COLLANA DIDATTICA DEL DIPARTIMENTO DI STORIA, CULTURE, RELIGIONI SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA

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1 COLLANA DIDATTICA DEL DIPARTIMENTO DI STORIA, CULTURE, RELIGIONI SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA 5

2 Direttore Mariano PAVANELLO Direttore del Dipartimento di Storia, Culture, Religioni Sapienza Università di Roma Comitato scientifico Orsola AMORE Alberto CAMPLANI Anna IUSO Segreteria di redazione Michela GUERRATO (Coordinamento) Stefano MALTESE Elisa VASCONI

3 COLLANA DIDATTICA DEL DIPARTIMENTO DI STORIA, CULTURE, RELIGIONI SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Il Dipartimento di Storia, Culture, Religioni della Sapienza ( attraverso la sua collana didattica, si propone di offrire agli studenti, in una forma accessibile e organizzata, i materiali didattici (dispense, raccolte di fonti, articoli, ecc.) previsti nei moduli di insegnamento impartiti dai propri docenti. Questa collana ha quindi l obiettivo primario di essere uno strumento utile innanzitutto per gli studenti, ma anche per i docenti che potranno così mettere agevolmente a disposizione della comunità universitaria testi anche originali finalizzati all insegnamento. Mariano Pavanello Direttore del Dipartimento Storia, Culture, Religioni

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5 Adriana Piga Fausto Carletti Riconfigurazioni politiche nelle aree di conflitto a sud del Sahara Nigeria, Sud Sudan e Mali

6 Copyright MMXIII ARACNE editrice S.r.l. via Raffaele Garofalo, 133/A B Roma (06) ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: luglio 2013

7 Indice 09 ADRIANA PIGA Problematiche sociopolitiche e conflittualità estrema nella Nigeria contemporanea Premessa, Una breve cronologia politica, Le elezioni di Olusegun Obasanjo: la Quarta Repubblica dal 1999 ad oggi, Il processo di urbanizzazione, L Islam politico nel Nord della Nigeria, Origini e interpretazioni del MEND nel Sud-est della Nigeria, 70 Conclusioni, 85 Bibliografia, FAUSTO CARLETTI Sudan e Sud Sudan: storia di una secessione africana Premessa, Popolazione, urbanizzazione e ambiente, Suddivisioni amministrative, Cenni storici sul Sudan, L indipendenza e la prima guerra civile sudanese, La seconda guerra civile sudanese, Il Comprehensive Peace Agreement, L indipendenza del Sud Sudan, Sud Sudan: una nuova democrazia nel contesto africano, Sudan e Sud Sudan: quale futuro?, 144 Note, 154 Bibliografia, 157 Sitografia, FAUSTO CARLETTI Mali: cronologia della crisi fra debolezza politica e spinte integraliste Premessa, Il Mali nel Sahel conteso, Il crocevia algerino, L Azawad e le organizzazioni armate, Cronologia della crisi maliana, Le fazioni islamiste al potere nell Azawad, Nasce il governo di Unità Nazionale, La Risoluzione 2071, La Risoluzione 2085, L intervento armato francese, La riconquista di Gao, Tombouctou e Kidal, Il Mali: quali prospettive?, 222 Note, 233 Bibliografia, 235 Sitografia, 236 7

8 Ringraziamenti In primo luogo vorrei esprimere tutta la mia gratitudine a Mariano Pavanello, Direttore del Dipartimento di Storia, Culture, Religioni della Sapienza, Università di Roma per la simpatia e l interesse che ha sempre mostrato verso le mie ricerche. Inoltre un ringraziamento affettuoso va a Jean-Louis Triaud che mi ha sempre dimostrato grande stima in questi anni. Infine vorrei ringraziare colleghi ed amici quali, in particolare, Minette Macioti, Luciano Zani, Enzo Nocifora, Ernesto D Albergo, Federico Cresti e Mario Zamponi. Adriana Piga Un ringraziamento particolare a mia moglie, con tanto affetto. Fausto Carletti

9 Riconfigurazioni politiche nelle aree di conflitto a sud del Sahara ISBN DOI / pp (luglio 2013) Problematiche sociopolitiche e conflittualità estrema nella Nigeria contemporanea ADRIANA PIGA Premessa La Nigeria, paese considerato un gigante dell Africa subito dopo il Congo per motivi squisitamente geo-politici ma non solo, è uno Stato federale che comprende ben 36 Stati. Circa 250 i diversi gruppi etnici, sovente nel passato in rivalità accesa gli uni verso gli altri (Horowitz 1985). Pensiamo agli Yoruba delle regioni occidentali, ostili agli Hausa-Fulani del Nord, pensiamo agli Igbo e Ibibio delle regioni meridionali invisi alla importante frazione etnica hausa delle regioni settentrionali e così via. Tutti questi etnicismi esasperati, almeno fino alla fine degli anni Ottanta e anche oltre, hanno indotto diversi studiosi a parlare di una vera e propria questione etnica in Nigeria con specificità proprie, una sorta di lotta per le risorse in chiave squisitamente etnica in un processo di difficile integrazione nazionale (Crawford Young 1986; Suberu 1996). A lungo è, poi, perdurata una drammatica divisione fra il cosiddetto Far North, cioè le regioni settentrionali a vocazione essenzialmente agricola e, un tempo, completamente islamizzate e un Sud a prevalenza cristiana, più industrializzato e competitivo sul mercato internazionale che vede l importante etnia yoruba a Ovest e quella igbo-ibibio a Sud-Est (Crowder 1978). 9

10 10 Adriana Piga Dal punto di vista demografico, poi, la popolazione nigeriana ammonta a circa 150 milioni di persone (la popolazione ammontava a dopo il censimento 2006 ma recenti stime dell Ufficio di Statistica Nazionale fissano la popolazione a 167milioni di abitanti) (Nigeria R.C.A.C. ENIT, 2013). Dall inizio degli anni Novanta la Nigeria è diventata completamente dipendente, a livello economico, dall estrazione del petrolio, petrolio che costituisce ben il 40% del PIL. L agricoltura, che senza dubbio avrebbe potuto garantire l autosufficienza alimentare, è stata quasi abbandonata nel momento del boom petrolifero nel corso degli anni Settanta. Pertanto, la produzione, un tempo notevole, di mais, cotone e arachidi è praticamente crollata durante gli ultimi 20 anni. La Nigeria è la prima potenza petrolifera dell Africa e la sesta potenza petrolifera al mondo, non avrebbe proprio nulla da invidiare all Arabia Saudita. Invece, mentre nell ultimo decennio il PIL è triplicato, anche sotto la spinta dell aumento del prezzo della benzina, il reddito non ha seguito lo stesso andamento positivo. Anzi, almeno il 70% della popolazione nigeriana vive ancora sotto la soglia di povertà. Quasi il 40%, poi, dei giovani conosce la disoccupazione senza contare che in vaste aree periferiche del paese mancano ancora scuole, acqua e elettricità. Gli squilibri economici sono l effetto di un noto meccanismo perverso: l elite ricca diviene sempre più ricca, mentre la stragrande maggioranza della popolazione povera, nel migliore dei casi, resta povera. Si pensi che il 2% dei Nigeriani guadagna quanto il 55% della popolazione. La Nigeria è una società caratterizzata da livelli di povertà pro-capite paragonabili a quelli di paesi come il Malawi o la Somalia (Fani 2011:131). In definitiva, la Nigeria soffre del cosiddetto male olandese, cioè la maledizione che sembra colpire tutti gli Stati ricchi di petrolio. In tutti questi Stati, ad esempio, in Angola, Ciad, Gabon e Sudan in seguito alla scoperta di importanti giacimenti petroliferi, sono scoppiati violenti conflitti legati ad interessi contrastanti, locali, nazionali e internazionali. Petrolio, diaman-

11 Problematiche sociopolitiche e conflittualità estrema 11 ti, cassiterite, oro, coltan, queste le cause più frequenti di conflitti drammatici nei contesti più diversi. Come noto, nell attuale congiuntura storica e geo-politica della Nigeria, si intreccia l annosa problematica di un Federalismo imperfetto con le rivendicazioni dei gruppi etnici autoctoni e con le controversie sul ruolo delle multinazionali del petrolio, come vedremo nello specifico quando affronteremo il caso del MEND (Bach 1988: 22-30; Philippe 1988:31-43; Iwilade & Okwechime 2012). Dal punto di vista politico, più di 60 sarebbero i partiti attivi. Qui di seguito desideriamo fornire alcune indicazioni di massima su alcuni partiti nigeriani, consapevoli che questo elenco non è minimamente esaustivo. Il People s Democratic Party ha vinto tutte le elezioni fin dal 1999, pertanto si può considerare il partito egemone nella IV Repubblica. Ad esempio, nell aprile del 2003, questo partito aveva vinto le elezioni con il 54,5% dei voti e aveva ottenuto 223 seggi su 360 nella House of Representatives (la Camera dei Deputati) e ben 76 su un totale di 109 seggi in Senato. Lo stesso Olusegun Obasanjo, candidato del PDP nelle presidenziali del 2003 era stato confermato per il suo secondo mandato con il 61,9% dei voti. Nel marzo del 2008 il Congresso Nazionale del partito ha eletto come Chairman nazionale il Principe di Olokoro Vincent Eze Ogbulafor che era già stato il Segretario Nazionale del PDP dal 2001 al Tuttavia, nel corso degli ultimi anni si è notata una forte defezione dal PDP verso l Action Congress of Nigeria (ACN). Il PDP si è sempre mostrato a favore delle liberalizzazioni nel settore economico e in favore di uno spiccato conservatorismo sociale, si vedano ad esempio le misure punitive nei confronti dell omosessualità. L All People s Party (APP) era apparso come una coalizione molto articolata, dotata di un programma politico favorevole ad una democrazia reale. Tuttavia, molti dubbi sono sorti nella misura in cui molti dei suoi esponenti erano apparsi più che legati al regime dittatoriale di Abacha. Lo APP si è poi trasformato nel All Nigeria Peoples Party (ANPP), partito conservato-

12 12 Adriana Piga re, creato nel 1999, è considerato il partito di Muhammadu Buhari. È considerato il partito del Nord, il più forte partito di opposizione al PDP, tanto da controllare più o meno 7 Stati su 36. Questo partito nel 2007 prese posizione contro la vittoria di Yar Adua. Citiamo fra i suoi membri più influenti la National Women Leader Hajja Ramatu Tijani. Il National Party of Nigeria (NPN), istituito nel 1978, è stato il partito dominante durante la Seconda Repubblica sotto Shagari ( ), oggi si chiama il National Democratic Party (NDP). Il Peoples Redemption Party (PRP) era l erede della storica Northern Elements Progressive Union (NEPU) della città di Kano. Fu creato dal Mallam Aminu Kano e ne ha fatto parte il famoso scrittore Chinua Achebe. Il Congress for Progressive Change (CPC), è stato fondato nel 2009 ed era finalizzato alle elezioni dell aprile del È il 63 partito politico della Nigeria. Molti dei suoi membri erano affiliati prima allo ANPP, lo stesso Buhari lasciò formalmente lo ANPP per unirsi al CPC nel marzo del Il Segretario nazionale è stato un ingegnere Buba Galadima. Famoso nel Nord, questo partito, tuttavia, non ha mai avuto le risorse finanziarie del PDP. Muhammadu Buhari è stato il candidato del CPC contro Goodluck nel L Alliance for Democracy è stata definita da Marcella Emiliani un partito pan-yoruba, infatti, ne fanno parte molte personalità di spicco della storica, potentissima Associazione yoruba detta Afenifere sulla quale torneremo in seguito (2004). Lo stesso premio Nobel per la letteratura, Wole Soyinka ne fa parte. Questo partito si presentava come l erede dello Unity Party of Nigeria guidato un tempo (negli anni Sessanta-Settanta) dal notissimo leader yoruba Obafemi Awolowo. Il Movement for Democracy and Justice (MJD), era il partito di Muhammad Dikko, personaggio influente che pur provenendo dal Nord aveva saputo gestire ottimi rapporti con personalità politiche del Sud sia igbo che yoruba. Tra i partiti minori possiamo citare: il Labour Party (LP), il Progressive Action Congress (PAC), il Peoples Salvation Party

13 Problematiche sociopolitiche e conflittualità estrema 13 (PSP), il Nigerian Advance Party (NAP), il National Conscience Party (NCP), il Peoples Mandate Party (PMP), l Accord Party (AP), il National Movement for Progressive Party e il Mega Progressive Peoples Party (MPPP). La Nigeria ha conosciuto un numero impressionante di colpi di Stato militari che hanno dato luogo per circa 30 anni a dittature spietate e impopolari, pensiamo, ad esempio, ai regimi autoritari di generali quali Babangida e Abacha (ivi). Si è verificata cioè una militarizzazione della politica che ha minacciato a lungo la legittimità dello Stato (Falola 1995; Obi 2006:46). Di conseguenza, nella Nigeria contemporanea, il processo di democratizzazione, iniziato tardi verso la fine degli anni Novanta, si è rivelato farraginoso quanto mai e ha conosciuto difficoltà inenarrabili. Tutto ciò a causa di antiche e ramificate forme di corruzione a livello di governance locale come nazionale e a pattern di vero e proprio neo-patrimonialismo che ne hanno fatto un esempio eclatante di politica delle prebende (Joseph 1987; Carbone 2005; Blundo & de Sardan 2007). Ancora, una dialettica parlamentare debole nel passato, un regionalismo acceso e segnato da profondi squilibri regionali, un modello federale non sufficientemente elaborato dal punto di vista giuridico, hanno, poi, influito negativamente sulla gestione dello Stato (Bach 1988; Bach, Ricard 1988; Suberu 2001; Bach 2006). Dunque, con il caso nigeriano, ci troviamo di fronte ad una forma paradossale di democratizzazione ancora apparente e ancora sotto il controllo visibile e/o ovattato, almeno fino alla fine degli anni Novanta, di una potente classe militare che continuava ad influenzare la governance del paese (Falola 1995; Owoeye, 1999). Tuttavia la società civile, cristiana come musulmana, nelle sue molteplici sfaccettature, associazioni per i diritti umani, unioni di giornalisti, di avvocati, unioni sindacali, come ad esempio la Trade Union Congress appare vivace e combattiva e lotta da anni contro l eccessiva personalizzazione del potere politico (Maringues 1996; Kukah 1999; Daloz 2002; Thiery 2010:17-18; Aiyede 2003).

14 14 Adriana Piga 1.1. Una breve cronologia La Prima Repubblica: Dopo l Indipendenza, ottenuta il 1 ottobre del 1960, la Nigeria diviene una Repubblica Federale nell ambito del Commonwealth il 1 ottobre del Al Nord predomina il Northern People's Congress (NPC), il cui motto era One North One People, diretto da Ahmadu Bello e nelle regioni occidentali yoruba predomina l Action Group (AG) che si batte contro la dominazione oligarchica del Nord. Leader storico dell Action Group è stato il Chief Obafemi Awolowo, che sarà poi distrutto da accuse di corruzione, in parte ingiuste. È l epoca dell estrema etnicizzazione dei partiti, si pensi all All Progressives Grand Alliance (APGA), espressione del separatismo igbo, oppure al Great Nigerian People s Party (GNPP), partito etnico dei Kanuri del Nord-Est ( ) (Williams 1991). Più tardi apparirà nelle regioni settentrionali il Northern Elements Progressive Union, (NEPU), incentrata nella città di Kano e diretta da Aminou Kano. Negli anni Sessanta-Settanta si delinea una alleanza fra l Action Group e la NEPU contro lo NPC, accusato di una cattiva governance caratterizzata da malversazioni, sprechi, lussi esagerati e dal mantenimento del sistema dei latifondi. Molte problematiche del Federalismo appariranno fin da subito. Già nel 1963 gli scioperi riguarderanno lavoratori e nel 1965 arriveranno a coinvolgere addirittura lavoratori. Si delineano tratti di una alleanza fra gli studenti universitari e la classe operaia. Nella regione del Mid-West si susseguiranno disordini urbani e fin d allora il problema dell insicurezza urbana diventerà un tratto dominante della società nigeriana. La frattura storica fra un Nord all epoca tutto islamico e un Sud, all epoca tutto cristiano, si aggrava sempre più. Al Nord vi sarà una drammatica epurazione contro le popolazioni igbo provenienti dal Sud, alla quale Ahmadu Bello si opporrà invano.

15 Problematiche sociopolitiche e conflittualità estrema 15 Le elezioni del si svolgeranno in un clima avvelenato e vincerà il partito conservatore, lo NPC (Dudley 1968). Il presidente della Repubblica all epoca era Nnamdi Azikwe di etnia igbo. Nascerà il Nigeria National Democratic Party (NNDP) nella Western Region (Williams 1991). Vi sarà un golpe militare del generale Ironsi nel 1966 e continueranno i massacri, già iniziati da tempo, degli Igbo a Nord. Nel 1967 si avrà la famosa secessione del Biafra, regione abitata prevalentemente dagli Igbo. Gli scontri armati cruenti proseguiranno fino al gennaio del 1970, nell ignavia, o quasi, della comunità internazionale. Dopo la fine della guerra del Biafra si avrà un nuovo assetto federale che comprenderà 12 Stati. L Eastern Region sarà frammentata e sarà creato un nuovo Stato detto Rivers. La ragione di ciò risiedeva nella strategia politica di Yakubu Gowon che temeva la creazione di un vasto fronte meridionale con l alleanza tra Yoruba e Igbo contro il Nord. Infatti, gli Igbo avevano ricercato l alleanza con l importante frazione yoruba, ma invano. Da un punto di vista generale la popolazione nigeriana era a favore della politica di Gowon. Come conseguenza, la fiorente economia del Biafra venne distrutta e gli Igbo saranno emarginati dalla pubblica amministrazione nigeriana per ben venti anni. Negli anni Settanta la Nigeria si trasforma da sistema federale decentrato in una Federazione centralizzata (Williams 1991:102). Tutti gli Stati vengono a dipendere molto più dal governo centrale e il sistema di allocazione delle risorse viene modificato a favore dello Stato federale. Vige all epoca nella distribuzione degli introiti provenienti dallo sfruttamento delle risorse naturali nazionali il criterio dell eguaglianza fra tutti gli Stati Golpe di Mohammed Murtala nel 1975 Il golpe si rivelò incruento e Mohammed Murtala si autoattribuì una missione moralizzatrice. Sotto Mohammed Murtala si avranno gli anni della cosiddetta ubriacatura del petrolio e degli sprechi immani. L agricoltura, purtroppo, inizia a perdere

16 16 Adriana Piga la sua centralità, anche se ha luogo nel 1976 un operazione spettacolare a favore proprio dell agricoltura, il Feed the Nation che però si risolverà in un clamoroso fallimento. L epoca Murtala è stata l epoca degli scandali della Nigerian National Petroleum Corporation. Murtala aveva creato la Commissione Irikefe al fine di aumentare il numero degli Stati federali, ma purtroppo la riforma federale del 1976 sarà il prodromo della balcanizzazione dei territori nigeriani. Il 3 febbraio 1976 gli Stati Federali diventeranno 19. Si deciderà anche il trasferimento della capitale federale da Lagos ad Abuja (trasferimento che sarà effettivo solo nel 1991). Nel 1976 Murtala venne assassinato, anche perché avrebbe voluto consegnare il potere ai civili. Tra il 1976 e il 1979 vi sarà un governo di transizione guidato proprio da Olusegun Obasanjo che restituirà il potere ai civili. Tuttavia nel 1978 il governo scatenerà una severa repressione contro gli studenti universitari e darà il via a un controllo ferreo sulla stampa da parte della News Agency of Nigeria La presidenza Shehu Shagari: Seconda Repubblica Il presidente è stato Shehu Shagari del National Party of Nigeria (NPN), che dominerà la Seconda Repubblica. Infatti, alle elezioni vince lo NPN di Shagari ma Awolowo, il leader yoruba si ribella e contesta invano le elezioni. In parte si organizzò una certa smobilitazione dell esercito e furono creati degli enti ad hoc contro la corruzione, come, ad esempio, la National Security Organization. Vi fu una modifica importante della Costituzione dal modello parlamentare inglese al modello americano. I governatori dei singoli Stati federali dureranno in carica per quattro anni. La Costituzione era favorevole ad evitare le discriminazioni su base etnica, tuttavia introduceva un concetto pericoloso, quello di Cittadino indigeno, concetto che crea da subito una differenza fra la popolazione indigena di un singolo Stato e tutti gli altri (art. 227, comm. 1).

17 Problematiche sociopolitiche e conflittualità estrema 17 Inizia in questo momento la cosiddetta Febbre della Shari a. Sarà sempre la Costituzione del 1979 a riconoscere il pluralismo dei partiti politici. L Action Group diventerà lo Unity Party of Nigeria, partito etnico yoruba, sempre sotto la guida del Chief Awolowo. Gli Stati yoruba vengono definiti collettivamente come Loobo e non riconobbero mai la presidenza di Shagari. Negli Stati Loobo si dà il via a un ottimo programma di welfare. Questi sono gli Stati di Lagos, Ogun, Ondo, Oyo e Bendel. Awolowo non farà che denunciare lo stato di polizia diffuso in tutto il paese. Infatti, tutte le testate più importanti del paese erano state sospese come il Nigerian Observer, il Nigerian Tribune e lo Standard. Per lo Unity Party of Nigeria (UPN) il dilemma era: quale rapporto instaurare con gli Hausa-Fulani del Nord? Lo Unity Party of Nigeria non si alleerà con la NEPU perché tra il 1978 e il 1979 la NEPU era entrata nel National Party of Nigeria. Aminu Kano lascia la NEPU e fonda il Peoples Redemption Party (PRP). Questo partito si batte per la giustizia sociale come conseguenza dell Islam e si diffonderà soprattutto a Kano e Kaduna. Tutto ciò, ovviamente frammentava il blocco settentrionale hausa-fulani fino ad allora omogeneo. La Seconda Repubblica è caratterizzata da un processo continuo di scissioni e riaggregazioni, da una politica clanica accesa in Parlamento e dall opposizione grave fra gli Stati Federali e la Federazione unitaria. Si viene a delineare una politica detta consociativa, basata sul compromesso e accordi con i gruppi rivali (Williams 1991: 97ss). Nel 1982 viene approvato un nuovo criterio per la suddivisione delle risorse. Nel Nord il PRP si spacca in due e nel 1983 morirà il leader storico Aminu Kano. Sempre nel Nord avranno luogo nella città di Kano agli inizi degli anni Ottanta i famosi disordini provocati dal movimento fondamentalista radicale di Maitatsine. Shagari negava l evidenza della recessione, anche se il debito estero si amplificava a dismisura e ovunque avvenivano scio-

18 18 Adriana Piga peri e manifestazioni di piazza. Le associazioni studentesche vennero dichiarate fuorilegge, soprattutto al Nord quelle a favore della rivoluzione iraniana. La corruzione era forsennata, si pensi solo ai mega-appalti truccati per i lavori relativi alla nuova capitale federale Abuja. Iniziano, inoltre, le espulsioni dei lavoratori stranieri immigrati. Un regionalismo a tutto tondo pervaderà tutta la Prima e tutta la Seconda Repubblica, mentre allo stesso tempo non scemerà la paura di ogni gruppo etnico nei confronti della possibile dominazione da parte degli altri gruppi etnici (Thiery 2010: 3). Ad essere penalizzate saranno soprattutto le frazioni etniche, yoruba e igbo, all'insegna di un acceso nazionalismo. (Coleman 1958) Nelle elezioni del 1983, anche queste vistosamente truccate, vincerà di nuovo il National Party of Nigeria. Il regime Shagari perderà il controllo sull economia e fallirà completamente nel tentativo di stabilizzare l economia nel momento in cui i redditi del petrolio declinavano. Inoltre, si può parlare a ragione di assoluta impopolarità del governo Shagari Golpe del generale Buhari nel 1983 Militare illuminato, Buhari adotterà provvedimenti economici durissimi per la popolazione. Il nuovo regime di Buhari era di tendenza conservatrice ma con orientazione riformista ed è riuscito a riequilibrare il settore finanziario. Inoltre, ha ristabilito l autorità del potere esecutivo che era stato indebolito durante il regime di Shagari. Tuttavia, il servizio di contro-spionaggio era dotato di un potere privo di limiti, potendo arrestare chiunque eludendo qualsiasi garanzia legale. Da qui l arresto di molti giornalisti e professionisti. La composizione del Consiglio militare supremo favoriva nettamente, ancora una volta, gli Stati del Nord. Buhari sospende la Costituzione e chiude le frontiere. Saranno varate nuove tasse pesanti per la scolarizzazione e la sanità e vi sarà un aumento delle tariffe relative all elettricità e idriche. Buhari parlerà di War against Indiscipline, anche se le spese militari saranno folli. (Aiyede 2003:7)

19 Problematiche sociopolitiche e conflittualità estrema Golpe del generale Ibrahim Babangida: la Terza Repubblica Il 27 agosto 1987 la Nigeria diviene una vera e propria dittatura. I militari al potere si auto-esaltano in alternativa ai politici che hanno fallito e a livello politico sarà creato un nuovo organo detto Political Bureau. A livello popolare la politica viene definita addirittura un Army arrangement. Babangida viene definito, nella stampa nigeriana, un Machiavelli africano, la sua origine etnica era gwari, etnia minoritaria del Nord. Babangida, detto popolarmente IBB, per primo fa un accordo con lo FMI per l applicazione dei PAS in Nigeria. Darà inizio alla revisione dei processi e legalizzerà le associazioni professionali in un lungo periodo definito di transizione senza fine (Apter 1999; Obi 2006: 49). Babangida si dimetterà nel Il candidato yoruba Abiola che aveva vinto le elezioni presidenziali del 1993, vedrà poi annullata la sua vittoria e ciò provocò un vero sconcerto fra gli Yoruba La dittatura militare di Sani Abacha Abacha si autoproclama capo dello Stato, sopprime tutte le istituzioni democratiche e sostituisce molti funzionari civili con dei militari (Emiliani 2004: ). Il debito estero aumenta in modo vertiginoso, la produzione industriale è estremamente debole e l autoritarismo del potere scatena il risentimento popolare. Il governo Abacha ha terrorizzato tutte le fasce sociali della società nigeriana, in particolare la repressione poliziesca si è scatenata contro gli Yoruba, usando lo strumento dell assassinio politico e le teorie del complotto. Così il 4 giugno del 1996 Abacha faceva assassinare uno dei leader yoruba più amati, cioè proprio Moshood Abiola. Disordini urbani si diffondono a iosa, soprattutto a Lagos, la disubbidienza civile paralizza il Sud. Persino il Nord, feudo da sempre dei militari, contesta il regime. Sarà Abacha a far con-

20 20 Adriana Piga dannare a morte Ken Saro Wiwa, come vedremo nel capitolo sul MEND (Emiliani 2004: 277ss). La militarizzazione del regime è sempre più evidente (ivi: ). La situazione era tanto drammatica da far creare a Oslo, grazie all impegno politico del Premio Nobel Wole Soyinka lo United Democratic Front of Nigeria (UDFN). Alla morte di Abacha nel giugno del 1998 avrebbe potuto aprirsi un pericoloso vuoto di potere, aggravato dall isolamento internazionale nel quale il dittatore aveva fatto piombare il paese. Eppure, la massima autorità politica nigeriana dell epoca, il Provisional Ruling Council designò, nel giro di soli due giorni, come presidente della Federazione il capo di Stato maggiore, Abdulsalam Abubakar. Costui era un militare stimato e, soprattutto, alieno da intrighi di palazzo. (ivi: 303). Infatti, Abubakar, nato nella città di Kano, non aveva mai manifestato ambizioni politiche e la sua nomina, secondo il parere di Marcella Emiliani, doveva prima di tutto, rassicurare l esercito e favorire il processo di transizione democratica (ivi: 305). Nell arco di poche settimane, Abubakar avrebbe liberato molti eccellenti prigionieri politici, quali, ad esempio, lo stesso Olusegun Obasanjo, diversi sindacalisti e numerosi attivisti ogoni. Fece scarcerare, persino, Ibrahim Zakzaki, leader islamista radicale del Nord. Abubakar, inoltre, sembrava deciso a voler risanare l economia e a ridurre o, almeno rinegoziare, il debito estero, contratto soprattutto, ma non esclusivamente, con il Fondo Monetario Internazionale. Infine, Abubakar riuscirà nell intento di spezzare l isolamento internazionale in cui versava da tempo la Nigeria e ciò tramite una serie di viaggi diplomatici in Europa, come negli USA e nello stesso continente africano. Fu anche vincitore di molti premi, quali lo Star Award del Ghana e la Gold Medal della Communauté Economique des Etats de l Afrique de l Ouest (CEDEAO). Proprio durante la transizione democratica promessa e poi mantenuta da Abubakar, il PDP era probabilmente il partito che presentava un programma politico realmente democratico e innovatore. Questo partito rappresentava il partito del Gruppo dei 34 (G-34), gruppo di pressione che aveva protestato con

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