CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA

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2 CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA Settore Assetto e Tutela del Territorio Oggetto: Sistemazione e restauro dei Giardini del Poio e realizzazione della nuova struttura di collegamento tra il Palazzo del Podestà e il Palazzo del Buon Gesù Importo intervento ,00 PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE SPECIALISTICA DELLE OPERE EDILI Articolo 35 del Regolamento approvato con D.P.R.207/2010 Sommario A. Descrizione allo stato di fatto B. Motivazione delle scelte progettuali strutturali C. Descrizione degli elementi strutturali C.1 Tunnel di collegamento C.2 Spazio per eventi e manifestazioni... 3 C.3 Vano ascensore e altre strutture di collegamento verticale C.4 Nuova scala in conglomerato cementizio armato C.5 Tettoia vetrata C.6 Opere di sostegno dei terrreni

3 RELAZIONE SPECIALISTICA DELLE OPERE EDILI A. Descrizione allo stato di fatto. I Giardini del Poio rappresentano un elemento urbanistico di enorme rilievo, trattandosi di uno spazio verde situato in pieno centro storico, racchiuso totalmente da mura e dai due palazzi adiacenti: Palazzo del Podestà e il Palazzo della Madonna del Buon Gesù. Attualmente il giardino è accessibile da entrambi gli edifici e anche dalla via pubblica, lungo via Bartolo da Sassoferrato, ma sempre in presenza di barriere architettoniche, dovendosi superare differenze di quota in assenza di impianti di sollevamento. L unico ingresso in piano è quello da via del Poio, sul retro del palazzo del Buon Gesù. Quest area è utilizzata come spazio aperto per manifestazioni ed eventi a servizio dell edificio del Buon Gesù, a cui è collegato per mezzo di un uscita dal chiostro, seppure con un dislivello di circa 70 centimetri. Si configura come uno spazio aperto, con un area dedicata alle manifestazioni sita nell angolo verso il porticato del Buon Gesù, in cui è presente un palco in muratura, con vialetti pedonali in cotto, aree a prato e altre con ghiaietto. La pavimentazione si trova in cattive condizioni e le aree verdi, prive di impianto di irrigazione, sono piuttosto degradate. Inoltre l area utilizzata si trova a una quota più alta di oltre tre metri rispetto all ingresso dal Palazzo del Podestà e da via Bartolo da Sassoferrato. B. Motivazione delle scelte progettuali strutturali. Il tema principale del progetto è quello della realizzazione di un collegamento coperto tra i due edifici adiacenti al giardino in assenza di barriere architettoniche, creando tra di loro una continuità architettonica che ne renderà possibile l utilizzo congiunto a favore della creazione di un percorso culturale che consentirà al fruitore di muoversi entro i diversi edifici che compongono il polo culturale e delle arti visive. Secondo obiettivo del progetto, ma di pari importanza, è la sistemazione architettonica di questa area verde, collegata ai due edifici adiacenti e perfettamente fruibile anche dai disabili motori, che manterrà quindi la funzione di spazio aperto pubblico. Il collegamento tra i due plessi avverrà per mezzo di un corridoio chiuso vetrato che, partendo dal Palazzo del Buon Gesù con una pendenza del 5%, attraverserà uno spazio per manifestazioni ed eventi coperto al centro in maniera fissa, e, mantenendosi a quota costante, condurrà all ascensore che, superando un dislivello di circa tre metri, permetterà di raggiungere Palazzo del Podestà, con un ultimo tratto di percorso aperto ma coperto da una tettoia di vetro. Per la disposizione in pianta dei manufatti che compongono il percorso di collegamento, si è scelta la direzione della bisettrice dell angolo individuato tra il muro adiacente via Bartolo da Sassoferrato e il muro del Palazzo della Madonna del Buon Gesù adiacente il giardino. Il corridoio coperto è parallelo a questa direzione; la scelta della finitura vetrata sia per le pareti sia per la copertura è avvenuta con l intento di avere grande trasparenza e dialogo visivo tra lo spazio racchiuso al suo interno e il giardino esterno. L area per manifestazioni, intersecata dal corridoio, si apre come uno spazio aperto sul giardino, in continuità con esso, per essere vissuta sia come semplice spazio pavimentato sia come locale da poter temporaneamente chiudere e coprire per intero. Al contrario della localizzazione che ora riveste la sua stessa funzione, si è scelto di localizzare tale area in posizione distante dalle mura storiche che cingono il giardino, per renderle di nuovo libere da strutture in appoggio e quindi completamente visibili. L impianto ascensore si troverà entro una piccola costruzione a forma di prisma a base triangolare, che fungerà da snodo tra il percorso individuato dal corridoio coperto e l area sita alla quota più bassa, che disimpegna l ingresso al Palazzo del Podestà, in parte coperta dalla 2

4 tettoia. L area antistante Palazzo del Podestà sarà ampliata e modificata; questo avverrà mediante la nuova localizzazione delle opere di sostegno del terreno del giardino e la costruzione di una scala in conglomerato cementizio armato da poter utilizzare in alternativa all impianto ascensore. La scala in muratura sita più a Nord, sempre di fronte a Palazzo del Podestà sarà invece mantenuta e rimarrà a disposizione degli utenti del giardino. C. Descrizione degli elementi strutturali. In maniera molto schematica, gli elementi edilizi che costituiscono il progetto, e che saranno di seguito trattati, sono il tunnel vetrato, lo spazio per manifestazioni, l edificio che racchiude l impianto ascensore, la scala esterna in conglomerato cementizio armato, la tettoia vetrata, e le opere di sostegno del terreno. C.1 Tunnel di collegamento. Il corridoio vetrato che unisce gli elementi puntuali costituenti gli snodi del progetto, così come evidenziato nella Tavola 3 di progetto si sviluppa in due parti della lunghezza una di 8,00 metri e di 4,80 metri l altra, entrambe di larghezza pari a 2,40 metri e dell altezza di 2,80 metri. Ciascuna delle due parti sarà una struttura prefabbricata da montare in opera, costituita da telai di acciaio inossidabile posti a interasse di m 2,40, formati da travi orizzontali e montanti ancorati al suolo, su cui le pannellature vetrate orizzontali e verticali sono fissate mediante appositi dispositivi tipo crociera, anch essi in acciaio inox. Questi accorgimenti evitano l utilizzo di telai perimetrali attorno ai pannelli di vetro, con l obiettivo di ottenere una struttura il più possibile trasparente e di minor impatto sull ambiente circostante. Lungo ciascun tratto del corridoio sono state localizzate due aperture contrapposte per permettere l uscita sul giardino. Le strutture in acciaio inox saranno dimensionate e progettate secondo la normativa vigente sulle costruzioni, trattandosi di un locale pubblico assimilato alla categoria C3 della Tab. 3.I.II.del D.M. 14/01/2008. Le vetrate saranno costituite da vetri stratificati chiari di spessore mm idonei a resistere ai carichi previsti per legge (spinta orizzontale della folla sulle pareti e carico della neve sulle lastre orizzontali di copertura) ma senza prestazioni particolari dal punto di vista dell isolamento termico, dato che i corridoi sfociano su spazi normalmente aperti. I montanti verticali della struttura saranno ancorati a cordoli in c.c.a. della sezione di cm 30x36, disposti lungo lo sviluppo del corridoio e uniti da una soletta dello stesso materiale dello spessore di cm 16 appoggiata su uno strato di materiale stabilizzato e compattato. La pavimentazione del corridoio sarà in lastre di pietra calcarea bianca locale, con elementi montati a correre. C.2 Spazio per eventi e manifestazioni. Lo spazio per manifestazioni è un area quadrata di 14,50 metri di lato, posta nel giardino in modo che la bisettrice dell angolo verso il porticato del Buon Gesù costituisca il suo asse di simmetria. Ove il tunnel interseca questo spazio si elevano due setti, aperti nella loro parte centrale inferiore, collegati da una soletta di copertura ad unire i due corridoi sopra brevemente descritti e che costituiranno il sostegno della tettoia tipo pergola bioclimatica. I due setti sono strutture portanti in conglomerato cementizio armato dimensionate secondo le norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14/01/2008. I due setti hanno spessore di cm 20, sono lunghi m 15,90 e alti m 4,54. Nella loro parte centrale inferiore è praticato un foro rettangolare della lunghezza di m 12,10 e dell altezza di m 3,16. Essi sono uniti da una soletta piana posta alla quota di m 3,16 dello spessore di cm 20. Quelle qui indicate sono le dimensioni della struttura al grezzo senza il rivestimento di legno. 3

5 Ai due lati dei setti sono posizionate le strutture di fondazione, ciascuna costituita da una piastra in c.c.a. dello spessore di cm 60 poggiata su pali di piccolo diametro (micropali) in numero di 12 per ciascuna piastra, del diametro teorico di cm 18, della lunghezza di 8,00 metri, intestati nello strato di terreno costituito da ghiaie addensate; la disposizione dei pali di fondazione è riportata nella Tav. 13 del progetto. I setti sono rivestiti con assi di legno di Cedro rosso canadese, dello spessore di cm 2 e dell altezza di cm 10, montate in aderenza tra loro e avvitate con viti su magatelli ancorati alla struttura in c.a. con appositi dispositivi di ancoraggio. Le viti dovranno essere disposte su allineamenti perfettamente verticali ad interasse cm 50, come evidenziato nella Tavola 7 del progetto. Lo stesso rivestimento ricopre sia la faccia inferiore sia la faccia superiore della soletta di copertura, a ricoprire il massetto per le pendenze e la soprastante guaina per impermeabilizzazione. Alle due estremità di ciascun setto in c.c.a. come riportato nella Tavola 7 del progetto sarà inserito il pluviale in rame per il deflusso delle acque meteoriche dalla copertura, inserito attraverso un controtubo in plastica da prevedere prima del getto del conglomerato cementizio. Queste strutture serviranno a sostenere le coperture temporanee dello spazio per eventi e manifestazioni costituite da due pergole bioclimatiche con lame frangisole orientabili con sistema integrato di illuminazione e di deflusso delle acque, fissate ai setti con lame frangisole parallele alla direzione della parete. Ciascuna delle due tettoie avrà dimensioni in pianta di m 5,45 x 14,45; la loro altezza dal pavimento sarà di m 3,50. La struttura delle pergole è costituita da profili orizzontali posti ai lati a "L" delle dimensioni di cm 19,5 x 22 x 10 e da profili centrali a "T" rovesciata da cm 24,5x22x10 in alluminio estruso, in lega primaria ai sensi della UNI Le lame orientabili avranno passo di cm 20, orientabili con rotazione modulare fino a 140, anch esse in alluminio estruso, lega primaria ai sensi della UNI Le strutture e le lamelle saranno in color tortora; la verniciatura sarà a polveri epossidiche a base di resina poliestere resistente ai raggi U.V. Le lamelle saranno comandate da un motore azionato da telecomandi. Esse possono essere orientate per regolare l illuminazione dovuta ai raggi solari, completamente chiuse per garantire la protezione dalla pioggia, e aperte nei casi di neve o di vento. Nella struttura sono integrati il sistema di smaltimento delle acque dalla copertura; la struttura è completa anche dei necessari cablaggi per il sistema di illuminazione, costituito da strisce di led fornite a parte. L orizzontamento a contatto con il terreno sarà costituito da una soletta in conglomerato cementizio armato dello spessore di cm 16 poggiata su uno strato di separazione dal terreno costituito da materiale calcareo in materiale riciclato opportunamente compattato, dello spessore di cm 20. Al di sopra della soletta sarà realizzato un massetto in calcestruzzo con pendenza dell 1,5% per consentire il deflusso verso l esterno delle acque meteoriche. La pavimentazione soprastante sarà in lastre di pietra di Trani. Lo spazio sarà illuminato da plafoniere poste sotto alle travi della struttura, anche se essa è dotata della possibilità di allestire un illuminazione rettilinea a led, con corpi illuminanti da montare entro apposite scanalature delle travi. C.3 Vano ascensore e altre strutture di collegamento verticale. L impianto ascensore sarà ubicato entro una costruzione a forma di prisma a base triangolare con pianta a forma di triangolo rettangolo sita all estremità del corridoio vetrato, con l ipotenusa della base parallela e adiacente alle mura di cinta del giardino, in prossimità 4

6 dell ingresso dalla pubblica via. Le sue dimensioni planimetriche saranno di m 8,42 e di m 5,98 per i lati perpendicolari; l altezza totale sarà di m 6,54. La posizione è stata scelta per far sì che questo piccolo manufatto funga da snodo ai due possibili accessi al giardino siti da questo lato: il Palazzo del Podestà e i percorsi urbani limitrofi. Le pareti esterne saranno rivestite in legno di Cedro rosso del Canada già descritto al punto precedente, scelto per la sua caratteristica di ossidarsi sotto l azione degli agenti atmosferici, assumendo una colorazione grigiastra che si integra perfettamente con il contesto in cui si inserisce. Questo manufatto sarà privo di infissi esterni, avrà una copertura piana da rifinita con massetto in pendenza del 2% per il deflusso delle acque meteoriche e guaina impermeabilizzante con superficie autoprotetta in lamina di rame; le parti perimetrali svettanti saranno ricoperte con scossalina in rame, come evidenziato nei particolari costruttivi della tav. 4 del progetto. La struttura portante dell edificio sarà in conglomerato cementizio armato, progettata ai sensi del D.M. 14/01/2008 e della Circolare 2 febbraio 2009, n Istruzioni per l applicazione delle Nuove norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio Essa è costituita da travi e pilastri e da due setti continui, uno a sostenere la spinta del terreno per la parte controterra, l altro a sorreggere le guide su cui si muove l ascensore. L orizzontamento di interpiano e quello di copertura saranno solai in c.c.a. gettati in opera alleggeriti con laterizio; la struttura di fondazione è una platea dello spessore di cm 40. Il progetto strutturale di questo manufatto è oggetto degli elaborati n. 8, 9 e 10. C.4 Nuova scala in conglomerato cementizio armato. La nuova scala esterna è posizionata nelle vicinanze del nuovo edificio per l ascensore. È costituita da due rampe, disposte tra loro a 90 gradi, con pianerottolo intermedio di forma quadrata; ogni rampa, della larghezza di m 1,80 è formata da 9 gradini con pedata di cm 30 e alzata di cm 16; il dislivello superato è di complessivi m 2,96. Essa è costituita da setti verticali in c.c.a. dello spessore di cm 25 e da una soletta rampante di pari materiale dello spessore di cm 14, con gradini riportati in calcestruzzo colorato con pigmenti di ossido di ferro sintetici aggiunti alla miscela cementizia direttamente nella centrale di produzione. Due di questi setti sono rivestiti in legno di Cedro rosso del Canada, mentre gli altri due sono realizzati in conglomerato cementizio colorato come sopra evidenziato. C.5 Tettoia vetrata. Per completare il percorso coperto tra i due edifici, oggetto del tema progettuale, si prevede di installare una tettoia in vetro sorretta da travi in acciaio ordita tra il manufatto del vano ascensore e una delle pareti interne del Palazzo del Podestà. Essa sarà realizzata con gli stessi materiali impiegati per il corridoio vetrato, vale a dire con pannelli orizzontali in vetro privi di telai perimetrali, accostati per mezzo di guarnizioni trasparenti e ancorati alla struttura portante mediante dispositivi a crociera in acciaio inox. La struttura portante è costituita da due travi in acciaio strutturale S275 con profili HE 240 B, ciascuna delle quali appoggiata con un dispositivo a carrello dalla parte del palazzo del Podestà e con un dispositivo a cerniera sul lato del nuovo edificio, per mezzo di una trave in aggetto rispetto alla superficie esterna. La tettoia, a forma di trapezio, avrà i lati maggiori della lunghezza di 13,30 e 7, metri; la sua larghezza sarà di m 2,25. 5

7 C.6 Opere di sostegno dei terrreni. In prossimità del manufatto sopra descritto sarà realizzata un opera di sostegno del terreno con la finalità di ampliare l area antistante Palazzo del Podestà, avere uno spazio sufficiente per la realizzazione della scala fino a raccordarsi con la scala esistente posta verso Nord e sostenere il terreno del giardino alla quota superiore. Il muro di sostegno come individuato nella Tav. 3 del progetto, unisce, in planimetria, le due scale esterne e sarà di altezza differente lungo il suo sviluppo, secondo il profilo disegnato nella Tav. 5. La sua altezza massima, a lato della seconda rampa della scala, è di m 4,20 per una lunghezza di m 4,51; il tratto degradante da questa quota all altezza minima di m 1,60, pari a quella del muro esistente, è lungo 7,83 m. Esso sarà dello spessore costante di cm 25 e sarà privo di rivestimenti, ma realizzato in conglomerato cementizio colorato mediante pigmenti di ossido di ferro sintetici da aggiungere alla miscela cementizia direttamente nella centrale di produzione. 6

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