La collezione Octa si articola intorno a una delle invenzioni più audaci di F.P.Journe. Si tratta di un calibro automatico progettato in modo da

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1 La collezione Octa si articola intorno a una delle invenzioni più audaci di F.P.Journe. Si tratta di un calibro automatico progettato in modo da poter accogliere svariati tipi di complicazioni lasciando immutate le sue dimensioni. Autentico cronometro, questo movimento è il risultato di un equilibrio ideale tra potenza, capacità e rendimento. 44

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6 «La costruzione del calibro Octa è meno legata alla storia dell orologeria di quanto lo siano invece i modelli con remontoir d égalité o con dispositivo di risonanza, ma incarna un ideale dell orologeria: riuscire a dotare gli orologi della massima precisione e autonomia possibile! «Possiamo ricordare qui il caso di Jobst Bürgi, il quale ricorse al remontoir d égalité per garantire al suo orologio un autonomia di tre mesi. E possiamo osservare tra l altro che, se gli orologi dei campanili erano collocati così in alto per risultare più visibili, lo erano anche e soprattutto perché la discesa che dovevano compiere i pesi a trazione durava spesso un mese intero. Per prolungare nel tempo il funzionamento degli orologi si sono inventati svariati sistemi, più o meno efficaci. Poiché il volume disponibile negli orologi da polso è limitato, neanche la molla poteva avere le dimensioni che si sarebbero desiderate. Gli orologiai escogitarono allora una soluzione ingegnosa: aggiungere all ingranaggio consueto un altra ruota, in modo da prolungare il tempo di srotolamento della molla. Sfortunatamente, nell usare questo sistema anche con una molla più potente constatarono che al bilanciere affluiva poca energia. Per rimediare a questo inconveniente adottarono un bilanciere più piccolo, che consumava meno energia ma che perdeva parecchio in termini di stabilità della regolazione. Proprio per questa ragione non è raro constatare che, in certi orologi di questo tipo, dopo qualche giorno di funzionamento la precisione è molto aleatoria. «Inutile dire che questa sfida mi attraeva moltissimo! Ero convinto che la migliore soluzione, e anche la più evidente, per accrescere la durata di marcia consisteva nell aumentare la capacità di srotolamento della molla. Il difficile fu inserire la molla allo stesso livello della ruota e dello scappamento, date le sue dimensioni: 1 metro di lunghezza e 1 millimetro di spessore! Poiché la coppia fornita da questa molla era debole, potevo disporre di una ricarica automatica rapidissima (1h e 30, in base al ciclo del test Chappuis, per oltre cinque giorni di funzionamento). «Vinta la sfida rappresentata dall autonomia del calibro automatico, mi sono dedicato a un altro tipo di problema. Volevo riuscire a inserire nello stesso movimento diverse complicazioni, per esempio: riserva di marcia e grande datario, cronografo con dispositivo Fly-back e grande datario, calendario annuale ad andamento retrogrado ecc. E tutto questo conservando le stesse identiche dimensioni per tutti i modelli della collezione Octa! «Mi ci sono voluti tre anni di ricerche e oltre due anni di perfezionamenti, prima di poter presentare al pubblico il mio calibro automatico. Anche in questo caso si tratta di una prima mondiale.» François-Paul Journe

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8 Come anticipare il futuro in un orologio contemporaneo Inserire in uno stesso calibro le varie complicazioni che figurano nella collezione Octa richiede agli orologiai specializzati un estrema elasticità mentale e una grande capacità di adattamento. Devono conoscere a memoria questo nuovo movimento automatico, se vogliono mettersi in grado di ospitarvi le tante varianti tecniche caratterizzate da dimensioni rivoluzionarie. Quando François-Paul Journe decise di creare una gamma di orologi da polso automatici, aveva in mente due obiettivi: offrire migliori prestazioni e proporre una collezione in cui tutti i modelli fossero caratterizzati dal fatto di possedere le stesse dimensioni, quali che fossero le complicazioni aggiunte. François-Paul Journe, che possiede una mente singolarmente dotata per escogitare soluzioni spaziali fuori del comune, è riuscito a risolvere questo duplice problema grazie al calibro automatico Octa. Progettato in modo da non superare i 30 mm di diametro e i 5,7 mm di spessore, qualunque sia la complicazione aggiunta, questo movimento si è imposto come il primo movimento automatico provvisto di una riserva di marcia sufficiente a garantirgli una precisione cronometrica di cinque giorni (centoventi ore) anche se non viene indossato. Di norma gli orologi di tipo classico dotati di una lunga riserva di marcia hanno un punto debole: il bilanciere di piccole dimensioni è più sensibile agli urti e ai movimenti del polso. François-Paul Journe ha creato una struttura compatta che permette l adozione di un bilanciere di grandi dimensioni (10,1 mm nel calibro Octa), e che possiede un inerzia adeguata ad assicurare un elevata stabilità alla regolazione. Il bilanciere, che è senza racchetta, oscilla con una frequenza di alternanze/ora e viene regolato in modo dinamico nelle cinque posizioni che l orologio può assumere stando al polso. Piccoli contrappesi metallici permettono di accelerare o ritardare il moto del bilanciere modificando il suo raggio d inerzia, e senza quindi intervenire sulla spirale.

9 Octa Réserve de Marche Rotore d oro 22 carati ad azione bidirezionale Bariletto di grande capacità Contrappeso di regolazione Bilanciere cronometrico di grandi dimensioni Questo movimento possiede una potenza cospicua, grazie a una molla lunga circa 1 metro che fornisce al meccanismo una coppia di 850g. La perdita di amplitudine si limita al 25% quando la riserva di marcia è esaurita. L orologio continua comunque a funzionare per altre trenta ore circa oltre ai cinque giorni, ma senza più assicurare la stessa precisione cronometrica. Inoltre il sistema rapido di ricarica, progettato in funzione di un elevato rendimento, agisce nei due sensi. Su un simulatore di tipo classico (ciclo del test Chappuis) il movimento si ricarica in un ora e trenta. Ciò significa che chi usa l orologio non ha difficoltà a mantenere, grazie ai movimenti spontanei del polso, una riserva di marcia sufficiente. Un lungo periodo di inattività diminuisce tuttavia l apporto iniziale di energia. Questo inedito progetto, frutto di una padronanza tecnica assoluta, offre la massima riserva di marcia utile per un movimento a carica automatica, senza comprometterne la precisione. Il calibro Octa è il risultato di un equilibrio ideale tra potenza, capacità e rendimento, che conferisce agli orologi della collezione Octa una tenuta ineguagliata della precisione. 52

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13 Octa Chronographe François-Paul Journe ha rivoluzionato radicalmente, con il suo Cronografo Octa, l idea classica del cronografo. Questa complicazione inserita nel calibro Octa automatico di 30 mm di diametro e 5,7 mm di spessore è collocata sotto il quadrante, in uno spazio che misura appena 1 millimetro in altezza e che è occupato inoltre dai dischi concentrici del grande datario. Per ottenere questo risultato eccezionale, François-Paul Journe ha appiattito la consueta ruota a colonne trasformandola in ruota a camme. Ora quindi sono i bordi sagomati ad agire sulle leve del cronografo. Così una semplice leva scorrevole azzera i secondi e i minuti del cronografo, liberando i freni nel momento in cui entra in contatto con gli elementi sagomati appositamente per azzerare le lancette. Sono due novità, queste, che permettono di ridurre il meccanismo a tre livelli. Più compatto rispetto alla norma, questo movimento risulta molto robusto e garantisce un elevata affidabilità a lungo termine. Il Cronografo Octa è dotato del dispositivo Fly-back (Ritorno in volo), di una funzione di azzeramento e di un contatore di 60 minuti. Sul quadrante principale la data appare in grandi dimensioni, grazie a un sistema brevettato. I quadranti secondari delle ore, dei minuti e dei secondi sono d argento guilloché, e sono avvitati al quadrante principale, d oro 18 carati. 56

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17 Octa Calendrier Il calendario annuale è la terza complicazione inserita nel calibro Octa automatico, l unico movimento di questo tipo che garantisce una riserva di marcia di almeno cinque giorni con una precisione cronometrica anche quando l orologio non viene indossato! L originalità che caratterizza ognuna delle complicazioni Octa consiste nel fatto che in tutti i modelli della collezione c è la stessa identica piastra. Il meccanismo deve adeguarsi perciò alle fresature e alle forature comuni ad altre complicazioni. E deve potersi inserire in uno spazio di appena 1 millimetro di altezza. Ancora una volta François-Paul Journe è riuscito incredibilmente a ospitare in questo movimento automatico cinque giorni una complicazione voluminosa un calendario annuale ad andamento retrogrado senza modificare le dimensioni originarie del meccanismo: 30 mm di diametro e 5,7 mm di altezza. Il calendario, che indica il giorno e il mese attraverso due finestrelle, scatta istantaneamente e tiene conto dei mesi di 29, 30 e 31 giorni. Il calendario annuale dell Octa passa automaticamente da un mese all altro. L unica correzione manuale va eseguita alla fine del mese di febbraio per tre anni ogni quattro. Negli anni non bisestili il calendario va fatto avanzare dal 28 al 29 febbraio con un semplice giro della corona: così facendo passerà automaticamente dal 29 febbraio all 1 marzo. 60

18 Il meccanismo del calendario annuale è azionato da una grande corona con ingranaggio interno che circonda la meccanica. Questa corona agisce ogni ventiquattro ore sulla grande leva che fa avanzare giorno dopo giorno la ruota del calendario, che a sua volta aziona la ruota dei mesi tramite un rastrello del datario. La grande corona governa inoltre il ciclo regolare dei sette giorni. Il passaggio automatico del calendario dalla fine dei mesi brevi al primo giorno del mese successivo è programmato da una camma montata sulla ruota dei mesi. I cinque intagli praticati sul suo perimetro, che corrispondono ai mesi di 30 e di 28 giorni, agiscono sulla corsa del grande braccio. Uscendo dagli intagli alla fine dei mesi di 30 giorni, il grande braccio si alza e fa avanzare di due scatti la ruota del datario. Nei mesi di aprile, giugno, settembre e novembre la lancetta della data passa così dal 30 all 1 del mese successivo. L intaglio di febbraio, che è più profondo, fa avanzare il datario di tre scatti, dal 29 febbraio all 1 marzo. Occorre azionare la corona soltanto alla fine del mese di febbraio di 28 giorni (tre anni su quattro) per fare avanzare la data fino al 29 febbraio negli anni non bisestili. La lancetta del datario percorre la sua scala seguendo il dorso curvo di una camma a chiocciola solidale con la ruota del datario. L ultimo giorno del mese la leva del datario arriva alla fine della chiocciola e riporta la lancetta all inizio della scala. Il pignone dell asse del datario retrogrado è imprigionato tra due rastrelli tesi da una molla a lama incorporata. L asse che regge la lancetta indica la data senza gioco, e le assicura un ritorno controllato.