Dicembre Autorità per l energia elettrica e il gas (DSSD) Pagina 1 di 14

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Dicembre 2009. Autorità per l energia elettrica e il gas (DSSD) Pagina 1 di 14"

Transcript

1 Analisi della tipologia e delle scadenze delle concessioni per l attività di distribuzione di gas naturale in Italia al 2007 La presente nota contiene gli esiti delle elaborazioni effettuate a partire dai dati raccolti nella primavera del 2008, nell ambito dell Indagine Annuale svolta dalla Direzione Strategie, Studi e Documentazione dell Autorità per l energia elettrica e il gas, in merito a date di scadenza e tipologie degli affidamenti delle concessioni per la distribuzione gas in Italia. Le informazioni riportate si riferiscono alla situazione esistente al 31 dicembre 2007 e riguardano oltre 280 operatori per un totale di circa affidamenti 1. Quadro normativo di riferimento per le concessioni per la distribuzione gas Al momento della rilevazione il quadro normativo di riferimento per gli operatori era composto dal seguente insieme di provvedimenti. L articolo 14, comma 1 del Decreto legislativo n. 164/00, noto come Decreto Letta, prevede che il servizio di distribuzione del gas naturale sia affidato unicamente attraverso gara per periodi non superiori a 12 anni. La scadenza ope legis in questi casi, dunque, coincide con la scadenza naturale. Gli enti locali che affidano il servizio, anche in forma associata, svolgono attività di indirizzo, di vigilanza, di programmazione e controllo sulle attività di distribuzione. Ai sensi del decreto, per enti locali si intendono comuni, unioni di comuni e comunità montane. L articolo 23, comma 1 della Legge n. 51/06 fa salvo l articolo 15, comma 9 del Decreto Letta che prevede che gli affidamenti e le concessioni in essere alla data di entrata in vigore dello stesso, se attribuiti mediante gara, proseguono fino alla scadenza naturale per un periodo non superiore a dodici anni a partire dal 31/12/2000. La scadenza ope legis in tali casi viene fissata al più tardi al 31/12/2012. Il medesimo articolo 23, comma 1 prevede che il termine del periodo transitorio previsto dall articolo 15, comma 5 del Decreto Letta sia prorogato fino al 31/12/2007 e sia prolungato in automatico al 31/12/2009 qualora si verifichi almeno una delle condizioni indicate al comma 7 del medesimo articolo 15. Questi termini possono essere ulteriormente prorogati di un anno (Legge n. 51/06 art. 23, comma 2), con atto dell ente locale affidante o concedente, per ragioni comprovate e motivate di pubblico interesse. L articolo 23, comma 4 della Legge n. 51/06 prevede inoltre che i termini di durata delle concessioni e degli affidamenti per la realizzazione delle reti e la gestione della distribuzione del gas naturale ai sensi dell articolo 11 della legge 28 novembre 1980 n. 784 (Metanizzazione del Mezzogiorno) e dell articolo 9 della legge 7 agosto 1997, n. 266 sono prorogati fino al dodicesimo anno decorrente dalla data di entrata in vigore del Decreto Letta oppure, se successiva, dalla data di entrata in vigore del decreto del Ministero dell Economia e delle Finanze di approvazione delle risultanze finali dell intervento. La scadenza ope legis in questi casi è fissata almeno al 21/6/2012. Rispetto al quadro normativo nazionale costituiscono un eccezione: la regione Sicilia nella cui Legge Regionale n. 2/2002 si stabilisce che le concessioni in essere alla data di entrata in vigore della legge stessa debbano essere 1 Sono esclusi gli affidamenti in comuni dove la lunghezza delle reti è stata dichiarata nulla. Autorità per l energia elettrica e il gas (DSSD) Pagina 1 di 14

2 mantenute fino alla originaria data di scadenza fissata nelle convenzioni stesse, senza alcuna possibilità di proroga (art. 67, comma 5); la provincia autonoma di Bolzano per la quale la Legge Provinciale n. 1/2003 stabilisce che il servizio di distribuzione del gas naturale possa essere affidato direttamente o tramite gara a società di capitali con la partecipazione maggioritaria degli enti locali, anche associati, nonché ad altre imprese idonee (articolo 33, comma 1). Tale Legge (articolo 33, comma 3) stabilisce, inoltre, che le concessioni concernenti la distribuzione di gas naturale siano mantenute fino all originaria data di scadenza dell affidamento del servizio fissata nelle convenzioni medesime, senza possibilità di alcuna proroga; la provincia autonoma di Trento per la quale la Legge Provinciale n. 6/2004 dispone (articolo 11) che sono escluse dalla cessazione, e proseguono fino alla loro scadenza, le concessioni e gli affidamenti disposti secondo una delle modalità indicate dalle lettere da a) ad e) del comma 7 dell'articolo 10 (fra le quali l'affido diretto a società qualificabili in house secondo l'accezione prevista dal diritto comunitario). Tale norma è ritenuta poco chiara anche dagli operatori. Successivamente alla raccolta dei dati è intervenuto l articolo 46 bis del Decreto Legge n. 159/07, come modificato dalla legge finanziaria 2008 (Legge n. 244/2007); esso prevede che i Ministri dello sviluppo economico e per gli affari regionali e le autonomie locali, su proposta dell Autorità per l energia elettrica e il gas e sentita la Conferenza unificata, determinano gli ambiti territoriali minimi per lo svolgimento delle gare per l affidamento del servizio di distribuzione del gas, a partire da quelli tariffari, secondo l identificazione di bacini ottimali di utenza, in base a criteri di efficienza e riduzione dei costi, e determinano misure per l incentivazione delle relative operazioni di aggregazione. Tale articolo prevede, inoltre, che la gara di affidamento sia bandita entro due anni dall individuazione dell ambito territoriale minimo che sarebbe dovuta avvenire entro un anno dall entrata in vigore della legge di conversione del decreto. La Legge n. 166/2009 ha infatti poi specificato che gli ambiti territoriali minimi siano determinati entro il 31 dicembre 2012 dal Ministero dello sviluppo economico di concerto con il Ministro per i rapporti con le regioni, sentiti la Conferenza unificata, il Ministro per i rapporti con le regioni e l Autorità per l energia elettrica e il gas, tenendo anche conto delle interconnessioni degli impianti di distribuzione e con riferimento alle specificità territoriali e al numero dei clienti finali. Principali esiti delle elaborazioni effettuate In base ai dati raccolti con disaggregazione comunale emerge che delle circa 6500 convenzioni prese in considerazione la tipologia di affidamento nel 75% dei casi è riconducibile agli affidamenti diretti che nel 20% dei casi sono affidamenti a società a partecipazione pubblica. Rientrano in questa casistica anche le convenzioni affidate a imprese create in adempimento all articolo 15 comma 1 del Decreto Letta che prevedeva la trasformazione di gestioni in economia in società di capitali o in società cooperative a responsabilità limitata. Nel 19% dei casi, per contro, l affidamento è stato concesso tramite una gara bandita prima del Decreto Letta (rientrano in questa categoria anche i confronti concorrenziali con trattativa privata multipla), mentre risultano appena del 4,3% i casi di affidamento attraverso una procedura a evidenza pubblica espletata successivamente all emanazione del Decreto Letta. Autorità per l energia elettrica e il gas (DSSD) Pagina 2 di 14

3 È pari al 2,0% il numero di affidamenti riconducibili alla categoria Altro nella quale ricadono essenzialmente gli sconfinamenti in territori comunali gestiti da altro distributore e 10 gestioni in economia. FIG. 1 Tipologia di affidamenti esistenti al 31/12/ Gara (pre Letta) 281 Procedura a evidenza pubblica (post Letta) Affidamento diretto Affidamento diretto a società a partecipazione pubblica Altro Fonte: DSSD/ Indagine 2008 sull evoluzione dei mercati. FIG. 2 Durata media (scadenza naturale) degli affidamenti al 31/12/2007 Affidamento diretto 32.4 Affidamento diretto a società a partecipazione pubblica 25.7 Gara (pre Letta) 29.6 Procedura a evidenza pubblica (post Letta) anni Fonte: DSSD/ Indagine 2008 sull evoluzione dei mercati. In media il servizio affidato tramite procedura pubblica ha una durata di 11 anni. Nei dati, tuttavia, si osserva un progressivo allungamento del periodo di affidamento: se Autorità per l energia elettrica e il gas (DSSD) Pagina 3 di 14

4 negli anni immediatamente successivi all emanazione del Letta gli enti pubblici tendevano a espletare gare per l affidamento del servizio anche per un periodo di 5-6 anni, il protrarsi dell incertezza normativa e i rilevanti oneri associati allo svolgimento delle procedure di gara, sono le probabili ragioni che hanno indotto gli enti pubblici a bandire gare per il servizio di distribuzione del gas per il periodo massimo consentito (12 anni). L analisi dei dati per regione consente di evidenziare alcuni elementi importanti. La figura 3 mostra la numerosità degli affidamenti (evidenziata dalla dimensione delle torte ) e le quote percentuali delle diverse tipologie di affidamento nelle regioni italiane. Le gare espletate prima del decreto Letta rappresentano l unica tipologia di affidamento attraverso la quale vengono serviti tutti i comuni della Valle d Aosta, mentre in Trentino Alto Adige nessuna convenzione è riconducibile a questa tipologia di affidamento. In tutte le altre regioni la gara ante Letta rappresenta tra il 4,4% degli affidamenti della Toscana e il 42% della Puglia per una quota pari rispettivamente al 4,5% e al 38% dei consumi. Dopo la Puglia, le regioni con la quota maggiore di volumi distribuiti (quasi un terzo del totale) in virtù delle gare pre-letta sono la Calabria e il Molise. Gli affidamenti diretti a società private, spesso risalenti agli anni del Dopoguerra, costituiscono una quota molto rilevante nel Lazio (82%), in Umbria (75%) e in Piemonte (70%), mentre contano relativamente poco nelle Marche (26%), in Toscana (25%) e in Emilia Romagna (21%). In queste tre regioni, invece, è assai più rilevante la presenza di affidamenti a imprese a partecipazione pubblica che rappresentano rispettivamente il 44%, il 68% e il 63% del totale. Gli affidamenti a imprese a partecipazione pubblica sono inesistenti, come si è visto, in Val d Aosta, ma anche in Molise e nel Lazio, e risultano irrilevanti in tutte le regioni meridionali. In tali regioni si osserva una minore presenza delle imprese municipalizzate a vantaggio di alcuni gruppi industriali che, a seguito della liberalizzazione, hanno concentrato in queste regioni i propri investimenti. Da notare che gli affidamenti diretti a società a partecipazione pubblica in Puglia (1,7% del totale) e Sicilia (1,0% del totale) rappresentano circa il 15% dei consumi di gas sulle reti di distribuzione locale in entrambe le regioni. Le procedure a evidenza pubblica svolte successivamente al decreto Letta risultano complessivamente di poco inferiori a 300. Le quote più rilevanti (rispettivamente 12,8% e 13,3%) si registrano in Campania e Molise. In particolare quest ultima è una regione con aree che sono state metanizzate molto di recente e, con molta probabilità, gli affidamenti sono stati effettuati direttamente attraverso procedure selettive. Di poco al di sotto del 10% sono le quote di questa tipologia di affidamento in Abruzzo (8,3%), Basilicata (8,6%), Calabria (8,0%) e Lombardia (7,1%). Le quote relative a tutte le altre regioni, invece, non superano il 3,3%. Nessuna concessione affidata attraverso questa tipologia di affidamento risulta interessare la Liguria (oltre, ovviamente, alla Val d Aosta). Autorità per l energia elettrica e il gas (DSSD) Pagina 4 di 14

5 FIG. 3 Tipologia di affidamenti per regione cc Gara (Pre Letta) Proc. Evid. Pubbl. (post Letta) Affidamento diretto Affidamento diretto a SPP Altro Fonte: DSSD/ Indagine 2008 sull evoluzione dei mercati. Va comunque evidenziato come il totale del gas prelevato dalle reti di distribuzione in comuni il cui servizio è stato affidato attraverso procedura a evidenza pubblica post Letta ammonta ad appena il 3,8% del totale, a fronte del 10,5% prelevato in comuni in cui il servizio è stato affidato attraverso una gara espletata prima del decreto Letta, del 41% prelevato in comuni il cui servizio è stato affidato direttamente a società a partecipazione pubblica e del 44% distribuito in comuni in cui il servizio è stato affidato direttamente a società non partecipate da enti pubblici. Autorità per l energia elettrica e il gas (DSSD) Pagina 5 di 14

6 Anche considerando il numero di utenti serviti nell ambito dei medesimi affidamenti, la figura muta mostrando una forte predominanza degli affidamenti diretti. FIG. 4 Utenti serviti dalle diverse tipologie di affidamenti per regione cc Gara (Pre Letta) Proc. Evid. Pubbl. (post Letta) Affidamento diretto Affidamento diretto a SPP Altro Fonte: DSSD/ Indagine 2008 sull evoluzione dei mercati. Come si vede dalla figura 4, infatti, i colori blu e giallo divengono maggiormente predominanti rispetto alla figura precedente: gli utenti serviti in base ad affidamenti diretti (anche a società a partecipazione pubblica) appaiono decisamente la maggioranza. Autorità per l energia elettrica e il gas (DSSD) Pagina 6 di 14

7 Le scadenze ope legis I dati sulle scadenze ope legis presentano alcune criticità in quanto il complesso quadro normativo non ha reso facile agli operatori l individuazione di questo elemento. Va inoltre evidenziato che essendo trascorsi due anni dal periodo di riferimento della raccolta dati, alcuni comuni potrebbero già aver bandito ed espletato la procedura a evidenza pubblica per l affidamento del servizio, ragion per cui la data di scadenza sarebbe spostata in avanti in questi casi di circa 12 anni 2. Si consideri a questo proposito che nel 2008 si sono registrate poco meno di 50 gare 3. Vale la pena di sottolineare che la presenza di un esercente presso un comune in cui l affidamento risultava già scaduto al momento della rilevazione è riconducibile alle gestioni de facto, cioè a situazioni in cui si sono verificati ritardi nell espletamento delle procedure ad evidenza pubblica da parte dell ente locale, anche a fronte di un affidamento scaduto, o in cui sono andate deserte le gare o in cui ci sono contenziosi tra esercente ed ente locale. Dai dati raccolti risulta (fig. 5) che circa affidamenti, pari al 25% del totale, sono in scadenza tra il 2005 e il 2009: di questi la quasi totalità scade alla fine del I volumi serviti nei comuni rientranti in questa categoria sono il 31% e corrispondono al 29% dei 21 milioni di gruppi di misura totali. Si ricorda che la rilevazione si riferisce temporalmente alla fine del 2007 e che alcune scadenze potrebbero essere state nel frattempo rinnovate con atti aggiuntivi. Nel 2010 risulterebbe scadere il 15% degli affidamenti in essere nel 2007 (circa un migliaio) corrispondente al 20,5% dei volumi distribuiti nel 2007 e al 18% dei gruppi di misura (o GdM). Risultano in scadenza al affidamenti, mentre sono oltre quelli in scadenza al In quest ultima categoria, che copre il 31% dei consumi e il 33% dei gruppi di misura, rientrano in particolare gli affidamenti avvenuti tramite gare pre Letta e parte di quelli che godono dei benefici per la metanizzazione del Mezzogiorno. Sono poco più di 900 (14,2%) gli affidamenti in scadenza tra il 2013 e il 2025, tra cui hanno un peso rilevante quelli delle regioni meridionali che hanno goduto dei benefici per la metanizzazione del Mezzogiorno e che hanno la scadenza dodici anni dopo la data di approvazione delle risultanze finali dell intervento, che avviene con decreto del Ministero dell economia e delle finanze, nonché quelli della Regione Sicilia e della provincia autonoma di Bolzano, la cui leggi speciali prevedono che le concessioni già in essere al momento dell entrata in vigore delle stesse permangono fino alla loro scadenza naturale. Gli affidamenti la cui scadenza è prevista oltre il 2025 sono riconducibili alla casistica riportata sopra o a errori materiali compiuti dalle imprese nella trasmissione dei dati. Risultano, infine, nella categoria Non definito gli affidamenti di comuni del Mezzogiorno per cui non c è ancora il Decreto del Ministero dell economia e delle finanze di approvazione delle risultanze finali dell intervento da cui far decorrere i 2 Non è possibile quantificare, del pari, il numero di comuni che per comprovate e motivate ragioni di interesse pubblico hanno concesso 1 anno di proroga ai gestori di affidamenti diretti, in accordo con l art. 23 della L.51/06. 3 Si veda Utilitatis, Yellow Book I dati sul Servizio di Distribuzione e Vendita del Gas Naturale in Italia, marzo Autorità per l energia elettrica e il gas (DSSD) Pagina 7 di 14

8 dodici anni per fissare la scadenza e quelli di alcuni esercenti che hanno dichiarato di non essere in grado di stabilire una scadenza ope legis. FIG. 5 Scadenze ope legis degli affidamenti al 31/12/2007 % di Comuni 3% 4% 9% 3% 5% 5% 5% 31% 34% 5% 15% 18% 7% 8% 21% 5% 29% 25% Ante % % di volumi % di GdM Oltre % Non definito Fonte: DSSD/ Indagine 2008 sull evoluzione dei mercati. Uno sguardo d insieme (fig. 6) alla diffusione delle scadenze sul territorio mostra come le scadenze più ravvicinate, ovvero ricadenti nel periodo che va dal 2005 al 2010, riguardino principalmente le regioni del Centro e più ancora del Nord. Autorità per l energia elettrica e il gas (DSSD) Pagina 8 di 14

9 FIG. 6 Scadenze ope legis degli affidamenti per regione cc < >2025 Fonte: DSSD/Indagine 2008 sull evoluzione dei mercati. Più in dettaglio si può rilevare che risulta in scadenza entro il 2009 il 47,6% degli affidamenti del Trentino Alto Adige, il 47,2% di quelli dell Umbria, il 39,4% di quelli del Piemonte, il 37,5% di quelli della Liguria e poco più del 30% degli affidamenti delle regioni Friuli Venezia Giulia, Lombardia ed Emilia Romagna. Nel Sud, se si esclude il caso della Basilicata, tali quote non vanno oltre il 7,0%. Se si escludono la Sicilia (0%), Autorità per l energia elettrica e il gas (DSSD) Pagina 9 di 14

10 il Trentino Alto Adige (2,7%), la Puglia (45,2%) e la Basilicata (46,6%) in tutte le altre regioni più della metà delle concessioni scadrà tra il 2010 e il Le quote più rilevanti di affidamenti in scadenza dopo il 2012 sono rinvenibili in alcune regioni meridionali (Sicilia 92%, Puglia 44,8%, Campania 39,2% e Basilicata 31%) e in Trentino Alto Adige (32,4%). La stessa quota risulta, invece, particolarmente bassa in Piemonte (3,5%), Veneto (2,6%), Friuli Venezia Giulia (2,4%), Liguria (0,7%), Emilia Romagna (3,7%) e Umbria (2,2%) e nulla in Val d Aosta. La tavola riportata di seguito mostra con ancora maggiore dettaglio la situazione delle scadenze degli affidamenti in ciascuna regione. FIG. 7 Scadenze ope legis degli affidamenti Ante Oltre Non REGIONI Totale definito Piemonte Valle d'aosta Lombardia Trentino - Alto Adige Veneto Friuli - Venezia Giulia Liguria Emilia - Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Totale affidamenti Fonte: DSSD/ Indagine 2008 sull evoluzione dei mercati. È possibile apprezzare la situazione dettagliata dell approssimarsi delle scadenze degli affidamenti per regione e provincia con l aiuto della figura 8. Autorità per l energia elettrica e il gas (DSSD) Pagina 10 di 14

11 FIG. 8 Scadenze ope legis degli affidamenti per regione e provincia AL AT BI CN NO TO VB VC AO BG BS CO CR LC LO MI MN PV SO VA BZ TN BL PD RO TV VE VI VR GO PN TS UD GE IM SP SV BO FC FE MO PC PR RA RE RN AR FI < Oltre 2025 non def. GR LI LU MS PI PO PTSI PG TR AN AP MC PU FR LTRI RM VT AQ CH PE TE CB IS AV BN CE NA SA BA BR FG LE TA MT PZ CS CZ KR RC VV AG CL CT EN ME PA RG SR TP numero di affidamenti in scadenza Fonte: DSSD / Indagine 2008 sull evoluzione dei mercati. Autorità per l energia elettrica e il gas (DSSD) Pagina 11 di 14

12 Anche in questo caso è possibile considerare il numero di utenti serviti sottostanti agli affidamenti per vedere se il quadro geografico muta in modo significativo. La figura 9 mostra la proporzione di utenti sottostanti agli affidamenti in scadenza. FIG. 9 Scadenze ope legis degli affidamenti per regione: utenti coinvolti cc < >2025 Fonte: DSSD / Indagine 2008 sull evoluzione dei mercati. Autorità per l energia elettrica e il gas (DSSD) Pagina 12 di 14

13 Il confronto tra la figura 6 e la figura 9 mostra che, considerando il numero di utenti coinvolti anziché il numero di affidamenti in scadenza, vi sono regioni in cui la situazione cambia significativamente. Un esempio è dato dal Lazio dove, poco meno della metà degli affidamenti in vigore al momento della raccolta dei dati risulta in scadenza entro il 2012 (fig. 6), considerando però il numero di utenti serviti in base agli stessi affidamenti (fig. 9) si nota che circa ¾ degli utenti risulta essere servito in base a un affidamento che scade entro il Lo stesso accade in Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, dove la porzione di affidamenti in scadenza (fig. 6) in tempi relativamente lontani (cioè dal 2012 in poi) è significativa, mentre considerando gli utenti serviti dai medesimi affidamenti (fig. 9) si nota come le scadenze risultino più ravvicinate per quote di popolazione più ampie. La situazione per operatore Effettuando un raggruppamento degli esercenti per classe dimensionale (definita sul numero di clienti serviti) si possono evidenziare alcune peculiarità. FIG. 10 Distribuzione degli affidamenti per classe dimensionale dei distributori Tipologia di affidamento Affidamento Classe dimensionale Procedura a diretto a Gara Affidamento dei distributori evidenza pubblica società a (pre Letta) diretto (post Letta) partecipazione Altro Totale pubblica > < Totale distributori Fonte: DSSD / Indagine 2008 sull evoluzione dei mercati. Gli esercenti con più di un milione di clienti hanno ottenuto affidamenti tramite procedura a evidenza pubblica post Letta solo per un 1% dei casi, vale a dire in 28 casi su quasi Questa categoria di esercenti, infatti, ha ottenuto gli affidamenti in modo diretto dagli enti locali (81%) e per il 15% attraverso gare bandite prima del decreto Letta. Per contro pesano per il 15,3% del totale gli affidamenti ottenuti dai piccolissimi distributori (quelli con meno di clienti) attraverso la partecipazione a gare bandite dopo il decreto Letta. Per tali esercenti la quota più rilevante di affidamenti (21%) sarà infatti in scadenza tra il 2016 e il Tali operatori, che svolgono il servizio unicamente nel territorio in cui storicamente hanno esercitato l attività integrata di distribuzione e vendita, hanno probabilmente ottenuto dagli enti locali l espletamento delle procedure di gara in tempi rapidi, garantendosi l affidamento del servizio almeno per gli anni consentiti dalla normativa. Non è un caso che il peso del Autorità per l energia elettrica e il gas (DSSD) Pagina 13 di 14

14 numero di affidamenti a seguito di procedura a evidenza pubblica successiva al decreto Letta per questi distributori sia il più rilevante rispetto a quanto avvenga per le altre categorie di operatori. Le imprese con un numero di clienti compreso tra e un milione servono gas in circa 500 comuni: in poco più dell 80% dei casi attraverso affidamenti diretti di cui il 21% sono affidamenti diretti a società a partecipazione pubblica. Entro il 2012 scadrà quasi il 60% degli affidamenti detenuti da questa categoria di operatori. Pesa in questo caso la presenza di operatori che svolgono l attività di distribuzione di gas naturale in particolare nelle regioni meridionali, dove i comuni hanno goduto dei benefici per la metanizzazione del Mezzogiorno e, dunque, come già detto, la data di scadenza risulta posticipata rispetto ad altre regioni italiane. FIG. 11 Scadenze ope legis degli affidamenti per classe dimensionale dei distributori Scadenza ope legis degli affidamenti Classe dimensionale dei distributori < >2025 Non def. Totale > < Totale distributori Fonte: DSSD/ Indagine 2008 sull evoluzione dei mercati. La classe dei distributori che servono un numero di clienti compreso tra e è quella in cui, nonostante vi ricadano alcune municipalizzate, si registra in termini assoluti il numero più elevato di affidamenti attraverso procedure a evidenza pubblica post Letta: 92 su un totale di 281 affidamenti competitivi sono infatti riconducibili a tale categoria. Gli affidamenti in capo a esercenti appartenenti a questa classe risultano tuttavia per l 83% in scadenza entro il Autorità per l energia elettrica e il gas (DSSD) Pagina 14 di 14

REGIONE CODICE PROVINCIA MESE PRESENTAZIONE NUMERO DOMANDE ACCOLTE

REGIONE CODICE PROVINCIA MESE PRESENTAZIONE NUMERO DOMANDE ACCOLTE REGIONE CODICE PROVINCIA MESE PRESENTAZIONE NUMERO DOMANDE ACCOLTE ABRUZZO AQ mar-19 3.190 ABRUZZO AQ apr-19 608 ABRUZZO AQ mag-19 0 ABRUZZO CH mar-19 3.441 ABRUZZO CH apr-19 672 ABRUZZO CH mag-19 0 ABRUZZO

Dettagli

Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione generale per il personale scolastico Ufficio V

Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione generale per il personale scolastico Ufficio V ALLEGATO "1" - a nota prot. n 8887 del 23/11/2012 Personale ATA - Stima cessazioni beneficiari triennio aa.ss. 13/14-14/15-1^ posizione economica (seq. contr.le 25/07/08) Abruzzo AQ AA 15 AT 7 CS 52 AQ

Dettagli

RELAZIONE TRA CONVENZIONI DI SEGRETERIA E COMUNI

RELAZIONE TRA CONVENZIONI DI SEGRETERIA E COMUNI RELAZIONE TRA IONI DI SEGRETERIA E Quadro riepilogativo delle convenzioni di segreteria aggregati per regione. La tabella successiva ed i grafici 1 e 2 rappresentano il peso numerico delle convenzioni

Dettagli

L istogramma e il grafico a torta mettono a confronto il numero delle inabilità parziali di ciascuna regione nel periodo di riferimento

L istogramma e il grafico a torta mettono a confronto il numero delle inabilità parziali di ciascuna regione nel periodo di riferimento L istogramma e il grafico a torta mettono a confronto il numero delle inabilità parziali di ciascuna regione nel periodo di riferimento -. Risultati raccolta fondi per venditore REGIONE NUMERO INABILI

Dettagli

IL MERCATO DELLA R.C. AUTO IN ITALIA: ANDAMENTI, CRITICITÀ E CONFRONTI EUROPEI

IL MERCATO DELLA R.C. AUTO IN ITALIA: ANDAMENTI, CRITICITÀ E CONFRONTI EUROPEI IL MERCATO DELLA R.C. AUTO IN ITALIA: ANDAMENTI, CRITICITÀ E CONFRONTI EUROPEI Dario Focarelli Direttore Generale ANIA Milano, 12 marzo 2013 «LA RESPONSABILITÀ CIVILE AUTOMOBILISTICA STRATEGIA, INNOVAZIONE

Dettagli

I NUMERI DELLA VIGILANZA PRIVATA

I NUMERI DELLA VIGILANZA PRIVATA I NUMERI DELLA VIGILANZA PRIVATA Anno 2012 Osservatorio ASSIV sulla sicurezza sussidiaria e complementare Nota metodologica I numeri elaborati dall OSSERVATORIO ASSIV su dati Inps si riferiscono alle che

Dettagli

PROSPETTO DEI DATI SINTETICI RISULTANTI AL SISTEMA ALLA DATA DI EFFETTUAZIONE D C: TRASFERIMEN TI PROVINCIALI A: TRASFERIMENT LITA' IN ENTRATA DA

PROSPETTO DEI DATI SINTETICI RISULTANTI AL SISTEMA ALLA DATA DI EFFETTUAZIONE D C: TRASFERIMEN TI PROVINCIALI A: TRASFERIMENT LITA' IN ENTRATA DA PROSPETTO DEI DATI SINTETICI RISULTANTI AL SISTEMA ALLA DATA DI EFFETTUAZIONE D SCUOLA PRIMARIA ANNO SCOLASTICO DI RIFERIMENTO : 2017/18 PROVINCIA TIPO POSTO B: A: TRASFERIMENT DISPONIBI I PROVINCIALI

Dettagli

PRIMARIA: TRASFERIMENTI INTERPROVINCIALI

PRIMARIA: TRASFERIMENTI INTERPROVINCIALI AG AN - COMUNE 8 8 109 EH - SOST. MINORATI PSICOFISICI 2 2 192 IL - LINGUA INGLESE 1 1 201,5 ZJ - CORSI DI ISTR. PER ADULTI 1 1 115 AL AN - COMUNE 3 27 EH - SOST. MINORATI PSICOFISICI 1 89 AN AN - COMUNE

Dettagli

Aderenti al Fapi Fondo formazione PMI a Novembre 2013

Aderenti al Fapi Fondo formazione PMI a Novembre 2013 Aderenti al Fapi Fondo formazione PMI a Novembre 2013 Periodo di competenza settembre 2013 Periodo di presentazione Uniemens ottobre 2013 Data di scarico 19 novembre 2013 Dinamica Figura 1 - Andamento

Dettagli

TUTELA LA TUA PASSIONE TUTELA DELLA BICICLETTA

TUTELA LA TUA PASSIONE TUTELA DELLA BICICLETTA TUTELA LA TUA PASSIONE TUTELA DELLA BICICLETTA Siamo fermamente convinti che redigere un preciso quadro di riferimento, attestante le coperture Assicurative di un Cliente, consenta allo stesso di potersi

Dettagli

gestion e ripresen tate nuovo Regola mento IPT tutela venditor e nuovo Regola mento IPT succes sione ereditar ia agevol azioni disabil i

gestion e ripresen tate nuovo Regola mento IPT tutela venditor e nuovo Regola mento IPT succes sione ereditar ia agevol azioni disabil i Provincia % maggiora zione tasso interesse modico valore 2688 cc.nuo vo tutela venditor e nuovo gestion e ripresen tate nuovo agevol azioni disabil i succes sione ereditar ia atti societ ari veicoli ecocompati

Dettagli

UNA VISIONE D INSIEME DEL SISTEMA SCOLASTICO

UNA VISIONE D INSIEME DEL SISTEMA SCOLASTICO UNA VISIONE D INSIEME DEL SISTEMA SCOLASTICO - 49 - 3.1 INTRODUZIONE Volendo descrivere le province utilizzando contemporaneamente gli indicatori relativi alle diverse tematiche analizzate prima in modo

Dettagli

TAVOLA ROTONDA SUI PROBLEMI DELLA CATEGORIA STATISTICHE REVISIONI 2004

TAVOLA ROTONDA SUI PROBLEMI DELLA CATEGORIA STATISTICHE REVISIONI 2004 TAVOLA ROTONDA SUI PROBLEMI DELLA CATEGORIA STATISTICHE REVISIONI 2004 Ing. Franco Giannetti direttore SIIT-trasporti Lazio-Abruzzo-Sardegna Sommario: 1 OFFICINE AUTORIZZATE... 114 2 ATTIVITÀ DELLE OFFICINE...

Dettagli

Gli Uffici delle Dogane. Province di competenza

Gli Uffici delle Dogane. Province di competenza ti trovi in: Home - Agenzia - Uffici - Indirizzi e Organigramma periferico - Uffici Dogane Gli Uffici delle Dogane Gli Uffici delle Dogane Regione Abruzzo Basilicata Campania Dogane Avezzano Pescara Potenza

Dettagli

STATISTICHE GIOCHI D AUTUNNO 2017

STATISTICHE GIOCHI D AUTUNNO 2017 STATISTICHE GIOCHI D AUTUNNO 2017 Centro PRISTEM Università Bocconi Elaborazione a cura di Fabio Geronimi L edizione 2017 dei Giochi d Autunno ha visto la partecipazione di 160.500 concorrenti e 2.051

Dettagli

Statistica associativa ramo infortuni Anni 2009 e 2010

Statistica associativa ramo infortuni Anni 2009 e 2010 Statistica associativa ramo infortuni Anni 2009 e 2010 Ed. settembre 2013 Agenda Obiettivo della statistica Oggetto della statistica Grado di partecipazione Alcuni confronti con la statistica precedente

Dettagli

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni Tabella 1 Frequenze pianificate per le reti nazionali e locali nell Area Tecnica 1 (Piemonte occidentale) nazionale 1 36 nazionale 2 40 nazionale 3 46 nazionale 4 32 nazionale 5 42 nazionale 6 47 nazionale

Dettagli

STATISTICHE GIOCHI D AUTUNNO 2015 Centro PRISTEM Università Bocconi Elaborazione a cura di Fabio Geronimi

STATISTICHE GIOCHI D AUTUNNO 2015 Centro PRISTEM Università Bocconi Elaborazione a cura di Fabio Geronimi STATISTICHE GIOCHI D AUTUNNO 2015 Centro PRISTEM Università Bocconi Elaborazione a cura di Fabio Geronimi L edizione 2015 dei Giochi d Autunno ha visto la partecipazione di 144.801 concorrenti e 1.943

Dettagli

AI DIRETTORI GENERALI DEGLI UFFICI SCOLASTICI REGIONALI

AI DIRETTORI GENERALI DEGLI UFFICI SCOLASTICI REGIONALI Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Direzione Generale per il personale scolastico - Uff. V - Prot. n. 8887 Roma, 23 novembre 2012 AI DIRETTORI GENERALI DEGLI UFFICI SCOLASTICI REGIONALI

Dettagli

TUTELA LA TUA PASSIONE POLIZZA FURTO DELLA BICICLETTA

TUTELA LA TUA PASSIONE POLIZZA FURTO DELLA BICICLETTA TUTELA LA TUA PASSIONE POLIZZA FURTO DELLA BICICLETTA Corso Garibaldi, 24/A - 40064 Ozzano Emilia (Bo) - Tel. 051 790305 - fax 051 790305 Iscrizione RUI n. B000385123 - P. IVA 03120451202 info@gavanellibroker.it

Dettagli

IL VALORE DEI COMPRENSORI LAPIDEI ITALIANI PER L ECONOMIA NAZIONALE.

IL VALORE DEI COMPRENSORI LAPIDEI ITALIANI PER L ECONOMIA NAZIONALE. IL VALORE DEI COMPRENSORI LAPIDEI ITALIANI PER L ECONOMIA NAZIONALE. IL SALDO COMMERCIALE A cura di: Manuela Gussoni Ufficio studi IMM 21 maggio 2014 In un contesto di sostanziale stazionarietà dell export

Dettagli

Colorno,, 12 Ottobre Matteo Beghelli, Area studi e ricerche Unioncamere Emilia-Romagna

Colorno,, 12 Ottobre Matteo Beghelli, Area studi e ricerche Unioncamere Emilia-Romagna ,, 12 Ottobre 2008 Matteo Beghelli, Area studi e ricerche Unioncamere Emilia-Romagna Il metodo seguito: Abbiamo una grande quantità dati economici Ma una bassa qualità dell informazione economica Questa

Dettagli

CONVENZIONI DI SEGRETERIA COMPOSIZIONE E RELAZIONI CON I COMUNI E IL TERRITORIO

CONVENZIONI DI SEGRETERIA COMPOSIZIONE E RELAZIONI CON I COMUNI E IL TERRITORIO UNIONE NAZIONALE SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI Sede: 84 ROMA - Via Cesare Balbo, 43 - (6) 4843 - Fax (6) 48864 e-mail:unscp@mail.nexus.it CONVENZIONI DI SEGRETERIA COMPOSIZIONE E RELAZIONI CON I E IL

Dettagli

Comando Generale dell Arma dei Carabinieri II Reparto - SM - Ufficio Operazioni

Comando Generale dell Arma dei Carabinieri II Reparto - SM - Ufficio Operazioni Comando Generale dell Arma dei Carabinieri II Reparto - SM - Ufficio Operazioni ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE Comandi Interregionali Comando Interregionale PASTRENGO Comando Interregionale VITTORIO VENETO

Dettagli

Criteri per l integrazione l fotovoltaici

Criteri per l integrazione l fotovoltaici Criteri per l integrazione l degli impianti fotovoltaici Gerardo Montanino Direttore Operativo Energy Forum - Bressanone, 9 dicembre 2008 www.gsel.it 2 Indice Il Conto Energia Bilancio del Conto Energia

Dettagli

FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA

FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA 11/11/2016 Pag. 1/21 Regione PIEMONTE (01) con AL ALESSANDRIA 1 0 1 7 22 14 18 21 AT ASTI 0 1 1 11 11 7 8 10 BI BIELLA 1 0 1 2 17 9 12 12 CN CUNEO 2 1 3 10 40 27 36 42 NO NOVARA 1 0 1 3 18 12 14 17 TO

Dettagli

Annuario 231. Per i professionisti che si occupano di D.Lgs. 231/2001 Per le aziende in cerca di professionisti

Annuario 231. Per i professionisti che si occupano di D.Lgs. 231/2001 Per le aziende in cerca di professionisti Per i professionisti che si occupano di D.Lgs. 231/2001 Per le aziende in cerca di professionisti Perché? Le recenti azioni giudiziarie hanno indotto nelle aziende la necessità di dotarsi di un modello

Dettagli

ANDAMENTO DEL MERCATO AUTOVETTURE IN ITALIA PER PROVINCIA E MACRO-AREA ANNO 2014

ANDAMENTO DEL MERCATO AUTOVETTURE IN ITALIA PER PROVINCIA E MACRO-AREA ANNO 2014 ANDAMENTO DEL MERCATO AUTOVETTURE IN ITALIA PER PROVINCIA E MACRO-AREA ANNO 2014 A CURA DELL AREA PROFESSIONALE STATISTICA A.G. FEBBRAIO 2015 ANDAMENTO MERCATO AUTOVETTURE IN ITALIA PER PROVINCIA E MACRO-AREA

Dettagli

COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DELLA SALUTE RELATORE: GEN.B. COSIMO PICCINNO

COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DELLA SALUTE RELATORE: GEN.B. COSIMO PICCINNO COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DELLA SALUTE RELATORE: GEN.B. COSIMO PICCINNO ATTIVITA PRELIMINARI GRUPPO DI LAVORO Dott. Pietro COMBA Istituto Superiore di Sanità Cap. Pietro DELLA PORTA Carabinieri

Dettagli

Le componenti dello sviluppo nei comuni delle Terre Verdiane

Le componenti dello sviluppo nei comuni delle Terre Verdiane Prime considerazioni in merito a: Le componenti dello sviluppo nei comuni delle, 6 marzo 2009 Matteo Beghelli, Area studi e ricerche Unioncamere Emilia-Romagna Il metodo seguito: Abbiamo una grande quantità

Dettagli

POSTI DISPONIBILI SCUOLA ELEMENTARE

POSTI DISPONIBILI SCUOLA ELEMENTARE POSTI DISPONIBILI SCUOLA ELEMENTARE Regione Provincia Prov O.D.98/99 Titolari 98/99 posti docenti Domande di cessazione 1/9/99 Abruzzo Chieti CH 1.618 1.615 3 0 48 Abruzzo L'Aquila AQ 1.374 1.374 0 0 57

Dettagli

Formula Bonus-Malus "l'abito non fa (più) il monaco"

Formula Bonus-Malus l'abito non fa (più) il monaco Formula Bonus-Malus "l'abito non fa (più) il monaco" Limiti e criticità dell'attuale formula Giovanni Sammartini Coordinatore Commissione Danni Roma, 7 giugno 2013 2000-2011: com'è cambiata la distribuzione

Dettagli

Particol arità su veicoli storici (P) / Dichiara zione uso non professi onale (X) gestion e riprese ntate nuovo Regola mento IPT

Particol arità su veicoli storici (P) / Dichiara zione uso non professi onale (X) gestion e riprese ntate nuovo Regola mento IPT vlr Rgl mnt tutl vndt r nu Rgl mnt gstn rprs ntt nu Rgl mnt g dsb l succ ssn rdt r tt sc tr vcl ccmp tbl bblg dcu mnt fscl snt Prtcl rtà su vcl strc Dchr us nn prfss nl crtr dcrrnz vrzn trffr AG 30 lgl

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro per i rapporti con le Regioni e la Coesione territoriale. di concerto con

Il Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro per i rapporti con le Regioni e la Coesione territoriale. di concerto con Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro per i rapporti con le Regioni e la Coesione territoriale VISTO il decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164, recante norme comuni per il

Dettagli

DATI DI SINTESI DELL EVOLUZIONE DELLE FORNITURE DI ENERGIA ELETTRICA E DI GAS NATURALE: REGIMI DI TUTELA E MERCATO LIBERO

DATI DI SINTESI DELL EVOLUZIONE DELLE FORNITURE DI ENERGIA ELETTRICA E DI GAS NATURALE: REGIMI DI TUTELA E MERCATO LIBERO DATI DI SINTESI DELL EVOLUZIONE DELLE FORNITURE DI ENERGIA ELETTRICA E DI GAS NATURALE: REGIMI DI TUTELA E MERCATO LIBERO (Deliberazione ARG/com 202/08 - Primo report) Dal 1 luglio 2007 tutti i clienti

Dettagli

Aderenti al Fapi Fondo formazione PMI a Dicembre 2013

Aderenti al Fapi Fondo formazione PMI a Dicembre 2013 Andamento degli aderenti Aderenti al Fapi Fondo formazione PMI a Dicembre 2013 Bollettino n. 3 Periodo di competenza dicembre 2013 Periodo di presentazione Uniemens gennaio 2014 Data di scarico 19 febbraio

Dettagli

Docenti Scuola infanzia: contingente nomine su sostegno [*] (Calcolo aliquota nomine) Regione. Provincia. Sigla. Posti O.D. 2015/16. Titolari

Docenti Scuola infanzia: contingente nomine su sostegno [*] (Calcolo aliquota nomine) Regione. Provincia. Sigla. Posti O.D. 2015/16. Titolari [*] (Calcolo aliquota nomine) Regione Provincia Sigla Posti O.D. 215/16 Titolari 16.6.15 Disp. Esubero Calcolo aliquota nomine 1 / 87 Abruzzo Chieti CH 66 44 22 18 Abruzzo L' Aquila AQ 2 / 87 49 32 17

Dettagli

Il decreto sulle «Liberalizzazioni» Vittorio Verdone Direttore Auto, Distribuzione, Consumatori e Servizi Informatici Milano, 16 luglio 2012

Il decreto sulle «Liberalizzazioni» Vittorio Verdone Direttore Auto, Distribuzione, Consumatori e Servizi Informatici Milano, 16 luglio 2012 Il decreto sulle «Liberalizzazioni» Vittorio Verdone Direttore Auto, Distribuzione, Consumatori e Servizi Informatici Milano, 16 luglio 2012 Contenimento delle speculazioni sulle lesioni fisiche lievissime

Dettagli

CENTRI DI LIQUIDAZIONE TUA

CENTRI DI LIQUIDAZIONE TUA CENTRI DI LIQUIDAZIONE TUA Area di Agrigento (Sicilia) AG CDL CATANIA Alessandria (Piemonte) AL CDL MILANO Ancona (Marche) AN CDL PADOVA Aosta (Valle d'aosta) AO CDL MILANO Arezzo (Toscana) AR CDL ROMA

Dettagli

Causali Consulenti del Lavoro

Causali Consulenti del Lavoro Causali Consulenti del Lavoro Codice Descrizione Codice posizione Tipo inizio periodo riferimento AG00 AL00 AN00 AO00 AP00 AQ00 AR00 provinciale di Agrigento provinciale di Alessandria provinciale di Ancona

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

ANDAMENTO DEL MERCATO AUTOVETTURE IN ITALIA PER PROVINCIA E MACRO-AREA ANNO 2013

ANDAMENTO DEL MERCATO AUTOVETTURE IN ITALIA PER PROVINCIA E MACRO-AREA ANNO 2013 ANDAMENTO DEL MERCATO AUTOVETTURE IN ITALIA PER PROVINCIA E MACRO-AREA ANNO 2013 A CURA DELL AREA PROFESSIONALE STATISTICA A.G. GENNAIO 2014 ANDAMENTO MERCATO AUTOVETTURE IN ITALIA PER PROVINCIA E MACRO-AREA

Dettagli

Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p.

Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p. Gas: le Regioni Italiane con il maggior numero di consumi e quelle con il risparmio più alto ottenibile Indice: Indice. p. 1 Introduzione. p. 2 Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2 Il costo del

Dettagli

Tavola rotonda Centri benessere tra sviluppo turistico e nuova regolamentazione. Rimini Wellness, 14 Maggio 2010

Tavola rotonda Centri benessere tra sviluppo turistico e nuova regolamentazione. Rimini Wellness, 14 Maggio 2010 AICEB (Associazione Italiana Centri Benessere) IL MERCATO DEL BENESSERE: IMPRESE E SERVIZI OFFERTI* Tavola rotonda Centri benessere tra sviluppo turistico e nuova regolamentazione Rimini Wellness, 14 Maggio

Dettagli

Refarming della banda 700 MHz Attività Agcom

Refarming della banda 700 MHz Attività Agcom Refarming della banda 700 MHz Attività Agcom Normativa italiana di attuazione Legge 27 dicembre 2017, n. 205 recante Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale

Dettagli

Personale ATA. tot. Nazionale

Personale ATA. tot. Nazionale Personale ATA Profilo Nomine DM - Direttore Serv. Amm. 216 AA - Ass. Amministrativi 2.103 AT - Ass. Tecnici 790 CS - Coll. Scolastici 6.949 CO - Cuochi 87 CR - Add. Az. Agrarie 81 GA - Guardarobieri 49

Dettagli

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008 a cura di Francesco Linguiti Luglio 2011 Premessa* In questa nota vengono analizzati i dati sulla struttura

Dettagli

Totale posti Comuni 600.823 577.441 6.240 29.622 21.880

Totale posti Comuni 600.823 577.441 6.240 29.622 21.880 Copia di contingenti nomine docenti 2015 - tabella aliquot GRADO ISTRUZIONE contingenti per nomine sui posti vacanti e disponibili in O.D. 2015/16 titolari esubero vacanze su 2015/16 al 16 provinciale

Dettagli

AREA PROCESSI FORMATIVI - SETTORE OFFERTA FORMATIVA UFFICIO OFFERTA FORMATIVA CORSI DI I E II LIVELLO, ANS

AREA PROCESSI FORMATIVI - SETTORE OFFERTA FORMATIVA UFFICIO OFFERTA FORMATIVA CORSI DI I E II LIVELLO, ANS Dati Scuola di Lingue e Letterature Pagina 1 di 6 Dati Scuola di Lingue e Letterature AQ L'Aquila n. 1 CH Chieti n. PE Pescara n. 2 TE Teramo n. 5 ABRUZZI Totale 8 MT Matera n. 2 PZ Potenza n. 1 BASILICATA

Dettagli

La Cluster Analysis LA CLUSTER ANALYSIS - 227 -

La Cluster Analysis LA CLUSTER ANALYSIS - 227 - LA CLUSTER ANALYSIS - 227 - 8.1 UNA VISIONE D INSIEME DEL SISTEMA SCOLASTICO Volendo descrivere le caratteristiche delle province in termini di indicatori relativi al Contesto e al Sistema Scolastico è

Dettagli

McDONALD S E L ITALIA

McDONALD S E L ITALIA McDONALD S E L ITALIA Da una ricerca di SDA Bocconi sull impatto occupazionale di McDonald s Italia 2012-2015 1.24 McDONALD S E L ITALIA: IL NOSTRO PRESENTE Questo rapporto, frutto di una ricerca condotta

Dettagli

MONITORAGGI. 13 dicembre 2016

MONITORAGGI. 13 dicembre 2016 a MONITORAGGI 3 dicembre 26 ELENCO DELLE TABELLE ISCRIZIONI ATC. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9... 2. 3. Iscrizioni per ATC Gestione iscrizioni ATC: totale Regione Gestione iscrizioni ATC: Bologna Gestione iscrizioni

Dettagli

Dossier rincari ferroviari

Dossier rincari ferroviari Nel 2007 i pendolari in Italia hanno superato i 13 milioni (pari al 22% della popolazione) con un incremento del 18% rispetto al 2005. La vita quotidiana è quindi sempre più caratterizzata dalla mobilità,

Dettagli

MONITORAGGI 19 dicembre 2017

MONITORAGGI 19 dicembre 2017 MONITORAGGI 9 dicembre 27 ELENCO DELLE TABELLE ISCRIZIONI ATC. Iscrizioni per ATC 2. Gestione iscrizioni ATC: totale Regione 3. Gestione iscrizioni ATC: Bologna 4. Gestione iscrizioni ATC: Ferrara 5.

Dettagli

Statistica Annuale R.C. Auto Esercizio 2007. Sergio Desantis e Gianni Giuli Statistiche e Studi Attuariali ANIA

Statistica Annuale R.C. Auto Esercizio 2007. Sergio Desantis e Gianni Giuli Statistiche e Studi Attuariali ANIA Statistica Annuale R.C. Auto Esercizio 2007 Sergio Desantis e Gianni Giuli Statistiche e Studi Attuariali ANIA Milano, 25 febbraio 2009 CONTENUTI 1. I risultati della nuova statistica annuale RC Auto gli

Dettagli

Numero di graduatorie 2013

Numero di graduatorie 2013 Trasferimenti Volontari Individuali - DOMANDE 2013 5.930 Domande presentate 5.810 Domande inserite in graduatoria (120 RISORSE ESCLUSE PER MANCANZA REQUISITI PREVISTI DALL ACCORDO DEL 22 MAGGIO 2013) 132

Dettagli

Il Dipartimento per le Comunicazioni: uno studio dell età del personale. Miriam Tagliavia Marzo 2011

Il Dipartimento per le Comunicazioni: uno studio dell età del personale. Miriam Tagliavia Marzo 2011 Il Dipartimento per le Comunicazioni: uno studio dell età del personale Marzo 2011 2 Il Dipartimento per le Comunicazioni: uno studio dell età del personale Il Dipartimento per le Comunicazioni, uno dei

Dettagli

COMUNICATO STAMPA presente sul sito: www.unrae.it

COMUNICATO STAMPA presente sul sito: www.unrae.it COMUNICATO STAMPA presente sul sito: www.unrae.it unione nazionale r a p p r e s e n t a n t i autoveicoli esteri Analisi UNRAE delle immatricolazioni 2008 AUMENTA DI OLTRE 3 PUNTI LA QUOTA DI CITY CAR

Dettagli

DATI ANAGRAFICI E DI TITOLARITA' Allegati : Cognome. Nome. Sesso. Codice Fiscale. Data di nascita. Comune di Nascita. Provincia

DATI ANAGRAFICI E DI TITOLARITA' Allegati : Cognome. Nome. Sesso. Codice Fiscale. Data di nascita. Comune di Nascita. Provincia DOMANDA DI MOBILITA' TERRITORIALE PER ASSEGNAZIONE A LIVELLO NAZIONALE SCUOLA PRIMARIA -AN SCOLASTICO 2016/17 DOCENTI ASSUNTI NELL'A.S. 2015/16 NELLE FA "B" E "C" DA GAE DATI ANAGRAFICI E DI TITOLARITA'

Dettagli

ELENCO EMITTENTI TV. Dati di Ascolto. Posizione Telecomando. Concessionaria di Pubblicità GRUPPO TELEVISIVO ITALIANO SRL

ELENCO EMITTENTI TV. Dati di Ascolto. Posizione Telecomando. Concessionaria di Pubblicità GRUPPO TELEVISIVO ITALIANO SRL GRUPPO TELEVISIVO ITALIANO SRL Tel. 02 36524933 - Fax. 02 36526402 www.gtimedia.it - N ROC 18928 gtimedia@gtimedia.it Concessionaria di Pubblicità ELENCO EMITTENTI TV Dati di Ascolto Posizione Telecomando

Dettagli

ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA

ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA novembre 04 Introduzione In base ai dati dell VIII Censimento su Industria e Servizi dell ISTAT è stata condotta un analisi dell occupazione femminile nelle

Dettagli

RURAL4UNIVERSITÀ Sviluppo rurale, agricoltura biologica e diversificazione A CHE PUNTO SIAMO

RURAL4UNIVERSITÀ Sviluppo rurale, agricoltura biologica e diversificazione A CHE PUNTO SIAMO RURAL4UNIVERSITÀ Sviluppo rurale, agricoltura biologica e diversificazione A CHE PUNTO SIAMO Martedì 28 Novembre Università di Campobasso Paola Lionetti Obiettivi di Rural4Learning: Rispondere ai fabbisogni

Dettagli

STUDIO PER LA PIANIFICAZIONE DEL RIASSETTO ORGANIZZATIVO E FUNZIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE DELLA REGIONE SICILIANA

STUDIO PER LA PIANIFICAZIONE DEL RIASSETTO ORGANIZZATIVO E FUNZIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE DELLA REGIONE SICILIANA STUDIO PER LA PIANIFICAZIONE DEL RIASSETTO ORGANIZZATIVO E FUNZIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE DELLA REGIONE SICILIANA Il quadro di contesto e la normativa di settore in materia di Trasporto Pubblico.

Dettagli

7. Assistenza primaria

7. Assistenza primaria 7. Assistenza primaria BSIP Marka Assistenza primaria 7.1. Medicina di base L assistenza distrettuale, allo scopo di coordinare ed integrare tutti i percorsi di accesso ai servizi sanitari da parte del

Dettagli

INTESA TRA IL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE E LE OO. SS. CGIL CISL UIL SNALS FIRMATARIE DEL CCNL E DEL CCNI DEL COMPARTO SCUOLA

INTESA TRA IL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE E LE OO. SS. CGIL CISL UIL SNALS FIRMATARIE DEL CCNL E DEL CCNI DEL COMPARTO SCUOLA DIREZIONE GENERALE DEL PERSONALE E DEGLI AA. GG. - Div. VII INTESA TRA IL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE E LE OO. SS. CGIL CISL UIL SNALS FIRMATARIE DEL CCNL 26.5.99 E DEL CCNI 31.8.99 DEL COMPARTO

Dettagli

FOCUS. 5 per mille 2016 Analisi statistica dei dati relativi agli elenchi dei beneficiari

FOCUS. 5 per mille 2016 Analisi statistica dei dati relativi agli elenchi dei beneficiari 5 per mille 2016 Analisi statistica dei dati relativi agli elenchi dei beneficiari 21 aprile 2018 Sono 54.996 gli enti del terzo settore e i Comuni destinatari di una quota del 5 per mille 2016 per un

Dettagli

RIEPILOGO CONVENZIONI PER CLASSI DI POPOLAZIONE. Regione < > TOTALE

RIEPILOGO CONVENZIONI PER CLASSI DI POPOLAZIONE. Regione < > TOTALE POPOLAZIONE DELLE CONVENZIONI Oltre la metà delle convenzioni ha una popolazione compresa tra 3mila e mila abitanti. Sono però significativi sia il 24% che non raggiunge i 3mila abitanti sia il 23% che

Dettagli

CENTRI DI LIQUIDAZIONE TUA

CENTRI DI LIQUIDAZIONE TUA CENTRI DI LIQUIDAZIONE TUA Area di Agrigento (Sicilia) AG CDL CATANIA Alessandria (Piemonte) AL CDL MILANO Ancona (Marche) AN CDL PADOVA Aosta (Valle d'aosta) AO CDL MILANO Arezzo (Toscana) AR CDL ROMA

Dettagli

CENTRI DI LIQUIDAZIONE TUA

CENTRI DI LIQUIDAZIONE TUA CENTRI DI LIQUIDAZIONE TUA Area di Competenza Sigla CDL di Agrigento (Sicilia) AG CDL CATANIA Alessandria (Piemonte) AL CDL TORINO Ancona (Marche) AN CDL MODENA Aosta (Valle d'aosta) AO CDL TORINO Arezzo

Dettagli

L Irpef pagata dagli stranieri nelle regioni italiane

L Irpef pagata dagli stranieri nelle regioni italiane Studi e ricerche sull economia dell immigrazione L Irpef pagata dagli stranieri nelle regioni italiane Anno 2011 per l anno di imposta 2010 Avvertenze metodologiche p. 2 I principali risultati dello studio

Dettagli

Equitalia Nord. Modello Organizzativo. Presentazione alle OO.SS. Milano, 27 giugno Per un Paese più giusto.

Equitalia Nord. Modello Organizzativo. Presentazione alle OO.SS. Milano, 27 giugno Per un Paese più giusto. Equitalia Nord Modello Organizzativo Presentazione alle OO.SS. Milano, 27 giugno 2011 Equitalia Nord Situazione di partenza Equitalia - 16 Società Situazione al 31/12/2010 7.580 dipendenti (dato indicativo

Dettagli

Integrazione TrovaUsati su Nudo

Integrazione TrovaUsati su Nudo Integrazione TrovaUsati su Nudo L idea è di integrare pezzo per pezzo di TrovaUsati tramite degli iframe. L unico iframe disponibile, per ora, dev essere impostato con l indirizzo seguente: https://www.trovausati.it/rivenditori/iframe/prodotti?jwt=$token

Dettagli

c o m u n i c a t o s t a m p a

c o m u n i c a t o s t a m p a c o m u n i c a t o s t a m p a I conti della crisi: tra gennaio e giugno 2,2 miliardi di protesti (+5,2%) In calo il numero degli assegni scoperti (-11%), ma il valore medio aumenta altrettanto In aumento

Dettagli

LA POVERTÀ IN ITALIA

LA POVERTÀ IN ITALIA 15 luglio 2011 Anno 2010 LA POVERTÀ IN ITALIA La povertà risulta sostanzialmente stabile rispetto al 2009: l 11,0% delle famiglie è relativamente povero e il 4,6% lo è in termini assoluti. La soglia di

Dettagli

I trasferimenti ai Comuni in cifre

I trasferimenti ai Comuni in cifre I trasferimenti ai Comuni in cifre Dati quantitativi e parametri finanziari sulle attribuzioni ai Comuni (2012) Nel 2012 sono stati attribuiti ai Comuni sotto forma di trasferimenti, 9.519 milioni di euro,

Dettagli

Per la Scuola - competenze e ambienti per l apprendimento

Per la Scuola - competenze e ambienti per l apprendimento PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE Per la Scuola - competenze e ambienti per l apprendimento Programmazione2014-2020 FSE - Snodi formativi territoriali REPORT SINTETICO SNODI FORMATIVI TERRITORIALI 23-05-2016

Dettagli

Per la Scuola - competenze e ambienti per l apprendimento

Per la Scuola - competenze e ambienti per l apprendimento PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE Per la Scuola - competenze e ambienti per l apprendimento Programmazione2014-2020 FSE - Snodi formativi territoriali REPORT SINTETICO SNODI FORMATIVI TERRITORIALI 23-05-2016

Dettagli

Relazione illustrativa. al piano di rimodulazione estiva degli Uffici Postali ANNO 2014

Relazione illustrativa. al piano di rimodulazione estiva degli Uffici Postali ANNO 2014 Relazione illustrativa al piano di rimodulazione estiva degli Uffici Postali ANNO 2014 Roma, 30 aprile 2014 1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA AL PIANO DI RIMODULAZIONE ESTIVA DEGLI UFFICI POSTALI ANNO 2014 Il piano

Dettagli

Modello organizzativo

Modello organizzativo EQUITALIA CENTRO Modello organizzativo Presentazione alle OO.SS. FIRENZE 24 GIUGNO 2011 MODELLO ORGANIZZATIVO Linee generali Il nuovo Modello Organizzativo prevede 2 macro aree funzionali, Corporate e

Dettagli

Osservatorio Nazionale. Le prestazioni EBITEMP per i lavoratori in somministrazione nel 2009

Osservatorio Nazionale. Le prestazioni EBITEMP per i lavoratori in somministrazione nel 2009 Le prestazioni EBITEMP per i lavoratori in somministrazione nel 2009 Marzo 2010 Le prestazioni EBITEMP per i lavoratori in somministrazione nel 2009 I prestiti personali Le prestazioni in caso di infortunio

Dettagli

6 dicembre 2013 Sala Poggioli Viale della Fiera, 8 - Bologna

6 dicembre 2013 Sala Poggioli Viale della Fiera, 8 - Bologna a 6 dicembre 2013 Sala Poggioli Viale della Fiera, 8 - Bologna IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA Ore 9,00 Registrazione dei partecipanti Ore 9,30 Saluti e apertura lavori ØTiberio Rabboni Assessore all Agricoltura

Dettagli

CONVENZIONI DI SEGRETERIA COMPOSIZIONE E RELAZIONI CON I COMUNI E IL TERRITORIO

CONVENZIONI DI SEGRETERIA COMPOSIZIONE E RELAZIONI CON I COMUNI E IL TERRITORIO CONVENZIONI DI SEGRETERIA COMPOSIZIONE E RELAZIONI CON I COMUNI E IL TERRITORIO Giugno 2006 CONVENZIONI DI SEGRETERIA CONTINUANO AD AUMENTARE Pubblichiamo per il terzo anno consecutivo una rilevazione

Dettagli

indifferenziati e raccolte differenziate

indifferenziati e raccolte differenziate 216 VALUTAZIONE DEI COSTI DI GESTIONE DELSERVIZIO DI IGIENE URBANAIN ITALIA- ELABORAZIONI DELLE DICHIARAZIONI MUD 5.1 PREMESSA Scopo del lavoro è la valutazione dei costi di gestione del servizio di igiene

Dettagli

INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION DIREZIONI COMPARTIMENTALI E STRUTTURE TERRITORIALI ANNO 2017

INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION DIREZIONI COMPARTIMENTALI E STRUTTURE TERRITORIALI ANNO 2017 INDAGINE DI CUSTOMER SATISFACTION DIREZIONI COMPARTIMENTALI E STRUTTURE TERRITORIALI ANNO 2017 In applicazione delle previsioni normative di cui al D.Lgs. 150/2009 dettate in materia di politiche di incentivazione

Dettagli

Il leasing immobiliare: nel 2004 ancora in fase espansiva

Il leasing immobiliare: nel 2004 ancora in fase espansiva Un panorama del mercato del leasing in Italia realizzato in collaborazione con LOCAT Leasing e redatto dall Ufficio Studi FIMAA Milano su elaborazioni Nomisma su dati Assilea. Il leasing immobiliare: nel

Dettagli

PATTO DI STABILITA INTERNO: L OPZIONE REGIONALIZZAZIONE

PATTO DI STABILITA INTERNO: L OPZIONE REGIONALIZZAZIONE Direzione Affari Economici e Centro Studi PATTO DI STABILITA INTERNO: L OPZIONE REGIONALIZZAZIONE La regionalizzazione, principale strumento a disposizione delle Regioni per liberare i pagamenti bloccati

Dettagli

Indici sintetici di benessere per le province italiane. Matteo Mazziotta e Adriano Pareto Istituto nazionale di Statistica

Indici sintetici di benessere per le province italiane. Matteo Mazziotta e Adriano Pareto Istituto nazionale di Statistica Indici sintetici di benessere per le province italiane Matteo Mazziotta e Adriano Pareto Istituto nazionale di Statistica Indice 1. Introduzione 2. Gli indicatori elementari 3. Il calcolo degli indici

Dettagli

Il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca

Il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca di concerto con Il Ministro dell economia e delle Finanze e con il Il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione VISTO il testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia

Dettagli

Indirizzi Sezioni Provin Sigla Provincia Indirizzo

Indirizzi  Sezioni Provin Sigla Provincia Indirizzo Indirizzi e-mail Sezioni Provin Sigla Provincia Indirizzo e-mail AG AGRIGENTO agrigento@andi.it AL ALESSANDRIA alessandria@andi.it AN ANCONA ancona@andi.it AO AOSTA aosta@andi.it AR AREZZO arezzo@andi.it

Dettagli

I confidi e il credito alle piccole imprese durante la crisi

I confidi e il credito alle piccole imprese durante la crisi I confidi e il credito alle piccole imprese durante la crisi Valerio Vacca (Banca d Italia, ricerca economica Bari) Il laboratorio del credito, Napoli, 15 marzo 2012 La struttura del mercato in Cr (2010):

Dettagli

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e centro studi CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Dopo sei anni di continui cali nelle erogazioni per finanziamenti per investimenti in edilizia, anche

Dettagli

L attività dei confidi

L attività dei confidi L attività dei confidi Un analisi sui dati della Centrale dei rischi Valerio Vacca Banca d Italia febbraio 214 1 Di cosa parleremo Il contributo dei confidi ail accesso al credito delle pmi La struttura

Dettagli

EMITTENTI RADIOFONICHE ISCRITTE A RADIO TER 2018

EMITTENTI RADIOFONICHE ISCRITTE A RADIO TER 2018 EMITTENTI RADIOFONICHE ISCRITTE A RADIO TER 2018 Territorio Nome emittente Province tutte ISORADIO m2o R101 RADIO 105 RADIO 24 IL SOLE 24 ORE RADIO CAPITAL RADIO DEEJAY RADIO ITALIA SOLOMUSICAITALIANA

Dettagli

MOVIMPRESE RISTORAZIONE

MOVIMPRESE RISTORAZIONE Le pillole di Notizie, commenti, istruzioni ed altro MOVIMPRESE RISTORAZIONE Anno 2011 Ufficio studi A cura di L. Sbraga e G. Erba MOVIMPRESE RISTORAZIONE A dicembre del 2011 negli archivi delle Camere

Dettagli

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato EDI.CO.LA.NEWS Dati&Mercato N.9 EDILIZIA RESIDENZIALE: IL RINNOVO SI FERMA E PROSEGUE IL CALO DELLE NUOVE COSTRUZIONI Il valore di un mercato è determinato dalla consistenza degli investimenti che vi affluiscono.

Dettagli

Il mercato del credito tra sviluppo economico ed equità sociale

Il mercato del credito tra sviluppo economico ed equità sociale Il mercato del credito tra sviluppo economico ed equità sociale Le innovazioni di prodotto e di processo per il credito ai progetti di vita Roma, Palazzo Altieri 24 novembre 2010 Primi risultati del Fondo

Dettagli

Calano le imprese italiane, aumentano le straniere. Sentono meno la crisi e creano 85 miliardi di di valore aggiunto

Calano le imprese italiane, aumentano le straniere. Sentono meno la crisi e creano 85 miliardi di di valore aggiunto Calano le imprese italiane, aumentano le straniere. Sentono meno la crisi e creano 85 miliardi di di valore aggiunto Imprese straniere in aumento. Su 6.061.960 imprese operanti in Italia nel 2013, 497.080

Dettagli

Il Ministro delle Attività Produttive

Il Ministro delle Attività Produttive Il Ministro delle Attività Produttive VISTO l articolo 21, del Decreto legislativo 23 maggio 2000, n.164, che stabilisce che, a decorrere dal 1 gennaio 2003, le imprese di gas naturale che svolgono nel

Dettagli

FEDERAZIONE ITALIANA CRONOMETRISTI

FEDERAZIONE ITALIANA CRONOMETRISTI FEDERAZIONE ITALIANA CRONOMETRISTI STATISTICHE STIMATE SUI DATI COMUNICATI E DISPONIBILI NELLE BASI DATI SICEX/SICWIN ED http://tesseramento.ficr.it DELLA SEGRETERIA GENERALE AL 15/09/2017 1 Sommario TOTALE

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese ex DIV.VIII PMI e artigianato IL CONTRATTO DI RETE ANALISI QUANTITATIVA

Dettagli