Progetto di adeguamento funzionale della linea B - impianto di selezione rifiuti non pericolosi di Aulla (MS) Relazione progettuale e gestionale

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1 Progetto di adeguamento funzionale della linea B - impianto di selezione rifiuti non pericolosi di Aulla (MS) SOMMARIO 1 GENERALITA PREMESSA INQUADRAMENTO URBANISTICO E TERRITORIALE 2 2 STATO DI FATTO DESCRIZIONE DEL SITO Immobili e proprietà Aree esterne CODICI CER AUTORIZZATI ATTIVITÀ DI RECUPERO SVOLTE STOCCAGGIO RIFIUTI IN INGRESSO POTENZIALITÀ DI TRATTAMENTO Operazioni di recupero (R13, R3) CICLO PRODUTTIVO ATTUALE Viabilità interna aree di sosta e accettazione Descrizione dell impianto di selezione, delle attrezzature di servizio e delle modalità gestionali Schema a blocchi processo produttivo Gestione rifiuti prodotti e materie ottenute dalle operazioni di trattamento nell impianto tecnologico: DOTAZIONE DI PERSONALE, TURNI E GIORNATE LAVORATIVE 13 3 STATO DI PROGETTO INTRODUZIONE Linee guida progettuali dell intervento INDIVIDUAZIONE RIFIUTI IN INGRESSO ALL IMPIANTO POTENZIALITÀ DI TRATTAMENTO IMPIANTO DI TRATTAMENTO E STOCCAGGIO RIFIUTI IN PROGETTO Conferimento rifiuti: viabilità interna, aree di sosta e accettazione Stoccaggio rifiuti in ingresso Descrizione del processo produttivo in progetto Schema a blocchi processo produttivo di progetto Specifiche tecniche dei dispositivi impiegati Eventuale preselezione a terra CONFRONTO TRA TECNICHE DI PROGETTO E BAT Gestione scarti, rifiuti e materiali recuperabili IMPIANTI AUSILIARI ED INFRASTRUTTURE Fornitura di acqua potabile Fornitura di energia elettrica Impianti termici Impianto antincendio Reti fognarie DOTAZIONE DI PERSONALE 29 4 PIANO DI GESTIONE, MONITORAGGIO E CONTROLLO TEMPI DI REALIZZAZIONE DELLE OPERE E FORNITURE QUADRO ECONOMICO PRECAUZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA ED IGIENE AMBIENTALE RELAZIONE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELAZIONE DI VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDI 35 1 di 35

2 Progetto di adeguamento funzionale della linea B - impianto di selezione rifiuti non pericolosi di Aulla (MS) 1 GENERALITA 1.1 PREMESSA L Impresa Costa Mauro sas con sede in Loc. Cerri a Follo (SP) è titolare dell impianto di trattamento e recupero di rifiuti ubicato in loc. Albiano Magra, in Comune di Aulla, Via Casalina 11. L impianto interessa diverse linee produttive: la presente relazione riguarda esclusivamente la linea di selezione rifiuti non pericolosi definita come linea B all interno dello studio ambientale. Presso l impianto di Aulla la ditta proponente svolge la propria attività nel settore del trattamento con recupero di rifiuti provenienti dalla raccolta dei rifiuti urbani, degli assimilabili agli urbani e degli speciali. In particolare, tale società ha avviato ormai da tempo una attività di selezione degli imballaggi, trattando tutte le tipologie di imballaggio e frazioni merceologiche similari provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti speciali. In tale ambito la società ha assunto l incarico di centro di selezione per conto dei maggiori Consorzi della Filiera CO.NA.I.: a) centro comprensoriale COMIECO (Consorzio per il riciclaggio degli imballaggi cellulosici e Frazioni miste similari (f.m.s.)) per il ritiro della carta e del cartone b) centro comprensoriale COREPLA (Consorzio per il riciclaggio degli imballaggi in plastica) per il ritiro della plastica c) centro di conferimento RILEGNO per il ritiro del legno d) centro di conferimento CNA per le lattine di acciaio e CIAL per gli imballaggi in alluminio e) centro di conferimento COREVE per il ritiro del vetro In tale contesto, l impianto di Aulla tratta tutte le tipologie di imballaggio e frazioni merceologiche similari sopraelencate provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti speciali del proprio bacino di utenza, che comprende i comuni, i privati cittadini, le attività commerciali, artigianali ed industriali dell'area spezzina, della Val di Magra, della Val di Vara, della Lunigiana, della Riviera del Levante Ligure, della Provincia di Massa Carrara. L impianto riveste oggi, pertanto, un importante ruolo istituzionale e di pubblica utilità, in quanto attualmente da un lato la quasi totalità dei rifiuti ivi trattati è di provenienza urbana o assimilata, e dall altro opera pressoché esclusivamente per conto di CO.NA.I. in regime di convenzione. Tuttavia a seguito dell entrata in vigore dei nuovi accordi quadro del CO.NA.I., le tecnologie applicate non consentono più di ottenere, dalla selezione del rifiuto in ingresso, materiali di qualità sufficientemente elevata e rispondenti ai criteri previsti da tali accordi. Atteso quanto sopra, con il progetto di variante in esame la società intende adeguare la linea di selezione con nastri di cernita automatica al fine di poter migliorare la qualità del prodotto selezionato, adattando la struttura ai requisiti previsti dal Consorzio CONAI. Gli interventi di progetto si limitano a adeguamenti funzionali della linea esistente; pertanto non si prevede l integrazione di nuovi codici CER. Le opere previste sono completate dalla realizzazione di alcune tettoie a protezione dei rifiuti posizionati esternamente, per le quali verranno acquisite le necessarie autorizzazioni edili. 1.2 INQUADRAMENTO URBANISTICO E TERRITORIALE L intervento in oggetto ricade nell'area del Comune di Aulla in località Albiano Magra prospiciente il Fiume Magra, di fronte all autostrada A15 della Cisa Parma La Spezia. 2 di 35

3 Progetto di adeguamento funzionale della linea B - impianto di selezione rifiuti non pericolosi di Aulla (MS) L area è identificata catastalmente nel Comune di Aulla al N.C.E.U., foglio 48, con i mappali n.753, 828, 935, 936, , 953, 954, , 962, 963, , 15874, 1747, , 1804, 1856, 1886, 1887, 2026, 2042, 2084, 2085, , , (cfr. estratto catastale in tav. 2). La superficie complessiva recintata è di circa mq (si vedano le tavv 1 e 3 in allegato). La Regione Toscana ha approvato il Piano di Indirizzo Territoriale (P.I.T.) con D.C.R. n. 12 del , pubblicata sul BURT n. 32 dell La Provincia di Massa Carrara ha quindi adottato e poi approvato con Del. Cons. Prov. n. 9 del il proprio Piano Territoriale di Coordinamento (P.T.C.). Nel Comune di Aulla la strumentazione urbanistica fa riferimento Piano Strutturale approvato con Del. C. C. 107 del 14/09/98 e con procedimento di variante avviato mediante Del. C. C. 90 del 16/10/04 ed al Regolamento Urbanistico approvato con Del. C. C. 17 del 26/02/99 e successive varianti. L impianto è ubicato in area classificata D E Zone produttive esistenti ai sensi del vigente P.R.G. e si trova a breve distanza da aree B Zone residenziali esistenti. Ad oggi quindi la disciplina delle direttive regionali, contenute nel P.I.T., è pertanto stata sostituita dalla disciplina del P.T.C., mentre la disciplina dei vincoli e prescrizioni regionali è stata sostituita dai contenuti del Piano Strutturale comunale. 3 di 35

4 Progetto di adeguamento funzionale della linea B - impianto di selezione rifiuti non pericolosi di Aulla (MS) 2 STATO DI FATTO 2.1 DESCRIZIONE DEL SITO Immobili e proprietà Il terreno su cui insiste l impianto è costituito da un lotto industriale di circa mq dotato di tutti le principali infrastrutture (acquedotto, fognatura, alimentazione elettrica). L immobile in cui sono installati gli impianti tecnologici si suddivide in due corpi di fabbrica contraddistinti con le lettere A e B nella tavola n. 3 allegata ed è completamente chiuso su tutti i lati, dotato di pavimentazione in massetto di calcestruzzo con superficie tirata al quarzo e di corpo uffici e spogliatoi e servizi assolutamente adeguati e conformi alle normative vigenti. L immobile è dotato di tutti gli impianti tecnologici (idrico, elettrico, antincendio, ecc.) e sono stati attuati nel tempo tutti gli adempimenti previsti dalla Normativa vigente in materia (rumore, sicurezza del lavoro, prevenzione dei rischi ecc.) Aree esterne Ad esclusione di alcune modeste aree perimetrali destinate a verde e arredate con arbusti e siepi, la superficie su cui sorge lo stabilimento è completamente pavimentata parte in massetto di calcestruzzo e parte in asfalto bituminoso. Inoltre per evitare potenziali inquinamenti del suolo e delle acque superficiali e sotterranee, l intera area interessata dall attività è stata munita di una rete di captazione dei reflui, al fine di raccogliere le eventuali acque meteoriche potenzialmente contaminate dai rifiuti stoccati esternamente durante la loro esposizione all azione delle piogge. Trovano qui collocazione anche la cabina elettrica principale a servizio dell impianto (a ridosso del fabbricato A) e le pese, di cui una prospiciente l ingresso e l altra presso il settore uffici del fabbricato B. Il tutto è completato dagli impianti antincendio e dalla rete di illuminazione notturna. 2.2 CODICI CER AUTORIZZATI Il progetto di cui al presente elaborato non comporta alcuna modifica ai codici CER autorizzati, come riportati nell allegato A dell autorizzazione all esercizio di cui alla D.D. 8766/2005. In particolare l attività accetta rifiuti elencati in Tabella 2-1, costituiti sostanzialmente da rifiuti urbani, assimilati, assimilabili e/o speciali raggruppabili nelle seguenti categorie: - cellulosici quali quelli previsti dall attività 1.1 dell allegato 1 al D.M e s.m.i. (CER , ) e plastici quali quelli previsti dall attività 6.1 e 6.2 dell allegato 1 al D.M e s.m.i. - legnosi quali quelli previsti dall attività 9.1 dell allegato 1 al D.M e s.m.i. e ulteriori - vetrosi quali quelli previsti dall attività 2.1 dell allegato 1 al D.M e s.m.i. - metalli quali quelli previsti dall attività 3.1 e 3.2 dell allegato 1 al D.M e s.m.i. - multimateriale cosiddetto leggero (plastica e lattine) da raccolta differenziata - pneumatici fuori uso - rifiuti ingombranti 4 di 35

5 Progetto di adeguamento funzionale della linea B - impianto di selezione rifiuti non pericolosi di Aulla (MS) Codice e definizione dei rifiuti (Decisione 2000/532/CE come modificata dalle Decisioni 2001/118/CEE, 2001/119/CEE e 2001/573/CE) ATTIVITA DI MESSA IN RISERVA CON EVENTUALE SELEZIONE, CERNITA E RIDUZIONE VOLUMETRICA (R13) CER DESCRIZIONE 02 RIFIUTI PROVENIENTI DA PRODUZIONE, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI IN AGRICOLTURA ORTICOLTURA, CACCIA, PESCA ED ACQUICOLTURA Rifiuti delle produzioni primarie Rifiuti plastici 03 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODUZIONE DI CARTA, POLPA CARTONE, PANNELLI E MOBILI Rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli e mobili Scarti di corteccia e sughero Segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce Rifiuti della produzione e della lavorazione di polpa, carta e cartone Scarti di corteccia e legno 07 RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI ORGANICI Rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di plastiche, gomme sintetiche e fibre artificiali Rifiuti plastici 15 IMBALLAGGI, ASSORBENTI; STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (NON SPECIFICATI ALTRIMENTI) Imballaggi (compresi i rifiuti di imballaggio oggetto di raccolta differenziata): Imballaggi in plastica Imballaggi in legno Imballaggi metallici Imballaggi in materiali misti Imballaggi in vetro 16 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL ELENCO Veicoli fuori uso appartenenti a diversi modi di trasporto e rifiuti prodotti dallo smantellamento dei veicoli fuori uso Pneumatici fuori uso Metalli ferrosi Metalli non ferrosi Plastica Vetro 19 RIFIUTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO ACQUE REFLUE FUORI SITO E INDUSTRIE DELL ACQUA Rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, non specificati altrimenti Metalli ferrosi Metalli non ferrosi Plastica e gomma Vetro Legno non contenente sostanze pericolose RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITA 20 COMMERCIALE E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA Frazioni oggetto di raccolta differenziata (tranne 15 01) Vetro Legno, diverso da quello di cui alla voce di 35

6 Progetto di adeguamento funzionale della linea B - impianto di selezione rifiuti non pericolosi di Aulla (MS) Codice e definizione dei rifiuti (Decisione 2000/532/CE come modificata dalle Decisioni 2001/118/CEE, 2001/119/CEE e 2001/573/CE) Plastica Metallo Altri rifiuti urbani: Rifiuti ingombranti ATTIVITA DI RECUPERO (R3) 15 IMBALLAGGI, ASSORBENTI; STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (NON SPECIFICATI ALTRIMENTI) Imballaggi compresi i rifiuti di imballaggio oggetto di raccolta differenziata): Imballaggi in carta e cartone 19 RIFIUTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO ACQUE REFLUE FUORI SITO E INDUSTRIE DELL ACQUA Rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, non specificati altrimenti Carta e cartone RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITA 20 COMMERCIALE E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA Frazioni oggetto di raccolta differenziata (tranne 15 01) Carta e cartone Tabella 2-1: codici CER dei rifiuti in ingresso all impianto 2.3 ATTIVITÀ DI RECUPERO SVOLTE Attualmente presso l impianto viene svolta una attività di trattamento rifiuti per la produzione di CDR, nonchè una attività di messa in riserva e/o di selezione per produzione di materie prime secondarie e di frazioni monomateriale ad elevata purezza, corrispondenti ai requisiti CO.NA.I. Per quanto riguarda l attività di messa in riserva e selezione, si conferma che sono previste le seguenti attività: a) attività di messa in riserva di rifiuti con selezione, cernita e riduzione volumetrica (R13); b) attività di recupero (R3). Per quanto attiene l attività di messa in riserva con selezione, cernita e riduzione volumetrica, di cui alla precedente lettera a), si precisa che vi si ricomprendono tutti i rifiuti che, per loro natura e composizione, non danno origine ad alcun tipo di materia prima, materia prima secondaria e/o prodotto o manufatto e/o combustibile al termine del trattamento descritto nel progetto in esame. Ne deriva pertanto che le frazioni merceologiche ottenute dal trattamento conservano la classificazione di rifiuto e debbono essere spedite, con formulario di identificazione, ad impianti autorizzati al loro trattamento e recupero. Considerato che l unica materia prima o prodotto finito che l impianto è in grado di produrre è la carta da macero, rientrano nella fattispecie in oggetto i rifiuti che in origine non comprendono tra i propri componenti carta e cartone: imballaggi misti di plastica e lattine, imballaggi misti di legno, metalli e plastiche, ecc. L attività di recupero, di cui alla lettera b), comprende invece tutti i rifiuti che, per loro natura e composizione, danno origine, al termine della lavorazione, ad una materia prima o materia prima 6 di 35

7 Progetto di adeguamento funzionale della linea B - impianto di selezione rifiuti non pericolosi di Aulla (MS) secondaria, o prodotto o manufatto, o combustibile. Conseguentemente una o più frazioni merceologiche ottenute dal trattamento non sono più un rifiuto e possono essere liberamente commercializzate sul mercato. Nella fattispecie, considerato che la sola materia prima seconda che è possibile ottenere dalla lavorazione in oggetto è la carta da macero, rientrano in questa categoria i soli rifiuti contenenti in origine carta e cartone a vario titolo e in varia entità. 2.4 STOCCAGGIO RIFIUTI IN INGRESSO Il rifiuto in ingresso può essere conferito sia in forma sfusa che in balle presso legate. Lo stesso viene quindi stoccato sulle aree di pertinenza. Tutti i rifiuti in ingresso all impianto, sia trattati nella sezione di produzione CDR che nella piattaforma di selezione, vengono depositati all interno dei capannoni A e B, in aree coperte dedicate, oppure esternamente in idonei cassoni scarrabili ovvero nelle aree adibite al loro stoccaggio, pavimentate in cls e dotate di rete fognaria di raccolta e trattamento degli eventuali percolati e delle prime piogge. La capacità delle aree di stoccaggio, per i rifiuti in ingresso, consente all impianto di accettare, nelle giornate di punta, conferimenti giornalieri superiori alla massima potenzialità di trattamento, e quindi di programmare adeguatamente la lavorazione. 2.5 POTENZIALITÀ DI TRATTAMENTO Operazioni di recupero (R13, R3) Per le operazioni di recupero che verranno svolte utilizzando l impianto tecnologico, previa eventuale precernita a terra, resta confermata l attuale potenzialità oraria di 9,2 ton/ora e massima giornaliera di circa 147 ton/die. Il quantitativo massimo annuo trattabile resta confermato in ton. Giorni lavorativi annuali massimi: 340 Turni di lavoro: 2 Durata di ogni turno: 8 ore Potenzialità oraria massima 9,2 ton/ora Potenzialità massima nominale giornaliera: 160 ton/die Giorni di lavoro settimanali: 6/7 Giornate di conferimento: 6/7 Tabella 2-2 Riepilogo potenzialità La potenzialità giornaliera dell impianto è stata calcolata sulla base dell analisi aggiornata delle potenzialità delle singole macchine tenendo conto delle modifiche impiantistiche introdotte con il presente progetto di variante. Considerato comunque che, dai lavori in programma, non derivano variazioni della potenzialità delle attrezzature esistenti, resta quindi confermata la potenzialità oraria originaria come sopra riportata. 2.6 CICLO PRODUTTIVO ATTUALE Nell impianto di selezione vero e proprio vengono trattati per la maggior parte rifiuti in carta e plastica nonchè in legno e lattine in acciaio, prevalentemente provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilabili agli urbani. 7 di 35

8 Progetto di adeguamento funzionale della linea B - impianto di selezione rifiuti non pericolosi di Aulla (MS) I rifiuti costituiti da vetro, pneumatici e ingombranti possono essere eventualmente sottoposti ad una precernita a terra con l ausilio di mezzo meccanico dotato di benna a pinza o polipo, prima di essere avviati alla sede di recupero/smaltimento finale. Le fasi che caratterizzano l attività sono: - Pianificazione e programmazione degli arrivi: - Programmazione generale degli arrivi - Programmazione di dettaglio degli arrivi - Ricevimento rifiuti: - Controllo targa e autorizzazioni al trasporto - Controllo documentale del carico - Pesatura dell automezzo in entrata - Controllo qualità rifiuti - Stoccaggio rifiuti per tipo - Pesatura dell automezzo in uscita - Inserimenti dei dati - Esecuzione della selezione: - Programmazione giornaliera selezione - Esecuzione della selezione - Esecuzione della pressatura - Prelievo delle balle a fondo pressa. - Immagazzinamento e identificazione - Programmazione delle spedizioni: - Programmazione delle spedizioni - Controllo autorizzazioni destinatario - Richiesta di trasporto - Spedizione del prodotto finito: - Controllo targa e autorizzazione al trasporto - Pesatura del mezzo carico - Stampa del formulario e del DDT - Comunicazione dati mensili per fatturazione Di conseguenza nel sito si possono individuare quindi le seguenti aree operative (indicate anche nella tav. 4 allegata): pesatura; conferimento e stoccaggio dei rifiuti in attesa di lavorazione; vagliatura; selezione manuale; deferrizzazione; stoccaggio degli scarti di lavorazione; stoccaggio dei rifiuti metallici ferrosi rinvenuti in fase di selezione; stoccaggio dei rifiuti cartacei, rinvenuti in fase di selezione stoccaggio dei rifiuti plastici rinvenuti in fase di selezione stoccaggio dei rifiuti legnosi rinvenuti in fase di selezione uffici, spogliatoi e servizi vari, etc. a) I rifiuti di plastica (bottiglie, film e plastica sotto altre forme). Attraverso la selezione viene assicurata l eliminazione delle frazioni estranee non plastiche e, quando possibile, tra i vari tipi di plastica (polimeri), sulla base delle indicazioni fornite dal Consorzio COREPLA. I prodotti della selezione non rispettano le specifiche UNIPLAST-UNI e pertanto mantengono la definizione di rifiuto e come tali vengono classificati durante le fasi successive e la spedizione dall impianto. b) I rifiuti di carta e cartone (cartoni, carta grafica, giornali, riviste e carta da imballo, imballaggi misti),. Essi vengono assoggettati ad un processo di selezione finalizzato all asporto delle frazioni estranee presenti. Il tutto per l ottenimento di prodotti che rispettano le specifiche previste dalle Norme UNI di riferimento. In questo caso, a differenza dei rifiuti della tipologia precedente, i materiali derivanti dalla 8 di 35

9 Progetto di adeguamento funzionale della linea B - impianto di selezione rifiuti non pericolosi di Aulla (MS) selezione possiedono le caratteristiche di materia prima secondaria in quanto rispondenti alle specifiche previste. c) I rifiuti di metalli ferrosi (tipicamente lattine). Attraverso l impianto viene assicurata l eliminazione delle frazioni estranee non ferrose, ma non viene completato il ciclo di recupero; pertanto i prodotti della selezione mantengono la definizione di rifiuto e come tali vengono classificati durante le fasi successive e la spedizione dall impianto. Una volta separate, le frazioni merceologiche valorizzabili vengono sottoposte a riduzione volumetrica, ove necessario, e successivo confezionamento in balle presso-legate. Questa modalità di confezionamento permette di ottimizzare lo stoccaggio in attesa della spedizione nell area di pertinenza. L elevato livello di compattazione, oltre a consentire lo sfruttamento razionale degli spazi di magazzino, permette di abbattere i costi di trasporto dei materiali e rifiuti in uscita dal centro Viabilità interna aree di sosta e accettazione I rifiuti pervengono all impianto sia sfusi, provenienti direttamente dalla raccolta urbana, che in balle presso legate, provenienti da altri siti di stoccaggio o deposito temporaneo, per mezzo di autocarri di diverse tipologie: Le aree di transito interne sono adeguate alla movimentazione dei mezzi per la potenzialità massima autorizzata, complessivamente pari a t/anno Descrizione dell impianto di selezione, delle attrezzature di servizio e delle modalità gestionali L impianto di selezione presente nello stabilimento è composto dalle attrezzature, distinte per sezioni operative, descritte di seguito (Riferimenti a Tav. 4). Sezione di alimentazione e vagliatura Le singole tipologie di rifiuti in ingresso vengono scaricate all interno degli appositi scomparti di stoccaggio. Da qui vengono caricati alla prima sezione dell impianto, comprendente un nastro di carico ed un sistema di vagliatura e separazione dei rifiuti. Gli operatori a terra con carrelli elevatori, pala meccanica e/o caricatore a grappolo caricano il rifiuto da trattare sul nastro di alimentazione. Il nastro (1) assicura il corretto dosaggio del materiale in ingresso all impianto, che va così ad alimentare il vaglio munito di griglie forate, in grado di separare i rifiuti in base a tre diverse pezzature: a) Frazione fine. La parte iniziale del vaglio è munita di fori di diametro ridotto attraverso i quali verranno estratti tutti i corpi aventi piccole dimensioni, costituiti in prevalenza da inerti, frammenti di plastica e cellulosa, non recuperabili da avviare allo smaltimento; b) Frazione media. La parte centrale e finale del vaglio è munita di fori di diametro più elevato (circa mm) attraverso i quali vengono estratti bottiglie in plastica, barattoli in acciaio e alluminio, giornali e riviste. Questa frazione priva di rifiuti ingombranti verrà quindi alimentata alla linea di selezione successiva; c) Frazione ingombrante. Tutto il materiale avente pezzatura superiore ai mm , costituito da cartoni, teli e film da imballo, pallets ecc., viene raccolto all uscita dal vaglio e scaricato su un nastro di selezione manuale, ove viene eventualmente sottoposto ad una ulteriormente cernita. Sezione di selezione La frazione non recuperabile di cui alla precedente lettera c) viene stoccata in attesa di eventuale presso legatura. La frazione di cui alla lettera b), raccolta dal nastro (3), viene avviata alla selezione sul nastro (4), ove viene effettuata la selezione manuale delle frazioni cartacee e plastiche; tutti i rifiuti e materiali estratti, vengono immessi entro serbatoi di stoccaggio (6), posti al disotto dell impalcato, in attesa di presso legatura. Dalla frazione residua a fine linea vengono estratti gli eventuali corpi metallici ferrosi (es. lattine) presenti mediante il deferrizzatore (7), costituito da un separatore magnetico, e il residuo viene scaricato tramite il nastro (8) all esterno, per essere caricato tramite mezzo meccanico sul nastro di alimentazione (9) della pressa (10). 9 di 35

10 Progetto di adeguamento funzionale della linea B - impianto di selezione rifiuti non pericolosi di Aulla (MS) Sezione di riduzione volumetrica I materiali accumulati nei serbatoi di stoccaggio, al raggiungimento delle quantità necessarie, vengono scaricati sul nastro collettore (9) che alimenta la pressa idraulica orizzontale automatica (10), mediante la quale i rifiuti / materiali prodotti vengono compattati in balle presso legate della dimensione di circa cm 110 x 110 x 120/220, con densità sempre superiori ai 250 Kg/m³. 10 di 35

11 Progetto di adeguamento funzionale della linea B - impianto di selezione rifiuti non pericolosi di Aulla (MS) Schema a blocchi processo produttivo SOTTOVAGLIO SCARTI (191212) fine VAGLIATURA grosso Sovvallo (carta cartoni, film plastico,...) intermedio EVENTUALE SELEZIONE MANUALE A TERRA CARTA, CARTONE, PLASTICA,... Carta, film, bottiglie, scatole, giornali, lattine PRESSATURA SELEZIONE MANUALE BOTTIGLIE DI PLASTICA Materiale in uscita SELEZIONE MANUALE CARTA Prodotto intermedio Fasi di lavorazione SEPARAZIONE MAGNETICA SCARTI METALLI PRESSATURA 11 di 35

12 2.6.4 Gestione rifiuti prodotti e materie ottenute dalle operazioni di trattamento nell impianto tecnologico: I rifiuti prodotti e le materie ottenute dalla lavorazione, una volta presso legati, qualora previsto, o sfusi vengono accatastati nelle aree individuate in tavola 3 e 4 allegate. Le balle dei prodotti presso legati sono accatastate su più livelli in cataste distinte per frazione merceologica. I prodotti sfusi vengono stoccati in cumulo o entro cassoni all interno delle stesse aree. I prodotti ottenuti dalla selezione hanno indicativamente le seguenti caratteristiche: a) Plastica. Si tratta di prodotti che non rispettano le specifiche UNIPLAST-UNI e pertanto mantengono la definizione di rifiuto e come tali vengono classificati durante le fasi successive e la spedizione dall impianto di trattamento successivo. Il numero e il tipo delle frazioni plastiche in cui il rifiuto in ingresso deve essere suddiviso viene comunque stabilito dal Consorzio COREPLA in base ai contenuti dell Accordo Quadro ANCI CO.NA.I. e alla richiesta delle industrie del riciclo finale. Una volta separate le frazioni merceologiche valorizzabili vengono assoggettate a riduzione volumetrica e confezionate in balle al fine di ottimizzare lo stoccaggio in attesa di spedizione e ridurre i costi di trasporto. Gli stessi vengono quindi avviati alla successiva lavorazione: - da parte delle industrie del recupero finale a cui sono destinati. - da parte di impianti che effettuano ulteriori trattamenti preliminari al recupero finale. b) Carta e cartone. In questo caso, a differenza dei rifiuti appartenenti alla tipologia precedente, i materiali derivanti dalla selezione possiedono le caratteristiche di materia prima secondaria in quanto rispondenti alle specifiche previste dalle norme UNI-EN 643. In casi particolari si prevede anche la produzione di carta priva dei requisiti di materia prima secondaria; in tale evenienza il prodotto della selezione manterrà la qualifica di rifiuto e verrà avviato ad impianti per autorizzati al recupero o al suo successivo trattamento. c) Metalli ferrosi e non. Anche in questo caso i prodotti ottenuti mantengono la classificazione di rifiuto e vengono avviati ad impianti autorizzati al loro recupero o ad effettuare ulteriori trattamenti preliminari al recupero finale. d) Legno. Come per i casi precedenti anche il legno mantiene la classificazione di rifiuto e viene avviato agli impianti di recupero o ad effettuare ulteriori trattamenti preliminari al recupero finale. e) Scarto di trattamento. Si tratta dei rifiuti della lavorazione destinati allo smaltimento in discarica o alla termovalorizzazione o ad altre forme di trattamento o stoccaggio, presso impianti autorizzati allo scopo. E composto da frazioni inerti, materiali vari non riciclabili, residui tessili, plastici, cellulosici ecc. (CER ). Una volta separate, tutte le frazioni merceologiche (con esclusione eventuale della frazione di scarto di sottovaglio) vengono sottoposte a riduzione volumetrica e successivo confezionamento in balle pressolegate. Questa modalità di confezionamento permette di ottimizzare lo stoccaggio in attesa della spedizione nell area di pertinenza. L elevato livello di compattazione, oltre a consentire lo sfruttamento razionale degli spazi di magazzino, permette di abbattere i costi di trasporto dei materiali e rifiuti in uscita dal centro. I rifiuti prodotti e le materie ottenute dalla lavorazione, una volta presso legati, qualora previsto, o sfusi verranno accatastati nelle aree asfaltate e coperte individuate nella planimetria allegata. Le balle dei prodotti presso legati sono accatastate su file in cataste distinte per frazione merceologica. 12 di 35

13 2.7 DOTAZIONE DI PERSONALE, TURNI E GIORNATE LAVORATIVE Per quanto attiene il personale operante all impianto, l organico necessario alla selezione è costituito da un massimo di 10 unità. Il numero è variabile a seconda della lavorazione svolta. A regime il lavoro è organizzato su due turni giornalieri di 8 ore ciascuno dedicati alla produzione con impianto attivo per un totale di 16 ore giornaliere e complessivamente circa ore annue. Le giornate lavorative settimanali sono tipicamente 6, dal lunedì al sabato compreso, ma durante il periodo estivo e in caso di particolari necessità potrà essere utilizzata anche la domenica. Complessivamente l impianto opera per un massimo di 340 giornate nell arco dell anno. 13 di 35

14 3 STATO DI PROGETTO 3.1 INTRODUZIONE La ditta proponente svolge la propria attività nel settore del trattamento con recupero di rifiuti provenienti dalla raccolta dei rifiuti urbani, degli assimilabili agli urbani e degli speciali. Tale società ha inoltre avviato ormai da tempo una attività di selezione degli imballaggi, trattando tutte le tipologie di imballaggio e frazioni merceologiche similari provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti speciali. In tale ambito la società ha assunto l incarico di centro di selezione per conto dei maggiori Consorzi della Filiera CO.NA.I.: a) centro comprensoriale COMIECO (Consorzio per il riciclaggio degli imballaggi cellulosici e Frazioni miste similari (f.m.s.)) per il ritiro della carta e del cartone b) centro comprensoriale COREPLA (Consorzio per il riciclaggio degli imballaggi in plastica) per il ritiro della plastica c) centro di conferimento RILEGNO per il ritiro del legno d) centro di conferimento CNA per le lattine di acciaio e CIAL per gli imballaggi in alluminio e) centro di conferimento COREVE per il ritiro del vetro Nel suddetto contesto, l impianto di Aulla tratta tutte le tipologie di imballaggio e frazioni merceologiche similari sopraelencate provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti speciali del proprio bacino di utenza, che comprende i comuni, i privati cittadini, le attività commerciali, artigianali ed industriali, a titolo esemplificativo dell'area spezzina, della Val di Magra, della Val di Vara, della Lunigiana, della Riviera del Levante Ligure, della Provincia di Massa Carrara. L impianto riveste quindi un ruolo istituzionale e di pubblica utilità, in quanto attualmente da un lato la maggior parte dei rifiuti trattati è di provenienza urbana o assimilata, dall altro l impianto opera pressoché esclusivamente per conto di CO.NA.I. in regime di convenzione. Tuttavia a seguito dell entrata in vigore dei nuovi accordi quadro del CO.NA.I., le tecnologie applicate non consentono più di ottenere, dalla selezione del rifiuto in ingresso, materiali di qualità sufficientemente elevata e rispondenti ai criteri previsti da tali accordi. Al fine di poter adeguare la struttura ai requisiti previsti dai consorzi aderenti al CO.NA.I come recentemente novellati, per individuare tale impianto quale proprio Centro di Selezione, la Società ha deciso di inoltrare l istanza di richiesta variante in oggetto. La Impresa Costa Mauro intende quindi adeguare la linea di selezione con l installazione di nastri di cernita automatica al fine di poter migliorare la qualità del prodotto selezionato, adattando la struttura ai requisiti previsti dal Consorzio CONAI. Gli interventi di progetto si limitano ad adeguamenti funzionali della linea esistente e non comportano variazioni delle tipologie di materiale in ingresso; restano pertanto immutati i codici CER autorizzati. Le opere previste sono inoltre da realizzarsi prevalentemente all interno e quindi non comportano modifiche edili, ad esclusione della realizzazione di alcune tettoie a protezione dei rifiuti stoccati all esterno. Si evidenzia che l istanza di variante in oggetto comprende le seguenti modifiche al progetto approvato con la Determina Dirigenziale della Provincia di Massa Carrara n 8766 del 28/10/2005 e s.m.i.: - sostituzione del vaglio rotante, per consentire una maggior permanenza del rifiuto all interno del vaglio e quindi una maggiore efficienza di separazione e recupero della frazione da inviare a selezione; - inserimento di nastri di cernita automatica, per il riconoscimento automatico delle frazioni (es cellulosiche, plastiche,..) che si intendono selezionare; - inserimento di ulteriori nastri di convogliamento, per ottimizzare l allontanamento dei rifiuti selezionati e il loro avvio alla pressa imballatrice; 14 di 35

15 - eventuale inserimento di un separatore di metalli non ferrosi, per la selezione ed il recupero della frazione di alluminio eventualmente residua nel rifiuto trattato - realizzazione di 2 nuove tettoie ed ampliamento di una esistente a protezione degli stoccaggi di rifiuti esterni Linee guida progettuali dell intervento Con il progetto in esame la società proponente intende persegue i seguenti obiettivi: Sviluppare nel sito in oggetto l attività di Centro di selezione, per conto di consorzi appartenente alla filiera CO.NA.I.; Consolidare il proprio ruolo di piattaforma CO.NA.I. multimateriale, avviando il trattamento di tutte le diverse tipologie di imballaggio, da indirizzare a recupero in accordo con i consorzi della filiera CO.NA.I.. Rispetto alla situazione attuale, le modifiche apportate consentiranno una stabilizzazione del numero degli addetti impiegati ed un sostanziale miglioramento delle condizioni di lavoro degli stessi, anche in presenza di un numero maggiore di selezioni e di prodotti da cernire. L inserimento dei dispositivi di selezione ottica ed il loro posizionamento in serie consentiranno infatti di ridurre l intervento umano per unità di prodotto. Non vi sarà pertanto la necessità di intervenire manualmente nel flusso dei rifiuti in ingresso, ove vi è ancora presenza di frazioni estranee, come peraltro indicato dalle BAT (Best Available Techniques) del settore. Per le scelte tecniche sono state prese come riferimento le linee guida indicate dalle BAT di settore, ed in particolare quanto previsto dal Decreto del Ministero dell Ambiente datato relativamente a "impianti di selezione, produzione CDR e trattamento di apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse". 3.2 INDIVIDUAZIONE RIFIUTI IN INGRESSO ALL IMPIANTO Il progetto di variante in esame mantiene la stessa suddivisione precedentemente in essere tra le diverse operazioni di recupero che si intendono effettuare all interno. Altresì immutata rimane l individuazione dei rifiuti ammessi al trattamento, per i quali si rimanda alle autorizzazioni esistenti ed all elenco già riportato nello stato di fatto. 3.3 POTENZIALITÀ DI TRATTAMENTO La linea di selezione, così come novellata dagli interventi di progetto, avrà una potenzialità massima che è funzione della tipologia di rifiuti trattati ed è compresa tra 3 t/h e 15 t/h. Considerato di mantenere l attuale modalità di lavoro ripartita su due turni per 6 giorni alla settimana, si ha un totale massimo di circa t/anno. 3.4 IMPIANTO DI TRATTAMENTO E STOCCAGGIO RIFIUTI IN PROGETTO Conferimento rifiuti: viabilità interna, aree di sosta e accettazione Con la variante in progetto la viabilità interna non subirà modifiche di sorta in quanto gli interventi di progetto sono limitati alle apparecchiature e linee posizionate internamente al capannone B, oltre alla realizzazione di alcune tettoie in aree già precedentemente individuate per lo stoccaggio di rifiuti Stoccaggio rifiuti in ingresso Il rifiuto in ingresso può essere conferito sia in forma sfusa che in balle presso legate. Lo stesso viene quindi stoccato sulle aree di pertinenza. Tutti i rifiuti in ingresso all impianto, sia trattati nella sezione di produzione CDR che nella piattaforma di selezione, vengono depositati all interno dei capannoni A e B, in aree coperte dedicate, oppure esternamente in idonei cassoni scarrabili ovvero nelle 15 di 35

16 aree adibite al loro stoccaggio, pavimentate in cls e dotate di rete fognaria di raccolta e trattamento degli eventuali percolati e delle prime piogge. I rifiuti accettati possono avere le seguenti destinazioni: - Stoccati in magazzino in aree definite e identificate per la successiva lavorazione all interno dell impianto, in funzione del codice CER. - Stoccati in attesa di avvio a recupero / smaltimento presso ditte autorizzate: CER Sottoposti ad eventuale precernita per i monomateriale legnosi e vetrosi nonchè gli ingombranti, CER , , , , , ; , , , ; Sottoposti ad eventuale precernita e resi disponibili per l alimentazione dell impianto per i monomateriali cellulosici, plastici, metallici e multimateriale leggero, CER , , ; , , , , , ; , , , , , ; Poiché ciascun tipo di rifiuto così come individuato nella precedente tabella viene trattato a campagne (batch), separate tra loro da cicli di pulizia, le aree di stoccaggio comuni a più tipologie possono essere occupate da tutte le tipologie di rifiuti che necessitano di tali operazioni, ovviamente ciascuna in momenti diversi. Ciascuna di tali aree verrà quindi ripulita a fine campagna. La capacità delle aree di stoccaggio, per i rifiuti in ingresso, consente all impianto di accettare, nelle giornate di punta, conferimenti giornalieri superiori alla massima potenzialità di trattamento, e quindi di programmare adeguatamente la lavorazione. Per quanto riguarda le attività di selezione, si rimanda all allegata tav. 6 per l individuazione esatta degli stoccaggi in funzione della tipologia di rifiuti trattati, suddivisa per matrice predominante tra cellulosici, plastici, legnosi, metallici, vetrosi, ingombranti, pneumatici e multimateriale leggero. Ove non diversamente indicato, sarà possibile stoccare ciascuna di queste tipologie, una alla volta, evidenziandone la composizione mediante apposizione di idonea cartellonistica. In caso di stoccaggio in container, ciascun container sarà dotato di cartelli metallici riportanti il CER relativo. Ciò per garantire in qualsiasi momento la tracciabilità del rifiuto all interno dell impianto Descrizione del processo produttivo in progetto Tenuto conto che i rifiuti in ingresso hanno diverse caratteristiche fisiche e merceologiche, il trattamento degli stessi all interno dell impianto viene effettuato in due distinte fasi: - eventuale fase di pre-cernita a terra con l impiego di gruetta semovente munita di pinza a grappolo. In questa fase risulta compreso anche l eventuale disimballo dei rifiuti presso legati; - fase di selezione con l impiego dell impianto tecnologico. Analizzando più dettagliatamente il trattamento subito da questi rifiuti, essi vengono scaricati dal mezzo conferente direttamente nelle aree di accumulo all uopo destinate. Al raggiungimento delle quantità necessarie per completare una campagna di lavorazione, i rifiuti verranno eventualmente sottoposti ad una selezione a terra per l allontanamento degli elementi più voluminosi e delle potenziali frazioni non processabili nell impianto automatico. Nella stessa fase di precernita operatori specializzati effettuano l operazione di disimballo per riportare allo stato sfuso i rifiuti eventualmente giunti in impianto presso legati. I rifiuti residui, selezionati, ripuliti dai principali corpi estranei e disimballati, verranno quindi alimentati all impianto tecnologico di selezione ove avverrà il processo di separazione tra le diverse matrici. Al termine del trattamento nell impianto tecnologico, i prodotti della lavorazione manterranno la qualifica di rifiuto qualora non rispondenti alle specifiche qualitative previste dalla normativa vigente per le materie prime, le materie prime seconde (MPS), i manufatti e/o i combustibili, ovvero verranno identificati come MPS nel caso in cui siano rispondenti alle norme di settore. 16 di 35

17 Al raggiungimento del carico utile, il rifiuto stoccato verrà inviato, mediante autocarri autorizzati allo scopo, ad impianti di recupero o smaltimento finale. Il carico sul mezzo di trasporto verrà eseguito mediante carrello elevatore, pala meccanica o caricatore a grappolo. In ogni caso i quantitativi stoccati, nel loro insieme, saranno comunque inferiori alle quantità lavorate nel corso dell anno e la loro permanenza non supererà mai i dodici mesi. Le fasi che caratterizzano l attività di messa in riserva, la selezione e la riduzione volumetrica saranno pertanto: - Pianificazione e programmazione degli arrivi: Programmazione generale degli arrivi Programmazione di dettaglio degli arrivi - Ricevimento rifiuti: Controllo targa e autorizzazioni al trasporto Controllo documentale del carico Pesatura dell automezzo in entrata Controllo qualità rifiuti Stoccaggio rifiuti Pesatura dell automezzo in uscita Inserimenti dei dati - Esecuzione della selezione: Programmazione giornaliera selezione Esecuzione dell eventuale disimballo dei rifiuti pressolegati Eventuale esecuzione della selezione preliminare a terra dei corpi voluminosi e rigidi Esecuzione della selezione mediate impianto tecnologico. Eventuale esecuzione della pressatura Prelievo delle balle a fondo pressa Immagazzinamento e identificazione - Programmazione delle spedizioni: Programmazione delle spedizioni Controllo autorizzazioni destinatario Richiesta di trasporto - Spedizione del prodotto finito: Controllo targa e autorizzazione al trasporto Pesatura del mezzo carico Stampa del formulario e del DDT Comunicazione dati mensili per fatturazione Dettaglio descrittivo del processo tecnologico di selezione meccanica effettuata con l ausilio dell impianto tecnologico. La descrizione del processo tecnologico viene redatta con riferimento alla lavorazione del rifiuto multimateriale composto da imballaggi in carta e/o plastica, metalli e altre frazioni, in quanto rappresenta il prodotto più complesso e attiva contemporaneamente tutte le apparecchiature dell impianto. Il trattamento dei rifiuti composti da un minor numero di frazioni merceologiche è sostanzialmente analogo ma può impiegare un numero minore di selettori automatici e/o di addetti. Per i riferimenti numerici di ogni singola macchina si rimanda alla tav. 5 allegata. Sezione di alimentazione e vagliatura Il rifiuto prelevato dalle aie di stoccaggio verrà caricato con l ausilio di pala meccanica sul nastro inclinato (rif. 1), eventualmente dotato di tramoggia di dosaggio e polmonamento qualora necessaria, e da questo tradotto al vaglio (Rif 2). Il vaglio è analogo all esistente, sul quale verranno effettuate alcune modifiche per aumentarne l efficienza di separazione. In particolare verrà allungata la sezione a fori di dimensioni più elevate, per migliorare l estrazione della frazione media che costituisce la parte dei rifiuti sottoposta a successiva selezione. Il vaglio è costituito da un cilindro dotato di griglie forate, in grado di separare i rifiuti in base a tre diverse pezzature: 17 di 35

18 a) Frazione fine. La parte iniziale del vaglio è munita di fori di piccolo diametro (indicativamente 70 mm) attraverso i quali verranno estratti tutti i corpi aventi dimensione inferiore a tale limite, costituiti in prevalenza da inerti, frammenti di plastica e cellulosa, non recuperabili, da avviare allo smaltimento; b) Frazione media. La parte centrale e finale del vaglio è munita di fori di diametro superiore al precedente (indicativamente mm) attraverso i quali verranno estratti bottiglie in plastica, barattoli in acciaio e alluminio, giornali e riviste. Questa frazione priva di rifiuti ingombranti verrà quindi alimentata alla linea di selezione automatica; c) Frazione ingombrante. Tutto il materiale avente pezzatura superiore, costituito da cartoni, teli e film da imballo, pallets ecc., viene raccolto all uscita del vaglio. Sezione di selezione I tre distinti flussi sopradescritti ottenuti dalla vagliatura verranno trattati come segue: a) Frazione fine. Questa tipologia di rifiuto viene raccolta direttamente in un cassone posizionato sotto il vaglio ed avviata a smaltimento qualora non ulteriormente recuperabile. Se recuperabile viene avviata alla linea di selezione unitamente alla sezione media. b) Frazione media. Si tratta della tipologia più composita ed articolata, da assoggettare a trattamento di selezione successivo. All uscita dal vaglio viene raccolta dal nastro convogliatore (Rif 3a) e quindi passata al nastro (Rif 4a) e quindi al nastro (Rif 4b); trattasi di nastri di selezione completi di dispositivo elettronico di riconoscimento e separazione dei materiali presenti sul tappeto. Il dispositivo (Rif 5a e 5b) consente, attraverso la scansione di ogni singolo corpo in transito sul nastro, di definirne la composizione (es carta o plastica o altro) programmandone l estrazione con un breve soffio d aria compressa. Dal nastro (Rif 6a) verranno pertanto estratti gli oggetti, imballaggi e manufatti in plastica o in carta, dove avverrà una ulteriore selezione manuale e il controllo del rifiuto estratto rimuovendo le frazioni improprie eventualmente presenti da parte di uno o due addetti. Al termine del controllo il rifiuto residuo verrà stoccato nel serbatoio di accumulo in attesa essere caricato sul nastro (Rif 12) preesistente, che alimenta la pressa. I rifiuti rimossi dal controllo manuale verranno anch essi raccolti separatamente. Dopo il nastro (Rif 4a) il rifiuto residuale ricade sul nastro di selezione successivo (Rif. 4b); in questo caso verrà programmata l estrazione di altre tipologie di rifiuti (es cellulosici) che saranno lanciati sul nastro (Rif 6b) per l ulteriore selezione e il controllo manuale finale. Anche in questo caso il rifiuto controllato verrà scaricato a fine linea in un serbatoio di accumulo in attesa di presso legatura. All uscita dal nastro (Rif 4b), il rifiuto non ancora selezionato viene raccolto dal nastro (Rif 9) e quindi viene convogliata un separatore magnetico esistente (Rif 8) per l estrazione dei metalli ferrosi dalla massa in transito, mediante il nastro (Rif. 10). Di seguito il rifiuto attraverserà eventualmente un separatore a correnti indotte (Rif 11) per l estrazione dei metalli non ferrosi. Il rifiuto ancora presente a fine linea verrà scaricato su un ulteriore nastro reversibile (Rif 11b) e quindi, se necessario, avviato a pressatura mediante il nastro (Rif 12) esistente oppure scaricato nel box di stoccaggio sottostante. c) Frazione ingombrante. I rifiuti di dimensioni maggiori in uscita dal vaglio, vengono raccolti dal nuovo nastro di trasporto (Rif 3b), per il suo allontanamento dal vaglio, controllo di qualità e successivo eventuale carico sul nastro (Rif 12) per avvio a pressatura. Le frazioni estranee estratte durante il controllo di qualità verranno raccolte dallo stoccaggio eventualmente motorizzato sottostante Sezione di presso legatura Il rifiuto e i materiali cerniti e raccolti nei vari serbatoi di accumulo una volta saturati i volumi disponibili, verranno scaricati sul nastro collettore esistente (Rif 12) che li alimenterà alla pressa orizzontale automatica esistente. Qui il rifiuto/materiale verrà pressolegato in balle dalla densità variabile. All uscita dalla pressa, le balle verranno trasferite ai magazzini del prodotto/rifiuto lavorato in attesa di spedizione. 18 di 35

19 3.4.4 Schema a blocchi processo produttivo di progetto SOTTOVAGLIO SCARTI (191212) fine VAGLIATURA grosso Sovvallo (carta cartoni, film plastico,...) intermedio EVENTUALE SELEZIONE MANUALE A TERRA CARTA, CARTONE, PLASTICA,... Carta, film, bottiglie, scatole, giornali, lattine,. PRESSATURA SELEZIONE AUTOMATICA CONTROLLO MANUALE PLASTICA /CARTA / altro SCARTI / altro Materiale in uscita SELEZIONE AUTOMATICA CONTROLLO MANUALE CARTA / PLASTICA / altro Prodotto intermedio SEPARAZIONE MAGNETICA METALLI FERROSI Fasi di lavorazione SEPARAZIONE NON FERROSI METALLI NON FERROSI SCARTI / altro PRESSATURA 19 di 35

20 3.4.5 Specifiche tecniche dei dispositivi impiegati (redatta con riferimento alla Tav. 5) Sono di seguito riportate le caratteristiche delle apparecchiature di nuovo inserimento o quelle notevolmente modificate dal progetto. Rif. 2) Vaglio Avente le seguenti caratteristiche tecniche o similari: Lunghezza max mm Larghezza totale max mm Larghezza utile circa mm Potenza KW Inclinazione 6 Dimensione fori variabile da mm 70 a mm 300 Basamento di appoggio costruito in normale profilo opportunamente dimensionato con ballatoio di servizio Tramoggia di carico in materiale Fe360B elettrosaldata opportunamente dimensionata Tramogge di scarico materiale vagliato Struttura di sostegno opportunamente dimensionata Scala di accesso zona carico con scala a pioli per accesso al ballatoi di servizio Rif. 3a, 3b, 6a, 6b, 9, 10) Nastri di convogliamento e trasporto MODIFICHE A ESISTENTI - NUOVO INSERIMENTO Aventi le seguenti caratteristiche tecniche o similari: Tappeto in gomma strisciante classe 400/3 tele, cop. 3+0 ANTIOLIO larghezza variabile Piano di scorrimento in lamiera, rialzato lateralmente Rulli inferiori di rinvio speciali piani mm 60/108 Tamburo di traino, con rivestimento in gomma, diametro mm 220/320 Tamburo di rinvio eseguito in versione autocentrante, diametro mm 220/320 Gruppo motorizzazione con motoriduttore a 4 poli, opportunamente dimensionato Velocità di traslazione regolabile a mezzo inverter m/s 1 3 Tenditore a vite realizzato sulla carpenteria della testata di rinvio Passo interruzioni piano scorrimento mm ~3.000 Altezza piano di scorrimento da terra; variabile Potenza installata kw 1,5 7,5 Spondine di contenimento su tutta la lunghezza, complete di bavetta: Dispositivi di protezione antinfortunistici a norma di legge Raschianastro interno a vomere Raschianastro esterno con tensionatori Piedi di sostegno regolabili in altezza Tamponatura inferiore nastro, dove necessita Rif 4a, 4b, 5a, 5b) Nastri di selezione e separatori ottici NUOVO INSERIMENTO Aventi le seguenti caratteristiche tecniche o similari: Tappeto in gomma strisciante classe 400/3 tele, cop. 3+0 ANTIOLIO a larghezza variabile Piano di scorrimento in lamiera, rialzato lateralmente Rulli inferiori di rinvio speciali piani mm 60/108 Tamburo di traino, con rivestimento in gomma, diametro mm 220/320 Tamburo di rinvio eseguito in versione autocentrante, diametro mm 220/320 Gruppo motorizzazione con motoriduttore a 4 poli, opportunamente dimensionato Tenditore a vite realizzato sulla carpenteria della testata di rinvio 20 di 35

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