Corso per Soccorritori di Livello avanzato 118 Empoli
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- Aloisio Costanzo
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1 Corso per Soccorritori di Livello avanzato 118 Empoli
2 Le emergenze respiratorie Obiettivi Riconoscere quando il paziente non respira bene Sapere quali sono gli elementi di allarme per cui è necessario contattare immediatamente la CO118 per avere un supporto Saper mettere in atto i trattamenti immediati
3 Le emergenze respiratorie Emergenze respiratorie Tutte quelle emergenze che trovano la loro causa in un problema a carico dell'apparato respiratorio BPCO Asma bronchiale Embolia polmonare Edema polmonare acuto Ostruzione delle vie aeree ARRESTO RESPIRATORIO Insufficienza e distress respiratorio non è necessariamente apparato respiratorio
4 Di cosa parliamo... ALTE VIE AEREE Naso Bocca Orofaringe Rinofaringe Epiglottide Laringe Via comune per aria e cibo e sede più frequente di ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo BASSE VIE AEREE Trachea Bronchi Bronchioli Alveoli polmonari
5 Di cosa parliamo... VIE DI CONDUZIONE Per aria e cibo VENTILAZIONE: processo fisico responsabile dell'entrata e dell'uscita dell'aria dai polmoni FONAZIONE SCAMBIO GASSOSO: processo che avviene a livello alveolare responsabile dell'ossigenazione del sangue e dell'espulsione di anidride carbonica
6 Le emergenze respiratorie APPROCCIO A B C D Problema in A: Paziente non cosciente Ostruzione parziale delle vie aeree Ostruzione totale delle vie aeree Problema in B: Paziente con difficoltà respiratoria Arresto respiratorio
7 Le emergenze respiratorie Problema in A Il primo obiettivo nella valutazione di un paziente è il controllo della pervietà delle vie aeree, il suo ripristino ed eventuale mantenimento. Paziente non cosciente Respiro russante Trauma assente Ostruzione parziale Respiro difficoltoso Tosse Stridore Ostruzione totale Respiro assente Paz cosciente Manovre di disostruzione Trauma presente Apertura della bocca Sollevamento del mento Sub-lussazione della mandibola Paz NON cosciente BLS
8 Le emergenze respiratorie Problema in B??? Il respiro Caratteristiche Frequenza: FR è il numero di atti respiratori al minuto. Ritmo: è la cadenza degli atti respiratori. Regolarità di intervallo tra un atto respiratorio e l altro. Lunghezza dell inspirazione e dell espirazione Qualità e profondità: è la modalità attraverso cui si realizza la respirazione. Rumore respiratorio: il respiro regolare non determina nessun tipo di rumore.
9 Segni di adeguata respirazione FREQUENZA /min adulto, bambino, lattante RITMO regolare PROFONDITA adeguata e simmetrica QUALITA assenza di sforzo ventilatorio COSCIENZA conservata (paziente tranquillo e non soporoso) COLORITO CUTANEO roseo SATURIMETRIA normale (>90% in aria ambiente)
10 Difficoltà respiratoria o dispnea Sensazione soggettiva di respiro difficile e/o faticoso, fino alla percezione di fame d'aria La dispnea è minacciosa e pone in immediato pericolo di vita il paziente quando l'organismo non è più capace di mantenere adeguati scambi gassosi determinando una riduzione dell'ossigenazione del sangue (insufficienza respiratoria acuta).
11 Valutazione del paziente con dispnea FASE A AGITATO Livello di coscienza NORMALE SOPOROSO
12 Valutazione del paziente con dispnea FASE B OPACS OSSERVA RITMO PROFONDITA' SIMMETRIA COLORE CUTE Regolare Normale Simmetrico Roseo Superficiale Asimmetrico Cianosi Irregolare Profondo Marezzatura
13 Valutazione del paziente con dispnea FASE B OPACS PALPA Per valutare se ci sono alterazioni a carico della gabbia toracica oppure segni particolari come i crepitii sottocutanei tipici del PNX
14 Valutazione del paziente con dispnea FASE B OPACS ASCOLTA Il rumore respiratorio: se il paziente respira normalmente difficilmente il respiro fa rumore RUSSANTE: tipico del paziente non cosciente per caduta all'indietro della lingua. Si risolve con iperestensione del capo SIBILANTE (o fischiante): tipico del pz con ostruzione bronchiale GORGOGLIANTE (a pentola che bolle): secondario ad ingombro delle vie aeree da parte di liquido o secrezioni STRIDORE: tipico del paziente con ostruzione delle vie aeree superiori per edema o corpo estraneo
15 Valutazione del paziente con dispnea FASE B OPACS CONTA VALORI NORMALI: adulto a riposo, adulto sotto sforzo, bambino, lattante TACHIPNEA: frequenza respiratoria elevata Adulto >20 atti/min Età scolare > 30 atti/min Età prescolare > 40 atti/min Lattante > 50 atti/min Neonato > 60 atti/min BRADIPNEA: frequenza respiratoria ridotta Adulto < 12 atti/min Età scolare < 20 atti/min Età prescolare < 25 atti/min Età inferiore 1 aa < 30 atti/min
16 Valutazione del paziente con dispnea FASE B OPACS SATURIMETRIA La saturimetria periferica è un indicatore del quantitativo di ossigeno presente nel sangue. VALORI NORMALI > 95% ATTENZIONE < 95% e > 90% VALORI < 95%
17 Valutazione del paziente con dispnea FASE C I parametri emodinamici (frequenza cardiaca e pressione arteriosa) solitamente subiscono delle modifiche in paziente con difficoltà respiratoria pertanto vanno sempre registrati e comunicati alla CO 118. FASE D FASE E
18 Contatta la CO 118 Comunica la sintomatologia riferita dal paziente ed i parametri vitali raccolti: Coscienza Frequenza respiratoria e caratteristiche del respiro Saturimetria periferica Frequenza cardiaca Pressione arteriosa OSSIGENOTERAPIA POSIZIONE CORRETTA CONTINUO MONOTORAGGIO DEI PARAMETRI VITALI
19 L'ABC della somministrazione di ossigeno OCCHIALINI O CANNULE NASALI Non disponibili in ambulanza si usano soltanto in pazienti che già fanno ossigenoterapia domiciliare dopo autorizzazione della CO 118 ad un flusso massimo di 6 l/min MASCHERA CON RESERVOIRE Si utilizza con flusso variabile in base a quanto indicato dalla CO 118. E' sconsigliata nei pazienti con storia di BPCO. Durante il suo utilizzo è utile svuotare periodicamente il sacchetto lontano dalle vie aeree del paziente.
20 L'ABC della somministrazione di ossigeno MASCHERA TIPO VENTURI E' il sistema di ossigenoterapia più utilizzato in emergenza perché permette di modulare il quantitativo di ossigeno che somministriamo al paziente. Flusso di ossigeno (L/min) TABELLA FLUSSI MEDIANTE MASCHERA VENTURI MISCELA DI OSSIGENO-ARIA FiO2 Flusso di O2 24% 28% 2 L/min 4 L/min 6 L/min 31% 35% 40% 50% FiO2 (%) 8 L/min 8 L/min 12 L/min
21 Gestione trasporto Dal letto all'ambulanza Dall'ambulanza all'ospedale Preferibile movimentazione del paziente con seggiolina Evitare di far camminare il paziente che respira male Usare il telino soltanto nei casi in cui il paz non sia in grado di mantenere la posizione eretta del busto Nella movimentazione ridurre al minimo i momenti in cui il paz è supino Non interrompere l'ossigenoterapia! Mantenere la posizione semiseduta Mantenere l'ossigenoterapia collegando il tubo di connessione dell'ossigeno alla fonte dell'ambulanza Mettere in sicurezza la bombola portatile Ripristinare monitoraggio CONTATTARE LA CO 118 IN CASO DI MODIFICHE DELLA SINTOMATOLOGIA E DEI PARAMETRI VITALI
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23 In conclusione... I pazienti con difficoltà respiratoria devono essere valutati seguendo l'abcde Finite le valutazioni si contatta la CO 118 e si forniscono tutte le informazioni raccolte Si attendono le istruzioni della centrale sulle manovre da compiere Si cerca di trasportare il paziente con difficoltà respiratoria in posizione semiseduta mantenendo l'ossigenoterapia se richiesto dalla CO118 Monitorare i parametri vitali VALUTA INFORMA AGISCI DOCUMENTA
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