Il movimento. Prof.Diego Trombello 1
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- Elena Donato
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1 Il movimento Prof.Diego Trombello 1
2 MUOVERSI E' UNA NECESSITA' Ci si può muovere da soli, oppure in compagnia, semplicemente per partecipare oppure per vincere o per star bene, Ci si muove per divertirsi Per emozionarsi 2
3 Capacità motorie sono i prerequisiti indispensabili per la realizzazione del movimento capacità motorie capacità condizionali capacità intermedie Potenzialità metaboliche Muscolari capacità coordinative precisione del movimento Velocità mobilità adattamento Resistenza Forza rapidità controllo direzione organizzazione 3
4 La prestazione è costituita da: Controllo Costituzione Condizione Coordinazione 4
5 Il controllo l insieme dei processi, emotivi, cognitivi e motivazionali 5
6 La costituzione Le caratteristiche antropometriche (anche trasmissione genetica): 1) misura dei segmenti corporei 2) composizione corporea 3) mobilità articolare 6
7 L E C A P A C IT A ' IN T E R M E D IE mobilità articolare! è la capacità di un distretto articolare di realizzare un movimento nel modo più ampio possibile sistema scheletrico apparato muscolare sistema nervoso 7
8 L E C A P A C IT A ' IN T E R M E D IE La Rapidità! la capacità di eseguire azioni motorie in un tempo minimo, senza produzione di affaticamento. Verchosanskij sostiene che "la rapidità è una proprietà generale del sistema nervoso centrale, che si manifesta in maniera totale nella reazione motoria e quando vengono eseguiti movimenti senza sovraccarichi 8
9 LE CAPACITA' INTERMEDIE L o s v ilu p p o in a d e g u a to d e lla M o b ilità A rtic o la re lim ita : la massima velocità di esecuzione la forza massima l economia del gesto l apprendimento tecnico 9
10 la muscolatura e la mobilità agonisti ed antagonisti L impulso nervoso che raggiunge la fibra muscolare ne determina l attivazione, cioè l accorciamento. L accorciamento di tutte le fibre muscolari disponibili rende possibile la contrazione dell intero muscolo. Il muscolo attivato che si contrae è definito AGONISTA. Da Livio e Viola L accorciamento del muscolo AGONISTA ha una conseguenza: l allungamento forzato del muscolo che compie il movimento opposto. Questo secondo muscolo è denominato ANTAGONISTA e in pratica permette di bilanciare l azione dell AGONISTA. La capacità di contrarre l AGONISTA e di rilassare l ANTAGONISTA, consente di operare correttamente sulla mobilità 10
11 La condizione Il livello di efficienza delle capacità condizionali: Forza( capacità di vincere una resistenza attraverso una contrazione muscolare) Resistenza(capacità di protrarre un lavoro a lungo nel tempo e far fronte all'insorgere della fatica) velocità(compiere movimenti nel più breve tempo possibile;la velocità è una particolare espressione della rapidità nella quale al fattore tempo si aggiunge il fattore spazio (100 metri).) 11
12 L im iti d e lla v e lo c ità L'incremento della velocità di traslocazione si realizza con una giusto dosaggio di frequenza e ampiezza. Attenzione all'aumento della frequenza dei movimenti: può aumentare eccessivamente a discapito della velocità di spostamento Attenzione all ampiezza dei movimenti: può ridursi fino a compromettere l efficienza del gesto. L accorciamento involontario dell ampiezza di una sequenza motoria, ad esempio del passo, può essere legato: a) ad una carenza di forza b) ad una inadeguata percezione del movimento La verifica del tecnico consente di evitare l acquisizione involontaria ed incontrollabile di azioni errate 12
13 Carico fisico: l insieme degli stimoli dell allenamento 1 Cos è lo stimolo E l elemento/i che determina la variazione di un sistema rispetto alla condizione iniziale. sistema = organismo stimolo = esercizio fisico 2 elementi dello stimolo 3 Il carico può essere: intensità interno: specificità risposta dell organismo durata allo stimolo proposto grandezza esterno: densità è il compito proposto, lo stimolo utilizzato per raggiungere un obiettivo 13 dall allenatore
14 intensità Consideriamo un compito; il grado, il livello di impegno richiesto rispetto alla massima capacità del soggetto di eseguire quel compito, rappresenta l intensità. Possiamo dire che l intensità dipende dal rapporto tra grandezza dello stimolo e capacità del sistema. 14
15 E possibile calibrare l intensità considerando: specificità Uno stimolo, in base alle proprie peculiarità, determina una risposta del sistema. Il fatto che quello stimolo dia luogo a quella reazione e non ad un altra, ne costituisce la specificità. durata La quantità di tempo in cui si manifesta contribuisce alla caratterizzazione dello stimolo. La durata è strettamente connessa alla specificità dello stimolo stesso 15
16 La coordinazione Il grado di sviluppo e di efficacia della capacità di organizzare, dirigere, controllare ed adattare il movimento 16
17 Capacità coordinative: organizzare, dirigere, controllare, adattare il movimento Secondo Bernstein la coordinazione può essere: a mappa rigida: ripetizione di una forma ideale in modo costante (sport ciclici) a mappa elastica: variazione, adattamento di gesti conosciuti a nuove situazioni al fine di raggiungere un obiettivo Per Meinel la cap. coordinativa generale dipende da tre fattori: capacità di apprendimento: disposizione all acquisizione di un nuovo gesto (velocità apprendimento) capacità di controllo: precisione nell esecuzione del gesto capacità di adattamento e trasformazione: variazione del gesto in funzione delle diverse situazioni 17
18 Le fasi della coordinazione motoria coordinazione motoria comprensione del compito sviluppo di una prima immagine del movimento coordinazione grezza dalla comprensione del compito alle prime esecuzioni complete (grossolane) coordinazione fine sviluppo automatismi maggiormente perfezionati perfezionamento della coordinazione fine disponibilità variabile: adattamento alle diverse situazioni della tecnica corretta 18
19 Il movimento 1 Come si realizza: definizione dello scopo da raggiungere (obiettivo dell azione) scelta della risposta adeguata (scelta del programma motorio) anticipazione del risultato (anticipazione mentale del risultato del programma scelto) esecuzione del gesto confronto gesto realizzato e scelta anticipata regolazione dell azione 2 La via del movimento cervello midollo spinale nervi muscoli unità motorie analizzatori 3 attività muscolare muscoli agonisti muscoli antagonisti 19
20 Sentire il movimento L attività di organizzazione, direzione, controllo, adattamento del movimento è resa possibile, tra l altro, dalla capacità di ricevere informazioni da parte del nostro computer di bordo : il sistema nervoso 20
21 Sistema nervoso Interviene nel controllo e nella regolazione di tutte le funzioni del nostro organismo. All interno di questa complessa struttura distinguiamo: Il sistema nervoso centrale Il sistema nervoso periferico 21
22 Sistema nervoso centrale Comanda, organizza e controlla l attività del corpo umano. E costituito da: Encefalo Midollo spinale 22
23 Sistema nervoso periferico E costituito dai nervi. Consente il collegamento con i distretti periferici. Al sistema nervoso periferico appartiene anche il sistema nervoso autonomo 23
24 Sentire il movimento La raccolta di dati è affidata a cellule specializzate: i recettori periferici Sono cellule nervose in grado di rilevare una forma di sensibilità: trasformano l energia incidente in un fenomeno elettrochimico 24
25 Sentire il movimento Le informazioni propriocettive (posizione del corpo, tensione di muscoli, articolazioni e tendini), ed enterocettive (fame, sete, variazione di pressione del sangue), provenienti dall interno del nostro corpo; quelle esterocettive con i dati esterni al nostro corpo Sono condotte dai nervi verso il SNC e 25
26 Raggiungono la corteccia cerebrale. Qui vi sono zone specifiche deputate al riconoscimento delle informazioni provenienti dalla periferia. 26
27 Sentire il movimento Sulla base di queste informazioni i centri superiori sono in grado di controllare in tempo reale l azione in corso I dati raccolti descrivono, istante per istante, come sta avvenendo il movimento. Muscoli, tendini, articolazioni contengono recettori in grado di percepire le variazioni di forza e pressione che si realizzano durante la loro azione. 27
28 Controllo del movimento Gli analizzatori: a Raccolgono, elaborano, Semplificando, possiamo gli stimoli che provengono dall esterno e dall interno dire che svolgono una dell organismo inviandoli duplice funzione successivamente ai centri superiori. b Aggiornano in tempo reale i centri nervosi da cui partono i comandi operativi, su ciò che sta accadendo. 28
29 Gli analizzatori Sono strutture in cui interagiscono recettori sensoriali vie afferenti formazioni nervose aree corticali Operano come filtri estraendo rapidamente dalla massa degli impulsi raccolti dai recettori i dati ritenuti in quel momento maggiormente significativi per quella determinata situazione 29
30 Controllo del movimento Tipi di analizzatori ottico ( visivo ) stato dinamico (vestibolare) acustico cinestesico (motorio) tattile 30
31 Analizzatori stato dinamico e cinestesico Stato dinamico (vestibolare) Ci informa delle accelerazioni a cui il corpo è soggetto, in particolare angolari, e, della posizione della testa rispetto al corpo. Le sue informazioni consentono di controllare e regolare l equilibrio Cinestesico ( motorio ) Elaborando informazioni riguardanti il movimento ne consente la regolazione. L apprendimento tecnico è condizionato dal grado di sensibilità di questo analizzatore. La sua sensibilità risulta maggiormente elevata in atleti praticanti discipline polivalenti. Il maggior livello tecnico dipende da una maggiore capacità di differenziazione cinestesica: soprattutto in relazione alla disciplina praticata(specificità). 31
32 Analizzatori la reafferenza L invio continuo di dati, di informazioni aggiornate, ai centri nervosi da cui sono partiti i comandi, ( retroazione ) consente alle strutture nervose il confronto tra ordini emessi ed esecuzione reale. La modulazione e l eventuale correzione, a seguito del dispositivo di retroazione, dei comandi motori in esecuzione prende il nome di reafferernza ( feed - back ) Tipi di feed - back intrinseci: informazioni dall interno, dal corpo estrinseci informazioni dall esterno del corpo 32
33 Tipi di feed back Intrinseci (interni ) - analizzatore motorio - analizzatore vestibolare Inviano alla corteccia cerebrale la informazioni raccolte da recettori nervosi localizzati nella cute, nei muscoli, nei tendini, nelle articolazioni, a livello vestibolare. Estrinseci (esterni ) Si realizzano per effetto delle informazioni che l allievo riceve dall esterno: - Attraverso la visione diretta (ma parziale ) del proprio movimento. - Da fonti esterne (istruttore, compagno ). nota: Le reafferenze esterne hanno il compito di rendere disponibili, coscienti e fruibili le informazioni interne 33
34 Ricordare il movimento Le acquisizioni motorie possono essere memorizzate; questa particolarità consente: a) Di scegliere il movimento o la sequenza di movimenti più adeguata per risolvere per una situazione già sperimentata b) Di accedere alle informazioni di carattere sensopercettivo che hanno accompagnato le precedenti acquisizioni ( impronta motoria) 34
35 Due tipi di memoria motoria A lungo termine Ha un grande capacità (spazio, volume) Rende duraturo l apprendimento E importante: 1) la sua formazione 2) La capacità di una rapida rievocazione dei contenuti A breve termine Ha una limitata capacità Consente: 1) Il passaggio delle acquisizioni al settore della memoria a lungo termine 2) Il confronto tra le percezioni attuali e quelle presenti nella memoria a lungo termine 35
36 maturazione La ricchezza delle sperimentazioni (esplorazione orizzontale e verticale) L orientamento verso le corrette percezioni Il controllo cosciente degli esercizi Consentono la valida educazione delle attività senso-percettive 36
37 Tipi di movimento movimento volontario dipende dalla volontà (corteccia cerebrale) automatico la corteccia cerebrale svolge soprattutto azione di controllo (pilota automatico) riflesso circuito stimolo / reazione a livello di midollo spinale 37
38 Il movimento automatico E l elemento chiave, la base dell apprendimento motorio. a Consente di realizzare un gesto in forma grossolana senza che la coscienza intervenga direttamente. b I centri superiori, che possono non intervenire nel controllo globale del gesto, sono nella condizione di prestare attenzione ad altre informazioni che li raggiungono. c La coscienza, la volontà, può comunque intervenire in qualsiasi momento per riprendere governare il processo di realizzazione del movimento. d In tale situazione l apprendimento può essere indirizzato verso l acquisizione dei particolari, all affinamento dell azione 38
39 Forme complesse di movimento 1 Schemi motori 2 Schemi motori di base possono essere definiti come: sequenze di movimenti automatici realizzate in modo automatico Strutture motorie indispensabili per l attività terrestre. Appaiono per primi e si sviluppano con la pratica; naturalmente 3 Abilità motorie azioni indirizzate all acquisizione di un forma o struttura motoria. 4 Tecnica i mattoni con cui costruire le basi dello sport calcio. 39
40 Schemi motori Schemi motori Di base Schemi motori Possiamo definirli come: sequenze di movimenti automatici realizzate in modo automatico. Si strutturano per primi nel durante lo sviluppo dell individuo. Eccone alcuni: Camminare Correre Saltare Rotolare Afferrare Lanciare calciare.. Il loro sviluppo è progressivo, per stadi, ogni stadio necessita del precedente ed avviene con la pratica, senza particolare attenzione alla qualità del gesto. 40
41 Evoluzione degli schemi motori di base in funzione dell età. Da Roth 41
42 Abilità Motorie Sono azioni, o parte di azioni, indirizzate alla costruzione di una struttura motoria. Il movimento, obbiettivo dell acquisizione, viene appreso in seguito a ripetizioni, mirate alla formazione di nuovi automatismi. L apprendimento necessita quindi, almeno inizialmente, prima che si strutturi il nuovo automatismo, della partecipazione consapevole, cosciente dell allievo. 42
43 Le abilità motorie richiedono il precedente sviluppo degli schemi motori di base: solo chi sa saltare può imparare il Colpo di testa 43
44 Solo chi sa camminare e correre sarà in grado di Calciare per condurre la palla 44
45 Grazie per la vostra attenzione 45
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