I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ----I PABX ( centralini automatici ) ---- Materia: Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni.

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1 I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO a.s. 2011/2012 -classe V- Materia: Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni ----I ( centralini automatici ) ---- alunna prof. Ing. Zumpano Luigi Tucci Marina

2 I (centralini automatici) I ( private automatic branch exchange), noti anche con il nome di centralini automatici, sono sorti per risolvere i problemi relativi ai collegamenti telefonici in ambiente locale, all'interno di una stessa organizzazione. Essi consentono l'effettuazione di connessione fra gli apparecchi ad essi collegati, senza necessità di accedere alla centrale pubblica. Il traffico uscente è sempre automatico, cioè da un qualsiasi apparecchi derivato collegato al è possibile, formando un opportuno prefisso (generalmente la cifra 0) accedere alla centrale pubblica. Il traffico entrante,invece, normalmente perviene tramite un posto operatore (PO), ad un operatore che lo inoltra al destinatario. Dalle prime realizzazioni di tipo elettromeccanico, i hanno subito intense innovazioni, fino a giungere ai moderni elettronici con comando centrale a programma registrato e con rete di connessione a divisione di tempo, di tipo analogico o numerico. Tucci Marina classe V A anno scolastico 2011/2011 pag 2 di7

3 a divisione di tempo analogici. APPARECCHI INTERNI ESTERNE POSTO OPERATORE INTERFACCE INTERNE INTERFACCE ESTERNE INTERFACCIA POSTO OPERATORE MULTIPLO PAM MEMORIA CONTROLLO BUS CPU RAM ROM EPROM COMANDO CENTRALE I principali blocchi funzionali di un a divisione di tempo analogico sono composti da: -Interfacce linee interne,comprendono i circuiti per la segnalazione e chiamata, il controllo locale degli apparecchi. interfacce linee esterne, comprendono un rilevatore entranti e, per quanto riguarda le chiamati uscenti, c'è un dispositivo che dopo aver effettuato l'impegno, provvede a comandare la selezione precedentemente memorizzata. Interfaccia posto operatore, consente l'accesso al sistema da parte del posto operatore. Memoria di controllo, che contiene le informazioni relative agli indirizzi delle chiamate, del chiamato e dell'eventuale terzo utente nel caso di conferenza a tre. Comando centrale, è costituito da un microelaboratore che sovraintende al funzionamento dell'intero sistema. Oltre alla CPU, c'è un'area di memoria delle ROM, EPROM e RAM., che devono contenere il programma fondamentale, i dati semi permanenti e i dati a lettura e scrittura. La rete di connessione del è costituito da un multiplo comune a cui i vari apparecchi accedono attraverso interruttori elettronici, in modo da realizzare un collegamento fonico bidirezionale. Il segnale fonico presente ai capi di C1 viene trasferito, attraverso ilo multiplo e i due interruttori T1 et2 azionati dall'organo che sovraintende alla commutazione, sul condensatore C2 che può essere facilmente caricato avendo una capacità molto più piccola rispetto a C1. Tucci Marina classe V A anno scolastico 2011/2011 pag 3 di7

4 NUMERICI Un viene definito numerico quando la rete di connessione ha lo stadio di gruppo a divisione di tempo in tecnica numerica, cioè la conversione analogico digitale è effettuata, almeno in uscita, dallo stato di concentrazione delle linee di utente. COMUNE MULTIPLO T1 T 2 C1 C2 APPARECCHIO B T4 T3 C4 C3 T5 Il comando centrale costituisce il cervello del è comprende l'unità centrale di elaborazione, unità di memoria e unità di ingresso-uscita. Il comando centrale provvede alla supervisione dell'intero sistema, mediante misure e controlli che consentono di diagnosticare e localizzare mal funzionamenti. Al fine di assicurare la continuità di esercizio, normalmente il comando centrale è duplicato, e dal riguardo sono previste le seguenti modalità di funzionamento la Microsincronizzazione. La rete di connessione è costituita da uno stadio di linea che espleta le funzioni di concentrazione ed espansione e da uno stadio di gruppo che effettua la connessione vera e propria tra due determinazioni. L'utente chiamante (), attraverso lo stadio di concentrazione, occupa una giunzione con l'sg () che assegna, nel caso di chiamata interna, una VCI, alla quale viene poi connesso anche l'utente chiamato tramite una giunzione e lo stadio di giunzione. TRASMISSIONE NUMERICA COMMUTAZIONE NUMERICA SEGNALAZIONE COMANDO Tucci Marina classe V A anno scolastico 2011/2011 pag 4 di7

5 Selezione passante Il servizio di selezione passante, indicato con la sigla SP, consente la selezione diretta dalla rete telefonica pubblica di derivati di un centralino automatico, senza l'ausilio dell'operatore. Questa prestazione che in pratica interessa utenze di una certa dimensione con elevato traffico entrante, comporta uno snellimento del servizio, per l'eliminazione dei tempi di informazione. VCE SL VCE VCE VCI VAE VAE VCI VCI VAE VCPO VCPO VAPO VAPO VCPO SG nella figura è rappresentata la rete di connessione di un numerico, dove le sigle SL,SG sono gli stadi di linea e di gruppo, :attacco di utente, : linea urbana, LPO: rappresenta la linea di collegamento tra posto operatore e SG,,VAE,VAPO: sono le vie di accesso, interne, esterne, posto operatore; VCI, VCE, VCPO: sono vie di connessione, interne, esterne, posto operatore. Per consentire l'interconnessione tra diversi tipi di e diverse centrali pubbliche, è stata unificata la segnalazione di linea centrale pubblica e privata, e ciò ha reso necessaria l'istallazione di appositi traslatori TSP per ogni linea urbana entrante. CODICE UNIFICATO CODICE UNIFICATO CENTRALE URBANA Tucci Marina classe V A anno scolastico 2011/2011 pag 5 di7

6 I derivati di un centralino dotati di SP fanno parte della numerazione, possono essere raggiunti da chiamate di qualsiasi provenienza. Le loro numerazioni devono rispettare le norme stabilite dal piano regolamentare delle telecomunicazioni. Satellizzazione Utenze di alcune dimensioni, come banche, amministrazioni pubbliche e aziende possono essere collegati allo stesso. Questi collegamenti, possono essere realizzati attraverso linee dedicate,l'impianto assume una configurazione analoga a quella di una centrale pubblica. Se il numero dei derivati supera un certo limite, conviene istallare nelle sede periferiche dei dei satelliti, collegati attraverso giunzioni al principale chiamato master. In questo modo, il traffico locale non interessa il master, ma dal satellite. DERIVATI SEDE A DEDICATE DEDICATE DERIVATI SEDE B Le linee urbane entranti sono attestate nel master, i derivati dei satelliti vengono chiamati dall'esterno in selezione passante. Invece il traffico urbano uscente, i satelliti sono indipendenti dal master, avendo ognuno le proprie linee uscenti. DERIVATE LOCALI DERIVATE LOCALI URBANE ENTRANTI IN SP MASTER GIUNZIONE BIDIREZIONALE SATELLITARE URBANE USCENTI URBANE USCENTI Nella figura è rappresentata la struttura di una rete di satellizzato, un impianto costituito da un master ed un satellite. Nel caso di un'azienda che abbia sedi periferiche al di fuori della propria rete urbana, non è possibile effettuare la satellizzazione, ma i possono essere interconnessi con quello principale attraverso una giunzione. Tucci Marina classe V A anno scolastico 2011/2011 pag 6 di7

7 KTS I KTS (key telephone system ), chiamati anche impianti intercomunicanti,sono impianti telefonici interni impieganti apparecchi speciali che attraverso l'azionamento dei tasti, consentono connessioni sia tra gli apparecchi stessi, che con la centrale pubblica. La differenza che c'è tra un e un KTS è che, nel KTS si possono collegare solo apparecchi intercomunicanti di tipo specifico e non apparecchi telefonici normali. Invece una caratteristica comune è consentire connessioni sia tra i derivati dell'impianto (traffico interno) che tra questi e gli utenti della rete telefonica pubblica (traffico esterno). Quando il numero di apparecchi supera certi limiti, le chiamate verso gli altri derivati non vengono più effettuate premendo dei tasti, ma selezionando il numero sulla tastiera, in modo analogo ai. Molti impianti sono di tipo ibrido, cioè che possono programmati sia come KTS che come. Tucci Marina classe V A anno scolastico 2011/2011 pag 7 di7

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