IL RUOLO DELL ALIMENTAZIONE NELLA PREVENZIONE

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1 IL RUOLO DELL ALIMENTAZIONE NELLA PREVENZIONE Dr.ssa Michela Padovani Biologa Nutrizionista Giovedì 19 maggio 2011 Sasso Marconi (BO)

2 Mi presento: Michela Padovani Laurea nel 1999 alla Facoltà di Scienze Biologiche (110 /110 cum laude) : Fondazione Europea di Scienze Ambientali B. Ramazzini come ricercatrice nel settore della cancerogenesi sperimentale : National Cancer Institute (USA) Dal 2010: Iscritta albo ONB e Biologa nutrizionista

3 Cosa fa un biologo nutrizionista

4 Cosa fa un biologo nutrizionista

5 Cosa fa un biologo nutrizionista

6 Cosa fa un biologo nutrizionista

7 La presentazione di stasera: Il problema dell obesità oggi (dimensione epidemiologica e prospettive) I collegamenti tra obesità, bilanciamento energetico e tumori, negli animali e negli uomini. Le raccomandazioni dell ultimo rapporto del World Cancer Found e AACR intitolato Alimenti, nutrizione, attività fisica e prevenzione dei tumori: una prospettiva globale.

8 The Shape of Things to Come. The Economist 12/11/03. (

9 Prevalence of *Obesity Among U.S. Adults BRFSS, 1987 *Obesity defined as BMI > 30

10 Prevalence of Obesity* Among U.S. Adults BRFSS, BRFSS, Prevalence of *Obesity Among U.S. Adults <10% 10% to 14% 15% to 19% 20% *Obesity defined as BMI > 30

11 The US Obesity Epidemic (Flegal, et al., JAMA 2010) Negli USA: No Data <10% 10% 14% 15% 19% 20% 24% 25% 29% 30% No Data <10% 10% 14% 15% 19% 20% 24% 25% 29% 30% No Data <10% 10% 14% 68% degli adulti sono sovrappeso o obesi (= Indice di massa corporea [BMI] >25.0 kg/m 2 ) 33.8% sono obesi (= BMI > 30.0 kg/m 2 ) 5.7% sono estremamente obesi (= BMI > 40.0 kg/m 2 )

12 Europa ed Italia: Adulti In Europa: E sovrappeso il 50% degli europei adulti. Italia: - Maschi: sovrappeso = 42,5%, obesi = 10,5%; - Donne: sovrappeso = 26,6%, - obese = 9,1%. Riassumendo: nel 2008, il 34,2% degli italiani erano sovrappeso ed il 9,8% obesi, dati in continuo aumento (nel 2000 erano 33,6% e 9%). Dati presentati al congresso europeo sull obesità di Ginevra (ECO 2008) dall International Association for the Study of Obesity (IASO)

13 Bambini In Italia, oltre 1/3 dei bambini tra i 6 e i 9 anni risulta in sovrappeso o obeso (34,1%) Il 25,4% nella fascia tra i 10 e i 13 anni Il 13,9% in adolescenza (14-17 anni) Dati presentati al congresso europeo sull obesità di Ginevra (ECO 2008) dall International Association for the Study of Obesity (IASO)

14 Bambini Le stime della Società Italiana dell Obesità (SIO) sono drammatiche: Nel 2025, mantenendosi questa situazione, l obesità infantile in Italia triplicherà. Dati presentati al congresso europeo sull obesità di Ginevra (ECO 2008) dall International Association for the Study of Obesity (IASO)

15 Donna e Mamma N. 272 Aprile 2011 Secondo i rilevamenti del 2010 del programma nazionale «Okkio alla salute»: - il 22,9% dei bambini della scuola primaria è sovrappeso - l 11.1% è obeso

16 I costi dell obesità «Il sovrappeso, l obesità e le malattie che queste condizioni determinano (diabete, malattie cardiovascolari e tumori) costano ogni anno 22,8 miliardi di Euro». Studio SPESA - Farmacoeconomia UniMI (2000) Giovani adulti con un BMI > 35 (obesità di II livello) hanno una riduzione nell aspettativa di vita fino a 10 anni. Dati presentati al congresso europeo sull obesità di Ginevra (ECO 2008) dall International Association for the Study of Obesity (IASO)

17 Lew EA. Ann Intern Med 1985; 103:

18 Sindrome metabolica Che descrive uno stato di disregolazione metabolica caratterizzata da: Resistenza all insulina Iperinsulinemia/ diabete di tipo 2 Elevata concentrazione del IGF-1 biodisponibile Stato pro-infiammatorio persistente ( citokine) Aumento delle adipochine ( leptina) Condizione di ipercoagulabilità Dislipidemia (Ipertrigliceridemia) Aterosclerosi ed ipertensione Associata con diversi tipi di tumore Calle, et al., NEJM 2003: 14% di morti per tumore negli uomini; 20% nelle donne sono attribuibili a sovrappeso e/o obesità

19 USA Today, November 5, 2009 Circa nuovi casi di tumore/anno negli USA possono essere attribuiti ad un eccesso di grasso corporeo. % di casi di specifici tumori causati dall obesità: Endometrio: 49% Esofago: 35% Pancreas: 28% Reni: 24% Cistifellea: 21% Mammella: 17% Colon-retto: 9% From: American Institute for Cancer Research, 2009

20 Cancer Obesity related cancers Overweight (BMI kg/m 2 ) Relative risk Obese (BMI >30 kg/m 2 ) Colorectal men women Female breast (postmenopausal) Endometrial Kidney (renal cell) Esophageal (ADCA) Pancreatic Liver ND Gallbladder Gastric cardia (ADCA) Calle EE and Kaaks R. Nature Reviews, 2004; IARC WG on Cancer Preventive Strategy, 2002

21 Il ruolo della dieta nella prevenzione: la storia Yong-He Yan (Song Dynasty, AD): ipotizzò che una cattiva alimentazione fosse un fattore causale per quello che oggi definiamo tumore all esofago Wiseman (1676): suggerì che i tumori potessero essere determinati da errori nella dieta e consigliò l astensione dai cibi salati e da carne grassa.

22 Il ruolo della dieta nella prevenzione: la storia Bennet (1849): una diminuzione dell obesità e dell accumulo di grasso sembrerebbero opporsi alla tendenza di sviluppo tumorale. Denis Burkitt (1969) sviluppa l ipotesi che la mancanza di fibre nell alimentazione potesse essere correlata con l aumento di neoplasia del colon.

23 Il ruolo della dieta nella prevenzione: la storia Doll e Peto (1981) l alimentazione è responsabile del 35% delle morti per cancro negli USA. Il cibo e gli stili di vita sono i principali promotori del cancro

24 Il cibo, gli stili di vita e cancro Nel 1997, American Institute for Cancer Research e World Cancer Research Found, pubblicano la sintesi di oltre cinquanta anni di studi epidemiologici e di ricerca su alimentazione e cancro. Questo volume, che è il risultato di 4 anni di lavoro a cui hanno partecipato i massimi esperti mondiali, propone una classifica dei cibi, distinguendo tra cibi che aumentano e cibi che diminuiscono il rischio di cancro.

25

26 Il ruolo della dieta nella prevenzione: la storia Molte informazioni sono arrivate anche dagli studi di popolazione: Perchè certi tumori si sviluppano più frequentemente in un Paese rispetto ad un altro? Studi su popolazioni migranti: Per esempio: Giapponesi immigrati in USA I fattori ambientali (più che quelli genetici) sono principalmente responsabili delle grandi diversità nell incidenza dei tumori nei vari Paesi

27 Il ruolo della dieta nella prevenzione: la storia Gli studi sperimentali su animali da laboratorio hanno dimostrato in modo scientifico come cambiamenti nutrizionali, ed in particolare il bilanciamento energetico, possano modulare lo sviluppo di neoplasie (sia quelle spontanee che quelle indotte o determinate geneticamente)

28 Bilanciamento energetico

29 La restrizione calorica (~20%) estende la vita media in molte specie Lieviti: Yeast (S. cerevisiae) Vermi (C. elegans)) Mosche (D. melanogaster) Ragni: B. & D. Spider Cani: Labrador Retriever Mucche: Hereford Cow % di aumento della vita media (rispetto ai controlli alimentati ad libitum ) Hursting, et al. J Nutr, 2004

30 (Colman, et al., Science 2009)

31 CR inibisce la tumorigenesi spontanea in molti modelli sperimentali Sistema Sperimentale Tumori (spontanei) Mammella Animali DBA topo Wistar ratto H:NMRI topo Grado di Restrizione Calorica 33% 20% 20% Rapporto di incidenza AL/CR Fegato C3H topo Swiss topo 33% 20% 44 7 Leucemia AK topo 25% 6.5 Cute CD1 Sencar topo 40% 40% Wistar ratto 20% 6 Ipofisi Wistar ratto Swiss topo 20% 20% H:NMRI topo 20% 4.1 Pancreas COBS ratto 30% 4 Testicoli F344 ratto 40% 1.7 Adapted from: Hursting and Kari, Mut Res, 1999 CR also suppresses chemically-induced and transplanted cancers in multiple model systems

32 CR diminuisce il numero di tumori indotti da agenti cancerogeni specifici CR ha determinato: 33.2% dell incidenza dei tumori mammari

33 Effetto dell attività fisica: le evidenze scientifiche

34

35 Heat map of genes for which CR significantly altered expression vs AL 425 genes altered in CR vs AL

36 Da: Food, Nutrition, Physical Activity, and the Prevention of Cancer: a Global Perspective WCRF, 2007

37 Rapporto del World Cancer Found e American Institute for Cancer Research Dopo 10 anni dal precedente rapporto, il WCF e l AICR pubblicano nel novembre del 2007 un nuovo rapporto intitolato: «Alimenti, nutrizione, attività fisica e prevenzione del cancro: una prospettiva globale.» Il rapporto fa il punto sulle recenti acquisizioni scientifiche in materia di alimentazione, stili di vita e insorgenza di tumori, ed in particolare sintetizza in 10 raccomandazioni (8 generiche e 2 per «categorie speciali») le indicazioni da seguire per la prevenzione dei tumori.

38 2007 Le 10 raccomandazioni per la prevenzione dei tumori

39 Raccomandazioni del WCRF e del AICR 1. Puntare a restare il più magri possibile nell'intervallo del peso normale. Mantenere il peso forma (BMI tra 18,5 e 25) per tutta la vita è indispensabile per proteggere da molti tipi di tumore, soprattutto per i tumori del colon-retto, esofago, endometrio, pancreas, reni e mammella.

40 Raccomandazioni del WCRF e del AICR 2. Svolgere quotidianamente attività fisica È accertato che l'attività fisica (almeno 30 min/die di attività moderata di qualsiasi tipo) aiuta a prevenire dall'eccesso di peso e quindi protettiva verso diversi tipi di tumori (intestino, mammella, utero e pancreas). Gli studi dimostrano che un'attività regolare aiuta a mantenere sotto controllo i livelli ormonali e rinforza il sistema immunitario. Non è necessario farla tutta di seguito, fa bene anche se eseguita in più riprese, quello che conta è il tempo totale.

41 Raccomandazioni del WCRF e del AICR 3. Limitare il consumo di alimenti ad elevata densità calorica. Evitare le bevande zuccherate. I cibi ad elevata densità calorica sono quelli che forniscono molta energia per unità di peso. Privilegiare gli alimenti meno calorici è quindi una delle strategie migliori per non ingrassare. Il consumo regolare di bevande zuccherate contribuisce all'aumento di peso.

42 Raccomandazioni del WCRF e del AICR 4. Consumare soprattutto alimenti di origine vegetale. I cibi vegetali devono costituire la base di ogni pasto. Si consiglia di consumare 5 porzioni di frutta e verdura di stagione al giorno (circa 500 gr), possibilmente di colore diversi. La ricerca ha mostrato che una dieta che include in abbondanza frutta, verdura, legumi e cereali, meglio se integrali, protegge da diversi tipi di tumore.

43 Ruolo protettivo della frutta e la verdura verso determinati tipi di tumore

44 Raccomandazioni del WCRF e del AICR 5. Limitare il consumo di carne ed e soprattutto le carni conservate (insaccati). Un eccessivo consumo di carni rosse e ancora di più di carni conservate, come salumi e insaccati, è causa di cancro al colon-retto. Per questo viene indicato di non mangiare più di 500 g di carni rosse la settimana, dei quali la quota di carne conservata deve essere minima o nulla. Studio dell Università di Losanna e del Mario Negri (MI): Esiste una relazione diretta tra consumo di insaccati e tumori della bocca, faringe, laringe, esofago e colon.

45 Raccomandazioni del WCRF e del AICR 6. Limitare il consumo di alcolici. Le bevande alcoliche sono causa di diversi tipi cancro: bocca, faringe, laringe, esofago, stomaco, mammella per le donne e colon per gli uomini. Per quanto riguarda il cancro la raccomandazione dovrebbe essere "consumo zero". Tuttavia è ormai accettato che un modesto uso di vino rosso (resveratrolo fenolo ad azione anticancerogena e fluidificante del sangue) può proteggere dalle malattie cardiovascolari. Si raccomanda il limite di 2 b/die per gli uomini ed 1 per le donne. Donne in gravidanza a bambini «consumo zero»!

46 Raccomandazioni del WCRF e del AICR 7. Limitare il consumo di sale e di alimenti conservati per salagione. (5 g/die) Un eccessivo consumo di sale può danneggiare il rivestimento dello stomaco aumento di rischio di cancro. Un eccesso di sodio è inoltre un fattore di rischio per l'ipertensione. Oltre a ridurre l'uso del sale in cucina e a tavola è necessario perciò limitare il ricorso ad alimenti di origine industriale che ne contengono spesso dosi eccessive.

47 Raccomandazioni del WCRF e del AICR 8. Gli integratori non sono indicati per la prevenzione del cancro Le ricerca ha evidenziato che quantità elevate di nutrienti assunti come supplementi possono in alcuni casi proteggere ma a volte anche causare il cancro. La raccomandazione generale perciò è di evitare alte dosi di singoli nutrienti perché possono avere effetti inaspettati, alterando l'equilibrio dell'organismo. Viene quindi consigliato di aumentare l'assunzione di principi nutritivi protettivi (vitamine, minerali, fibra, composti fenolici) attraverso gli alimenti che li contengono naturalmente (frutta e verdura) Torna alla raccomandazione No. 4.

48 Raccomandazioni del WCRF e del AICR 9. Allattamento al seno per almeno 6 mesi Sono ormai molte le evidenze scientifiche che mostrano che una gravidanza a termine (meglio se prima dei 35 anni) e l allattamento prolungato protegge le madri dal tumore al seno prima e dopo la menopausa. Ci sono indicazioni che possa prevenire anche i tumori delle ovaie. Inoltre i neonati allattati esclusivamente al seno per 6 mesi assumono meno calorie e meno proteine di quelli nutriti con latte artificiale diminuisce il rischio di sovrappeso o obesità nella vita adulta.

49 Raccomandazioni del WCRF e del AICR 10. Chi si è già ammalato di tumore deve seguire le raccomandazioni per la prevenzione. Chi ha avuto una diagnosi di cancro ed è in cura dovrebbe ricevere specifiche indicazioni nutrizionali da un professionista specializzato. Chi ha subito un intervento chirurgico, chemioterapia o radioterapia ha infatti esigenze nutrizionali particolari che devono essere valutate individualmente. Una volta completate le cure, se non ci sono specifiche controindicazioni, è consigliato seguire le raccomandazioni per la prevenzione del cancro in modo da prevenire eventuali ricadute.

50 Una dieta sana e bilanciata + un po di attività fisica

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