Osservatorio Economico-Sociale News
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- Aldo Conte
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1 1 Numero 6 Marzo Presentazione della VI Indagine Congiunturale Marzo 2012 Per la prima volta superata la soglia di 300 interviste: all Indagine hanno risposto 353 cooperative 3 VI Indagine Congiunturale Ancpl Marzo Andamento congiunturale del II semestre 2011 (lug/dic) rispetto al I semestre 2011 e previsioni I semestre 2012 (gen/giu) rispetto al II semestre Nel II semestre 2011 conferma del sentiment negativo per andamento ordini e lievemente positivo per volumi di produzione; le piccole coop.ve meglio del previsto, arrancano le medie. Nel I semestre 2012 nuovamente rafforzato il pessimismo per ordini, produzione e fatturato. 3. Previsioni andamento esercizio Sentiment negativo per ordini e redditività. Attesa stabilità dei volumi di produzione e tenuta fatturato grazie a mercato estero. 4. Occupazione Maggiore stabilità nel II sem rispetto alle previsioni per le piccole ma flessione confermata nelle grandi coop.ve; ulteriore contrazione nel I sem e previsione al ribasso per tutti i settori nel complesso del Strategie anti-crisi 6. Approfondimenti settoriali Il contenimento dei costi rimane la strategia dominante. Industria dalle idee chiare, costruzioni e ingegneriaprogettazione ancora alla ricerca di una strada Settore Industria pag Settore Costruzioni pag Settore Ingegneria, Progettazione e pag. 32 Consulting RESISTENZA.. Come UNO SCENARIO IN EVOLUZIONE Questa occasione di analisi dei dati è particolarmente complicata dal contesto nel quale è stata svolta e non è possibile fare delle valutazioni senza soffermarsi in via preventiva sulla situazione politica ed economica al centro di un passaggio storico importante. La crisi economica e dei mercati, del sistema finanziario ma ancor più di quello politico europeo, rende difficile prevedere gli andamenti dei settori a cui siamo interessati. (segue)
2 1. Indagine congiunturale Ancpl Marzo L andamento del secondo semestre 2011 e le previsioni per il primo semestre 2012 Le previsioni per l esercizio 2012 Premessa L ufficio Studi di Ancpl presenta qui i risultati della Sesta Indagine Congiunturale realizzata fra gli associati presenti su tutto il territorio nazionale. L Indagine intende fornire alle cooperative un indicazione in tempo utile dei principali andamenti di mercato per ciascuno dei settori che compongono la cooperazione di produzione e lavoro: costruzioni; industria; ingegneria, progettazione e consulting. Nella lettura dei dati è importante tenere presente che la metodologia utilizzata tiene conto del sentiment dei dirigenti cooperativi e delle tendenze di fondo del mercato, piuttosto che di valori assoluti registrati a consuntivo. Ringraziamo tutte le cooperative che con la propria collaborazione hanno reso possibile la realizzazione dell Indagine. Nota metodologica L Indagine Congiunturale di Ancpl viene realizzata due volte l anno a inizio (febbraio - marzo) e a chiusura dell esercizio (settembreottobre) - allo scopo di rilevare i principali andamenti delle cooperative di produzione e lavoro. L Indagine si basa su confronti semestrali. Alla rilevazione hanno preso parte 353 cooperative (66 in più rispetto all ultima rilevazione di ottobre), a partire da un campione di oltre 600 aziende rappresentativo dell universo Ancpl. In seguito si entrerà meglio nella composizione del campione, ma sin d ora si segnala che, per quanto riguarda il settore dell ingegneria, progettazione e consulting, per la prima volta hanno risposto 64 cooperative: un numero che consente elaborazioni statistiche più solide rispetto al passato e riduce la possibilità che i risultati siano influenzati da valori anomali. Allo stesso modo, è divenuto più solido il dato riferito al fatturato estero, grazie al maggior numero di rispondenti al quesito che sono passati da una ventina circa a una cinquantina nella presente edizione. La ricerca è stata realizzata attraverso la somministrazione di un questionario per via elettronica. Sono state inoltre applicate delle procedure di ponderazione che hanno permesso di riproporzionare le risposte alla reale struttura dell universo Ancpl e garantire maggiore affidabilità agli esiti della ricerca. Il report che presentiamo segue la struttura del questionario, ne commenta i risultati e li confronta con l andamento congiunturale dei sistemi economici in cui si colloca l attività delle associate Ancpl. Per la realizzazione dell Indagine l Ufficio Studi si avvale del supporto scientifico della Fondazione Nord Est di Treviso (specializzata nella realizzazione di congiunturali studi e ricerche sociali e congiunturali) e tecnico di Questlab (società per la rilevazione dei dati statistici).
3 Sintesi dei risultati Per la prima volta è stata superata la quota di 300 interviste: alla rilevazione hanno preso parte infatti 353 cooperative, a partire da un campione di oltre 600 aziende, rappresentativo dell universo Ancpl in termini di appartenenza settoriale. Il secondo semestre 2011 si chiude con una conferma del sentiment già espresso nell Indagine di novembre con aspettative negative rispetto agli ordinativi e positive invece per quanto riguarda la produzione e il fatturato complessivo. Il diverso andamento delle percezioni su ordini e produzione risulta in linea con l indice Istat di fiducia delle imprese manifatturiere in Italia, che mostra come negli ultimi mesi dell anno siano migliorate le aspettative riguardo alla produzione a fronte di un calo atteso degli ordini per effetto della ricostituzione delle scorte di magazzino. Nel II semestre 2011 si confermano alcune differenze settoriali fra industria (che presenta andamenti migliori) e costruzioni (dove si riscontrano maggiori difficoltà). A consuntivo sembrano risultare più ottimiste del previsto le piccole cooperative, mentre si riscontra una maggiore sofferenza nelle medie. Il trend di peggioramento sembra essersi manifestato con minore vigore del previsto, ma subirebbe una nuova accelerazione nelle previsioni per il I sem (senza distinzioni di dimensione né di settore), per ordini, produzione e fatturato. Nelle previsioni sull andamento del 2012, complessivamente di segno non positivo, confluirebbero alcune differenze settoriali. Rispetto al I sem. 2012, le cooperative industriali contano di recuperare qualcosa in corso d anno in termini di ordinativi, mentre per costruzioni si confermerebbe un 2012 interamente nel segno del pessimismo per il portafoglio ordini (-2,7% il calo atteso già nel I sem. 2012) e una tenuta della produzione. Il mantenimento dei livelli produttivi nel settore delle costruzioni dovrà essere confermato in corso d anno, dal momento che l effettiva realizzabilità del portafoglio ordini rimane influenzata dal mancato avvio o blocco di alcune opere per quanto riguarda il mercato pubblico e del protrarsi della crisi del mercato immobiliare che secondo i rispondenti comporterà nel 2012 un ulteriore riduzione dell incidenza della produzione immobiliare sulla produzione complessiva. Il settore dell ingegneria, progettazione e consulting avrebbe invece registrato una flessione del portafoglio ordini del -0,8% nel II sem e manterrebbe aspettative negative in merito a volumi e fatturato per tutto il 2012, a fronte di una dinamica di mercato che vede il lavoro frazionarsi in numerose piccole commesse. IL QUADRO NAZIONALE COMPLESSIVO Per le imprese italiane una fine 2011 e un inizio 2012 in salita Il 2011 si è dimostrato un anno difficile per il nostro Paese: la produzione industriale ha toccato punte in diminuzione pari solo a quelle registrate nella primavera del 2009, l incertezza sulla tenuta dell Area Euro e sulla crisi del debito sovrano ha comportato un flusso di liquidità verso il sistema bancario che è venuto meno per altri possibili destinatari di interventi ma che non si è neppure tradotto in un alleggerimento della restrizione del credito alle imprese, che viceversa continua a rappresentare un problema centrale per il sistema produttivo insieme al ritardo dei pagamenti ormai cronico. Il tasso di disoccupazione è aumentato rispetto all anno precedente di un punto percentuale raggiungendo quota 9,2% ed è ormai tristemente noto come tale tasso schizzi oltre il 30% per la fascia dei giovani lavoratori (i ragazzo su tre). Le previsioni per il 2012 non sono più rosee: se infatti rimane da provare la correttezza delle previsioni del Fondo Monetario Internazionale, secondo il quale saremo l unico paese insieme alla Spagna a rimanere in recessione per due esercizi consecutivi ( ), i dati dicono che almeno per l esercizio appena iniziato i livelli di consumo interno rimarranno ancora fortemente ridotti e lo stesso varrà per gli investimenti, tenuto conto dell ampiezza della capacità produttiva ancora inutilizzata. Cresce inoltre il fabbisogno finanziario da parte delle imprese, mentre viceversa si stanno ulteriormente irrigidendo i criteri di attribuzione del credito, cosicché è ormai azzerata la crescita dell indebitamento da parte delle piccole imprese. 3
4 4 Anche per il 2012 si confermerebbe un ulteriore allungamento dei tempi medi di incasso e un aumento dell indebitamento da parte delle cooperative, anche se rispetto al 2011 i primi dovrebbero aumentare più che proporzionalmente mentre il secondo dovrebbe decelerare.rispetto al 2011, per il 2012 la quota di chi ritiene che potrà disporre di una disponibilità di credito pari a quella dell esercizio appena conclusosi passa dal 45,3% al 31,6%, mentre aumenta da 27,8% a 40,06% la quota di chi ritiene che nel 2012 la disponibilità di credito sarà minore se non addirittura insufficiente. La contrazione attesa dell occupazione emersa dalla rilevazione di novembre è probabilmente in parte slittata avanti di alcuni mesi e nel II semestre del 2011 si sarebbe concentrata nelle grandi imprese localizzate nell area del Nord Est, mentre sarebbe stata migliore del previsto la performance delle piccole cooperative. Per il 2012 è attesa una ulteriore flessione, al momento dimensionata nell ordine del -1,3%. Stima del PIL Nel IV trimestre 2011 il PIL italiano corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito (per il secondo trimestre consecutivo) del -0,7% sul trimestre precedente. Nel complesso, nel 2011 il PIL corretto per gli effetti del calendario è aumentato dello 0,5%. La crescita acquisita per il 2012 è pari a -0,5%. Nel quarto trimestre 2011 tutte le componenti della domanda interna sono risultate in diminuzione rispetto al periodo precedente. L ultimo trimestre del 2011 è stato caratterizzato da una contrazione congiunturale dell attività anche in molte altre economie europee (il risultato complessivo per l UE è stato -0,3%), ma la situazione resta comunque più sfavorevole per il nostro paese, con una crescita tendenziale dello 0,7% per l area euro e dello 0,9% per l Unione a 27 paesi (Istat). Secondo il Fondo Monetario Internazionale, l Italia sarà l unico paese fra le principali economie avanzate (insieme alla Spagna) a rimanere in recessione anche nel Proiezioni PIL per Produzione mondiale 3,8% 3,3% 3,9% Area Euro 1,6% -0,5% 0,8% USA 1,8% 1,8% 2,2% Italia 0,4% -2,2% -0,6% Economie avanzate 1,6% 1,2% 1,9% Brasile 2,9% 3,0% 4,0% Cina 9,2% 8,2% 8,8% India 7,4% 7,0% 7,3% Russia 4,1% 3,3% 3,5% Economie emergenti e 6,2% 5,4% 5,9% in via di sviluppo Fonte: Elaborazione Ancpl su dati FMI Commercio con l'estero Periodo gen.-dic.2011 rispetto a gen.-dic.2010 Esportazioni Importazioni Beni di consumo 9,1% 7,8% di cui durevoli 4,2% -6,0% non durevoli 10,4% 9,9% Beni strumentali 10,7% 0,8% Prodotti intermedi 13,9% 10,8% Energia 12,8% 16,8% Totale 11,4% 7,1% Fonte: Elaborazione Ancpl su dati Istat Occupazione A gennaio 2012 il tasso di disoccupazione si attesta al 9,2%, in aumento del +0,2% rispetto a dicembre 2011 e dell 1% rispetto all anno precedente. (Istat) Commercio con l estero Nell ultimo trimestre le esportazioni crescono dell 1,4% rispetto a quello precedente, con un incremento maggiore sui mercati UE (+1,8%). Per gli acquisti dall estero si osserva una flessione del -2,1%. Nel 2011 l incremento delle esportazioni è stato del +11,4% (+14,9% per l extra-ue e +8,8% per l UE). Le importazioni sono aumentate dell 8,9% (+12,6% dai paesi extra-ue e +5,8% dai paesi UE). Rispetto al 2008, ultimo anno di espansione prima della crisi, nel 2011 gli scambi a prezzi correnti sono superiori del 2% circa l export e del 5% circa per l import. A gennaio 2012 invece si registra una flessione delle esportazioni rispetto al mese precedente del -5% a fronte di una crescita delle importazioni. I mercati più dinamici all export sono: Svizzera (+33,4%), Russia (+21,7%), Opec (+15,5%), Giappone (+12,4%). Le vendite verso Stati Uniti (-19,1%), India (-15%) e Cina (-11,8%) sono in netta flessione. (Istat) Investimenti Gli ampi margini di capacità inutilizzata e le deboli prospettive di domanda frenano gli investimenti delle imprese. Nel IV trimestre 2011 gli investimenti fissi lordi sono diminuiti del -2,4% rispetto al trimestre precedente e del -3,1% rispetto allo stesso periodo del Fra le componenti di questa voce la flessione maggiore è registrata per gli investimenti in macchinari e attrezzature (-4,6% su medesimo periodo 2010; -4,9% su III trim. 2011); seguono gli investimenti in mezzi di trasporto (che avevano mostrato difficoltà anche nei trimestri precedenti) e quelli in costruzioni (-1,8% rispetto al IV trim e +0,1% sul III trim. 2011). (Istat; Banca d Italia).
5 5 Il campione Per la prima volta è stata superata la quota di 300 interviste: alla rilevazione hanno preso parte infatti 353 cooperative (66 in più rispetto alla rilevazione di marzo), a partire da un campione di oltre 600 aziende, rappresentativo dell universo Ancpl in termini di appartenenza settoriale. Composizione del campione Settore Dimensione Area geografica Industria 146 Micro-piccola 295 Nord-ovest 49 Costruzioni 143 Media 42 Nord-est 123 Ingegneria, progettazione, 64 Grande 16 Centro 91 consulting Sud e isole 90 Totale 353 Totale 353 Totale 353 Un sentito ringraziamento alle Cooperative cha hanno preso parte all Indagine. Legenda Dimensione micro-piccola Dimensione media Dimensione Grande Fino a 49 addetti addetti 250 o più addetti Area Nord Ovest Area Nord Est Area Centro Area Sud e Isole Piemonte, Liguria, Lombardia Trentino Alto-Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna Toscana, Marche, Umbria, Lazio Sardegna, Campania,Sicilia,Puglia,Basilicata,Calabria,Abruzzo
6 6 La maggior parte del fatturato del campione è stato prodotto dalle imprese di costruzione (55,62%), seguite dalle industriali (41,58%), in prevalenza grandi imprese (54,34%) appartenenti all area del Nord Est. Da un punto di vista numerico, rispetto alla precedente edizione è sensibilmente aumentato fra i rispondenti il numero di cooperative di piccole dimensioni. Rispetto alla rilevazione di novembre, cresce fra i rispondenti la quota di fatturato realizzato all estero, che passa dal 12,9% al 19,2%: in particolare, risulta stabile la quota di fatturato relativa al mercato europeo, mentre per i rispondenti il fatturato realizzato nei paesi extra-ue sarebbe passato dal 4,8% al 10,2% del fatturato complessivo. Di seguito si riporta la ripartizione per settore degli occupati delle cooperative che compongono il campione. E interessante notare l importanza dell impatto occupazionale prodotto dalle cooperative di piccole dimensioni, che da sole impiegano il 34,67% degli addetti. Ripartizione occupati per settore ,6% Ripartizione soci per settore ,5% 42,5% 53,9% 45,9% 50,6% Industria Costruzioni Ingegneria Industria Costruzioni Ingegneria
7 7 2. Andamento congiunturale del II semestre 2011 (lug/dic) rispetto al I semestre 2011 e previsioni I semestre 2012 rispetto al II semestre 2011 La prima parte dell Indagine è dedicata ai risultati economici ottenuti dalle cooperative durante il II semestre 2011 rispetto al I semestre 2011 e alle previsioni manifestate dai rispondenti sul I semestre Il secondo semestre 2011 si chiude per il totale del campione con una sostanziale conferma del sentiment già espresso nell Indagine di novembre con aspettative negative rispetto agli ordinativi e positive invece per quanto riguarda la produzione e il fatturato complessivo. Il diverso andamento delle percezioni su ordini e produzione risulta in linea con il quadro nazionale: l indice di fiducia delle imprese manifatturiere in Italia pubblicato dall Istat, mostra infatti che negli ultimi mesi dell anno sono migliorate le aspettative riguardo alla produzione a fronte di un calo atteso degli ordini, probabilmente per effetto della ricostituzione delle scorte di magazzino. Sentiment Andamento II semestre rispetto a I semestre 2011 In diminuzione 62 In diminuzione 56 Ordini Stazionario 148 Fatturato Stazionario 156 In aumento 60 In aumento 102 Saldo d'opinione -2 Saldo d'opinione 46 Produzione In diminuzione 42 In diminuzione 8 Fatturato Stazionario 134 Stazionario 29 estero In aumento 64 In aumento 12 Saldo d'opinione 22 Saldo d'opinione 4 I saldi di opinione rappresentano la differenza fra il numero di cooperative che ha dichiarato di attendendersi l'aumento dei principali indicatori economici e il numero di coloro che si aspettano una diminuzione degli stessi. Sono espressi in punti percentuali. Nell analisi del II semestre 2011 si confermano le differenze settoriali già evidenziate in novembre fra industria (che presenta andamenti migliori) e costruzioni (dove si riscontrano invece maggiori difficoltà). A consuntivo sembrano invece risultare più ottimiste del previsto le cooperative di piccole dimensioni, mentre si riscontra una maggiore sofferenza nelle medie, soprattutto per quanto riguarda la contrazione degli ordini e della produzione.
8 8 Sentiment Andamento II semestre 2011 rispetto a I semestre 2011 Micro-piccola Media Grande In diminuzione Ordini Stazionario In aumento Saldo d'opinione In diminuzione Produzione Stazionario In aumento Saldo d'opinione In diminuzione Fatturato Stazionario In aumento Saldo d'opinione In diminuzione Fatturato Stazionario estero In aumento Saldo d'opinione I saldi di opinione rappresentano la differenza fra il numero di cooperative che ha dichiarato di attendendersi l'aumento dei principali indicatori economici e il numero di coloro che si aspettano una diminuzione degli stessi. Sono espressi in punti percentuali. Il trend di peggioramento negli ultimi mesi del 2011 sembra essersi manifestato con minore vigore del previsto, ma subirebbe una nuova accelerazione nelle previsioni per il I semestre Senza distinzioni di dimensione né di settore di appartenenza, le cooperative intervistate si dichiarano in linea generale particolarmente pessimiste per questo inizio di anno: il sentiment negativo risulta infatti particolarmente marcato per ordini, produzione e fatturato. Prudenti in questa prima parte del 2012 anche le previsioni sul fatturato estero, sulla scia del rallentamento in corso delle principali economie mondiali. Sentiment Andamento I semestre 2012 rispetto a II semestre 2011 In diminuzione 66 In diminuzione 90 Ordini Stazionario 147 Fatturato Stazionario 149 In aumento 56 In aumento 65 Saldo d'opinione -10 Saldo d'opinione -25 In diminuzione 61 In diminuzione 6 Fatturato Produzione Stazionario 131 Stazionario 39 estero In aumento 51 In aumento 6 Saldo d'opinione -10 Saldo d'opinione 0 I saldi di opinione rappresentano la differenza fra il numero di cooperative che ha dichiarato di attendendersi l'aumento dei principali indicatori economici e il numero di coloro che si aspettano una diminuzione degli stessi. Sono espressi in punti percentuali.
9 9 Sentiment Andamento I semestre 2012 rispetto a II semestre 2011 Micro-piccola Media Grande In diminuzione Ordini Stazionario In aumento Saldo d'opinione In diminuzione Produzione Stazionario In aumento Saldo d'opinione In diminuzione Fatturato Stazionario In aumento Saldo d'opinione In diminuzione Fatturato Stazionario estero In aumento Saldo d'opinione I saldi di opinione rappresentano la differenza fra il numero di cooperative che ha dichiarato di attendendersi l'aumento dei principali indicatori economici e il numero di coloro che si aspettano una diminuzione degli stessi. Sono espressi in punti percentuali. Dopo la brusca accelerazione percepita dai rispondenti nel I semestre 2011 dell aumento dell indebitamento e dell allungamento dei tempi di pagamento (che aveva generato preoccupazioni per l analogia con quanto già avvenuto nel 2009), questi due fattori si sarebbero ora nuovamente stabilizzati nelle percezioni delle cooperative e avrebbero ripreso il proprio costante cammino di crescita secondo percentuali che non superano il +1% per l indebitamento e il +3,6% per i tempi di pagamento. Andamento var. % indebitamento e tempi medi di incasso dal I sem al I sem % 80% 60% 40% 20% 0% 1,0% 6,3% 17,5% Indebitamento 3,6% 4,9% 36,1% 32,3% Tempi medi di incasso I sem II sem I sem II sem I sem II sem Stima II sem. 2012
10 3. Previsioni andamento esercizio L Indagine Congiunturale dello scorso novembre, ha fornito indicazioni sulle attese di chiusura dell esercizio 2011 all insegna di dati negativi, dopo un 2010 che ha consentito alle imprese di riprendere parzialmente fiato pur rimanendo lontane dal recupero del crollo avvenuto nel : previsioni di chiusura a confronto 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% -5,0% Ordini Produzione Fatturato -1,3% totale -5,5% -3,5% Fatturato estero Redditività operativa caratteristica -7,0% Prestito sociale -0,4% Utile netto Investimenti -6,7% ,0% -9,5% -15,0% -20,0% Novembre 2011 In considerazione della vicinanza della chiusura dei bilanci relativi all esercizio 2011 e quindi della possibilità di verificare in tempi relativamente brevi la corrispondenza delle previsioni con i dati a consuntivo; vista la numerosità ormai raggiunta dai rispondenti e l esigenza sempre più generalizzata di allungare l orizzonte previsionale; in questa edizione dell Indagine Congiunturale si è scelto di sperimentare per la prima volta fin dall inizio dell anno anche le previsioni sull andamento complessivo dell esercizio che si è appena aperto. Si tratta senza dubbio di previsioni che andranno verificate in corso d anno e che non sono ovviamente in grado di anticipare eventuali ulteriori cambi repentini di scenario come quelli ai quali siamo stati abituati negli ultimi anni, ma che riteniamo possano fornire indicazioni utili sullo svolgimento futuro dell esercizio.
11 11 Sentiment - Previsioni 2012 In diminuzione 60 In diminuzione 73 Ordini Stazionario 140 Fatturato totale Stazionario 158 In aumento 59 In aumento 88 Saldo d'opinione -1 Saldo d'opinione 15 In diminuzione 54 In diminuzione 4 Produzione Stazionario 120 Fatturato estero Stazionario 35 In aumento 54 In aumento 9 Saldo d'opinione 0 Saldo d'opinione 5 In diminuzione 30 Redditività In diminuzione 20 Utile netto Stazionario 142 operativa Stazionario 172 In aumento 27 caratteristica In aumento 23 Saldo d'opinione -3 Saldo d'opinione 3 In diminuzione 10 In diminuzione 10 Prestito sociale Stazionario 135 Investimenti Stazionario 135 In aumento 8 In aumento 38 Saldo d'opinione -2 Saldo d'opinione 28 I saldi di opinione rappresentano la differenza fra il numero di cooperative che ha dichiarato di attendendersi l'aumento dei principali indicatori economici e il numero di coloro che si aspettano una diminuzione degli stessi. Sono espressi in punti percentuali. A fronte di un andamento atteso per il 2012 di segno non positivo, si riscontrano nuovamente come per il passato alcune differenze settoriali che vale la pena tentare di approfondire. In particolare, rispetto all andamento atteso del I semestre 2012, le cooperative industriali contano di recuperare qualcosa in corso d anno in termini di miglioramento degli ordinativi; per le costruzioni invece si confermerebbe un aspettativa nel segno del pessimismo durante tutto l esercizio per la riduzione del portafoglio ordini, mentre rimarrebbero stabili i volumi di produzione. Il mantenimento dei livelli produttivi atteso nel settore delle costruzioni dovrà essere confermato in corso d anno, dal momento che probabilmente esso si fonda su un portafoglio ordini esistente la cui realizzabilità si sta spostando però sistematicamente in avanti da alcuni semestri, a causa del mancato avvio o del blocco di alcune opere.
12 12 Sentiment Micro-piccola Media Grande In diminuzione Ordini Stazionario In aumento Saldo d'opinione In diminuzione Produzione Stazionario In aumento Saldo d'opinione In diminuzione Fatturato Stazionario In aumento Saldo d'opinione In diminuzione Utile netto Stazionario In aumento Saldo d'opinione In diminuzione Fatturato estero Stazionario In aumento Saldo d'opinione I saldi di opinione rappresentano la differenza fra il numero di cooperative che ha dichiarato di attendendersi l'aumento dei principali indicatori economici e il numero di coloro che si aspettano una diminuzione degli stessi. Sono espressi in punti percentuali. Anche per il 2012 si confermerebbe un sentiment fortemente negativo rispetto alla dinamica di allungamento dei tempi medi di incasso e di aumento dell indebitamento dal parte delle cooperative, anche se rispetto al 2011 i primi dovrebbero aumentare più che proporzionalmente mentre il secondo dovrebbe decelerare. Sentiment In diminuzione 19 In diminuzione 16 Tempi medi Indebitamento Stazionario 161 Stazionario 152 di incasso In aumento 58 In aumento 74 Saldo d'opinione 39 Saldo d'opinione 58
13 13 Previsioni chiusura * 2012 Indebitamento 2,1% 1,2% Tempi medi di incasso 2,6% 5,4% *Fonte: Indagine Congiunturale novembre 2011 Rispetto all esercizio 2011, per il 2012 si riduce sensibilmente la quota di chi ritiene che potrà disporre di una disponibilità di credito pari a quella dell esercizio appena conclusosi (che passa dal 45,3% al 31,6%), mentre aumenta in maniera corrispondente la quota di chi ritiene che nel 2012 la disponibilità di credito sarà minore se non addirittura insufficiente (da 27,8% a 40,06%). Aspettative sulle disponibilità di credito % di rispondenti 2012 vs vs 2010* Maggiore 10,9% 11,3% Uguale 31,6% 45,3% Minore 27,6% 18,4% Insufficiente 12,9% 9,4% Non risponde 17,0% 15,6% *Indagine Congiunturale marzo 2011 Indebitamento e credito bancario I prestiti bancari alle imprese, al netto delle sofferenze e dei pronti contro termine, hanno seguito a mostrare tassi di crescita attorno al 3% per tutto il 2011, attestandosi a novembre al 2,5%. La crescita si è sostanzialmente azzerata per le imprese di piccola dimensione (+0,4%). Le più recenti indagini qualitative condotte presso le imprese indicano crescenti difficoltà di accesso al credito e tensioni sul fronte della liquidità: in base ai risultati dell indagine svolta dalla Banca d Italia in collaborazione con Il Sole 24 Ore, circa un terzo delle imprese segnala una posizione complessiva di liquidità giudicata insufficiente per il primo trimestre del E proseguita la ricomposizione dei prestiti alle imprese a favore di quelli a breve termine. Nel terzo trimestre del 2011 i criteri di erogazione dei prestiti alle imprese avevano registrato un sostanziale irrigidimento a seguito soprattutto delle difficoltà di raccolta. Sono aumentati i tassi medi attivi bancari, riflettendo sia il rialzo del costo della raccolta sia l intensificarsi delle tensioni sul mercato dei titoli pubblici italiani. (Banca d Italia) Una maggiore stabilità del credito sarebbe attesa nelle regioni centrali (41,3%), mentre nel Nord Ovest si concentrerebbero i timori più forti verso un ulteriore stretta creditizia. Per le grandi cooperative, per quanto la disponibilità di credito possa diminuire nel 2012 rispetto al 2011 (si concentra qui infatti, con il 63,9% dei rispondenti, l attesa di riduzione del credito), si ritiene che la disponibilità da parte del sistema creditizio non sarà comunque insufficiente. Sono invece le medie imprese e le piccole a temere maggiormente per un credito che potrà divenire insufficiente, rispettivamente per il 12,5% e il 13,3% del campione.
14 4. Occupazione 14 Per quanto riguarda l occupazione, nell Indagine di novembre si era manifestata una solida aspettativa negativa rispetto alla capacità di mantenimento degli attuali livelli occupazionali, che sino da marzo 2011 aveva iniziato ad emergere a partire dal settore delle costruzioni. A semestre concluso, solo le grandi imprese confermano una riduzione del personale del -1% in questo periodo, mentre le medie si mantengono stabili (pur con un sentiment che continua ad essere espressione di preoccupazione) e le piccole cooperative indicano un lieve miglioramento. Il confronto con le previsioni per l anno appena iniziato mostrano però che, probabilmente, la contrazione occupazionale è solo slittata avanti di alcuni mesi, rispetto alle attese di novembre. Tale andamento sarebbe poi coerente con alcune recenti analisi che mostrano come la richiesta di lavoro a termine e in somministrazione sarebbe aumentato in questi ultimi mesi per gestire dei temporanei flussi produttivi proprio da parte di piccole imprese. La flessione occupazionale nel II semestre 2011 rimarrebbe localizzata nell area del Nord Est. Occupazione 2012 Ingegneria, Industria Costruzioni prog., consulting Totale Saldo d'opinione Var. % attesa -0,9% -1,8% -1,0% -1,3% Il ricorso agli ammortizzatori sociali si prevede nel complesso ancora contenuto e in linea con quanto verificatosi nel Rispetto all esercizio appena conclusosi è previsto un maggiore ricorso alla cassa integrazione ordinaria, sia in termini di cooperative coinvolte che di ore sul totale delle ore lavorabili. Per la prima volta, invece, aumenta sensibilmente la quota di coloro che dichiarano di non poter prevedere ad oggi se faranno o meno ricorso a questi strumenti, che balza a un quarto del campione.
15 15 Inoltre, sempre per la prima volta, tre cooperative (due delle quali appartenenti al settore delle costruzioni) dichiarano l intenzione di fare ricorso all istituto dello Stato di crisi ex art. 6 legge 142/2011, per un monte ore complessivo pari al 14% del totale delle ore lavorate. Si No Non risponde % sul tot.delle ore lavorabili Cig ordinaria 24,9% 50,1% 25,0% 4,3% Cig straordinaria 5,2% 69,8% 25,0% 2,6% Cassa integrazione in deroga Contratti di solidarietà Previsione ricorso ad ammortizzatori sociali ,8% 68,2% 25,0% 0,6% 4,4% 70,6% 25,0% 4,6% Mobilità 4,1% 70,9% 25,0% 0,6%
16 5. Strategie cooperative anti-crisi 16 Quale approfondimento di questa Indagine Congiunturale si è scelto di tenere monitorato, per poter effettuare un confronto con quanto rilevato nei due esercizi precedenti, l analisi delle strategie scelte dalle cooperative per affrontare le attuali condizioni di mercato e salvaguardare/rilanciare la propria attività. Per tutte le cooperative del campione si conferma quale strategia dominante la riduzione dei costi e il perseguimento di una maggiore efficienza; subito a seguire tiene il potenziamento delle funzioni commerciali. Strategie anticrisi totale campione Adottata nel 2010 Adottata nel 2011 Prevista per il 2012 Potenziamento attività all'estero 5,9% 6,6% 15,5% Differenziazione 24,3% 18,8% 28,1% Acquisizioni/partecipazio 6,0% 3,3% 4,5% Unificazione/integrazione 3,0% 3,3% 10,6% Ricorso a leva finanziaria/credito 22,2% 16,8% 19,0% Riduzione costi 56,4% 50,3% 56,2% Riduzione personale 18,1% 16,1% 20,3% Marketing/sviluppo 25,0% 20,4% 30,3% Collaborazione con testate consortili 12,1% 10,6% 20,0% Altro 5,1% 4,1% 9,3% Il settore industriale si riconferma come quello dalle idee chiare: le strategie dominanti sono tre (riduzione dei costi; marketing e commerciale; differenziazione produttiva): costanti da due esercizi e perseguite con coerenza. Più travagliato invece il percorso degli altri due settori. Nell ingegneria sono stati messi due punti fermi: oltre al contenimento dei costi, rimane molto sentita l esigenza di potenziare la propria attività commerciale. Meno chiaro invece cos altro debba cambiare nel settore per divenire più competitivi, dal momento che come terza strategia da perseguire sono state indicate nei diversi esercizi: il perseguimento di forme di integrazione e unificazione, la leva finanziaria e la riduzione del personale e, per il 2012, una maggiore differenziazione produttiva. Si rafforza invece nel settore delle costruzioni la ricerca di maggiori sinergie con il sistema consortile, cui si affiancherebbe per il 2012 anche in questo caso un potenziamento della funzione commerciale.
17 17 Settori Strategie anti-crisi prevalenti - Adottate nel 2011 Ordine di priorità Industria Riduzione costi 50,7% Marketing e commerciale 23,7% Differenziazione produttiva 24,2% Costruzioni Riduzione costi 50,9% Collaborazione con consorzi 22,3% Ing., prog., consulting Riduzione costi 45,8% Marketing e commerciale 21,5% Differenziazione produttiva 21,9% Leva finanziaria 20,1% Riduzione personale 19,1% Leva finanziaria 13,8% Riduzione personale 13,6% Totale campione Riduzione costi 50,3% Marketing e commerciale 20,4% Differenziazione produttiva 18,8% Strategie anti-crisi prevalenti - Previste per 2012 Ordine di priorità Settori Industria Riduzione costi 56,4% Marketing e commerciale 32,7% Differenziazione produttiva 28,7% Costruzioni Riduzione costi 54,8% Collaborazione con consorzi 36,7% Marketing e commerciale 22,2% Ing., prog., consulting Riduzione costi 59,7% Differenziazione produttiva 49,3% Marketing e commerciale 41,7% Totale campione Riduzione costi 56,2% Marketing e commerciale 30,3% Differenziazione produttiva 28,1%
18 6. Approfondimenti settoriali Approfondimento Settore Industriale I dati riportati di seguito rappresentano alcuni approfondimenti desunti dalla Sesta Indagine Congiunturale Ancpl di Marzo 2012, i cui risultati generali sono descritti in questa stessa pubblicazione. All Indagine hanno preso parte 353 cooperative della quali 146 appartenenti al settore industriale (42 in più rispetto all ultima rilevazione di ottobre). Indice della produzione industriale A gennaio 2012 l indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisce, rispetto a dicembre 2011, del -2,5%. Nella media del trimestre novembre-gennaio l indice scende del -1,9% rispetto al trimestre immediatamente precedente. Tra i settori in calo, quelli che registrano le diminuzioni più ampie rispetto a gennaio 2011 sono l industria del legno, carta e stampa (-16,3%); le altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (-13,3%); la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati e la fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (entrambi in calo del -11,4%). (Istat). Secondo la Banca d Italia il calo del IV trimestre 2011 sarebbe il più forte dalla primavera del Indice della produzione industriale Var. % Var. % gen. 2012/dic gen. 2012/gen Beni di consumo -3,2% -5,8% di cui durevoli -3,1% -12,9% non durevoli -3,2% -4,3% Beni strumentali -4,3% -4,2% Beni intermedi -0,6% -5,4% Energia -0,1% -5,9% Totale -2,5% -5,0% Fonte: Elaborazione Ancpl su dati Istat 18 Le cooperative industriali risultano ripartite fra i principali comparti nel seguente modo: Composizione del campione per comparto 10,3% 3,0% 8,8% 20,6% 8,1% 33,4% 10% 5,7% Metalmeccanico Impiantistico Attività affini all'edilizia Lavorazione del legno e serramenti Tipografico Lavorazione del vetro Tessile e abbigliamento Altro
19 19 Indici del fatturato e degli ordinativi nell industria A dicembre il fatturato dell industria, al netto della stagionalità, registra un aumento del +3,4% rispetto a novembre. Nella media degli ultimi tre mesi (ottobre-dicembre), l indice diminuisce del -1,2% rispetto ai tre mesi precedenti (luglio-settembre). Per quel che riguarda gli ordinativi totali, si registra un aumento rispetto a novembre del +5,5%; nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali diminuiscono del -3,9% rispetto al trimestre precedente. (Istat) Fatturato e ordinativi nell'industria Var. % Var. % dic. 2011/nov.2011 gen.-dic.2011/gen.-dic.2010 Beni di consumo 0,4% 3,8% di cui durevoli 0,1% -2,3% non durevoli 0,3% 4,9% Beni strumentali 5,8% 4,1% Beni intermedi 2,3% 8,0% Energia 10,6% 17,0% Totale 3,4% 6,0% Fonte: elaborazione Ancpl su dati Istat Indice di fiducia delle imprese manifatturiere Nel mese di febbraio l indice destagionalizzato del clima di fiducia del settore manifatturiero scende a 91,5 da 92,1 del mese di gennaio. I giudizi sugli ordini peggiorano, mentre le attese di produzione migliorano; il saldo relativo alle scorte di magazzino aumenta. (Istat) Clima di fiducia per le principali industrie Beni di consumo Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Giudizi sugli ordini Giudizi sulle scorte di prodotti finiti Attese di produzione Beni intermedi Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Giudizi sugli ordini Giudizi sulle scorte di prodotti finiti Attese di produzione Beni strumentali Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Giudizi sugli ordini Giudizi sulle scorte di prodotti finiti Attese di produzione Fonte: elaborazione Ancpl su dati Istat
20 20 Fatturato Industria Distribuzione geografica 20,4% 6,7% 49,5% 23,5% Le cooperative industriali mantengono una maggiore vivacità e capacità di presenza sui mercati esteri rispetto alle cooperative di produzione e lavoro appartenenti ad altri settori produttivi e dimostrano di aver consolidato una fetta di mercato abbastanza stabile sia in Europa che nei paesi extra-europei. Nel complesso, rispetto alla precedente rilevazione la quota di fatturato prodotto all estero è passato per le cooperative del campione da 24,6% a 27,1%. Regionale Nazionale UE Extra-UE Rispetto alla precedente edizione dell Indagine Congiunturale sembrerebbe aumentata la quota di mercato europeo (dal 15,4% al 20,4%) a discapito di quella relativa ai paesi extra-ue (da 9,2% a 6,7%). Tuttavia si ricorda che è aumentato sensibilmente da un edizione all altra il numero dei rispondenti e in particolare delle cooperative di piccole dimensioni, le quali hanno tipicamente un legame più diretto con i paesi europei e sono invece meno presenti sui più lontani mercati extra-ue. Per le cooperative industriali si conferma la valutazione espressa già nel mese di ottobre sull andamento del secondo semestre 2011, con un rallentamento degli ordini e della produzione rispetto al I semestre 2011, pur rimanendo nell ambito di un sentiment positivo. In particolare, le cooperative intervistate avrebbero registrato una contrazione degli ordini del -1,8% ma sarebbero state in grado di mantenere una produzione in lieve aumento e di conseguire un miglioramento del fatturato pari a +8,2%. L andamento differenziato di ordini (negativo) e produzione (positivo) sarebbe in linea con il quadro nazionale: l Indice di fiducia delle imprese manifatturiere in Italia pubblicato dall Istat, mostra infatti che negli ultimi mesi dell anno sono migliorate le aspettative riguardo alla produzione a fronte di un calo atteso degli ordini, probabilmente per effetto della ricostituzione delle scorte di magazzino. Sentiment - Industria Andamento II semestre rispetto a I semestre 2011 In diminuzione 36 In diminuzione 28 Ordini Stazionario 83 Fatturato Stazionario 92 In aumento 41 In aumento 66 Saldo d'opinione 5 Saldo d'opinione 38 Produzione In diminuzione 22 In diminuzione 8 Fatturato Stazionario 91 Stazionario 23 estero In aumento 44 In aumento 11 Saldo d'opinione 22 Saldo d'opinione 3 I saldi di opinione rappresentano la differenza fra il numero di cooperative che ha dichiarato di attendendersi l'aumento dei principali indicatori economici e il numero di coloro che si aspettano una diminuzione degli stessi. Sono espressi in punti percentuali.
21 21 Se tuttavia il secondo semestre 2011 ha rappresentato un rallentamento rispetto al primo semestre, pur continuando a registrare andamenti cauti ma positivi, l inizio del 2012 si configurerebbe anche per le cooperative industriali come problematico e nuovamente all insegna del pessimismo, dopo due esercizi ( ) di sostanziale stabilità e leggero recupero sul crollo del Sentiment - Industria Andamento I semestre 2012 rispetto a II semestre 2011 In diminuzione 37 In diminuzione 57 Ordini Stazionario 83 Fatturato Stazionario 84 In aumento 34 In aumento 42 Saldo d'opinione -3 Saldo d'opinione -15 In diminuzione 37 In diminuzione 5 Fatturato Produzione Stazionario 87 Stazionario 34 estero In aumento 36 In aumento 5 Saldo d'opinione -1 Saldo d'opinione 0 I saldi di opinione rappresentano la differenza fra il numero di cooperative che ha dichiarato di attendendersi l'aumento dei principali indicatori economici e il numero di coloro che si aspettano una diminuzione degli stessi. Sono espressi in punti percentuali. In particolare, da un lato preoccupano gli ordinativi, probabilmente non tanto nei valori assoluti (che crescerebbero del +5,3% ma essenzialmente solo per le cooperative di grandi dimensioni) quanto piuttosto per un nuovo accorciamento dell orizzonte oltre il quale non è più possibile prevedere in che misura si andrà a ricostituire il portafoglio ordini. In sostanza, si naviga di nuovo a vista. Dall altro lato si registra un sentiment negativo anche per il fatturato totale, per il quale ci si attende comunque una chiusura del 2012 cautamente positiva sostenuta dal fatturato estero, a fronte di una produzione che mostra segnali di immobilismo nella prima parte dell anno (+0,2%). Sentiment - Previsioni 2012 Industria In diminuzione 30 In diminuzione 43 Ordini Stazionario 82 Fatturato totale Stazionario 98 In aumento 33 In aumento 51 Saldo d'opinione 3 Saldo d'opinione 8 Produzione In diminuzione 34 In diminuzione 4 Stazionario 80 Fatturato estero Stazionario 30 In aumento 30 In aumento 8 Saldo d'opinione -4 Saldo d'opinione 4 In diminuzione 16 In diminuzione 3 Utile netto Stazionario 84 Investimenti Stazionario 87 In aumento 13 In aumento 21 Saldo d'opinione -3 Saldo d'opinione 18 In diminuzione 6 I saldi di opinione rappresentano la differenza Prestito sociale Stazionario 77 fra il numero di cooperative che ha dichiarato di In aumento 5 attendendersi l'aumento dei principali indicatori economici e il numero di coloro che si Saldo d'opinione -1 aspettano una diminuzione degli stessi. Sono espressi in punti percentuali.
22 22 Per quanto riguarda le scelte di investimento effettuate dalle cooperative del campione per il 2011 e il 2012, si riduce del 12% rispetto alle previsioni effettuate un anno fa la quota di chi intende investire nel mantenimento e rinnovo dell esistente, mentre si assiste a un rilancio della formazione del personale, dell innovazione di prodotto e processo e dell information tecnology, per i quali rispetto agli intenti espressi a inizio anno non è corrisposto un investimento adeguata. Investimenti effettuati nel 2011 e previsti nel % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Mantenimento/rinnovo esistente Innovazione di processo Innovazione di prodotto Aumento scorte di magazzino Riduzione costi produttivi e gestionali Formazione del personale Sviluppo information tecnology Altro 3% 5% 10% 39% 31% 33% 44% 72% Previsti per il 2011 Effettuati nel 2011 Previsti per il 2012 Sotto il profilo occupazionale il settore industriale ha registrato nel II semestre del 2011 un andamento di maggior tenuta rispetto alle aspettative di novembre, per effetto di una performance nel complesso migliorativa delle cooperative di piccole dimensioni, tuttavia il 2012 si apre nuovamente con un attesa di flessione occupazionale. Occupazione Industria Stima I sem ,3% Previsioni esercizio ,9%
23 23 Nel settore industriale, si conferma inoltre un limitato ricorso ai principali ammortizzatori sociali, sia in termini di cooperative coinvolte che di percentuale sul totale delle ore lavorabili. Risulta tuttavia analogamente al settore delle costruzioni un aumento del ricorso alla cassa integrazione ordinaria da 15,3% a 20,1%. Previsione ricorso ad ammortizzatori sociali Industria Si % sul tot. delle No Non risponde ore lavorabili Cig ordinaria 20,1% 51,4% 28,5% 2,9% Cig straordinaria 4,1% 67,4% 28,5% 1,0% Cassa integrazione 8,8% 62,7% in deroga 28,5% 0,9% Contratti di solidarietà 3,9% 67,6% 28,5% 6,1% Mobilità 5,3% 66,2% 28,5% 0,9%
24 Approfondimento Settore Costruzioni I dati riportati di seguito rappresentano alcuni approfondimenti desunti dalla Sesta Indagine Congiunturale ANCPL di Marzo 2012, i cui risultati generali sono descritti in questa stessa pubblicazione. All indagine hanno preso parte 353 cooperative delle quali 143 appartenenti al settore delle costruzioni. Il secondo semestre del 2011 si è chiuso secondo le aspettative già evidenziate lo scorso novembre: si rafforza il sentiment negativo per quanto riguarda gli l incremento del portafoglio ordini e si conferma una tenuta del fatturato, mentre le attese riguardo ai livelli di produzione risultano livellate all insegna della stabilità. Il I semestre del 2012 secondo le cooperative intervistate si aprirebbe all insegna del pessimismo, con un calo atteso del portafoglio ordini (-2,7%) e un andamento di volumi di produzione (+0,7) e fatturato (+0,6%) sostanzialmente stabili. Sentiment - Costruzioni Andamento II semestre rispetto a I semestre 2011 In diminuzione 22 In diminuzione 21 Ordini Stazionario 50 Fatturato Stazionario 48 In aumento 14 In aumento 27 Saldo d'opinione -8 Saldo d'opinione 6 In diminuzione 19 Produzione Stazionario 43 In aumento 20 Saldo d'opinione 1 I saldi di opinione rappresentano la differenza fra il numero di cooperative che ha dichiarato di attendendersi l'aumento dei principali indicatori economici e il numero di coloro che si aspettano una diminuzione degli stessi. Sono espressi in punti percentuali.
25 25 Indice della produzione nelle costruzioni A dicembre 2011 l indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni è aumento rispetto a novembre 2011 dell 1,4%, mentre nel trimestre ottobre-dicembre è diminuito del -1,2% rispetto al trimestre precedente. Nella media dell intero 2011 la produzione è diminuita del -2,9% rispetto all anno precedente (Istat) Indice di fiducia delle imprese di costruzioni Nel mese di febbraio l indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese di costruzione resta sostanzialmente stabile rispetto a gennaio. I giudizi su ordini e piani di costruzione peggiorano, ma migliorano le attese sull occupazione. L indice scende nella costruzione di edifici (da 77,2 a 74,4); sale invece (da 85,3 a 93,6) nell ingegneria civile (da 86 a 87,6) nei lavori di costruzione specializzati. (Istat) Clima di fiducia per settori di costruzione Costruzione di edifici Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Giudizi su ordini e/o piani di costruzione Attese occupazione Ingegneria civile Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Giudizi su ordini e/o piani di costruzione Attese occupazione Lavori Ott. Nov. Dic. Gen. Feb. Giudizi su ordini e/o piani di costruzione Attese occupazione Fonte: elaborazione Ancpl su dati Istat Investimenti nelle costruzioni Secondo l Ance il 2011 si chiuderà con una riduzione degli investimenti in costruzioni del -5,4% ed un ulteriore diminuzione del -3,8% è prevista per il Rispetto a sei mesi fa si osserva un forte deterioramento dei volumi di attività cantierabili e le aspettative per il 2012 sono prevalentemente orientate verso un ulteriore riduzione delle nuove commesse. Investimenti in costruzioni Data Precons. rilascio 2011 Governo Sett ,4% Commissione Europea Nov ,5% Ocse Nov ,6% Prometeia Ott ,4% Cresme Nov ,5% Ance Nov ,4% Investimenti in costruzioni Abitazioni -2,9% -2,1% di cui nuove -7,5% -6,0% manutenzione 0,5% 0,5% straordinaria Non residenziali -7,9% -5,6% di cui private -6,0% -4,0% pubbliche -10,5% -8,0% Totale -5,4% -3,8% Fonte: elaborazione Ancpl su previsioni Ance
26 26 Bandi di gara per lavori pubblici - Secondo dati forniti da CCC (Consorzio Cooperative Costruzioni) i bandi pubblicati nel 2011 sono stati contro del 2010 (-7,39%), per un importo pari a 36,62 miliardi di euro (-14,8% rispetto al 2010) raggiungendo così il livello più basso degli ultimi 4 anni sia per importo che per numero. Bandi per tipologia di mercato Var % Var. % per importo per numero Costruzioni -17,8% -10,0% Fin. str. in gara 11,2% 1,5% General contractor -100,0% -100,0% Gestioni-servizi-altro -16,2% 8,8% Concessioni di servizi -17,0% 55,2% Bandi mercato tradizionale costruzioni - Criteri aggiudic. Criteri di aggiudicazione Bandi mercato tradizionale costruzioni - Specializzazioni Specializzazioni Var % per importo Fonte: elaborazione Ancpl su dati CCC Var. % per numero Reti acqua, gas, fog. -5,0% -24,0% Edilizia -7% -12,5% Grandi opere ing. 4,7% -5,9% Impianti -22,3% -0,17% Restauro 0,8% -7,3% Lavori stradali -35,4% -10,6% Bandi mercato tradizionale costruzioni - Stazioni appaltanti Stazione appaltante Var % per importo Var % per importo Var. % per numero Max ribasso -16,8% -13,1% Escl. automatica -10,7% -8,4% Offerta più vantag. -18,9% -1,86% Var. % per numero Anas 47,9% 1,14% Autostrade -80% -31,2% Ferrovie 85,9% 4,8% Az. a capitale misto -26,6% -26,3% Altri enti nazionali 62,6% 5,4% Regioni, prov., asl -25,7% -5,7% Comuni -25,9% -13,5% Altri enti locali -14,8% -13,7% Coop. e privati 7,9% -63,6%
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