Aree metropolitane e sviluppo policentrico: materiali. Tonioloricerche 58 - febbraio 2015

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1 Aree metropolitane e sviluppo policentrico: materiali Tonioloricerche 58 - febbraio 2015

2 Visioni territoriali e scenari per l Europa Apporto di METREX METREX ET 2050 response. Slide delle pagine 2/3/4 presentate da Roger Read al convegno primaverile di METREX svoltosi a Lipsia dal 14 al 16 maggio 2014: Documentazione completa

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5 Trans European Transport Network Mappa Corridoi in mappa individuati con 9 colori 2 L Accordo sulla nuova Rete TEN T è stato siglato tra Commissione, Consiglio e Parlamento Europeo il 30 maggio Aggiornamenti:

6 Piattaforme Strategiche Territoriali e Telaio Italiano Rete TEN T- Mappe

7 Dalla città all area metropolitana policentrica EMI Network A strategic knowledge and Research Agenda on Polycentric Metropolitan Areas (2012).Altre informazioni su sito non aggiornato :

8 Le funzioni urbane in Italia: regioni policentriche e regioni monocentriche 5 8 L indice di policentrismo: l indice, riferito alle regioni italiane, è costruito come aggregazione di due indicatori più semplici, relativi l uno alla distribuzione della popolazione tra le diverse FUA ovvero Functional Urban Area (aspetto morfologico) e l altro alle relazioni pendolari tra le stesse (aspetto funzionale). L obiettivo è di ordinare le regioni per grado di policentrismo/ monocentrismo insediativo. 5 Sabrina Iommi ( ricercatrice all IRPET / Firenze) Le funzioni urbane in Italia: esiste una dicotomia tra regioni monocentriche e policentriche? Comunicazione alla XXXII Conferenza AISRE / Torino, settembre Sull attività dell IRPET :

9 Torino Strategica costruisce visioni, strategie e azioni che promuovono lo sviluppo dell area metropolitana torinese 6, con l obiettivo di concorrere a costruire una città dall identità forte e positiva, una città con un progetto di futuro. Dal 2012, con il rilancio della pianificazione, Torino Strategica è al lavoro per costruire in modo partecipato e corale il nuovo Piano Strategico Torino Metropoli Una fase importante del lavoro è stata dedicata all ascolto del territorio per ricostruire le relazioni e raccogliere punti di vista, motivazioni e propensioni. L attività si è sviluppata fino a metà del 2013 coinvolgendo gli attori locali (soci di Torino Internazionale, altri stakeholder pubblici e privati, esperti), e un gruppo di giovani esperti, formato ad hoc per riflettere sul futuro della città (la task force). Due pubblicazioni Torino. Fare sistema per superare la crisi e Torino. La città delle opportunità e un video restituiscono i contenuti e i temi emersi da questa attività. Le commissioni tematiche e i gruppi di lavoro sono stati costituiti nel 2013 e hanno operato fino a luglio 2014 per definire i temi e i progetti dell agenda per Torino Metropoli Il terzo Piano strategico sarà pubblicato per marzo Il Documento Intermedio Il 18 luglio 2014 è stato presentato il Documento intermedio del Piano che contiene e organizza gli esiti di un anno di lavoro di consultazione e approfondimento del sistema locale. Il Documento presenta la visione Torino Città delle Opportunità e le due strategie complementari - Costruire la governance metropolitana e Abilitare il sistema economico locale - e propone una prima serie di progetti concreti. 9 La Commissione include gli enti territoriali dell area metropolitana: Regione Piemonte, Provincia di Torino, i 38 Comuni della prima, seconda e terza cintura di Torino, inclusa ovviamente la Città capoluogo. 6 Tutta la documentazione:

10 Verso la governance della città metropolitana di Genova Proposta per il Piano della città metropolitana di Genova ( 2013). Materiali disponibili in a cura di Sonia Zarino.

11 Milano città metropolitana / Dossier 2 - Pianificazione territoriale Comune di Milano Città metropolitana - Dossier 2 Pianificazione territoriale. A cura del Centro Studi PIM/ ottobre Tutta la documentazione relativa ai 6 ambiti di governance dell area e della città metropolitana disponibili in

12 PGT Brescia - Area metropolitana 9 12 Nasce una città di 335mila abitanti. Una città diffusa, ampia su un territorio che attorno a Brescia si allarga ad altri 14 comuni. Lunedì 9 dicembre 2013 Palazzo Loggia ha approvato la «Giunta dei sindaci». La consulta territoriale «ha funzioni propositive e di coordinamento tra Comuni in ordine a questioni di interesse generale attinenti alla programmazione e alla pianificazione del territorio di propria competenza». Al centro del confronto c è la possibilità di «formulare proposte congiunte da sottoporre ai rispettivi Comuni, che mantengono intatta la propria autonomia, manifestare comuni intendimenti e proporre iniziative su temi di interesse comuni quali pianificazione territoriale, ambiente, sviluppo e promozione del territorio, viabilità e trasporti, servizi sociali ed assistenziali, servizi scolastici e ricreativi, servizi culturali, turistici e sportivi, svolgimento congiunto di servizi. ( 9 Comune di Brescia P.G.T. - Documentazione Generale Area Metropolitana - DG12 Inquadramento territoriale.

13 Corridoi europei e un Nordest capace di cambiare 10 "Il ritorno in Veneto ci consegna l immagine di un Nord-Est che, faticosamente, elabora il lutto per la perdita della sua diversità. Lo spartiacque del 2008 ha accelerato l ormai decennale allineamento rispetto al resto del capitalismo italiano. Non credo che ciò significhi la fine dell orgogliosa comunità produttiva nordestina, piuttosto l inizio della sua rigenerazione. I dati dicono che il Veneto può ricominciare a pensare il suo futuro, ma per farlo serve la consapevolezza che i suoi problemi e le sue risorse sono comuni alle altre piattaforme produttive che costituiscono la città-regione del capitalismo manifatturiero, dall asse Torino-Milano alla pedemontana lombarda fino alla Via Emilia, verso Nord il Brennero con la porta veronese e il corridoio Adriatico-Baltico da Trieste. Assumendo uno spazio di posizione di area vasta radicato in Europa e connesso a piattaforme metropolitane forti come Milano, Monaco, Francoforte. È lì che le medie imprese venete e le loro filiere possono trovare i trampolini di lancio per accedere a quei mercati globali in grado di dare ossigeno e spinta ad investire. 13 Un riposizionamento che, però, va pensato e guidato e non può limitarsi all adattamento spontaneo delle punte alte del sistema già internazionalizzate come è avvenuto fino ad oggi, ma deve avere la forza di trascinare con sé una modernizzazione complessiva della società oltre che dell impresa. Senza la quale anche l accompagnamento all export da solo non riuscirà a invertire il declino dei fondamentali del sistema, imprenditorialità e lavoro. Eppure, se gli indicatori statistici vanno giù, nel brulichio operoso del territorio non ci sono solo motori che si spengono, ma altrettanti che partono tra start-up e casi di eccellenza. Che cosa manca? L idea di Nordest coniata da Giorgio Lago era culturale e politica prima che economica. Oggi manca una rappresentazione collettiva altrettanto forte che coscientizzi al salto di fase e dia voce a quei soggetti che più ne sono interpreti e potrebbero guidare il cambiamento. In Veneto soggetti e luoghi della rappresentazione sono cresciuti, dalle fondazioni ai festival ai giornali. Ma il tempo della crisi è veloce. Oggi serve che questa nebulosa della conoscenza sia anche capace di fare massa critica ed egemonia, si faccia classe dirigente. Cosa che ancora non è. Serve che faccia politica e che risolva la sua atavica riluttanza per la sfera pubblica. Serve che i giovani delle start-up, i ceti terziari in crescita, una parte del ceto imprenditoriale, promuovano la rivoluzione della contemporaneità nella società, nella cultura e nell impresa venete e nordestine. 10 Aldo Bonomi Viaggio in Italia: la rivoluzione degli innovatori ( 2012). Articolo completo e ulteriori letture:

14 Riordino del sistema Regione / Autonomie Locali 11 nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia La legge è stata approvata dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 26 novembre 2014 in apposito supplemento del BUR Legge Regionale 12 dicembre 2014, n. 26. Il testo NON contiene alcuna indicazione su Trieste città metropolitana. Documentazione completa in

15 L area metropolitana integrata Padova - Treviso - Venezia ( ) Le differenze insediative vanno colte e interpretate per produrre soluzioni di governo adeguate alla realtà territoriale e nel nostro caso vanno nella direzione di una integrazione dei territori delle provincie di Padova, Treviso e Venezia piuttosto che in una semplice trasformazione della provincia di Venezia nell ente città metropolitana. In questa stessa prospettiva i piccoli Comuni sono chiamati ad attivare strategie di associazionismo intercomunale, su basi funzionali, per poter entrare in rete con le aree metropolitane più dinamiche e meglio servite. 12 Il testo è tratto da Fondazione Venezia Osservatorio Metropolitano La metropoli attraversa la crisi (2014). Questo quaderno e i precedenti, preziosi studi sono in Sulla mobilità, l utilizzo del suolo e le professioni dell innovazione in questa area si veda anche Sulle specificità dell area metropolitana del Veneto centrale rinvio alle rilevanti considerazioni di Patrizia Messina La metropolizzazione come strategia di sviluppo.nuove forme di governance e modi di regolazione per le city regions europee. Comunicazione al Congresso Nazionale della SISP / Perugia settembre Nel testo della comunicazione vi è anche la mappa qui riproposta di Laura Fregolent Verso l area metropolitana veneziana, in «Economia e società regionale», 1/2013, pp

16 Verso lo statuto della città metropolitana di Bologna Per giungere allo statuto anche con dinamiche di democrazia deliberativa si vedano i materiali disponibili in

17 Per una riflessione sul modello regionale dell Emilia Romagna La regione dovrà dotarsi di strumenti di analisi e di pianificazione territoriale capaci di integrare le politiche dei diversi ambiti e territorializzare le strategie di programmazione economica, anche ridisegnando in questa luce lo schema policentrico e al suo interno il rango di Bologna città metropolitana, la geografia dei grandi poli funzionali (porti, aeroporti, aree produttive...), la razionalizzazione e integrazione delle reti funzionali, delle infrastrutture e del trasporto pubblico su ferro, il ruolo della campagna infra ed extra urbana. Dovrà attentamente selezionare i campi e gli obiettivi di finanziamento, uscendo dalla distribuzione a pioggia, che alla fine non favorisce nessuno, e dalla logica eterodiretta delle grandi opere a fini di investimento, spesso inutili, dannose e comunque prive di risvolti occupazionali duraturi. Il territorio ha bisogno urgente di opere indispensabili alla sua riorganizzazione e manutenzione. 14 Laboratorio Urbano Emilia dove vai? Quale progetto territoriale dopo l eclissi del modello. A cura di Paola Bonora / 12 novembre Documentazione in La mappa è stata proposta dalla Regione Emilia Romagna nel Documento Strategico Regionale per la Programmazione dei Fondi Strutturali ( luglio 2014).

18 Firenze - Prato - Pistoia : area metropolitana policentrica Con oltre 1 milione e 500mila abitanti (per l esattezza alla fine del 2010), l Area Vasta concentra il 41% della popolazione della regione Toscana: una dimensione demografica che a livello provinciale segue solo le grandi realtà metropolitane di Roma, Milano, Napoli, Torino e Bari, lasciandosi alle spalle tutte le altre province. In altri termini, data la sua dimensione, l Area Vasta si potrebbe porre a confronto anche con le regioni, da cui si scoprirebbe che sono ben sette le regioni con un numero di abitanti inferiore. 15 La mappa è stata proposta da Alessandro Marioni all incontro autunnale di METREX / Bruxelles 7 ottobre Lo studio sull Area Vasta Firenze - Prato - Pistoia è di Unioncamere Toscana ( 2012). Materiali sulla realizzazione della città metropolitana di Firenze in

19 Città policentrica e bioregione urbana Questa visione contrasta fortemente con le tendenze in atto che vedono una progressiva saturazione urbanistica dell area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia, un saldatura lineare Pisa- Pontedera-Empoli e una diffusione insediativa tra la Piana di Lucca e la Valdinievole. 16 Francesco Monacci Il ruolo dell agricoltura nello sviluppo della città policentrica. Comunicazione al convegno INEA Agricoltura e città. Forme e modi dell agricoltura, Roma 11 aprile Sul tema si veda la Legge Regionale 10 novembre 2014 n.65, Norme per il governo del territorio.

20 Area Metropolitana Medio Adriatica Comune di Ancona Ministero Infrastrutture e Trasporti Area Metropolitana Medio Adriatica. protocollo d intesa firmato ad Ancona il 14 maggio Il Protocollo si pone come sviluppo progettuale delle Piattaforme Territoriali Strategiche proposte dal MIT nel 2003 ( qui mappa a pagina 6).

21 Roma e il Lazio 18 regione composita 21 In questo quadro: «I diversi livelli di distanza/perifericità richiedono sforzi specifici di policy, quella ordinaria per ripensare l organizzazione dei servizi (scuole e sanità) anche sui territori più lontani, spesso montagnosi, ma anche quella aggiuntiva, che per le sue caratteristiche (condizionalità; governance multi-livello; partecipazione e legame al risultato) può agire da fattore che induce al cambiamento» (Ministero dell Economia 2013, 2). Ciò che occorre è, dunque, un «progetto di territorio», secondo una felice espressione francese, ossia un orizzonte condiviso da amministratori e amministrati, spunto per elaborazioni e rappresentazioni di scenari futuri più compiutamente organizzate e condivise, in grado di armonizzare le nuove propensioni allo sviluppo con le geografie ereditate. 18 Centro Einaudi 1 Rapporto Giorgio Rota sull innovazione territoriale sostenibile nel Lazio Non tutte le strade portano a Roma presentato il 14 novembre La mappa proposta in pagina è disponibile nella sezione dedicata alle aree interne del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del MEF :

22 Napoli: la rappresentazione FUR La FUR ( Regione Urbana Funzionale) è l ipotesi di area metropolitana che nel caso di Napoli riesce meglio a cogliere il carattere policentrico del sistema metropolitano : un sistema nel quale le polarità non sono singoli comuni bensì (grandi) sistemi intercomunali. 19 Antonio Calafati Nuova perimetrazione e nuove funzioni per le città metropolitane. Studio presentato a Napoli il 14 aprile

23 Da città monocentrica 20 a Bari La Metropoli Terra di Bari si inserisce nel cammino riformista della Pianificazione Strategica su scala nazionale, a partire dall aprile 2005, quando, un primo nucleo di Comuni, riunitosi attorno al capoluogo-capofila, decide di candidare il Progetto ai Piani Strategici per le città metropolitane e al Piano Unitario di Mobilità (PUM) - (Del. CIPE 20/04 e 35/05). L esigenza di una dimensione sovra-comunale della pianificazione ha, per l Area Metropolitana Terra di Bari, una complessità ulteriore relativa al rango del comune capoluogo che rappresenta il nodo principale delle reti della Regione Puglia. Si integrano, infatti, a Bari e nella sua regione metropolitana funzionale, questioni relative all accessibilità internazionale, ai nodi di scambio intermodali, così come dinamiche di specializzazione dei porti in un quadro necessariamente interprovinciale e regionale. L obiettivo è quello di generare un processo innovativo di governance multi-livello per la costruzione di una learning region finalizzata all integrazione di Pianificazione Strategica e Programmazione. 20

24 Reggio Calabria e Messina 24 Da ricordare che Messina è città metropolitana per disposizione della Legge Regionale Siciliana 24 marzo 2014, n.8. Le elezioni amministrative, dopo un lungo commissariamento, si sono svolte a Reggio Calabria il 26 ottobre 2014.

25 Palermo : area metropolitana o de-urbanizzazione? In sintesi, se nel 1971 fra i Comuni dell Area Metropolitana solo uno superava i 30 mila abitanti (Bagheria), nel 2011 sono diventati quattro: Bagheria, Monreale, Carini e Partinico. Se nel 1971 i Comuni con più di 10 mila abitanti erano sette, nel 2011 sono diventati quindici. Alla luce dell analisi sopra condotta, si può affermare che per almeno la metà delle persone che abbandonano Palermo per trasferirsi altrove non di vera emigrazione si tratta, ma di deurbanizzazione. ( )Con il termine deurbanizzazione ci si riferisce a quel fenomeno che spinge le persone ad abbandonare le città per insediarsi nei comuni limitrofi. In Italia ha avuto inizio a partire dagli anni ottanta e novanta. ( ) L analisi dei dati demografici degli ultimi quarant anni consente di affermare che Palermo continua ad essere un polo di attrazione, ma non più come Città, bensì come Area Metropolitana. Quest ultima conclusione sembra confermare la bontà dell istituzione dell Area Metropolitana di Palermo, nell ormai lontano 1986, istituzione che però ad oggi è rimasta soltanto sulla carta, e che addirittura viene messa in discussione da recenti orientamenti normativi che vogliono far coincidere Area Metropolitana con Provincia 21 Girolamo D Anneo Fuga dalla città. I trasferimenti dalla città di Palermo ai comuni dell area metropolitana Strumenti Res / marzo

26 Sardegna: le politiche urbane Regione Sardegna Programma Regionale di Sviluppo L immagine sul pendolarismo urbano può facilitare a ricordare che dal 15 al 27 settembre 2012 i sedici Consigli Comunali dell area Vasta ed il Consiglio Provinciale di Cagliari hanno formalmente approvato ed adottato il Piano strategico Intercomunale. Il Comune di Cagliari lo ha approvato il 25 settembre 2012 con deliberazione di Consiglio Comunale n. 65.

27 Letture 27

28 Sommario dei materiali 2 Metrex ET 2050 Response. 15 Fondazione Venezia2000 La metropoli attraversa la crisi. 3 Metrex ET 2050 Response. 16 Verso lo statuto della città metropolitana di Bologna. 4 Metrex ET 2050 Response. 17 Laboratorio Urbano Emilia dove vai? A cura di Paola Bonora. 5 Trans European Transports Network - Mappa Alessandro Marioni City Region of Tuscany. 6 MIT Piattaforme Strategiche Territoriali - Telaio Italiano Rete TEN -T. 19 Francesco Monacci Il ruolo dell agricoltura nella città policentrica. 7 EMI Research Agenda Polycentric Metropolitan Areas. 20 Comune di Ancona - MIT Area Metropolitana Medio Adriatica. 8 IRPET Le funzioni urbane in Italia. Regioni monocentriche e policentriche. 21 Centro Einaudi Non tutte le strade portano a Roma. 9 Verso Il Piano Strategico Torino Metropoli Antonio Calafati Nuova perimetrazione e funzioni città metropolitana. 10 Proposta per il Piano della città metropolitana di Genova. 23 Area Metropolitana Terra di Bari. 11 Comune di Milano Città metropolitana - Dossier 2 Pianificazione. 24 RC: Città Metropolitana subito - Regione Sicilia: L. R. 24 marzo 2014, n Comune di Brescia PGT. Documentazione Generale Area Metropolitana. 25 Girolamo D Anneo Dalla città all area metropolitana di Palermo. 13 Aldo Bonomi Viaggio in Italia: la rivoluzione degli innovatori. 26 Regione Autonoma Sardegna Programma Regionale Sviluppo Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia L.R. 12 dicembre 2014, n Per continuare la ricerca. 28 Tonioloricerche è realizzato da Gianni Saonara Ulteriori letture: Libreria R&S

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