INTERVENTO INTRODUTTIVO. di Emilio Tonini. Direttore Generale, Banca Monte dei Paschi di Siena
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- Camilla Baldi
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1 INTERVENTO INTRODUTTIVO di Emilio Tonini Direttore Generale, Banca Monte dei Paschi di Siena Buongiorno a tutti e un cordiale benvenuto a questa 4 edizione del forum internazionale Montepaschi Vita che, anche quest anno, affronta argomenti di grande interesse e attualità. Il Presidente Silvano Andriani, nell introdurre i lavori, ha evidenziato il lungo elenco di regole in fase di definizione e il relativo impatto sulla governance e sulle strategie degli intermediari finanziari. Vorrei, in particolare, menzionare: in ambito internazionale, l introduzione degli IAS e i processi Basilea 2 e Solvency 2; in Italia, la riforma di parti fondamentali della normativa finanziaria: mi riferisco, soprattutto, al nuovo codice sulle assicurazioni e, in prospettiva, al varo della disciplina sul risparmio. Le incisive modifiche del quadro normativo si collocano, fra l altro, all interno di un contesto caratterizzato da uno scenario macroeconomico e di mercato in 1
2 continua evoluzione, difficile da prevedere, e in cui aumenta l esigenza di operare con flessibilità e tempestività, affinando le metodologie di analisi e di valutazione. Cresce, anche, nell opinione pubblica l attenzione verso le tematiche della trasparenza e, più in generale, della responsabilità sociale d impresa. In questo intervento introduttivo, proporrò alcune riflessioni sulle regole che, più da vicino, vanno a influire sugli assetti organizzativi degli intermediari, nonché su alcune specifiche iniziative che il nostro Gruppo sta portando avanti per rispondere ai profondi mutamenti in atto. I processi Basilea 2 e Solvency 2 Fra i passaggi più qualificanti del percorso di progressiva convergenza nell azione delle autorità di vigilanza internazionali, in materia di gestione dei rischi, di principi contabili e di informativa al mercato, si collocano certamente Basilea 2 e Solvency 2, che andranno a toccare aspetti fondamentali della governance di banche e assicurazioni. Basilea 2 Per quanto concerne Basilea 2, la nuova normativa fissa solo le linee guida, lasciando ampio spazio alle banche ed alle autorità di vigilanza relativamente alle metodologie ed ai processi che porteranno alla definizione del rating nelle operazioni di affidamento. 2
3 L Accordo, che entrerà in vigore nel 2007, poggia, in gran parte, sulla concreta operatività del governo societario delle banche e, in particolare, sul buon funzionamento delle varie strutture di governance (consiglio di amministrazione, collegio sindacale, direzione generale, comitati ecc.), a cui spetta di definire una adeguata metodologia di valutazione dei rischi e di adottare un valido sistema di controllo interno. Il nostro Gruppo sta, da tempo, lavorando nella direzione indicata da Basilea 2 e mira all approvazione, da parte dell Autorità di Vigilanza, dell utilizzo dell approccio basato sui sistemi interni di rating di tipo avanzato. Con l introduzione dei rating interni migliora, infatti, la possibilità di segmentare il composito universo delle PMI e di personalizzare l offerta di servizi finanziari, in funzione dei diversi assetti imprenditoriali e delle relative problematiche finanziarie. Consideriamo Basilea 2 come un occasione importante per migliorare i rapporti con il mondo delle imprese: rapporti che vogliamo caratterizzati da sempre maggiore trasparenza e reciproca conoscenza. Solvency 2 Passando al progetto Solvency 2, si possono ravvisare alcune analogie fra il sistema di Basilea 2 e il progetto che è in corso di sviluppo nel comparto 3
4 assicurativo (l introduzione è fissata nel 2010) e che dovrà traghettarlo verso un nuovo sistema di valutazione della solvibilità. Solvency 2 ricalca lo stampo organizzativo previsto da Basilea 2, introducendo il concetto dei pilastri dedicati alla definizione dei requisiti quantitativi (primo pilastro), alla disciplina dell attività di vigilanza (secondo pilastro) e ai temi della trasparenza (terzo pilastro), e ponendo l accento sui temi del controllo dei rischi e dell adozione di adeguati sistemi di controllo interno. Anche Solvency 2 potrà rappresentare un opportunità per il comparto assicurativo: ad esempio, con il possibile ampliamento dell operatività che dovrebbe conseguire, a parità di risorse investite, al principio che misura la correlazione esistente tra rischi assunti. L introduzione degli IAS L introduzione degli IAS rappresenta un altro significativo esempio del processo di progressiva convergenza della normativa internazionale anche in materia di contabilità e bilancio. Dal 2005, i bilanci consolidati delle banche italiane devono essere redatti secondo i principi contabili IAS, riconosciuti ed adottati dall Unione Europea. L obbligo, di fatto, comincia dalla terza relazione infrannuale, ma alcuni gruppi hanno anticipato 4
5 i termini: il MPS ha diffuso a settembre la prima semestrale compilata con le nuove logiche contabili. L impegno delle banche per adeguarsi agli IAS è stato rilevante in termini di investimenti formativi, organizzativi e informatici. I nuovi criteri privilegiano i valori correnti di mercato, sono focalizzati sui risparmiatori e sugli investitori e tendono ad una rappresentazione prospettica e dinamica delle performance aziendali. Con l applicazione del fair value, la volatilità di molte voci di bilancio aumenta e, con essa, la variabilità dei risultati d esercizio che diventano più correlati alla dinamica dei mercati; l obiettivo è di migliorare la visione corretta e reale della situazione economica e finanziaria rappresentata dal bilancio. A tale scopo gli IAS lasciano agli amministratori, nella redazione dei valori di bilancio, alcuni ambiti di autonomia facilitando la definizione del corretto valore delle poste, ma imponendo il rafforzamento dei modelli di corporate governance e l affinamento delle professionalità esistenti. La nuova impostazione del bilancio prevede anche l attenuazione delle interferenze fiscali. La dipendenza dei risultati civilistici dal complesso delle norme fiscali si riduce ed i meccanismi di determinazione degli stessi diventano, così, ancora più direttamente collegati all andamento dei mercati. 5
6 Per quanto attiene, invece, l impatto degli IAS sull industria assicurativa, la tipicità dei prodotti commercializzati, soprattutto quelli di tipo tradizionale che prevedono garanzie di rendimento e di capitale su un orizzonte temporale anche medio lungo, induce a valutare più criticamente gli impatti e l efficacia dell adozione del fair value, ai fini del miglioramento della rappresentazione dell andamento delle aziende. Proprio per questo, stiamo rivolgendo una particolare attenzione al processo in atto di revisione di tali principi. Per un giudizio finale si dovrà, pertanto, attendere l esito della revisione e, quindi, quali saranno i definitivi criteri di valutazione del passivo e dell attivo di bilancio e le eventuali ricadute sulla operatività aziendale e sulla definizione dei parametri di valutazione della solvibilità delle compagnie. I provvedimenti normativi in fase di definizione in Italia Riguardo ai provvedimenti normativi in fase di definizione in Italia che più da vicino interessano la gestione del risparmio, vorrei anzitutto evidenziare la riforma della normativa sulla tutela del risparmio, la cui approvazione potrebbe contribuire a ristabilire un miglior clima di fiducia e di collaborazione tra investitori, intermediari e autorità. 6
7 Il Governo ha, nel frattempo, approvato il Codice delle assicurazioni private, una sorta di Testo Unico del settore, che semplifica e ridisegna la vasta normativa in vigore. La riforma ha tra i suoi principali fini l armonizzazione della disciplina assicurativa con quella sull intermediazione finanziaria, in particolar modo per quanto riguarda l informativa al contraente e la trasparenza contrattuale, obiettivo già perseguito, nel ramo vita, dalla circolare Isvap 551 del La normativa vuole poi rendere omogenei il trattamento degli assetti proprietari e la nozione di gruppo con quanto previsto nell ambito bancario e conferire al sistema distributivo del comparto un assetto più competitivo, con l istituzione, tra l altro, di un registro unico degli addetti (agenti, promotori, dipendenti di banche e Poste). Gli effetti economici delle innovazioni introdotte potranno essere apprezzati nel medio periodo e dipenderanno pure dalla disciplina applicativa, che verrà varata nei due anni successivi all entrata in vigore del nuovo Codice, prevista per il 1 gennaio Il programma Consumer Lab Sempre con riferimento a uno dei temi centrali del Forum e cioè a quello della trasparenza, vorrei ricordare il percorso che abbiamo iniziato alcuni anni fa con l obiettivo di assicurare pratiche di business e comportamenti individuali conformi ai valori statuiti, a condivisi principi etici e all evoluzione della normativa. 7
8 A livello di sistema, un contributo importante in tale direzione è venuto dall iniziativa Patti Chiari, volta ad innalzare la qualità e la trasparenza del servizio reso alla clientela. Le tre banche commerciali del nostro Gruppo hanno aderito, fin dall inizio, al programma promosso dall ABI contribuendo in maniera fattiva allo sviluppo del progetto e conformandosi a tutti gli adempimenti richiesti. Un altro livello di questo percorso è stato sviluppato in ambito aziendale, attraverso l adesione della Banca MPS e delle altre Società del Gruppo a progetti di collaborazione con Enti e Associazioni, cercando di anticipare e risolvere eventuali criticità in un ottica di autoregolamentazione. A tale proposito, assume particolare rilievo, per la novità dell iniziativa nel panorama italiano, il programma Consumer Lab: un accordo che segna un altro importante sviluppo nei rapporti di cooperazione tra banche e Associazioni dei Consumatori. Il Protocollo d Intesa, siglato circa un anno fa, prevede la creazione di un laboratorio congiunto composto da rappresentati del Gruppo MPS e delle Associazioni, che funga da centro di raccordo per la definizione di proposte su iniziative volte a migliorare il rapporto con la clientela, la competenza e la capacità di ascolto dei nostri dipendenti, nonché ad accrescere la cultura finanziaria dei risparmiatori. 8
9 Il programma ha già conosciuto importanti sviluppi nel corso del 2005 con l inizio dei lavori di tre dei quattro cantieri previsti: formazione, con un primo progetto dedicato alla riforma previdenziale; contrattualistica, attraverso la redazione di linee guida orientate al Cliente e prodotti e servizi per le fasce di clientela più deboli. Conclusioni A conclusione di queste brevi considerazioni, vorrei ricordare che tutti noi, ognuno per la propria sfera di competenza, siamo chiamati ad affrontare e gestire con rinnovato impegno i profondi mutamenti in atto, cercando di promuovere all interno delle nostre aziende come ha sottolineato nell introduzione il presidente Andriani una cultura d impresa non solo reattiva ai cambiamenti ma, soprattutto, proattiva, che riesca cioè a leggere e gestire in anticipo le tendenze dei mercati. Proprio in tema di proattività, sia nel campo della trasparenza che del sistema dei controlli interni, attualmente in fase di aggiornamento da parte dell organo di vigilanza assicurativo, il sistema bancario può dare un suo contributo nel condividere, con il mondo assicurativo, l esperienza che, seppure con tipicità peculiari, ha maturato in questi ultimi anni. Vi ringrazio per l attenzione. 9
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