 2009
CIRCOLARE N. 14/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma,10 aprile 2009 OGGETTO: Transazione fiscale Articolo 32, comma 5 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni,
DettagliCOMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA
COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO INFORMATICO INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8 ART. 9 ART. 10 ART. 11 ART.
DettagliII.11 LA BANCA D ITALIA
Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria
DettagliI riferimenti ai sistemi di gestione ambientale negli appalti pubblici
GPPnet Forum Cremona, 10-11 maggio 2006 Laboratorio GPP: gli aspetti tecnici e giuridici degli acquisti verdi I riferimenti ai sistemi di gestione ambientale negli appalti pubblici Simone Ricotta ARPAT
DettagliORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI BASSANO DEL GRAPPA
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI BASSANO DEL GRAPPA Allegato C) alla delibera dell 1/02/2016 PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE
DettagliCOMUNE DI ERULA. Provincia di Sassari C O P I A RESPONSABILE DEL SERVIZIO TORTU CARLO. N. Gen.
COMUNE DI ERULA Provincia di Sassari C O P I A N. Gen. 748 Data: 29/11/2013 RESPONSABILE DEL SERVIZIO TORTU CARLO OGGETTO: fornitura gasolio per autotrazione e da riscaldamento Affidamento, mediante cottimo
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
INTESA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA e LA REGIONE LOMBARDIA VISTI - gli artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
DELIBERAZIONE 3 LUGLIO 2014 326/2014/R/GAS MODALITÀ PER IL RIMBORSO, AI GESTORI USCENTI, DEGLI IMPORTI RELATIVI AL CORRISPETTIVO UNA TANTUM PER LA COPERTURA DEGLI ONERI DI GARA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO
DettagliMinistero delle politiche agricole alimentari e forestali
VISTO il Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 ss.mm.ii; VISTO il D.P.C.M. n. 105 del 27 febbraio 2013 recante il Regolamento di riorganizzazione del Ministero delle politiche agricole ; VISTO il Decreto
DettagliLa legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due
La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due anni dopo la Riforma Fornero. a cura di Stefano Petri E stata pubblicata in G. U., n. 114 del 19 maggio 2014, la Legge
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 Approvato con delibera del CdA num. 39 del 13 ottobre 2014 Il presente programma fa riferimento alle deliberazioni di Consiglio di
DettagliREGOLAMENTO PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALBO PRETORIO ONLINE
REGOLAMENTO PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALBO PRETORIO ONLINE ART.1 - CONTESTO NORMATIVO 1.Il presente Regolamento disciplina le modalità di pubblicazione sul sito informatico dell Istituto Comprensivo Statale
DettagliISTITUTO PER L INNOVAZIONE E TRASPARENZA DEGLI APPALTI E LA COMPATIBILITA AMBIENTALE
Guida operativa ITACA per l utilizzo del criterio d aggiudicazione dell offerta economicamente più vantaggiosa negli appalti di lavori pubblici di sola esecuzione ROMA, giovedì 20 GIUGNO 2013 1 Le condizioni
DettagliSviluppo Investimenti Territorio s.r.l.
161/13 Sviluppo Investimenti Territorio s.r.l. Regolamento per l affidamento di incarichi professionali a soggetti esterni Sommario Articolo 1 Oggetto del Regolamento... 2 Articolo 2 Presupposti e limiti...
DettagliAllegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità
Criteri per la selezione e il finanziamento di progetti da realizzare nell ambito del Protocollo di intesa tra l Autorità per l energia elettrica e il gas e il Consiglio nazionale dei consumatori e degli
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
ALLEGATO N. 1 Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per gli Incentivi alle Imprese FONDO PER LA CRESCITA SOSTENIBILE (F.C.S.) ART. 23 DELLA LEGGE 134/2012 DOMANDA DI AGEVOLAZIONI FINANZIARIE
DettagliL appalto rientra nel campo di applicazione dell accordo sugli appalti pubblici (AAP)? NO ٱ SÌ X
Lavori Forniture Servizi ٱ ٱ X BANDO DI GARA D APPALTO Riservato all Ufficio delle pubblicazioni Data di ricevimento dell avviso N. di identificazione L appalto rientra nel campo di applicazione dell accordo
DettagliServizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale
Comune di Monterotondo (RM) Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale Relazione illustrativa delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti per la forma di affidamento
DettagliLinee guida per il Volontariato Civico del Comune di Monza
Settore Servizi Sociali, Politiche Giovanili, Partecipazione, Pari Opportunità Linee guida per il Volontariato Civico del Comune di Monza Art 1. Oggetto e finalità Il Comune di Monza intende promuovere
Dettagli