DELIBERAZIONE N. 43/7 DEL
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- Lidia Costantini
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1 Oggetto: Strategia per l internazionalizzazione del sistema produttivo regionale. Programma regionale triennale per l internazionalizzazione L Assessore dell industria evidenzia alla Giunta regionale come l internazionalizzazione del sistema produttivo regionale rappresenti un importante leva strategica al fine di creare sviluppo e migliorare la competitività del sistema economico sardo. La politica dell internazionalizzazione non può essere considerata una politica settoriale autonoma, ma deve necessariamente essere una politica trasversale alle altre politiche regionali sia dal punto di vista strategico che dal punto di vista meramente operativo. Nel contesto economico attuale, caratterizzato da un persistente crollo della domanda interna, diventa di fondamentale importanza per le imprese italiane cercare nuove opportunità di sviluppo, anche nei mercati internazionali. Il tessuto produttivo nazionale e regionale è caratterizzato in prevalenza da piccole e medie imprese, che sono in grado di offrire una vasta gamma di prodotti di eccellenza. Tuttavia i percorsi di sviluppo internazionale presentano ostacoli e difficoltà che risultano particolarmente complessi da superare, in particolar modo per le imprese di minori dimensioni caratterizzate da bassi livelli di ricerca e innovazione e da una scarsa propensione verso l export, soprattutto se a ciò si aggiunge un tessuto infrastrutturale inadeguato, aggravato dalla condizione di insularità. Al fine di delineare una politica che tenga conto di tutti questi fattori, l Assessore dell Industria fa presente che, nel Programma regionale di sviluppo sono stati individuati degli obiettivi ben precisi, tra i quali il progetto 2.2 Internazionalizzazione all interno della Strategia 2 Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese, in attuazione del quale è stata predisposta una bozza del programma regionale triennale per l internazionalizzazione Tale bozza è stata portata all attenzione dell intero sistema Regione ed è stata esposta al confronto con il parternariato economico-sociale e a tutti gli stakeholder interessati, i quali hanno espresso un giudizio di condivisione sulle linee di azione da intraprendere e sull approccio partecipato e condiviso alle decisioni. La proposta di Programma, pur in coerenza con le indicazioni della Cabina di regia per l'italia Internazionale, contiene diversi interventi a favore delle piccole e medie imprese sarde articolati tenendo conto delle specificità del tessuto economico produttivo regionale, con l attivazione di 1/7
2 svariati strumenti di sostegno e la capitalizzazione delle buone pratiche di derivazione comunitaria. Oltre al supporto alle imprese nei percorsi di internazionalizzazione riguardanti l erogazione di finanziamenti e aiuti di Stato, è stata prevista anche l attivazione di strumenti di diagnosi e valutazione delle capacità di esportazione potenziali e attuali delle imprese regionali, nonché di sostegno ai percorsi di internazionalizzazione incentrati sull erogazione di servizi diretti alle PMI attraverso attività di formazione, alta formazione e accompagnamento finalizzate all accrescimento delle competenze manageriali a favore degli imprenditori e dei soggetti che operano, o potenzialmente potrebbero operare, nei mercati internazionali. L Assessore dell industria evidenzia che per la redazione del Programma regionale triennale per l internazionalizzazione sono stati utilizzati i dati statistici relativi all andamento complessivo dell export e del saldo commerciale della Sardegna dai quali si rileva che la Sardegna è una Regione che presenta un disavanzo commerciale nei confronti con l estero. Sulla base dei dati statistici è stato possibile procedere a una prima identificazione dei macrosettori produttivi e delle aree geografiche maggiormente sensibili alle dinamiche delle esportazioni, raggruppati, come segue, in una logica di filiera produttiva, avendo cura di mantenere coerenza e continuità con gli strumenti di programmazione adottati a livello nazionale: Filiera dell agro-alimentare; Filiera dell innovazione e dell alta tecnologia; Filiera dell energia e delle costruzioni; Filiera della mobilità; Filiera della moda e del design; Filiera del turismo e dei beni culturali. Allo stesso modo, evidenzia l Assessore dell Industria, il Programma triennale presenta anche uno studio approfondito sui mercati obiettivo che si intendono raggiungere, e per i quali, in coordinamento con le politiche di cooperazione ed internazionalizzazione nazionali, si vuole creare un azione coerente e organizzata finalizzata allo sviluppo e al miglioramento delle relazioni con i Paesi interessati. I dati statistici regionali e quelli relativi agli interventi cofinanziati hanno permesso di focalizzare le seguenti macro aree geografiche di riferimento e, al loro interno, i paesi obiettivo e i settori di riferimento verso i quali il programma regionale per l internazionalizzazione intende concentrare le azioni strategiche: Area Euro; Europa Orientale; 2/7
3 America Latina; Penisola Araba; Asia Orientale; Nord America; Area del Mediterraneo; Africa Subsahariana. Il Programma prevede l incentivazione delle reti di imprese, al fine di accrescere la competitività delle aziende sarde nei mercati esteri, a cui si sommano ulteriori strumenti quali la formazione, l animazione sul territorio, ivi incluse azioni nei paesi esteri, e la consulenza di esperti del settore, finalizzati a promuovere la propensione all internazionalizzazione da parte del management aziendale. Il Programma regionale si propone di introdurre una profonda revisione della governance delle strategie di internazionalizzazione e di promozione della Regione, abbandonando modelli che si sono dimostrati costosi, inefficaci e che non sono riusciti a definire un approccio unico e coordinato per l intera Regione e proiettando l azione su base pluriennale, coerentemente con le iniziative nazionali, in modo che possa essere misurata attraverso indicatori di risultato oggettivi. L Assessore dell industria evidenzia che si darà priorità ai progetti presentati dalle imprese in forma aggregata, sia sotto forma di consorzio che di contratto di rete o di aggregazione temporanea, ovvero ai progetti proposti da imprese singole qualora siano altamente rappresentative del sistema produttivo regionale e pertanto in grado di coinvolgere e supportare altre imprese nei processi di penetrazione nei mercati esteri. Alla luce di quanto sopra rappresentato, le azioni del programma regionale triennale per l internazionalizzazione possono essere sintetizzate in: Azioni di supporto alle micro, piccole e medie imprese in forma aggregata; Azioni di supporto alle micro, piccole e medie imprese in forma singola; Percorsi di alta formazione finalizzati al miglioramento delle conoscenze manageriali; Finanziamento di progetti di promozione e internazionalizzazione a favore di parternariati misti; Azioni di sistema per l internazionalizzazione delle imprese; Forum regionale per l internazionalizzazione. 3/7
4 Al fine di garantire la stretta cooperazione e assicurare l approccio partecipato, il coordinamento e il confronto tra l Amministrazione regionale, le istituzioni regionali e nazionali coinvolte e i soggetti economico-sociali attivi sul territorio e rappresentativi della realtà locale nel processo di implementazione delle politiche regionali sull internazionalizzazione, l Assessore propone l istituzione della Cabina di regia regionale per l internazionalizzazione composta da: Presidente della Regione; Assessori delle attività produttive competenti in materia di internazionalizzazione e promozione delle imprese sarde all estero (industria; programmazione, turismo, artigianato e commercio; agricoltura; cooperazione); Rappresentante del MISE; Rappresentante di ICE-Agenzia; Rappresentante del sistema camerale (Camere di commercio, Unioncamere, Centro estero); Associazioni regionali di categoria maggiormente rappresentative nei settori dell industria, artigianato, commercio, agricoltura, cooperazione; Rappresentante del sistema bancario. Tale struttura è presieduta dal Presidente della Regione, che delega l attività di coordinamento all Assessore dell Industria. Ai lavori della Cabina di regia partecipa anche il Direttore generale dell Assessorato dell Industria, per la Struttura unica regionale di coordinamento. La Cabina di regia formula pareri sui principali documenti di programmazione, sui bandi e sulle direttive di attuazione delle linee di intervento del programma regionale di internazionalizzazione delle quali esamina l andamento attraverso le relazioni periodiche di monitoraggio e di valutazione in itinere, proponendo eventuali modifiche e misure correttive, supportando con i propri indirizzi l attività di programmazione della Regione, e favorendo il coordinamento fra i soggetti operanti sul territorio regionale sui temi della promozione dell internazionalizzazione delle imprese. L Assessore infine evidenzia che la funzione di un fondo unico che racchiuda e coordini tutte le varie fonti di finanziamento dedicate all internazionalizzazione da un lato e la necessità di una più stretta integrazione con le altre politiche regionali di sviluppo dall altro, determina l esigenza di individuare una struttura unica regionale di coordinamento interassessoriale. Tale struttura, che avrà il compito di gestire le risorse delle Linee di attività di diretta competenza e coordinare le attività dei vari Assessorati ed Enti e Agenzie regionali coinvolti 4/7
5 nell implementazione delle misure di internazionalizzazione pianificate, sarà coordinata dall Assessorato dell industria. L Assessore precisa inoltre che la presente proposta è stata esaminata dalla Cabina di regia di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 9/16 del L Assessore dell industria, pertanto, ritiene necessario procedere all approvazione del Programma regionale triennale per l internazionalizzazione e propone, in attuazione degli indirizzi sopra esposti: di istituire la Cabina di regia e la struttura unica di coordinamento regionale; di dare mandato alla Direzione generale dell Assessorato dell industria per procedere all attuazione di tutte le azioni presenti nel Programma regionale triennale con le tempistiche indicate nel programma stesso; di dare mandato all Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio di predisporre gli atti di competenza per il trasferimento delle risorse necessarie per dare attuazione al Programma. La Giunta regionale, udito e condiviso quanto rappresentato e proposto dall'assessore dell industria, acquisito il parere favorecole di legittimità del Direttore generale dell'industria, acquisito il parere di coerenza del Direttore della Programmazione Unitaria DELIBERA di approvare il Programma regionale triennale per l internazionalizzazione , allegato alla presente deliberazione per farne parte integrante e sostanziale; di istituire la Cabina di regia regionale per l internazionalizzazione, composta da: a) Presidente della Regione; b) Assessori delle attività produttive competenti in materia di internazionalizzazione e promozione delle imprese sarde all estero (industria; programmazione, turismo, artigianato e commercio; agricoltura; cooperazione); c) Rappresentante del MISE; d) Rappresentante di ICE-Agenzia; e) Rappresentante del sistema camerale (Camere di commercio, Unioncamere, Centro estero); 5/7
6 f) Associazioni regionali di categoria maggiormente rappresentative nei settori dell industria, artigianato, commercio, agricoltura, turismo e beni culturali, cooperazione; g) Rappresentante del sistema bancario. Tale struttura è presieduta dal Presidente della Regione, che delega l attività di coordinamento all Assessore dell Industria. Ai lavori della Cabina di regia partecipa anche il Direttore generale dell Assessorato dell Industria, per la Struttura unica regionale di coordinamento; di istituire la Struttura unica regionale di coordinamento interassessoriale competente a gestire le risorse e le linee di attività di diretta competenza e a coordinare le attività degli Assessorati, Enti e Agenzie regionali coinvolti nell implementazione delle misure di internazionalizzazione. Tale struttura sarà coordinata dalla Direzione generale dell Assessorato dell Industria e composta da: a) Direttore generale della Presidenza; b) Direttore generale dell Assessorato dell industria; c) Direttore generale dell Assessorato dell Agricoltura e della Riforma Agro-Pastorale; d) Direttore generale dell Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio; e) Direttore generale dell Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale; f) Direttore generale dei Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport dell'assessorato della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport; g) Direttore del Centro Regionale di Programmazione. Alle riunioni della struttura unica regionale di coordinamento partecipano i Direttori dei Servizi della Presidenza, degli Assessorati dell Industria, dell'agricoltura e Riforma Agro- Pastorale, del Turismo, Artigianato e Commercio, del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale e il Direttore del Centro Regionale di Programmazione, aventi la responsabilità della gestione dei programmi di internazionalizzazione e/o promozione delle imprese sarde all estero; di dare mandato all Assessore dell Industria affinché si proceda alla redazione delle direttive per l attuazione di tutte le azioni presenti nel Programma regionale triennale, con le tempistiche indicate nel programma stesso; 6/7
7 di dare mandato all Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio di predisporre gli atti di competenza per il trasferimento delle risorse necessarie per dare attuazione al Programma; di dare mandato alla Direzione generale dell Industria di attivare un monitoraggio delle attività contenute nel Programma regionale, predisponendo un report trimestrale per la Cabina di Regia. Il Direttore Generale Alessandro De Martini Il Presidente Francesco Pigliaru 7/7
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