PROVINCIA DI GORIZIA RASSEGNA STAMPA MERCOLEDÌ 9 NOVEMBRE Rassegna per testata/edizione

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1 PROVINCIA DI GORIZIA RASSEGNA STAMPA MERCOLEDÌ 9 NOVEMBRE 2011 Rassegna per testata/edizione

2 N Titolo Testata-Edizione Data 1 Dislessia, intesa Provincia-Burlo Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Bianca della Pietra - Provincia di Gorizia - 2 A2a assicura: nessun rischio per la citta' Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Enrico Gherghetta - 3 Censimento, file per la consegna dei moduli Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Provincia di Gorizia - 4 Scalo del futuro, progetto da 1,3 miliardi Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia - 5 Il piano gestione rifiuti al vaglio della V commissione Il del Fvg Provincia di Gorizia - 6 Protocollo tra istituzioni per combattere la sidlessia Messaggero Veneto Gorizia Bianca della Pietra - 7 Testamento biologico, ancora polemiche Messaggero Veneto Gorizia Provincia di Gorizia - 8 Pomoc otrokom z ucnimi tezavami Primorski Dnevnik Bianca della Pietra -

3 9 NOV 2011 Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Cronaca pagina 24 sanità Dislessia, intesa Provincia-Burlo Siglato il protocollo per fronteggiare una sindrome poco conosciuta La facciata del Burlo Garofolo Enti, associazioni, istituzioni. Tutti uniti, nell'isontino, per combattere i Disturbi specifici dell'apprendimento (Dsa). E' un passo importante verso il riconoscimento di un disagio tanto diffuso quanto poco conosciuto, quello di sindromi quali la dislessia, la disgrafia o la discalculia, per esempio, quello sancito ieri mattina in Provincia, a Gorizia. L'amministrazione provinciale, attraverso l'assessore al Welfare Bianca Della Pietra, ha posto la sua firma su un protocollo d'intesa che coinvolge anche l'associazione itaiana dislessia (Aid), il Burlo Garofolo di Trieste, l'ufficio scolastico provinciale e l'azienda sanitaria isontina. Proprio per questo in Provincia si sono dati appuntamento anche il direttore generale dell' Ass.2 Gianni Cortiula, il direttore dell'ufficio scolastico di Gorizia Arturo Campanella e, per l'aid ed il Burlo, la dottoressa Isabella Lonciari. Il patto, di durata triennale, ma rinnovabile dopo la scadenza, prevede che le quattro realtà coinvolte portino avanti tutta una serie di azioni finalizzate a favorire il riconoscimento precoce, ed il successivo trattamento, dei Disturbi specifici dell'apprendimento, che si stima colpiscano il 5% circa della popolazione scolastica. Troppo spesso, però, questi non vengono riconosciuti, ed il bambino che ne è affetto viene semplicemente considerato svogliato o, peggio, poco intelligente. La prima azione prevista dal protocollo è un corso a cui parteciperanno, tra Gorizia e Monfalcone, 279 insegnanti, i quali attraverso un percorso di 9 ore, a cui si aggiungerà un seminario di ulteriori tre ore impareranno come redarre un piano didattico personalizzato per gli studenti affetti da Dsa, e come utilizzare strumenti compensativi quali ad esempio speciali software, per venire incontro alle esigenze degli studenti. Ed a proposito di software, dalla Fondazione Carigo è già arrivato un contributo di 8mila euro a copertura parziale dell'acquisto di un sistema informatico che aiuterà l'unità operativa dell'età evolutiva e prevenzione, dell'azienda Sanitaria, a gestire meglio la diagnosi precoce del disturbo, vera chiave per contrastare il problema. (m.b.) Taglio medio

4 9 NOV 2011 Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Cronaca pagina 28 A2a assicura: nessun rischio per la città Lo ha dichiarato il responsabile Massimo Tiberga al sindaco Silvia Altran che però chiarisce: «Monitoreremo la situazione» di Giulio Garau «Sono 10 anni che denunciamo la situazione della Centrale di Monfalcone, sin dall inizio avevamo contrastato l autorizzazione dopo il 2001 a bruciare scarti animali e biomasse. Ora scoppia questo scandalo e noi continuiamo a dire che viene continuamente messa a rischio la salute dei cittadini. Avevamo detto che allora la società della centrale non era affidabile, ora con questa vicenda viene fuori che è stato bruciato qualcosa fuori controllo. Noi avevamo lanciato l allarme sul fatto che c è il rischio di no sapere cosa succede e i fatti lo dimostrano». È sgomento e scoraggiato il consigliere comunale di Cambiamo Monfalcone ed ex sindaco, Luigi Blasig. Nell ultima campagna elettorale per le comunali era stato uno dei più acerrimi nemici dell impianto energetico di Monfalcone. Ed ora la notizia dell inchiesta, anche se la parte lesa è la centrale, ha l effetto della benzina gettata nel fuoco. «Alla fine il problema è che abbiamo una centrale elettrica che brucia carbone, olio e biomasse in centro città e che anche se ci sono tutte le autorizzazioni non sappiamo quanto inquina veramente continua Blasig - e quello che è peggio non porta alcun beneficio o ricadute su Monfalcone, anzi solo disagi. Lo avevamo detto in campagna elettorale che non si stavano facendo le indagini corrette su fumi ed emissioni. E che la concessione per bruciare biomasse oltre a dare la possibilità alla centrale di avere un contributo dello Stato ha portato altri disagi. Poi non si è mai arrivati alla metanizzazione come prevedeva il Protocollo di intesa. È una responsabilità dell amministrazione. Abbiamo cercato di far capire alla città la situazione ed ora le cose vengono fuori e ci danno ragione». C è grande preoccupazione in città, il sindaco Silvia Altran è la prima a rendersene conto e fa sapere che «sta monitorando con grande attenzione la situazione» e che come primo responsabile della salute dei cittadini «andrà a fondo della vicenda pronta a rivalersi se verrà fuori che è stata messa a rischio la salute della popolazione». Ieri non appena si è conclusa Una veduta aerea della centrale termoelettrica l operazione il responsabile di A2a si è subito recato in Municipio per spiegare l accaduto al sindaco. «Stamattina (ieri ndr) ho ricevuto il responsabile di A2a Massimo Tiberga - fa sapere il sindaco - che mi ha aggiornato su quanto successo e che è conseguente alla denuncia dell azienda. Ovviamente la mia prima preoccupazione è stata quella sulla salute dei cittadini. L A2a ha voluto rassicurare, Tiberga mi ha detto che non c è stato alcun rischio per la popolazione e si è trattato di una truffa economica. Sono stati effettuati anche controlli dell Arpa che confermano che non ci sono stati problemi. Voglio comunque verificare bene cosa è accaduto e anche dopo le spiegazioni dell azienda monitorerò la situazione. Tutto ora è in mano all autorità giudiziaria, vedrò se ci sono implicazioni. E chiederò ancora una volta che sia convocato un tevolo della Regione sulla centrale, lo aspetto da tempo». L inchiesta è ancora in corso, come anche le indagini e il Wwf è cauto pur ribadendo le preoccupazioni: «C era già il problema del carbone e dell olio pesante - commenta il presidente Claudio Siniscalchi - che hanno pesanti ricadute ambientali, poi si è allargato alla biomasse su cui eravamo diffidenti. Non siamo in Alto Adige dove è pieno di residui di lavorazione del legno. Tutto il materiale a Monfalcone arriva da lontano. Senza contare che la centrale doveva essere riconvertita a metano. Noi siamo sempre stati contrari a questa centrale in mezzo alla città». Anche il presidente della Provincia Enrico Gherghetta sa bene che la centrale è un prbolema per Monfalcone: «Per questo ho già delle idee - annuncia - bisognerebbe fare qualcosa di diverso pensando all energia alternativa e riciclabile con i finanziamenti Ue. Ma ora preoccupiamoci all emergenza e puntiamo a chiudere nel 2013 i gruppi ad olio. Avere una centrale in città non è certamente bello, da quanto mi hanno detto comunque non sono state sforate le emissioni. E io devo riconoscere che è stato fatto un grande lavoro dal mio corpo della Polizia provinciale in collaborazione con i carabinieri del Noe. C è stata grande capacità di collegamento con questo corpo specializzato e le indagini sono state concluse con successo nella massima riservatezza». RIPRODUZIONERISERVATA Apertura

5 9 NOV 2011 Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Cronaca pagina 29 Censimento, file per la consegna dei moduli Operazioni a rilento. Il Comune ai cittadini: «Non c è fretta, avete tempo fino al 31 gennaio» I monfalconesi non hanno perso tempo. E a decine si presentano ogni giorno allo sportello dell ex albergo Roma (telefono ) per la riconsegna dei moduli del censimento. Una fila continua che ha colto alla sprovvista lo stesso ufficio, dove i modelli devono essere trascritti sul web alla presenza di chi li ha compilati, un operazione che dura 8 minuti circa. Premesso che sono circa 13mila i moduli da recepire, se si va avanti a questo ritmo ci vorrebbero 270 giornate lavorative per smaltirli. Ecco perchè il Comune, nel tentativo di evitare lunghe attese, rende noto che la scadenza per la riconsegna dei moduli non è il 20 novembre, ma il 31 gennaio «Quindi c'è tutto il tempo per la compilazione e la riconsegna», aggiunge il Comune che ricorda l orario (lunedì 9-12 e 15,30-17, martedì 9-12, mercoledì 11,30-13,30 e 16-18, giovedì e venerdì 9-12). Chi, pur essendo residente a Monfalcone prima del primo gennaio 2011, il 20 novembre non avrà ancora ricevuto il questionario, si dovrà rivolgere all ufficio di censimento. Il Comune ha pure indirizzato il servizio di mediazione linguistica all aiuto dei cittadini del Bangladesh per la compilazione dei moduli. Il tutto è compreso nel Piano di mediazione culturale che la Provincia di Gorizia ha riconfermato per il La novità sarà la gestione diretta della Provincia nella gara di affidamento, che comunque assicurerà a Monfalcone le stesse caratteristiche del precedente servizio. Il Piano 2011 infatti prevede «il mantenimento delle prestazioni di mediazione linguistico-culturale attivate sul territorio presso gli sportelli di maggiore accesso da parte dell'utenza immigrata, garantendo la continuità del servizio», e «la mediazione dei conflitti per agevolare l accesso alle prestazioni socio-occupazionali da parte dell'utenza immigrata e per prevenire i fenomeni di disagio sociale, discriminazione e tensione sociale». Taglio medio

6 9 NOV 2011 Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Cronaca pagina 29 Scalo del futuro, progetto da 1,3 miliardi L assessore Riccardi plaude al masterplan della Provincia, ma avverte: «La sfida è di tutto il sistema dell Alto Adriatico» di Giulio Garau Una banchina del porto di Monfalcone Monfalcone non ha più un sogno solo per far rinascere il suo scalo. Dopo il Superporto c è quello lanciato dal presidente della provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta, che ha incaricato lo studio Oneworks con esperti dell Università di Trieste e del Politecnico di Milano e che, per realizzare il masterplan di sviluppo (con investimenti sino a un miliardo e 358 milioni), ha integrato e sposato lo stesso progetto Unicredit. Ma per realizzarlo, oltre alla grande ambizione, dovrà sapere fin da subito che «la sfida non è solo di Monfalcone attrattore di sviluppo, ma come scalo con un ruolo importante da giocare nell intero sistema portuale dell Alto Adriatico». Giocano tutti e tre gli scali: Monfalcone, Trieste e Porto Nogaro. Niente più quindi atteggiamenti da «rendite di posizione, sono la zavorra», avanti tutta con la «concertazione di tutti i soggetti interessati» e soprattutto «sforzo collettivo di istituzioni e operatori». L assessore regionale non ha smesso di ripeterloieri a Gorizia allapresentazione del masterplan voluto dallaprovincia e presentato davanti a una sala affollata come non mai (non c erano più posti a sedere, c era gente in piedi), ha insistito sulla necessità di remare tutti insieme dalla stessa parte e ha spiegato che il progetto «sarà utile per proseguire». Il motore vero, perchè partano i sogni, è però il disegno di legge sulla portualità regionale che è in via di approvazione, che prevede una governance dove la Regione ha poteri di pianificazione e di concessione, ma che istituisce «un luogo dove tutti quelli che hanno responsabilità diretta sul porto possano dire la loro». Ad iniziare dal Comune di Monfalcone che ha un ruolo primario con le intese da attuare con la Regione sullo sviluppo dello scalo e il suo inserimento nel tessuto cittadino C è anche una terza questione, un pregio della legge che secondo Riccardi «è coraggiosa»: apre la strada (con il project financing) agli investimenti dei privati. Un passaggio fondamentale per uno scalo che deve avere requisiti di mercato ritagliati sulle esigenze dell operatore che porta i traffici. Non c è più tempo da perdere, Riccardi lo sa ed anche per questo ha spiegato di aver dato la possibilità al territorio di lavorare sin da subito e far valere»le competenze locali». La Regione infatti «ha fatto tre normecondivise dallo Stato: portare l escavo a 12 metri e mezzo, un opera su cui abbiamo messo i soldi, riconoscendo al sistema locale la diretta responsabilità di attuarlo». Poi c è il Piano regolatore da costruire «nell ottica del CorridoioAdriatico Baltico», infine la legge regionale sulla governance dello scalo. Sull escavo si è già partiti, lo ha confermato ieri il presidente dell Azienda speciale porto, Emilio Sgarlata,: «Il Consorzio per lo sviluppo economico sta preparando il progetto preliminare che sarà pronto entro il 15 dicembre. Entro 20 giorni dopo l approvazione della Regione sarà attuato e i lavori saranno conclusi entro il 2013». Positive anche le impressioni di Sgarlata sul progetto della Provincia: «Utile ad individuare le nuove priorità dello scalo». Non si può attendere però che il sogno si avveri, Gherghetta ha riportato tutti con i piedi per terra insistendo sullanecessità di partire già da subito con qualcosa di concreto. «Non c è solo un progetto a lungo termine, ma anche uno a breve per averel attenzione degoli operatori locali, motori del porto». C è il pacchetto di base con un primo allungamento della banchina accanto agli interventi di priorità immediata: l escavo del canale, la realizzazione del bivio ferroviario San Polo e il piano regolatore del porto «che potrà trarre spunto dalle nostre idee del masterplan». Oneworks, a lungo termine, non solo prevede investimenti da 1 miliardo e 350 milioni, ma ancheuno scalo chediventa volano di traffici fino a 2,5 milioni di teu l anno, con oltre 4 mila posti di lavoro, un valore aggiunto di 248 milioni e un fatturato stimabile in quasi 450 milioni all anno. «Il porto ha grosse potenzialità, il consiglio si è impegnato a fondo per fare le valutazioni, crede nello sviluppo del progetto e vuole trovare gli strumenti adatti per crescere - ha detto il sindaco Silvia Altran -. Il Comune in prima battuta è stato chiamato in causa sul Piano regolatore. Ci sarà massimo impegno». E servirà anche impegno nella promozione del territorio per trovare l operatore internazionale interessato a investire e a portare traffici. Francesco Giacobone, del ministero delle infrastrutture e trasporti che ha finanziato il masterplan ha fatto capire che non c è soltanto l interesse di Maersk: «Ci sono i cinesi che hanno soldi e vogliono investire in Italia. E in futuro non basterà portare il canale a 12,5 metri, bisognerà arrivare a 16 per accogliere le supernavi». RIPRODUZIONERISERVATA Apertura

7 9 NOV 2011 Il del Fvg Attualita' pagina 11 CONSIGLIO REGIONALE Il piano gestione rifiuti al vaglio dei lavori della IV commissione La prevenzione, il riutilizzo, la raccolta differenziata, il trattamento del rifiuto urbano non differenziato, il recupero energetico, gli impianti e le discariche, tutti argomenti che saranno al centro delle modifiche al Piano regionale di gestione dei rifiuti, al quale è abbinato il rapporto preliminare di valutazione strategica ambientale. Gli elementi qualificanti del progetto, sono stati illustrati ieri alla IV Commissione del Consiglio regionale, dal vicepresidente della Giunta Luca Ciriani. Oltre all'obiettivo di raggiungere entro il 2012 il 65% di raccolta differenziata a livello di territorio comunale, le novità di maggior rilievo riguardano la previsione di un unico ambito territoriale ottimale (ATO) coincidente con il territorio regionale e la formulazione di una serie di criteri per la localizzazione degli impianti invece della precedente cartografia. Importante notare, è stato detto, come già nel 2009 ci sia stata un'inversione di tendenza a livello regionale, con la quantità di rifiuti differenziati che per la prima volta ha superato quella degli indifferenziati, tendenza che nel 2010 si è ulteriormente consolidata. Proprio rispetto alla raccolta differenziata, nel 2010 la provincia di Gorizia ha raggiunto il 56,67%, Pordenone ben il 72,53%, Udine il 54,38%, mentre il fanalino di coda è Trieste con solo il 20,30%. Il parere sul Piano verrà espresso il 7 dicembre, dopo aver sentite le argomentazioni delle autonomie locali. Spalla destra

8 9 NOV 2011 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 27 provincia Protocollo tra istituzioni per combattere la dislessia Si amplia la collaborazione avviata dalla Provincia per dare risposta ai problemi di dislessia, che affliggono oggi il 5% della popolazione studentesca. Per mettere in campo azioni concrete che possano aiutare bambini e ragazzi, è stato sottoscritto un protocollo d intesa tra l amministraziione, l Associazione italiana dislessia, l Istituto per l infanzia Burlo Garofolo di Trieste, l Ufficio scolastico regionale e l Unità operativa età evolutiva e prevenzione handicap dell Azienda sanitaria Isontina. Le finalità dell accordo sono state illustrate dall assessore provinciale al welfare, Bianca Della Pietra, affiancata dal direttore generale dell Azienda sanitaria, Gianni Cortiula, dal dirigente dell ex ufficio scolastico provinciale Arturo Campanella e da Isabella Lonciari del Burlo. Tra le iniziative attuate vi sono due corsi di formazione per insegnanti, per la preparazione di piani didattici personalizzati e per l uso dei cosiddetti strumenti compensativi. Inoltre è stata presentata richiesta alla Fondazione Carigo per avere un contributo per l acquisto di software riabilitativi. (f.s.) Taglio basso

9 9 NOV 2011 Messaggero Veneto Gorizia Provincia pagina 29 GRADISCA Testamentobiologico,ancorapolemiche GRADISCA Riesplode la polemica sul testamento biologico. Sul delicato tema del fine vita torna a farsi sentire Lorenzo Cenni, cittadino gradiscano esponente dell associazione radicale Trasparenza è partecipazione, che in una nota esprime la sua soddisfazione nell aver appreso che da lunedì nel capoluogo udinese è possibile depositare il proprio testamento biologico, grazie anche all ordine dei notai della Provincia di Udine che si è reso disponibile a fornire il servizio di autenticazione delle firme. A mitigare la gioia di Cenni c è però la constatazione che «a Gradisca, con sindaco e maggioranza comunale di centrosinistra come a Udine, si è andati nella direzione esattamente opposta», ricordando come l amministrazione comunale sia stata la prima in regione a dotarsi del testamento biologico, ma anche la prima a sospendere il servizio «dopo aver ricevuto la circolare minacciosa dei Ministri Maroni-Fazio-Sacconi, nonostante l Anci aveva emesso un parere molto ben motivato sull'inefficacia della circolare». L assessore comunale alla sanità Giuseppe Latella spiega la posizione del Comune gradiscano: «Il provvedimento di Udine è lo stesso preso dalla Provincia di Gorizia in convenzione con i notai. Noi abbiamo preso atto della circolare ministeriale e abbiamo sospeso il servizio all ufficio anagrafe, l intenzione è di convocare un incontro con la Provincia e i sindaci dei comuni isontini per decidere insieme come agire. Chi vuole, intanto, può depositare le proprie volontà alla Provincia». (g.p.) RIPRODUZIONE RISERVATA Taglio alto

10 9 NOV 2011 Primorski Dnevnik Provincia pagina 15 GORICA - Disleksija Pomoč otrokom z učnimi težavami Zgodnje odkrivanje učnih težav, kot so disleksija, dispraksija in diskalkulija, je za otroka izredno pomembno. Te motnje pri usvajanju znanj in spretnosti, ki so prisotne pri približno petih odstotkih šolske populacije, pogosto vodijo v upad motivacije in psihološke težave, zato je ključnega pomena, da se otroku čim prej začne pomagati pri njihovem premoščanju. Pri zgodnjem odkrivanju simptomov lahko odigrajo ključno vlogo predvsem družine, vzgojitelji in učitelji, ki pa morajo biti seveda primerno informirani in pripravljeni. In ravno ozaveščanju staršev in šolnikov ter drugim pobudam, ki so namenjene odkrivanju in zdravljenju specifičnih učnih težav, je namenjen sporazum, ki so ga podpisali goriška pokrajina, goriško zdravstveno podjetje, Združenje za disleksijo AID, bolnišnica Burlo Garofolo iz Trsta in deželni šolski urad, ki želijo s sodelovanjem in izmenjavo informacij čim večjemu številu otrok omogočiti kakovostno življenje in možnost izobraževanja. Podoben sporazum sta pokrajina Gorica in združenje AID že podpisala lani, zdaj pa so k njemu pristopile še druge ustanove. Pobudo so včeraj na pokrajini predstavili odbornica Bianca Della Pietra, direktor zdravstvenega podjetja Gianni Cortiula, predstavnik deželnega šolskega urada Arturo Campanella in psihologinja Isabella Lonciari, ki je zaposlena v bolnišnici Burlo Garofolo in sodeluje z združenjem AID. Bianca Della Pietra je povedala, da je na vzgojnem področju vzajemno sodelovanje med različnimi institucijami izrednega pomena.»število odkritih otrok s specifičnimi učnimi težavami v zadnjih letih narašča. Čeprav postanejo simptomi očitnejši na osnovni šoli, je pomembno, da se temu posveča pozornost tudi v vrtcih,«je povedala odbornica. V okviru protokola so že organizirali tečaja za vzgojitelje, učitelje in profesorje, ki je posvečen problemu specifičnih učnih težav pri otrocih in pripravi posebnih učnih načrtov. Prvi tečaj se je začel včeraj v Gorici (nanj se je prijavilo 142 šolnikov), drugi pa bo potekal v Tržiču (prijavljenih je 137 šolnikov). Odbornica je dalje povedala, da načrtujejo tudi druge pobude, kot je nakup posebnih računalniških programov za operativno enoto za razvojno obdobje goriškega zdravstvenega podjetja in sodelovanje pri projektu»idea doposcuola«. (Ale) Spalla destra

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