Rafforzare il sistema innovativo regionale e le sue filiere: il ruolo dell ARTI. Dott.ssa Adriana Agrimi ARTI 16 Giugno 2008, Bari
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1 Rafforzare il sistema innovativo regionale e le sue filiere: il ruolo dell ARTI Dott.ssa Adriana Agrimi ARTI 16 Giugno 2008, Bari
2 Competizione tra territori Vi è una relazione positiva fra dimensione di un sistema innovativo regionale e crescita; i vantaggi competitivi derivano dalla concentrazione regionale di personale specializzato, istituzioni, imprese innovative e una domanda locale qualificata; questi vantaggi si cumulano e si rafforzano nel tempo.
3 Alcuni esempi in Europa L AEROSPAZIALE DI MONACO DI BAVIERA (D) L AEROSPAZIALE DI TOLOSA (F) L INFORMATICA A GRENOBLE (F) L AUTOMOBILE A STOCCARDA (D)
4 Strategia per regioni intermedie Non è possibile competere sui costi È necessario competere sull innovazione con i paesi e le regioni più avanzate Maggiore tecnologia in quel che si produce Beni e servizi di nicchia a maggiore tecnologia Rafforzamento dei sistemi innovativi regionali
5 Il sistema innovativo regionale I principali soggetti : le università, gli istituti di formazione, le aziende, Enti di ricerca e TT, il sistema finanziario, i policy makers,..ma il sistema è caratterizzato anche dalle sue istituzioni e dalla sua cultura! Occorre che gli attori collaborino continuativamente fra loro, interagiscano nella produzione, diffusione e utilizzo di conoscenze nuove ed economicamente utilizzabili.
6 Politiche per i SIR Come si costruisce e rafforza il sistema innovativo regionale? -Rafforzando gli attori (imprese esistenti, nuove imprese, soggetti pubblici) -Favorendo la collaborazione fra gli attori -Disegnando strategie di lungo termine per filiere tecnologiche -Favorendo la cultura dell innovazione
7 Politiche per i SIR Politiche per la cooperazione pubblico-privato - progetti comuni di ricerca pubblico-privato - laboratori pubblico-privato - uffici di trasferimento tecnologico - centri di competenza
8 I distretti tecnologici I distretti tecnologici partono dalla dotazione di capacità di ricerca e competenze di imprese per rafforzare e concentrare flussi di investimento pubblici e privati e l attrazione nel territorio di attività dall esterno. Per creare una massa critica di ricerca e imprese. L intervento pubblico fornisce risorse e riduce l incertezza. Politiche per i SIR
9 Politiche per i SIR Favorire la cultura dell innovazione - una società regionale in cui è centrale il ruolo della scuola e dell istruzione; - viene premiato il merito; - favorito e non ostacolato il cambiamento
10 Le Agenzie partire dalle risorse esistenti: l innovazione non nasce dal nulla; premiare la qualità e la cooperazione fra ricerca pubblica e imprese; creare masse critiche di competenze e imprese in alcuni ambiti tecnologici e di mercato: specializzare il sistema innovativo regionale e avvicinarlo progressivamente a livelli di eccellenza internazionali; valutare le iniziative e le politiche.
11 Le imprese in Puglia - imprese piccole, poche medie imprese; - specializzazione prevalente nei settori tradizionali; - grande terziario tradizionale; - scarsa presenza di imprese multinazionali (e quasi solo produzione); - basso livello di internazionalizzazione.
12 Localizzazione delle medie imprese industriali italiane nel 2003
13 La ricerca in Puglia - basso livello di spese in ricerca; - r&s prevalentemente universitaria (ma con punte di eccellenza); - scarsa produzione output innovativo (brevetti); - limitata (ma crescente) collaborazione università-imprese; - limitate masse critiche in filiere tecnologiche; - grande offerta di capitale umano qualificato. In sostanza: indietro su Lisbona
14 La distanza dagli obiettivi di Lisbona
15 L economia in Puglia - bassa crescita; - bassa crescita della produttività; - bassa crescita dell occupazione (qualificata, femminile); - fuga dei cervelli.
16 La crescita nelle regioni UE
17 La vision Passare da un economia basata sulle produzioni tradizionali, di piccole e medie imprese, sensibili ai prezzi e alla concorrenza a un economia più basata sulla conoscenza, sui prodotti e servizi a maggior contenuto innovativo realizzati da donne e uomini a più alta qualificazione, meno esposta alla concorrenza dei paesi emergenti.
18 Attraverso. Innovazione nei sistemi produttivi tradizionali (agricoltura, tessile-abbigliamento, mobile, meccanica, ciclo edile, turismo, distribuzione); nei prodotti, nei processi e nell organizzazione, anche con un utilizzo ottimale dell ICT. Sviluppo di filiere ad alta tecnologia (salute, meccatronica e sistemi di produzione, aerospazio, energie rinnovabili, ICT, multimedia ).
19 Un SIR più grande Più ricercatrici e ricercatori a vantaggio dell intera regione Come? aumentando le risorse per ricerca e innovazione sostenendo gli attori del sistema regionale attraverso meccanismi di selezione basati sulla qualità e sul merito facendo nascere nuovi attori (spin off, nuove PMI hightech) e attraendo laboratori e imprese dall esterno, puntando sulla qualità del contesto locale
20 Un SIR più sistema Collaborazione istituzionale e continua fra soggetti pubblici e privati su progetti di ricerca e innovazione Come? premiando i progetti in collaborazione (strategici, esplorativi, reti di laboratori pubblico-privati) rafforzando il trasferimento tecnologico (Industrial Liaison Offices, centri di competenza)
21 Un SIR con eccellenze La Puglia non può eccellere in tutto: deve puntare su alcune aree scientifiche e tecnologiche di eccellenza e concentrare maggiormente le risorse Quali? quelle in cui esistono già competenze e capacità, pubbliche e private quelle in grado di dimostrare il proprio livello di eccellenza (brevetti, progetti europei, valutazioni indipendenti) quelle in cui tutti gli attori cooperano e sviluppano programmi comuni di lungo termine
22 Le attività dell ARTI Diffusione della cultura dell innovazione Rafforzamento degli attori del sistema regionale Potenziamento delle filiere tecnologiche Supporto alla definizione delle politiche
23 Costruire interfacce Distretti tecnologici Reti di laboratori Centri di competenza Rete degli ILO Incubatori
24 I progetti strategici ed esplorativi Settori prioritari di intervento: 1. Alte tecnologie e ICT 2. Meccatronica e sistemi produttivi avanzati 3. Biotecnologie ed ambiente 4. Agroalimentare 5. Tecnologie eco-compatibili Soggetti beneficiari: Università, enti e centri di ricerca (senza scopi di lucro e con sedi operative nel territorio della Regione Puglia), in associazione con imprese
25 Eccellenze a livello regionale Filiere Biotecnologie ICT e Alte Tecnologie Meccatronica e SPA Altro Totale Sanità Agricoltura Ambiente ICT e Alte Tecnologie Telecomunicazioni Alte Tecnologie Innovative Materiali e processi Sistemi di Produzione Strutture UNIFG UNIBA POLIBA UNILE CNR ENEA 4 4 Altri EPR Totale
26 Rete regionale degli ILO 3 milioni euro impegnati (Fondi FAS ) 2008) Obiettivo: creare o potenziare gli ILO delle Università pugliesi, mettendoli in in rete per la la valorizzazione delle strutture, delle competenze e dei risultati della ricerca di di Università e centri di di ricerca e per il il trasferimento alle imprese. Voucher brevetti Voucher spin off Start Cup Festival dell Innovazione
27 Reti di laboratori pubblici 28 milioni e 500 mila euro impegnati (Fondi FAS ) Obiettivo: concorrere allo sviluppo socioeconomico del territorio, sviluppando il sistema della ricerca pubblica regionale attraverso il finanziamento di iniziative di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale. potenziamento infrastrutturale dei laboratori e dei centri di ricerca che svolgono attività a favore dei settori produttivi regionali e che, per qualità delle competenze possedute, possono essere considerati punti di riferimento per la diffusione dell innovazione tecnologica e lo sviluppo di nuovi settori hi-tech.
28 Distretti tecnologici Adozione per ognuno dei 3 DT pugliesi di un modello differente, in base alle esigenze diverse che i tre comparti presentano sul territorio Distretto High-Tech Distretto Agroalimentare Distretto della Meccatronica Modello Attrazione di investimento Modello Servizi di alta qualificazione alla PMI Modello Corporate research center
29 In Europa: come sistema La Regione Puglia partecipa alla rete europea Enterprise Europe Network, per promozione ed erogazione di servizi rivolti prevalentemente alle PMI e finalizzati a: Promozione dell innovazione e del trasferimento tecnologico attraverso attività di informazione, formazione ed assistenza Promozione all accesso ai programmi comunitari inerenti la ricerca e l innovazione. Integrati con gli interventi e le iniziative a supporto della internazionalizzazione delle imprese (Obiettivo Mondo) gestiti dallo sportello SPRINT Puglia.
30 Distretti produttivi Legge n. n. 23/2007 (BURP n. n. 112 suppl. del 3 agosto 2007) offrire ai ai sistemi di di piccole e medie imprese strumenti per accrescere la la competitività e la la capacità innovativa, per ampliare la la presenza sui mercati esteri, per intensificare i i processi di di crescita dimensionale e per favorire lo lo sviluppo di di nuova imprenditorialità soprattutto nelle attività a più alto contenuto tecnologico
31 Le filiere Obiettivo: definire e realizzare iniziative collettive, collaborazioni pubblico-privato, programmi di ricerca e di trasferimento tecnologico fra gli attori del sistema regionale dell innovazione in specifiche filiere Per ogni filiera un progetto, un'idea di sviluppo, una strategia di animazione degli attori. Progetti in corso: Alimentazione, Biotecnologie per la salute, Chimica TAC Meccatronica, Aeronautica-Avionica, Spazio Energie rinnovabili, efficienza energetica, ambiente Multimedia, ICT Logistica Turismo, Beni culturali
32 Il Road show Far conoscere fuori dai confini regionali l offerta di capacità imprenditoriali e scientifiche delle filiere tecnologiche più rilevanti dell economia pugliese. Confindustria Puglia ha individuato aree nazionali in grado di esprimere un reale interesse alla cooperazione, perché caratterizzate dalla presenza di filiere in comparti analoghi a quelli sviluppatisi in Puglia. 13/06/2008 Treviso Edilizia Sostenibile 17/06/2008 Verona Agroalimentare 18/06/2008 Torino Aerospazio 20/06/2008 Parma Agroalimentare 26/06/2008 Roma Aerospazio 03/07/2008 Milano Energie rinnovabili 11/07/2008 Piacenza Aerospazio e Meccatronica
33 Il Progetto RAF Regions RAF Regions (Bringing the benefits of Research to AgroFood SMEs of the Region of Central Macedonia, Puglia, and Pazardjik) è un progetto cofinanziato dal 7 Programma Quadro per la Ricerca dell'unione Europea nell'ambito delle attività "Regioni della Conoscenza". Le regioni Partner Macedonia Centrale - Grecia (coordinatore) Puglia - Italia Pazardjik - Bulgaria Per ogni regione, il progetto vede coinvolti le Autorità regionali, gli istituti di ricerca, le associazioni di piccole e medie imprese e i consulenti tecnologici.
34 Dott.ssa Adriana Agrimi - ARTI Agenzia regionale per l tecnologia e l innovazionel C.P. per Casamassima, Km Valenzano BA Italy Tel Fax a.agrimi@arti.puglia.it
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