SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA. Albo Regione Lombardia

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1 (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI BRESCIA 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: Albo Regione Lombardia 3 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): C Ambiente 09 (Altro) 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: La città di Brescia è posta in una posizione biogeografia molto particolare, in cui le Prealpi si raccordano con la Pianura Padana. In questo contesto ambientale rilevante si manifesta una situazione di significativo inquinamento delle matrici ambientali urbane dovuto ad una spiccata vocazione industriale che convive con un patrimonio naturalistico di grande pregio. 1

2 In questo contesto diviene fondamentale il coordinamento e il continuo scambio di informazioni tra i settori che si occupano di studi territoriali, di conservazione e di divulgazione in campo naturalistico e quelli che operano in campo ambientale nelle discipline applicate, finalizzate alla conservazione del territorio (attraverso l istituzione di aree protette, la gestione degli agenti inquinanti, dello smaltimento dei rifiuti etc.) e all informazione ai cittadini. Concretamente tutto ciò è possibile attraverso la collaborazione tra il museo Civico di Scienze Naturali di Brescia e il settore Ambiente ed Ecologia del Comune di Brescia. MUSEO CIVICO DI SCIENZE NATURALI Il ruolo del Museo Civico di Scienze naturali è quello di diffondere la cultura naturalistica attraverso lo studio degli ambienti naturali ( vedi Convenzione di Rio de Janeiro sulla conservazione della biodiversità), la conservazione delle collezioni in esso depositate e la divulgazione dei risultati ottenuti. In particolare, presso il Museo di Scienze vengono condotte indagini territoriali a livello provinciale in campo scientifico-naturalistico. Le collezioni in esso depositate (erbari, animali, rocce fossili, riproduzioni materiale naturalistico in genere, depositi cartacei e fotografici di materiale raro) provengono in massima parte dai territori planiziali prealpini e alpini della provincia di Brescia e sono costituite da decine di migliaia di campioni prodotti e raccolti da naturalisti che operano e hanno operato nel territorio della provincia. Esse necessitano di essere periodicamente monitorate per garantire un adeguata conservazione dei campioni e i relativi cataloghi vanno continuamente aggiornati per facilitarne la consultazione (informatizzazione delle informazioni, digitalizzazione delle immagini etc.). Il Museo è inoltre dotato di una biblioteca aperta al pubblico nella quale sono disponibili migliaia di volumi monografici e periodici riferiti alle discipline naturalistiche, alcuni di essi prodotti come strumenti di divulgazione dal personale del museo e utilizzati durante lo svolgimento delle attività didattiche o nei percorsi espositivi nel museo stesso. Presso il museo vengono inoltre condotte attività didattiche e divulgative rivolte alle scuole della città e della provincia. Il personale del museo di scienze gestisce e fornisce consulenze ad altre realtà scientifiche cittadine, tra cui la biblioteca scientifica del Museo, la Civica Specola Cidnea. Il Museo coordina inoltre le attività scientifiche del Sistema Museale Parco Alto Garda Bresciano grazie ad un accordo di programma comune. I volontari potrebbero essere impiegati in queste attività affinché i risultati delle ricerche scientifiche, delle campagne naturalistiche e degli scavi, degli studi sulle collezioni esistenti possano essere tradotti in iniziative divulgative e didattiche rivolte alle scuole ed alla cittadinanza. il Museo è inoltre sede di numerose iniziative di associazioni scientifiche cittadine che contribuiscono attivamente all incremento delle collezioni e al 2

3 loro relativo riordino. SETTORE AMBIENTE ED ECOLOGIA Il Settore Ambiente ed Ecologia è impegnato nel monitoraggio e nella predisposizione delle azioni di bonifica e di risanamento per quanto concerne l inquinamento dell aria, del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali e di falda, nonchè dell inquinamento acustico ed elettromagnetico. Contestualmente quest ultimo organizza iniziative ed attività finalizzate alla promozione, nei confronti delle scuole e dei cittadini, delle tematiche ambientali e dei processi di partecipazione. L entrata in vigore del Protocollo di Kyoto rende necessario porre l attenzione con estrema urgenza alle politiche ambientali volte alla riduzione delle emissioni dei cosiddetti gas serra che necessariamente devono essere recepite negli stili di vita della popolazione per poter essere efficaci. In generale, l'inquinamento ambientale delle città è un tema particolarmente complesso che riguarda ormai tutte le matrici ambientali (aria, acqua, suolo) le cui conseguenze sulla salute umana e sull'ambiente sono note a tutti. L'immissione nell'ambiente di inquinanti non sembra diminuire, anzi, si presentano nuove forme di inquinamento quali, ad esempio, l'inquinamento da onde elettromagnetiche. Le politiche ambientali devono considerare questi cambiamenti, che devono essere affrontati con conoscenze e competenze sempre più ampie ed approfondite. Se fino a qualche anno fa l'attenzione era posta principalmente sulla misura delle concentrazioni di inquinanti nelle diverse matrici, ora l'amministrazione comunale è chiamata a formulare strategie e politiche di intervento anche per prevenire e ridurre la pressione ambientale degli inquinanti. L'attività che deve essere svolta, proprio in considerazione della particolarità dei temi trattati, non può prescindere dal coinvolgimento della cittadinanza nell'analisi dei problemi e nella definizione di eventuali azioni di intervento. E' per questo motivo che nel giugno 2004 si è ritenuto fondamentale rinnovare l'impegno dell'amministrazione comunale per lo sviluppo dell'agenda 21 Locale, sottoscrivendo ad Aalborg (Danimarca) i nuovi impegni stabiliti nella conferenza "Aalborg+10 - Ispirare il futuro". In particolare, lo strumento del Forum di Agenda 21 è utilizzato per informare, sensibilizzare, approfondire e rendere maggiormente efficace la partecipazione della collettività, attraverso il coinvolgimento delle realtà associative e dei vari portatori di interesse presenti sul territorio. Le tematiche che vengono affrontate nel Forum sono principalmente quelle individuate nel documento sottoscritto ad Aalborg e quelle, definite nel documento "Forum cittadino del Comune di Brescia - indirizzi per il piano di azione locale". In questo contesto l assegnazione di volontari sarebbe di particolare utilità in quanto consentirebbe di avere un costante collegamento con le realtà associative e un supporto per l elaborazione di proposte, di raccolta di 3

4 materiale, etc. Inoltre la presenza dei volontari sarebbe preziosa nell ambito dell aggiornamento del "Rapporto sullo stato dell'ambiente a Brescia", strumento fondamentale per definire la reale situazione di inquinamento ambientale nel territorio comunale, al fine di programmare i più opportuni interventi ed azioni di contrasto e di monitorare i cambiamenti che si verificheranno. Il rapporto, inoltre, costituisce un efficace strumento di informazione della cittadinanza sulla situazione ambientale. Contestualmente i volontari verrebbero impiegati in programmi di educazione ambientale, rivolti ai giovani alunni delle scuole e ai cittadini, focalizzati sul tema della raccolta differenziata e del riciclaggio. L assegnazione di volontari renderebbe possibile altresì la realizzazione di specifici progetti sull'uso razionale dell'energia, sul risparmio energetico, sulla mobilità sostenibile prevedendo anche iniziative educative rivolte alle scuole e agli adulti. Inoltre, gli stessi verrebbero coinvolti in iniziative, realizzate con il supporto scientifico del Museo di Scienze Naturali, di educazione ambientale finalizzate alla promozione ed alla valorizzazione del Parco delle Colline in cui è inserito parte del territorio comunale. 7) Obiettivi del progetto: Il Comune di Brescia intende realizzare un progetto di tutela, e valorizzazione del patrimonio naturalistico-ambientale attraverso la sinergia tra il Museo di Scienze Naturali ed il Settore Ambiente ed Ecologia. Tale collaborazione può costituire un collegamento tra le discipline scientifiche di base e quelli applicate per poter impostare una corretto piano di gestione del territorio. Tale progetto, di seguito dettagliatamente illustrato, si articola in: 1. attività più strettamente collegate alle discipline naturalistiche di base (botanica, geologia, zoologia), quali ad esempio lo studio del territorio nelle sue diverse componenti e delle collezioni naturalistiche presenti nel museo; 2. attività di promozione del patrimonio naturalistico mediante l elaborazione e la realizzazione di iniziative a favore dei cittadini e degli studenti; 3. programmi di didattica ed educazione ambientale a favore dei cittadini e degli studenti; 4. attività per la realizzazione di progetti elaborati nei tavoli tematici di Agenda 21 sul risparmio energetico, l efficienza energetica e gli stili di vita consapevoli. 4

5 Sulla base delle precedenti esperienze condotte nel progetto Pianeta azzurro la presenza di volontari ha consentito non solo di condurre piani didattici e iniziative divulgative, ma soprattutto di interfacciare le conoscenze scientifiche del museo cittadino con quelle gestionali del settore Ambiente ed Ecologia e con altri settori del Comune. Ad esempio, grazie a questo progetto sono state condotte indagini naturalistiche in siti strategici (SIN Brescia-Caffaro), le quali costituiscono non solo materiale di base per i piani di gestione dell area, ma contemporaneamente saranno utilizzate come argomento di tesi di laurea e di pubblicazioni. Analogamente a quanto sopra, un altro studio naturalistico-territoriale svolto in tale progetto sarà utilizzato per l allestimento di una nuova realtà museale cittadina. Le attività quotidiane svolte dai volontari hanno permesso di informatizzare inoltre grandi quantità di dati scientifici. Durante lo svolgimento di queste attività, condotte in collaborazione con i rappresentanti delle associazioni scientifiche che gravitano intorno al museo, si sono creati importanti momenti di aggregazione e di confronto tra generazioni che difficilmente dialogano nella vita quotidiana. Seguendo quindi la filosofia perseguita nel progetto condotto in precedenza ci si propone di raggiungere i seguenti obiettivi: a) la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico del Comune di Brescia, inteso come area geografica e come collezioni depositate presso i musei della città; b) l organizzazione delle informazioni raccolte dagli enti coinvolti, la realizzazione di prodotti informativi nel campo della cultura naturalistica e ambientale (banche dati, strumenti didattici, schede, allestimenti etc.,); c) la sensibilizzazione e l individuazione di strumenti utili per lo sviluppo di una accurata pianificazione ambientale e di una cultura sostenibile dell ambiente. Nell ambito di questo progetto i volontari potranno acquisire e/o affinare la propria sensibilità in campo naturalistico e, attraverso questa esperienza, potranno apprendere le tecniche necessarie per la raccolta e la conservazione di reperti naturalistici, la relativa catalogazione con strumenti informatici. Essi potranno inoltre, partecipando attivamente all attività dei settori, acquisire tecniche relative alla strutturazione e alla redazione di banche dati, pubblicazioni e di prodotti didattici specifici. Indicatori: La collaborazione con i volontari del servizio civile consentirà di aumentare sensibilmente: 5

6 il numero di iniziative che normalmente si conducono in museo, in particolare gli incontri didattici e divulgativi rivolti alle scuole; la produzione scientifica e le pubblicazioni sia a carattere naturalistico che ambientalista; i corsi naturalistici rivolti a diverse categorie di cittadini, coinvolgendo anche altri servizi del comune che operano nell area sociale. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: 8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi Il progetto verrà realizzato con le seguenti modalità: Prima fase: ACCOGLIENZA E FORMAZIONE L accoglienza dei volontari sarà seguita dall erogazione ai medesimi della formazione generale e specifica. Seconda fase: REALIZZAZIONE inserimento graduale dei volontari nelle attività previste dal progetto e descritte al punto 8.2. Attività di tutoring dei volontari; Monitoraggio del progetto, degli obiettivi individuati e delle attività svolte; Messa in atto di eventuali azioni correttive; Terza fase: VALUTAZIONE Valutazione finale del progetto, con specifico riferimento al raggiungimento degli obiettivi, verifica del grado di soddisfazione del volontario e dell O.L.P. Stesura della certificazione delle competenze acquisite. Cronogramma ATTIVITÀ Formazione generale Formazione specifica e graduale inserimento MESE Realizzazione del progetto Tutoring Monitoraggio Valutazione/verifica finale

7 8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione Prima fase: ACCOGLIENZA E FORMAZIONE All avvio del progetto i volontari saranno accolti e presentati agli operatori locali di progetto di riferimento. Inizieranno da subito la formazione generale (che si svilupperà nei primi 5 mesi) e quella specifica che ha lo scopo di fornire i fondamenti teorici e di base riferiti al progetto (come precisato nel box 41 Formazione specifica). Seconda fase: REALIZZAZIONE Alla fine del primo mese (durante la fase di formazione) i giovani del SCN verranno inseriti gradualmente nelle sedi di progetto, al fine di facilitare la conoscenza del territorio, del personale afferente ai servizi di riferimento e dei volontari che collaboreranno alla realizzazione del progetto. In questo modo si ritiene di facilitare una presa di contatto con gli obiettivi e le azioni del progetto, con la possibilità di poterne riflettere nel gruppo della formazione. Al termine del percorso di formazione specifica (dopo il terzo mese) i giovani possiederanno gli strumenti minimi necessari per realizzare le diverse attività del progetto. In questa fase i volontari saranno inseriti nelle diverse articolazioni del progetto le cui attività vengono di seguito elencate: 1) realizzazione di iniziative di valorizzazione del patrimonio naturalistico della città, attraverso studi scientifico-naturalistici di base, piani preliminari di allestimento, cataloghi informatici delle collezioni naturalistiche, pubblicazioni scientifiche e divulgative; 2) elaborazione e organizzazione di iniziative divulgative a favore della cittadinanza ed educative nelle scuole sulle tematiche delle scienze naturalistiche di base e di quelle applicate (riciclaggio, della raccolta differenziata, del risparmio energetico, dello sviluppo sostenibile e della mobilità sostenibile). 3) supporto all attività del Forum di Agenda 21, quale strumento di partecipazione della collettività alle politiche di salvaguardia ambientale. Terza fase: VALUTAZIONE Nell ultimo mese di servizio verrà effettuata la valutazione finale del progetto. In particolare verrà rilevato il raggiungimento degli obiettivi nonchè il grado di soddisfazione del volontario e dell Operatore Locale di Progetto. Si procederà quindi alla stesura della certificazione delle competenze acquisite da ciascun volontario. 8.3 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell ente TABELLA RIASSUNTIVA 7

8 Settore Museo Civico di Scienze Naturali Ambiente ed Ecologia Risorse umane Dipendenti Volontari/Non dipendenti Dipendenti Volontari/Non dipendenti Conservatori di 3 Sezione Dirigente Tecnico 1 Settore Ambiente ed Ecologia Associazioni 6 Animaliste e Sportello Tutela Animali Volontari Pedibus 10 Associazioni 18 Naturalistiche Insegnanti Scuole Tecnici ambientali Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto Il progetto prevede l impiego dei volontari per lo svolgimento delle seguenti attività: Valorizzazione e conservazione del patrimonio naturalistico: Allestimento di collezioni naturalistiche e relative operazioni di manutenzione per la loro corretta conservazione; Informatizzazione degli inventari e dei cataloghi relativi alle collezioni naturalistiche, Informatizzazione di banche dati Georeferenziazione dei dati, integrazione e aggiornamento del SIT (Sistema Informatico Territoriale) del Museo di Scienze Naturali Digitalizzazione di collezioni naturalistiche fotografiche, documenti cartacei, etc.; Assistenza alla redazione di periodici scientifici, di prodotti divulgativi, allestimenti a fini espositivi, pubblicazioni scientifche Conduzione di studi preliminari in campo naturalistico-ambientale, indagini bibliografiche e archivistiche Iniziative di educazione naturalistica e ambientale: 8

9 sulla raccolta differenziata e sul riciclaggio rivolte alle scuole della città. In proposito la presenza di volontari consentirebbe di estendere le iniziative già organizzate e di elaborarne di nuove; sul risparmio energetico, sullo sviluppo sostenibile e sulla mobilità sostenibile. Il Comune organizza infatti iniziative per l approfondimento e la divulgazione dei temi indicati rivolte ai cittadini ed alle scuole. La presenza di volontari consentirebbe di estendere ad un maggior numero di utenti le iniziative esistenti (ad esempio l iniziativa Pedibus, finalizzata alla sensibilizzazione delle famiglie a limitare l uso dell automobile, consistente nell accompagnamento degli alunni a piedi sul tragitto casa/scuola e viceversa con momenti ludico aggregativi.) ed a organizzarne di nuove; sulla valorizzazione del territorio naturale della citta. In tale area è già iniziata la realizzazione di percorsi didattici per promuovere la conoscenza del patrimonio botanico, geologico e faunistico ivi presente. La possibilità di poter impiegare volontari in campagne di promozione ambientale sarebbe strategica per la completa valorizzazione delle aree citate. Agenda 21: Il volontario fornirà supporto operativo: nella realizzazione delle attività del processo di Agenda 21, consistente nella tenuta dei contatti con le realtà associative e gli stake holder presenti sul territorio; nella raccolta di materiale informativo sull ambiente anche per una eventuale pubblicazione nel sito del Comune; nella elaborazione di dati sullo stato e sulla qualità dell ambiente per l elaborazione del Primo rapporto sullo stato dell ambiente a Brescia. In proposito si fa presente che gran parte del territorio cittadino è stato inserito nel sito inquinato di interesse nazionale Brescia-Caffaro e che il Comune, con il supporto di ARPA e ASL, ha effettuato una imponente campagna di monitoraggio ambientale per la caratterizzazione delle aree. La possibilità di avere risorse umane per una aggregazione ed elaborazione della copiosa mole di dati rappresenta una opportunità per avere una più approfondita conoscenza dell ambiente; nelle attività dello sportello per la tutela degli animali, fra le quali la tenuta dei contatti con le realtà associative, il supporto nella elaborazione ed effettuazione di iniziative di promozione della tutela degli animali. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 3 9

10 n. 2 volontari per il Museo di Scienze Naturali n. 1 volontario per il Settore Ambiente ed Ecologia 10) Numero posti con vitto e alloggio: 11) Numero posti senza vitto e alloggio: ) Numero posti con solo vitto: 3 I volontari accederanno ai ristori convenzionati per la fornitura dei pasti ai dipendenti dell Ente. L articolazione oraria dei volontari uniformata a quella dei dipendenti - prevede una pausa mensa di 45 minuti che non consentirebbe loro di raggiungere la propria abitazione qualora, peraltro, residenti in città. 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: Impegno minimo settimanale di 12 ore 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Al Volontario viene richiesto: Disponibilità alla guida e all utilizzo dei mezzi dell Ente; Disponibilità per eventuali attività organizzate nelle giornate festive. In proposito, a puro titolo esemplificativo, si fa presente che in occasione delle domeniche ecologiche o delle giornate di Scienza viva il Comune organizza sempre stand e iniziative promozionali a cui potranno partecipare anche i volontari in servizio civile nazionale. 10

11 CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto: N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. Nominativi degli Operatori Locali di Progetto per sede Cognome e nome Data di nascita C.F. 1 2 COMUNE DI BRESCIA COMUNE DI BRESCIA Brescia Via Marconi Capretti Angelantonio 24/03/60 CPRNLN60C24B157I Brescia Via Ozanam Armiraglio Stefano 10/05/68 RMRSFN68E10B300L

12 17) Altre figure impiegate nel Progetto: N Sede di attuazione del progetto COMUNE DI BRESCIA COMUNE DI BRESCIA Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede Brescia Via Marconi Brescia Via Ozanam Cognome e nome Manzoni Daniela Manzoni Daniela TUTOR Data di nascita C.F MNZDNL54M4 9D918K MNZDNL54M4 9D918K Cognome e nome Pisano Nunzio Pisano Nunzio RESP. LOCALI ENTE ACC. Data di nascita C.F PSNNNZ66D16B157K PSNNNZ66D16B157K 12

13 18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Campagna di diffusione del Servizio Civile Nazionale Stand del Servizio Civile Volontario nell ambito di Connessione Campus - salone dell orientamento scolastico della Provincia di Brescia - realizzato al palafiera di Brescia nel mese di dicembre (3 giornate per un totale di 21 ore); In occasione dell uscita dei bandi di selezione: Prima Festa del Servizio Civile Nazionale (del Comune di Brescia) da realizzare in uno dei parchi pubblici cittadini con il coinvolgimento di gruppi musicali giovanili (1 giornata per un totale di almeno 6 ore); Realizzazione di volantini e manifesti che illustrino sinteticamente i progetti; Predisposizione di schede riassuntive inerenti a ciascun progetto finanziato; Organizzazione di una conferenza stampa per la promozione dei progetti finanziati; Stesura di comunicati stampa ai quotidiani locali. Attività ordinaria: Gestione di un account di posta elettronica destinato al Servizio Civile del Comune di Brescia (serviziocivile@comune.brescia.it) attraverso il quale i giovani possono richiedere informazioni. L attività di promozione, sensibilizzazione e informazione verrà realizzata anche attraverso la partecipazione attiva dei volontari in Servizio. Civile Nazionale. 19) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari: Verranno adottati i criteri elaborati dall UNSC e definiti con determinazione del Direttore Generale del 30 maggio ) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): no 21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto: 13

14 Il piano di monitoraggio prevede due tipologie di azione: 1. monitoraggio dei progetto; 2. tutoring dei volontari. Saranno oggetto di verifica gli obiettivi, le attività del progetto e l effettiva realizzazione, la formazione specifica, le attività svolte, l acquisizione di capacità, le conoscenze, gli atteggiamenti dei volontari coinvolgendo nel processo tutti i soggetti attivi del progetto. MONITORAGGIO DELLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: SUI PROCESSI: Valutazione delle azioni previste e dei prodotti attesi, attraverso la loro ricostruzione. SUI PRODOTTI: Valutazione dei risultati rispetto alle risorse effettivamente messe a disposizione (es. qualità degli spazi e del materiale tecnico, tempo dedicato dagli operatori all accompagnamento del volontario, ecc.). Nel corso dell anno sono previsti tre incontri (iniziale, a metà progetto e di verifica finale) che coinvolgeranno il responsabile del progetto, il responsabile del monitoraggio nonchè gli operatori locali di progetto. Si prevede la possibilità di organizzare incontri individuali su richiesta dell operatore locale di progetto. TUTORING DEI VOLONTARI: FINALITA Rilevare il grado di soddisfazione del volontario; Favorire e sostenere la capacità di affrontare eventuali situazioni critiche che emergano nella realizzazione del progetto; Attuare interventi specifici volti al contenimento dell abbandono del SCN. OBIETTIVI 1. Favorire la condivisione e il confronto delle esperienze di SCN con volontari che operano nei diversi progetti; 2. Fornire un terreno neutrale di lettura della propria esperienza; 3. Favorire la capacità di valutazione del percorso di SCN in vista di un orientamento formativo e professionale. 4. Favorire la capacità di analisi dei contesti organizzativi di riferimento, la capacità di lavorare in gruppo; 5. Fornire strumenti di conoscenza delle diverse tipologie di Enti e dei rispettivi servizi presenti sul territorio; 14

15 6. Approfondire tematiche inerenti ai contesti del SCN (comunicazione, gestione del conflitto, ecc.). MODALITA DI SVOLGIMENTO INCONTRI BIMESTRALI DI GRUPPO I volontari dei diversi progetti verranno suddivisi in gruppi eterogenei. Si prevede 1 incontro bimestrale per ciascun gruppo della durata di 3 ore presso la sede del Servizio Formazione. INCONTRI INDIVIDUALI CON IL TUTOR Si prevede la possibilità di organizzare incontri individuali su richiesta del volontario. In base al grado di criticità della situazione esposta, il tutor stenderà una relazione per il responsabile di servizio civile nazionale. 22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): no 23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Costituiranno titolo preferenziale in ordine di priorità e a parità di punteggio: 1. Il possesso del diploma di scuola media superiore; 2. Il possesso della patente B nonché la disponibilità ad utilizzare gli automezzi dell Ente. 24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Il Comune di Brescia ha previsto - all interno delle previsioni del Bilancio due capitoli specificatamente destinati ai volontari in servizio civile, mirati, in particolare, a rispondere ai bisogni formativi dei volontari. La previsione di spesa è di Il Comune di Brescia investe nel progetto: Risorse umane per affiancare, monitorare, sostenere e formare i volontari (OLP tutor. 450); 15

16 Risorse economiche: la formazione specifica dei volontari comporterà un costo di per il pacchetto formativo; Promozione del Servizio Civile Nazionale (Prima festa del Comune di Brescia): da ripartirsi tra i progetti finanziati (I progetti presentati per l anno 2009 sono 6, qualora venga finanziato un solo progetto l intero importo ricadrà su quest ultimo, al contrario qualora venissero approvati più progetti la quota verrà ripartita tra i progetti finanziati. L importo non potrà comunque essere inferiore a 250). Risorse strumentali e tecniche: ,00 Spese di ammortamento per il materiale messo a disposizione dei volontari ,00 (computers, scanner, stampante, macchina fotografica digitale, stereoscopio); 500 per missioni di servizio fuori dal territorio cittadino (quota comprendente trasporto ed eventuale pasto ) Materiale di cancelleria, di laboratorio e stampe varie : abbonamenti annuali alla rete urbana. 25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all interno del progetto: Accordi sottoscritti con l Associazione Centro Studi Naturalistici Bresciani e l Associazione Botanica Bresciana di adesione e collaborazione alla realizzazione del progetto (vedasi allegati: accordo e statuto delle associazioni) 26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: Per la realizzazione degli obiettivi a) e b) Per la realizzazione dell obiettivo c) Automezzi, 2 computers e relative stampanti, 1 scanner, 1 macchina fotografica digitale e relativa stampante, microscopi, stereoscopi, strumenti di laboratorio, materiale di laboratorio (vetrini copri e portaoggetto, vetrini ad orologio, pinzette di vario grado, spilli, bisturi, lamette etc.); carta per stampa fotografica; materiale di cancelleria. Automezzo, 1 computers e relativa stampante, fonometro, carta per stampa fotografica; materiale di cancelleria. 16

17 CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 27) Eventuali crediti formativi riconosciuti: no 28) Eventuali tirocini riconosciuti : no 29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Nell ambito di questo progetto i volontari potranno acquisire e/o affinare tecniche e metodologie di ricerca in campo scientifico-naturalistico e/o ambientale. Attraverso questa esperienza i volontari potranno apprendere le tecniche necessarie per la raccolta e la conservazione di reperti naturalistici e la relativa catalogazione con strumenti informatici. Essi potranno inoltre, partecipando attivamente all attività dei settori, acquisire tecniche relative alla strutturazione di banche dati, alla redazione di rapporti sullo stato dell ambiente e di prodotti didattici specifici. Le competenze sopradescritte verranno certificate con un attestato rilasciato dal Comune. Formazione generale dei volontari 30) Sede di realizzazione: 17

18 La sede di realizzazione della formazione è scelta sulla base del posizionamento geografico delle sedi di attuazione del progetto: è pertanto previsto che i corsi di formazione generale siano tenuti nella seguente sede: Servizio Formazione del Settore Personale del Comune di Brescia.- V.lo Borgondio n Brescia Nel caso in cui non sia possibile organizzare il corso presso il Servizio Formazione del Comune di Brescia per il mancato raggiungimento del numero minimo richiesto di volontari, verranno utilizzate sedi alternative, proposte dalla predetta Associazione, nelle vicinanze dell Ente. 31) Modalità di attuazione: La formazione generale è effettuata dall Associazione Mosaico - ente accreditato di prima classe - presso la sede dell ente o presso la sede di enti associati a Mosaico. Le classi saranno composte da un numero massimo di 25 partecipanti. 32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: Si ASSOCIAZIONE MOSAICO COD. ACCR. NZ ) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Metodologia: Il gruppo di formazione di Associazione Mosaico nasce per fornire la formazione agli obiettori di coscienza ed è nel 2002 che inizia a confrontarsi con la nuova realtà del SCV e ad elaborare una proposta formativa rivolta a volontarie in Servizio Civile. Da quella prima esperienza ad oggi l evoluzione e la rielaborazione della formazione è stata continua al fine di meglio rispondere da un lato, agli obiettivi del servizio civile indicati nella legge 64/01, dall altro alle esigenze dei giovani che fanno la scelta di impegnarsi per un anno in attività di utilità sociale. Obiettivo primario del nostro ciclo formativo è dunque quello di poter 18

19 fornire conoscenze, competenze e strumenti che i volontari in SCN possano sfruttare per aumentare la qualità e la consapevolezza nello svolgimento del proprio compito. Inoltre si vuole dare l opportunità di aprire spazi di riflessione sul senso della volontarietà e dell impegno lavorativo all interno della società e della comunità in cui il volontario/cittadino è inserito. Oltre alla trasmissione di contenuti e valori importanti, gli obiettivi principali trasversali a tutti gli argomenti della formazione che abbiamo individuato sono in sintesi i seguenti: favorire un buon clima di gruppo; creare condizioni favorevoli al confronto e allo scambio; favorire la consapevolezza della pluralità dei progetti di SCV attraverso l esperienze di altri; fornire degli spazi di discussione su tematiche attuali, su temi sociali che coinvolgono tutti al fine di sviluppare interesse e accrescere nei giovani la partecipazione attiva alla vita della società. La metodologia adottata nella formazione è di tipo misto, con particolare prevalenza assegnata alle tecniche di partecipazione attiva attraverso l utilizzo di: brainstorming, giochi di ruolo, discussione aperte, momenti di autovalutazione, simulazioni, problem solving, ecc. Particolare importanza inoltre viene riconosciuta al lavoro di gruppo, attraverso il quale si favorisce la socializzazione e si offre a ciascun partecipante maggiori possibilità di espressione. L elaborazione dei moduli formativi è stata guidata dalla consapevolezza che le tematiche trattate nella formazione generale del SC, quali la relazione tra identità e diversità, il concetto di gruppo e delle sue dinamiche, il significato di cittadinanza attiva o la gestione dei conflitti, sono argomenti di cui tutti hanno pre-conoscenze, convincimenti e opinioni, è quindi importante che i momenti formativi offrano innanzitutto un clima favorevole al confronto e allo scambio, alla messa in gioco dei partecipanti al fine di permettere a ciascuno di esprimere il proprio punto di vista e le proprie opinioni esplicitandole innanzitutto a se stessi. Un tale clima di lavoro va costruito poco per volta, esso infatti presuppone fiducia e soprattutto sicurezza di trovarsi in un ambiente nel quale il giudizio sia nei limiti del possibile sospeso. Il formatore è dunque chiamato a svolgere il delicato compito di moderatore e facilitatore del dialogo maturo tra individui. Egli pertanto è il primo che nel trattare le varie argomentazioni deve riuscire a mantenere un atteggiamento imparziale e aperto in grado di accogliere le opinioni di tutti. Grazie all esperienza accumulata nell anno 2007 con sistemi di formazione e- learning applicati alla formazione specifica, si è deciso di implementare la formazione generale con un modulo di 6 ore somministrato con apposita piattaforma. 34) Contenuti della formazione: 19

20 Contenuti: Modulo 1 (4 ore): Accoglienza e primi approcci al Servizio Civile Nazionale Modulo 2 (4 ore): I protagonisti del Servizio Civile tra identità e diversità Modulo 3 (5 ore): Dal gruppo al lavoro di gruppo Modulo 4 (4 ore): Progettare nel sociale Modulo 5 (4 ore): Senso di appartenenza e abilità sociale Modulo 6 (5 ore): La gestione dei conflitti Modulo 7 (5 ore): Elementi di Protezione Civile difesa dei cittadini e dei territori Modulo 8 (4 ore): Cittadinanza attiva e responsabile Modulo 9 (6 ore con metodologia e-learning): Difesa non armata e nonviolenta. 35) Durata: 41 ore Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 36) Sede di realizzazione: Servizio Formazione del Settore Personale del Comune di Brescia e sedi disponibili nell Ente 37) Modalità di attuazione: La formazione specifica è effettuata in proprio, presso l ente avvalendosi: di personale dipendente con provata esperienza nelle materie oggetto del programma formativo. A tale proposito si precisa che i docenti sono individuati dal servizio formazione che ha istituito un elenco di formatori interni preparati e formati. di un professionista esterno che collabora con l Amministrazione in 20

21 possesso di competenze, titoli ed esperienze specifiche. 38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: 1. Stefano Armiraglio nato a Busto Arsizio il Paolo Schirolli nato a Cremona il Michele Carta nato a Vicenza il Sergio Colosio nato a Brescia il Alessandra Morgillo nata a Brescia il Enea Micheli nato a Orzinuovi il Andrea Verginella nato a Brescia il ) Competenze specifiche del/i formatore/i: 1. Funzionario Culturale; 2. Funzionario Culturale; 3. Libero professionista nel settore forestale ed ambientale nonché docente di laboratorio GIS presso lo IUAV (Università di Venezia) 4. Esperto Informatico; 5. Laureata in Scienze Naturali ed esperienza di servizio civile nazionale nel settore Ambiente ed Ecologia del Comune di Brescia nel progetto Pianeta Azzurro ; 6. Laureato in Scienze Naturali ed esperienza di servizio civile nazionale nel museo di scienze naturali del Comune di Brescia nel progetto Pianeta Azzurro ; 7. Laureato in Scienze Naturali ed esperienza di servizio civile nazionale nel museo di scienze naturali del Comune di Brescia nel progetto Pianeta Azzurro ; (vedansi curricula docenti) 40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Laboratori del museo; Indagini di campo, campagne di ricerca; scavi (formazione sul campo); 21

22 Lezione dialogata partecipativa. 41) Contenuti della formazione: (ARMIRAGLIO STEFANO e SCHIROLLI PAOLO) Informazioni di base sulle discipline naturalistiche, finalizzate a fornire le conoscenze sul paesaggio biologico, abiologico e sugli ecosistemi presenti nel territorio di Brescia e i fattori fisici che ne determinano la distribuzione; raccolta dati di campagna, identificazione dei campioni attraverso chiavi analitiche, corsi di preparazione dei campioni (allestimento di exsiccata, preparazione di preparati biologici microscopici, etc.), conservazione (conservazione preventiva, trattamenti dei materiali biologici e abiologici, cicli di disinfestazione) e catalogazione dei campioni (inventariazione, compilazione di cataloghi e relativa informatizzazione); (MORGILLO ALESSANDRA) Percorsi didattici e schede didattiche inerenti i percorsi espositivi e i progetti didattici del museo I MODULO (CARTA MICHELE) Corso di ArchGIS II MODULO (ENEA MICHELI) Informazioni relative alla digitalizzazione delle immagini, alla loro rielaborazione, ai metodi di traduzione da immagini a testi e iperprodotti. Aggiornamento del SIT (Sistema Geografico Territoriale) del Museo di Scienze Naturali e georeferenziazione dei dati di campagna. (COLOSIO SERGIO) Nozioni di base su Access e Power Point (VERGINELLA ANDREA) Nozioni di base di diritto ambientale con particolare riferimento alla normativa sulla conservazione dei beni naturali e sulle professioni museali, sui siti inquinati ed alle attività connesse al processo di Agenda

23 42) Durata: 74 ore Altri elementi della formazione 43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Il piano di monitoraggio della formazione è finalizzato a verificare: l adeguatezza dei contenuti proposti in relazione alla realizzazione del progetto; la validità del metodo formativo adottato; i risultati ottenuti con la formazione in relazione alle conoscenze acquisite dai volontari. Per la realizzazione del piano di monitoraggio si prevedono diverse azioni: 1) La valutazione della formazione generale verrà gestita direttamente dall Associazione Mosaico con questionari di valutazione (somministrati dal responsabile della formazione) e da un gruppo di lavoro con discussione aperta. Sono previsti inoltre momenti di verifica in tutto il percorso con le modalità precedenti 2) La valutazione della formazione specifica avverrà attraverso la compilazione di un questionario finale da sottoporre in forma anonima ai volontari. Il questionario è in uso presso il servizio formazione del Comune e prende in considerazione i seguenti elementi: pianificazione formativa, aspettative e bisogni attesi, obiettivi formativi, contenuti, articolazione del corso, metodologia, conduzione e docenza, organizzazione e grado di soddisfazione; 3) Incontro finale con il gruppo dei volontari, il tutor ed il responsabile del monitoraggio, per una verifica complessiva della formazione che favorisca l acquisizione di consapevolezza sulle conoscenze e competenze acquisite, sui valori trasmessi, sulle modalità individuali di relazionarsi con il contesto; 4) E prevista la possibilità di colloqui individuali con il tutor a richiesta del singolo volontario. Brescia, lì Il Progettista (Dr. Alberto Berardelli) 23

24 Il Responsabile legale dell ente/ Il Responsabile di Servizio Civile Nazionale (Dr. Antonio Grassi) 24

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