INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E LA REGIONE MARCHE

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1 Ministero dell Economia e delle Finanze Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per l Innovazione e le tecnologie Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione Regione Marche INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E LA REGIONE MARCHE ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI E-GOVERNMENT E SOCIETA DELL INFORMAZIONE 1 ACCORDO INTEGRATIVO I N T E S A I S T I T U Z I O N AL E D I P R O G R AM M A T R A I L G O V E R N O D E L LA R E P U B B L I C A AC C O R D O D I P R O G R AM M A Q U AD R O AAAC C I T AL I AN A E L A R E G I O N E MAR C H E Roma, 29 novembre 2005

2 IL MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE, LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI MINISTRO PER L INNOVAZIONE E LE TECNOLOGIE CENTRO NAZIONALE PER L INFORMATICA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA REGIONE MARCHE VISTA l Intesa Istituzionale di Programma sottoscritta tra il Governo della Repubblica e la Regione Marche, approvata dal CIPE il 21/04/1999 e sottoscritta il 07/05/99, che ha individuato i programmi di intervento nei settori di interesse comuni, da attuarsi prioritariamente attraverso la stipula di Accordi di Programma Quadro e ha dettato i criteri, i tempi e i modi per la sottoscrizione degli accordi stessi; VISTO l Accordo di Programma Quadro per lo sviluppo della società dell informazione nella Regione Marche sottoscritto in data 31/05/2004 fra il Ministero dell'economia e delle Finanze, la Presidenza del Consiglio dei Ministri Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione e la Regione; VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367 concernente Regolamento recante semplificazioni ed accelerazione della procedura di spesa e contabili ; VISTO il DM del 2 marzo 2004 del Ministro per l Innovazione e le tecnologie che all art. 1 attribuisce al CNIPA la competenza per l attuazione delle linee di azione del Piano di azione di e- government; VISTO l Avviso, pubblicato in G.U.R.I. n. 127 del 1 giugno 2004, e la relativa modulistica, per la selezione dei progetti per Lo sviluppo dei servizi infrastrutturali locali e SPC proposti da amministrazioni regionali e province autonome di Trento e Bolzano che abbiano come fine la realizzazione di servizi infrastrutturali; VISTE le comunicazioni della Commissione, istituita ai sensi dell art. 3, comma 4, del DPCM 14 febbraio 2002, inviate alla Regione Marche in data 2 e 4 febbraio 2005, sull esito dei lavori di valutazione dei progetti presentati in risposta all Avviso sopra citato; VISTO l'art. 2, comma 203, della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e successive modificazioni e integrazioni, che definisce gli strumenti della programmazione negoziata; VISTA, in particolare, la lettera c) del suddetto comma 203 che definisce e delinea i punti cardine dell'accordo di Programma Quadro, quale strumento della programmazione negoziata, dedicato all'attuazione di una Intesa Istituzionale di Programma per la definizione di un programma esecutivo di interventi di interesse comune o funzionalmente collegati e che fissa le indicazioni che l'accordo di Programma Quadro deve contenere; VISTO l articolo 15, comma 4, del Decreto-Legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito, con modificazioni, dalla Legge 30 marzo 1998, n. 61, che integra l articolo 2, comma 203, lettera b) della Legge 23 dicembre 1996, n. 662 e l articolo 10, comma 5 del D.P.R. 20 aprile 1994, n. 367; 1/13

3 VISTA la nota prot. n del 24 settembre 2004 relativa ai criteri per l applicazione della Delibera CIPE n. 36/2002; VISTA la Delibera CIPE 19/2004 Ripartizione risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate, quadriennio in merito agli impieghi della quota F4 Società dell Informazione Regioni centro Nord che assegna complessivamente 21 milioni di euro; VISTA la delibera CIPE 10 del 18 marzo 2005 Assegnazione definitiva dell importo di 21 milioni di euro a favore delle Regioni e Province autonome del Centro-Nord Società dell Informazione (delibera CIPE n. 19/2004) ; VISTA la delibera CIPE del 29 settembre 2004, n. 20, Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate rifinanziamento legge 208/1998 per il triennio 2004/2007 (legge finanziaria 2004) ; in particolare il punto E risorse da utilizzare nelle aree del Centro-Nord nei campi della ricerca e della società dell informazione, pari a 23,70 milioni di euro, assegnate alle Regioni e le Province Autonome, e l allegato 6 che, definendo la ripartizione settoriale e regionale delle predette risorse, prevede una quota pari a euro per la società dell informazione nella Regione Marche; VISTA la delibera della Giunta Regionale del 22/03/05 n. 438 di ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate triennio 2004/2007 attribuite dalla delibera CIPE n. 20/2004 che ammontano a euro ; VISTA la nota prot. n /30/11/2004/DIP2/R_MARCHE/DP2/P del 30/11/2004 del Direttore del Dipartimento Programmazione e bilancio della Regione Marche con la quale è stata inviata al Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento Politiche di sviluppo e coesione Servizio Centrale Segreteria del CIPE - la documentazione richiesta al punto della delibera CIPE n. 20/2004; VISTA la nota prot. 7571/01/02/2005/DIP2/R_MARCHE/PRO/P del Dirigente del Servizio programmazione della Regione Marche, inviata al Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento Politiche di sviluppo e coesione Servizio Centrale Segreteria del CIPE e al Servizio Politiche Sviluppo Territoriale e le Intese, con la quale sono state comunicate, ai sensi di quanto disposto dal punto della delibera CIPE n. 20/2004 le date di stipula degli Accordi, ovvero degli atti integrativi, concertate con le Amministrazioni Centrali competenti entro il 31 gennaio 2005; VISTA la D.G.R. n. 438 del 2/3/2005 con la quale la Giunta regionale ha preso atto della documentazione, predisposta ai fini degli adempimenti di cui al punto della Delibera CIPE n.20/04; VISTA la nota prot. n della Regione del 30 marzo 2005 inviata al Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento Politiche di Sviluppo e di coesione - Servizio centrale di segreteria del CIPE con la quale è stata trasmessa la documentazione prevista al punto della Delibera CIPE n.20/04 ed in particolare il cronoprogramma della quota complessiva CIPE, l elenco degli interventi con il relativo profilo di spesa annua e la relazione del Nucleo di valutazione regionale; VISTO il Documento Unico di Programmazione della Regione Marche Obiettivo 2 ( ) approvato dalla Giunta Regionale Marche con delibera n. 22 del 23/11/1999, con particolare riferimento alla Misura 3.4 Sviluppo della Società dell Informazione a livello locale (SubMisura Servizi per il cittadino e SubMisura Sportello unico per le attività produttive e marketing territoriale); VISTO il Protocollo d Intesa stipulato nel mese di Agosto 2005 tra la Regione Marche e il Dipartimento delle Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in merito ad attività di assistenza tecnica e supporto per l internalizzazione dell ottica di genere negli APQ; 2/13

4 VISTA la delibera della Giunta regionale del 3 novembre 2005 n. 1292, che approva lo schema del presente Accordo di programma quadro integrativo; STIPULANO IL SEGUENTE I ACCORDO INTEGRATIVO ALL ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI E-GOVERNMENT E SOCIETA DELL INFORMAZIONE Articolo 1 Finalità ed obiettivi 1. Il presente primo accordo integrativo (di seguito accordo) estende il raggio d azione del programma previsto nell ambito dell Accordo di Programma Quadro in materia di Società dell Informazione, stipulato in data 31/05/04, avente ad oggetto programmi di diffusione e consolidamento, su tutto il territorio regionale, delle opportunità offerte dall uso delle tecnologie ICT nel rispetto del principio di pari opportunità tra uomini e donne, mediante la promozione di progetti volti a formulare una visione condivisa del modello di e-government a livello regionale e a rafforzare la Società dell Informazione nelle Marche, attraverso l adeguamento degli strumenti e dei processi con cui opera la Pubblica Amministrazione per lo svolgimento del proprio ruolo istituzionale. 2. Attraverso i progetti elencati nel presente Accordo integrativo, la Regione Marche si prefigge di dare continuità agli interventi avviati con l APQ-SI-RM, sottoscritto in data 31/05/2004, e di potenziarli. 3. In generale, gli interventi mirano a: - potenziare la rete telematica regionale ed estendere l accesso alla larga banda; - diffondere sistemi che garantiscano e facilitino l accesso ai servizi telematici, rivolti a cittadini ed imprese; - consentire la più stretta integrazione dei sistemi informativi della Pubblica Amministrazione, con una particolare estensione alla gestione dei flussi documentali ed al protocollo informatico federato; - pervenire ad una stretta interazione e coordinamento tra la domanda di innovazione del settore pubblico e le politiche di sviluppo del sistema universitario regionale; - realizzare reti ed integrazioni applicative per l erogazione di servizi di e-government. 4. L Accordo integrativo è coerente con gli indirizzi strategici del Piano di Azione Regionale per lo Sviluppo della Società dell Informazione e della Conoscenza (PARSIC) e del Piano di azione regionale per l egovernment , approvato con DGR n. 963 del 29/05/ L Accordo integrativo è coerente con i piani nazionali per l e-government e la società dell informazione e con quanto espresso nelle Linee guida del Governo per lo sviluppo della società dell informazione nella legislatura, con il quadro di riferimento tecnico e organizzativo formulato nel documento L e-government per un federalismo efficiente: una visione condivisa, una realizzazione cooperativa e con gli obiettivi, le azioni e le modalità di attuazione indicati nel documento L e-government nelle regioni e negli enti locali: II fase di attuazione. 6. L Accordo integrativo è coerente con l Avviso per la selezione dei progetti per Lo sviluppo dei servizi infrastrutturali locali e SPC pubblicato dal CNIPA in G.U.R.I. n. 127 del 1 giugno /13

5 7. Costituiscono parte integrante dell Accordo integrativo le premesse di cui sopra, la relazione tecnica (Allegato1) e le schede attività/intervento (Allegato 2). Articolo 2 Programma e costo degli interventi. 1. Gli obiettivi delineati al precedente articolo 1 verranno perseguiti tramite un programma integrato di interventi analiticamente descritto nel documento tecnico allegato predisposto dalla Regione Marche (Allegato 1). 2. Gli interventi di cui al precedente comma sono elencati nella successiva Tavola 1 ed opportunamente descritti nelle schede attività/intervento (Allegato 2), redatte ai sensi della delibera del CIPE n.76 del 2 agosto 2002 e secondo le modalità previste dalla circolare sulle procedure del monitoraggio del 9 ottobre Il costo complessivo degli interventi elencati nella Tavola 1, ammonta ad euro ,36. 4/13

6 TAVOLA 1 - ELENCO DEGLI INTERVENTI E COSTI (EURO) Intervento A01 e-learning nella formazione dei dipendenti pubblici per l introduzione dell e-government B01 Modellazione e sperimentazione del catalogo regionale dei servizi (UDDI registry) B02 Sviluppo e prototipazione del sistema per la circolarità anagrafica B03 Attivazione centro servizi regionale di pagamento C01 Potenziamento della piattaforma Cohesion II Fase e Gov. Linea 1 Fondi UMTS Delibera Cipe 19/2004 F4 Delibera Cipe 20/2004 E.1.3 Cofinanziamento regionale Docup/POR ( ) Altri Cofinanziamenti Costo , , , , , , , , , , , 00 (Sub- Misura intervento b) ,00 D01 Infrastruttura per l erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese E01 Completamento della distribuzione della Carta Pa F01 Wireless in Comune 2 (Completamento Marche Way) , , , 59 (Sub Misura intervento a) , , , , , ,77 (Cofinanziamento Piceno Consind) , 97 5/13

7 Intervento F02 Ancona Metro- WiFi (Completamento Marche Way) F03 Montinet Rete wireless di Zona delle Comunità Montane Catria e Cesano e Alta Val Marecchia (Completamento Marche Way) G01 Completamento Centro regionale interdisciplinare per la trasparenza amministrativa e i flussi documentali H01 Forme del sistema turistico e nuove tecnologie. Identità territoriale e comunicazione turistica II Fase e Gov. Linea 1 Fondi UMTS Delibera Cipe 19/2004 F4 Delibera Cipe 20/2004 E.1.3 Cofinanziamento regionale Docup/POR ( ) Altri Cofinanziamenti , , 00 (Cofinanziamento del Comune di Ancona) , ,00 (Cofinanziamento Provincia di Pesaro) Totale , , , , , , 00 (Cofinanziamento Università di Urbino) ,00 H02 t-government a livello regionale. Definizione dei criteri di programmazione , , 00 (Cofinanziamento Università di Urbino) ,00 I01 ICAR Marche , , , 00 6/13

8 Intervento II Fase e Gov. Linea 1 Fondi UMTS Delibera Cipe 19/2004 F4 Delibera Cipe 20/2004 E.1.3 Cofinanziament o regionale Docup/POR ( ) Altri Cofinanziame nti Totale L01 FDRM -PADOC Attività a supporto della gestione e della conservazione del patrimonio documentale L02 JOB CARD Distribuzione della Carta Regionale (conforme CNS) dei Servizi per l erogazione on line a cittadini e imprese dei servizi dei Centri per l Impiego L03 CGS-RTRM Centro di Gestione Sicurezza (CGS) del Centro Controllo Reti e Sistemi della Rete Telematica della Regione Marche , , , , , , , , , 00 Totale , , , , , , ,36 7/13

9 Articolo 3 Quadro finanziario 1. Il quadro complessivo delle risorse finanziarie, relative al presente Accordo, ammonta ad un totale complessivo di euro ,36. La successiva Tavola 2 riepiloga l ammontare di risorse per fonti di finanziamento: TAVOLA 2 FONTI FINANZIARIE E IMPORTO (Euro) Fonti Finanziarie Risorse Statali Legge 208/ Delibera CIPE n. 19/2004 Quota F.4 Risorse Statali Legge 208/ Delibera CIPE n. 20/2004 Quota E.1.3 Importo , ,00 Risorse Statali - Legge 388/2000 (Piano di e-government Licenze UMTS) ,00 Risorse Regionali - Bilancio regionale ,00 Risorse Comunitarie - Docup ( ) SubMisura Servizi per il cittadino e SubMisura Sportello unico per le attività produttive e marketing territoriale)e POR FSE ,59 Risorse Enti locali e altri Enti Pubblici ,77 TOTALE ,36 2. La disponibilità delle risorse assegnate dalla delibera CIPE n. 20/2004 è vincolata al rispetto dei criteri delineati al punto 6.7 della suddetta delibera. Pertanto, in caso di inadempimento, l eventuale quota di tali risorse non impegnate mediante obbligazioni giuridicamente vincolanti dei beneficiari finali entro la data fissata dalla delibera, sarà espunta dal quadro finanziario e si procederà alla conseguente rimodulazione dell Accordo, secondo le procedure previste dall Intesa istituzionale di programma tra il Governo della Repubblica e la Giunta della Regione Marche. Il soggetto responsabile dell Accordo fornirà, in sede di monitoraggio semestrale, le informazioni necessarie per quantificare progressivamente l ammontare delle risorse oggetto di obbligazioni giuridicamente vincolanti dei beneficiari finali. 3. Il trasferimento delle risorse per le aree sottoutilizzate di cui al presente Accordo è subordinato alla chiusura dei due monitoraggi dell anno precedente, secondo quanto previsto dalla Circolare sulle procedure di monitoraggio citata nelle premesse. 8/13

10 4. Il CNIPA trasferirà la quota di cofinanziamento dei progetti a valere sui fondi UMTS destinanti alla Linea 1 della II fase di e-government Sviluppo dei servizi infrastrutturali e SPC assegnata alla Regione Marche al termine dell espletamento delle procedure previste dall Avviso per la selezione dei progetti, nei limiti delle effettive disponibilità di cassa, secondo le seguenti modalità: il 20% a titolo di anticipazione, a seguito del provvedimento di assegnazione dei cofinanziamenti; il 70% del cofinanziamento assegnato, sulla base di stati di avanzamento lavori e a seguito della valutazione positiva del CNIPA in merito alla realizzazione delle attività descritte nella documentazione di progetto approvata e al conseguimento dei relativi obiettivi; il rimanente 10% a seguito della positiva valutazione del CNIPA sul raggiungimento dei risultati descritti nei progetti. 5. Le economie riprogrammabili ai sensi della vigente normativa derivanti dall attuazione degli interventi individuati nel presente Accordo e opportunamente accertate dal Soggetto Responsabile dell Accordo in sede di monitoraggio semestrale sono riprogrammate, su proposta del Soggetto Responsabile medesimo, secondo le modalità previste dalla delibera CIPE n. 20 del 29 settembre 2004, punto Nel caso di criticità derivanti dalla mancata copertura della quota di risorse a carico di Enti locali o di altri Enti pubblici la Regione si impegna a reperire l eventuale fabbisogno finanziario. Articolo 4 Impegni dei soggetti sottoscrittori 1. Le parti si impegnano, nello svolgimento dell attività di propria competenza, a: a. rispettare i termini concordati e indicati nelle schede di intervento, allegate al presente Accordo (Allegato 2); b. fornire al Soggetto Responsabile dell Accordo tutte le informazioni in proprio possesso necessarie per l adeguato e tempestivo svolgimento delle attività pianificate nel presente accordo ed in particolare per l espletamento delle funzioni di monitoraggio dell attuazione; c. utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, con il ricorso, in particolare, agli strumenti di semplificazione dell attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla vigente normativa; d. procedere periodicamente alla verifica dell accordo, sulla base delle relazioni di monitoraggio e proporre, se necessario, iniziative correttive, per il tramite del Soggetto Responsabile dell Accordo, al Comitato Paritetico di Attuazione dell Intesa istituzionale di programma; e. attivare e utilizzare tutte le risorse finanziarie individuate nel presente Accordo, per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento; f. rimuovere ogni ostacolo procedurale ad esso imputabile in ogni fase procedimentale di realizzazione degli interventi e di attuazione degli impegni assunti, accettando, in caso di inerzia, ritardo o inadempienza l intervento sostitutivo del Soggetto responsabile dell attuazione dell Accordo; g. segnalare ogni ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione degli interventi, nonché la proposta delle relative azioni da intraprendere e la disponibilità di risorse non utilizzate, ai fini dell assunzione di eventuali iniziative correttive o di riprogrammazione, revoca e/o rimodulazione degli interventi. 9/13

11 Articolo 5 Soggetto Responsabile dell attuazione dell Accordo 1. Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull attuazione del presente Accordo i Soggetti firmatari confermano quale responsabile della sua attuazione l Ing. Lucio Forastieri Dirigente Responsabile Posizione di Funzione Informatica. 2. Il Soggetto Responsabile dell'attuazione del Accordo ha il compito di: a) rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori del Accordo ; b) governare il processo complessivo di realizzazione degli interventi ricompresi nell Accordo, attivando le risorse tecniche ed organizzative necessarie alla sua attuazione; c) promuovere, in via autonoma o su richiesta dei responsabili dei singoli interventi, le eventuali azioni ed iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli obblighi da parte dei soggetti sottoscrittori dell Accordo, provvedendo in particolare alla stipula di specifiche convenzioni con i soggetti attuatori ; d) tenere conto, in accordo con le attività di assistenza e supporto fornite dal Dipartimento Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio, del principio delle pari opportunità di genere, senza alcun vincolo da parte del Responsabile dell Accordo; e) garantire il monitoraggio semestrale sullo stato di attuazione dell Accordo, da effettuarsi secondo le modalità indicate nella Circolare sul monitoraggio degli Accordi di programma quadro citata in premessa; L attività di monitoraggio potrà prevedere, grazie al supporto del Dipartimento delle Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio e senza alcun vincolo da parte del Responsabile dell Accordo, l elaborazione di appositi indicatori atti a verificare l impatto in ottica di genere degli interventi progettuali pianificati; f) verificare nel corso dei monitoraggi semestrali il completo inserimento dei dati aggiornati nelle schede implementate nell Applicativo Intese, entro il 31 luglio e il 31 gennaio di ogni anno; g) controllare la completezza e la coerenza dei dati delle schede intervento, così come l assenza per le stesse di codici di errore nell Applicativo Intese e comunicare al Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese del Ministero Economia e Finanze (di seguito SPSTI) la lista degli eventuali interventi che presentano modifiche rispetto alle previsioni effettuate nell ultima versione monitorata come indicato al par. 4.1 della Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro citata in premessa, modifiche da illustrare in dettaglio all interno del relativo rapporto di monitoraggio; h) curare, al primo monitoraggio dell Accordo, l inserimento del CUP (codice unico di progetto) per ciascuna delle schede attività/intervento implementate nell Applicativo Intese, ove non già inserito, e, a tal fine, richiederne in tempi utili l attribuzione, direttamente o per il tramite di idoneo soggetto pubblico abilitato (cosiddetto Concentratore); h) inviare al SPSTI ed alle Amministrazioni centrali firmatarie, entro il 28 febbraio ed il 30 settembre di ogni anno - a partire dal primo semestre successivo alla stipula -, il Rapporto di monitoraggio sullo stato di attuazione dell Accordo, redatto ai sensi della Delibera CIPE 76/2002 e secondo le modalità previste dalla citata Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro citata in premessa da trasmettere successivamente al Comitato paritetico di attuazione; i) assegnare, in caso di ritardo, inerzia o inadempienza, al soggetto che ne è responsabile, un congruo termine per provvedere; 10/13

12 j) segnalare, decorso inutilmente il predetto termine, l inadempienza al Comitato paritetico di attuazione, il quale provvede con le modalità previste dalla citata Intesa Istituzionale di programma; k) esercitare, avvalendosi dei servizi e delle strutture organizzative dell Amministrazione procedente, ovvero di altre Amministrazioni pubbliche, e su conforme decisione del Comitato istituzionale di gestione, di cui alla citata Intesa Istituzionale di Programma, i poteri sostitutivi necessari alla esecuzione degli interventi; l) provvedere, mediante attività di conciliazione, a dirimere tutte le controversie che insorgono tra i soggetti partecipanti all Accordo. Articolo 6 Soggetto responsabile della realizzazione del singolo intervento 1. Per ogni intervento previsto dal presente Accordo viene individuato il Responsabile di intervento, nominato su indicazione del Soggetto responsabile dell Accordo, che nel caso di lavori pubblici corrisponde al soggetto già individuato come Responsabile unico di procedimento ai sensi del DPR 554/1999 e successive modificazioni. 2. Ad integrazione delle funzioni previste come responsabile di procedimento dall'art.8 del DPR 554/1999 e successive modificazioni, il Responsabile di Intervento svolge i seguenti compiti: a. pianificare il processo operativo teso alla completa realizzazione dell intervento attraverso la previsione dei tempi, delle fasi, delle modalità; b. organizzare, dirigere, valutare e controllare l attivazione e messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell intervento; c. raccogliere ed immettere nell Applicativo Intese i dati delle schede intervento e rispondere della loro veridicità; d. verificare la veridicità delle informazioni contenute nelle singole schede intervento e l attuazione degli impegni assunti, così come porre in essere tutte le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione dell intervento nei tempi previsti; e. trasmettere al Soggetto responsabile dell Accordo la scheda-intervento unitamente ad una relazione esplicativa contenente la descrizione dei risultati conseguiti, le azioni di verifica svolte, l indicazione di ogni eventuale ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell intervento e la proposta delle relative azioni correttive, nonché ogni altra informazione richiesta dal Responsabile dell Accordo, f. fornire al responsabile dell Accordo ogni altra informazione necessaria, utile a definire lo stato di attuazione dell intervento; g. rendere disponibile al Soggetto responsabile, su sua richiesta, gli elaborati progettuali, il cronoprogramma dei lavori, nonché gli atti amministrativi di impegno alla realizzazione dell intervento, atti amministrativi di impegno delle risorse finanziarie e ogni altra documentazione attinente l intervento. Articolo 7 Procedimenti di conciliazione e risoluzione delle controversie 1. Il soggetto responsabile dell attuazione dell Accordo di Programma Quadro, in caso di contrasti in ordine all interpretazione o all esecuzione delle obbligazioni previste nel presente Accordo, su istanza di uno dei soggetti interessati dalla controversia o anche d ufficio, invita i 11/13

13 soggetti interessati a rappresentare le rispettive posizioni per l esperimento di un tentativo di conciliazione. 2. Qualora in tale sede si raggiunga un intesa idonea a comporre il conflitto, si redige processo verbale nel quale sono riportati i termini della conciliazione. La sottoscrizione del verbale impegna i firmatari all osservanza dell Accordo raggiunto. 3. Qualora, invece, le controversie permangano, il Comitato Paritetico di Attuazione rimette la questione al Comitato Istituzionale di Gestione. 4. Gli eventuali conflitti insorti tra soggetto attuatore di ogni singolo intervento e l impresa che realizza l intervento vanno composti così come previsto dal contratto d appalto. Articolo 8 Poteri sostitutivi in caso di inerzie, ritardi e inadempienze 1. L'esercizio dei poteri sostitutivi si applica in conformità con quanto previsto dall'ordinamento vigente e dalla Intesa Istituzionale di Programma. 2. L inerzia, l omissione e l attività ostativa riferite alla verifica e al monitoraggio da parte dei soggetti responsabili di tali funzioni costituiscono, agli effetti del presente Accordo, fattispecie di inadempimento. 3. Nel caso di ritardo, inerzie o inadempimenti, il Soggetto Responsabile dell attuazione dell Accordo di programma quadro invita il soggetto interessato al quale il ritardo, l inerzia o l inadempimento sono imputabili, ad assicurare che la struttura da esso dipendente adempia entro un termine prefissato; 4. Il soggetto al quale sia imputato l inadempimento è tenuto a far conoscere entro il termine prefissato al Soggetto Responsabile dell attuazione dell Accordo, entro il termine prefissato, le iniziative assunte e i risultati conseguiti. 5. In caso di ulteriore inottemperanza o di mancato adeguamento alle modalità operative prescritte, il Soggetto Responsabile dell attuazione dell Accordo invia gli atti, con una motivata relazione, al Comitato paritetico di attuazione formulando, se del caso, una proposta circa le misure da adottare in via sostitutiva. 6. Il Comitato paritetico di attuazione riferisce al Comitato Istituzionale di gestione le misure da adottare in relazione agli inadempimenti riscontrati. 7. Ove le azioni di cui ai commi precedenti non garantiscano il risultato dell'adempimento o lo garantiscano in modo insoddisfacente, il Comitato Istituzionale di gestione dell Intesa attiva le procedure per la revoca del finanziamento in ragione della titolarità dei fondi. 8. La revoca del finanziamento non pregiudica l'esercizio di eventuali pretese risarcitorie nei confronti del soggetto cui sia imputabile l'inadempimento contestato per i danni arrecati. 9. Ai soggetti che hanno sostenuto oneri in conseguenza diretta dell'inadempimento contestato compete comunque l'azione di ripetizione degli oneri medesimi. Articolo 9 Disposizioni generali 1. Il presente Accordo è vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori. 2. L Accordo ha durata sino alla completa attuazione degli interventi in esso previsti. 12/13

14 3. L Accordo può essere modificato o integrato, per concorde volontà delle parti, con la procedura prevista dall Intesa istituzionale di programma, previa approvazione del Comitato istituzionale di gestione. Alla scadenza dell Accordo, il Comitato paritetico di attuazione, su segnalazione del soggetto responsabile dell Accordo, è incaricato della risoluzione di eventuali incombenze derivanti dalla definizione dei rapporti pendenti e delle attività non ultimate. 4. Possono aderire al presente Accordo, successivamente alla stipula dello stesso e previo il consenso unanime dei soggetti sottoscrittori e l approvazione del Comitato istituzionale di gestione, altri soggetti ricompresi tra quelli individuati dalla lettera b) del punto 1.3 della delibera CIPE 21 marzo 1997, la cui partecipazione sia necessaria per la compiuta realizzazione delle attività e degli interventi previsti dall Accordo medesimo. L adesione successiva determina i medesimi effetti giuridici della sottoscrizione originale. 5. Le schede attivita /intervento riportate nell allegato 2 al presente Accordo, implementate ai sensi della delibera CIPE 76/2002 nell applicativo Intese ovvero le schede successivamente aggiornate, riportano l indicazione del soggetto pubblico attuatore che ha redatto la scheda stessa. Tale soggetto assicura la veridicita delle informazioni in esse contenute. 6. I lavori relativi agli interventi ricompresi nel presente Accordo di Programma che beneficiano di fondi pubblici dovranno essere appaltati in coerenza con gli indirizzi programmatici e la tempistica individuati dagli specifici strumenti di finanziamento attivati. Articolo 10 Norma di rinvio 1. Per quanto non disposto dal presente Accordo si rinvia all Accordo di Programma Quadro sottoscritto il 31 maggio Roma, 29 novembre 2005 Ministero dell Economia e delle Finanze Ing. Aldo Mancurti Direttore del Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ministro per l innovazione e le Tecnologie Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione Cons. Carlo D Orta Direttore Generale Regione Marche Ing. Lucio Forastieri Dirigente Responsabile Posizione di Funzione Informatica 13/13

15 Ministero dell Economia e delle Finanze Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per l Innovazione e le tecnologie Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione Regione Marche INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E LA REGIONE MARCHE ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI E-GOVERNMENT E SOCIETA DELL INFORMAZIONE 1 ACCORDO INTEGRATIVO ALLEGATO 1 I N T E S A I S T I T U Z I O N AL E D I P R O G R AM M A T R A I L G O V E R N O D E L LA R E P U B B L I C A AC C O R D O D I P R O G R AM M A QU AD R O A A Roma, 29 novembre /127

16 INDICE 1. Premessa p Il quadro normativo e le strategie di attuazione della Regione Marche p Obiettivi specifici dell APQ-SI-RM.p Obiettivi del presente Accordo e interventi programmati...p L area geografica interessata dagli interventi dell APQ SI RM p L internalizzazione dell ottica di genere negli accordi di programma quadro p Schede intervento p.12 1/122

17 Responsabile APQ : Ing. Lucio Forastieri Team di progetto: Lucio Forastieri Servizio informatica Donatella Settimi Servizio informatica Cinzia Amici Servizio informatica Maria Laura Maggiulli Servizio informatica Andrea Sergiacomi Servizio informatica Paola Ciabotti Scuola di formazione del personale regionale Davide Arduini C.R.C. Marche Roberta Corbelli C.R.C. Marche Tommaso Leo Università Politecnica delle Marche Flavio Corradini Università degli studi di Camerino Lella Mazzoli Università degli studi di Urbino Sonia Massobrio Comune di Ancona Serenella Carota Comune di Ancona 2/122

18 1. Premessa Lo scenario in cui si colloca l amministrazione pubblica ed in particolare l amministrazione regionale è cambiato radicalmente negli ultimi anni. Infatti, il quadro normativo in tema di federalismo, di semplificazione e trasparenza dell azione amministrativa, di requisiti di qualità e innovazione dei servizi pubblici, che si è venuto a delineare nel nostro Paese con la messa in accordo della riforma Bassanini, dalla riforma costituzionale, e dalle politiche nazionali ed europee in tema di innovazione e società dell informazione (Piano Nazionale di e-government del 2000, e-europe 2005), ha definito un nuovo modello concettuale di Pubblica Amministrazione. Una Pubblica Amministrazione che opera in rete con il sistema delle autonomie locali, con il sistema delle istituzioni statali, con gli organi dell Unione europea, con tutti gli attori del territorio che partecipano direttamente o indirettamente ai processi decisionali ed organizzativi. Questo nuovo percorso renderà possibile da un lato uno spostamento di poteri, competenze e risorse pubbliche verso gli Enti più vicini ai cittadini, alle imprese e al territorio, dall altro, nuovi assetti organizzativi, rapporti istituzionali e approcci culturali di sistema. In sintonia con quanto detto, si intravede nelle tecnologie dell informazione e della comunicazione la risorsa strategica che consentirà di porre in modo nuovo il problema del rapporto tra autonomia locale e necessità di coordinamento e di armonizzazione dei processi innovativi a livello nazionale. Queste tecnologie digitali sono essenzialmente strumenti per la cooperazione e il coordinamento, cioè tecnologie che possono facilitare e semplificare il rapporto tra i vari attori interessati. La diffusione delle nuove tecnologie digitali, pur nella sua funzione meramente strumentale, ha la funzione quindi di: 3/122

19 Accelerare il cambiamento ed i processi di ammodernamento all interno di ciascuna amministrazione (reingegnerizzazione dei processi interni); Attivare nuove modalità relazionali tra il cittadino, il professionista, l impresa ed in generale degli utenti e la pubblica amministrazione (reingegnerizzazione dei processi di interfaccia con l utente); Stimolare e consolidare la coesione complessiva della fitta rete territoriale di attori istituzionali dei vari livelli di governo (reingegnerizzazione dei processi relazionali tra le diverse istituzioni pubbliche in modo da realizzare l obiettivo di una pubblica amministrazione come unico contesto di riferimento per l utente); Attribuire ai cittadini ed agli utenti un nuovo status di cittadinanza digitale attraverso la dotazione di una identità digitale (Carta d identità elettronica, Carta nazionale dei servizi), di un proprio recapito digitale (casella personale di posta elettronica certificata), di uno o più sportelli della rete cui accedere per fruire dei servizi telematici offerti da tutta la pubblica amministrazione. In particolare, il ricorso alle tecnologie digitali da parte della Pubblica Amministrazione non rappresenta un fenomeno esclusivamente tecnologico ma comporta soprattutto un cambiamento organizzativo, gestionale e culturale. Nello specifico, l e-government (l Amministrazione elettronica) ha un importante impatto socioeconomico, riducendo costi e tempi delle attività amministrative, trasformando i processi e le strutture decisionali interne alla Pubblica Amministrazione, aumentando le possibilità di controllo sull operato delle istituzioni pubbliche e ampliando allo stesso tempo le possibilità per il dipendente pubblico di servire e anticipare i bisogni dei cittadini e delle imprese. In definitiva il processo di attuazione dell Amministrazione digitale può essere considerato un opportunità di trasformazione dell organizzazione del settore pubblico, verso una Amministrazione innovativa in grado di fornire servizi di qualità a costi contenuti (contribuendo così allo sviluppo economico), opportunità di migliorare la governance consentendo un accesso efficace alle informazioni attraverso istituzioni più trasparenti, sensibili e democratiche. 4/122

20 2. Il quadro normativo e le strategie di attuazione della Regione Marche La Regione Marche, in sintonia con le linee di azione del sistema nazionale ed europeo, ha già intrapreso un percorso di adeguamento della Pubblica Amministrazione ai nuovi compiti richiesti ed ai nuovi servizi ai cittadini ed alle imprese. In accordo con il documento del Comitato Tecnico della Commissione Permanente per l Innovazione e le Tecnologie L e-government per un federalismo efficiente: una visione condivisa, una realizzazione cooperativa, la Regione Marche ha condiviso gli assunti di partenza di tale documento che sanciscono la necessità di avere una visione comune di sistema fra tutti gli attori istituzionali (amministrazioni centrali, regioni, enti locali) per migliorare l efficienza dei sevizi ai cittadini e alle imprese e allo stesso tempo per garantire il migliore successo dei sistemi di interoperabilità tra i differenti livelli amministrativi. Nel complesso è emersa una concreta consapevolezza di tutto il sistema regionale, Amministrazione pubblica e soggetti privati, che il cambiamento posto dalla Società dell informazione debba essere affrontato con grande adesione, poiché rappresenta un elemento essenziale per lo sviluppo. Al centro delle politiche regionali per lo sviluppo della società dell informazione si colloca l iniziativa emarche: la regione dei cittadini. emarche si configura come occasione per l istituzione regionale di ricoprire un ruolo di policy maker sul territorio, capace di re- inventare e sperimentare nuove forme di governo della cosa pubblica e di sviluppare un nuovo rapporto con le strutture della PA centrale e locale, con i cittadini e con il sistema delle imprese, offrendo servizi più efficienti ed un accesso più semplice alle informazioni. Alfabetizzazione informatica, diffusione dei personal computer, diffusione di Internet, formazione permanente, firma digitale, reti telematiche a larga banda, integrazione dei processi nella PA, produzione di contenuti, canali sicuri di pagamento: sono alcuni dei temi chiave della Società dell informazione della Regione Marche. L iniziativa si propone di progettare, organizzare, realizzare e gestire tali ambiti in un sistema ove la tecnologia sia una componente importante ma non esclusiva. L iniziativa emarche viene attuata attraverso il Piano di Azione Regionale per lo Sviluppo della Società dell Informazione e della Conoscenza (PARSIC), organizzato secondo 5 assi di intervento: A. e-government: per la pubblica amministrazione elettronica (interoperabilità e protocollo informatico, firma digitale, accesso telematico ai servizi di Back Office) 5/122

21 B. e-health: per lo sviluppo di un moderno sistema informativo sanitario regionale e dei servizi telematici ai cittadini; C. e-learning (risorse umane): per favorire la promozione, la diffusione e l utilizzo delle tecnologie digitali nell ambito dei processi educativi e rivolgersi al maggior numero di destinatari; D. e-economy: per sostenere ed accelerare il processo di sviluppo del tessuto socio-economico marchigiano; E. infrastrutture tecnologiche: per il supporto delle politiche di networking (rete telematica regionale a banda larga) Dal PARSIC è stata poi enucleata la proposta di Piano di azione regionale per l egovernment , approvata con DGR n. 963 del 29/05/2002. L elaborazione delle linee di programmazione ha tenuto conto delle attività che si sono svolte in questi anni a livello nazionale, dal Piano di Azione Nazionale di e-government ( ) ai suoi sviluppi, che si sono conclusi con la pubblicazione dell Avviso per la partecipazione delle Amministrazioni locali ai finanziamenti dei progetti per l attuazione dell egovernment (2002). Il Piano di azione regionale per l egovernment ha costituito, quindi, un requisito essenziale per partecipare, insieme agli enti locali della Regione, all Avviso di cui sopra. I progetti di e-government che sono stati approvati dal Ministero per l Innovazione e le Tecnologie a seguito della partecipazione al bando nazionale hanno subito un ridimensionamento molto significativo in termini di co-finanziamento, in quanto le disponibilità del fondo nazionale complessivamente erano molto inferiori a tutte le richieste degli enti che hanno presentato progetti da sottoporre a finanziamento statale. Per queste ragioni non si è potuto provvedere alla realizzazione dei progetti di e-government così come erano stati concepiti originariamente, e con le conseguenti rimodulazioni dei costi sono state tagliate molte funzionalità che originariamente erano state introdotte nella progettazione originaria. Le più significative carenze riguardano le seguenti attività e progetti: 1. la disponibilità di una infrastruttura a larga banda in grado di veicolare sia voce che dati, oltre che documenti elettronici e messaggi multimediali. Attualmente l infrastruttura fisica di trasporto disponibile sul territorio esclude dalla larga banda molte realtà delle zone montane, che per la loro collocazione geografica invece rappresentano le utenze che trarrebbero maggiore profitto da un sistema di comunicazioni ad alte prestazioni; 6/122

22 2. la disponibilità di un sistema di posta certificata, in quanto servizio che deve essere messo a disposizione sia degli utenti appartenenti al back-office della PA, che agli utenti del frontoffice, ovvero ai cittadini ed alle imprese; 3. il completamento della realizzazione del progetto FDRM, così come era stato originariamente formulato, in modo da allargare a tutto il sistema regionale e soprattutto ai piccoli comuni la funzionalità del progetto (interoperabilità dei sistemi di protocollo, scambio dei documenti in formato elettronico, sistema di posta sicura); 4. la necessità di diffondere l uso delle carte intelligenti (smart card), sia presso il personale della pubblica amministrazione (Carta PA del dipendente pubblico), sia nei confronti dei cittadini utenti dei servizi di e-government, proprio per garantire un accesso sicuro alle reti telematiche ed ai servizi erogati dalla PA, seguendo le direttive e gli standard propri della normativa attuale e di quanto stabilito dal Dipartimento per l Innovazione e le Tecnologie in materia. Per questi motivi si è ritenuto opportuno procedere alla programmazione di interventi per il rafforzamento della Società dell Informazione, confluiti nell Accordo di Programma Quadro Società dell Informazione APQ-SI-RM, stipulato tra MEF, CNIPA e Regione Marche il 31/05/ Obiettivi specifici dell APQ-SI-RM L Accordo di Programma Quadro Società dell Informazione prevede il raggiungimento dei seguenti obiettivi: 1. potenziamento della rete telematica regionale e delle reti di settore che già sono funzionanti presso la regione, con l attenzione sia a migliorare le infrastrutture di trasporto potenziando le infrastrutture esistenti (rete radio per il sistema delle emergenze), sia a realizzare una estensione dell accesso alla larga banda su rete terrestre, per sostenere i piccoli comuni a realizzare modalità aggregative per la gestione dei servizi pubblici; 2. potenziamento del circuito regionale per la diffusione delle carte intelligenti (smart card) per l accesso sicuro ai portali dei servizi di e-government sia da parte dei dipendenti pubblici per sia da parte dei cittadini; 3. incremento della diffusione del sistema dei flussi documentali a livello sia di Amministrazione regionale che di enti territoriali; 4. accesso ai servizi di posta certificata per tutti gli utenti della rete telematica regionale, sia per il personale della PA, sia per i cittadini e le imprese. 7/122

23 4. Obiettivi del presente Accordo e interventi programmati Il presente Accordo, in quanto integrazione dell APQ-SI-RM, si pone in sintonia con le linee di azione del sistema nazionale ed europeo, con la strategia complessiva della Regione Marche in materia di Società dell Informazione ed in conformità ai criteri di selezione indicati nella delibera CIPE 36/2002 e riconfermati dalla delibera 17/2003, e si prefigge di dare continuità agli interventi avviati con il precedente APQ-SI-RM, sottoscritto in data 31/05/2004, e di potenziarli. Per quanto riguarda gli interventi che prevedono la realizzazione di infrastrutture per reti telematiche si precisa che le infrastrutture medesime rimarranno nella proprietà degli enti locali che riceveranno il relativo finanziamento. I finanziamenti a valere sulle risorse per le aree sottoutilizzate saranno utilizzati esclusivamente per spese di investimento, escludendo a qualunque titolo oneri inerenti la gestione. In tal senso, l integrazione si articola nelle seguenti linee d azione: - Tenuto conto che la Regione Marche presenta, per alcune aree significative del proprio territorio, una sostanziale carenza di infrastrutture di comunicazione a banda larga, l obiettivo prioritario è stato e dovrà essere il potenziamento della rete telematica regionale e l estensione dell accesso alla larga banda a favore degli enti locali più piccoli. L infrastruttura telematica a larga banda contribuirà in maniera rilevante al superamento del digital divide, ossia permetterà di avvicinare l amministrazione pubblica, le imprese ed i cittadini alle nuove tecnologie digitali, eliminando gli ostacoli di natura infrastrutturale e non (Completamento intervento APQ-SI-RM del 31/05/2004 Marche Way : F01 Wireless in Comune 2 ; F02 Ancona Metro - WiFi; F03 Montinet Rete Wireless di Zona delle Comunità Montane Catria e Cesano e Alta Val Marecchia). - L accesso sicuro ai servizi di e-government offerti dalle istituzioni locali costituisce una condizione essenziale per superare l attuale fase di sperimentazione e di erogazione dei servizi on-line, ad una successiva fase, di consolidamento del Modello di organizzazione e produzione dei servizi stessi. Per tali motivi rappresenterà una scelta obbligata la diffusione di sistemi che garantiranno l identità in rete dei cittadini e più in generale degli utenti dei servizi (E01 - Completamento della distribuzione della Carta PA). - Contemporaneamente alla predisposizione di tutte le azioni volte a facilitare l accesso ai servizi telematici, rivolti a cittadini e imprese, diventa cruciale organizzarne il sistema di 8/122

24 gestione delle tecnostrutture territoriali, favorendo l aggregazione dei soggetti erogatori di servizi telematici e soggetti gestori di servizi tecnologici in modo da conseguire economie di scala e tempi più veloci per la fruizione dei servizi (B01 Modellazione e sperimentazione del catalogo dei servizi (UDDI registry); B02 Sviluppo e prototipazione del sistema per la circolarità anagrafica; B03 Attivazione centro servizi regionale di pagamento;d01 - Infrastruttura per l erogazione dei servizi ai cittadini e alle imprese). - Rendere interoperabili i sistemi informativi di ogni ente locale del territorio, rappresenta la condizione essenziale affinché la Pubblica Amministrazione nel suo complesso si configuri come unico punto di riferimento per il cittadino al momento della richiesta di un qualsiasi servizio. Pertanto viene attribuita un alta priorità a tutti quegli interventi che consentiranno la più stretta integrazione dei sistemi informativi della Pubblica Amministrazione, (C01 - Potenziamento della piattaforma Cohesion) con una particolare estensione alla gestione dei flussi documentali ed al protocollo informatico federato (G01 Completamento del Centro regionale interdisciplinare per la trasparenza amministrativa e i flussi documentali). - Costruire un intenso rapporto con il sistema degli attori territoriali dell offerta delle tecnologie, le istituzioni della ricerca applicata ai settori delle tecnologie digitali, agli attori della offerta di formazione di esperti nel governo delle tecnologie informatiche e della comunicazione, e dell analisi dei sistemi, in modo da pervenire ad una stretta interazione e coordinamento tra la domanda di innovazione del settore pubblico e le politiche di sviluppo del sistema universitario regionale (A01 - e-learning nella formazione dei dipendenti pubblici per l introduzione dell e-government; H01 - Forme del sistema turistico e nuove tecnologie. Identità territoriale e comunicazione turistica; H02 - t-government a livello regionale. Definizione dei criteri di programmazione). - Realizzare reti ed integrazioni applicative per l erogazione di servizi di e-government, al fine di creare sistemi di cooperazione e di aggregazione degli enti locali tra loro e con le Regioni, un sistema pubblico di connettività, attraverso la struttura tecnica dell SPC, che ponga particolare attenzione alla qualità e alla sicurezza della rete. (I01 ICAR Marche; L01 - FDRM PADOC Attività a supporto della gestione e della conservazione del patrimonio documentale; L02 JOB CARD Distribuzione della Carta Regionale dei Servizi (conforme CNS) per l erogazione on line a cittadini e imprese dei servizi dei Centri per l Impiego; L03 CGS-RTRM Centro di Gestione Sicurezza (CGS) del Centro Controllo Reti e Sistemi della Rete Telematica della Regione Marche). 9/122

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