PILATES E LOMBALGIA. Bologna 19 Novembre Rosalisa Lapomarda

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1 PILATES E LOMBALGIA Bologna 19 Novembre 2011 Rosalisa Lapomarda

2 PILATES: IL METODO PILATES RICHIEDE UN TOTALE IMPEGNO DEL CORPO, DELLA MENTE E DELLO SPIRITO INSIEME:ARMONIA. E UNA FORMA DI BENESSERE CHE UTILIZZA IL CORPO STESSO COME RESISTENZA, LAVORANDO DALLA TESTA AI PIEDI CON OGNI SINGOLO MOVIMENTO SEQUENZIALE, COORDINATO E FLUIDO.

3 I PRESUPPOSTI DEL METODO PILATES.. IL METODO PRENDE IN CONSIDERAZIONE I MUSCOLI RESPONSABILI DEL NUCLEO PELVICO, DELLA STABILIZZAZIONE GLOBALE E DEL MOVIMENTO E, DOPO AVERNE VALUTATO L EFFICIENZA NEL CLIENTE, DOVE E NECESSARIO, RIEDUCARNE L ATTIVITA.

4 IL PILATES LAVORA PER.. LA FORZA LA STABILITA MIGLIORARE IL CORE (POWERHOUSE) DAL QUALE PARTONO TUTTI GLI ESERCIZI E SONO SOSTENUTI E COORDINATI.

5 CON IL RISULTATO DI.. LA CONSAPEVOLEZZA MIGLIORARE LA FORZA DEI MUSCOLI RESPONSABILI DELLA STABILITA EQUILIBRIO ROM ARTICOLARE FLESSIBILITA DELLA COLONNA

6 GLI ATTREZZI CHE VENGONO USATI: MATWORK: LAVORO A CORPO LIBERO CON O SENZA PICCOLI ATTREZZI (ROLLER, RING, GYMBALL, ELASTIBAND) GRANDI ATTREZZI: CADILLAC, REFORMER, WUNDA CHAIR, SPINE CORRECTOR, LADDER BARREL

7 CADILLA C REFORMER MAT (TAPPETINO) WUNDACHAIR

8 LA POWERHOUSE LA POWERHOUSE, ELEMENTO BASE PER TUTTI GLI ESERCIZI DEL METODO, E STRUTTURATA AL CENTRO DEL CORPO ED INCLUDE UNA VASTA GAMMA DI MUSCOLI CHE AVVOLGONO IL CORPO SIA ANTERIORMENTE CHE POSTERIORMENTE E CHE, SE ADEGUATAMENTE ALLENATI, LO PROTEGGONO DAGLI ADATTAMENTI POSTURALI AI QUALI SI SOTTOPONE NEL CORSO DELLA SUA QUOTIDIANITA.

9 QUESTI MUSCOLI SONO: RETTO DELL ADDOME OBLIQUI INTERNI ED ESTERNI MUSCOLO TRASVERSO DIAFRAMMA PELVICO (PAVIMENTO PELVICO) DIAFRAMMA TORACICO MULTIFIDI MUSCOLI GLUTEI (SOPRATTUTTO PICCOLO E MEDIO GLUTEO) ILEOPSOAS ( COME COLLEGAMENTO COLONNA ARTI INFERIORI) QUADRATO DEI LOMBI (MUSCOLO SUPERFICIALE ZONA LOMBARE)

10 LA RESPIRAZIONE COSCIENTE - HA LO SCOPO DI COADIUVARE LA STABILIZZAZIONE DEL BARICENTRO PER FACILITARE I MOVIMENTI E L ARTICOLARITA DELLA COLONNA. - IL METODO UTILIZZA RESPIRAZIONE LATERO POSTERIORE TORACICA, CON L ATTIVAZIONE DEL MUSCOLO TRASVERSO E DEL PIANO PERINEALE - E UTILIZZATA SEMPRE IN BASE AD UN OBIETTIVO PREFISSATO: 1. PRENDERE COSCIENZA 2. COORDINARLA ED INTEGRARLA CON I MOVIMENTI

11 PILATES E PRINCIPI FONDAMENTALI 1- CONCENTRAZIONE 2- CONTROLLO 3- RESPIRAZIONE 4- CENTRALIZZAZIONE 5-FLUIDITA 6- PRECISIONE 7- ISOLAMENTO (EFFICIENZA) 8- RITMO (ARMONIA)

12 PILATES E I PRINCIPI POSTURALI 1. ALLINEAMENTO DEL COLLO E DELLE CERVICALI 2. POSIZIONE CORRETTA DELLA GABBIA TORACICA E DEL DORSO 3. POSIZIONE DEL BACINO 4. ALLUNGAMENTO VERTEBRALE 5. CORRETTA POSIZIONE DEL CINGOLO SCAPOLARE

13 ... SI LAVORA PER 1. IDENTIFICARE ATTRAVERSO GLI ESERCIZI LA POSIZIONE NEUTRA DEL BACINO E DELLA COLONNA 2. IDENTIFICARE ED INDIRIZZARE ATTRAVERSO GLI ESERCIZI I GRUPPI MUSCOLARI CHE RAPPRESENTANO IL COMPLESSO PELVICO PER SAPERNE RICONOSCERE LA LORO FUNZIONE MECCANICA

14 QUESTI MUSCOLI SONO.. FLESSORI SPINALI ESTENSORI SPINALI FLESSORI DELL ANCA ADDUTTORI DELL ANCA ROTATORI ESTERNI DELL ANCA PAVIMENTO PELVICO ROTATORI E FLESSORI LATERALI SPINALI ESTENSORI DELL ANCA ABDUTTORI DELL ANCA ROTATORI INTERNI DELL ANCA

15 MUSCOLO MULTIFIDO 1. FUNZIONE DEL MUSCOLO MULTIFIDO 2. FEEDBACK NEUROLOGICO AUTOMATICO DEL MUSCOLO MULTIFIDO 3. PERDITA DEL CONTROLLO DEL TRONCO PER DIMINUZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA DEL MOVIMENTO DEL TRONCO E PER RIDOTTA PERCEZIONE DI FEEDBACK PROPRIOCETTIVO. 4. IL LAVORO SINERGICO DEL MUSCOLO MULTIFIDO E TRASVERSO DELL ADDOME SONO RESPONSABILI DELLA CORRETTA PROPRIOCETTIVITA DEL CORE DURANTE L ESECUZIONE DI MOVIMENTI ADEGUATI AL PROCESSO DI GUARIGIONE.

16 CIRCOLO VIZIOSO RESPONSABILE DELLA LOMBALGIA ACUTA E DIFETTO DEL CONTROLLO MOTORIO DEL MULTIFIDO CRONICA INSTABILITA FUNZIONALE DI UNO O PIU SEGMENTI LOMBARI INIBIZIONE RIFLESSA E ULTERIORE AGGRAVAMENTO DEL NON CONTROLLO DEL MUSCOLO IPERSOLLECITAZIONE CRONICA DELLE STRUTTURE SEGMENTARIE INIZIO DEL DANNO DEGENERATIVO DISCALE INTER- APOFISARIO

17 ... E IL CERCHIO CONTINUA CRONICIZZANDO IL PROBLEMA!

18 IL METODO PILATES E IL SUO OBIETTIVO: INSEGNARE LA STABILIZZAZIONE E LA MOBILIZZAZIONE SETTORIALE INSEGNARE MOVIMENTI EFFICACI PER RITORNARE A MOVIMENTI FUNZIONALI ESEGUITI CORRETTAMENTE RIDURRE IL SOVRA- RECLUTAMENTO DEI MUSCOLI DI COMPENSO FACILITARE E MODIFICARE GLI ESERCIZI PER PERMETTERE LA LORO ESECUZIONE IN POSIZIONE CHE MINIMIZZI L ATTIVITA MUSCOLARE NON VOLUTA RESPONSABILE DI SCHEMI MOTORI INEFFICACI E DANNOSI

19 LE FASI DEL LAVORO...

20 FASE 1: MOVIMENTO ASSISTITO ALLEGGERIRE IL CARICO DEL PESO DEL CORPO SIA CON L USO DELLE MOLLE GRANDI DEI GRANDI ATTREZZI, SIA CON ESERCIZI ASSISTITI CON PICCOLI ATTREZZI (GYMBALL, CUSCINI DI SUPPORTO) PER RIDURRE IL LAVORO MUSCOLARE NON VOLUTO. DISSOCIARE I MOVIMENTI DELL ANCA DAL BACINO E DELLA SPALLA DAL RACHIDE PER ABBINARE SUCCESSIVAMENTE LA STABILIZZAZIONE (FIBRE DI TIPO I CONTRATTE AL LIVELLO SUBMASSIMALE 30% -40% DELLA CONTRAZIONE VOLONTARIA MASSIMALE. MOBILIZZARE LE ARTICOLAZIONI PER IL RIPRISTINO DI UN ADEGUATO ROM. QUESTA FASE E NECESSARIA PER RIPROGRAMMARE I MOVIMENTI MINIMIZZANDO GLI ERRORI. EDUCARE ALLA RESPIRAZIONE CORRETTA E I PRINCIPI DEL MOVIMENTO PROPRI DEL METODO DURANTE L ESECUZIONE DEGLI ESERCIZI.

21 FASE 2: STABILIZZAZIONE DINAMICA METTERE ALLA PROVA STABILITA E MOBILITA APPENA ACQUISITA: E UNA CONTINUAZIONE DELLA DISSOCIAZIONE DELLA FASE 1 DIMINUIRE L ASSISTENZA DIMINUIRE LA BASE DI SUPPORTO AUMENTARE LA LUNGHEZZA DELLE LEVE AUMENTARE LA DIFFICOLTA DEL MOVIMENTO RAGGIUNGERE L EFFETTIVA EFFICACIA DEL MOVIMENTO, ENFATIZZANDO I PATTERNS MOTORI/ RESPIRATORI/ DI RECLUTAMENTO MUSCOLARE EFFICACI FASE ANCORA CONCENTRATA SUL CONTROLLO

22 FASE 3: RIEDUCAZIONE FUNZIONALE SI PARLERA DI RIEDUCAZIONE FUNZIONALE IN CUI LE CONDIZIONI DI LAVORO SONO FACILITATE (PROCESSO COGNITIVO AUTONOMO CON MOVIMENTI STEREOTIPATI) AUMENTARE LE DIFFICOLTA MOTORIE

23 IL METODO PILATES LAVORA SULLE COMPONENTI DI BASE DELLA RISPOSTA ADATTATIVA ALL APPRENDIMENTO MOTORIO DELLE ABILITA MOTORIE

24 FASE 1: COGNITIVA 1. CAPIRE IL MOVIMENTO 2. ELABORARE IPOTESI SU COME OTTENERE IL MOVIMENTO 3. IMPARARE A CONCENTRARSI SUL MOVIMENTO DA FARE 4. NECESSITA DI ESEGUIRE NUMEROSE RIPETIZIONI DELL ESATTO MOVIMENTO AMBITO TEMPORALE: 3-6 SETTIMANE

25 FASE 2: ASSOCIATIVA 1. MOVIMENTO PIU COORDINATO 2. MIGLIORE E MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA MOTORIA 3. CAPACITA DI FARE FRONTE A SOLLECITAZIONI DI CARICO 4. CAPACITA DI CONCENTRARSI SULLA PRESTAZIONE MOTORIA AMBITO TEMPORALE: DA 4 A 8 MESI

26 FASE 3: AUTOMATICA 1. MOVIMENTO COORDINATO 2. QUALITA DEL MOVIMENTO 3. MOVIMENTO AUTOMATICO AMBITO TEMPORALE: CONTINUATIVO NEL TEMPO..

27 MATWORK PILATES E LOMBALGIA

28 LEZIONE DI SENSIBILIZZAZIONE PROPRIOCETTIVA: PREPILATES 1. RESPIRARE IN CURVA NEUTRA 2. MOBILIZZAZIONE DEL CINGOLO SCAPOLARE IN NEUTRO DEL TORACE 3. ATTIVAZIONE DEL TRASVERSO E PIANO PERINEALE E VERIFICARE SE C E COMPARSA DEL DOLORE DURANTE IL MOVIMENTO 4. ESERCIZI DELL OROLOGIO PELVICO

29 5. CORE STABILITY: SLIDING LEGS 6. CORE STABILITY: HIP RELEASE 7. CORE STABILITY: BUTTERFLY 8. PELVIC CURL 9. SPINAL ROTATION (SENZA TOCCARE A TERRA CON LE GAMBE) 10. ESERCIZI DI SENSIBILIZZAZIONE DEL PIANO PERINEALE (2-3 ESERCIZI PER LEZIONE) 11. SIDE LIFT 12. LEG EXSTENSION PRONE (UNA GAMBA CON SUPPORTO SOTTO ADDOME) 13. QUADRUPEDIA POSIZIONE NEUTRA 14. STANDING CORE STABILITY: GAMBA FLESSA; GAMBA FLESSA +ABDOTTA

30 CONCLUSIONI.. - IL METODO PILATES PUO CONTRIBUIRE A DARE EFFETTI POSITIVI DA UN PUNTO DI VISTA NON SOLO MECCANICO, MA ANCHE BIOLOGICO E FISIOLOGICO CON RISULTATI DIMOSTRATI SU: TESSUTO CONNETTIVO TESSUTO NERVOSO TESSUTO MUSCOLARE

31 GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE!!!

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